“Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che cercano il senso della vita senza trovarlo e quelli che l’hanno trovato senza cercalo” -Emil Cioran
@Darryl Revok dipende. Per me se l'hai trovato davvero sei fregato, e se lo stai cercando sei ancora in tempo per fermarti😜 Perchè non c'è nessun senso definitivo ....o luce alla fine del tunnel. Solo altri tunnel
L'importante è essere impegnati, ma la cosa che odio è non saper godere del momento senza fronzoli, non si può essere sempre impegnati....... Il piacere di non fare nulla, di non pensare a nulla, sembriamo degli esseri programmati per correre su una ruota.
Bravo...io da quando non faccio un cazzo sono rinato.Sparito anche il desiderio di droga e alcol e allontanata la gente di merda tipo finti amici o fighette stupide e insulse...son solo ma vivo con poco MAI PIÙ SERVO DEL PADRONE
@Gin V @Gin V vorrei correggere il mio commento di due mesi fa rispondendo al tuo, anzi dandogli una connotazione positiva! É normale che sia diverso ora, perché anche noi siamo diversi e pertanto dobbiamo espanderci scoprire mondi nuovi (es pur restando rinchiuso a non far "nulla" ho scoperto i mondi dell'arte). Stesso concetto vale per la depressione esistenziale, per trovare una risposta serve esplorare altri mondi. Io dalla depressione esistenziale ne sono uscito (in una chiacchierata di un' ora con la persona giusta, dopo mesi e mesi di depressione sofferenze e quant'altro), sentitevi liberi di farmi domande, non voglio che qualcun altro soffra come ho sofferto io. Ovviamente non vi do pillole magiche ne tecniche ne tanto meno risposte, solo qualche (potenzialmente efficace) spunto di riflessione. 🌪️
@Gin V per uscire dalla depressione esistenziale (per come l'ho vissuta io) penso che la figura più indicata ad aiutarci mon sia lo psicologo o lo psichiatra, ma il filosofo. Nel mio caso la filosofia orientale é stata di grande aiuto, (tornando al discorso dell esplorazione di mondi diversi) perché ero incastrato in un paradigma "occidentale" serviva un input diverso, o avrei continuato a girare nella ruota del criceto. Non appena si hanno nuovi input i tempi di guarigione si accorciano, la mi chiacchierata con i filosofi del passato (ovviamente virtuale nella mia testa) é stata proficua solo nom appena ho avuto nuove prospettive. Purtroppo in un commento mi devo limitare a dirti solo questo.
Sono sempre stata una persona molto riflessiva, in cerca del significato reale di ogni cosa. La mia sensibilità e il mio pessimismo mi stanno facendo diventare materialista e superficiale, cercando conforto solo nei beni materiali. Sto crescendo, e da persona ingenua e credulona sto diventando realista e disillusa. Posso contare solo sulla mia famiglia, ma i miei non sono eterni, prima o poi dovrò scantarmi e uscire nel mondo...un mondo che fino ad ora non mi è piaciuto. Io mi sveglio la mattina senza credere più a niente, non mi importa di niente...non desidero una carriera, il lavoro è per me solo dovere e schiavitù, non desidero una famiglia, non credo nell' amore, non credo nell' umanità. Questo mia mancanza di fede nel mondo mi logora dentro, queste mille domande alle quali non avrò mai risposta, il non sapere se qualcuno mi amerà mai e mi ricorderà...non credendo nei rapporti umani e vedendo solo una speranza nel Dio Denaro , che comunque non ho abbastanza. Svegliarsi senza credere più in nulla è faticoso come una giornata passata in fabbrica, ma la stanchezza fisica di un operaio è tutta nella mia testa.
INFATTI, LA VITA NON HA SENSO, SOPRATTUTTO PER LE PERSONE INTELLIGENTI E SENSIBILI. HO NOTATO CHE LE PERSONE CON Q.I. MINIMO INDISPENSABILE, E GLI PSICOPATICI NON SOFFRONO DI DEPRESSIONE. VIVONO BENINO MA DANNO MOLTO FASTIDIO A QUELLI CHE CHE SONO DIVERSI
@@sarakyle2217 ho visto ora la tua risposta al mio commento. Che tu possa trovare la pace che meriti e il tuo posto nel mondo, la tua casa, il tuo rifugio, senza smettere mai di scoprire il tuo cammino.
Nel mio caso a buttarmi a terra, più che una perdita di motivazione (c'era anche quella), è stata la paura. Quando non riesci a controllare la paura la vita diventa un campo minato e non riesci a muoverti in nessuna direzione. Da questa situazione, se non sei disposto ad affrontare la paura, non rimane nessuna opzione se non ritirarsi nell'isolamento
E' difficile uscire dalla depressione esistenziale quasi come volare.E' difficile perché si basa sulla ragione. Il senso della vita è impossibile trovarlo perché la religione è incerta per chi non ha fede e la fede non ce la si può creare a comando. Stesso discorso si deve fare per la filosofia: è anch'essa incerta perché dopotutto è una costruzione umana e quindi aleatoria per definizione: anche la logica e la matematica cozzano con ciò che è infinito. Si potrebbe vivere per il piacere fisico e spirituale ma anche questo è impossibile. La vita obbiettivamente è più dolore che piacere: malattie, vecchiaia, scarsità di amore, malvagità umana, violenza, rapina, ingiustizie varie e croniche, abbandono, solitudine, cattiva politica, guerra, scarsa empatia tra gli esseri umani e trovare una sufficiente dose di piacere è come risalire a nuoto un torrente in piena! Le cose quotidiane, anche se non si ha voglia, si fanno comunque (spesso non per senso del dovere) o per non far soffrire chi ci vuol bene e ci sta vicino o perché si ha paura di finire in dolori e/o difficoltà più grandi (se non lavoro muoio di fame per esempio). Si vive anzi si tira a sopravvivere per evitare il peggio e la morte più a lungo possibile perchè anche questa è un grosso enigma e abbiamo paura dell'ignoto e vorremmo evitarla. L'ansia esistenziale è un vero dramma per chi la prova e si gusta a piccoli bocconi giorno per giorno senza risoluzione e il senso della vita è semplicemente e tristemente quello di evitare più sofferenze possibili oltre a quelle strutturali all'esistenza umana. C'è chi non ne soffre semplicemente perchè sono persone povere di spirito e di comprendonio che vivono nella quotidianità e nella praticità senza farsi domande un pò come gli animali. Le persone che non sono così però non possono ubriacarsi tutti i giorni per annebbiare il proprio senso critico perché comunque sprofonderebbero piano piano o nella malattia, o nel codice penale o comunque di nuovo in un dolore più grande affrettando la propria morte.
Capisco tutto questo, d'altra parte se siamo in sintonia, come mi sembra leggendo i miei pensieri scritti su questo commento; avrai notato che le varie riflessioni non sono proprio disperate, piuttosto malinconiche direi. Neanche tristi solo un po' malinconiche eppure nel tempo la tentazione è di non fare o iniziare e non finire qualcosa che pure inizialmente ci stava a cuore, vero?
Il senso della vita non esiste di fondo,esiste il fattore casuale che sei nato cioè una probabilità su almeno 3 migliardi e il fattore che chi ha costruito il mondo prima di te ti burattina,stop quello è il senso della vita che alimenta,negozi,vita sociale,lavoro,insomma il mondo come lo conosciamo tutti,e li hai due "scelte se così si possono chiamare(1o stai sotto per vivere allo stento 2 o fai qualcosa di concreto contro le teste di cazzo)ma finché la gente ha paura,paura di uscire,paura di perdere l'auto a rate,paura di perdere la casa,paura di vivere,persino paura di rilassarti,dati i presupposti appena elencati la opzione numero 2 di fatti spetta solo all'1% e non al restante 99 che ha fatto la prima,spero in una tua consapevolezza maggiore,ciao caro un saluto
@@edoardodifranco2670 non è che non si ha un senso della vita è proprio il mondo e la vita che sono assurde non c'è un senso, un valore, un punto di approdo, una speranza finale. Su che baso il mio senso della vita? Non ci sono appigli, i dolori superano le gioie che pur esistono. L'unica risposta potrebbe essere un Dio delle religioni rivelate che ci amerebbe e provvederebbe a noi sino alla morte e e anche dopo, ma quale Dio? Ci sono un'infinità di religioni. Anche le confessioni cristiane sono tantissime e non è assolutamente vero che sono tutte uguali,le loro dottrine divergono tantissimo. Se leggi la nostra parola di Dio (la bibbia) ti cadono le braccia: contraddizioni, incongruenze, piccinerie, assurdità etcc e non una ma migliaia. Quindi la religione è un vero enigma anche per chi volesse crederci. Allora non resta altro che sperare che se esiste un Dio questo dopo la morte perdoni le nostre mancanze dovute principalmente alla nostra debolezza e fragilità. Ad un uomo basta un raffreddore per metterlo in difficoltà! Oltre a tutti i dolori dovuti a problemi familiari,sociali e a catastrofi della natura restano per il povero uomo comunque le malattie, l'invecchiamento e la morte che fa paura perché è un salto nel buio. Vi sembrano poco? Purtroppo non riesco a trovare una soluzione per quanto riguarda la depressione esistenziale e non ne soffrono soltanto i superficiali che non si fanno mai domande ma chi non è così dovrà provare sempre un dolore psichico di fondo che consente comunque un'attività, un lavoro ma tutto senza allegria.
@@DarioMoriontini concordo ma è raro che i le gioie superino i dolori,senza vendetta per chi ti ha fatto dolori,non dico altro,anche perché il commento è vecchio e già non mi ricordavo neanche di avere fatto sto commento
Ciao ti capisco benissimo sono anche io così. Penso sarebbe un bene aver persone in cui parlarne e che capiscano perché nella medesima situazione. Ho visto che guardi anime e io tra poco andrò a leggere e un manga ahah ti andrebbe di contattarci su Instagram e parlare un po’ di ciò ?
Grazie marco, hai dato una risposta al malessere che mi sta attanagliando da anni ormai, cercherò di approfondire la questione. Ti mando un grande abbraccio!
Anch'io ho sofferto di depressione esistenziale, fino a circa 6/7 mesi fa (ho 17 anni). Ora ne sono uscito. Mi sono detto qualcosa del tipo "anche se niente avesse senso, così sto soffrendo e basta. Tanto vale cercare di vivere tranquillamente e divertirmi, perché in ogni caso essere depresso non aiuta". Non è stata una cosa immediata, mi ci è voluto tempo per trovare un minimo di stabilità, ma perlomeno ora sto meglio
Dietro al pensiero da te raggiunto c'è molto lavoro, anche se all'apparenza può risultare banale. Nel podcast racconto quale tipo di pensiero ha aiutato me, altrettanto banale, ma se raggiunto da noi (e non impostoci da altri) ha tutto un altro significato e un altro impatto psicologico.
@@HikikomoriItalia Alla fine in questi casi aiuta solo la semplicità. Siamo venuti al mondo senza chiederlo, siamo chiamati a "giocare"? Bene, giochiamo. Non serve a nulla chiedersi tanti perché e per come, solo a stare male. Siamo autolesionisti? Questo dovremmo chiederci. Lo so che la mente divaga ed è spesso incontrollabile, ma ecco è proprio qui che bisogna lavorare, sforzarsi a non farsi troppe pippe mentali. Anch'io sono molto introspettivo e riflessivo, ma non mi sono mai fatto travolgere da ste paranoie. E sì, è una delle poche cose di cui vado fiero :)
La "depressione" esistenziale è per me un qualcosa che combatto ogni giorno (per questo la metto tra virgolette. Ho sperimentato depressione patologica, che ha portato anche un rafforzamento di questo sentimento negativo, ma non è mai stato la sola causa, quanto una tra le tante), e per quanto possa risultare un clichè, è il motore che ogni giorno mi dà la spinta a fare cose che mi piacciono, nonchè a cercare di mettermi in discussione e conoscermi di più e trovare altre cose che mi piace fare. Tra queste in primis prevale lo stare con persone che mi fanno sentire bene e che io posso far sentire bene a mia volta. Riallacciandomi al commento di WhatTheGame, questo tipo di consapevolezza avviene dopo un grande lavoro di introspezione e riflessione, e anche spesso tanta sofferenza. Ed è una cosa che non svanisce mai, ma anche un sentimento che con la sua feroce, impietosa spinta riesce a darmi la motivazione per vivere come vorrei.
Io ho trovato il senso della vita nel viaggiare ed esplorare il mondo, vedere nuove cose, arricchirmi di esperienze, non stare nello stesso posto più di tanto e avere tanti stimoli, tutto questo lo faccio viaggiando, ho 18 anni e ho visto mezza Europa, visto posti anche sconosciuti, posti che non credevo esistessero o visti solo in foto, dopo ogni viaggio sto bene con me stesso e con gli altri, questo molte volte non con amici o la mia ragazza, ma anche da solo e con me stesso, imparando a stare bene a anche con me stesso
Ciao Marco, non so come ringraziarti per i tuoi video, in particolare per questo e quello su Il mito di Sisifo di Camus. So che il video risale a un po' di mesi fa e so che, da quel che ho capito ascoltando velocemente una parte di uno degli ultimi tuoi podcast, non leggerai/risponderai al commento, ma ci tenevo a ringraziarti. Credo dovremmo dimostrare un po' di più il nostro riconoscimento nei confronti degli altri. Quindi, semplicemente grazie. Anche per tutto il lavoro di sensibilizzazione al fenomeno degli hikikomori e a tutte le problematiche direttamente o indirettamente ad esso correlate. Forse sono riuscita a dare una definizione alla condizione in cui mi trovo - e questo è già "tanto", perché - per quanto non trovi più neanche senso nelle parole - è grazie ad esse che possiamo, apparentemente, controllare noi stessi un po' meglio. Ho scoperto questo ed il tuo altro canale due o tre settimane fa, dopo settimane passate in preda al nonsenso più totale, insopprimibile e sconcertante. La lettura de Il mito di Sisifo mi ha da una parte aiutata (è cercando informazioni su di esso che mi sono imbattuta nei tuoi video, ringrazio anche Albert), dall'altra invece mi ha paradossalmente gettata in uno stato ancora più "pericoloso", tant'è che non ho mai finito di leggerlo: pur conoscendo il contenuto delle ultime pagine, non riesco a procedere; so che, ora come ora, non riuscirei a capire perché dovrei immaginarmi Sisifo felice, perché dovrei tentare io di dare un senso, che alla fin fine risulterebbe vuoto, creato a tavolino. Come se fossi per l'appunto impantanata nelle pagine precedenti, quelle iniziali, dove si parla della presa di coscienza dell'assurdo - e non riuscissi/volessi liberarmi. Guarda caso, sebbene abbia l'impressione di aver da molto tempo, inconsciamente, preso coscienza di ciò, la cosa si è manifestata, prorompente, evidente, lampante e lancinante, con l'inizio dell'università, 4 mesi fa. Ciò sta compromettendo i miei studi, l'impegno che ho sempre messo nello studio ma in cui non trovo più senso, il mio interesse verso qualsiasi cosa, quel poco di forza ed interesse che avevo trovato l'estate scorsa nell'uscire un po' di più (ora sono mesi che non esco né ho rapporti sociali con qualcuno e non m'interessa neanche averne dato che ho un'estremamente negativa percezione di me stessa e di tutto il sistema in cui vivo, il sistema universitario - come dici anche tu in un altro video - in questo è terribile, le sessioni sono periodi estremamente difficili da vivere se non hai un minimo di autocontrollo, che tra l'altro io credevo di avere, e invece...). Ma non ho (avevo) intenzione di dilungarmi, non è il caso. Scusami per il commento molto lungo e confuso; ovviamente, se mai ti capitasse sott'occhio e lo trovassi inadeguato alla sezione commenti, lo si può cancellare, non c'è problema. Comunque sia grazie, spero continuerai a produrre contenuti di questo tipo, capaci di veicolare informazione e consapevolezza, ce ne è un grande e profondo bisogno, specialmente in piattaforme come i social. Ti auguro sinceramente una buona giornata e una serena continuazione
Grazie per questo importante lavoro.... Ho 60 anni e da cinque ho capito che le religioni sono state istituite e usate per controllare tutto ciò che era controllabile. Per fortuna mi sono risvegliata da queste assurde credenze, ogni tanto mi chiedo come ho potuto lasciarmi convincere dell 'esistenza di dio, di Gesù ed altro inerente. E sono stata anche a Mediugorje.......
@@luigigiacomini5897 mi dispiace contraddirla... l'unico mio rammarico è che abbia permesso di capirlo a 60 anni e non prima. Cmq la ringrazio per la sua squisita gentilezza... Sicuramente lei è un fervente religioso...
Purtroppo voi della vostra generazione siete a metà tra quella di prima (fortemente religiosa) e quella di oggi (senza religione) e quindi chiaramente avete avuto un infanzia con una forte impronta religiosa. Il fatto di non avere avuto il web sin da piccoli non vi ha aiutato neanche. sto cercando di fare aprire gli occhi anche ai miei genitori che hanno più o meno la sua età, con risultati purtroppo ancora modesti.un saluto e complimenti,non deve essere stato facile
Grazie per il tuo lavoro Marco. La mia depressione esistenziale mi ha portato ad abbandonare il settore della grafica dove pseudo lavoravo a Parigi, per tornare in italia a studiare fisica all'università con il sogno di vincere un Nobel nella medesima disciplina! Malgrado la pandemia ho tenuto botta per un intero mese di lezioni per poi tornare sul pianeta terra lasciando l'università, che si è dimostrata un illuminante buco nell'acqua. Sono tornato a fare il disegnatore ma ho conservato una grande passione per l'astrofisica e la matematica.
Fino a due mesi fa ero super credente, avendo anche tanti sensi di colpa religiosi ad un certo punto è come se mi fossi svegliato da un incubo e adesso sono in piena crisi esistenziale non sopporto i credenti e vedo con cattivo occhio i non credenti è assurdo, sensi di colpa continui e odio verso la religione e verso tutti. Ho tanta paura di non farcela di bruciare all’inferno o di vivere una vita senza senso
Per me ci sono due possibilità: 1) dopo la morte non c’è nulla 2) siamo tutti la “stessa anima” che attraverso gli esseri viventi sperimenta l’esistenza, io sono loro e loro sono me.
@@starman633 ma che c'entrano le anime😂 se esiste un'anima e dio e il resto, io sono io e tu sei tu visto che molti medium che parlano di anime dicono che ognuno ha la sua e tantissime altre religioni e "testimonianze"
@@erikkuqi8214 io sono io e tu sei tu per molte filosofie (sopratutto orientali) é solo un illusione. Secondo queste dottrine tutti gli esseri viventi sono “la stessa sostanza vitale” e “tutti” sperimenteranno la vita degli altri (animali compresi). Io, tu, lui ed il ragno attaccato alla mia finestra siamo nella sostanza la stessa cosa, che sperimenta la vita attraverso “Noi”.
Sei un grande Marco, capisco benissimo di quello che parli avendo questa domanda costantemente che mi bussa alla porta ed è molto difficile continuare senza risposta, perché diciamocelo sinceramente il senso della vita non c’è e come dice Marco Guzzi “ Non dobbiamo chiederci qual’e il senso della vita ma dare un Senso alla Vita” Possiamo fingere e fare gli attori col nostro prossimo ma non possiamo fingere e scappare da noi stessi ! Non è facile assolutamente spegnere certe domande e soprattutto la fuori c’è tanta ignoranza e superficialità e il solo parlarne con qualcuno si passa per deboli e sfigati ! Le persone Tutte vogliono solamente prenderne emozioni positive da noi e di certi argomenti non ne vogliono neanche sentirne parlare! Forse è il prezzo da pagare per avere un cervello complesso chissà di certo è che i dubbi mi accompagnano quotidianamente! Grazie Marco se ci fossero più persone come te il mondo sarebbe un luogo infinitamente migliore! Ciao
Ti posso capire perché mi sto facendo le domande di cui hai parlato proprio nell'ultimo periodo e ci sto soffrendo parecchio. Non so se è stata la quarantena ad "obbligarmi" a pensare e quindi portarmi ad avere questi pensieri o se l'unica colpa dell'isolamento forzato sia stata quella di amplificare qualcosa che forse già avevo dentro. In ogni caso sei il primo che ne parla e anche io credo se ne debba parlare di più. Io non sono un Hikikomori e credo che siano tante le persone che ad oggi soffrono per questo problema al di fuori di loro. Però credo che con l'avvento dei social le persone si sentano quasi in obbligo di far credere "che va tutto bene e la vita è bella", ma sono convinta che siano meno di quello che pensiamo le persone che ci credono davvero.
Quando provi la depressione per una volta puoi pure uscirne sempre facendoti aiutare dalla tua famiglia e dagli esperti quali psicologi e psicoterapeuti ma non tornerai mai come prima al 100%. Non sarai mai piu una persona normale anche se ne guarisci. Alla prima delusione/litigata/momento buio quella ferita si riaprirà e tu ti sentirai di nuovo come all'epoca.
Odio il fatto che ci prendono tutti per pigri semplicemente perchè a loro non conviene ascoltarci. Odio il fatto che gli adulti non provino a cambiare le cose (scuola, lavoro, mondo...) per creare un mondo più accomodante per noi vedendoci in difficoltà. Odio il fatto che non fanno nulla per creare un mondo più semplice, più accomodante, con istruzioni aggiornate e utili per crescere bene... Odio il fatto che pensano solo ai soldi e ai loro interessi senza aiutare chi è in difficoltà. Odio la società di oggi, sempre così giudiziosa, pressante... Odio tutto ciò che riguarda questa società inutile e molto conplessa a parer mio. Vorrei tanto rimanere sempre rinchiusa nel mio fantastico mondo e non uscirne mai. Il mondo di oggi è un incubo. Il futuro fa paura. È più semplice rimanere rinchiusi in casa, nella propria cameretta, nel proprio mondo tutti i dì, ma purtroppo non tutti possono...
Beh...da gente che si è mangiata tutto senza curarsi di quelli che sarebbero arrivati dopo e in più accusano questi ultimi di essere scansafatiche e pigri quando non è rimasto poco o niente e si riempiono la bocca di paroloni come "amore" ma poi quando gli chiedi perché dovresti fare figli ti rispondono perché se non li facciamo nessuno ci paga la pensione, cosa ti aspetti? Ma ormai è dalla rivoluzione industriale che esiste il capitalismo, il giudizio è sempre esistito fin dalle prime civiltà e ha raggiunto il suo apice con la diffusione delle religioni monoteiste...il desiderio di potere, di posizione e tutto quello che comportano da sempre, diciamo di esserci evoluti ma siamo sempre lì che studiamo per capire come sopraffare il prossimo, siamo le solite bestie, non abbiamo mosso nemmeno un passo e la storia si ripete in modi sempre diversi
@@Nokris certo perché se la gente ha sofferto prima di noi allora significa che il nostro dolore non esiste, i benaltrismo mi disgusta e tu sei un esempio, una persona soffre allora si va dire che qualcuno ha sofferto prima di lui e che quindi la sua sofferenza falsa e va demonizzata, cosa cazzo c'entra ? il fatto che qualcuno ha sofferto prima di me per la guerra non vuol dire che io non possa soffrire per motivi diversi ora, il dolore di qualcuno nel passato non nega il dolore di qualcuno nel presente per motivi diversi. e poi il dolore non è solo fisico e anche psicologico o pensi davvero che il dolore del soldato allora era solo fisico e a al fronte, quando poi vai a vedere i suicidi dei soldati dopo la guerra per traumi psicologici e disturbi come PTSD ti accorgi che e una cazzata btw. persone benaltrista e che nega il valore della psicologia.... un bel mix proprio
splat zones Lei vuole un mondo più accomodante di questo, io sono dell’idea che siamo troppo messi bene, poi sono punti di vista, poi il mio commento cercava di far capire che stiamo messi bene in tutto, psicologicamente, come stile di vita, ma a quanto pare, voi non volete capire, io cerco di rispettare le tue opinioni, cosa che te non fai
Questa società fa schifo in tutto e per tutto. Odio il mondo e le persone, tutti che corrono ogni giorno, gente che ti sta attaccata al culo con la macchina per correre, ma per correre dove!?! A lavoro?! Si muore ragazzi, siamo tutti in corsa a cercare chissà cosa.
Posso dire che tutti quanti abbiamo avuto una cultura cattolica che ha influenzato notevolmente il pensiero esistenziale. Secondo me è stato travisato il pensiero di Gesù. Molti, fra i nostri genitori suppongo, affermano di credere per avere una vita migliore dopo. Penso che se facessimo quello che afferma Gesù nel Vangelo potremmo tutti quanti vivere con lo scopo comune di aiutare il prossimo per vivere un paradiso su questa terra.
Aggiungo che anche io ho tutt'ora questo tipo di depressione ma la mia ricerca sulla filosofia del cristianesimo mi ha portato ad avere un significato da un punto di vista ateo, se così potremmo definirlo. Per me la questione esistenziale andrà sempre a braccetto con la fede. Questo non significa che le religioni stanno crollando perchè tutto dipende da come si vuole interpretare i concetti su cui si basano le stesse. È una questione di prospettive.
Pitro i nostri genitori credevano senza se e senza.ma.Noi invece ci facciamo tante.domande ovviamente senza risposte, quindi la fede nonbisogna ragionarla. e bosogna fare davveto uno sfoerzo tutti quanti indipendentemente dal credo e religione che si ha.
Io sono da sempre una persona molto tendente alla riflessione e ho passato l' adolescenza a pormi domande esistenziali e il non riuscire a dar loro una risposta mi faceva molto male. Adesso a 22 anni queste domande mi attanagliano ancora però, attraverso lo studio della filosofia, sono riuscita a trovare una mia personale risposta, anche se sicuramente approssimativa ed imprecisa. Come te faccio fatica a credere in un essere metafisico in senso cristiano però mi piace pensare che ci sia un equilibrio che governa il mondo e la vita stessa, quindi se accade qualcosa di spiacevole non bisogna disperare perché presto succederà qualcosa di positivo. Ho trovato molto "conforto" anche nella lettura di "Così parlò Zarathustra" di Nietzsche, che è una celebrazione della vita anche nei suoi momenti negativi :)
la penso esattamente come te! e sono convinto che proprio l'oltreuomo di nietzsche, per quanto bistrattato e fortemente equivocato..sia la risposta ai nostri problemi!
Stessa cosa io... Me lo ricordo benissimo. Quest' anno compio 35 anni e mi ricordo che mi ponevo domande esistenziali che mi facevano spesso arrivare al pianto (non trovando ad esse alcuna risposta...) già alle elementari.. A distanza di 30 anni non è cambiato nulla, tranne che piango poco, almeno quello 😅
Guarda…. Incredibile!! Proprio oggi ho buttato giù due righe per i miei familiari spiegando cosa mi sta facendo stare male. Ho scritto “angoscia esistenziale” esattamente. Io sono sempre stata un po’ così ma la pandemia ha esacerbato questo mio malessere, l’isolamento anche. Sono un’infermiera e una cosa che non digerisco sono i conflitti che si sono instaurati e le divisioni su alcuni temi. Proprio ho perso fiducia nell’umanita’. Proverò con Albert Camus e il mito di Sisifo, grazie!!
Purtroppo sembra che man mano che andiamo avanti il mondo diventa sempre più cupo, più grigio... con tutte le pressioni che la società ci dà, con tutto lo stress che proviamo nel fare azioni che detestiamo e che dobbiamo fare perchè sono obblighi. Ma perchè gli uomini amano complicarsi la vita? Potrebbe essere tutto più bei e più semplice se togliamo e/o modifichiamo determinate cose della vita... Poi il nostro pensiero non è mai compreso bene perchè tutti ormai sono dei robot ed eseguono solo gli ordini dettati. Diciamo che noi siamo i ribelli della situazione che non vengono compresi. La cosa più brutta è che, se proviamo a parlare con adulti, nessuno ci prende sul serio solo perchè siamo più piccoli e quindi non ragioniamo bene come loro, quando invece diciamo solo la pura verità e semplicemente a loro non conviene ascoltarla. Scusatemi se non sono stata molto chiara
Bel video Marco! Ho da dire due cose, una riguardo la tematica del video, e una a te stesso. Riguardo la depressione esistenziale, è difficile parlarne perché per quanto possiamo farlo quelle domande vanno aldilà della nostra capacità mentale, quindi non le ho mai approfondite più di tanto perché so che non c’è nulla da capire, nessuno sa nulla, punto. Io provo a giustificare la mancanza di risposte così: io non so tutte le risposte, nessuno le sa, ci sarà sicuramente un significato dietro tutto questo, solo che non lo conosciamo, tutto quello che ho è un tempo a disposizione, che si chiama vita, e devo sfruttarlo per fare ciò che mi piace e che mi emoziona, raggiungere i miei obiettivi, fare del bene al mondo e provare a godermela, riguardo il senso di tutto, chissà, non possiamo saperlo, affidiamoci alla natura che faccia il suo corso, e poi vedremo se dopo la morte ci sarà altro oppure no (si, sono più agnostico che ateo, forse è proprio il mio essere agnostico che mi protegge di più). Poi per fortuna ci sono tante cose che mi emozionano e che desideri ardentemente di raggiungere: faccio musica quindi sperare di diventare un grande chitarrista e influenzare la mia generazione, viaggiare e vedere posti nuovi, conoscere sempre persone nuove e sviluppare belle relazioni, fare attività nuove, sport, lavoro ecc... è tutto eccitante per me quindi viene a mancare quell’apatia di cui parli. Le motivazioni quali possono essere? Magari semplice appagamento personale e autorealizzazione che ci vedo in questi obiettivi. Riguardo la cosa che volevo dire a te, mi piacciono molto questi video di tipo psicologico e a volte anche filosofico, ti vorrei incitare a farne altri così perché, a mio avviso, non andresti off topic, in quanto il fenomeno hikikomori non è una “malattia”, non è qualcosa di chiuso, ma è un disagio che nasce dalla società e dalla psicologia in senso ampio, quindi anche parlare di cose psicologiche, sociali o filosofiche, pure se ti sembrano distanti dal tema hikikomori, in realtà ne saranno sempre collegati!
Nessuno sa cosa c'è dopo? Vero, in parte, ma sappiamo come funziona il nostro corpo. Sappiamo come funziona la materia. Possiamo escludere con relativa certezza alcune opzioni che invece rimangono quelle dominanti, proprio ai fini di protezione psicologica. Grazie per il sostegno e per la riflessione! Avevo già intenzione di trattare sempre più spesso argomenti di questo tipo perché ho capito che interessano molto e quasi nessuno ne parla!
Hikikomori Italia Intendevo che nessuno sa rispondere alle grandi domande con certezza (qual è il senso della vita? Cosa c’è oltre la morte? Siamo l’unico pianeta abitato? E se si perché proprio la Terra è l’unico ad esserlo? Come mai tutto l’universo e tutte le cose funzionano in modo così perfetto?) Si tu intendi dire che sappiamo che dopo la morte biologicamente diventiamo il “nulla” e quindi non c’è nulla oltre, e sinceramente anche io penso questo, ma per una questione di principio non posso dirlo con certezza altrimenti farei lo stesso errore dei religiosi che dicono con certezza che dopo la morte c’è il paradiso/inferno. Inoltre, siamo consapevoli che il nostro cervello non può arrivare ad immaginare determinate cose, ad esempio non riusciamo ad immaginare l’infinito, così come non riusciamo ad immaginare il fatto che il tempo esista da sempre e continuerà per sempre, visto che basiamo tutto sul concetto di inizio e fine. Quindi, può essere che la risposta alle grandi domande sia qualcosa che va oltre la nostra capacità intellettiva, così come può essere che semplicemente dopo la morte non ci sia nulla, il senso della vita non esista, e in cielo oltre noi non ci sia niente e nessuno. Ripeto, anche io sono scettico, non credo in Dio e non credo in chissà che fantasia, ma la scienza deve essere oggettiva, e né io né tu possiamo dimostrare cosa c’è dopo la morte, cosa c’è oltre noi e qual è il senso di tutto, non possiamo farlo perciò per principio possiamo avere solo delle “idee” ma non possiamo avere la certezza di quello che diciamo, non possiamo dire che nulla ha senso. La natura è straordinaria, ci ha guidato attraverso l’evoluzione e ci ha reso macchine perfette, lasciamoci ancora guidare dalla natura, come ha sempre fatto, tanto starsene a parlare di cose che ci risultano impossibili da rispondere non ha senso. Meglio spendere quel tempo in qualcosa che ci emozioni. Questo è il mio schema mentale ahahah, non so se sia applicabile anche ad altri... Si riguardo ai temi, a me personalmente piacerebbe sentir parlare del bullismo (tra l’altro una delle cause dell’hikikomori), ma solo a patto di parlarne in modo schietto e costruttivo, perché finora ne ho sentito parlare solo in modo ultra buonista è banale (dillo agli insegnanti, non ci pensare, se li ignori smetteranno blabla...), io ne ho sofferto molto alle elementari e alle medie, poi mi sono dato da fare per arginarlo man mano cambiando molto il mio carattere e ci sono riuscito, anche se a volte comunque ricapita ed è una gran fatica non far esplodere il fenomeno di nuovo... E il fatto è che, ad oggi, sono anche un bel ragazzo che non ha problemi di nessun tipo, se non un po’ di emotività nascosta, non oso immaginare cosa devono subire persone con problemi gravi, ho i brividi solo al pensiero...
io di depressione esistenziale ne ho sofferto qualche anno fa. E' stata davvero brutta perchè ero arrivato a una sorta di apatia totale. Fortunatamente adesso sto meglio, ma capisco perfettamente cosa intendi. Non so se conosci il filosofo Emil Cioran, penso che sia l'essenza di quel concetto.
Mi trovo dentro questa situazione da circa due anni ormai, è sempre stata latente fin da piccolo ma è esplosa in tutto il suo insieme verso i 19 anni.. iniziai a vedere le persone e il mondo sotto un ottica cruda e angosciante, dopo poco si è riflettuta anche nella mia vita, inizia a pormi domande su domande fino a quando il peso di questi ragionamenti mirati a trovare risposte non mi è crollato addosso, adesso ne ho 21 e soffro ancora di solitudine e un po' anche di depressione ,portandomi ad alienarmi dalla logica essenziale per stare al mondo, nei momenti più difficili. Adesso sto piano piano accettando l'idea che non risponderò mai a queste domande, e le cose che vanno fatte sono migliorare se stessi e aprirsi di più al sociale. Grazie Marco, un abbraccio Adam :)
Motivazione, senso della vita, e simili, ritengo siano concetti vuoti. Quando si prova la mancanza di questi sentimenti la ragione è semplicemente nella chimica del nostro corpo: abbiamo scarsi livelli di ormoni, di endorfine o malfunzionamento dei recettori di queste sostanze. Tutto qua.
L'unica cosa che nella vita "cresce" è la consapevolezza di cosa si È, tutto il resto, tutta l'esperienza quotidiana, è soltanto uno "strumento", un mezzo, per veicolare questo accrescimento di consapevolezza di Sé. Adesso, per la propria crescita non è importante la scelta dello strumento poiché qualsiasi strumento renderà, comunque, un risultato in positivo (+) per la consapevolezza; in poche parole, un'esperienza vale l'altra giacché è importante, nella propria crescita, solo la nostra capacità di assorbire i suoi insegnamenti. Detto ciò, se non per evitare di nuocere al prossimo, dare ossessiva importanza al resto delle proprie scelte è tempo male impiegato. La vita va vissuta come una giostra da cui imparare qualcosa, similmente ad un gioco, ma estremamente funzionale. Scegliere di voler essere Atei non aiuta poiché, a parte l'ingiustificabilità di tale posizione, è una posizione che gradualmente toglie il valore a tutto ciò che esiste, portando spesso ansia e malessere esistenziale, angoscia di una presunta fine che mai fu provata e che risiede solo nelle profondità della fantasia delle apparenze. Non significa nemmeno che bisogna essere religiosi dato che molte delle attuali religioni principali sono pericolosamente fuorvianti per quanto concerne il reale disegno della vita. Tutto ciò che bisogna fare è non preoccuparsi più del proprio destino, vivere senza la paura di saltare una portata della vita; per mia esperienza posso dire che tutto quello che vi perdete adesso lo potrete recuperare dopo, sia in questa vita che dopo il trapasso corporeo ma, aldilà di quel che può valere la mia esperienza e testimonianza, non esiste ad oggi, per chiunque, nessuna ragione e nessun motivo di credere il contrario. Nella vita si incontrano due principali tipologie di individui: quelli che per esperienza testimoniano una Continuità e quelli che la negano senza aver mai avuto prove né esperienza di ciò che sostengono; dei primi, si possono anche incontrare i bugiardi senza esperienza, e ce ne sono tanti ma, senza dubbio, avranno sempre il beneficio del dubbio rispetto a coloro che affermano di avere prove dell'Inesistenza di qualcosa la cui inesistenza non può essere provata in quanto non esiste. Come detto, l'ateismo è solo una moda intellettuale, non possiede fondamenti scientifici né logici e, soprattutto, non aiuta a superare le crisi esistenziali. Il mio consiglio è soltanto: vivete l'esperienza come un gioco cercando, comunque, di non nuocere o forzare l'esperienza altrui, nel frattempo acquisterete consapevolezza e, questa, è tutto ciò che conta per la vostra crescita. Una consapevolezza che si espande migliora se stessa e, per riflesso indiretto, migliora il mondo e l'ambiente intorno. Infine, cercate sempre l'Equilibrio, la temperanza, l'equi-distanza, il centro e il compromesso; così facendo non vi interesserà più essere felici ma punterete direttamente alla pace interiore, il massimo dello stato d'essere. F.
Questo è letteralmente il video che stavo aspettando. Possibile che nessuno abbia mai trattato prima l'argomento in modo chiaro ed efficace? Ho scoperto questo canale per vie traverse (tramite un video di Crepaldi riguardo alla pagina Freeda) e sono sollevato all'idea che qualcuno finalmente parli di questo problema (parlo della depressione di carattere puramente esistenziale). Purtroppo, quando ci si imbatte in questi video l'unica cosa che si può fare è...commentare, in un luogo dove anche gli altri che stanno leggendo sono propensi a riflettere su certe tematiche. Se lo si condividesse con qualcuno si otterrebbero soltanto risposte ironiche della serie "ma un po' di allegria?". Che stupidi quelli che si chiedono se abbia senso tutto questo, vero? Grazie per questo video, continuerò a seguirti!
Non so se leggerai il commento, il video è di un pò di tempo fa, comunque.. Io credo ci sia un altro modo di prendere questa cosa esistenziale. Parte tutto dalla domanda "a cosa serve la vita?" (o almeno è stato così per me), ma più nello specifico dall'INTERPRETAZIONE che diamo a questa domanda. Noi la interpretiamo in modo negativo, ma se potesse essere positiva? Può essere l'inizio di una ricerca che non per forza deve essere accompagnata da ansia, depressione e perdita di senso. Può diventare essa stessa il nostro scopo, essere accompagnata da pazienza, calma e determinazione. Chiedendoci cosa vogliamo davvero, cosa ci piace davvero, cosa possiamo dare al mondo di buono, come possiamo aiutare. Dopotutto è una domanda che si sono fatti anche molti filosofi e non credo soffrissero tutti di depressione. È il nostro modo di interpretare ciò che pensiamo che determina le nostre emozioni al riguardo, almeno questa è la conclusione alla quale sono giunta io. Spero che il mio commento dia spunti di riflessione a qualcuno.
Ciao, grazie per il video (i video). Credo anch'io sia necessario sdoganare questo tipo di argomenti o la crescente facilità di accesso alla CONOSCENZA porterà sempre più adolescenti, anche molto giovani, a scontrarsi con questi temi senza avere gli strumenti per trattarli. La COSCIENZA è un' arma a doppio taglio. E' grazie a persone come te che la cultura cambierà :)
Trovo che sia meraviglioso vivere... Proprio perchè non ha senso e il senso LO SCEGLIAMO NOI!!! ABBIAMO QUESTA POSSIBILITA' ED E' BELLISSIMO!!! E IL FATTO CHE OGNUNO DI NOI ABBIA UN SUO SENSO DI ESISTERE ALIMENTA IN ME TANTA ENERGIA POSITIVA E NON PER ULTIMO LA FEDE...
Grazie mille Marco, ho vissuto questo problema negli ultimi due anni sprofondando in posti che non vorrei mai rivedere e pensavo di essere sola a viverla
Potresti avere una depressione classica fatti vedere da uno psicologo o uno psichiatra io l'ho fatto e mi hanno detto che non ne soffro eppure sono spesso triste. Banalmente la depressione classica si può curare con i farmaci mentre quella esistenziale è più problematica.
sto avendo molti problemi non riuscendo a dormire sentendomi come se volessi uscire e come essere in video gioco e voler uscire ma poi capire che sei gia nella vita reale e ti viene un attacco d'ansia,ho quasi pianto e sono andato a bere acqua e provare a dormire ma non riesco spero che questo video aiuti
Per dar risposta al senso della vita a mio parere non bisogna ragionare per quanto riguarda ogni singola persona ma il collettivo.. Mi spiego. Se dovessimo guardare il senso della vita persona per persona non avrebbe senso visto la morte ma a mio parere deve essere vista più sul collettivo perché le generazioni antecedenti hanno il compiti di portare benessere a quelle che verranno, facendo crescere la specie umana migliorandosi.
Super ! « aiuto con la filosofia... Albert Camus » Mi piace come pronunci "KAMOU"... provo, a rendere tutto questo concreto, con il "Prenditi cura de SOI, con Albert Camus"... forse potremmo unire i nostri sforzi! Bon Courage !
Grazie mi ritrovo tantissimo nelle tue parole e anche io come te ad un certo punto sono stato misteriosamente attratto dal mito di Sisifo (di cui guarderò il tuo video)
Ciao Marco, farai un video o un podcast sulla mancanza di SICUREZZA ossia il vero handicap di questa società? Tu sei passato da essere un ragazzo insicuro (a detta tua) ad avere una buona dose di sicurezza.. un video o podcast su questo tema sarebbe più che ben accetto.
Seguitemi anche sul mio secondo canale, dove pubblico ogni giorno alle 21:00 un podcast sui temi più vari (psicologia, società, relazioni, sessualità, morale, filosofia, scuola, ecc.): bit.ly/MarcoCrepaldi Se preferite potete ascoltarli direttamente anche su Spotify: bit.ly/Marco_Crepaldi
Cosa pensi dei farmaci?? O si può guarire anche a livello psicologico? Sono anni che combatto con ansia e disturbi dell'umore ho fatto percorsi psicoterapeutici, psicologi, addirittura ho provato ad andare in un monastero buddista in Tailandia per 3 mesi con pratiche spirituali e yoga... E mi ha fatto molto bene ma ritornato alla vita "normale" in poco tempo ho riavuto i stessi sintomi. Come avrai capito le ho provate tutte per uscirne ma ho. Sempre evitato il discorso farmaci che per me sono peggio della malattia stessa. Grande persona continua così
Buon sera non ho mai avuto un sogno nella vita e questa cosa mi ha sempre demotivato nella vita perché non ho mai concluso nulla portandomi spesso al apatia. Ho sempre pensato di soffrire di crisi esistenziale e non di depressione ma ogni volta che dico a un medico che non ho sogni vengo definita depressa. volevo sapere se nel mio caso potrei soffrire di crisi esistenziale o di depressione? E in caso soffrissi di crisi esistenziale come dovrei definirmi in una parola, se per un depresso si una questa parola per chi soffre di crisi esistenziale in una parola come dovrei definirmi? Secondo la sintomatologia che ho descritto potrei soffrire di crisi esistenziale o depressione. ? La crisi esistenziale per qualcuno è visto come depressione. mi chiedevo come sia possibile se sono 2 cose diverse?
Mi piace molto il video e il canale. Credo che riesci molto più di chiunque a cogliere i punti salienti. L' infanzia potrebbe essere interessante: gli hikikomori hanno dei vissuti infantili comuni ? Niente come questa problematica va a toccare il tenero del dolore dell'anima della nostra società.
Ciao, io mi trovo in questo momento in questa crisi esistenziale e faccio veramente fatica a superare, alcune volte mi trovo in preda ad attacchi di panico o altre volte come fosse un problema che riesco a controllare nella mia mente, non saprei sinceramente come approcciarmi ad questo problema
Ti capisco benissimo, io ho avuto questo problema per anni. Ho intrapreso più volte dei percorsi interiori di accettazione della realtà così per come è. Ho fatto anche psicoterapia, con due terapiste diverse. Ma inevitabilmente ripiombavo sempre nella stessa spirale. Alla fine, solo la cura farmacologica ha funzionato. Non sto dicendo che prendere antidepressivi o ansiolitici funzionerebbe sicuramente per tutti, ma comunque secondo me bisogna tentare anche quella strada.
@@JimenezSoraya98 ciao parlando sinceramente non so come la sto prendendo, perchè alcuni giorni ho attacchi di panico o altri giorni è come la volessi sfidare
La verità è che la vita è totalmente una merda,o sei fortunato o a nessuno frega niente di te, fortunatamente prima o poi la vita finisce,e finirà in modo triste e infelice.
io ci sono dentro e spesso penso a come "uscirne". vorrei vivere in mezzo al bosco come un animale selvatico spesso e volentieri, dove l' unico problema è dove dormire come magiare e basta dove le cose sono piu semplici per quanto dure nulla dovrebbe avere un senso. mi angoscia il non sapere come aiutare le persone come risolvere i problemi che ci affliggono cosa siamo in parole povere vorrei cambiare il mondo in meglio ma non ne ho le possibilita perche non so come e in maniera duratura siamo il paradosso di noi stessi e non so per quanto riusciro a portare questo incudine che giorno dopo giorno cresce sul mio petto ma comunque andra saranno pochi probabilmente quelli che mi piangeranno e non avrebbe comunque senso
In realtà non è vero che le ultime scoperte scientifiche stanno mettendo in discussione le credenze religiose, anzi è l'esatto opposto. Penso agli studi sulle esperienze di pre-morte, alle guarigioni spontanee di malattie fatali o all'ipnosi regressiva che sta fornendo prove concrete dell'esistenza della reincarnazione, tutti fenomeni ai quali la scienza riconosce sempre più di non poter dare una spiegazione razionale o, appunto, scientifica.
Ciao Marco, innanzitutto ottimo video! Devo dire che mi piacerebbe parlare di me stesso, per quanto riguarda questa tematica, ma preferirei farlo in un messaggio privato perché si tratta di questioni molto spinose e non me la sento di espormi tanto.
Sia nel Buddhismo, nell'Induismo, nell'Islam e nel Cristianesimo che sono le maggiori religioni si parla dell'esistenza di un luogo dopo la morte che sia l'inferno, il purgatorio e il paradiso. L'unica differenza è che nelle religioni karmiche c'è il concetto di rinascita/reincarnazione e quindi tra una rinascita/reincarnazione e l'altra si trascorre un periodo in paradiso o all'inferno. Su questo punto non cambia nulla tra le più grandi religioni.
CAPIRE QUELLO CHE ANCORA OGGI NON SI COMPRENDE "L' unica differenza (perché altre non ce ne sono) tra me (psicotico occulto) e un pazzo (uno psicotico) è che io (nonostante la disumana sofferenza accusata per la perdita consapevole dell'Eden - della felicità - della fanciullezza) non sono pazzo (non sono in dinamismo psicopatologico)": Salvator DALI' Beati i dominatori della sofferenza ....
La cosa che piu odio a morte è quando le persone ti dicono " la vita è bella sorridi " soprattutto quando a dirlo sono persone che hanno i soldi, una famiglia, una bella casa grande, 3 macchine ecc... forse la vita è bella per te che non ti manca niente e puoi permetterti qualsiasi cosa... ma non è perche sono invidioso di queste persone ma non capiscono che dire " la vita è bella sorrridi " a una persona che magari non ha lavoro, non ha neanche 1 euro e non ha i soldi per crearsi una famiglia e un futuro e non può permettersi neanche una vecchia 500 rotta, beh mi sembra un po ridicolo... certamente uno nella vita non deve mai abbattersi e deve essere sempre forte e speranzoso però allo stesso tempo credo che sia anche molto normale che se uno si trova in queste situazioni gli crolla il mondo addosso... la verità è che la vita è troppo ingiusta e il mondo fatto sbagliato... l'essere umano??? Secondo me era meglio che non esisteva proprio...
Forse si è solo superficiali, crediamo di sapere già tutto della vita e ci pare monotona, secondo me è un problema psicologico di chi si inserisce fuori dalla società e vede le altre persone come degli oggetti perché si ha degli interessi diversi e non si riesce a fare un discorso diciamo degno di essere ascoltato oramai siamo tutti un copia incolla di ciao come va bene e tu bene ciao ciao
Il video è uscito da un anno ma faccio la domanda lo stesso. Come fa uno a non essere depresso dopo che a scuola gli fanno studiare Leopardi ( la felicità non esiste è un illusione del cervello sabato sono contento perché dopo è domenica ma domenica sono triste perché poi è lunedi) , la psicanalisi( cazzo non siamo liberi neanche per finta ) e per finirla ti dicono che non esiste alcun Dio e che se ci credi è una risposta psicologica del nostro cervello alla sofferenza. Cioè quando uno esce da un liceo e ha studiato come cazzo fa a non essere terrorizzato dalla vita ??? P.S. Io sono credente per cui questo problema per me non si pone particolarmente, ma visti i presupposti che ho citato come si può rispondere ??
La felicità procede dalla veglia e man mano che la veglia cede e sale la sonnolenza sovviene l'infelicità, se poi la veglia scende ancora sovviene la depressione.
Io credo nell espansione dell universo e sulla teoria che alla fine siamo tutti credenti:infatti anche se non credo è un credere anche quello cioè credo di non credere.😀
La sto vivendo ancora questa depressione( provata anche clinicamente ) , anche perche vedo gli amici tutti ormai arrivati , oramai con figli con un lavoro e io nulla .Questo aver nulla è dovuto anche alla disabiltà , che mi porta a non poter guidare , e ad essere in una posizione inferiorizzante rispetto loro . Dover combatter contro chi mi cerca di inferiorizzare ancora di piu , creando in me una condizione peggiore disabilità di quella in cui sono adesso adduccendo al fatto che cosi sia piu facile per me trovare un lavoro ,ma tale condizione a livello psico mentale mi escluderebbe de facto dal ogni tipo di velleità di carrirera , mi fa star altamente male perchè vedo gli altri realizzarsi.Anche per questa situazione stavo per abbandonare l università 4 anni fa adesso sono a 2 esami dalla laurea magistralke e ho gia consegnato anche n capitolo della tesi
@@auroradada8742 ora sono laureato sono ststo candiadato politicamente e continuo a fare test su test su test perche mi vogliono trovare malattie a livello adattivo o mentale che non o
@@MatteoMenozzi non guardare a chi ti sembra piu realizzato perche sposato con figli ecc.. tutti hanno i loro problemi la viza non lascia nessuno esenti,. Ti sei laureato non e' per tutti, sii contento e poi chissa' ,,,che arrivera' anche il resto....
@@lbdoc farlo perche lo fanno gli altri é uno dei motivi ma il motivo principale è il fatto del pieno rispetto dei miei diritti umani di totale inclusione in società come persona con disabilità
Io sono deista, ritengo esista un Dio diverso da quello di cui parlano le religioni. Ma che esista o meno, non ha alcuna importanza per noi. In sostanza io credo in una specie di essere o di entità, di cui hanno teorizzato vari filosofi o anche scienziati come Einstein. Ovviamente non so che tipo di Dio o essere sia, e ritengo persino che la sua esistenza non abbia alcuna rilevanza per noi. Praticamente eccome fossi ateo, anche se ritengo per logica esista un Dio,non quello delle religioni. Per me la vita è un mistero non da risolvere ma da vivere, anche perché non si potrà mai scoprire tutto, ci sarà sempre qualcosa da scoprire di nuovo. Ed è meglio così, se si scoprisse tutto la vita perderebbe giusto. In sostanza, a me il fatto che la vita è un mistero mi esalta, poi in tutta sincerità anche a me spaventa la morte, e il dover invecchiare, solo questo mi spaventa dell'esistenza. Non la morte in sé mi spaventa ma il morire, poi se per caso ci fosse la reincarnazione avrei ancora più paura, poiché una vita mi basta e mi avanza. Va be in sostanza a me spaventa il fatto che il mio corpo si deteriorera e divvero sempre più lento sia nei movimenti che nei ragionamenti, e rugoso. In sostanza mi spaventa la vecchia, più della morte. Per ora, poi in tutta sincerità, cerco di non pensarci. Secondo me è meglio non pensare troppo a certi argomenti, a volte meno si pensa meglio è. Per il Buddha, però non aveva senso porsi domande metafisiche, poiché è più utile porsi questioni che possiamo affrontare, che questioni che non possiamo affrontare e di cui non possiamo avere esperienza e che quindi non possiamo sapere. Per Siddhartha gautama è più utile pensare a risolvere ciò di cui possiamo fare esperienza, interrogarsi sull'aldiqua potremmo dire.
Io mi sono fatto un percorso personale, credo che la mia ricerca spirituale sia più forte di quella dei religiosi, la fede religiosa è un appiglio a dare un senso alla vita, nel mio caso non è così (discorso lunghissimo e mi fermo qui).
Qualsiasi cosa ci sia io armai sto qua e cerco di stare il meglio possibile e godermi la vita, perché non è infinita prima o poi tutto finirà moriremo e... Basta XD
video importantissimo, che guarda al futuro di tutti noi. Grazie
Concordo,Francy. Ti voglio bene ❤ Sei tra le migliori
“Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che cercano il senso della vita senza trovarlo e quelli che l’hanno trovato senza cercalo”
-Emil Cioran
Darryl Revok che i primi sono depressi, i secondi felici.
Ci sono anche i coglioni
@@michelepella2768 seconda categoria
@@starman633 non esiste la felicità assoluta.... Anche chi si definisce felice cercherà sempre un modo per avere sempre di più....
@Darryl Revok dipende. Per me se l'hai trovato davvero sei fregato, e se lo stai cercando sei ancora in tempo per fermarti😜 Perchè non c'è nessun senso definitivo ....o luce alla fine del tunnel. Solo altri tunnel
Scrivere , scrivere e scrivere. A me aiuta a mettere ordine nella mente.
L'importante è essere impegnati, ma la cosa che odio è non saper godere del momento senza fronzoli, non si può essere sempre impegnati....... Il piacere di non fare nulla, di non pensare a nulla, sembriamo degli esseri programmati per correre su una ruota.
Bravo...io da quando non faccio un cazzo sono rinato.Sparito anche il desiderio di droga e alcol e allontanata la gente di merda tipo finti amici o fighette stupide e insulse...son solo ma vivo con poco MAI PIÙ SERVO DEL PADRONE
Fino al diploma sentivo ancora il piacere di non fare nulla per un po... Ma ora solo dilemmi e dolore
@Gin V @Gin V vorrei correggere il mio commento di due mesi fa rispondendo al tuo, anzi dandogli una connotazione positiva! É normale che sia diverso ora, perché anche noi siamo diversi e pertanto dobbiamo espanderci scoprire mondi nuovi (es pur restando rinchiuso a non far "nulla" ho scoperto i mondi dell'arte). Stesso concetto vale per la depressione esistenziale, per trovare una risposta serve esplorare altri mondi. Io dalla depressione esistenziale ne sono uscito (in una chiacchierata di un' ora con la persona giusta, dopo mesi e mesi di depressione sofferenze e quant'altro), sentitevi liberi di farmi domande, non voglio che qualcun altro soffra come ho sofferto io. Ovviamente non vi do pillole magiche ne tecniche ne tanto meno risposte, solo qualche (potenzialmente efficace) spunto di riflessione. 🌪️
@Gin V per uscire dalla depressione esistenziale (per come l'ho vissuta io) penso che la figura più indicata ad aiutarci mon sia lo psicologo o lo psichiatra, ma il filosofo. Nel mio caso la filosofia orientale é stata di grande aiuto, (tornando al discorso dell esplorazione di mondi diversi) perché ero incastrato in un paradigma "occidentale" serviva un input diverso, o avrei continuato a girare nella ruota del criceto. Non appena si hanno nuovi input i tempi di guarigione si accorciano, la mi chiacchierata con i filosofi del passato (ovviamente virtuale nella mia testa) é stata proficua solo nom appena ho avuto nuove prospettive. Purtroppo in un commento mi devo limitare a dirti solo questo.
@@sisabo7941 sei servo di te stesso però.....
Sono sempre stata una persona molto riflessiva, in cerca del significato reale di ogni cosa. La mia sensibilità e il mio pessimismo mi stanno facendo diventare materialista e superficiale, cercando conforto solo nei beni materiali.
Sto crescendo, e da persona ingenua e credulona sto diventando realista e disillusa. Posso contare solo sulla mia famiglia, ma i miei non sono eterni, prima o poi dovrò scantarmi e uscire nel mondo...un mondo che fino ad ora non mi è piaciuto.
Io mi sveglio la mattina senza credere più a niente, non mi importa di niente...non desidero una carriera, il lavoro è per me solo dovere e schiavitù, non desidero una famiglia, non credo nell' amore, non credo nell' umanità.
Questo mia mancanza di fede nel mondo mi logora dentro, queste mille domande alle quali non avrò mai risposta, il non sapere se qualcuno mi amerà mai e mi ricorderà...non credendo nei rapporti umani e vedendo solo una speranza nel Dio Denaro , che comunque non ho abbastanza.
Svegliarsi senza credere più in nulla è faticoso come una giornata passata in fabbrica, ma la stanchezza fisica di un operaio è tutta nella mia testa.
Sono nella tua stessa situazione e non vedo via di uscita
INFATTI, LA VITA NON HA SENSO, SOPRATTUTTO PER LE PERSONE INTELLIGENTI E SENSIBILI. HO NOTATO CHE LE PERSONE CON Q.I. MINIMO INDISPENSABILE, E GLI PSICOPATICI NON SOFFRONO DI DEPRESSIONE. VIVONO BENINO MA DANNO MOLTO FASTIDIO A QUELLI CHE CHE SONO DIVERSI
@@sarakyle2217 ho visto ora la tua risposta al mio commento.
Che tu possa trovare la pace che meriti e il tuo posto nel mondo, la tua casa, il tuo rifugio, senza smettere mai di scoprire il tuo cammino.
Questi video sono oro colato
QUOTO TANTISSIMO
Nel mio caso a buttarmi a terra, più che una perdita di motivazione (c'era anche quella), è stata la paura. Quando non riesci a controllare la paura la vita diventa un campo minato e non riesci a muoverti in nessuna direzione. Da questa situazione, se non sei disposto ad affrontare la paura, non rimane nessuna opzione se non ritirarsi nell'isolamento
E' difficile uscire dalla depressione esistenziale quasi come volare.E' difficile perché si basa sulla ragione. Il senso della vita è impossibile trovarlo perché la religione è incerta per chi non ha fede e la fede non ce la si può creare a comando. Stesso discorso si deve fare per la filosofia: è anch'essa incerta perché dopotutto è una costruzione umana e quindi aleatoria per definizione: anche la logica e la matematica cozzano con ciò che è infinito. Si potrebbe vivere per il piacere fisico e spirituale ma anche questo è impossibile. La vita obbiettivamente è più dolore che piacere: malattie, vecchiaia, scarsità di amore, malvagità umana, violenza, rapina,
ingiustizie varie e croniche, abbandono, solitudine, cattiva politica, guerra, scarsa empatia tra gli esseri umani e trovare una sufficiente dose di piacere è come risalire a nuoto un torrente in piena! Le cose quotidiane, anche se non si ha voglia, si fanno comunque (spesso non per senso del dovere) o per non far soffrire chi ci vuol bene e ci sta vicino o perché si ha paura di finire in dolori e/o difficoltà più grandi (se non lavoro muoio di fame per esempio). Si vive anzi si tira a sopravvivere per evitare il peggio e la morte più a lungo possibile perchè anche questa è un grosso enigma e abbiamo paura dell'ignoto e vorremmo evitarla. L'ansia esistenziale è un vero dramma per chi la prova e si gusta a piccoli bocconi giorno per giorno senza risoluzione e il senso della vita è semplicemente e tristemente quello di evitare più sofferenze possibili oltre a quelle strutturali all'esistenza umana.
C'è chi non ne soffre semplicemente perchè sono persone povere di spirito e di comprendonio che vivono nella quotidianità e nella praticità senza farsi domande un pò come gli animali. Le persone che non sono così però non possono ubriacarsi tutti i giorni per annebbiare il proprio senso critico perché comunque sprofonderebbero piano piano o nella malattia, o nel codice penale o comunque di nuovo in un dolore più grande affrettando la propria morte.
Giuste affermazioni. La ricchezza di spirito ha questo prezzo.
Capisco tutto questo, d'altra parte se siamo in sintonia, come mi sembra leggendo i miei pensieri scritti su questo commento; avrai notato che le varie riflessioni non sono proprio disperate, piuttosto malinconiche direi.
Neanche tristi solo un po' malinconiche eppure nel tempo la tentazione è di non fare o iniziare e non finire qualcosa che pure inizialmente ci stava a cuore, vero?
Il senso della vita non esiste di fondo,esiste il fattore casuale che sei nato cioè una probabilità su almeno 3 migliardi e il fattore che chi ha costruito il mondo prima di te ti burattina,stop quello è il senso della vita che alimenta,negozi,vita sociale,lavoro,insomma il mondo come lo conosciamo tutti,e li hai due "scelte se così si possono chiamare(1o stai sotto per vivere allo stento 2 o fai qualcosa di concreto contro le teste di cazzo)ma finché la gente ha paura,paura di uscire,paura di perdere l'auto a rate,paura di perdere la casa,paura di vivere,persino paura di rilassarti,dati i presupposti appena elencati la opzione numero 2 di fatti spetta solo all'1% e non al restante 99 che ha fatto la prima,spero in una tua consapevolezza maggiore,ciao caro un saluto
@@edoardodifranco2670 non è che non si ha un senso della vita è proprio il mondo e la vita che sono assurde non c'è un senso, un valore, un punto di approdo, una speranza finale. Su che baso il mio senso della vita? Non ci sono appigli, i dolori superano le gioie che pur esistono. L'unica risposta potrebbe essere un Dio delle religioni rivelate che ci amerebbe e provvederebbe a noi sino alla morte e e anche dopo, ma quale Dio? Ci sono un'infinità di religioni. Anche le confessioni cristiane sono tantissime e non è assolutamente vero che sono tutte uguali,le loro dottrine divergono tantissimo. Se leggi la nostra parola di Dio (la bibbia) ti cadono le braccia: contraddizioni, incongruenze, piccinerie, assurdità etcc e non una ma migliaia. Quindi la religione è un vero enigma anche per chi volesse crederci. Allora non resta altro che sperare che se esiste un Dio questo dopo la morte perdoni le nostre mancanze dovute principalmente alla nostra debolezza e fragilità. Ad un uomo basta un raffreddore per metterlo in difficoltà! Oltre a tutti i dolori dovuti a problemi familiari,sociali e a catastrofi della natura restano per il povero uomo comunque le malattie, l'invecchiamento e la morte che fa paura perché è un salto nel buio. Vi sembrano poco? Purtroppo non riesco a trovare una soluzione per quanto riguarda la depressione esistenziale e non ne soffrono soltanto i superficiali che non si fanno mai domande ma chi non è così dovrà provare sempre un dolore psichico di fondo che consente comunque un'attività, un lavoro ma tutto senza allegria.
@@DarioMoriontini concordo ma è raro che i le gioie superino i dolori,senza vendetta per chi ti ha fatto dolori,non dico altro,anche perché il commento è vecchio e già non mi ricordavo neanche di avere fatto sto commento
Hai ragione...non è una fase, è una predisposizione, un tratto del carattere quasi...
Mi viene in mente Leonardo da Vinci
Tipo io
Sapere che non sono l'unica che si sente così è confortante in un certo senso.
Ciao ti capisco benissimo sono anche io così. Penso sarebbe un bene aver persone in cui parlarne e che capiscano perché nella medesima situazione. Ho visto che guardi anime e io tra poco andrò a leggere e un manga ahah ti andrebbe di contattarci su Instagram e parlare un po’ di ciò ?
Ti ringrazio per qiesto video, sto passando questo brutto periodo, e non ho trovato riposta fino ad oggi. Il mio cervello non si ferma mai
Il cervello deve vivere na vita serena per porter stare bene
Grazie marco, hai dato una risposta al malessere che mi sta attanagliando da anni ormai, cercherò di approfondire la questione. Ti mando un grande abbraccio!
Anch'io ho sofferto di depressione esistenziale, fino a circa 6/7 mesi fa (ho 17 anni). Ora ne sono uscito. Mi sono detto qualcosa del tipo "anche se niente avesse senso, così sto soffrendo e basta. Tanto vale cercare di vivere tranquillamente e divertirmi, perché in ogni caso essere depresso non aiuta". Non è stata una cosa immediata, mi ci è voluto tempo per trovare un minimo di stabilità, ma perlomeno ora sto meglio
Dietro al pensiero da te raggiunto c'è molto lavoro, anche se all'apparenza può risultare banale. Nel podcast racconto quale tipo di pensiero ha aiutato me, altrettanto banale, ma se raggiunto da noi (e non impostoci da altri) ha tutto un altro significato e un altro impatto psicologico.
@@HikikomoriItalia Alla fine in questi casi aiuta solo la semplicità. Siamo venuti al mondo senza chiederlo, siamo chiamati a "giocare"? Bene, giochiamo.
Non serve a nulla chiedersi tanti perché e per come, solo a stare male. Siamo autolesionisti? Questo dovremmo chiederci.
Lo so che la mente divaga ed è spesso incontrollabile, ma ecco è proprio qui che bisogna lavorare, sforzarsi a non farsi troppe pippe mentali.
Anch'io sono molto introspettivo e riflessivo, ma non mi sono mai fatto travolgere da ste paranoie. E sì, è una delle poche cose di cui vado fiero :)
La "depressione" esistenziale è per me un qualcosa che combatto ogni giorno (per questo la metto tra virgolette. Ho sperimentato depressione patologica, che ha portato anche un rafforzamento di questo sentimento negativo, ma non è mai stato la sola causa, quanto una tra le tante), e per quanto possa risultare un clichè, è il motore che ogni giorno mi dà la spinta a fare cose che mi piacciono, nonchè a cercare di mettermi in discussione e conoscermi di più e trovare altre cose che mi piace fare. Tra queste in primis prevale lo stare con persone che mi fanno sentire bene e che io posso far sentire bene a mia volta.
Riallacciandomi al commento di WhatTheGame, questo tipo di consapevolezza avviene dopo un grande lavoro di introspezione e riflessione, e anche spesso tanta sofferenza. Ed è una cosa che non svanisce mai, ma anche un sentimento che con la sua feroce, impietosa spinta riesce a darmi la motivazione per vivere come vorrei.
Io ho trovato il senso della vita nel viaggiare ed esplorare il mondo, vedere nuove cose, arricchirmi di esperienze, non stare nello stesso posto più di tanto e avere tanti stimoli, tutto questo lo faccio viaggiando, ho 18 anni e ho visto mezza Europa, visto posti anche sconosciuti, posti che non credevo esistessero o visti solo in foto, dopo ogni viaggio sto bene con me stesso e con gli altri, questo molte volte non con amici o la mia ragazza, ma anche da solo e con me stesso, imparando a stare bene a anche con me stesso
Almeno questa è la mia esperienza
Ciao Marco, non so come ringraziarti per i tuoi video, in particolare per questo e quello su Il mito di Sisifo di Camus. So che il video risale a un po' di mesi fa e so che, da quel che ho capito ascoltando velocemente una parte di uno degli ultimi tuoi podcast, non leggerai/risponderai al commento, ma ci tenevo a ringraziarti. Credo dovremmo dimostrare un po' di più il nostro riconoscimento nei confronti degli altri. Quindi, semplicemente grazie. Anche per tutto il lavoro di sensibilizzazione al fenomeno degli hikikomori e a tutte le problematiche direttamente o indirettamente ad esso correlate.
Forse sono riuscita a dare una definizione alla condizione in cui mi trovo - e questo è già "tanto", perché - per quanto non trovi più neanche senso nelle parole - è grazie ad esse che possiamo, apparentemente, controllare noi stessi un po' meglio.
Ho scoperto questo ed il tuo altro canale due o tre settimane fa, dopo settimane passate in preda al nonsenso più totale, insopprimibile e sconcertante. La lettura de Il mito di Sisifo mi ha da una parte aiutata (è cercando informazioni su di esso che mi sono imbattuta nei tuoi video, ringrazio anche Albert), dall'altra invece mi ha paradossalmente gettata in uno stato ancora più "pericoloso", tant'è che non ho mai finito di leggerlo: pur conoscendo il contenuto delle ultime pagine, non riesco a procedere; so che, ora come ora, non riuscirei a capire perché dovrei immaginarmi Sisifo felice, perché dovrei tentare io di dare un senso, che alla fin fine risulterebbe vuoto, creato a tavolino. Come se fossi per l'appunto impantanata nelle pagine precedenti, quelle iniziali, dove si parla della presa di coscienza dell'assurdo - e non riuscissi/volessi liberarmi.
Guarda caso, sebbene abbia l'impressione di aver da molto tempo, inconsciamente, preso coscienza di ciò, la cosa si è manifestata, prorompente, evidente, lampante e lancinante, con l'inizio dell'università, 4 mesi fa. Ciò sta compromettendo i miei studi, l'impegno che ho sempre messo nello studio ma in cui non trovo più senso, il mio interesse verso qualsiasi cosa, quel poco di forza ed interesse che avevo trovato l'estate scorsa nell'uscire un po' di più (ora sono mesi che non esco né ho rapporti sociali con qualcuno e non m'interessa neanche averne dato che ho un'estremamente negativa percezione di me stessa e di tutto il sistema in cui vivo, il sistema universitario - come dici anche tu in un altro video - in questo è terribile, le sessioni sono periodi estremamente difficili da vivere se non hai un minimo di autocontrollo, che tra l'altro io credevo di avere, e invece...).
Ma non ho (avevo) intenzione di dilungarmi, non è il caso. Scusami per il commento molto lungo e confuso; ovviamente, se mai ti capitasse sott'occhio e lo trovassi inadeguato alla sezione commenti, lo si può cancellare, non c'è problema.
Comunque sia grazie, spero continuerai a produrre contenuti di questo tipo, capaci di veicolare informazione e consapevolezza, ce ne è un grande e profondo bisogno, specialmente in piattaforme come i social.
Ti auguro sinceramente una buona giornata e una serena continuazione
Grazie per questo importante lavoro.... Ho 60 anni e da cinque ho capito che le religioni sono state istituite e usate per controllare tutto ciò che era controllabile. Per fortuna mi sono risvegliata da queste assurde credenze, ogni tanto mi chiedo come ho potuto lasciarmi convincere dell 'esistenza di dio, di Gesù ed altro inerente. E sono stata anche a Mediugorje.......
Fossero tutti come lei
mi dispiace dirlo ma a 60 anni lei non ha ancora capito niente.
@@luigigiacomini5897 mi dispiace contraddirla... l'unico mio rammarico è che abbia permesso di capirlo a 60 anni e non prima. Cmq la ringrazio per la sua squisita gentilezza... Sicuramente lei è un fervente religioso...
Purtroppo voi della vostra generazione siete a metà tra quella di prima (fortemente religiosa) e quella di oggi (senza religione) e quindi chiaramente avete avuto un infanzia con una forte impronta religiosa. Il fatto di non avere avuto il web sin da piccoli non vi ha aiutato neanche.
sto cercando di fare aprire gli occhi anche ai miei genitori che hanno più o meno la sua età, con risultati purtroppo ancora modesti.un saluto e complimenti,non deve essere stato facile
Claudios85 Ma lasciali credere ai tuoi, perché dovresti “infastidirli”? Non ha senso, gli daresti solo dubbi
Grazie per il tuo lavoro Marco. La mia depressione esistenziale mi ha portato ad abbandonare il settore della grafica dove pseudo lavoravo a Parigi, per tornare in italia a studiare fisica all'università con il sogno di vincere un Nobel nella medesima disciplina! Malgrado la pandemia ho tenuto botta per un intero mese di lezioni per poi tornare sul pianeta terra lasciando l'università, che si è dimostrata un illuminante buco nell'acqua. Sono tornato a fare il disegnatore ma ho conservato una grande passione per l'astrofisica e la matematica.
Fino a due mesi fa ero super credente, avendo anche tanti sensi di colpa religiosi ad un certo punto è come se mi fossi svegliato da un incubo e adesso sono in piena crisi esistenziale non sopporto i credenti e vedo con cattivo occhio i non credenti è assurdo, sensi di colpa continui e odio verso la religione e verso tutti. Ho tanta paura di non farcela di bruciare all’inferno o di vivere una vita senza senso
Per me ci sono due possibilità: 1) dopo la morte non c’è nulla 2) siamo tutti la “stessa anima” che attraverso gli esseri viventi sperimenta l’esistenza, io sono loro e loro sono me.
Sono arrivato alla tua stessa conclusione...
Francesco Emanuele d’altronde non è una novità. Molte filosofie orientali pensano ciò.
@@starman633 ma che c'entrano le anime😂 se esiste un'anima e dio e il resto, io sono io e tu sei tu visto che molti medium che parlano di anime dicono che ognuno ha la sua e tantissime altre religioni e "testimonianze"
@@erikkuqi8214
io sono io e tu sei tu per molte filosofie (sopratutto orientali) é solo un illusione.
Secondo queste dottrine tutti gli esseri viventi sono “la stessa sostanza vitale” e “tutti” sperimenteranno la vita degli altri (animali compresi).
Io, tu, lui ed il ragno attaccato alla mia finestra siamo nella sostanza la stessa cosa, che sperimenta la vita attraverso “Noi”.
@@starman633 nel senso che siamo parte dell'universo insieme? Di quali dottrine parli?
Sei un grande Marco, capisco benissimo di quello che parli avendo questa domanda costantemente che mi bussa alla porta ed è molto difficile continuare senza risposta, perché diciamocelo sinceramente il senso della vita non c’è e come dice Marco Guzzi “ Non dobbiamo chiederci qual’e il senso della vita ma dare un Senso alla Vita” Possiamo fingere e fare gli attori col nostro prossimo ma non possiamo fingere e scappare da noi stessi ! Non è facile assolutamente spegnere certe domande e soprattutto la fuori c’è tanta ignoranza e superficialità e il solo parlarne con qualcuno si passa per deboli e sfigati ! Le persone Tutte vogliono solamente prenderne emozioni positive da noi e di certi argomenti non ne vogliono neanche sentirne parlare! Forse è il prezzo da pagare per avere un cervello complesso chissà di certo è che i dubbi mi accompagnano quotidianamente! Grazie Marco se ci fossero più persone come te il mondo sarebbe un luogo infinitamente migliore! Ciao
Ti posso capire perché mi sto facendo le domande di cui hai parlato proprio nell'ultimo periodo e ci sto soffrendo parecchio. Non so se è stata la quarantena ad "obbligarmi" a pensare e quindi portarmi ad avere questi pensieri o se l'unica colpa dell'isolamento forzato sia stata quella di amplificare qualcosa che forse già avevo dentro. In ogni caso sei il primo che ne parla e anche io credo se ne debba parlare di più. Io non sono un Hikikomori e credo che siano tante le persone che ad oggi soffrono per questo problema al di fuori di loro. Però credo che con l'avvento dei social le persone si sentano quasi in obbligo di far credere "che va tutto bene e la vita è bella", ma sono convinta che siano meno di quello che pensiamo le persone che ci credono davvero.
Quando provi la depressione per una volta puoi pure uscirne sempre facendoti aiutare dalla tua famiglia e dagli esperti quali psicologi e psicoterapeuti ma non tornerai mai come prima al 100%. Non sarai mai piu una persona normale anche se ne guarisci.
Alla prima delusione/litigata/momento buio quella ferita si riaprirà e tu ti sentirai di nuovo come all'epoca.
Odio il fatto che ci prendono tutti per pigri semplicemente perchè a loro non conviene ascoltarci. Odio il fatto che gli adulti non provino a cambiare le cose (scuola, lavoro, mondo...) per creare un mondo più accomodante per noi vedendoci in difficoltà. Odio il fatto che non fanno nulla per creare un mondo più semplice, più accomodante, con istruzioni aggiornate e utili per crescere bene... Odio il fatto che pensano solo ai soldi e ai loro interessi senza aiutare chi è in difficoltà. Odio la società di oggi, sempre così giudiziosa, pressante... Odio tutto ciò che riguarda questa società inutile e molto conplessa a parer mio. Vorrei tanto rimanere sempre rinchiusa nel mio fantastico mondo e non uscirne mai. Il mondo di oggi è un incubo. Il futuro fa paura. È più semplice rimanere rinchiusi in casa, nella propria cameretta, nel proprio mondo tutti i dì, ma purtroppo non tutti possono...
Beh...da gente che si è mangiata tutto senza curarsi di quelli che sarebbero arrivati dopo e in più accusano questi ultimi di essere scansafatiche e pigri quando non è rimasto poco o niente e si riempiono la bocca di paroloni come "amore" ma poi quando gli chiedi perché dovresti fare figli ti rispondono perché se non li facciamo nessuno ci paga la pensione, cosa ti aspetti? Ma ormai è dalla rivoluzione industriale che esiste il capitalismo, il giudizio è sempre esistito fin dalle prime civiltà e ha raggiunto il suo apice con la diffusione delle religioni monoteiste...il desiderio di potere, di posizione e tutto quello che comportano da sempre, diciamo di esserci evoluti ma siamo sempre lì che studiamo per capire come sopraffare il prossimo, siamo le solite bestie, non abbiamo mosso nemmeno un passo e la storia si ripete in modi sempre diversi
Dillo a quelle persone che hanno vissuto le guerre, questa società è fin troppo accomodante
@@Nokris certo perché se la gente ha sofferto prima di noi allora significa che il nostro dolore non esiste,
i benaltrismo mi disgusta e tu sei un esempio, una persona soffre allora si va dire che qualcuno ha sofferto prima di lui e che quindi la sua sofferenza falsa e va demonizzata, cosa cazzo c'entra ?
il fatto che qualcuno ha sofferto prima di me per la guerra non vuol dire che io non possa soffrire per motivi diversi ora, il dolore di qualcuno nel passato non nega il dolore di qualcuno nel presente per motivi diversi.
e poi il dolore non è solo fisico e anche psicologico o pensi davvero che il dolore del soldato allora era solo fisico e a al fronte,
quando poi vai a vedere i suicidi dei soldati dopo la guerra per traumi psicologici e disturbi come PTSD ti accorgi che e una cazzata btw.
persone benaltrista e che nega il valore della psicologia.... un bel mix proprio
splat zones Lei vuole un mondo più accomodante di questo, io sono dell’idea che siamo troppo messi bene, poi sono punti di vista, poi il mio commento cercava di far capire che stiamo messi bene in tutto, psicologicamente, come stile di vita, ma a quanto pare, voi non volete capire, io cerco di rispettare le tue opinioni, cosa che te non fai
Questa società fa schifo in tutto e per tutto. Odio il mondo e le persone, tutti che corrono ogni giorno, gente che ti sta attaccata al culo con la macchina per correre, ma per correre dove!?! A lavoro?! Si muore ragazzi, siamo tutti in corsa a cercare chissà cosa.
Posso dire che tutti quanti abbiamo avuto una cultura cattolica che ha influenzato notevolmente il pensiero esistenziale. Secondo me è stato travisato il pensiero di Gesù. Molti, fra i nostri genitori suppongo, affermano di credere per avere una vita migliore dopo. Penso che se facessimo quello che afferma Gesù nel Vangelo potremmo tutti quanti vivere con lo scopo comune di aiutare il prossimo per vivere un paradiso su questa terra.
Aggiungo che anche io ho tutt'ora questo tipo di depressione ma la mia ricerca sulla filosofia del cristianesimo mi ha portato ad avere un significato da un punto di vista ateo, se così potremmo definirlo. Per me la questione esistenziale andrà sempre a braccetto con la fede. Questo non significa che le religioni stanno crollando perchè tutto dipende da come si vuole interpretare i concetti su cui si basano le stesse. È una questione di prospettive.
@@pietroc3499 quello che afferma Gesù è la rinuncia, e nessun paradiso prevede la rinuncia
Pitro i nostri genitori credevano senza se e senza.ma.Noi invece ci facciamo tante.domande ovviamente senza risposte, quindi la fede nonbisogna ragionarla. e bosogna fare davveto uno sfoerzo tutti quanti indipendentemente dal credo e religione che si ha.
Secondo me la parola di Gesù é stata travisata.
Penso a Gesù come una sorta di illuminato che predicava la compassione tra gli esseri viventi.
Io sono da sempre una persona molto tendente alla riflessione e ho passato l' adolescenza a pormi domande esistenziali e il non riuscire a dar loro una risposta mi faceva molto male. Adesso a 22 anni queste domande mi attanagliano ancora però, attraverso lo studio della filosofia, sono riuscita a trovare una mia personale risposta, anche se sicuramente approssimativa ed imprecisa. Come te faccio fatica a credere in un essere metafisico in senso cristiano però mi piace pensare che ci sia un equilibrio che governa il mondo e la vita stessa, quindi se accade qualcosa di spiacevole non bisogna disperare perché presto succederà qualcosa di positivo.
Ho trovato molto "conforto" anche nella lettura di "Così parlò Zarathustra" di Nietzsche, che è una celebrazione della vita anche nei suoi momenti negativi :)
la penso esattamente come te! e sono convinto che proprio l'oltreuomo di nietzsche, per quanto bistrattato e fortemente equivocato..sia la risposta ai nostri problemi!
nel mio libro ho citato proprio il superuomo di Nietzsche come direzione per superare la depressione esistenziale. Per me è stato così.
Il senso della vita e' semplicemente vivere . Vivi perché vivi mica perché devi vivere . Vivere non è un obbligo mentale e un obbligo naturale
Penso queste cosa da una vita, da quando andavo alle elementari...ora ho 35 anni. Le sai spiegare molto bene, complimenti.
Stessa cosa io... Me lo ricordo benissimo. Quest' anno compio 35 anni e mi ricordo che mi ponevo domande esistenziali che mi facevano spesso arrivare al pianto (non trovando ad esse alcuna risposta...) già alle elementari.. A distanza di 30 anni non è cambiato nulla, tranne che piango poco, almeno quello 😅
Guarda…. Incredibile!! Proprio oggi ho buttato giù due righe per i miei familiari spiegando cosa mi sta facendo stare male. Ho scritto “angoscia esistenziale” esattamente. Io sono sempre stata un po’ così ma la pandemia ha esacerbato questo mio malessere, l’isolamento anche. Sono un’infermiera e una cosa che non digerisco sono i conflitti che si sono instaurati e le divisioni su alcuni temi. Proprio ho perso fiducia nell’umanita’. Proverò con Albert Camus e il mito di Sisifo, grazie!!
Marco, sei un un gran figo! Grazie, grazie, grazie, adesso non sono più solo :)
Purtroppo sembra che man mano che andiamo avanti il mondo diventa sempre più cupo, più grigio... con tutte le pressioni che la società ci dà, con tutto lo stress che proviamo nel fare azioni che detestiamo e che dobbiamo fare perchè sono obblighi. Ma perchè gli uomini amano complicarsi la vita? Potrebbe essere tutto più bei e più semplice se togliamo e/o modifichiamo determinate cose della vita... Poi il nostro pensiero non è mai compreso bene perchè tutti ormai sono dei robot ed eseguono solo gli ordini dettati. Diciamo che noi siamo i ribelli della situazione che non vengono compresi. La cosa più brutta è che, se proviamo a parlare con adulti, nessuno ci prende sul serio solo perchè siamo più piccoli e quindi non ragioniamo bene come loro, quando invece diciamo solo la pura verità e semplicemente a loro non conviene ascoltarla. Scusatemi se non sono stata molto chiara
Il mondo è sempre quello, anzi, migliora, ma è colpa della consapevolezza che rende il mondo cupo
Bel video Marco! Ho da dire due cose, una riguardo la tematica del video, e una a te stesso.
Riguardo la depressione esistenziale, è difficile parlarne perché per quanto possiamo farlo quelle domande vanno aldilà della nostra capacità mentale, quindi non le ho mai approfondite più di tanto perché so che non c’è nulla da capire, nessuno sa nulla, punto.
Io provo a giustificare la mancanza di risposte così: io non so tutte le risposte, nessuno le sa, ci sarà sicuramente un significato dietro tutto questo, solo che non lo conosciamo, tutto quello che ho è un tempo a disposizione, che si chiama vita, e devo sfruttarlo per fare ciò che mi piace e che mi emoziona, raggiungere i miei obiettivi, fare del bene al mondo e provare a godermela, riguardo il senso di tutto, chissà, non possiamo saperlo, affidiamoci alla natura che faccia il suo corso, e poi vedremo se dopo la morte ci sarà altro oppure no (si, sono più agnostico che ateo, forse è proprio il mio essere agnostico che mi protegge di più).
Poi per fortuna ci sono tante cose che mi emozionano e che desideri ardentemente di raggiungere: faccio musica quindi sperare di diventare un grande chitarrista e influenzare la mia generazione, viaggiare e vedere posti nuovi, conoscere sempre persone nuove e sviluppare belle relazioni, fare attività nuove, sport, lavoro ecc... è tutto eccitante per me quindi viene a mancare quell’apatia di cui parli.
Le motivazioni quali possono essere? Magari semplice appagamento personale e autorealizzazione che ci vedo in questi obiettivi.
Riguardo la cosa che volevo dire a te, mi piacciono molto questi video di tipo psicologico e a volte anche filosofico, ti vorrei incitare a farne altri così perché, a mio avviso, non andresti off topic, in quanto il fenomeno hikikomori non è una “malattia”, non è qualcosa di chiuso, ma è un disagio che nasce dalla società e dalla psicologia in senso ampio, quindi anche parlare di cose psicologiche, sociali o filosofiche, pure se ti sembrano distanti dal tema hikikomori, in realtà ne saranno sempre collegati!
Nessuno sa cosa c'è dopo? Vero, in parte, ma sappiamo come funziona il nostro corpo. Sappiamo come funziona la materia. Possiamo escludere con relativa certezza alcune opzioni che invece rimangono quelle dominanti, proprio ai fini di protezione psicologica. Grazie per il sostegno e per la riflessione! Avevo già intenzione di trattare sempre più spesso argomenti di questo tipo perché ho capito che interessano molto e quasi nessuno ne parla!
Hikikomori Italia
Intendevo che nessuno sa rispondere alle grandi domande con certezza (qual è il senso della vita? Cosa c’è oltre la morte? Siamo l’unico pianeta abitato? E se si perché proprio la Terra è l’unico ad esserlo? Come mai tutto l’universo e tutte le cose funzionano in modo così perfetto?)
Si tu intendi dire che sappiamo che dopo la morte biologicamente diventiamo il “nulla” e quindi non c’è nulla oltre, e sinceramente anche io penso questo, ma per una questione di principio non posso dirlo con certezza altrimenti farei lo stesso errore dei religiosi che dicono con certezza che dopo la morte c’è il paradiso/inferno.
Inoltre, siamo consapevoli che il nostro cervello non può arrivare ad immaginare determinate cose, ad esempio non riusciamo ad immaginare l’infinito, così come non riusciamo ad immaginare il fatto che il tempo esista da sempre e continuerà per sempre, visto che basiamo tutto sul concetto di inizio e fine.
Quindi, può essere che la risposta alle grandi domande sia qualcosa che va oltre la nostra capacità intellettiva, così come può essere che semplicemente dopo la morte non ci sia nulla, il senso della vita non esista, e in cielo oltre noi non ci sia niente e nessuno.
Ripeto, anche io sono scettico, non credo in Dio e non credo in chissà che fantasia, ma la scienza deve essere oggettiva, e né io né tu possiamo dimostrare cosa c’è dopo la morte, cosa c’è oltre noi e qual è il senso di tutto, non possiamo farlo perciò per principio possiamo avere solo delle “idee” ma non possiamo avere la certezza di quello che diciamo, non possiamo dire che nulla ha senso.
La natura è straordinaria, ci ha guidato attraverso l’evoluzione e ci ha reso macchine perfette, lasciamoci ancora guidare dalla natura, come ha sempre fatto, tanto starsene a parlare di cose che ci risultano impossibili da rispondere non ha senso.
Meglio spendere quel tempo in qualcosa che ci emozioni.
Questo è il mio schema mentale ahahah, non so se sia applicabile anche ad altri...
Si riguardo ai temi, a me personalmente piacerebbe sentir parlare del bullismo (tra l’altro una delle cause dell’hikikomori), ma solo a patto di parlarne in modo schietto e costruttivo, perché finora ne ho sentito parlare solo in modo ultra buonista è banale (dillo agli insegnanti, non ci pensare, se li ignori smetteranno blabla...), io ne ho sofferto molto alle elementari e alle medie, poi mi sono dato da fare per arginarlo man mano cambiando molto il mio carattere e ci sono riuscito, anche se a volte comunque ricapita ed è una gran fatica non far esplodere il fenomeno di nuovo...
E il fatto è che, ad oggi, sono anche un bel ragazzo che non ha problemi di nessun tipo, se non un po’ di emotività nascosta, non oso immaginare cosa devono subire persone con problemi gravi, ho i brividi solo al pensiero...
eeeh io vivo in un limbo in cui non so se vivere o morire proprio in assenza di questa motivazione interna
io di depressione esistenziale ne ho sofferto qualche anno fa. E' stata davvero brutta perchè ero arrivato a una sorta di apatia totale. Fortunatamente adesso sto meglio, ma capisco perfettamente cosa intendi. Non so se conosci il filosofo Emil Cioran, penso che sia l'essenza di quel concetto.
Come hai risolto
gardaland92 mi dici come hai fatto a stare meglio?
gardaland92 chi o cosa ti ha aiutato ?
Elisa Marica Di Costa Accettare ciò, siamo rimasti morti per miliardi di anni, morire di “nuovo” non cambierà nulla
@@JusTDiablo forse si è tagliato le vene nel frattempo.
Mi trovo dentro questa situazione da circa due anni ormai, è sempre stata latente fin da piccolo ma è esplosa in tutto il suo insieme verso i 19 anni.. iniziai a vedere le persone e il mondo sotto un ottica cruda e angosciante, dopo poco si è riflettuta anche nella mia vita, inizia a pormi domande su domande fino a quando il peso di questi ragionamenti mirati a trovare risposte non mi è crollato addosso, adesso ne ho 21 e soffro ancora di solitudine e un po' anche di depressione ,portandomi ad alienarmi dalla logica essenziale per stare al mondo, nei momenti più difficili.
Adesso sto piano piano accettando l'idea che non risponderò mai a queste domande, e le cose che vanno fatte sono migliorare se stessi e aprirsi di più al sociale. Grazie Marco, un abbraccio Adam :)
Adam, hai instagram?
Motivazione, senso della vita, e simili, ritengo siano concetti vuoti. Quando si prova la mancanza di questi sentimenti la ragione è semplicemente nella chimica del nostro corpo: abbiamo scarsi livelli di ormoni, di endorfine o malfunzionamento dei recettori di queste sostanze. Tutto qua.
L'unica cosa che nella vita "cresce" è la consapevolezza di cosa si È, tutto il resto, tutta l'esperienza quotidiana, è soltanto uno "strumento", un mezzo, per veicolare questo accrescimento di consapevolezza di Sé.
Adesso, per la propria crescita non è importante la scelta dello strumento poiché qualsiasi strumento renderà, comunque, un risultato in positivo (+) per la consapevolezza; in poche parole, un'esperienza vale l'altra giacché è importante, nella propria crescita, solo la nostra capacità di assorbire i suoi insegnamenti.
Detto ciò, se non per evitare di nuocere al prossimo, dare ossessiva importanza al resto delle proprie scelte è tempo male impiegato. La vita va vissuta come una giostra da cui imparare qualcosa, similmente ad un gioco, ma estremamente funzionale. Scegliere di voler essere Atei non aiuta poiché, a parte l'ingiustificabilità di tale posizione, è una posizione che gradualmente toglie il valore a tutto ciò che esiste, portando spesso ansia e malessere esistenziale, angoscia di una presunta fine che mai fu provata e che risiede solo nelle profondità della fantasia delle apparenze. Non significa nemmeno che bisogna essere religiosi dato che molte delle attuali religioni principali sono pericolosamente fuorvianti per quanto concerne il reale disegno della vita. Tutto ciò che bisogna fare è non preoccuparsi più del proprio destino, vivere senza la paura di saltare una portata della vita; per mia esperienza posso dire che tutto quello che vi perdete adesso lo potrete recuperare dopo, sia in questa vita che dopo il trapasso corporeo ma, aldilà di quel che può valere la mia esperienza e testimonianza, non esiste ad oggi, per chiunque, nessuna ragione e nessun motivo di credere il contrario.
Nella vita si incontrano due principali tipologie di individui: quelli che per esperienza testimoniano una Continuità e quelli che la negano senza aver mai avuto prove né esperienza di ciò che sostengono; dei primi, si possono anche incontrare i bugiardi senza esperienza, e ce ne sono tanti ma, senza dubbio, avranno sempre il beneficio del dubbio rispetto a coloro che affermano di avere prove dell'Inesistenza di qualcosa la cui inesistenza non può essere provata in quanto non esiste. Come detto, l'ateismo è solo una moda intellettuale, non possiede fondamenti scientifici né logici e, soprattutto, non aiuta a superare le crisi esistenziali.
Il mio consiglio è soltanto: vivete l'esperienza come un gioco cercando, comunque, di non nuocere o forzare l'esperienza altrui, nel frattempo acquisterete consapevolezza e, questa, è tutto ciò che conta per la vostra crescita. Una consapevolezza che si espande migliora se stessa e, per riflesso indiretto, migliora il mondo e l'ambiente intorno.
Infine, cercate sempre l'Equilibrio, la temperanza, l'equi-distanza, il centro e il compromesso; così facendo non vi interesserà più essere felici ma punterete direttamente alla pace interiore, il massimo dello stato d'essere.
F.
Questo è letteralmente il video che stavo aspettando. Possibile che nessuno abbia mai trattato prima l'argomento in modo chiaro ed efficace? Ho scoperto questo canale per vie traverse (tramite un video di Crepaldi riguardo alla pagina Freeda) e sono sollevato all'idea che qualcuno finalmente parli di questo problema (parlo della depressione di carattere puramente esistenziale). Purtroppo, quando ci si imbatte in questi video l'unica cosa che si può fare è...commentare, in un luogo dove anche gli altri che stanno leggendo sono propensi a riflettere su certe tematiche. Se lo si condividesse con qualcuno si otterrebbero soltanto risposte ironiche della serie "ma un po' di allegria?". Che stupidi quelli che si chiedono se abbia senso tutto questo, vero? Grazie per questo video, continuerò a seguirti!
Che schifo freeda🤮
Non so se leggerai il commento, il video è di un pò di tempo fa, comunque.. Io credo ci sia un altro modo di prendere questa cosa esistenziale. Parte tutto dalla domanda "a cosa serve la vita?" (o almeno è stato così per me), ma più nello specifico dall'INTERPRETAZIONE che diamo a questa domanda. Noi la interpretiamo in modo negativo, ma se potesse essere positiva? Può essere l'inizio di una ricerca che non per forza deve essere accompagnata da ansia, depressione e perdita di senso. Può diventare essa stessa il nostro scopo, essere accompagnata da pazienza, calma e determinazione. Chiedendoci cosa vogliamo davvero, cosa ci piace davvero, cosa possiamo dare al mondo di buono, come possiamo aiutare. Dopotutto è una domanda che si sono fatti anche molti filosofi e non credo soffrissero tutti di depressione. È il nostro modo di interpretare ciò che pensiamo che determina le nostre emozioni al riguardo, almeno questa è la conclusione alla quale sono giunta io. Spero che il mio commento dia spunti di riflessione a qualcuno.
Grazie mille per la tua riflessione!
Ti ringrazio per la tua riflessione, mi hai dato delle idee
Ciao, grazie per il video (i video). Credo anch'io sia necessario sdoganare questo tipo di argomenti o la crescente facilità di accesso alla CONOSCENZA porterà sempre più adolescenti, anche molto giovani, a scontrarsi con questi temi senza avere gli strumenti per trattarli. La COSCIENZA è un' arma a doppio taglio.
E' grazie a persone come te che la cultura cambierà :)
Trovo che sia meraviglioso vivere... Proprio perchè non ha senso e il senso LO SCEGLIAMO NOI!!! ABBIAMO QUESTA POSSIBILITA' ED E' BELLISSIMO!!! E IL FATTO CHE OGNUNO DI NOI ABBIA UN SUO SENSO DI ESISTERE ALIMENTA IN ME TANTA ENERGIA POSITIVA E NON PER ULTIMO LA FEDE...
Davvero bravo in quello che fai e in quello che dici, il video mi è stato molto d'aiuto come altri in questo canale
Grazie mille Marco, ho vissuto questo problema negli ultimi due anni sprofondando in posti che non vorrei mai rivedere e pensavo di essere sola a viverla
Ne sei uscite?
Bel video mi ci sono specchiato Bravo
Prima di questo video pensavo di essere sola
Potresti avere una depressione classica fatti vedere da uno psicologo o uno psichiatra io l'ho fatto e mi hanno detto che non ne soffro eppure sono spesso triste. Banalmente la depressione classica si può curare con i farmaci mentre quella esistenziale è più problematica.
La depressione è inevitabile perché la vita può essere molto difficile a volte 😢
Ciao dottore che ne pensate della depressione bipolare tipo 2?
sto avendo molti problemi non riuscendo a dormire sentendomi come se volessi uscire e come essere in video gioco e voler uscire ma poi capire che sei gia nella vita reale e ti viene un attacco d'ansia,ho quasi pianto e sono andato a bere acqua e provare a dormire ma non riesco spero che questo video aiuti
Bel video, grazie per aver condiviso il tuo punto di vista
Per dar risposta al senso della vita a mio parere non bisogna ragionare per quanto riguarda ogni singola persona ma il collettivo.. Mi spiego. Se dovessimo guardare il senso della vita persona per persona non avrebbe senso visto la morte ma a mio parere deve essere vista più sul collettivo perché le generazioni antecedenti hanno il compiti di portare benessere a quelle che verranno, facendo crescere la specie umana migliorandosi.
Trovo fantastico il tuo lavoro di divulgazione, grazie! Mi rivedo in molto di quello che dici!
sei un grande, grazie
Super ! « aiuto con la filosofia... Albert Camus »
Mi piace come pronunci "KAMOU"... provo, a rendere tutto questo concreto, con il "Prenditi cura de SOI, con Albert Camus"... forse potremmo unire i nostri sforzi! Bon Courage !
Grazie mi ritrovo tantissimo nelle tue parole e anche io come te ad un certo punto sono stato misteriosamente attratto dal mito di Sisifo
(di cui guarderò il tuo video)
Ciao Marco, farai un video o un podcast sulla mancanza di SICUREZZA ossia il vero handicap di questa società? Tu sei passato da essere un ragazzo insicuro (a detta tua) ad avere una buona dose di sicurezza.. un video o podcast su questo tema sarebbe più che ben accetto.
Ci proverò, anche se sono convinto che ognuno debba trovare la sua strada.
@@HikikomoriItalia Ti ringrazio :)
Grazie
Seguitemi anche sul mio secondo canale, dove pubblico ogni giorno alle 21:00 un podcast sui temi più vari (psicologia, società, relazioni, sessualità, morale, filosofia, scuola, ecc.): bit.ly/MarcoCrepaldi
Se preferite potete ascoltarli direttamente anche su Spotify: bit.ly/Marco_Crepaldi
tutti gli argomenti che porti sul canale li studiati facendo quale facoltà?psicologia? perche mi interessano molto
Cosa pensi dei farmaci?? O si può guarire anche a livello psicologico? Sono anni che combatto con ansia e disturbi dell'umore ho fatto percorsi psicoterapeutici, psicologi, addirittura ho provato ad andare in un monastero buddista in Tailandia per 3 mesi con pratiche spirituali e yoga... E mi ha fatto molto bene ma ritornato alla vita "normale" in poco tempo ho riavuto i stessi sintomi. Come avrai capito le ho provate tutte per uscirne ma ho. Sempre evitato il discorso farmaci che per me sono peggio della malattia stessa. Grande persona continua così
Buon sera non ho mai avuto un sogno nella vita e questa cosa mi ha sempre demotivato nella vita perché non ho mai concluso nulla portandomi spesso al apatia.
Ho sempre pensato di soffrire di crisi esistenziale e non di depressione ma ogni volta che dico a un medico che non ho sogni vengo definita depressa.
volevo sapere se nel mio caso potrei soffrire di crisi esistenziale o di depressione?
E in caso soffrissi di crisi esistenziale come dovrei definirmi in una parola, se per un depresso si una questa parola per chi soffre di crisi esistenziale in una parola come dovrei definirmi?
Secondo la sintomatologia che ho descritto potrei soffrire di crisi esistenziale o depressione.
?
La crisi esistenziale per qualcuno è visto come depressione.
mi chiedevo come sia possibile se sono 2 cose diverse?
Mi piace molto il video e il canale. Credo che riesci molto più di chiunque a cogliere i punti salienti. L' infanzia potrebbe essere interessante: gli hikikomori hanno dei vissuti infantili comuni ? Niente come questa problematica va a toccare il tenero del dolore dell'anima della nostra società.
Io credo e ne sono connvinto che il suoidio sia la soluzione migliore a ogni malessere, le teorie trovano il loro tempo ..
Perché non l hai messo in atto allora?
Veramente bravissimo👌
Ciao, io mi trovo in questo momento in questa crisi esistenziale e faccio veramente fatica a superare, alcune volte mi trovo in preda ad attacchi di panico o altre volte come fosse un problema che riesco a controllare nella mia mente, non saprei sinceramente come approcciarmi ad questo problema
Same here
@@Simon-te3gu bene 😅😅
Ti capisco benissimo, io ho avuto questo problema per anni.
Ho intrapreso più volte dei percorsi interiori di accettazione della realtà così per come è. Ho fatto anche psicoterapia, con due terapiste diverse.
Ma inevitabilmente ripiombavo sempre nella stessa spirale.
Alla fine, solo la cura farmacologica ha funzionato. Non sto dicendo che prendere antidepressivi o ansiolitici funzionerebbe sicuramente per tutti, ma comunque secondo me bisogna tentare anche quella strada.
@@JimenezSoraya98 ciao parlando sinceramente non so come la sto prendendo, perchè alcuni giorni ho attacchi di panico o altri giorni è come la volessi sfidare
È una questione di energia mentale a disposizione, vero? Alcuni giorni ti senti sopraffratto ed altri invece ti senti in grado di resistere.
La verità è che la vita è totalmente una merda,o sei fortunato o a nessuno frega niente di te, fortunatamente prima o poi la vita finisce,e finirà in modo triste e infelice.
io ci sono dentro e spesso penso a come "uscirne". vorrei vivere in mezzo al bosco come un animale selvatico spesso e volentieri, dove l' unico problema è dove dormire come magiare e basta dove le cose sono piu semplici per quanto dure nulla dovrebbe avere un senso. mi angoscia il non sapere come aiutare le persone come risolvere i problemi che ci affliggono cosa siamo in parole povere vorrei cambiare il mondo in meglio ma non ne ho le possibilita perche non so come e in maniera duratura siamo il paradosso di noi stessi e non so per quanto riusciro a portare questo incudine che giorno dopo giorno cresce sul mio petto ma comunque andra saranno pochi probabilmente quelli che mi piangeranno e non avrebbe comunque senso
grazie grazie grazie grazie grazie
La fede è tutto
Professor Brand in Interstellar: non ho paura della morte, ho paura del tempo!
In realtà non è vero che le ultime scoperte scientifiche stanno mettendo in discussione le credenze religiose, anzi è l'esatto opposto. Penso agli studi sulle esperienze di pre-morte, alle guarigioni spontanee di malattie fatali o all'ipnosi regressiva che sta fornendo prove concrete dell'esistenza della reincarnazione, tutti fenomeni ai quali la scienza riconosce sempre più di non poter dare una spiegazione razionale o, appunto, scientifica.
Ok ho appena scoperto di essere depresso senza nemmeno saperlo
Ciao Marco, innanzitutto ottimo video! Devo dire che mi piacerebbe parlare di me stesso, per quanto riguarda questa tematica, ma preferirei farlo in un messaggio privato perché si tratta di questioni molto spinose e non me la sento di espormi tanto.
Qualora ti sentissi di raccontarmelo in un podcast fammelo sapere!
Sia nel Buddhismo, nell'Induismo, nell'Islam e nel Cristianesimo che sono le maggiori religioni si parla dell'esistenza di un luogo dopo la morte che sia l'inferno, il purgatorio e il paradiso. L'unica differenza è che nelle religioni karmiche c'è il concetto di rinascita/reincarnazione e quindi tra una rinascita/reincarnazione e l'altra si trascorre un periodo in paradiso o all'inferno. Su questo punto non cambia nulla tra le più grandi religioni.
CAPIRE QUELLO
CHE ANCORA OGGI NON SI COMPRENDE
"L' unica differenza (perché altre non ce ne sono) tra me (psicotico occulto) e un pazzo (uno psicotico) è che io (nonostante la disumana sofferenza accusata per la perdita consapevole dell'Eden - della felicità - della fanciullezza) non sono pazzo (non sono in dinamismo psicopatologico)": Salvator DALI'
Beati i dominatori della sofferenza ....
Il senso della vita? 42!
Scusate, non ho resistito.
Ciao Marco, ti ascolto volentieri, mi ritrovo molto nelle tue parole.
Avrei così tanto da dire, ma non mi sembra il luogo adatto.
La vita in questa forma e sofferenza fisicamente
I trogloditi non sono toccati dalla depressione
Perchè il libro non c'e' in formato kindle?
L'editore mi ha assicurato che dovrebbe arrivare a breve!
Che il fatto di non avere uno scopo prefissato conceda la libertà di trovarne sempre di nuovi? Che questa sia la vera forma di libertà?
Video fantastico👍👍👍
Ciao complimenti per il video. Anche io ne ho fatto uno e ti ho citato.
La cosa che piu odio a morte è quando le persone ti dicono " la vita è bella sorridi " soprattutto quando a dirlo sono persone che hanno i soldi, una famiglia, una bella casa grande, 3 macchine ecc... forse la vita è bella per te che non ti manca niente e puoi permetterti qualsiasi cosa... ma non è perche sono invidioso di queste persone ma non capiscono che dire " la vita è bella sorrridi " a una persona che magari non ha lavoro, non ha neanche 1 euro e non ha i soldi per crearsi una famiglia e un futuro e non può permettersi neanche una vecchia 500 rotta, beh mi sembra un po ridicolo... certamente uno nella vita non deve mai abbattersi e deve essere sempre forte e speranzoso però allo stesso tempo credo che sia anche molto normale che se uno si trova in queste situazioni gli crolla il mondo addosso... la verità è che la vita è troppo ingiusta e il mondo fatto sbagliato... l'essere umano??? Secondo me era meglio che non esisteva proprio...
Forse si è solo superficiali, crediamo di sapere già tutto della vita e ci pare monotona, secondo me è un problema psicologico di chi si inserisce fuori dalla società e vede le altre persone come degli oggetti perché si ha degli interessi diversi e non si riesce a fare un discorso diciamo degno di essere ascoltato oramai siamo tutti un copia incolla di ciao come va bene e tu bene ciao ciao
Avrei una marea di cose da dire a riguardo ma non saprei nemmeno da dove iniziare ahahahah
Io la sto partendo in questo periodo ovvero 20 anni e non riesco più a stare bene nelle mie giornate.
Sono depresso e angosciato
Il video è uscito da un anno ma faccio la domanda lo stesso. Come fa uno a non essere depresso dopo che a scuola gli fanno studiare Leopardi ( la felicità non esiste è un illusione del cervello sabato sono contento perché dopo è domenica ma domenica sono triste perché poi è lunedi) , la psicanalisi( cazzo non siamo liberi neanche per finta ) e per finirla ti dicono che non esiste alcun Dio e che se ci credi è una risposta psicologica del nostro cervello alla sofferenza. Cioè quando uno esce da un liceo e ha studiato come cazzo fa a non essere terrorizzato dalla vita ???
P.S.
Io sono credente per cui questo problema per me non si pone particolarmente, ma visti i presupposti che ho citato come si può rispondere ??
Cambia prospettiva: ormai sei vivo quindi tanto vale godersela facendo quello che più ti piace, così almeno morirai col sorriso sulle labbra.
È la stessa cosa che penso io da quando ho fatto la maturità l'anno scorso, compagno!
@@starman633 ho dei dubbi che qualcuno muoia col sorriso sulle labbra, quella è una favola
Dove trovo i podcast?
Spotify
" 'Sti giorni cupi li ho cacciati e sono ritornati
Come ogni altra volta ed ogni volta ancora più incazzati"
quando si vive la morte è dura. Però se ne esce con rinnovata coscienza , e ci si gode di più i momenti, anche quelli brutti
La felicità procede dalla veglia e man mano che la veglia cede e sale la sonnolenza sovviene l'infelicità, se poi la veglia scende ancora sovviene la depressione.
@marco grazie mi interesserebbe approfondire insieme
Io credo nell espansione dell universo e sulla teoria che alla fine siamo tutti credenti:infatti anche se non credo è un credere anche quello cioè credo di non credere.😀
Con il fatto della religione concordava anche Jung. Perfettamente d'accordo. (Tra l'altro cosa ne pensi di questo autore?)
Chi è Dio:
1) Coscienza non locale = Padre
2) Veglia (il Principio) = corpo della Coscienza
3) Veglia cosciente =
Dio
La sto vivendo ancora questa depressione( provata anche clinicamente ) , anche perche vedo gli amici tutti ormai arrivati , oramai con figli con un lavoro e io nulla .Questo aver nulla è dovuto anche alla disabiltà , che mi porta a non poter guidare , e ad essere in una posizione inferiorizzante rispetto loro . Dover combatter contro chi mi cerca di inferiorizzare ancora di piu , creando in me una condizione peggiore disabilità di quella in cui sono adesso adduccendo al fatto che cosi sia piu facile per me trovare un lavoro ,ma tale condizione a livello psico mentale mi escluderebbe de facto dal ogni tipo di velleità di carrirera , mi fa star altamente male perchè vedo gli altri realizzarsi.Anche per questa situazione stavo per abbandonare l università 4 anni fa adesso sono a 2 esami dalla laurea magistralke e ho gia consegnato anche n capitolo della tesi
Matteo bravo complimenti
@@auroradada8742 ora sono laureato sono ststo candiadato politicamente e continuo a fare test su test su test perche mi vogliono trovare malattie a livello adattivo o mentale che non o
@@MatteoMenozzi non guardare a chi ti sembra piu realizzato perche sposato con figli ecc.. tutti hanno i loro problemi la viza non lascia nessuno esenti,. Ti sei laureato non e' per tutti, sii contento e poi chissa' ,,,che arrivera' anche il resto....
@@lbdoc farlo perche lo fanno gli altri é uno dei motivi ma il motivo principale è il fatto del pieno rispetto dei miei diritti umani di totale inclusione in società come persona con disabilità
Ciao, se una persona racconta la sua esperienza rispondi ancora?
Chi nega la creazione e uno sciocco qualcuno ci a creato volente o non volente non si vive mai per caso il mondo d bugiardo
😂❤❤❤❤❤
Io sono deista, ritengo esista un Dio diverso da quello di cui parlano le religioni. Ma che esista o meno, non ha alcuna importanza per noi. In sostanza io credo in una specie di essere o di entità, di cui hanno teorizzato vari filosofi o anche scienziati come Einstein. Ovviamente non so che tipo di Dio o essere sia, e ritengo persino che la sua esistenza non abbia alcuna rilevanza per noi. Praticamente eccome fossi ateo, anche se ritengo per logica esista un Dio,non quello delle religioni. Per me la vita è un mistero non da risolvere ma da vivere, anche perché non si potrà mai scoprire tutto, ci sarà sempre qualcosa da scoprire di nuovo. Ed è meglio così, se si scoprisse tutto la vita perderebbe giusto. In sostanza, a me il fatto che la vita è un mistero mi esalta, poi in tutta sincerità anche a me spaventa la morte, e il dover invecchiare, solo questo mi spaventa dell'esistenza. Non la morte in sé mi spaventa ma il morire, poi se per caso ci fosse la reincarnazione avrei ancora più paura, poiché una vita mi basta e mi avanza. Va be in sostanza a me spaventa il fatto che il mio corpo si deteriorera e divvero sempre più lento sia nei movimenti che nei ragionamenti, e rugoso. In sostanza mi spaventa la vecchia, più della morte. Per ora, poi in tutta sincerità, cerco di non pensarci. Secondo me è meglio non pensare troppo a certi argomenti, a volte meno si pensa meglio è. Per il Buddha, però non aveva senso porsi domande metafisiche, poiché è più utile porsi questioni che possiamo affrontare, che questioni che non possiamo affrontare e di cui non possiamo avere esperienza e che quindi non possiamo sapere. Per Siddhartha gautama è più utile pensare a risolvere ciò di cui possiamo fare esperienza, interrogarsi sull'aldiqua potremmo dire.
Io mi sono fatto un percorso personale, credo che la mia ricerca spirituale sia più forte di quella dei religiosi, la fede religiosa è un appiglio a dare un senso alla vita, nel mio caso non è così (discorso lunghissimo e mi fermo qui).
E come se ne esce? Io sono una persona morta dentro,
Qualsiasi cosa ci sia io armai sto qua e cerco di stare il meglio possibile e godermi la vita, perché non è infinita prima o poi tutto finirà moriremo e... Basta XD