Grazie per il coraggio di averci messo la faccia a parlare del “buio” che chi vive o ha vissuto conosce. Perché a noi (chi, anche se per un istante, quel buio l ha visto in faccia) ci hai fatto sentire meno soli e più umani, rispetto a chi purtroppo non é in grado di darci l aiuto adeguato. Questo video é un aiuto.
Ogni volta che ricado nella mia spirale depressiva, circa una volta ogni due anni, riguardo questo video, perché mi da tanto coraggio. Grazie anche questa volta.
Dopo 6 anni mi sono finalmente deciso di guardarlo... Sembra quasi che tu abbia viaggiato nel tempo, tutto nel video è correlabile ad oggi e ogni predizione era/è azzeccata.INCREDIBILE, grazie ancora per i tuoi contenuti!
"com'è possibile che sia stato così male da dover stare sdraiato a terra per ore".. Quando lo hai detto mi hai fatto sorridere.. E sai perché? Perché adesso mi sento meno solo
la cosa peggiore sono le persone che ti allontanano perché sei "disturbato", "negativo", o quelli che ti dicono che in Africa stanno peggio di te, o quelli che propongono circoli viziosi del tipo "Esci, fatti degli amici, fai sport, ecc...." cose che non puoi fare se sei depresso, se stessi bene le farei, e quindi ti accusano di essere pigro e di non voler reagire. O quando ti dicono cose proprio stupide del tipo "Se soffri d'insonnia mettiti la sveglia e regolarizza il sonno" ed è inutile spiegare che hai bisogno di dormire il più possibile. O quando tirano fuori la "volontà", che dal punto di vista neuroscientifico è determinata dalla biologia del cervello che è compromessa a causa della depressione... O quando sei dentro casa con chi ti causa la depressione e a colpa della disoccupazione patologica in cui viviamo non puoi andartene via.... Io la vedo una condizione senza uscita.
La cosa peggiore è che il problema non sta nel fatto che quelle persone non abbiano la sensibilità necessaria per comprendere la tua situazione, sta nel fatto che tu ti ripeta già da tempo tutto quello che ti dicono, non sono pensieri nuovi, per quello fanno così male. Passi le ore a guardare il vuoto senza sapere nemmeno se stai respirando o meno, con tutti i viaggi mentali che ti sei fatto hai già analizzato tutte le minime situazioni , non vedi una via d’uscita perché già sai “tutto”. È come se avessi un inquilino pessimista che prende il controllo del tuo cervello e non ti lascia vivere, è il tuo ego. Non sai tutto, non ci sono solo persone insensibili, ci sono persone che stanno lottando come stai facendo tu che sono disposte a darti la loro anima pur di sentirsi utili almeno per una volta, scendi dal piedistallo dell’” io soffro e voi non potete capirmi”. Smettere di chiudermi in me stesso mi ha aiutato più di ogni altra cosa, più dello sport, più di farmi l’uscita con gli amici, trova qualcuno disposto ad esserci per te, se non lo trovi, sii tu quell’amico. Sono 6 anni che sto lottando, sto iniziando a guardare la natura con occhi diversi, non ho più la sensazione di stare solo sopravvivendo, non voglio mollare adesso, non farlo nemmeno tu per favore. Spero che dopo due anni tu stia meglio.
Sono ormai due anni che non mi riconosco più, c'è qualcosa che sento di aver perso. Sono più i giorni in cui mi percepisco fisicamente assente che non. Sono entrata in uno strano limbo in cui le cose sembrano non toccarmi, tutto ha lo stesso sapore e gli stessi colori. Tutto intorno a me sembra scorrere e prendere una strada, mentre io no. Sono ferma, immobile in una condizione che mi sembra impossibile da superare. Le persone vanno avanti, fanno cose ed io no. Io rimango come una cretina ore su di un letto a guardare fuori, a piangere, a non trovare una motivazione per alzarmi, a non capire cosa stia succedendo. Ed il tempo passa, passa così veloce che neanche mi rendo conto di quanto io ne senta di aver sprecato. Mi sembra una giostra da cui non riesco a fare in tempo a scendere, che subito ricomincia un altro giro sempre più demoralizzante, sempre più peso da affrontare. Eh, non so. Non so cosa sia, so solo che mi destabilizza e mi butta sempre più giú. Spero di riuscire a trovare un po' di forza che al momento non mi sento di avere. Chiedo venia a chi leggerà questo papiro di cui si poteva fare a meno, ma grazie shy.
Ti capisco perfettamente, 3 anni fa mi successe la stessa cosa.Non so se la posso definire veramente depressione, ma non è stato facile. Praticamente finite le superiori mi sono iscritta ad una facoltà che in realtà non volevo frequentare, non sono riuscita a legare con nessuno, gli esami mi mettevano davvero molta ansia, quindi ho abbandonato l'università, con conseguente delusione da parte dei miei e poi delusione per me stessa. Sono rimasta spiazzata perché non sapevo cosa fare, è stata una delle sensazioni più alienanti che abbia mai provato perché sei lì bloccata, non sai cosa fare della tua vita, i giorni sono sempre uguali e inutili. Le persone attorno a me andavano in università, lavoravano, iniziavano qualcosa e io no. In più, questa condizione stava minando il rapporto con il mio ragazzo perché lui in poco tempo era stato ammesso alla scuola che desiderava frequentare e aveva trovate lavoro, mentre io non andavo avanti. Ero invidiosa. Poi abbiamo adottato un cane.. Non so se è stato grazie a lui, ma ho cominciato ad alzarmi dal letto presto per portarlo fuori, lo curavo, giocavo con lui, insomma avevo qualcosa da fare no? Mesi dopo iniziai quasi a tempo perso a cercare corsi da frequentare. Ora devo iniziare l'ultimo anno di questo corso. Non dico che sia super felice, che mi godo la vita e che ho realizzato il mio sogno (perché in realtà non sono ancora convinta di ciò che farò in futuro), ma sto provando anche se ogni tanto torna ad essere difficile. Spero che tu possa cominciare a superare l'ostacolo come ho iniziato a fare io.
@@francescalavatelli6167 io non sono depresso ma so per certo che se dovessi trovarmi in una situazione simile, mi ricorderò di questo messaggio e mi aiuterà, grazie
Ciao! Hai scritto questo commento tanto tempo fa e quello che spero sinceramente è che la tua situazione sia risolta da allora. Il tuo commento mi ha colpito perché io mi sento davvero allo stesso modo, hai descritto alla perfezione il momento nel quale mi trovo anche io. Questa testimonianza di Shy è stata per me forse la cosa più importante che abbia mai trovato su internet, uno dei momenti più importanti della mia vita. Non mi ha dato soluzione ma mi ha fatto capire che non sono solo a trovarmi in questi panni e questa è la cosa migliore che mi potesse capitare. Grazie.
Mi ha sempre dato fastidio l'idea comune che chi soffre è debole, chi sta bene è forte. Per affrontare una condizione come la depressione ci vuole molta forza, che ad altri non viene semplicemente richiesta perché sono già fuori dal buio.
Ricordo che l'anno scorso piansi guardando questo video. Avevo attacchi di panico quasi quotidianamente, agorafobia, ansia per ogni cosa, non dormivo, non uscivo di casa, a malapena mi muovevo dal letto. Ero arrivata addirittura a contemplare il suicidio. Oggi sto meglio ma è una lotta quotidiana, faccio tutt'ora fatica a fare tante cose ma prendo ogni doccia, ogni uscita di casa, ogni notte decente di sonno come una vittoria e non mi sono mai vergognata delle mia malattia, la odio, ma la affronto. Qualche giorno sono più forte di lei e qualche giorno lei è più forte di me, ma funziona così. Questo video in piccola parte mi ha aiutato, mi sono sentita meno sola e non è cosa da poco. Grazie.
__Phantastica. Ciao, leggendo il tuo commento è come se stessi leggendo il me stesso da un paio di anni. Gli attacchi di panico ormai sono anche per me un appuntamento quasi quotidiano, anche se fortunatamente sento meno l'agorafobia (o forse sono anche un po' masochista e quindi me le vado a cercare). L'unica cosa che mi da davvero fastidio ormai non sono tanto le varie tachicardie e le sensazioni malevoli in certi contesti (ormai ci convivo, grazie ad un amico che mi ha insegnato un paio di cose), ma la velocità con cui le belle sensazioni passano riportandomi in uno stato di quasi apatia
La depressione mi ha spinto, a 22 anni, a trovare una compagna meravigliosa, a laurearmi, a lavorare, ad allenarmi, ad avere amici fidati e familiari che mi vogliono bene, ho un'identità chiara e ben definita e sono fiero di quello che sono diventato. Ce l'ho ancora, nonostante tutto ciò. Viene meno spesso, dura meno, ma c'è e quando viene sai cosa si prova. Nonostante sia davvero davvero spiacevole, aspetto che passi da sè, dopo qualche giorno o settimana di fila e intanto, nonostante non mi vada, cerco il più possibile di portare avanti le cose che porto avanti di solito. L' unico modo per uscirne, se mai se ne uscirà, è mettersi nella condizione di poterla affrontare ogni volta nel migliore dei modi. Fino alla fine. Un abbraccio.
Sono le 02:06 del 13 ottobre 2020. Mi ricordo il giorno in cui caricasti questo video. Avevo 17 anni, ero felicissimo della mia vita, avevo una voglia di vivere esagerata. Ti seguivo giornalmente per i classici video informativi, ma decisi comunque di guardare questo video per curiosità. Tutto quello di cui parlavi appariva assurdo ai miei occhi. Oggi sono passati 3 anni da quel giorno, ho 20 anni e sono depresso. Negli ultimi due anni ho vissuto tutto quello di cui hai parlato nel video. All’inizio ero triste e c’erano molte cose che non andavo, ma credevo e speravo che tutto sarebbe passato. Invece niente, non passavo esami all’università, iniziai a non andare più a lezione e a non uscire più di casa, decisi di lasciare la mia fidanzata perché dal vederla come un aiuto ero passato ad aver paura di “contagiarla” con la mia depressione. Ovviamente la situazione è più complicata di quanto io possa scrivere in questo commento, comunque ci tenevo a dirti che oggi ho raccolto le ultime forze che mi sono rimaste e ho deciso di provare a ripartire e quindi sono venuto a ricercare questo video. Chissà tra altri 3 anni come si sarà evoluta la situazione.
Ti voglio bene Shy. Mi sono ritrovata nel pezzo in cui dici che credi che tutti gli altri siano forti, felici, spensierati, sappiano sempre cosa far, cosa dire, non abbiano dubbi sul proprio futuro né paure, mentre io, te, altri, ci chiediamo continuamente se quello che stiamo facendo, che abbiamo fatto e che faremo sia/sia stato/sarà giusto. Dire che soffro di depressione è una mancanza di rispetto verso chi ne soffre davvero, tuttavia ho passato un periodo nella mia vita in cui mi sono ritrovata in molte delle tue esperienze e tuttora, all'incirca a mesi alterni, sento la terra sdrucciolare sotto i miei piedi, anche a causa di stupidaggini, scorgo le profondità di un baratro e ricado in quello stato che mi ha visitata la prima volta qualche anno fa.
Da psicologo che sente costantemente personalità del web sparare castronerie sul tema perché "c'hanno il cugino depresso"... ...te lo posso fare un applauso? Applauso, lungo, intenso, e mi spiace di non avere altre 4 paia di mani per aggiungerle nell'applauso.
@@theweb3182 sì, sono cosciente che molte persone non riescano ad accettare di avere un problema e difendano il proprio sè proiettando la svalutazione sull'intera categoria. È un problema che noi psicologi tendenzialmente non trattiamo. Se sono felici così come stanno NON C'È alcun problema reale. Se non interferisce col loro normale percorso di vita, NON C'È alcun problema reale. D'altrocanto, negare un problema, aggredire chi può aiutarti arrivando a negare la stessa esistenza di necessità simili nel mondo, non è risolutivo. Se hai problemi oggettivi, che, per fare un esempio, ti bloccano dentro casa o ti isolano in altre maniere, a me psicologo che tu non voglia riconoscerlo in realtà cosa cambia? Condizione essenziale del nostro intervento è la RICHIESTA D'AIUTO. Intrufolarmi nelle vite di chi non vuole non è mio diritto o compito. Il primo passo lo fa sempre la persona. E senza quello, senza la volontà reale di cambiare e riprendersi la propria vita, io non potrei fare nulla in ogni caso. Quindi sì, ne sono consapevole, e la mia porta rimane aperta comunque. Ho scelto di aiutare quante più persone possibili con tutti i mezzi che ho. Sono pure liberi di prendermi a parolacce per tutto il tempo della seduta, se li fa stare meglio. Io starò lì ad aiutarli come meglio posso.
@@The_Catman Stai vendendo la cosa con una realtá distorta. 1. La professione dello psicologo é in dubbio scientifico (diversamente dallo psichiatra) 2. Questo non conclude che loro siano contenti di tenersi questa situazione 3. Le sedute COSTANO 4. Sei te che dici che negano un problema
@@theweb3182 ehm, no. Non v'è nessun dubbio scientifico. La psicoterapia, in particolare, è riconosciuta come terapia che agisce sui fattori neurotrofici del cervello. È estremamente provato a livello scientifico. Una qualsiasi ricerca in una banca dati riconosciuta come pubmed lo può provare.
Grazie. Questo video, le tue parole e tutto ciò che trasmetti sono assimilabili a una lampadina che si accende per chi più non vede. Ho sentito il conforto come fossi mio fratello. Grazie
Questo video l'avevo già visto lo scorso anno e non posso far altro che dirti che sei una persona forte che ammiro molto. Sei sempre stato un ispirazione per me e per gli altri che combattono questa battaglia infinita. Potrei dirti una cazzata, come "dai, passerà!" oppure "ma capita a tutti di essere tristi, sorridi e la vita ti sorriderà!", ma queste frasi non migliorano la situazione, anzi spesso la peggiorano solo facendo sentire soli e/o presi in giro. Quello che ti posso dire è un semplice e sincero: tieni duro, non sei solo. Love you, Shy!
È da quando sono nato che mia madre combatte con la depressione, essendo stato cresciuto da lei sono stato in un certo senso " contagiato" dal suo modo di pensare ritrovandomi a 17 anni con attacchi d ansia e malinconia quasi costante( cosa che mi ha fatto abbandonare il liceo classico dopo 4 anni che lo frequentavo a metà anno). Fortunatamente ora mi sento molto meglio grazie ad un libro letto quest estate, "come combattere il senso di colpa" di Lucio della seta, e mi sento in obbligo di esprimere un concetto che ha totalmente cambiato il mio modo di pensare aiutandomi ad andare avanti spensieratamente. Riprendendo le idee si Freud, Lucio scrive che la psiche é suddivisa in 2 parti, una é l ego che prende forma nella nostra spontaneità e nella nostra razionalità piú pura, quella che definisce la nostra persona nel modo piú limpido possibile. L altra é il super ego, la causa principale di patologie come ansia o depressione, quel luogo nella nostra psiche dove é presente l autogiudicarsi, un "tribunale spietato e senza cuore" che continua a giudicarci senza ragione non facendoci sentire all altezza del mondo, che ci impone dei criteri di valutazione insensati facendoci sentire depressi se non li rispettiamo, convincendoci addirittura che l autogiudicarci sia diventata una parte di noi stessi. Lucio scrive che un modo per contrastare questo "tribunale" sia, ogni volta che non ci sentiamo all altezza di qualcosa o giudicati, porlo davanti a noi come se non fosse una parte della nostra personalità, ma solo un ostacolo per la nostra realizzazione, bisogna cercare di guardarlo dall esterno il piú possibile. Una volta riconosciuto col tempo il super ego andrà per perdere la sua forza, rendendoci delle persone molto piú spontanee ed autoriflessive, molto meno egoisti e molto piú altruisti. Scrive anche che molto probabilmente un super ego molto insistente si possa formato a causa di persone intorno a noi che ci hanno continuamente fatto sentire impotenti o poco importanti negli anni dell infanzia facendo si che assorbissimo i loro criteri di valutazione rendendoli i nostri, che continuamente rivolgiamo CONTRO noi stessi. Lo scoprire questo modo di pensare per me é stata una rivelazione, e spero che lo sia anche per voi. Ricordate che abitiamo in una società che rincorre il profitto senza guardare in faccia nessuno, dove ormai valori come comprensione ed empatia sono andati persi, dove credenze e luoghi comuni hanno preso il posto del vero benessere delle persone. Ricordate che "non fare agli altri cio' che non vuoi sia fatto a te stesso" non é solo una dei tanti dogmi di una delle tante ormai decadute religioni, ma un insegnamento molto piú pratico ed utile al bene della società di quanto non lo possa ORMAI sembrare. Detto cio' mi rimane solo che darvi un buona fortuna, spero che questo commento vi abbia lasciato qualcosa.
Avevo 15/16 anni quando ho sperimentato tutti quei sintomi da te descritti.. ma ehi, nulla di cui preoccuparsi mi dicevo, rassicurata anche da genitori e amici.. "è l'adolescenza", "poi passa tutto", "sei troppo piccola per essere veramente triste".. Sono cresciuta credendo che fosse tutto una cosa normale.. l'isolarsi da tutto e tutti, perdere progressivamente interessi, non avere stimoli, non avere forza o energia per fare cose anche banali, procurarsi dolore.. Sono arrivata adesso ad avere 20 anni, a seguito di sconfitte e delusioni, a non saper cosa fare della mia vita.. Ho iniziato da poco ad andare da una psicoterapeuta che mi aiuta e supporta.. Ve lo consiglio. Un saluto e un abbraccio forte a tutte le persone che ci sono dentro.. Non siete soli.
il problema è quel passaggio, il chiedere un vero aiuto, io ormai la vivo da anni questa situazione con tanti alti e bassie mi è stato consigliato da diverse persone di consultare degli psicologi(compresi gli psicologi stessi di altre persone) ma non ci riesco, perchè prima dovrei ammettere questo problema alla mia famiglia...
Premesso che ho iniziato da poco ad andare da uno specialista, fino a un po' di tempo fa la pensavo come te.. Me lo propose mia madre e io inizialmente rifiutai, non volendo ammettere questo mio disagio e problema, nascondendolo a me stessa, facendo finta che fosse tutto okay e non pensandoci.. Poi invece ho iniziato a chiedermi: 'Sono quindi sbagliata? Ma sono messa veramente così male da dover farmi vedere da qualcuno?'. Ci ho riflettuto su a lungo, sulla mia situazione attuale, e, visto come stavano le cose, ho pensato: perchè no? Tanto le cose non possono peggiorare, al massimo sarà solo uno spreco di tempo e di soldi. Titubante, ho quindi iniziato ad andarci e devo dire che aprirsi così tanto, poter parlare di tutte le cose che mi passano per la testa sapendo che dall'altra parte c'è qualcuno che ascolta e non critica, dopo anni di chiusura, è stato liberatorio. Non so come andrà a finire questa situazione, se migliorerò, se le cose invece non cambieranno, ma adesso so che c'è una persona che mi supporta e sostiene e con cui posso parlare liberamente. Ci sono comunque veramente tante persone che si fanno vedere da psicologi/psicoterapeuti per i più disparati motivi.. Tu di certo non sarai il primo e neanche l'ultimo. Le sedute sono poi ovviamente confidenziali e quindi sarebbe poi una cosa solo fra te e il dottore, se sei maggiorenne la famiglia può anche non essere coinvolta. Vedila come una chiacchierata.. tutto qui. Se ce l'ho fatta io, persona super paranoica e non in buoni rapporti con la famiglia, sono certa che ce la puoi fare anche tu! Ti consiglio di valutare bene la tua situazione e almeno farmi un pensiero. Good luck
Sono una persona che soffre di depressione grave maggiore, ormai sono tre anni dalla diagnosi,una lotta continua ed estenuante,per non parlare della maschera che si deve indossare ogni giorno e forzatamente per sembrare una persona felice,ricettiva, positiva,io vedo la depressione come un tuo doppio,una parte di te lotta,l'altra cerca di sabotarti costantemente,ti sbatte contro un muro,ti blocca ti atterra,e tu devi impiegare uno sforzo immane anche solo per alzarti e uscire dalla Porta di casa, debolezza? assolutamente no,anzi,ci vuole una grande forza di volontà per cercare di conquistare un minimo assaggio di quelli che chiamano "normalità",non mi vergogno di ammettere di essere un soggetto depresso, inoltre la depressione ha mille volti e spesso è così subdola che nemmeno ci si rende conto di soffrirne, grazie per la tua testimonianza,hai tutta la mia stima e spero che leggerai il mio commento.
Hai una sensibilità e un'intelligenza fuori dal comune, questo è il tuo pregio e la tua condanna. Un abbraccione per averne parlato così, come fosse un'allergia alla vita. Big.
È dalle medie, da più di 10 anni, che mi porto dentro un costante senso di vuoto che spesso si traduce in una sensibilità e fragilità che molte volte fanno si che gli altri si allontanino da me o mi considerino un debole. Non so se sono depresso, ma tante, troppe volte mi è capitato di chiudermi in stanza alle 2,3,4 di notte, quando tutti dormono, per piangere. Senza motivo. Senza una vera causa. Posso dire con certezza che il 50/60% dei giorni della mia vita fino ad oggi li ho passati ad immaginare la mia morte e la vita degli altri senza di me. E la maggior parte di loro erano indifferenti o addirittura felici. Il peso, cioè io, se ne sarebbe andato in tal modo. Poi un giorno conobbi il mio più grande amore, che si realizzò in una penna e in un foglio. La scrittura è letteralmente l'unica cosa che mi ha reso vivo nella mia vita. Mi ha reso ciò che sono e mi ha sempre dato emozioni che niente altro avrebbe mai potuto darmi. Oggi, a distanza di 3 anni dalla sua uscita, riguardo questo video per me più attuale che mai perché combattere ogni giorno con il non sentirsi abbastanza, sentirsi in trappola, inferiore ed avere solo vuoto intorno sono cose per me molto familiari. Scusate per il lungo commento e lo sfogo. Grazie Shy per questo video e per il tuo amore per l'informazione e la ricerca di un mondo migliore o almeno più sincero e giusto. E grazie per farmi compagnia ogni sera ormai da anni, diventando per me un amico migliore di tanti altri "amici".
Io sono molto giovane e mi sono ritrovata questo carico enorme da sopportare. Combatto la depressione da quando avevo dodici anni. Non prendo nessun farmaco. I miei genitori sono convinti che la mia sia solo pigrizia e che debba solo "darmi una smossa". Spesso mi sento crollare. Ma stringo i denti e vado avanti. Molte volte mi guardo e penso che la mia vita non abbia alcun senso di esistere. È difficile andare avanti e certi giorni non voglio neanche alzarmi dal letto. Vorrei solo guardare il soffitto per ore. Avvolte sembra svanire, ma poi ritorna sempre. Ci vuole davvero coraggio per non mollare tutto e buttarsi nell'abisso
Juria 06 Capisco benissimo come ti senti, è un mostro che non ti lascia mai definitivamente. Ho passato anche io quella fase dove la mia famiglia non comprendeva il mio stato d'animo, pensava fosse un capriccio. Poi è arrivato un momento in cui hanno dovuto per forza capire ed accettare che non era una condizione trascurabile. Comunque il mio consiglio è: la tua famiglia non riesce a capire? Prendi l'iniziativa e abbi cura di te stessa, vai a cercare qualcuno con cui parlare di queste cose, non è debolezza, ma NON si supera questa cosa da soli e lo so per certo per esperienza personale. E se è una condizione che vivi da anni, capirai sicuramente l'urgenza di farlo, so che questo può sembrare difficile da fare, però ne trarrai beneficio e le cose andranno meglio 😀 Coraggio!
Bellissimo video che tutti dovrebbero vedere. Può: - aiutare tantissimo le persone che soffrono di depressione o di ansia - "svegliare" le persone che non soffrono di questi disturbi e che, troppo spesso, si comportano in modo superficiale a riguardo Grazie Alessandro, trovi sempre le parole giuste anche quando tratti argomenti delicati. Sei una garanzia. Rappresenti al 100% la parte bella di UA-cam. Una conterranea
Arkham, probabilmente non mi sono spiegata a dovere. Quando dico che questo video può aiutare moltissimo, non intendo certamente dire che può sostituire una psicoterapia. Voglio semplicemente dire che, anche il solo sapere di non essere soli, può essere d'aiuto e di conforto. Io soffro d'ansia, so quel che dico: trovare video come questi o esperienze scritte sui forum da persone con il mio stesso problema, in passato, mi è stato molto d'aiuto. Solo questo. Non penso di aver detto chissà quale castroneria...
Ansia e depressione non sono la stessa cosa, lo so benissimo, stavo semplicemente riportando un pizzico della mia esperienza, ovvero il conforto che ho trovato nel sapere che non ero sola con questo problema (parlo dell'ansia, non di questo video di Shy). "Solo per audience"... Beh, sì, è probabile che qualcuno - nel mare vastissimo che è UA-cam - abbia approfittato di argomenti sensibili per attirare click e pubblico, ma non credo proprio sia il caso di Alessandro. Non lasciarti turbare dai commenti degli altri o da ciò che ha raccontato Shy, il quale ha riportato - come ha più volte precisato - solo la sua esperienza.
Non sai quanto mi abbia aiutato questo video. Soffro di attacchi di ansia, che non è minimamente paragonabile all'ansia prima di un esame o un colloquio. Quello è semplice nervosismo misto ad adrenalina. Ho dei periodi in cui vivo tranquillamente, ma a volta passo mesi costantemente con l'ansia. Ti senti pazzo, e hai paura di morire o di impazzire. A quest'ansia, da circa 2 anni si è manifestata anche la depressione, a causa di situazioni familiari poco piacevoli. Ci sono giorni in cui l'unica cosa che mi va di fare è andare via, o ancora peggio farla finita. Ma l'amore che provo per i miei amici e per i miei cari mi dà la forza di andare avanti. Ormai ho capito che è parte di me, e andare da una psicoterapeuta mi ha aiutato moltissimo. Se state male, curatevi, chiedete aiuto perché non c'è niente di male. Amatevi, amate la vostra vita e accettatevi per come siete.
Alessandro, avrei voluto commentare ogni 2 minuti dicendo quanto io stimi il tuo operato ( come youtuber e come uomo ) ma ho preferito stare ad ascoltare tutto d'un fiato. Apprendere. Imparare dalle tue esperienze a dalle tue parole. Sono stato molto triste anche io in molti periodi. Ragazza, università. Ma per rispetto di chi davvero soffre di depressione non posso dire di esserlo stato. Purtroppo per molti, vista da fuori, la situazione appare troppo facile. So quanto sia difficile andare avanti ogni giorno con un demone di quelle dimensioni sulle spalle e vederti andare avanti giorno per giorno, combattere con le unghie e con i denti, mi rende davvero contento di conoscerti. Ho consigliato questo video ad una mia amica di penna, anzi di whatsapp. Non so quanto sia triste piuttosto che depressa ma spero che con le tue parole e con la mia costante presenza possa trovare qualcosa di bello, qualcosa per cui vivere allegramente tutti i giorni. Troppe sono le persone che trattano con sufficienza chi è depresso, considerandolo debole, ma io credo che ci vogliano le palle di diamante per esporre le proprie debolezze, soprattutto quando lo si fa davanti a tante persone. Preferisco essere presente accanto ad una persona durante il periodo difficile e non dopo. Perché a starci dopo son bravi tutti. Per queste ragione spero che, nonostante io sia solo un piccolo fa in una mole di 423.497 persone, queste parole, questa mia ammirazione possano in qualche modo alleviare i brutti pensieri e farti sapere che non sei da solo. Nessuno lo è. Chiunque legga questo commento e soffra degli stessi problemi sappiate che non siete soli. Cito una frase del mio ''eroe'' Chester di cui la storia la conosciamo tutti. Ti auguro il meglio Ale. A te e a chiunque necessiti di un po' di forza in più per andare avanti ogni giorno. '' A chi importa se un'altra luce si spegne in un cielo pieno di milioni di stelle? Beh a me importa.''
Oggi ho ufficialmente riconosciuto questo problema, questa malattia, fare parte di me. Non so da quanto mi ci senta così, forse anni, forse negli ultimi mesi si è intensificata, e dal mio punto di vista nemmeno i depressi sanno ben spiegare la depressione, ma quello che sento è il vuoto assoluto, una pesantezza che mi pervade dentro e mi ha portato a isolarmi da tutto e da tutti. La voglia di fare è pari a zero, in certi momenti non vedo nessuna via di uscita, in altri ancora scoppio a piangere così, dal nulla, di notte o quando sono solo. Mi sento sempre solo non solo per la mia tendenza ad isolarmi ma anche perché il covid ha amplificato questo problema, contatti quasi del tutto chiuso e ripeto, voglia di fare pari a zero, a stento riesco a rifarmi il letto la mattina. Ne ho parlato da pochi mesi con mia madre che inizialmente non capiva, e mi rimproverava per i miei atteggiamenti da pigrizia. "Non fai niente tutto il giorno", "La notte stai sempre sveglio, ma che fai?!" (piango mamma, scusami). Poi qualche giorno fa mi ha sorpreso (vengo da una famiglia di operai quindi non mi aspettavo di certo che mi capisse), è entrata nella mia stanza e mi ha chiesto: "come va? che ti senti? parlami". Quando me l'ha chiesto sono scoppiato a piangere e sta cercando in tutti i modi di capirmi, mi ha detto che non le piace vedermi in questa situazione e chiedendomi scusa ha capito che c'è qualcosa che non va. Ma non è facile uscirne e me ne sto rendendo conto solo adesso (nonostante abbia visto un pezzetto di video tanto tempo fa quando depresso, non lo ero). Questo perché io so bene cosa la gente potrebbe pensare di me e questo mi disgusta. Lo so bene perché se una persona chiede aiuto direttamente alla società viene sempre ostacolata ancora per un problema di (dis)educazione, o forse perché di base sono più attrattive le persone più energiche e più forti. Nessuno ha voglia di sentire una richiesta di aiuto che non è visibile a prima vista, e anzi, spessissime volte neanche quando la richiesta di aiuto è rivolta in maniera indiretta, ad esempio quando un sabato sera chiedi a delle persone di uscire e passare del tempo con te, e puntualmente tutti trovano delle scuse o hanno già altri impegni, nella loro meravigliosa e incasinata vita piena di energia.
Da anni ho, in famiglia, un malato di depressione. A lungo l'ho odiato, mi pareva codardia, un espediente per non prendersi le proprie responsabilità. Grazie a shy ho iniziato, circa due anni fa, a cercare di comprendere questa malattia, e gliene sono grato, tuttavia ora sono diventato troppo accondiscendente, lo tratto come se non sia in grado di avere pensieri razionali. Trovare l'equilibrio tra le due reazioni è una sfida durissima
molto spesso è perchè neanche lui sa gestire la cosa, ha avuto esperienze anche io con altri oltre che con me e so che non esiste una schema che funzioni bene, o se esiste non è detto che funzioni ancora
Bisogna avere molta pazienza e anche tatto. Ma non una pazienza effimera quella del "dopo una e due poi basta", bensì una pazienza sovrumana al pari della malattia. Tanto è che ci sono specialisti che consigliano delle terapie familiari per cercare appunto di gestire le difficoltà, conoscere e stare il più vicino possibile alla persona affetta da depressione. Per esperienza, ti posso dire che qualche volta basta soltanto la presenza di una persona fidata, senza che essa parli, per alleviare un po' la sofferenza. Oppure basta un: "ti sono vicino/a", non fa miracoli ma qualcosina fa sempre. Quindi non preoccuparti di essere troppo duro o troppo accondiscendente. È difficile purtroppo, non ci sono vie di mezzo.
L'errore che mi sembra tu faccia è identificare la persona con la malattia. Il tuo parente soffre di depressione, non è la depressione. Con il tuo parente puoi parlare ma non puoi parlare alla sua depressione
Sono mesi che sto combattendo con la bestia e l'altro ieri in ufficio la giornata è stata uno schifo conclusosi con una collega che poco prima della fine del mio turno mi fa "Hai sempre la faccia blu, sorridi!". Bé ho passato due giorni a casa a contemplare il vuoto perché non è il sorriso che mi manca, non è la goliardia, non lo so nemmeno io. Grazie per questo video che mi ha fatto infilare in doccia e prendere la macchina per andare almeno a lavoro.
Mi ricordo di questo video. Hai fatto bene a riproporlo su youtube perché ha bisogno di un po' di visibilità in più rispetto a quanta ne aveva avuto. Ci sono molte persone che combattono con la depressione e penso sia salutare ascoltare le esperienze altrui per trovare un'ispirazione per combatterla. Io non ho mai sofferto di depressione, quindi non posso neanche immaginare a cosa va incontro qualcuno che combatte quotidianamente con una patologia del genere.
nel 2016 sravo bene, ora nel 2024 sono nel momento sdraiata a terra per ore. Questo video mi ha dato molta forza e speranza. E hai ragione noi siamo proprio forti.
In un certo senso ti capisco. Ho ventidue anni, e 3 anni fa mi è successa una lunga serie di cose cose che per un diciannovenne, in genere, sono normali da vivere ma che io non sono riuscito ad affrontare, a metabolizzare. È arrivata piano piano, mi impediva di fare le cose che amavo, le cose più semplici, come studiare, suonare, socializzare con nuove persone. Mi sono sentito perso, immobilizzato in una routine di dolore e vuotezza che odiavo e odio tutt'ora, in uno stato di stagno, continuo malumore, continua tristezza e pensieri "poco felici" per usare un eufemismo. (sto semplificando, non è questo il momento di spiegare cos'è la depressione). Sicuramente la mia è stata una forma leggera di depressione (conosco persone la cui depressione è stata scaturita da lutti o eventi tragici, non è stato questo il mio caso) o forse sono stato solo fortunato, perché ho avuto la fortuna di avere la famiglia vicina e quindi di non vivere in totale solitudine. Ma se non avessi avuto loro non so cosa sarebbe potuto succedere. Oggi è un pochino meglio. Dopo tre anni almeno sono riuscito a stringere rapporti d'amicizia con una piccolissima cerchia ristretta di persone e quantomeno, ogni tanto, esco di casa. Ogni giorno, un piccolissimo passo alla volta e grazie a degli "alleati" la situazione è migliorata almeno di poco. Ma capitano dei periodi in cui mi sento come una volta e cerco di nom farmi prendere dallo scoramento e mi circondo di persone che amo, per quel che serve. Ti ringrazio di averne parlato pubblicamente, a volte le persone non si rendono conto di cosa voglia dire, o non hanno la sensibilità tale da poterlo comprendere, né i casi più gravi e tantomeno quelli "meno gravi" di depressione. Grazie, shy!
La depressione non è propriamente tristezza...è mancanza di vitalità. È quando anche doversi alzarsi per fare una doccia sembra un'impresa titanica che consuma un sacco di energie. La tristezza è solo una reazione ad un evento avverso, ed essendo una reazione, è qualcosa di fisiologico. Una reazione è una cosa tipo: comincia a piovere, apro l'ombrello. La depressione non è una reazione. È uno stato che è così com'è. Non c'è una colpa. Non c'è debolezza. Però capisco che sia difficile da capire. Grazie di aver condiviso! Aiuti tanta gente! Per quel niente che vale, ti sono vicino!
Hai amici? In cui ti puoi aprire? Ti aiuta tanto avere persone che ti capiscono i tuoi sentimenti.... Ho la fortuna di avere una ragazza che mi capisce quando c'e' qualcosa che non va.... Molte ragazze vogliono il maschio forte! Protettivo.... Come se noi maschi non abbiamo le nostre debolezze... L'80 per cento dei suicidi e' composto da uomini.... Io mi chiederei il perche'.
Vi è mai capitato, alla domanda “standardizzata” di un saluto tipico di un amico/conoscente: “Come stai?”, di rispondere: “Male...”? A me si... e la faccia di quell’amico/conoscente è quasi sempre la stessa: prima compare lo stupore, poi il disagio ed infine un imbarazzo che si taglia con l’accetta che li spinge o a cambiare discorso o, nel migliore dei casi, a dire semplicemente: “Ah... mi spiace!”. Quella domanda siamo abituati a farla, ma siamo anche abituati ad aspettarci che la risposta sia: “Bene e tu?”. È un tacito sociale molto sottile ma che, secondo me, sottolinea l’enorme disagio che si prova a parlare della sofferenza, in generale, o di un disagio psicologico, come quello depressivo. Il problema non è né di chi vive la sofferenza o la malattia né di chi vive il disagio verso quella malattia, il problema è l’educazione di questo sistema sociale, nelle sue tante sfaccettature (ambito familiare, scolastico, lavorativo, etc.). Ci insegnano a parlare, scrivere, leggere, a camminare, ci insegnano a mangiare composti, a non rispondere male, a non essere “maleducati”, ci dicono come siamo fatti, chimicamente ed organicamente, ci dicono che esiste bene e male, giusto o sbagliato, corretto o non corretto, ma quasi nessuno spiega il “perché” di tutto questo, qual’è il parametro con il quale valutare tutto questo. Sono convinta che se si fissasse questo parametro nell’unico possibile, ossia quello che ci rende tutti uguali “l’essere umano”, quindi il “noi”, e questo parametro ci facesse scegliere semplicemente tra cosa è evolutivo per quel “noi” e cosa non lo è, altri sarebbero i discorsi di riflessione su cui punteremmo la nostra attenzione. Non soffro di “depressione” clinicamente diagnosticata, ma ci ho messo anni ad accettare la mia condizione di disagio interno, ci ho messo anni ad imparare a combattere quel mostro che dentro di me mi diceva di essere profondamente sbagliata, ci ho messo anni a perdonarmi il male che mi sono fatta da sola, ma soprattutto ci ho messo anni a perdonarmi il fatto che me ne vergognavo. Non fa niente se la risposta alla tua sincerità sarà per lo più un “Non so cosa fare” cosmico: prima o poi qualcuno ti prenderà semplicemente la mano, ti guarderà con uno sguardo pieno di amore e ti dirà: “Non so assolutamente cosa fare in questo momento, ma so che non lascerò mai la tua mano”. Questo non serve a superare una malattia, ma è tremendamente potente contro la solitudine che la sofferenza o la malattia genera! Ed è anche potente l’esperienza che tu, il “debole”, doni all’altro... Scusate lo sproloquio, ma ci tenevo a condividere stamattina! Grazie Shy!
Bella analisi, sono perfettamente d'accordo con te. Aggiungo anche che è una domanda (il "come va?") ormai vuota, a nessuno interessa sapere realmente l'altro con sta, ad eccezione di amicizie ed affetti profondi.
kawaii cleffa kawaii cleffa eh già, inoltre bisogna anche osservare il fenomeno all'opposto, ossia: quando siamo noi a porre quella domanda per "abitudine", cosa ci succede ad un risposta non convenzionale? A volte noi stessi rimaniamo spiazzati, proprio perché è un "intercalare" di buona educazione non un interesse veritiero. Non dico che lo sia sempre, ma per la maggior parte delle volte! 😊
Ti ringrazio davvero per aver scritto questo commento. Alcuni anni fa mia madre ha dovuto combattere contro il cancro e nel farlo ha sofferto di depressione. Molti conoscenti venivano a trovarla e tutti le facevano la stessa domanda: "Come stai?". Quando si sentivano rispondere "Sto male e non ce la faccio più" rimanevano spiazzati, come se non fossero in grado di confrontarsi con quell'onestà, come se si aspettassero che dicesse: "Nonostante tutto, sto bene". Alcuni rispondevano "Mi dispiace" o peggio "Non preoccuparti, passerà". Molti di loro, per la costante negatività di mia madre, invece di cercare di comprenderne le ragioni o perlomeno starle vicino, si sono allontanati, perché a nessuno va di stare con una persona che non ha paura di mostrare il suo dolore e che mostrandolo "Rovina l'atmosfera". Nessuno tollera il dolore altrui e ciò causa un enorme isolamento in chiunque stia soffrendo, peggiorandone la situazione. Forse è perché viviamo in una società superficiale, che pretende che tutti siano sempre al top, per cui chiunque si mostri debole o sofferente viene subito allontanato. Il che è veramente triste, se si pensa che in realtà la maggior parte delle persone ha vissuto momenti negativi che basterebbero a provare empatia per chi ancora soffre: invece preferiamo nascondere e rimuovere questi trascorsi, come se la sofferenza non fosse un'esperienza di vita che come le altre ha la sua utilità per affrontare il futuro. Penso che se la smettessimo di vedere così negativamente il dolore forse anche chi soffre di depressione sarebbe meno stigmatizzato... Ma se le persone ancora si meravigliano che una malata di cancro dichiari apertamente di stare male, forse tutto ciò è un'utopia.
una volta ho provato con la mia ex(a cui avevo parlato di questa fin da prima di mettersi assieme), siamo finiti per litigare e se n'è uscita con la frase "non potevi rispondere con bene come tutti?", ormai quella domanda ha perso di significato e serve solo per mettersi la coscenza a posto e sentirsi utili, quello che mi fa più rabbia è che lei sapeva pure della mia condizione eppure preferiva che mentissi piuttosto che darle una risposta sincera
Sono solo triste per il fatto di non averlo visto prima. Ti ringrazio Alessandro, hai sicuramente aiutato molte persone con le tue parole. Coloro che soffrono e coloro che non comprendono questa sofferenza. Grazie❤
Una persona non è la sua malattia. Nient'altro da dire, se non augurarti il meglio - a te, a tutte le persone che hanno bisogno di sentirselo dire. E anche a me, perché tutti noi meritiamo di sentircelo dire, dopotutto.
Ciao Shy. Io da 3 anni ormai non riesco più ad uscire da questa condizione. Nonostante abbia tentato di parlarne con la mia famiglia e con la mia ragazza senza essere preso sul serio poiché apparentemente sono una persona solare, vedendo questo video, per la prima volta mi sono sentito compreso. È una condizione orribile, fortemente limitante, da cui spero di uscire al più presto. Grazie per le tue parole
ti capisco, io son stato mollato per questo perchè la frase "dovresti essere più positivo" a quanto pare non funziona, perchè per molti essere depresso è il simbolo della debolezza e di una resa alla vita, questo video di shy è uno dei pochi che dice queste cose e le dice in faccia, che fa capire che anche volendo non è così facile trovare la forza di andare da uno psicologo ed ammettere i problemi
Ho recuperato questo video per l'ennesima volta dopo che l'hai menzionato al basement. Non è la prima volta che lo vedo ma è sempre dannatamente attuale. Grazie shy, non sarai un medico ma le tue parole vanno a colpire i punti giusti. Grazie davvero.
Un video in cui ci si sente meno strani e soli. Molti vedono il sorriso,mostrato per non sembrare depresso o anche semplicemente per non fare preoccupare gli altri,ma non sanno o non vogliono vedere,che quel sorriso in realtà è una maschera. Spesso si vorrebbe piangere ma ci si distrae chi cantando, ballando, scherzando. È un po'come esorcizzare per un po'quella tristezza,che quando sarai solo ti avvolgerà.
Vincenzo Inì Vero erano davvero video interessanti, "chiacchierate" di circa mezz'ora (e i parliamone quanto erano bellini?). Diciamo che le live lo sostituiscono, ma non tutti hanno voglia o tempo di seguire un video di un'ora
Io T'amo ineffabile Gesù Redentor E tutto dell'anima Ti sacro l'ardor Speranza non fondo sui beni del mondo Qual bene supremo or T'amo Gesù L'Agnello purissimo Tu sei che per me In croce olocausto divino si die Tu primo mi amasti e a Te mi chiamasti Col cuore redento, si io T'amo Gesù E fino a che un alito di vita avrò L'eterna Tua gloria ovunque dirò Son Tuo sei mio Figliolo di Dio Più morte non temo, si io T'amo Gesù
Per esperienza posso dire quanto sia difficile anche essere il compagno di una persona depressa. Questo non per vantare qualche mia qualità, ma per dirvi di ricordare sempre chi vi sta accanto in questi periodi, perché soffrono anche questi insieme a voi, seppur meno di voi. Non serve chissà cosa, ma un grazie riscalda sempre il cuore
Caro Shy mi fa piacere sentire che noi siamo un tuo "stimolo" , ma quello che probabilmente non sia (anche se spero di sì) è che tu sei , parlo personalmente, il nostro stimolo a porci domande esistenziali anche se molto giovani . Sei come la filosofia che ci stimola a trovare le nostre risposte e mi fa piacere che tu ti renda conto di quanto tu sia forte . Quindi dopo questo prolisso messaggio chiudo con un banalissimo Grazie . Grazie e complimenti .
Credo sia semplicemente dato dal fatto che in breaking Italy si prepara tutto quello che dice e ha soprattutto uno scopo informativo e di discussione Mentre in video del genere in cui parla "con il cuore" sembra una persona un po' diversa, probabilmente è più se stesso
Il vecchio Shy sembra piú rassicurante, quello nuovo é piú badass, quando si comprerá l'Harley sará la fine di Shy cosí come lo conosciamo, inizierá a collaborare con Favij e lo vedremo nei film con gli youtuber.
Posso capire perfettamente questo video. La prima cosa che percepisci dal senso comune è che della depressione non se ne può parlare, perché è una cosa brutta, vieni considerato "pazzo", hai la sensazione di essere allontanato, abbandonato, isolato... Ti senti incredibilmente solo e questo, oltre che a impedirti di cercare aiuto in uno specialista, aggrava notevolmente la tua condizione. Tu hai detto che le persone non sono abituate a mettersi nei panni degli altri. Questo è vero, ma non per tutti. Certe volte l'inconscio è un brutto str***o e ci fa cercare aiuto o conforto nelle persone che non ce lo possono dare. Qualche persona più sensibile e capace di comprendere esiste, per fortuna, anche se sensibilizzare le persone su questi argomenti sarebbe la cosa più utile e soprattutto giusta da fare. Anche solo creare consapevolezza e un po' di "cultura", se così si può dire, su queste malattie sarebbe un grosso passo in avanti. Grazie mille per il video comunque. Continuo a seguirti sempre con molto interesse :)
Me lo sono sentito in una mezz'ora di passeggiata dopo scuola... Wow... -ho rischiato di farmi mettermi sotto un paio di volte, ma è valsa la pena - ma davvero mi ha fatto riflettere su qualsiasi aspetto della mia vita...
Vogliamo parlare di tutte le persone arrabbiate con Chester Bennington? "aveva una famiglia! che egoista!" "era famoso, aveva una vita perfetta" "un codardo che ha preso la via di uscita più facile invece di lottare!" La parola più adeguata per descrivere la mia reazione a questi commenti è CRINGE. La gente non sa cos'è la malattia mentale. La depressione uccide.
Fiero di aver messo il 69o pollice in su Considera che c'è gente che non ha avuto pietà nemmeno di Robin Williams. Se questa non fosse una società di carogne, la depressione avrebbe un impatto molto minore
6OceanSoul9 Non lo biasimo per la sua scelta, ma è innegabile che abbia scelto la strada più semplice e, con quella scelta, abbia fatto soffrire la sua famiglia.
Anche un uomo con disabilità pesanti sceglie la strada più semplice se sceglie di ricorrere all'eutanasia, ma è generalmente più accettato a livello sociale.
Maurizio P la strada più semplice? Guarda non sai proprio di cosa parli, per tua fortuna, provare a suicidarsi è qualcosa di talmente difficile che ci vogliono anni avvolte per poterlo fare. Oltre che quando soffri di depressione molto forte non diventa più una scelta, ma LA CURA.
DottorAmeba Ma quella non è più vita, è semplicemente sopravvivenza. Poi è uno stato che rimane per tutto il tempo, al contrario della depressione che va a momenti alterni, almeno a quanto visto dai video antecedenti il siucidio, e da ciò che ha detto shy, perché io non ne ho mai sofferto. Sono due cose molto diverse. A volte, nel caso dell'eutanasia, anche la famiglia lo accetta come soluzione per veder smettere di soffrire il proprio familiare.
Penso che a volte la depressione sia correlata all'empatia... Spesso maggiore è la sensibilità, l empatia, la capacità riflessiva di una persona, più ci si trova ad accumulare domande senza risposta sul senso di un'esistenza effettivamente complicata.. Magari è una riflessione semplicistica, ma la realtà è che la vita è una lotta dall'inizio alla fine... Bisogna imparare a gioire delle piccole vittorie accumulate lungo il cammino, anche se spesso non è così semplice come la faccio sembrare
è la cosa più brutta del mondo sentirsi in difetto davanti a tutti e non sapere nemmeno il perché... il nostro problema maggiore è che pensiamo troppo... molte persone pensano che un depresso sia quello all'angolino solo che non parla con nessuno che non riesce a concentrarsi su altro che la tristezza... in realtà è il contrario è proprio perché la mente è impegnata a tenere a bada troppi pensieri che si inceppa e pensi che tutto sia più grande di te... e spesso nemmeno ce se ne accorge perché il depresso non ti dice che è depresso ma anzi tende a nascondere la sua condizione dietro ad altri atteggiamenti spesso ironici perché non vuole essere visto come un malato visto che già ci si sente e prova costantemente pressioni e insicurezze per colpa della moltitudine di pensieri che ha nella testa... è dura combattere ma parlare è la cosa migliore per affrontarla altrimenti si finisce in una spirale infinita... grazie Shy per questo video sei il migliore.
Ciao Alessandro, Questo video mi dá fastidio... talmente fastidio che non riesco a finirlo. Forse perché mi sbatte davanti una realtà dalla quale cerco di scappare da ormai tanto tempo e che non trovo mai il coraggio di affrontare. Mi dá fastidio perché vorrei avere anche io il tuo coraggio di parlarne, di condividerlo con qualcuno a me vicino, di seguire le cure che mi sono state prescritte. Mi dà fastidio perché è come una gabbia scura che mi schiaccia e mi condiziona ciclicamente la vita . Mi dà fastidio perché nonostante la lotta che conduco per far sì che venga accettata a livello mondiale, non faccio niente per sconviggerla . Mi dà fastidio perché mi fa render conto che sono ipocrita e che comunque difficilmente troverò il coraggio di finire il video. Grazie comunque per la tua condivisione sono sicura che aiuterà molte persone
Giulia Barresi Non sei ipocrita se non riesci ad affrontare il problema. La grande paura che provi è la stessa volontà di voler vivere che ti appartiene. Non possiamo pretendere che tutti abbiano la stessa forza. Ma non è nemmeno quello il discorso. Ognuno ha vita ed esperienze diverse da qualsiasi altro. È ingiusto nei propri confronti paragonarsi a ciò che vivono gli altri. Arrancare per merito di questa condizione non ti rende debole, e sicuramente non è sbagliato. Io ho vissuto quasi tutta la vita in tale condizione. In una paura ad affrontare una condizione sgradita. In tale lasso di tempo, ci sono stati 3 anni in cui tutto si è fatto più pesante e ingestibile. Ho incominciato ad affrontare il problema alla fine, molto lentamente. Sfida dopo sfida. Il problema vero sta in quanto sembri insormontabile nell'insieme. Per questo so quanto sia difficile trovare il coraggio folle di incominciare ad opporsi a tutto questo. Di voler trovare qualcosa di bello nella vita, che valga lo sforzo di essere raggiunto. Io spero con tutto il cuore che tu riesca a trovare il modo di affrontare la cosa, ma prima di tutto spero tu riesca a sentire dentro te stessa che non stai sbagliando e di volerti accettare per ciò che sei. Mi dispiace se son sembrato ingenuo, rude o superficiale, ma ci tenevo a condividere la mia idea con ciò che hai scritto tu. Finché si continua a tenere a questa lotta, non si sta sfuggendo.
Samuel -Shaka- Vallone ti ringrazio , ma non darei così tanto peso al gesto che ho fatto qui. é tutto più facile su internet , ma la realtà é ben più difficile da affrontare. Spero tanto che questo momento arrivi presto ^-^ nel contempo ci si convive
Giulia Barresi ...anche io la vivo come una gabbia...mi sento proprio un uccello chiuso che dalle sbarre guarda gli altri liberi di volare nel cielo, e poi ci sono io, lì dentro, che vorrebbe uscirne ma non ci riesco. Parlai di questa mia condizione su un forum e una psicologa mi disse una frase che mi colpì molto, la condivido con te..sperando che possa aiutarti: "Anche se dici di non averlo, tu hai un sogno che ti "brucia l'anima", ed è quello di volare via da quella gabbia, di sentirti libera di essere te stessa, di sentire che anche le tue ali possono spiccare il volo da quella gabbia che, anche se non te ne sei accorta, forse ha la porta aperta." Ora ho apportato dei cambiamenti nella mia vita, e già da diversi mesi ho degli incontri con la mia psicologa, mi sento generalmente molto meglio e ne sono felice. Se puoi ti prego di andare da uno specialista, è una delle cose più belle che potessi fare..non ti giudicano e possono darti una mano a superare i momenti difficili, un forte abbraccio affettuoso e vedrai che prima o poi ne uscirai anche tu. ^-^
Martina Fanni ti ringrazio in parte sto già facendo quello che la tua Psicologa ti ha suggerito sto inseguendo una passione che mi spinge a lottare giorno per giorno ovvero quella di diventare una neuroscienziata. Anche se la strada é piena di ostacoli e di crisi ormai ne ho passate molto so già che ce ne saranno altre e che supererò anche quelle. L'unica cosa che non riesco a fare é accettare la mia condizione, tant'è che andare a fare la terapia o Parlarne con i miei cari sarebbe come palesarla. É il mio meccanismo di sopravvivenza ed anche se molte volte mi sono convinta che non avrei agito così alla fine cado sempre nello stesso comportamento
Non ci incontreremo mai, ma grazie,anche io ho l'allergia da trent'anni. e tra uno starnuto e l'altro ho perso il mio lavoro le persone a cui volevo bene e ogni tanto una parola di conforto migliora la giornata. grazie
Ho sempre avuto a che fare con la depressione, l'ho vissuta profondamente su membri della mia famiglia e su me stessa, e l'ho vissuta sull'uomo che ho amato più di tutti nella mia vita. La depressione ti mangia, sia che tu la stia vivendo in prima persona, sia che tu la veda per anni nelle persone più importanti per te. Tutt'ora non sto bene, e non so quando ne uscirò, ed è per questo che il video che hai pubblicato mi ha fatto in qualche modo sentire un po' meglio, almeno per oggi. Buona giornata :)
Grazie tantissimo per averlo ripubblicato,soffro di depressione grave da due anni e oltre ad avere atti di autolesionismo ho anche molti pensieri suicidi,la situazione dopo questi due anni durissimi fatti di moltissime paranoie e periodi lunghi mesi in cui non uscivo di casa ora sto cercando di uscirne con la psicoterapia,che come hai detto tu avere anche solo una persona(psichiatra)che ti ascolta può fare la differenza,concludo con il fatto che ti sono molto vicino Shy,ti capisco benissimo,un abbraccio.
Ci si sente meno soli a sapere che tante persone tra cui persone di successo nella vita come te ne soffrono... Ognuno ha il suo percorso, ma il disturbo è uno e hai ragione nel dire che ci poniamo quelle domande, che le persone intorno a noi hanno quelle reazioni di comprensione o meno, di giudizio ecc... Penso che riguarderò questo video molte molte volte. Mi fa riflettere. Grazie mille
Grazie per il video che hai fatto. Sei riuscito a spiegare tanti miei sentimenti che ho vissuto da quando avevo 9 anni, e ora ne ho 21. La mia ancora di salvezza sono e saranno sempre i miei genitori, mia sorella e miei nonni, loro sono i miei angeli custodi, e se sono qua è solo grazie a loro.
Finalmente una persona su youtube italia che porta contenuti di un certo spessore, lunga vita a questo canale, spero non ti svenderai mai, buon lavoro.
Semplicemente grazie. Non ho mai sofferto di depressione (e sicuramente rientro tra quelli che non possono capire il più delle cose che hai detto) ma ho ascoltato volentieri le tue parole per cercare di conoscere un po' di più questa malattia. Grazie.
Verissimo.. Io ho sempre il sorriso stampato in faccia anche se a volte è durissima.. Certo rispetto a un anno fa sto meglio ma a volte è ancora molto dura
Video come questo mi fanno pensare che forse ho sofferto di depressione o qualcosa di molto simile, più o meno dal periodo delle medie. Andavo male a scuola, non sembravo avere motivi per essere felice, affrontavo tutto passivamente, e mi sembra pure di aver pensato a cosa sarebbe successo se mi fossi buttata dal terrazzo di casa. Ma non ho mai avuto modo di saperlo con certezza, dato che mi è stata inculcata l'idea che gli psicologi sono inutili e non capiscono niente, e che non si deve pensare di essere tristi perché c'è chi sta peggio, e bisogna sempre fare la corsa su quelli che stanno meglio... Come cura avevo scoperto la scrittura a scopo terapeutico (buttare giù le mie emozioni su carta), ma quando mi è stato detto praticamente da tutti i miei famigliari che era solo una perdita di tempo ho smesso, peggiorando solo la situazione. Finito il periodo della mia tesi triennale, ho potuto prendere una boccata d'aria e ho tentato di riprendere a scrivere per stare meglio (anche se di nascosto), e per ora posso dire che funziona. Una volta che ci avrò ripreso la mano, voglio lavorare su questi periodi negativi, sperando che, una volta messi su carta, non siano più così negativi. Non sarà un metodo a base di farmaci, forse non risolverà il problema al 100%, ma è la soluzione migliore che ho trovato. Ora dovrò affrontare la tesi magistrale, e spero che la storia non si ripeta.
Dipende da quanto è momentanea. Ho 21 anni, ne ho sempre sofferto oltre ad attacchi di panico, ma da quasi un anno e mezzo che in pratica non esco, sto ore a fissare il letto, pensando sempre in negativo e facendo paranoie su qualsiasi cosa mi accada. Quando ti rimane per molto tempo comunque il cervello si trasforma e trasforma il tuo pensiero e ciò che pensi della vita. Non riesco a criticare in generale i suicidi, o anche in questo caso specifico, perché come dici tu è momentaneo, è in quel momento peggiore la gente non vede via d'uscita e crede che sia l ultima soluzione. Per evitare ciò bisognerebbe sensibilizzare la gente ad approcciarsi a questa malattia e a chi ne soffre. Perché l'uscirne deriva da noi, ma un aiuto esterno, piuttosto che un dito puntato contro, può fare davvero la differenza.
Io uguale..ne ho 22 e son due anni che va avanti. ultimamente riesco a uscire un po' di più ma è vero, a lungo andare i pensieri si trasformano. Spero che tu attorno non abbia gente che ti fa sentire inadeguato o in colpa perché purtroppo ciò peggiora la situazione. infatti per quanto mi riguarda ho una persona che mi segue e che mi aiuta molto nel non autocolpevolizzarmi, perché poi diventa una trappola. Non una colpa.. è una cosa che capita. basta rendersi conto del problema e cercare di affrontarlo : )
Serena Converso Più che colpevolizzarmi hanno sempre pronte le solite frasi "non hai motivo di fare così" "hai tutto, non ti manca niente" "Pensa a chi sta peggio", classica cura di chi a malapena sa cosa sia la psicologia. Comunque sto provando a uscirne, ho quasi trovato lavoro (sfruttato come lo schifo), ed emotivamente è il periodo più difficile. Ma spero di riuscirci! E ti auguro anche a te che questo periodo possa finire al più presto!
Si beh allora non possono capire. Fai bene probabilmente il lavoro ti farà acquisire più fiducia in te e anche forza, ma comunque ti consiglio se dovesse andare peggio di rivolgerti ad uno psicoterapeuta che fa mindfulness, si chiama così una specie di tecnica mista alla meditazione che a me ha aiutato moltissimo! È comunque auguro di star meglio presto anche a te! Grazie : )
MJJ Video Ricky96 sei mai stato in ospedale per un po'? A me ha aiutato tantissimo... Mi hanno imbottito di medicine, ma sono stata seguita durante e dopo,mi hanno aiutato con il lavoro tramite gli assistenti comunali,ho conosciuto molte persone con cui sfogarmi, condividere e parlare e adesso sto bene
dagli attacchi di panico si guarisce, basta fare una cura farmacologica. un buon psichiata ti puo' aiutare. non rimandare! la vita ti migliora tantissimo!
Non sai quante volte mi hanno detto "se vuoi puoi farcela", "basta volerlo", "pensa a chi sta peggio di te...chi sta morendo"; e non sai quante volte mi sono sentita in colpa anche perché stavo male. Tutti hanno sempre una grande soluzione a portata di mano, per me però, l'unica soluzione plausibile è sempre stata la fine di tutto; non ho memoria di quando sia iniziato, il mio unico desiderio è sempre stato solo quello di morire (3 tentativi ovviamente falliti). Lotto tutti i giorni per vincere il mio desiderio oscuro, lotto con un farmaco, con una terapia, con la vicinanza di una persona cara, con la costruzione di piccoli riti quotidiani che mi aiutano ad avere delle certezze...ma ci sono dei giorni, quei maledettissimi giorni, in cui alzarmi dal letto, o farmi anche solo una doccia, o solo respirare, è più difficile di tutte le difficoltà affrontate nella vita, è più doloroso di tutte le perdite avute. Molti non capiranno, non capiranno mai, alcuni anche non capendo ti staranno a fianco, altri ti lasceranno andare via, ma tu, io, e mille altri, siamo ancora qui, a lottare. Grazie Shy, ogni esperienza è unica, un grande abbraccio
Ciao Shy. Ti ringrazio molto per questo video, ti seguo da meno di un anno e non avevo mai visto questo video. Sono una ragazza di 16 anni, dislessica, che veniva/viene sempre presa in giro da tutti. L'anno scorso ho avuto una crisi di depressione altissima, e andare da psicologi non è servito. Però a scuola ho conosciuto un insegnante di sostegno meravigliosa, che mi ha salvata da tutto questo. Però con mio grande stupore quest'anno questa insegnante non c'è. Oramai passo ogni notte a piangere, non riesco ad andare a scuola col sorriso o a pensare a nient'altro se non a lei, colei che mi ha salvato. Se ne è andata senza che riuscissi a dirle addio, e non ho più modo di vederla. Nessuno comprende quanto amavo quella prof, era davvero il mio tutto e ora sto avendo un periodo di vuoto e depressione pazzesca. Questo video mi ha fatto riflettere molto e nonostante qualche lacrima penso sia un punto di partenza per cercare di andare avanti, nonostante questa mancanza enorme incompresa da tutti. Grazie.
Un anno fa, non so se è tardi... :P Il punto è, che il "guarire" dalla tua depressione l'hai legato a quella persona. Per riuscire a "guarire" dovresti puntare su te stessa, ad esempio sfruttando la meravigliosa esperienza che hai vissuto con quella prof per sollevarti dallo stato di depressione. Mi spiego meglio, ok, tu eri felice per via di quella persona, ma appunto tu puoi essere felice o stare bene con la vita e il mondo. Questo significa che anche senza quella persona è possibile. Lo so, è facile parlare, ma ci provo ad aiutare xD
Pesante.. stavo smettendo parecchie volta di guardarlo ma mi ha tenuto qui a vederlo tutto il fatto che tu abbia fatto l'esempio dei like su fb.. una cosa banale ma che ha avuto un imprinting enorme su di me.. bravo.. prima volta che commento.. bravo a parlarne così.. senza tabù..
Shy, grazie. A parte il fatto che ti ammiro moltissimo per come riesci ad aprirti, per come ti esponi e per tutto ciò che fai nonostante la tua malattia, questo video (non sono sicuramente l'unica) mi "parla" molto. Non ho mai sofferto di depressione ma soffro ormai da 3 o 4 anni di disturbi alimentari, che si sono aggravati parecchio nell'ultimo anno e mezzo. Posso immaginare che non sia la stessa cosa, probabilmente la depressione è più grave e debilitante psicologicamente, ma molti "stigmi" che la depressione si porta dietro, da te descritti, esistono anche per l'anoressia. "Ma se se ti senti così debole, non puoi mangiare?" è una frase che mi sono sentita dire un sacco di volte, e, da una persona che non lo sapeva ancora, mi sono sentita dire "Ma no, anoressica? tu? Non sei mica così stupida". Allo stesso modo l'idea che se mi vedono mangiare o prendere peso (cosa che è facilissimo succeda per una persona che ha mangiato pochissimo per mesi) automaticamente sia tutto passato, che "sono troppo spensierata e sicura di me per avere un problema del genere". Penso che chiunque parli di un suo disturbo o malattia apertamente, soprattutto quando ci è dentro, faccia una scelta molto coraggiosa e importantissima proprio perchè sono cose così difficili da comprendere dall'esterno; io stessa vorrei riuscire a parlare meglio di ciò che ho, ma non mi sento ancora così sicura. Complimenti davvero
La depressione è presente dove un soggetto altamente pensante capisce che c'è di più di quanto si possa comprendere o vedere in questa realtà, quando ci si rende conto che abbiamo un limite, quando ci si rende conto che noi non facciamo il nostro destino ( noi non abbiamo potere sulle nostre vite concretamente ). Ciò che è la depressione penso debba essere intrinseca nell'essere uomo, anche se in realtà la superficialità è quasi un "contraccettivo" sempre più diffuso, che scherma e difende l'individuo da questo "stato d'animo". Penso fermamente che la vita si vive meglio quando ti fai delle domande, soprattutto quando ammetti a te stesso che non potrai avere risposte, rispetto a chi ignora la propria natura e vive come se la vita fosse una cosa posseduta e non ha un valore preciso.
Non so quanto possa essere utile, ma hai dato voce ai miei pensieri, tanto più quelli recenti. Personalmente, adoro tutti i tuoi video e condivido spesso ( quasi sempre ) il tuo pensiero. In queste tue parole, tuttavia, mi sono totalmente rispecchiata ed è come un'epifania. Mi sento sollevata e anche, in un certo senso, felice perché ho come l'impressione che tu possa capire ciò che si prova a stare in questa situazione. Quindi grazie per il lavoro che svolgi tutti i giorni e grazie di questo bellissimo regalo inaspettato. Davvero 💖
ti capisco a pieno, forse perché sono come te, ho la tua stessa età, forse qualche anno in meno, e ho lo stesso tuo 'sintomo'...e spesso per nascondere questo problema, grosso problema, indosso costantemente una maschera, una maschera per farmi accettare dalla società, ma questo mi logora dentro, mi rende solitario con grosse difficoltà nel relazionarmi con altre persone, per cercare di stringere rapporti sociali con persone che non capiscono il mio stato...e ho cercato tante volte un aiuto, ma spesso vengo visto come quello che 'ti fai problemi mentili inutili', nel lavoro mi sono aperto, ho cercato di spiegare il mio problema con due colleghe che mi hanno suggerito di andare da qualche 'strizzacervelli', ma non ho né il denaro né il tempo né la forza per andare, e spesso, troppo spesso mi sento come te, come hai cercato di spiegare in questo video, in uno stato dove TUTTO sembra negativo circondato da un'area di pessimismo.
PER ME è stato inutile parlarne con gli altri. Sono rari, rarissimi, quelli che sono disposti ad ascoltarti realmente. Tutti quanti, o quasi, si limitano a sbuffare, a liquidarti con frasette del cazzo del tipo "dai, pensa positivo e andrà meglio!", "dai, c'è chi sta peggio", o stronzate di questo tipo. Alcuni persino ti prendono in giro, dicendoti che sei una pessimista cronica e che in realtà stai solo fingendo. Senza contare che, come hai detto anche tu, la gente preferisce allontanarsi da chi si mostra depresso. Non sia mai che, con la nostra "tristezza" (perché per loro si tratta semplicemente di questo), infettiamo il loro mondo -apparentemente- perfetto fatto di sole, cuore, amore, unicorni. Io ci ho rinunciato ad aprirmi con gli altri. Non ho mai trovato nulla di buono, purtroppo. E l'aiuto concreto, quello medico, purtroppo costa e non tutti possono permetterselo. Si va avanti finché si può e quando non si potrà più... beh, sarà quel che sarà.
La Giulia non "giustifico" questi comportamenti, di persone che giudicano ecc., ma ho l'impressione che le persone cerchino persone "positive" perché hanno bisogno loro stessi di tirarsi su, e perché obiettivamente non sanno cosa fare . Ho conosciuto una persona bipolare ed era molto difficile starle vicino. Però penso che,anche non potendo fare nulla di concreto, già avere comprensione almeno da parte di chi ci sta vicino potrebbe significare molto
Non dubito che sia più facile avere a che fare con una persona positiva. Ma è brutto sentirsi rifiutati persino dalle persone che consideri amiche. Fa sentire ancora peggio, fa sentire sbagliati e fa chiudere in se stessi ancora di più.
Ti capisco, durante il mio periodo più brutto ho provato a parlarne con alcune delle persone a me più vicine e come risposta ho ricevuto un "non ti servono le medicine, mica sei pazza" ed un "io non credo nelle persone depresse, è solo gente che vuole attirare l'attenzione". Dopodiché mi sono chiusa completamente sull'argomento e mi sono anche allontanata molto da quelle persone, non ho bisogno di altra negatività nella mia vita. Però se cerchi online ci sono siti e gruppi di persone che ne parlano apertamente senza giudicare, non è la stessa cosa, ma magari può aiutarti :)
Ho visto il video dall'inizio alla fine, e scopro solo ora di questa tua situazione, di cui non mi sarei mai immaginato per come ti vedo sempre. Io ho vissuto in prima persona a contatto con una persona con questo problema, e pure io sono stato tra quelli che non capiva perchè, che si faceva domande e che non credeva che fosse possibile sobbalzare da bene a male senza un reale motivo accaduto in brevi tempi. Il paragone con l'allergia è del tutto preciso al modo in cui capitano questi momenti, e anche se non so ancora come sia, credo che solo chi sia dentro possa cogliere pienamente ciò che tu hai detto. Complimenti perchè come hai detto tu, nessuno parla di queste cose ed è giusto affrontarle come un qualsiasi altro tema.
mamma mia, quanto è bella la comunicazione umana e la possibilità di condividere i pensieri e le esperienze che ci riguardano, soprattutto se a farlo è una persona così profonda a livello mentale . Immenso
Ho constatato che un buon numero di persone che soffrono di depressione sono degli individui che non sono riusciti a portare a termine determinati obbiettivi nella loro vita, degli obbiettivi nei quali riversavano tutto se stessi, obbiettivi che si volevano raggiungere a tutti i costi. non si riusciva nemmeno a concepire la propria vita senza averli raggiunti. Un esempio performante è la laurea non conseguita. Avere troppe ambizioni ed aspettative, a volte, porta all' auto distruzione.
Non è proprio così. Secondo me è spesso proprio la depressione a portarti a non riuscire a raggiungere i tuoi obbiettivi. E questo ti rende ancora più depresso.
valentina esattamente, a me ad esempio è stata la depressione ad "impigrirmi" già a 14 anni. Quindi è stata proprio la malattia a non farmi fare nulla di concreto
Esatto. Più ti deprimi più tendi a non agire. Più non agisci più fallisci. Più fallisci più ti deprimi. Più ti deprimi più ti odi. Sfortunatamente per noi persone depresse ogni piccolo ostacolo diventa una montagna da scalare.
GRAZIE di cuore Vedo oggi per la prima volta questo video e lo terrò li pronto a riguardarlo tutte le volte che mi sentirò solo in una stanza completamente buia con l'unico desisderio di scomparire da tutto e da tutti E' un percorso che non si fa da soli GRAZIE
Ho dovuto stoppare il video più volte perché è un argomento così delicato, ma condivido tutto ciò che hai detto. La società tende sempre a vittimizzare i malati di depressione, li considera come dei reietti ( e come più volte hai detto) che possono contagiare e modificare la visione idilliaca (e fasulla) che si vuole creare.
La depressione è in un certo senso (e sottolineo in un certo senso) contagiosa. C'è per esempio il rischio di essere depressi se un nostro familiare ne soffre.
Grazie. Non lo avevo mai visto nè sapevo esistesse la tua apertura su questa patologia....avevo capito di cosa tu parlassi ogni volta che menzionavi la depressione, ma non sapevo avessi fatto un dicorso così completo e onesto...sul problema e su di te. Grazie.
Caro Shy questo video lo farò vedere a tutti i miei pazienti e a tutte quelle persone (poco attente per non dire altro) che pensano che "tristezza" sia "depressione". E che chi è depresso è solo uno "che si lamenta" o peggio è un "malato di mente" (lo stigma a cui ti riferisci). Nel mio studio ho visto un incremento enorme in questi anni di depressione clinica, la OMS ha perfettamente ragione. Ammiro il modo con cui ne parli, non è facile farlo come hai fatto tu (esponendoti) e neanche comprendere così a fondo questi temi. Bravo!
Quest'anno credo di averlo visto una decina di volte, più o meno lo guardo ogni volta che penso che la vita sia troppo faticosa per essere affrontata. Grazie a questo video credo di aver capito cosa c'è che non va in me e ora penso di poterlo combattere. Grazie
Non ci conosciamo ma hai descritto a pieno tutto ciò che penso e tutto ciò che provo. Persone così vicine a me non hanno capito queste cose e quindi questa è la prova ancora più lampante che bisogna parlare di queste cose, perché non siamo soli e non parlandone è facile che ci si senta "strani". Oggi finalmente mi sono sentita compresa a pieno, mi è sembrato di guardare in uno specchio. Grazie per aver affrontato questo tabù, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Un abbraccio.
Nota medica a margine. La depressione è un disturbo psichiatrico dell'umore (fa parte della stessa categoria dei disturbi bipolari). Le manifestazioni posso presentarsi in vari modi (cognitivo-percettive, somatovegetative, psicomotorie, cronobiologiche) ma sono tutte accomunate da due fattori costanti. Il primo è un umore depresso sul piano emotivo e affettivo, che può presentarsi sia come tristezza che come irritabilità. Un altro sintomo primario è l'anedonia ovvero la totale incapacità di trarre gioia/piacere in qualunque situazione (affetti, hobby, sesso etc) precedentemente considerata piacevole. Esistono vari disturbi che comprendono episodi di depressione. Vorrei tanto che i disturbi psichiatrici vengano considerati più seri, al pari di altre malattie, perché sono altrettanto debilitanti e mortali. Per prima cosa sarebbe utile smetterla di idealizzare/romanticizzare alcuni disturbi (vedi depressione e ansia in primis) a cui spesso la gente si associa per indicare situazioni banali e non di certo patologiche.
Che persona speciale che sei! Mi hai profondamente commossa e offerto non solo un punto di vista nuovo sulla depressione, ma molto di più, quasi essa fosse un doloroso strumento di indagine nel mondo delle emozioni e della sensibilità. Uno strumento che squarciandoci l'anima ci consente l'accesso ad altre dimensioni, invisibili ai più, a quelli che esortano ad essere efficienti, metodici...a tirarci su. Tu hai una sensibilità meravigliosa. Con questo video aiuti a osservare l'esistenza con gli occhi del cuore. Sei un dono.
"Ci sono dei lunghi periodi nei quali non ho alcun sintomo, poi ci sono dei periodi brevi o anche più lunghi nei quali diventa una lotta" Questa frase fa malissimo perché mi ha fatto collegare tutti i puntini. Mi ha fatto capire che forse, nonostante questi sei mesi di star bene, se mi è venuta una paralisi dopo così tanto tempo c'è un motivo, se ho nuovamente sempre mal di testa c'è un motivo, se sto paccando tutti i miei amici quando mi chiedono di uscire c'è un motivo, se sto aumentando le ore relative all'ascolto della musica c'è un motivo. E dopo tutti questi mesi, ho paura di tornare a provare le stesse cose contro cui combatto da qualche anno. Ogni volta sembra di avere meno forze della volta precedente e ogni volta, arrivata questo punto mi chiedo "ce la farò anche questa volta?" Ma il problema è, anche se ce la dovessi fare, che senso ha se poi torno a stare così male? Che senso ha vivere in un dolore simile? È per questo che quella frase mi spaventa così tanto. Perché so che un giorno non troverò più un senso a niente e non riuscirò ad uscirne.
Capisco cosa provi. La depressione come se ne va, ritorna, quasi inaspettatamente e cmq velocemente. Ogni tanto penso però, (e leggendo il tuo commento ci ho ripensato) che quei "6 mesi" di benessere (o cmq di normalità) valgano tutti quegli altri 6 di malessere. Come se fossero una ricompensa. Pensala così..quando stai bene non è falso il tuo stare bene ma è più vero del tuo stare male quando stai male (o non ha cmq meno dignità e importanza).
Non c'è molto che possa fare per te o dirti, perché ognuno di noi è diverso ed ognuno di noi segue dunque strade diverse, posso solo parlare del mio modo di vedere questa cosa e di darle un senso, perché credo che dare un senso a cose come questa sia molto importante. Il mio modo di dare un senso al mio disturbo, ovvero disturbo d' ansia con tratti depressivi, è la testimonianza e l' ascolto. Se incontro qualcuno che sta male come sono stata io lo ascolto e racconto come mi sono comportata in certe situazioni difficili, cosa ho provato a fare di concreto per uscirne o per mitigare i sintomi , soprattutto, con la mia esistenza, cerco di essere una testimonianza vivente che stare meglio si può, che una diagnosi di questo tipo non è necessariamente una condanna a morte. Ho trovato dunque un senso al mio disturbo nella comprensione e nell' aiuto/ascolto degli altri. Ovviamente funziona per me, non so se possa funzionare per gli altri. Immagino che possa essere così per alcuni ma non per tutti. Cerca di capire se anche per te può funzionare una cosa del genere. In bocca al lupo!!!!
Complimenti e grazie. Aiuterai molte persone. Non serve aggiungere altro
Purtroppo CONOSCO la depressione e vorrei che i media né parlassero di più, grazie per questo video è importante parlarne
Giusto :)
Grazie per il coraggio di averci messo la faccia a parlare del “buio” che chi vive o ha vissuto conosce. Perché a noi (chi, anche se per un istante, quel buio l ha visto in faccia) ci hai fatto sentire meno soli e più umani, rispetto a chi purtroppo non é in grado di darci l aiuto adeguato. Questo video é un aiuto.
Che carino vedere il mitico Bressanini che lascia un commento per Shy.
Leggete o guardate dei video di Jiddu Krishnamurti, Shy non ti conosco ma questo commento è una risposta al tuo stato d'animo.
Ogni volta che ricado nella mia spirale depressiva, circa una volta ogni due anni, riguardo questo video, perché mi da tanto coraggio. Grazie anche questa volta.
Dopo 6 anni mi sono finalmente deciso di guardarlo... Sembra quasi che tu abbia viaggiato nel tempo, tutto nel video è correlabile ad oggi e ogni predizione era/è azzeccata.INCREDIBILE, grazie ancora per i tuoi contenuti!
"com'è possibile che sia stato così male da dover stare sdraiato a terra per ore".. Quando lo hai detto mi hai fatto sorridere.. E sai perché? Perché adesso mi sento meno solo
Pllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll llllllllllllllllllllll
la cosa peggiore sono le persone che ti allontanano perché sei "disturbato", "negativo", o quelli che ti dicono che in Africa stanno peggio di te, o quelli che propongono circoli viziosi del tipo "Esci, fatti degli amici, fai sport, ecc...." cose che non puoi fare se sei depresso, se stessi bene le farei, e quindi ti accusano di essere pigro e di non voler reagire.
O quando ti dicono cose proprio stupide del tipo "Se soffri d'insonnia mettiti la sveglia e regolarizza il sonno" ed è inutile spiegare che hai bisogno di dormire il più possibile.
O quando tirano fuori la "volontà", che dal punto di vista neuroscientifico è determinata dalla biologia del cervello che è compromessa a causa della depressione...
O quando sei dentro casa con chi ti causa la depressione e a colpa della disoccupazione patologica in cui viviamo non puoi andartene via....
Io la vedo una condizione senza uscita.
Anch'io
Forse può aiutare questo video ua-cam.com/video/nEy8AhfGaDY/v-deo.html
La cosa peggiore è che il problema non sta nel fatto che quelle persone non abbiano la sensibilità necessaria per comprendere la tua situazione, sta nel fatto che tu ti ripeta già da tempo tutto quello che ti dicono, non sono pensieri nuovi, per quello fanno così male. Passi le ore a guardare il vuoto senza sapere nemmeno se stai respirando o meno, con tutti i viaggi mentali che ti sei fatto hai già analizzato tutte le minime situazioni , non vedi una via d’uscita perché già sai “tutto”. È come se avessi un inquilino pessimista che prende il controllo del tuo cervello e non ti lascia vivere, è il tuo ego. Non sai tutto, non ci sono solo persone insensibili, ci sono persone che stanno lottando come stai facendo tu che sono disposte a darti la loro anima pur di sentirsi utili almeno per una volta, scendi dal piedistallo dell’” io soffro e voi non potete capirmi”. Smettere di chiudermi in me stesso mi ha aiutato più di ogni altra cosa, più dello sport, più di farmi l’uscita con gli amici, trova qualcuno disposto ad esserci per te, se non lo trovi, sii tu quell’amico. Sono 6 anni che sto lottando, sto iniziando a guardare la natura con occhi diversi, non ho più la sensazione di stare solo sopravvivendo, non voglio mollare adesso, non farlo nemmeno tu per favore. Spero che dopo due anni tu stia meglio.
@@LionKing279 son capitato qui per caso e ti ringrazio per il consiglio del libro!
@@federiccobene scardovelli è un grande
Sono ormai due anni che non mi riconosco più, c'è qualcosa che sento di aver perso. Sono più i giorni in cui mi percepisco fisicamente assente che non. Sono entrata in uno strano limbo in cui le cose sembrano non toccarmi, tutto ha lo stesso sapore e gli stessi colori. Tutto intorno a me sembra scorrere e prendere una strada, mentre io no. Sono ferma, immobile in una condizione che mi sembra impossibile da superare. Le persone vanno avanti, fanno cose ed io no. Io rimango come una cretina ore su di un letto a guardare fuori, a piangere, a non trovare una motivazione per alzarmi, a non capire cosa stia succedendo. Ed il tempo passa, passa così veloce che neanche mi rendo conto di quanto io ne senta di aver sprecato. Mi sembra una giostra da cui non riesco a fare in tempo a scendere, che subito ricomincia un altro giro sempre più demoralizzante, sempre più peso da affrontare. Eh, non so. Non so cosa sia, so solo che mi destabilizza e mi butta sempre più giú. Spero di riuscire a trovare un po' di forza che al momento non mi sento di avere. Chiedo venia a chi leggerà questo papiro di cui si poteva fare a meno, ma grazie shy.
Jeirods mi rivedo moltissimo nella tua situazione. Sappi che non sei sola e che ci sarà sempre qualcuno pronto ad aiutarti. Forza!
Ti capisco perfettamente, 3 anni fa mi successe la stessa cosa.Non so se la posso definire veramente depressione, ma non è stato facile. Praticamente finite le superiori mi sono iscritta ad una facoltà che in realtà non volevo frequentare, non sono riuscita a legare con nessuno, gli esami mi mettevano davvero molta ansia, quindi ho abbandonato l'università, con conseguente delusione da parte dei miei e poi delusione per me stessa. Sono rimasta spiazzata perché non sapevo cosa fare, è stata una delle sensazioni più alienanti che abbia mai provato perché sei lì bloccata, non sai cosa fare della tua vita, i giorni sono sempre uguali e inutili. Le persone attorno a me andavano in università, lavoravano, iniziavano qualcosa e io no. In più, questa condizione stava minando il rapporto con il mio ragazzo perché lui in poco tempo era stato ammesso alla scuola che desiderava frequentare e aveva trovate lavoro, mentre io non andavo avanti. Ero invidiosa. Poi abbiamo adottato un cane.. Non so se è stato grazie a lui, ma ho cominciato ad alzarmi dal letto presto per portarlo fuori, lo curavo, giocavo con lui, insomma avevo qualcosa da fare no? Mesi dopo iniziai quasi a tempo perso a cercare corsi da frequentare. Ora devo iniziare l'ultimo anno di questo corso. Non dico che sia super felice, che mi godo la vita e che ho realizzato il mio sogno (perché in realtà non sono ancora convinta di ciò che farò in futuro), ma sto provando anche se ogni tanto torna ad essere difficile. Spero che tu possa cominciare a superare l'ostacolo come ho iniziato a fare io.
@@francescalavatelli6167 io non sono depresso ma so per certo che se dovessi trovarmi in una situazione simile, mi ricorderò di questo messaggio e mi aiuterà, grazie
Oddio.
Io sono così da 3 anni e hai descritto così bene come mi sento che sono scoppiata a piangere alle 7:01 del mattino.
Ciao! Hai scritto questo commento tanto tempo fa e quello che spero sinceramente è che la tua situazione sia risolta da allora.
Il tuo commento mi ha colpito perché io mi sento davvero allo stesso modo, hai descritto alla perfezione il momento nel quale mi trovo anche io.
Questa testimonianza di Shy è stata per me forse la cosa più importante che abbia mai trovato su internet, uno dei momenti più importanti della mia vita.
Non mi ha dato soluzione ma mi ha fatto capire che non sono solo a trovarmi in questi panni e questa è la cosa migliore che mi potesse capitare.
Grazie.
Sono una di quelle persone che ha cercato questo video nei mesi scorsi, grazie di averlo rimesso💙
Mi ha sempre dato fastidio l'idea comune che chi soffre è debole, chi sta bene è forte. Per affrontare una condizione come la depressione ci vuole molta forza, che ad altri non viene semplicemente richiesta perché sono già fuori dal buio.
Ricordo che l'anno scorso piansi guardando questo video. Avevo attacchi di panico quasi quotidianamente, agorafobia, ansia per ogni cosa, non dormivo, non uscivo di casa, a malapena mi muovevo dal letto. Ero arrivata addirittura a contemplare il suicidio. Oggi sto meglio ma è una lotta quotidiana, faccio tutt'ora fatica a fare tante cose ma prendo ogni doccia, ogni uscita di casa, ogni notte decente di sonno come una vittoria e non mi sono mai vergognata delle mia malattia, la odio, ma la affronto. Qualche giorno sono più forte di lei e qualche giorno lei è più forte di me, ma funziona così. Questo video in piccola parte mi ha aiutato, mi sono sentita meno sola e non è cosa da poco. Grazie.
__Phantastica. Ciao, leggendo il tuo commento è come se stessi leggendo il me stesso da un paio di anni.
Gli attacchi di panico ormai sono anche per me un appuntamento quasi quotidiano, anche se fortunatamente sento meno l'agorafobia (o forse sono anche un po' masochista e quindi me le vado a cercare).
L'unica cosa che mi da davvero fastidio ormai non sono tanto le varie tachicardie e le sensazioni malevoli in certi contesti (ormai ci convivo, grazie ad un amico che mi ha insegnato un paio di cose), ma la velocità con cui le belle sensazioni passano riportandomi in uno stato di quasi apatia
❤
Ciao sto attraversando pure io questo periodo di ansia/DAP/depressione.. come stai ora?
i farmaci in molti casi sono determinanti, credo che l'umanità abbia solo da sperare nella scienza medica,
La depressione mi ha spinto, a 22 anni, a trovare una compagna meravigliosa, a laurearmi, a lavorare, ad allenarmi, ad avere amici fidati e familiari che mi vogliono bene, ho un'identità chiara e ben definita e sono fiero di quello che sono diventato. Ce l'ho ancora, nonostante tutto ciò. Viene meno spesso, dura meno, ma c'è e quando viene sai cosa si prova. Nonostante sia davvero davvero spiacevole, aspetto che passi da sè, dopo qualche giorno o settimana di fila e intanto, nonostante non mi vada, cerco il più possibile di portare avanti le cose che porto avanti di solito. L' unico modo per uscirne, se mai se ne uscirà, è mettersi nella condizione di poterla affrontare ogni volta nel migliore dei modi. Fino alla fine. Un abbraccio.
Sono le 02:06 del 13 ottobre 2020.
Mi ricordo il giorno in cui caricasti questo video. Avevo 17 anni, ero felicissimo della mia vita, avevo una voglia di vivere esagerata. Ti seguivo giornalmente per i classici video informativi, ma decisi comunque di guardare questo video per curiosità. Tutto quello di cui parlavi appariva assurdo ai miei occhi.
Oggi sono passati 3 anni da quel giorno, ho 20 anni e sono depresso. Negli ultimi due anni ho vissuto tutto quello di cui hai parlato nel video. All’inizio ero triste e c’erano molte cose che non andavo, ma credevo e speravo che tutto sarebbe passato.
Invece niente, non passavo esami all’università, iniziai a non andare più a lezione e a non uscire più di casa, decisi di lasciare la mia fidanzata perché dal vederla come un aiuto ero passato ad aver paura di “contagiarla” con la mia depressione.
Ovviamente la situazione è più complicata di quanto io possa scrivere in questo commento, comunque ci tenevo a dirti che oggi ho raccolto le ultime forze che mi sono rimaste e ho deciso di provare a ripartire e quindi sono venuto a ricercare questo video.
Chissà tra altri 3 anni come si sarà evoluta la situazione.
Non sei solo ! Ti abbraccio e buona fortuna. Tienici aggiornato
Ti abbraccio
Il tuo commento mi ha spezzato, I feel you. Un abbraccio, spero tu stia bene!
Spero tu stia meglio 🌸
Ho circa la tua età ed ho una storia simile alla tua. Ti sono vicina
Ti voglio bene Shy. Mi sono ritrovata nel pezzo in cui dici che credi che tutti gli altri siano forti, felici, spensierati, sappiano sempre cosa far, cosa dire, non abbiano dubbi sul proprio futuro né paure, mentre io, te, altri, ci chiediamo continuamente se quello che stiamo facendo, che abbiamo fatto e che faremo sia/sia stato/sarà giusto. Dire che soffro di depressione è una mancanza di rispetto verso chi ne soffre davvero, tuttavia ho passato un periodo nella mia vita in cui mi sono ritrovata in molte delle tue esperienze e tuttora, all'incirca a mesi alterni, sento la terra sdrucciolare sotto i miei piedi, anche a causa di stupidaggini, scorgo le profondità di un baratro e ricado in quello stato che mi ha visitata la prima volta qualche anno fa.
"Il suicidio? Una soluzione definitiva a un problema temporaneo".. l'aveva detto Robin Williams..
Da psicologo che sente costantemente personalità del web sparare castronerie sul tema perché "c'hanno il cugino depresso"...
...te lo posso fare un applauso?
Applauso, lungo, intenso, e mi spiace di non avere altre 4 paia di mani per aggiungerle nell'applauso.
Lo sai che la maggiorparte non vá in terapia perché sanno che in buona parte é una panzana? Sei consapevole?
@@theweb3182 sì, sono cosciente che molte persone non riescano ad accettare di avere un problema e difendano il proprio sè proiettando la svalutazione sull'intera categoria.
È un problema che noi psicologi tendenzialmente non trattiamo.
Se sono felici così come stanno NON C'È alcun problema reale. Se non interferisce col loro normale percorso di vita, NON C'È alcun problema reale.
D'altrocanto, negare un problema, aggredire chi può aiutarti arrivando a negare la stessa esistenza di necessità simili nel mondo, non è risolutivo.
Se hai problemi oggettivi, che, per fare un esempio, ti bloccano dentro casa o ti isolano in altre maniere, a me psicologo che tu non voglia riconoscerlo in realtà cosa cambia?
Condizione essenziale del nostro intervento è la RICHIESTA D'AIUTO.
Intrufolarmi nelle vite di chi non vuole non è mio diritto o compito.
Il primo passo lo fa sempre la persona.
E senza quello, senza la volontà reale di cambiare e riprendersi la propria vita, io non potrei fare nulla in ogni caso.
Quindi sì, ne sono consapevole, e la mia porta rimane aperta comunque.
Ho scelto di aiutare quante più persone possibili con tutti i mezzi che ho.
Sono pure liberi di prendermi a parolacce per tutto il tempo della seduta, se li fa stare meglio.
Io starò lì ad aiutarli come meglio posso.
@@The_Catman Stai vendendo la cosa con una realtá distorta.
1. La professione dello psicologo é in dubbio scientifico (diversamente dallo psichiatra)
2. Questo non conclude che loro siano contenti di tenersi questa situazione
3. Le sedute COSTANO
4. Sei te che dici che negano un problema
@@theweb3182 ehm, no.
Non v'è nessun dubbio scientifico.
La psicoterapia, in particolare, è riconosciuta come terapia che agisce sui fattori neurotrofici del cervello.
È estremamente provato a livello scientifico.
Una qualsiasi ricerca in una banca dati riconosciuta come pubmed lo può provare.
Grazie. Questo video, le tue parole e tutto ciò che trasmetti sono assimilabili a una lampadina che si accende per chi più non vede. Ho sentito il conforto come fossi mio fratello. Grazie
Questo video l'avevo già visto lo scorso anno e non posso far altro che dirti che sei una persona forte che ammiro molto. Sei sempre stato un ispirazione per me e per gli altri che combattono questa battaglia infinita. Potrei dirti una cazzata, come "dai, passerà!" oppure "ma capita a tutti di essere tristi, sorridi e la vita ti sorriderà!", ma queste frasi non migliorano la situazione, anzi spesso la peggiorano solo facendo sentire soli e/o presi in giro. Quello che ti posso dire è un semplice e sincero: tieni duro, non sei solo.
Love you, Shy!
È da quando sono nato che mia madre combatte con la depressione, essendo stato cresciuto da lei sono stato in un certo senso " contagiato" dal suo modo di pensare ritrovandomi a 17 anni con attacchi d ansia e malinconia quasi costante( cosa che mi ha fatto abbandonare il liceo classico dopo 4 anni che lo frequentavo a metà anno). Fortunatamente ora mi sento molto meglio grazie ad un libro letto quest estate, "come combattere il senso di colpa" di Lucio della seta, e mi sento in obbligo di esprimere un concetto che ha totalmente cambiato il mio modo di pensare aiutandomi ad andare avanti spensieratamente. Riprendendo le idee si Freud, Lucio scrive che la psiche é suddivisa in 2 parti, una é l ego che prende forma nella nostra spontaneità e nella nostra razionalità piú pura, quella che definisce la nostra persona nel modo piú limpido possibile. L altra é il super ego, la causa principale di patologie come ansia o depressione, quel luogo nella nostra psiche dove é presente l autogiudicarsi, un "tribunale spietato e senza cuore" che continua a giudicarci senza ragione non facendoci sentire all altezza del mondo, che ci impone dei criteri di valutazione insensati facendoci sentire depressi se non li rispettiamo, convincendoci addirittura che l autogiudicarci sia diventata una parte di noi stessi. Lucio scrive che un modo per contrastare questo "tribunale" sia, ogni volta che non ci sentiamo all altezza di qualcosa o giudicati, porlo davanti a noi come se non fosse una parte della nostra personalità, ma solo un ostacolo per la nostra realizzazione, bisogna cercare di guardarlo dall esterno il piú possibile. Una volta riconosciuto col tempo il super ego andrà per perdere la sua forza, rendendoci delle persone molto piú spontanee ed autoriflessive, molto meno egoisti e molto piú altruisti.
Scrive anche che molto probabilmente un super ego molto insistente si possa formato a causa di persone intorno a noi che ci hanno continuamente fatto sentire impotenti o poco importanti negli anni dell infanzia facendo si che assorbissimo i loro criteri di valutazione rendendoli i nostri, che continuamente rivolgiamo CONTRO noi stessi.
Lo scoprire questo modo di pensare per me é stata una rivelazione, e spero che lo sia anche per voi. Ricordate che abitiamo in una società che rincorre il profitto senza guardare in faccia nessuno, dove ormai valori come comprensione ed empatia sono andati persi, dove credenze e luoghi comuni hanno preso il posto del vero benessere delle persone. Ricordate che "non fare agli altri cio' che non vuoi sia fatto a te stesso" non é solo una dei tanti dogmi di una delle tante ormai decadute religioni, ma un insegnamento molto piú pratico ed utile al bene della società di quanto non lo possa ORMAI sembrare.
Detto cio' mi rimane solo che darvi un buona fortuna, spero che questo commento vi abbia
lasciato qualcosa.
Grazie per averlo ripubblicato, per me questo video ha significato davvero molto al tempo di Unedited. Grazie veramente.
Questo video continua a spuntare sulla home più o meno periodicamente ogni anno e fa sempre bene rivederlo
Avevo 15/16 anni quando ho sperimentato tutti quei sintomi da te descritti.. ma ehi, nulla di cui preoccuparsi mi dicevo, rassicurata anche da genitori e amici.. "è l'adolescenza", "poi passa tutto", "sei troppo piccola per essere veramente triste".. Sono cresciuta credendo che fosse tutto una cosa normale.. l'isolarsi da tutto e tutti, perdere progressivamente interessi, non avere stimoli, non avere forza o energia per fare cose anche banali, procurarsi dolore.. Sono arrivata adesso ad avere 20 anni, a seguito di sconfitte e delusioni, a non saper cosa fare della mia vita.. Ho iniziato da poco ad andare da una psicoterapeuta che mi aiuta e supporta.. Ve lo consiglio. Un saluto e un abbraccio forte a tutte le persone che ci sono dentro.. Non siete soli.
il problema è quel passaggio, il chiedere un vero aiuto, io ormai la vivo da anni questa situazione con tanti alti e bassie mi è stato consigliato da diverse persone di consultare degli psicologi(compresi gli psicologi stessi di altre persone) ma non ci riesco, perchè prima dovrei ammettere questo problema alla mia famiglia...
Premesso che ho iniziato da poco ad andare da uno specialista, fino a un po' di tempo fa la pensavo come te.. Me lo propose mia madre e io inizialmente rifiutai, non volendo ammettere questo mio disagio e problema, nascondendolo a me stessa, facendo finta che fosse tutto okay e non pensandoci.. Poi invece ho iniziato a chiedermi: 'Sono quindi sbagliata? Ma sono messa veramente così male da dover farmi vedere da qualcuno?'. Ci ho riflettuto su a lungo, sulla mia situazione attuale, e, visto come stavano le cose, ho pensato: perchè no? Tanto le cose non possono peggiorare, al massimo sarà solo uno spreco di tempo e di soldi. Titubante, ho quindi iniziato ad andarci e devo dire che aprirsi così tanto, poter parlare di tutte le cose che mi passano per la testa sapendo che dall'altra parte c'è qualcuno che ascolta e non critica, dopo anni di chiusura, è stato liberatorio. Non so come andrà a finire questa situazione, se migliorerò, se le cose invece non cambieranno, ma adesso so che c'è una persona che mi supporta e sostiene e con cui posso parlare liberamente. Ci sono comunque veramente tante persone che si fanno vedere da psicologi/psicoterapeuti per i più disparati motivi.. Tu di certo non sarai il primo e neanche l'ultimo. Le sedute sono poi ovviamente confidenziali e quindi sarebbe poi una cosa solo fra te e il dottore, se sei maggiorenne la famiglia può anche non essere coinvolta. Vedila come una chiacchierata.. tutto qui. Se ce l'ho fatta io, persona super paranoica e non in buoni rapporti con la famiglia, sono certa che ce la puoi fare anche tu! Ti consiglio di valutare bene la tua situazione e almeno farmi un pensiero. Good luck
No insisti, sempre meglio prevenire!!! Un saluto
@@maledetto1221 e sperare che la famiglia accetti tutto visto che la psicoterapeuta prenderà i soldi indovina indovina da chi?
Sono una persona che soffre di depressione grave maggiore, ormai sono tre anni dalla diagnosi,una lotta continua ed estenuante,per non parlare della maschera che si deve indossare ogni giorno e forzatamente per sembrare una persona felice,ricettiva, positiva,io vedo la depressione come un tuo doppio,una parte di te lotta,l'altra cerca di sabotarti costantemente,ti sbatte contro un muro,ti blocca ti atterra,e tu devi impiegare uno sforzo immane anche solo per alzarti e uscire dalla Porta di casa, debolezza? assolutamente no,anzi,ci vuole una grande forza di volontà per cercare di conquistare un minimo assaggio di quelli che chiamano "normalità",non mi vergogno di ammettere di essere un soggetto depresso, inoltre la depressione ha mille volti e spesso è così subdola che nemmeno ci si rende conto di soffrirne, grazie per la tua testimonianza,hai tutta la mia stima e spero che leggerai il mio commento.
Hai una sensibilità e un'intelligenza fuori dal comune, questo è il tuo pregio e la tua condanna. Un abbraccione per averne parlato così, come fosse un'allergia alla vita. Big.
Convinto Te
Ogni tanto, quando la brutta bestia ritorna, mi piace venire qui, e mi sento meno solo
Penso spesso a questo video, probabilmente ha influito su di me
Shy ed Enrico nello stesso video. Potrei piangere
Castiglionianstallon idem!
me lo riguardo a volte...
Arkham Non puoi saperlo, e comunque non c’entra niente
È dalle medie, da più di 10 anni, che mi porto dentro un costante senso di vuoto che spesso si traduce in una sensibilità e fragilità che molte volte fanno si che gli altri si allontanino da me o mi considerino un debole. Non so se sono depresso, ma tante, troppe volte mi è capitato di chiudermi in stanza alle 2,3,4 di notte, quando tutti dormono, per piangere. Senza motivo. Senza una vera causa. Posso dire con certezza che il 50/60% dei giorni della mia vita fino ad oggi li ho passati ad immaginare la mia morte e la vita degli altri senza di me. E la maggior parte di loro erano indifferenti o addirittura felici. Il peso, cioè io, se ne sarebbe andato in tal modo. Poi un giorno conobbi il mio più grande amore, che si realizzò in una penna e in un foglio. La scrittura è letteralmente l'unica cosa che mi ha reso vivo nella mia vita. Mi ha reso ciò che sono e mi ha sempre dato emozioni che niente altro avrebbe mai potuto darmi. Oggi, a distanza di 3 anni dalla sua uscita, riguardo questo video per me più attuale che mai perché combattere ogni giorno con il non sentirsi abbastanza, sentirsi in trappola, inferiore ed avere solo vuoto intorno sono cose per me molto familiari. Scusate per il lungo commento e lo sfogo. Grazie Shy per questo video e per il tuo amore per l'informazione e la ricerca di un mondo migliore o almeno più sincero e giusto. E grazie per farmi compagnia ogni sera ormai da anni, diventando per me un amico migliore di tanti altri "amici".
Io sono molto giovane e mi sono ritrovata questo carico enorme da sopportare. Combatto la depressione da quando avevo dodici anni. Non prendo nessun farmaco. I miei genitori sono convinti che la mia sia solo pigrizia e che debba solo "darmi una smossa". Spesso mi sento crollare. Ma stringo i denti e vado avanti. Molte volte mi guardo e penso che la mia vita non abbia alcun senso di esistere. È difficile andare avanti e certi giorni non voglio neanche alzarmi dal letto. Vorrei solo guardare il soffitto per ore. Avvolte sembra svanire, ma poi ritorna sempre. Ci vuole davvero coraggio per non mollare tutto e buttarsi nell'abisso
Juria 06
Capisco benissimo come ti senti, è un mostro che non ti lascia mai definitivamente. Ho passato anche io quella fase dove la mia famiglia non comprendeva il mio stato d'animo, pensava fosse un capriccio. Poi è arrivato un momento in cui hanno dovuto per forza capire ed accettare che non era una condizione trascurabile. Comunque il mio consiglio è: la tua famiglia non riesce a capire? Prendi l'iniziativa e abbi cura di te stessa, vai a cercare qualcuno con cui parlare di queste cose, non è debolezza, ma NON si supera questa cosa da soli e lo so per certo per esperienza personale. E se è una condizione che vivi da anni, capirai sicuramente l'urgenza di farlo, so che questo può sembrare difficile da fare, però ne trarrai beneficio e le cose andranno meglio 😀 Coraggio!
Bellissimo video che tutti dovrebbero vedere.
Può:
- aiutare tantissimo le persone che soffrono di depressione o di ansia
- "svegliare" le persone che non soffrono di questi disturbi e che, troppo spesso, si comportano in modo superficiale a riguardo
Grazie Alessandro, trovi sempre le parole giuste anche quando tratti argomenti delicati. Sei una garanzia. Rappresenti al 100% la parte bella di UA-cam.
Una conterranea
duplice bel antologia di cacca di un discorso stroncato sul nascere:|
Fiore! Ma anche qui? Ahahah
+Marco Rubboli, chi sei? Ahahahahah
E comunque certo, io seguo youtuber di qualità! :-)
Arkham, probabilmente non mi sono spiegata a dovere. Quando dico che questo video può aiutare moltissimo, non intendo certamente dire che può sostituire una psicoterapia. Voglio semplicemente dire che, anche il solo sapere di non essere soli, può essere d'aiuto e di conforto. Io soffro d'ansia, so quel che dico: trovare video come questi o esperienze scritte sui forum da persone con il mio stesso problema, in passato, mi è stato molto d'aiuto. Solo questo. Non penso di aver detto chissà quale castroneria...
Ansia e depressione non sono la stessa cosa, lo so benissimo, stavo semplicemente riportando un pizzico della mia esperienza, ovvero il conforto che ho trovato nel sapere che non ero sola con questo problema (parlo dell'ansia, non di questo video di Shy).
"Solo per audience"... Beh, sì, è probabile che qualcuno - nel mare vastissimo che è UA-cam - abbia approfittato di argomenti sensibili per attirare click e pubblico, ma non credo proprio sia il caso di Alessandro. Non lasciarti turbare dai commenti degli altri o da ciò che ha raccontato Shy, il quale ha riportato - come ha più volte precisato - solo la sua esperienza.
Non sai quanto mi abbia aiutato questo video. Soffro di attacchi di ansia, che non è minimamente paragonabile all'ansia prima di un esame o un colloquio. Quello è semplice nervosismo misto ad adrenalina. Ho dei periodi in cui vivo tranquillamente, ma a volta passo mesi costantemente con l'ansia. Ti senti pazzo, e hai paura di morire o di impazzire. A quest'ansia, da circa 2 anni si è manifestata anche la depressione, a causa di situazioni familiari poco piacevoli. Ci sono giorni in cui l'unica cosa che mi va di fare è andare via, o ancora peggio farla finita. Ma l'amore che provo per i miei amici e per i miei cari mi dà la forza di andare avanti. Ormai ho capito che è parte di me, e andare da una psicoterapeuta mi ha aiutato moltissimo. Se state male, curatevi, chiedete aiuto perché non c'è niente di male. Amatevi, amate la vostra vita e accettatevi per come siete.
Penso che questo video me lo dovrò rivedere spesso, ci saranno periodi in cui sarà di grande aiuto ;-)
Alessandro, avrei voluto commentare ogni 2 minuti dicendo quanto io stimi il tuo operato ( come youtuber e come uomo ) ma ho preferito stare ad ascoltare tutto d'un fiato. Apprendere. Imparare dalle tue esperienze a dalle tue parole.
Sono stato molto triste anche io in molti periodi. Ragazza, università. Ma per rispetto di chi davvero soffre di depressione non posso dire di esserlo stato.
Purtroppo per molti, vista da fuori, la situazione appare troppo facile. So quanto sia difficile andare avanti ogni giorno con un demone di quelle dimensioni sulle spalle e vederti andare avanti giorno per giorno, combattere con le unghie e con i denti, mi rende davvero contento di conoscerti. Ho consigliato questo video ad una mia amica di penna, anzi di whatsapp. Non so quanto sia triste piuttosto che depressa ma spero che con le tue parole e con la mia costante presenza possa trovare qualcosa di bello, qualcosa per cui vivere allegramente tutti i giorni.
Troppe sono le persone che trattano con sufficienza chi è depresso, considerandolo debole, ma io credo che ci vogliano le palle di diamante per esporre le proprie debolezze, soprattutto quando lo si fa davanti a tante persone.
Preferisco essere presente accanto ad una persona durante il periodo difficile e non dopo. Perché a starci dopo son bravi tutti. Per queste ragione spero che, nonostante io sia solo un piccolo fa in una mole di 423.497 persone, queste parole, questa mia ammirazione possano in qualche modo alleviare i brutti pensieri e farti sapere che non sei da solo. Nessuno lo è. Chiunque legga questo commento e soffra degli stessi problemi sappiate che non siete soli.
Cito una frase del mio ''eroe'' Chester di cui la storia la conosciamo tutti. Ti auguro il meglio Ale. A te e a chiunque necessiti di un po' di forza in più per andare avanti ogni giorno.
'' A chi importa se un'altra luce si spegne in un cielo pieno di milioni di stelle? Beh a me importa.''
Oggi ho ufficialmente riconosciuto questo problema, questa malattia, fare parte di me. Non so da quanto mi ci senta così, forse anni, forse negli ultimi mesi si è intensificata, e dal mio punto di vista nemmeno i depressi sanno ben spiegare la depressione, ma quello che sento è il vuoto assoluto, una pesantezza che mi pervade dentro e mi ha portato a isolarmi da tutto e da tutti. La voglia di fare è pari a zero, in certi momenti non vedo nessuna via di uscita, in altri ancora scoppio a piangere così, dal nulla, di notte o quando sono solo. Mi sento sempre solo non solo per la mia tendenza ad isolarmi ma anche perché il covid ha amplificato questo problema, contatti quasi del tutto chiuso e ripeto, voglia di fare pari a zero, a stento riesco a rifarmi il letto la mattina. Ne ho parlato da pochi mesi con mia madre che inizialmente non capiva, e mi rimproverava per i miei atteggiamenti da pigrizia. "Non fai niente tutto il giorno", "La notte stai sempre sveglio, ma che fai?!" (piango mamma, scusami). Poi qualche giorno fa mi ha sorpreso (vengo da una famiglia di operai quindi non mi aspettavo di certo che mi capisse), è entrata nella mia stanza e mi ha chiesto: "come va? che ti senti? parlami". Quando me l'ha chiesto sono scoppiato a piangere e sta cercando in tutti i modi di capirmi, mi ha detto che non le piace vedermi in questa situazione e chiedendomi scusa ha capito che c'è qualcosa che non va. Ma non è facile uscirne e me ne sto rendendo conto solo adesso (nonostante abbia visto un pezzetto di video tanto tempo fa quando depresso, non lo ero). Questo perché io so bene cosa la gente potrebbe pensare di me e questo mi disgusta. Lo so bene perché se una persona chiede aiuto direttamente alla società viene sempre ostacolata ancora per un problema di (dis)educazione, o forse perché di base sono più attrattive le persone più energiche e più forti. Nessuno ha voglia di sentire una richiesta di aiuto che non è visibile a prima vista, e anzi, spessissime volte neanche quando la richiesta di aiuto è rivolta in maniera indiretta, ad esempio quando un sabato sera chiedi a delle persone di uscire e passare del tempo con te, e puntualmente tutti trovano delle scuse o hanno già altri impegni, nella loro meravigliosa e incasinata vita piena di energia.
Da anni ho, in famiglia, un malato di depressione. A lungo l'ho odiato, mi pareva codardia, un espediente per non prendersi le proprie responsabilità. Grazie a shy ho iniziato, circa due anni fa, a cercare di comprendere questa malattia, e gliene sono grato, tuttavia ora sono diventato troppo accondiscendente, lo tratto come se non sia in grado di avere pensieri razionali. Trovare l'equilibrio tra le due reazioni è una sfida durissima
molto spesso è perchè neanche lui sa gestire la cosa, ha avuto esperienze anche io con altri oltre che con me e so che non esiste una schema che funzioni bene, o se esiste non è detto che funzioni ancora
Bisogna avere molta pazienza e anche tatto. Ma non una pazienza effimera quella del "dopo una e due poi basta", bensì una pazienza sovrumana al pari della malattia. Tanto è che ci sono specialisti che consigliano delle terapie familiari per cercare appunto di gestire le difficoltà, conoscere e stare il più vicino possibile alla persona affetta da depressione. Per esperienza, ti posso dire che qualche volta basta soltanto la presenza di una persona fidata, senza che essa parli, per alleviare un po' la sofferenza. Oppure basta un: "ti sono vicino/a", non fa miracoli ma qualcosina fa sempre. Quindi non preoccuparti di essere troppo duro o troppo accondiscendente. È difficile purtroppo, non ci sono vie di mezzo.
L'errore che mi sembra tu faccia è identificare la persona con la malattia. Il tuo parente soffre di depressione, non è la depressione. Con il tuo parente puoi parlare ma non puoi parlare alla sua depressione
Sono mesi che sto combattendo con la bestia e l'altro ieri in ufficio la giornata è stata uno schifo conclusosi con una collega che poco prima della fine del mio turno mi fa "Hai sempre la faccia blu, sorridi!". Bé ho passato due giorni a casa a contemplare il vuoto perché non è il sorriso che mi manca, non è la goliardia, non lo so nemmeno io. Grazie per questo video che mi ha fatto infilare in doccia e prendere la macchina per andare almeno a lavoro.
Mi ricordo di questo video. Hai fatto bene a riproporlo su youtube perché ha bisogno di un po' di visibilità in più rispetto a quanta ne aveva avuto. Ci sono molte persone che combattono con la depressione e penso sia salutare ascoltare le esperienze altrui per trovare un'ispirazione per combatterla. Io non ho mai sofferto di depressione, quindi non posso neanche immaginare a cosa va incontro qualcuno che combatte quotidianamente con una patologia del genere.
nel 2016 sravo bene, ora nel 2024 sono nel momento sdraiata a terra per ore. Questo video mi ha dato molta forza e speranza. E hai ragione noi siamo proprio forti.
Io come te. Nel 2016 avevo 18 anni e sentivo di avere il mondo in mano. Oggi ho 26 anni e mi sento persa, completamente persa.
In un certo senso ti capisco.
Ho ventidue anni, e 3 anni fa mi è successa una lunga serie di cose cose che per un diciannovenne, in genere, sono normali da vivere ma che io non sono riuscito ad affrontare, a metabolizzare.
È arrivata piano piano, mi impediva di fare le cose che amavo, le cose più semplici, come studiare, suonare, socializzare con nuove persone.
Mi sono sentito perso, immobilizzato in una routine di dolore e vuotezza che odiavo e odio tutt'ora, in uno stato di stagno, continuo malumore, continua tristezza e pensieri "poco felici" per usare un eufemismo. (sto semplificando, non è questo il momento di spiegare cos'è la depressione).
Sicuramente la mia è stata una forma leggera di depressione (conosco persone la cui depressione è stata scaturita da lutti o eventi tragici, non è stato questo il mio caso) o forse sono stato solo fortunato, perché ho avuto la fortuna di avere la famiglia vicina e quindi di non vivere in totale solitudine.
Ma se non avessi avuto loro non so cosa sarebbe potuto succedere.
Oggi è un pochino meglio.
Dopo tre anni almeno sono riuscito a stringere rapporti d'amicizia con una piccolissima cerchia ristretta di persone e quantomeno, ogni tanto, esco di casa.
Ogni giorno, un piccolissimo passo alla volta e grazie a degli "alleati" la situazione è migliorata almeno di poco.
Ma capitano dei periodi in cui mi sento come una volta e cerco di nom farmi prendere dallo scoramento e mi circondo di persone che amo, per quel che serve.
Ti ringrazio di averne parlato pubblicamente, a volte le persone non si rendono conto di cosa voglia dire, o non hanno la sensibilità tale da poterlo comprendere, né i casi più gravi e tantomeno quelli "meno gravi" di depressione.
Grazie, shy!
La depressione non è propriamente tristezza...è mancanza di vitalità. È quando anche doversi alzarsi per fare una doccia sembra un'impresa titanica che consuma un sacco di energie. La tristezza è solo una reazione ad un evento avverso, ed essendo una reazione, è qualcosa di fisiologico. Una reazione è una cosa tipo: comincia a piovere, apro l'ombrello. La depressione non è una reazione. È uno stato che è così com'è. Non c'è una colpa. Non c'è debolezza. Però capisco che sia difficile da capire.
Grazie di aver condiviso! Aiuti tanta gente!
Per quel niente che vale, ti sono vicino!
Apatia, abulia.
Sono felice che tu abbia ricaricato il video. Lo vidi al tempo e mi colpì molto. Grazie ...
ma di preciso in che parte del corpo?haha
Il fantastico Alessandro.
Soffro di depressione e attacchi di panico da sempre. in questo periodo non ce la faccio neanche a parlare. Questo è.
Hai amici? In cui ti puoi aprire? Ti aiuta tanto avere persone che ti capiscono i tuoi sentimenti.... Ho la fortuna di avere una ragazza che mi capisce quando c'e' qualcosa che non va.... Molte ragazze vogliono il maschio forte! Protettivo.... Come se noi maschi non abbiamo le nostre debolezze... L'80 per cento dei suicidi e' composto da uomini.... Io mi chiederei il perche'.
Vi è mai capitato, alla domanda “standardizzata” di un saluto tipico di un amico/conoscente: “Come stai?”, di rispondere: “Male...”? A me si... e la faccia di quell’amico/conoscente è quasi sempre la stessa: prima compare lo stupore, poi il disagio ed infine un imbarazzo che si taglia con l’accetta che li spinge o a cambiare discorso o, nel migliore dei casi, a dire semplicemente: “Ah... mi spiace!”. Quella domanda siamo abituati a farla, ma siamo anche abituati ad aspettarci che la risposta sia: “Bene e tu?”.
È un tacito sociale molto sottile ma che, secondo me, sottolinea l’enorme disagio che si prova a parlare della sofferenza, in generale, o di un disagio psicologico, come quello depressivo.
Il problema non è né di chi vive la sofferenza o la malattia né di chi vive il disagio verso quella malattia, il problema è l’educazione di questo sistema sociale, nelle sue tante sfaccettature (ambito familiare, scolastico, lavorativo, etc.).
Ci insegnano a parlare, scrivere, leggere, a camminare, ci insegnano a mangiare composti, a non rispondere male, a non essere “maleducati”, ci dicono come siamo fatti, chimicamente ed organicamente, ci dicono che esiste bene e male, giusto o sbagliato, corretto o non corretto, ma quasi nessuno spiega il “perché” di tutto questo, qual’è il
parametro con il quale valutare tutto questo. Sono convinta che se si fissasse questo parametro nell’unico possibile, ossia quello che ci rende tutti uguali “l’essere umano”, quindi il “noi”, e questo parametro ci facesse scegliere semplicemente tra cosa è evolutivo per quel “noi” e cosa non lo è, altri sarebbero i discorsi di riflessione su cui punteremmo la nostra attenzione.
Non soffro di “depressione” clinicamente diagnosticata, ma ci ho messo anni ad accettare la mia condizione di disagio interno, ci ho messo anni ad imparare a combattere quel mostro che dentro di me mi diceva di essere profondamente sbagliata, ci ho messo anni a perdonarmi il male che mi sono fatta da sola, ma soprattutto ci ho messo anni a perdonarmi il fatto che me ne vergognavo. Non fa niente se la risposta alla tua sincerità sarà per lo più un “Non so cosa fare” cosmico: prima o poi qualcuno ti prenderà semplicemente la mano, ti guarderà con uno sguardo pieno di amore e ti dirà: “Non so assolutamente cosa fare in questo momento, ma so che non lascerò mai la tua mano”.
Questo non serve a superare una malattia, ma è tremendamente potente contro la solitudine che la sofferenza o la malattia genera! Ed è anche potente l’esperienza che tu, il “debole”, doni all’altro...
Scusate lo sproloquio, ma ci tenevo a condividere stamattina!
Grazie Shy!
MANUELA RENNO bellissimo commento davvero
Bella analisi, sono perfettamente d'accordo con te. Aggiungo anche che è una domanda (il "come va?") ormai vuota, a nessuno interessa sapere realmente l'altro con sta, ad eccezione di amicizie ed affetti profondi.
kawaii cleffa kawaii cleffa eh già, inoltre bisogna anche osservare il fenomeno all'opposto, ossia: quando siamo noi a porre quella domanda per "abitudine", cosa ci succede ad un risposta non convenzionale? A volte noi stessi rimaniamo spiazzati, proprio perché è un "intercalare" di buona educazione non un interesse veritiero. Non dico che lo sia sempre, ma per la maggior parte delle volte! 😊
Ti ringrazio davvero per aver scritto questo commento.
Alcuni anni fa mia madre ha dovuto combattere contro il cancro e nel farlo ha sofferto di depressione. Molti conoscenti venivano a trovarla e tutti le facevano la stessa domanda: "Come stai?".
Quando si sentivano rispondere "Sto male e non ce la faccio più" rimanevano spiazzati, come se non fossero in grado di confrontarsi con quell'onestà, come se si aspettassero che dicesse: "Nonostante tutto, sto bene". Alcuni rispondevano "Mi dispiace" o peggio "Non preoccuparti, passerà". Molti di loro, per la costante negatività di mia madre, invece di cercare di comprenderne le ragioni o perlomeno starle vicino, si sono allontanati, perché a nessuno va di stare con una persona che non ha paura di mostrare il suo dolore e che mostrandolo "Rovina l'atmosfera". Nessuno tollera il dolore altrui e ciò causa un enorme isolamento in chiunque stia soffrendo, peggiorandone la situazione.
Forse è perché viviamo in una società superficiale, che pretende che tutti siano sempre al top, per cui chiunque si mostri debole o sofferente viene subito allontanato. Il che è veramente triste, se si pensa che in realtà la maggior parte delle persone ha vissuto momenti negativi che basterebbero a provare empatia per chi ancora soffre: invece preferiamo nascondere e rimuovere questi trascorsi, come se la sofferenza non fosse un'esperienza di vita che come le altre ha la sua utilità per affrontare il futuro. Penso che se la smettessimo di vedere così negativamente il dolore forse anche chi soffre di depressione sarebbe meno stigmatizzato... Ma se le persone ancora si meravigliano che una malata di cancro dichiari apertamente di stare male, forse tutto ciò è un'utopia.
una volta ho provato con la mia ex(a cui avevo parlato di questa fin da prima di mettersi assieme), siamo finiti per litigare e se n'è uscita con la frase "non potevi rispondere con bene come tutti?", ormai quella domanda ha perso di significato e serve solo per mettersi la coscenza a posto e sentirsi utili, quello che mi fa più rabbia è che lei sapeva pure della mia condizione eppure preferiva che mentissi piuttosto che darle una risposta sincera
Sono solo triste per il fatto di non averlo visto prima. Ti ringrazio Alessandro, hai sicuramente aiutato molte persone con le tue parole. Coloro che soffrono e coloro che non comprendono questa sofferenza. Grazie❤
Una persona non è la sua malattia. Nient'altro da dire, se non augurarti il meglio - a te, a tutte le persone che hanno bisogno di sentirselo dire. E anche a me, perché tutti noi meritiamo di sentircelo dire, dopotutto.
Non avevo ancora visto questo video.Grazie .Io ho 55 anni e il "mostro" continua ad attaccarmi.
Ciao Shy. Io da 3 anni ormai non riesco più ad uscire da questa condizione. Nonostante abbia tentato di parlarne con la mia famiglia e con la mia ragazza senza essere preso sul serio poiché apparentemente sono una persona solare, vedendo questo video, per la prima volta mi sono sentito compreso. È una condizione orribile, fortemente limitante, da cui spero di uscire al più presto. Grazie per le tue parole
Cosimo Rizzo prova a chiedere aiuto magari ad uno specialista
ti capisco, io son stato mollato per questo perchè la frase "dovresti essere più positivo" a quanto pare non funziona, perchè per molti essere depresso è il simbolo della debolezza e di una resa alla vita, questo video di shy è uno dei pochi che dice queste cose e le dice in faccia, che fa capire che anche volendo non è così facile trovare la forza di andare da uno psicologo ed ammettere i problemi
Cosimo Rizzo vai assolutamente da uno specialista, credimi aiuta tantissimo
Ho recuperato questo video per l'ennesima volta dopo che l'hai menzionato al basement. Non è la prima volta che lo vedo ma è sempre dannatamente attuale.
Grazie shy, non sarai un medico ma le tue parole vanno a colpire i punti giusti.
Grazie davvero.
Ho letto il titolo e mi sono spaventato. Poi ho scoperto che hai parlato di questo argomento come si dovrebbe fare e mi sono tranquillizzato
Un video in cui ci si sente meno strani e soli. Molti vedono il sorriso,mostrato per non sembrare depresso o anche semplicemente per non fare preoccupare gli altri,ma non sanno o non vogliono vedere,che quel sorriso in realtà è una maschera. Spesso si vorrebbe piangere ma ci si distrae chi cantando, ballando, scherzando. È un po'come esorcizzare per un po'quella tristezza,che quando sarai solo ti avvolgerà.
Notifica inaspettatissima! Quanto era bello Unedited...
Vincenzo Inì l'aveva annunciato in live
Vincenzo Inì Vero erano davvero video interessanti, "chiacchierate" di circa mezz'ora (e i parliamone quanto erano bellini?). Diciamo che le live lo sostituiscono, ma non tutti hanno voglia o tempo di seguire un video di un'ora
Bella rubrica
Padania libera!
Io T'amo ineffabile Gesù Redentor
E tutto dell'anima Ti sacro l'ardor
Speranza non fondo sui beni del mondo
Qual bene supremo or T'amo Gesù
L'Agnello purissimo Tu sei che per me
In croce olocausto divino si die
Tu primo mi amasti e a Te mi chiamasti
Col cuore redento, si io T'amo Gesù
E fino a che un alito di vita avrò
L'eterna Tua gloria ovunque dirò
Son Tuo sei mio Figliolo di Dio
Più morte non temo, si io T'amo Gesù
Avevo già visto questo video, ma volevo solo dirti una cosa: sei una persona splendida.
Per esperienza posso dire quanto sia difficile anche essere il compagno di una persona depressa. Questo non per vantare qualche mia qualità, ma per dirvi di ricordare sempre chi vi sta accanto in questi periodi, perché soffrono anche questi insieme a voi, seppur meno di voi. Non serve chissà cosa, ma un grazie riscalda sempre il cuore
Caro Shy mi fa piacere sentire che noi siamo un tuo "stimolo" , ma quello che probabilmente non sia (anche se spero di sì) è che tu sei , parlo personalmente, il nostro stimolo a porci domande esistenziali anche se molto giovani . Sei come la filosofia che ci stimola a trovare le nostre risposte e mi fa piacere che tu ti renda conto di quanto tu sia forte . Quindi dopo questo prolisso messaggio chiudo con un banalissimo Grazie . Grazie e complimenti .
Rimane ad oggi ancora uno dei video migliori di UA-cam Italia. Oggi più che all'ora, mi è servito rivederlo. Grazie ancora per questo! ♥️
il cambio di tono di voce tra lo shy attuale e quello di un anno fa mi ha distrutto
vero ahahaahahahahahahah
Non sarà forse per il microfono e la stanza dove ha registrato?
Credo sia semplicemente dato dal fatto che in breaking Italy si prepara tutto quello che dice e ha soprattutto uno scopo informativo e di discussione
Mentre in video del genere in cui parla "con il cuore" sembra una persona un po' diversa, probabilmente è più se stesso
Il vecchio Shy sembra piú rassicurante, quello nuovo é piú badass, quando si comprerá l'Harley sará la fine di Shy cosí come lo conosciamo, inizierá a collaborare con Favij e lo vedremo nei film con gli youtuber.
penso dipenda dalla velocità del video..
Posso capire perfettamente questo video. La prima cosa che percepisci dal senso comune è che della depressione non se ne può parlare, perché è una cosa brutta, vieni considerato "pazzo", hai la sensazione di essere allontanato, abbandonato, isolato... Ti senti incredibilmente solo e questo, oltre che a impedirti di cercare aiuto in uno specialista, aggrava notevolmente la tua condizione. Tu hai detto che le persone non sono abituate a mettersi nei panni degli altri. Questo è vero, ma non per tutti. Certe volte l'inconscio è un brutto str***o e ci fa cercare aiuto o conforto nelle persone che non ce lo possono dare. Qualche persona più sensibile e capace di comprendere esiste, per fortuna, anche se sensibilizzare le persone su questi argomenti sarebbe la cosa più utile e soprattutto giusta da fare. Anche solo creare consapevolezza e un po' di "cultura", se così si può dire, su queste malattie sarebbe un grosso passo in avanti.
Grazie mille per il video comunque.
Continuo a seguirti sempre con molto interesse :)
io ti stimo perché sei una persona vera in un mondo finto, fatto di plastica
Me lo sono sentito in una mezz'ora di passeggiata dopo scuola... Wow... -ho rischiato di farmi mettermi sotto un paio di volte, ma è valsa la pena - ma davvero mi ha fatto riflettere su qualsiasi aspetto della mia vita...
Vogliamo parlare di tutte le persone arrabbiate con Chester Bennington?
"aveva una famiglia! che egoista!"
"era famoso, aveva una vita perfetta"
"un codardo che ha preso la via di uscita più facile invece di lottare!"
La parola più adeguata per descrivere la mia reazione a questi commenti è CRINGE.
La gente non sa cos'è la malattia mentale.
La depressione uccide.
Fiero di aver messo il 69o pollice in su
Considera che c'è gente che non ha avuto pietà nemmeno di Robin Williams.
Se questa non fosse una società di carogne, la depressione avrebbe un impatto molto minore
6OceanSoul9 Non lo biasimo per la sua scelta, ma è innegabile che abbia scelto la strada più semplice e, con quella scelta, abbia fatto soffrire la sua famiglia.
Anche un uomo con disabilità pesanti sceglie la strada più semplice se sceglie di ricorrere all'eutanasia, ma è generalmente più accettato a livello sociale.
Maurizio P la strada più semplice? Guarda non sai proprio di cosa parli, per tua fortuna, provare a suicidarsi è qualcosa di talmente difficile che ci vogliono anni avvolte per poterlo fare. Oltre che quando soffri di depressione molto forte non diventa più una scelta, ma LA CURA.
DottorAmeba Ma quella non è più vita, è semplicemente sopravvivenza. Poi è uno stato che rimane per tutto il tempo, al contrario della depressione che va a momenti alterni, almeno a quanto visto dai video antecedenti il siucidio, e da ciò che ha detto shy, perché io non ne ho mai sofferto. Sono due cose molto diverse. A volte, nel caso dell'eutanasia, anche la famiglia lo accetta come soluzione per veder smettere di soffrire il proprio familiare.
Probabilmente ti è arrivato un mio segnale in ricerca di empatia... non saprei... poiché ne avevo proprio bisogno oggi... grazie, Alessandro.
Penso che a volte la depressione sia correlata all'empatia... Spesso maggiore è la sensibilità, l empatia, la capacità riflessiva di una persona, più ci si trova ad accumulare domande senza risposta sul senso di un'esistenza effettivamente complicata.. Magari è una riflessione semplicistica, ma la realtà è che la vita è una lotta dall'inizio alla fine... Bisogna imparare a gioire delle piccole vittorie accumulate lungo il cammino, anche se spesso non è così semplice come la faccio sembrare
concordo penso che riguardi anche l'intelligenza
Ho fatto anche io questo collegamento mentre guardavo il video.
@@flaviolepri5539 grazie.
è la cosa più brutta del mondo sentirsi in difetto davanti a tutti e non sapere nemmeno il perché... il nostro problema maggiore è che pensiamo troppo... molte persone pensano che un depresso sia quello all'angolino solo che non parla con nessuno che non riesce a concentrarsi su altro che la tristezza... in realtà è il contrario è proprio perché la mente è impegnata a tenere a bada troppi pensieri che si inceppa e pensi che tutto sia più grande di te... e spesso nemmeno ce se ne accorge perché il depresso non ti dice che è depresso ma anzi tende a nascondere la sua condizione dietro ad altri atteggiamenti spesso ironici perché non vuole essere visto come un malato visto che già ci si sente e prova costantemente pressioni e insicurezze per colpa della moltitudine di pensieri che ha nella testa... è dura combattere ma parlare è la cosa migliore per affrontarla altrimenti si finisce in una spirale infinita... grazie Shy per questo video sei il migliore.
Ciao Alessandro,
Questo video mi dá fastidio... talmente fastidio che non riesco a finirlo. Forse perché mi sbatte davanti una realtà dalla quale cerco di scappare da ormai tanto tempo e che non trovo mai il coraggio di affrontare. Mi dá fastidio perché vorrei avere anche io il tuo coraggio di parlarne, di condividerlo con qualcuno a me vicino, di seguire le cure che mi sono state prescritte. Mi dà fastidio perché è come una gabbia scura che mi schiaccia e mi condiziona ciclicamente la vita .
Mi dà fastidio perché nonostante la lotta che conduco per far sì che venga accettata a livello mondiale, non faccio niente per sconviggerla . Mi dà fastidio perché mi fa render conto che sono ipocrita e che comunque difficilmente troverò il coraggio di finire il video.
Grazie comunque per la tua condivisione sono sicura che aiuterà molte persone
Giulia Barresi Non sei ipocrita se non riesci ad affrontare il problema.
La grande paura che provi è la stessa volontà di voler vivere che ti appartiene.
Non possiamo pretendere che tutti abbiano la stessa forza. Ma non è nemmeno quello il discorso. Ognuno ha vita ed esperienze diverse da qualsiasi altro.
È ingiusto nei propri confronti paragonarsi a ciò che vivono gli altri.
Arrancare per merito di questa condizione non ti rende debole, e sicuramente non è sbagliato.
Io ho vissuto quasi tutta la vita in tale condizione. In una paura ad affrontare una condizione sgradita. In tale lasso di tempo, ci sono stati 3 anni in cui tutto si è fatto più pesante e ingestibile. Ho incominciato ad affrontare il problema alla fine, molto lentamente. Sfida dopo sfida.
Il problema vero sta in quanto sembri insormontabile nell'insieme. Per questo so quanto sia difficile trovare il coraggio folle di incominciare ad opporsi a tutto questo. Di voler trovare qualcosa di bello nella vita, che valga lo sforzo di essere raggiunto.
Io spero con tutto il cuore che tu riesca a trovare il modo di affrontare la cosa, ma prima di tutto spero tu riesca a sentire dentro te stessa che non stai sbagliando e di volerti accettare per ciò che sei.
Mi dispiace se son sembrato ingenuo, rude o superficiale, ma ci tenevo a condividere la mia idea con ciò che hai scritto tu.
Finché si continua a tenere a questa lotta, non si sta sfuggendo.
Igel the Outsider ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza e per l'incoraggiamento che mi hai dato. Ne farò tesoro
Samuel -Shaka- Vallone ti ringrazio , ma non darei così tanto peso al gesto che ho fatto qui. é tutto più facile su internet , ma la realtà é ben più difficile da affrontare. Spero tanto che questo momento arrivi presto ^-^ nel contempo ci si convive
Giulia Barresi ...anche io la vivo come una gabbia...mi sento proprio un uccello chiuso che dalle sbarre guarda gli altri liberi di volare nel cielo, e poi ci sono io, lì dentro, che vorrebbe uscirne ma non ci riesco. Parlai di questa mia condizione su un forum e una psicologa mi disse una frase che mi colpì molto, la condivido con te..sperando che possa aiutarti: "Anche se dici di non averlo, tu hai un sogno che ti "brucia l'anima", ed è quello di volare via da quella gabbia, di sentirti libera di essere te stessa, di sentire che anche le tue ali possono spiccare il volo da quella gabbia che, anche se non te ne sei accorta, forse ha la porta aperta."
Ora ho apportato dei cambiamenti nella mia vita, e già da diversi mesi ho degli incontri con la mia psicologa, mi sento generalmente molto meglio e ne sono felice.
Se puoi ti prego di andare da uno specialista, è una delle cose più belle che potessi fare..non ti giudicano e possono darti una mano a superare i momenti difficili, un forte abbraccio affettuoso e vedrai che prima o poi ne uscirai anche tu. ^-^
Martina Fanni ti ringrazio in parte sto già facendo quello che la tua Psicologa ti ha suggerito sto inseguendo una passione che mi spinge a lottare giorno per giorno ovvero quella di diventare una neuroscienziata. Anche se la strada é piena di ostacoli e di crisi ormai ne ho passate molto so già che ce ne saranno altre e che supererò anche quelle. L'unica cosa che non riesco a fare é accettare la mia condizione, tant'è che andare a fare la terapia o Parlarne con i miei cari sarebbe come palesarla.
É il mio meccanismo di sopravvivenza ed anche se molte volte mi sono convinta che non avrei agito così alla fine cado sempre nello stesso comportamento
Non ci incontreremo mai, ma grazie,anche io ho l'allergia da trent'anni. e tra uno starnuto e l'altro ho perso il mio lavoro le persone a cui volevo bene e ogni tanto una parola di conforto migliora la giornata. grazie
Ho sempre avuto a che fare con la depressione, l'ho vissuta profondamente su membri della mia famiglia e su me stessa, e l'ho vissuta sull'uomo che ho amato più di tutti nella mia vita. La depressione ti mangia, sia che tu la stia vivendo in prima persona, sia che tu la veda per anni nelle persone più importanti per te. Tutt'ora non sto bene, e non so quando ne uscirò, ed è per questo che il video che hai pubblicato mi ha fatto in qualche modo sentire un po' meglio, almeno per oggi. Buona giornata :)
Grazie tantissimo per averlo ripubblicato,soffro di depressione grave da due anni e oltre ad avere atti di autolesionismo ho anche molti pensieri suicidi,la situazione dopo questi due anni durissimi fatti di moltissime paranoie e periodi lunghi mesi in cui non uscivo di casa ora sto cercando di uscirne con la psicoterapia,che come hai detto tu avere anche solo una persona(psichiatra)che ti ascolta può fare la differenza,concludo con il fatto che ti sono molto vicino Shy,ti capisco benissimo,un abbraccio.
Ci si sente meno soli a sapere che tante persone tra cui persone di successo nella vita come te ne soffrono... Ognuno ha il suo percorso, ma il disturbo è uno e hai ragione nel dire che ci poniamo quelle domande, che le persone intorno a noi hanno quelle reazioni di comprensione o meno, di giudizio ecc... Penso che riguarderò questo video molte molte volte. Mi fa riflettere. Grazie mille
Grazie per il video che hai fatto. Sei riuscito a spiegare tanti miei sentimenti che ho vissuto da quando avevo 9 anni, e ora ne ho 21.
La mia ancora di salvezza sono e saranno sempre i miei genitori, mia sorella e miei nonni, loro sono i miei angeli custodi, e se sono qua è solo grazie a loro.
Finalmente una persona su youtube italia che porta contenuti di un certo spessore, lunga vita a questo canale, spero non ti svenderai mai, buon lavoro.
Guarda che non e' l'unico, basta cercare..
Semplicemente grazie.
Non ho mai sofferto di depressione (e sicuramente rientro tra quelli che non possono capire il più delle cose che hai detto) ma ho ascoltato volentieri le tue parole per cercare di conoscere un po' di più questa malattia.
Grazie.
È strano come si tenda a sorridere molto mentre si parla della propria depressione... mentre dentro si muore.
giuggy99giuggy credo che questa frase possa riassumere quasi completamente il video
La mia psicologa lo chiama "risate della forca" cioè ridiamo consci di star passando un periodo di merda
giuggy99giuggy il mio capo mi ha chiesto come sia possibile che io sorrida sempre, anche quando le cose vanno male... Eh... Emozioni? Cosa sono?
ò.ò...sai quando si dice che le prime persone con "problemi di qualsiasi tipo" sono le prime a "sorridere" ...
Verissimo..
Io ho sempre il sorriso stampato in faccia anche se a volte è durissima.. Certo rispetto a un anno fa sto meglio ma a volte è ancora molto dura
Cose che mi hanno aiutato con la depressione: Lo yoga, la meditazione, Fare esercizio,...
Video come questo mi fanno pensare che forse ho sofferto di depressione o qualcosa di molto simile, più o meno dal periodo delle medie. Andavo male a scuola, non sembravo avere motivi per essere felice, affrontavo tutto passivamente, e mi sembra pure di aver pensato a cosa sarebbe successo se mi fossi buttata dal terrazzo di casa. Ma non ho mai avuto modo di saperlo con certezza, dato che mi è stata inculcata l'idea che gli psicologi sono inutili e non capiscono niente, e che non si deve pensare di essere tristi perché c'è chi sta peggio, e bisogna sempre fare la corsa su quelli che stanno meglio... Come cura avevo scoperto la scrittura a scopo terapeutico (buttare giù le mie emozioni su carta), ma quando mi è stato detto praticamente da tutti i miei famigliari che era solo una perdita di tempo ho smesso, peggiorando solo la situazione. Finito il periodo della mia tesi triennale, ho potuto prendere una boccata d'aria e ho tentato di riprendere a scrivere per stare meglio (anche se di nascosto), e per ora posso dire che funziona. Una volta che ci avrò ripreso la mano, voglio lavorare su questi periodi negativi, sperando che, una volta messi su carta, non siano più così negativi. Non sarà un metodo a base di farmaci, forse non risolverà il problema al 100%, ma è la soluzione migliore che ho trovato. Ora dovrò affrontare la tesi magistrale, e spero che la storia non si ripeta.
Nyaga Roxas molto utili anche i diari personali. Aiuta ad avere una prospettiva nel tempo..sia quando si sta male che quando si sta meglio
Dopo più di un anno dalla diagnosi della mia depressione questo video mi ha convinto a parlarne con i miei familiari ed i miei amici
Dipende da quanto è momentanea. Ho 21 anni, ne ho sempre sofferto oltre ad attacchi di panico, ma da quasi un anno e mezzo che in pratica non esco, sto ore a fissare il letto, pensando sempre in negativo e facendo paranoie su qualsiasi cosa mi accada. Quando ti rimane per molto tempo comunque il cervello si trasforma e trasforma il tuo pensiero e ciò che pensi della vita. Non riesco a criticare in generale i suicidi, o anche in questo caso specifico, perché come dici tu è momentaneo, è in quel momento peggiore la gente non vede via d'uscita e crede che sia l ultima soluzione. Per evitare ciò bisognerebbe sensibilizzare la gente ad approcciarsi a questa malattia e a chi ne soffre. Perché l'uscirne deriva da noi, ma un aiuto esterno, piuttosto che un dito puntato contro, può fare davvero la differenza.
Io uguale..ne ho 22 e son due anni che va avanti. ultimamente riesco a uscire un po' di più ma è vero, a lungo andare i pensieri si trasformano. Spero che tu attorno non abbia gente che ti fa sentire inadeguato o in colpa perché purtroppo
ciò peggiora la situazione. infatti per quanto mi riguarda ho una persona che mi segue e che mi aiuta molto nel non autocolpevolizzarmi, perché poi diventa una trappola. Non una colpa.. è una cosa che capita. basta rendersi conto del problema e cercare di affrontarlo : )
Serena Converso Più che colpevolizzarmi hanno sempre pronte le solite frasi "non hai motivo di fare così" "hai tutto, non ti manca niente" "Pensa a chi sta peggio", classica cura di chi a malapena sa cosa sia la psicologia. Comunque sto provando a uscirne, ho quasi trovato lavoro (sfruttato come lo schifo), ed emotivamente è il periodo più difficile. Ma spero di riuscirci! E ti auguro anche a te che questo periodo possa finire al più presto!
Si beh allora non possono capire. Fai bene probabilmente il lavoro ti farà acquisire più fiducia in te e anche forza, ma comunque ti consiglio se dovesse andare peggio di rivolgerti ad uno psicoterapeuta che fa mindfulness, si chiama così una specie di tecnica mista alla meditazione che a me ha aiutato moltissimo! È comunque auguro di star meglio presto anche a te! Grazie : )
MJJ Video Ricky96 sei mai stato in ospedale per un po'? A me ha aiutato tantissimo... Mi hanno imbottito di medicine, ma sono stata seguita durante e dopo,mi hanno aiutato con il lavoro tramite gli assistenti comunali,ho conosciuto molte persone con cui sfogarmi, condividere e parlare e adesso sto bene
dagli attacchi di panico si guarisce, basta fare una cura farmacologica. un buon psichiata ti puo' aiutare. non rimandare! la vita ti migliora tantissimo!
Non sai quante volte mi hanno detto "se vuoi puoi farcela", "basta volerlo", "pensa a chi sta peggio di te...chi sta morendo"; e non sai quante volte mi sono sentita in colpa anche perché stavo male.
Tutti hanno sempre una grande soluzione a portata di mano, per me però, l'unica soluzione plausibile è sempre stata la fine di tutto; non ho memoria di quando sia iniziato, il mio unico desiderio è sempre stato solo quello di morire (3 tentativi ovviamente falliti).
Lotto tutti i giorni per vincere il mio desiderio oscuro, lotto con un farmaco, con una terapia, con la vicinanza di una persona cara, con la costruzione di piccoli riti quotidiani che mi aiutano ad avere delle certezze...ma ci sono dei giorni, quei maledettissimi giorni, in cui alzarmi dal letto, o farmi anche solo una doccia, o solo respirare, è più difficile di tutte le difficoltà affrontate nella vita, è più doloroso di tutte le perdite avute.
Molti non capiranno, non capiranno mai, alcuni anche non capendo ti staranno a fianco, altri ti lasceranno andare via, ma tu, io, e mille altri, siamo ancora qui, a lottare.
Grazie Shy,
ogni esperienza è unica, un grande abbraccio
Non sempre condivido le tue opinioni ma ammiro il tuo innegabile talento per la comunicazione.Questo video ti fa davvero onore!
Ciao Shy.
Ti ringrazio molto per questo video, ti seguo da meno di un anno e non avevo mai visto questo video.
Sono una ragazza di 16 anni, dislessica, che veniva/viene sempre presa in giro da tutti. L'anno scorso ho avuto una crisi di depressione altissima, e andare da psicologi non è servito. Però a scuola ho conosciuto un insegnante di sostegno meravigliosa, che mi ha salvata da tutto questo. Però con mio grande stupore quest'anno questa insegnante non c'è. Oramai passo ogni notte a piangere, non riesco ad andare a scuola col sorriso o a pensare a nient'altro se non a lei, colei che mi ha salvato. Se ne è andata senza che riuscissi a dirle addio, e non ho più modo di vederla. Nessuno comprende quanto amavo quella prof, era davvero il mio tutto e ora sto avendo un periodo di vuoto e depressione pazzesca. Questo video mi ha fatto riflettere molto e nonostante qualche lacrima penso sia un punto di partenza per cercare di andare avanti, nonostante questa mancanza enorme incompresa da tutti. Grazie.
Un anno fa, non so se è tardi... :P
Il punto è, che il "guarire" dalla tua depressione l'hai legato a quella persona. Per riuscire a "guarire" dovresti puntare su te stessa, ad esempio sfruttando la meravigliosa esperienza che hai vissuto con quella prof per sollevarti dallo stato di depressione.
Mi spiego meglio, ok, tu eri felice per via di quella persona, ma appunto tu puoi essere felice o stare bene con la vita e il mondo. Questo significa che anche senza quella persona è possibile.
Lo so, è facile parlare, ma ci provo ad aiutare xD
Ancora una volta qui per sentirmi capita e ritrovare la forza di andare avanti. Questo video è prezioso. Grazie❤️
Pesante.. stavo smettendo parecchie volta di guardarlo ma mi ha tenuto qui a vederlo tutto il fatto che tu abbia fatto l'esempio dei like su fb.. una cosa banale ma che ha avuto un imprinting enorme su di me.. bravo.. prima volta che commento.. bravo a parlarne così.. senza tabù..
Shy, grazie. A parte il fatto che ti ammiro moltissimo per come riesci ad aprirti, per come ti esponi e per tutto ciò che fai nonostante la tua malattia, questo video (non sono sicuramente l'unica) mi "parla" molto. Non ho mai sofferto di depressione ma soffro ormai da 3 o 4 anni di disturbi alimentari, che si sono aggravati parecchio nell'ultimo anno e mezzo. Posso immaginare che non sia la stessa cosa, probabilmente la depressione è più grave e debilitante psicologicamente, ma molti "stigmi" che la depressione si porta dietro, da te descritti, esistono anche per l'anoressia. "Ma se se ti senti così debole, non puoi mangiare?" è una frase che mi sono sentita dire un sacco di volte, e, da una persona che non lo sapeva ancora, mi sono sentita dire "Ma no, anoressica? tu? Non sei mica così stupida". Allo stesso modo l'idea che se mi vedono mangiare o prendere peso (cosa che è facilissimo succeda per una persona che ha mangiato pochissimo per mesi) automaticamente sia tutto passato, che "sono troppo spensierata e sicura di me per avere un problema del genere". Penso che chiunque parli di un suo disturbo o malattia apertamente, soprattutto quando ci è dentro, faccia una scelta molto coraggiosa e importantissima proprio perchè sono cose così difficili da comprendere dall'esterno; io stessa vorrei riuscire a parlare meglio di ciò che ho, ma non mi sento ancora così sicura. Complimenti davvero
La depressione è presente dove un soggetto altamente pensante capisce che c'è di più di quanto si possa comprendere o vedere in questa realtà, quando ci si rende conto che abbiamo un limite, quando ci si rende conto che noi non facciamo il nostro destino ( noi non abbiamo potere sulle nostre vite concretamente ). Ciò che è la depressione penso debba essere intrinseca nell'essere uomo, anche se in realtà la superficialità è quasi un "contraccettivo" sempre più diffuso, che scherma e difende l'individuo da questo "stato d'animo". Penso fermamente che la vita si vive meglio quando ti fai delle domande, soprattutto quando ammetti a te stesso che non potrai avere risposte, rispetto a chi ignora la propria natura e vive come se la vita fosse una cosa posseduta e non ha un valore preciso.
Non so quanto possa essere utile, ma hai dato voce ai miei pensieri, tanto più quelli recenti. Personalmente, adoro tutti i tuoi video e condivido spesso ( quasi sempre ) il tuo pensiero. In queste tue parole, tuttavia, mi sono totalmente rispecchiata ed è come un'epifania. Mi sento sollevata e anche, in un certo senso, felice perché ho come l'impressione che tu possa capire ciò che si prova a stare in questa situazione. Quindi grazie per il lavoro che svolgi tutti i giorni e grazie di questo bellissimo regalo inaspettato. Davvero 💖
Questo video apre gli occhi, dovrebbero vederlo tutti, anche chi non soffre.
Shy ogni volta che ricado in depressione questo video mi dà un aiuto. Grazie tantissimo. ❤️
ti capisco a pieno, forse perché sono come te, ho la tua stessa età, forse qualche anno in meno, e ho lo stesso tuo 'sintomo'...e spesso per nascondere questo problema, grosso problema, indosso costantemente una maschera, una maschera per farmi accettare dalla società, ma questo mi logora dentro, mi rende solitario con grosse difficoltà nel relazionarmi con altre persone, per cercare di stringere rapporti sociali con persone che non capiscono il mio stato...e ho cercato tante volte un aiuto, ma spesso vengo visto come quello che 'ti fai problemi mentili inutili', nel lavoro mi sono aperto, ho cercato di spiegare il mio problema con due colleghe che mi hanno suggerito di andare da qualche 'strizzacervelli', ma non ho né il denaro né il tempo né la forza per andare, e spesso, troppo spesso mi sento come te, come hai cercato di spiegare in questo video, in uno stato dove TUTTO sembra negativo circondato da un'area di pessimismo.
PER ME è stato inutile parlarne con gli altri. Sono rari, rarissimi, quelli che sono disposti ad ascoltarti realmente. Tutti quanti, o quasi, si limitano a sbuffare, a liquidarti con frasette del cazzo del tipo "dai, pensa positivo e andrà meglio!", "dai, c'è chi sta peggio", o stronzate di questo tipo. Alcuni persino ti prendono in giro, dicendoti che sei una pessimista cronica e che in realtà stai solo fingendo. Senza contare che, come hai detto anche tu, la gente preferisce allontanarsi da chi si mostra depresso. Non sia mai che, con la nostra "tristezza" (perché per loro si tratta semplicemente di questo), infettiamo il loro mondo -apparentemente- perfetto fatto di sole, cuore, amore, unicorni. Io ci ho rinunciato ad aprirmi con gli altri. Non ho mai trovato nulla di buono, purtroppo. E l'aiuto concreto, quello medico, purtroppo costa e non tutti possono permetterselo.
Si va avanti finché si può e quando non si potrà più... beh, sarà quel che sarà.
La Giulia non "giustifico" questi comportamenti, di persone che giudicano ecc., ma ho l'impressione che le persone cerchino persone "positive" perché hanno bisogno loro stessi di tirarsi su, e perché obiettivamente non sanno cosa fare . Ho conosciuto una persona bipolare ed era molto difficile starle vicino. Però penso che,anche non potendo fare nulla di concreto, già avere comprensione almeno da parte di chi ci sta vicino potrebbe significare molto
Non dubito che sia più facile avere a che fare con una persona positiva. Ma è brutto sentirsi rifiutati persino dalle persone che consideri amiche. Fa sentire ancora peggio, fa sentire sbagliati e fa chiudere in se stessi ancora di più.
Ti capisco, durante il mio periodo più brutto ho provato a parlarne con alcune delle persone a me più vicine e come risposta ho ricevuto un "non ti servono le medicine, mica sei pazza" ed un "io non credo nelle persone depresse, è solo gente che vuole attirare l'attenzione". Dopodiché mi sono chiusa completamente sull'argomento e mi sono anche allontanata molto da quelle persone, non ho bisogno di altra negatività nella mia vita.
Però se cerchi online ci sono siti e gruppi di persone che ne parlano apertamente senza giudicare, non è la stessa cosa, ma magari può aiutarti :)
Grazie!
@@abcdefghi1120 ciao dopo tutto questo tempo come stai?
C'è bisogno di persone intelligenti come sto ragazzo.
Ho visto il video dall'inizio alla fine, e scopro solo ora di questa tua situazione, di cui non mi sarei mai immaginato per come ti vedo sempre. Io ho vissuto in prima persona a contatto con una persona con questo problema, e pure io sono stato tra quelli che non capiva perchè, che si faceva domande e che non credeva che fosse possibile sobbalzare da bene a male senza un reale motivo accaduto in brevi tempi. Il paragone con l'allergia è del tutto preciso al modo in cui capitano questi momenti, e anche se non so ancora come sia, credo che solo chi sia dentro possa cogliere pienamente ciò che tu hai detto.
Complimenti perchè come hai detto tu, nessuno parla di queste cose ed è giusto affrontarle come un qualsiasi altro tema.
mamma mia, quanto è bella la comunicazione umana e la possibilità di condividere i pensieri e le esperienze che ci riguardano, soprattutto se a farlo è una persona così profonda a livello mentale . Immenso
Ho constatato che un buon numero di persone che soffrono di depressione sono degli individui che non sono riusciti a portare a termine determinati obbiettivi nella loro vita, degli obbiettivi nei quali riversavano tutto se stessi, obbiettivi che si volevano raggiungere a tutti i costi. non si riusciva nemmeno a concepire la propria vita senza averli raggiunti. Un esempio performante è la laurea non conseguita. Avere troppe ambizioni ed aspettative, a volte, porta all' auto distruzione.
Personal Jesus vero. Per me è proprio cosi...
Non è proprio così. Secondo me è spesso proprio la depressione a portarti a non riuscire a raggiungere i tuoi obbiettivi. E questo ti rende ancora più depresso.
valentina diventa un circolo vizioso poi.
valentina esattamente, a me ad esempio è stata la depressione ad "impigrirmi" già a 14 anni. Quindi è stata proprio la malattia a non farmi fare nulla di concreto
Esatto. Più ti deprimi più tendi a non agire. Più non agisci più fallisci. Più fallisci più ti deprimi. Più ti deprimi più ti odi. Sfortunatamente per noi persone depresse ogni piccolo ostacolo diventa una montagna da scalare.
GRAZIE di cuore
Vedo oggi per la prima volta questo video e lo terrò li pronto a riguardarlo tutte le volte che mi sentirò solo in una stanza completamente buia con l'unico desisderio di scomparire da tutto e da tutti
E' un percorso che non si fa da soli
GRAZIE
Ho dovuto stoppare il video più volte perché è un argomento così delicato, ma condivido tutto ciò che hai detto. La società tende sempre a vittimizzare i malati di depressione, li considera come dei reietti ( e come più volte hai detto) che possono contagiare e modificare la visione idilliaca (e fasulla) che si vuole creare.
La depressione è in un certo senso (e sottolineo in un certo senso) contagiosa. C'è per esempio il rischio di essere depressi se un nostro familiare ne soffre.
Grazie. Non lo avevo mai visto nè sapevo esistesse la tua apertura su questa patologia....avevo capito di cosa tu parlassi ogni volta che menzionavi la depressione, ma non sapevo avessi fatto un dicorso così completo e onesto...sul problema e su di te. Grazie.
Caro Shy questo video lo farò vedere a tutti i miei pazienti e a tutte quelle persone (poco attente per non dire altro) che pensano che "tristezza" sia "depressione". E che chi è depresso è solo uno "che si lamenta" o peggio è un "malato di mente" (lo stigma a cui ti riferisci). Nel mio studio ho visto un incremento enorme in questi anni di depressione clinica, la OMS ha perfettamente ragione. Ammiro il modo con cui ne parli, non è facile farlo come hai fatto tu (esponendoti) e neanche comprendere così a fondo questi temi. Bravo!
Questa ostinazione a prendere in giro il 99% della gente con medicinali assimilabili al paracetamolo.
Coprire la realtà non é risolvere.
Quest'anno credo di averlo visto una decina di volte, più o meno lo guardo ogni volta che penso che la vita sia troppo faticosa per essere affrontata. Grazie a questo video credo di aver capito cosa c'è che non va in me e ora penso di poterlo combattere. Grazie
Questo video mi da positività
Grazie
Non ci conosciamo ma hai descritto a pieno tutto ciò che penso e tutto ciò che provo. Persone così vicine a me non hanno capito queste cose e quindi questa è la prova ancora più lampante che bisogna parlare di queste cose, perché non siamo soli e non parlandone è facile che ci si senta "strani". Oggi finalmente mi sono sentita compresa a pieno, mi è sembrato di guardare in uno specchio. Grazie per aver affrontato questo tabù, grazie per aver condiviso la tua esperienza.
Un abbraccio.
Nota medica a margine.
La depressione è un disturbo psichiatrico dell'umore (fa parte della stessa categoria dei disturbi bipolari). Le manifestazioni posso presentarsi in vari modi (cognitivo-percettive, somatovegetative, psicomotorie, cronobiologiche) ma sono tutte accomunate da due fattori costanti. Il primo è un umore depresso sul piano emotivo e affettivo, che può presentarsi sia come tristezza che come irritabilità. Un altro sintomo primario è l'anedonia ovvero la totale incapacità di trarre gioia/piacere in qualunque situazione (affetti, hobby, sesso etc) precedentemente considerata piacevole. Esistono vari disturbi che comprendono episodi di depressione.
Vorrei tanto che i disturbi psichiatrici vengano considerati più seri, al pari di altre malattie, perché sono altrettanto debilitanti e mortali. Per prima cosa sarebbe utile smetterla di idealizzare/romanticizzare alcuni disturbi (vedi depressione e ansia in primis) a cui spesso la gente si associa per indicare situazioni banali e non di certo patologiche.
Le cagate qui si sparano grosse Ale..Comunque mi accingo al darti del fallito anche io
Trollerino Trololloll ma perchè?
Ma perché queste risposte? Non capisco...
Che persona speciale che sei!
Mi hai profondamente commossa e offerto non solo un punto di vista nuovo sulla depressione, ma molto di più, quasi essa fosse un doloroso strumento di indagine nel mondo delle emozioni e della sensibilità. Uno strumento che squarciandoci l'anima ci consente l'accesso ad altre dimensioni, invisibili ai più, a quelli che esortano ad essere efficienti, metodici...a tirarci su. Tu hai una sensibilità meravigliosa. Con questo video aiuti a osservare l'esistenza con gli occhi del cuore. Sei un dono.
"Ci sono dei lunghi periodi nei quali non ho alcun sintomo, poi ci sono dei periodi brevi o anche più lunghi nei quali diventa una lotta"
Questa frase fa malissimo perché mi ha fatto collegare tutti i puntini. Mi ha fatto capire che forse, nonostante questi sei mesi di star bene, se mi è venuta una paralisi dopo così tanto tempo c'è un motivo, se ho nuovamente sempre mal di testa c'è un motivo, se sto paccando tutti i miei amici quando mi chiedono di uscire c'è un motivo, se sto aumentando le ore relative all'ascolto della musica c'è un motivo.
E dopo tutti questi mesi, ho paura di tornare a provare le stesse cose contro cui combatto da qualche anno. Ogni volta sembra di avere meno forze della volta precedente e ogni volta, arrivata questo punto mi chiedo "ce la farò anche questa volta?"
Ma il problema è, anche se ce la dovessi fare, che senso ha se poi torno a stare così male? Che senso ha vivere in un dolore simile?
È per questo che quella frase mi spaventa così tanto. Perché so che un giorno non troverò più un senso a niente e non riuscirò ad uscirne.
Capisco cosa provi. La depressione come se ne va, ritorna, quasi inaspettatamente e cmq velocemente. Ogni tanto penso però, (e leggendo il tuo commento ci ho ripensato) che quei "6 mesi" di benessere (o cmq di normalità) valgano tutti quegli altri 6 di malessere. Come se fossero una ricompensa.
Pensala così..quando stai bene non è falso il tuo stare bene ma è più vero del tuo stare male quando stai male (o non ha cmq meno dignità e importanza).
Non c'è molto che possa fare per te o dirti, perché ognuno di noi è diverso ed ognuno di noi segue dunque strade diverse, posso solo parlare del mio modo di vedere questa cosa e di darle un senso, perché credo che dare un senso a cose come questa sia molto importante. Il mio modo di dare un senso al mio disturbo, ovvero disturbo d' ansia con tratti depressivi, è la testimonianza e l' ascolto. Se incontro qualcuno che sta male come sono stata io lo ascolto e racconto come mi sono comportata in certe situazioni difficili, cosa ho provato a fare di concreto per uscirne o per mitigare i sintomi , soprattutto, con la mia esistenza, cerco di essere una testimonianza vivente che stare meglio si può, che una diagnosi di questo tipo non è necessariamente una condanna a morte. Ho trovato dunque un senso al mio disturbo nella comprensione e nell' aiuto/ascolto degli altri. Ovviamente funziona per me, non so se possa funzionare per gli altri. Immagino che possa essere così per alcuni ma non per tutti. Cerca di capire se anche per te può funzionare una cosa del genere. In bocca al lupo!!!!
Grazie. Mi sento compresa. Sento che potrò ricordarmi di questo video in futuro e sentirmi meglio. Grazie.