Seguitemi anche sul mio secondo canale, dove pubblico ogni giorno alle 21:00 un podcast sui temi più vari (psicologia, società, relazioni, sessualità, morale, filosofia, scuola, ecc.): bit.ly/MarcoCrepaldi Se preferite potete ascoltarli direttamente anche su Spotify: bit.ly/Marco_Crepaldi
Anche io a 17-18 anni ho avuto una forte crisi esistenziale. Ero sempre chiusa nella mia testa, nella mia interiorità, e tutto quello che mi interessava era appunto capire il perché dell'esistenza. Inoltre rimuginavo all'infinito su piccoli eventi ed i problemi che dovevo affrontare in famiglia e nel mio piccolo mondo diciamo. Grazie all'aiuto di una psichiatra ho potuto capire molto sui meccanismi mentali che mi portavano a riflettere in continuazione, e ho capito che avrei dovuto spendere un po' più tempo fuori dalla mia mente e impegnarmi su quello che mi circondava. Ho iniziato a impegnarmi molto di più ad esempio nelle poche amicizie che avevo e ho potuto ritrovare un giusto equilibrio tra realtà e pensiero. Non dico che gli amici risolvano tutto, ma danno grandi gioie e mi hanno allontanata dai miei pensieri asfissianti Anche il contesto in cui ero inserita non aiutava: vivevo in campagna senza possibilità di potermi spostare, ma la patente e un lavoretto mi hanno permesso una grande libertà che mi ha allontanata in qualche modo da pensieri ossessivi Quindi consiglio: se avete degli amici che state ignorando per poter capire il senso della vostra vita, smettete di farlo e chiedete loro di uscire. Può davvero fare la differenza
Mi sento meno solo ora, comunque ho passato un anno di fila così ed è stato un inferno, ora ho delle ricadute leggere ma riesco controllare meglio i pensieri e cerco di svagarmi di più
Io credo almeno personalmente che la depressione esistenziale inizia dopo i 24 25 anni quando ti rendi conto che stai perdendo la tua adolescenza e devi iniziare a pensare al tuo futuro, tra lavoro o scuola Indipendenza e amicizie che piano piano si riducono drasticamente.......
Grazie a te di trattare questo argomento. Io vivo discretamente, la gente non ha assolutamente idea di come sono. So stare da solo e sono in grado di avere pensieri critici su me stesso. In realtà non ho nessun problema. Me la so cavare bene in ogni situazione. Eppure nulla ha senso e tutto é fatica, tanta fatica diventata anche fisica. Probabilmente ho vissuto il passaggio da religioso ad ateo che descrivi perfettamente e sicuramente ho una infima autostima, ma inconscia; quando ci ragiono mi rendo conto di quanto sia infondata. Cerco qualcosa, una molla che mi faccia uscire da questa apatia autoindotta. So che devo trovarla dentro di me. Non riesco sinceramente a capire se progredisco o peggioro. Non so se esistono consigli che qualcuno mi possa dare, voglio solo esprimere il fatto che mi sento vicino a questo argomento e a chi ci si arrovella, e voglio aggiungere alla discussione il fatto che sicuramente ci sono tante persone che vivono questa situazione, questo tormento esistenziale, persone che nessuno immaginerebbe.
Se posso consigliarti cerca di non metterti dei freni, espandi i tuoi orizzonti e viaggia..... Fuori dal nostro ambiente, ci sono un sacco di persone che sono pronte ad accoglierci........
Non so se leggerai anche questo commento visto che arriva dopo 4 anni...però devo dire che hai trattato benissimo uno dei temi più importanti della vita di ciascun essere umano! E niente la cosa che mi è venuta in mente alla fine del video è che alla fine sei riuscito a guardare "l'eterno ritorno dell'uguale" senza soccombere...sei una specie di super uomo 😅! E poi subito dopo mi è venuto in mente il nostro grandissimo Vasco che in 3 parole come sempre te la spiega meglio di tutti...e che se non ha un senso domani arriverà lo stesso 😉
Secondo me bisognerebbe saper fare una distinzione tra religione e spiritualità; la spiritualità è un moto dell'anima che tutti i popoli della terra hanno, da sempre. È questo sentimento, secondo me, che ha portato alla nascita delle religioni. Ammiro il fatto che essendo ateo, tu sia comunque in grado di capire ed accettare il lato religioso (o spirituale) delle altre persone.
I pensieri nichilisti inizialmente mi facevano sentire libero, ero consapevole del nonsenso della vita, della non esistenza di dio, ma dopo molto tempo dall'aver iniziato questi pensieri è iniziata la depressione esistenziale, per il resto mi sento molto simile a te
Per forza di cose con una visione materialistica dell'esistenza non si rimarrà mai del tutto soddisfatti e in pace ma si è costretti a conviverci o distrarsi con gli impieghi quotidiani, ma resta sempre una sofferenza e nichilismo di fondo, perché verrebbe a mancare la concezione del substrato metafisico che sorregge l'intera realtà/caverna di Platone; equivale a pretendere di capire una cosa senza il suo fondamento, senza averne le basi; non si vive di solo emisfero sinistro, usare solo la razionalità è operare con metà strumenti e darsi la zappa sui piedi.
nelle scuole introdurrei anche lezioni di Empatia e Filosofia orientale (che da gia' parecchie risposte esistenziali o almeno da dei percorsi da seguire - non parlo di pensiero New Age). Materie obbligatorie per tutti dai 6 ai 18 anni.
Sapete un grande problema qual è?Da tanti anni sulla Terra e ancora non si è compreso (in maniera scientifica) il senso della vita e cosa c'è dopo la morte.Dovrebbero essere le nostre priorità, altro che andamento dei mercati e governi che cadono!
@@mariangelagamba1339 il fatto è proprio questo, nessuno sa perché bisognerebbe concentrarsi nel vivere meglio ora.... Attenzione, queste sono solo riflessioni logiche che il genere umano dovrebbe considerare priorità. Inutile che il singolo si incaponisca su fatti per i quali,senza studi scientifici, non vi è risposta....
@@danielar8004 ciao Daniela, volevo solo dire che dico questo per un mio limite, non sono così profonda come lo sei tu. Fortunatamente non riesco a pensare a cosa ci sarà dopo, faccio già molta fatica a pensare all 'oggi.. Grazie
@@danielar8004 meglio pensare a ora : dopo non sappiamo cosa c'è. L' unica cosa che ho capito in questi anni è cercare di essere felici con piccole cose che riteniamo buone.
È difficile da realizzare, ma una volta morti la mente smette di funzionare, noi non possiamo vedere né nero, né bianco, non possiamo respirare, ma soprattutto non possiamo pensare "ehi siamo morti" o "ehi questo è l'aldilà". Prova a pensare com'eri prima della nascita, non puoi, non esistevi, stessa cosa dopo ma noi non riusciamo a realizzarlo perché il nostro cervello è attivo per tutta la nostra vita
Una delle affermazioni/consigli più frequenti è "lascia perdere lo psicologo che non serve a niente! Per stare meglio basta che smetti di andare dallo psicologo e che esci!" 😔
Scusate ragazzi, spero che mi rispondiate numerosi, ma non vi sembra che se ci dobbiamo inventare la "pillola" per funzionare bene in questa società, forse è sbagliato tutto il meccanismo sociale? E che lo dobbiamo cambiare? Proprio oggi leggo di quella dirigente settantacinquenne, donna, al lavoro da 15, dunque quota 135, dice che bisogna lavorare. No, è il contrario! è proprio perchè non hai relazioni cioè una vita più povera che diventi workaholic! Secondo me sono queste le parole che magari un hikikomori non esprime. ed hanno la mia solidarietà, perchè magari non se ne rendono conto ma sottraendosi alla competizione sociale tolgono un elemento fondamentale al ribasso degli stipendi! E' tempo di dichiarare tutti quanti LO sciopero. Quello per smettere di farci sfruttare come bestie.
Queste cose mi fanno impazzire, non ho una grossa crisi esistenziale, ma mi affascina le teorie sullo spazio e del multiverso. Da un po sto facendo pensieri che percorso ci attende dopo la fine di un ciclo di vita e quanti anni o secoli ci vorranno per poter rinascere in una nuova vita umana con una coscienza?
Fantascienza il fatto di poter rinascere, e poi che senso avrebbe se non si può ricordare la vita precedente? Significa ricominciare da capo senza ricordarsi nulla e magari ricadere nel vuoto esistenziale
@A. Siddharta come fai a dire che una persona sia rinata se questa non ha coscienza della vita precedente? Ovvero, in base a cosa si potrebbe dire che mario rossi sia la reincarnazione di qualcuno? Se si perde la coscienza di una (eventuale) vita precedente che differenza c'è fra morte e reincarnazione? Nessuna.
Galimberti in un suo intervento sul disagio giovanile ha fatto un breve passaggio su religione e giovinezza; ti consiglio caldamente di andartelo a vedere. Ecco il video: m.ua-cam.com/video/0dDk-UfKfGM/v-deo.html
Seguitemi anche sul mio secondo canale, dove pubblico ogni giorno alle 21:00 un podcast sui temi più vari (psicologia, società, relazioni, sessualità, morale, filosofia, scuola, ecc.): bit.ly/MarcoCrepaldi
Se preferite potete ascoltarli direttamente anche su Spotify: bit.ly/Marco_Crepaldi
Anche io a 17-18 anni ho avuto una forte crisi esistenziale. Ero sempre chiusa nella mia testa, nella mia interiorità, e tutto quello che mi interessava era appunto capire il perché dell'esistenza. Inoltre rimuginavo all'infinito su piccoli eventi ed i problemi che dovevo affrontare in famiglia e nel mio piccolo mondo diciamo.
Grazie all'aiuto di una psichiatra ho potuto capire molto sui meccanismi mentali che mi portavano a riflettere in continuazione, e ho capito che avrei dovuto spendere un po' più tempo fuori dalla mia mente e impegnarmi su quello che mi circondava. Ho iniziato a impegnarmi molto di più ad esempio nelle poche amicizie che avevo e ho potuto ritrovare un giusto equilibrio tra realtà e pensiero. Non dico che gli amici risolvano tutto, ma danno grandi gioie e mi hanno allontanata dai miei pensieri asfissianti
Anche il contesto in cui ero inserita non aiutava: vivevo in campagna senza possibilità di potermi spostare, ma la patente e un lavoretto mi hanno permesso una grande libertà che mi ha allontanata in qualche modo da pensieri ossessivi
Quindi consiglio: se avete degli amici che state ignorando per poter capire il senso della vostra vita, smettete di farlo e chiedete loro di uscire. Può davvero fare la differenza
Mi sento meno solo ora, comunque ho passato un anno di fila così ed è stato un inferno, ora ho delle ricadute leggere ma riesco controllare meglio i pensieri e cerco di svagarmi di più
Sono tre anni che vado avanti così e non avevo mai sentito una storia così simile
cioè invece di fare come sentite vi fate manipolare da altra gente a cui tra l'altro pagate lauti stipendi e state meglio? boooh.
Io credo almeno personalmente che la depressione esistenziale inizia dopo i 24 25 anni quando ti rendi conto che stai perdendo la tua adolescenza e devi iniziare a pensare al tuo futuro, tra lavoro o scuola Indipendenza e amicizie che piano piano si riducono drasticamente.......
Grazie a te di trattare questo argomento. Io vivo discretamente, la gente non ha assolutamente idea di come sono. So stare da solo e sono in grado di avere pensieri critici su me stesso. In realtà non ho nessun problema. Me la so cavare bene in ogni situazione. Eppure nulla ha senso e tutto é fatica, tanta fatica diventata anche fisica. Probabilmente ho vissuto il passaggio da religioso ad ateo che descrivi perfettamente e sicuramente ho una infima autostima, ma inconscia; quando ci ragiono mi rendo conto di quanto sia infondata. Cerco qualcosa, una molla che mi faccia uscire da questa apatia autoindotta. So che devo trovarla dentro di me. Non riesco sinceramente a capire se progredisco o peggioro. Non so se esistono consigli che qualcuno mi possa dare, voglio solo esprimere il fatto che mi sento vicino a questo argomento e a chi ci si arrovella, e voglio aggiungere alla discussione il fatto che sicuramente ci sono tante persone che vivono questa situazione, questo tormento esistenziale, persone che nessuno immaginerebbe.
Se posso consigliarti cerca di non metterti dei freni, espandi i tuoi orizzonti e viaggia..... Fuori dal nostro ambiente, ci sono un sacco di persone che sono pronte ad accoglierci........
Non so se leggerai anche questo commento visto che arriva dopo 4 anni...però devo dire che hai trattato benissimo uno dei temi più importanti della vita di ciascun essere umano! E niente la cosa che mi è venuta in mente alla fine del video è che alla fine sei riuscito a guardare "l'eterno ritorno dell'uguale" senza soccombere...sei una specie di super uomo 😅! E poi subito dopo mi è venuto in mente il nostro grandissimo Vasco che in 3 parole come sempre te la spiega meglio di tutti...e che se non ha un senso domani arriverà lo stesso 😉
Secondo me bisognerebbe saper fare una distinzione tra religione e spiritualità; la spiritualità è un moto dell'anima che tutti i popoli della terra hanno, da sempre. È questo sentimento, secondo me, che ha portato alla nascita delle religioni. Ammiro il fatto che essendo ateo, tu sia comunque in grado di capire ed accettare il lato religioso (o spirituale) delle altre persone.
I pensieri nichilisti inizialmente mi facevano sentire libero, ero consapevole del nonsenso della vita, della non esistenza di dio, ma dopo molto tempo dall'aver iniziato questi pensieri è iniziata la depressione esistenziale, per il resto mi sento molto simile a te
Hai mai letto qualcosa su Nietzsche? Pensare alla sua filosofia mi aiuta parecchio, magari potrebbe aiutare anche te :)
Per forza di cose con una visione materialistica dell'esistenza non si rimarrà mai del tutto soddisfatti e in pace ma si è costretti a conviverci o distrarsi con gli impieghi quotidiani, ma resta sempre una sofferenza e nichilismo di fondo, perché verrebbe a mancare la concezione del substrato metafisico che sorregge l'intera realtà/caverna di Platone; equivale a pretendere di capire una cosa senza il suo fondamento, senza averne le basi; non si vive di solo emisfero sinistro, usare solo la razionalità è operare con metà strumenti e darsi la zappa sui piedi.
Sulla religione e la pedagogia hai perfettamente ragione....
Grazie per la risposta 👍😊
Hai ragione sulla religione... è un sentiero personale.
Il passato e una parte di me stesso, il presente mi sta sfuggendo di mano.... Ian Curtis.... Basterebbe questa citazione per spiegare il tutto
nelle scuole introdurrei anche lezioni di Empatia e Filosofia orientale (che da gia' parecchie risposte esistenziali o almeno da dei percorsi da seguire - non parlo di pensiero New Age). Materie obbligatorie per tutti dai 6 ai 18 anni.
Da una religione o da un dogma all'altro, insomma.
Sapete un grande problema qual è?Da tanti anni sulla Terra e ancora non si è compreso (in maniera scientifica) il senso della vita e cosa c'è dopo la morte.Dovrebbero essere le nostre priorità, altro che andamento dei mercati e governi che cadono!
Fortunatamente non penso a cosa ci sarà dopo la morte.... È già difficile concentrarmi sul vivere meglio ora...
@@mariangelagamba1339 il fatto è proprio questo, nessuno sa perché bisognerebbe concentrarsi nel vivere meglio ora....
Attenzione, queste sono solo riflessioni logiche che il genere umano dovrebbe considerare priorità. Inutile che il singolo si incaponisca su fatti per i quali,senza studi scientifici, non vi è risposta....
@@danielar8004 ciao Daniela, volevo solo dire che dico questo per un mio limite, non sono così profonda come lo sei tu. Fortunatamente non riesco a pensare a cosa ci sarà dopo, faccio già molta fatica a pensare all 'oggi.. Grazie
@@danielar8004 meglio pensare a ora : dopo non sappiamo cosa c'è.
L' unica cosa che ho capito in questi anni è cercare di essere felici con piccole cose che riteniamo buone.
È difficile da realizzare, ma una volta morti la mente smette di funzionare, noi non possiamo vedere né nero, né bianco, non possiamo respirare, ma soprattutto non possiamo pensare "ehi siamo morti" o "ehi questo è l'aldilà". Prova a pensare com'eri prima della nascita, non puoi, non esistevi, stessa cosa dopo ma noi non riusciamo a realizzarlo perché il nostro cervello è attivo per tutta la nostra vita
Una delle affermazioni/consigli più frequenti è "lascia perdere lo psicologo che non serve a niente! Per stare meglio basta che smetti di andare dallo psicologo e che esci!" 😔
Minchiate col botto 😂
@@lucaferlisi2486 la minchiata la fa chi ci va e li paga
Depressione e depressione esistenziale:
Nessuna
La causa èa la cultura affettiva inversa al sistema guida umano dell'amore per il prossimo
Scusate ragazzi, spero che mi rispondiate numerosi, ma non vi sembra che se ci dobbiamo inventare la "pillola" per funzionare bene in questa società, forse è sbagliato tutto il meccanismo sociale? E che lo dobbiamo cambiare? Proprio oggi leggo di quella dirigente settantacinquenne, donna, al lavoro da 15, dunque quota 135, dice che bisogna lavorare. No, è il contrario! è proprio perchè non hai relazioni cioè una vita più povera che diventi workaholic! Secondo me sono queste le parole che magari un hikikomori non esprime. ed hanno la mia solidarietà, perchè magari non se ne rendono conto ma sottraendosi alla competizione sociale tolgono un elemento fondamentale al ribasso degli stipendi! E' tempo di dichiarare tutti quanti LO sciopero. Quello per smettere di farci sfruttare come bestie.
Queste cose mi fanno impazzire, non ho una grossa crisi esistenziale, ma mi affascina le teorie sullo spazio e del multiverso. Da un po sto facendo pensieri che percorso ci attende dopo la fine di un ciclo di vita e quanti anni o secoli ci vorranno per poter rinascere in una nuova vita umana con una coscienza?
Fantascienza il fatto di poter rinascere, e poi che senso avrebbe se non si può ricordare la vita precedente? Significa ricominciare da capo senza ricordarsi nulla e magari ricadere nel vuoto esistenziale
@A. Siddharta come fai a dire che una persona sia rinata se questa non ha coscienza della vita precedente?
Ovvero, in base a cosa si potrebbe dire che mario rossi sia la reincarnazione di qualcuno?
Se si perde la coscienza di una (eventuale) vita precedente che differenza c'è fra morte e reincarnazione? Nessuna.
@@antoniosquicciarini581 ti sei risposto da solo, magari la reincarnazione è la morte di una coscienza e l’inizio di un’altra
Ho memoria di ancestrali e primitive percezioni della realtà
Galimberti in un suo intervento sul disagio giovanile ha fatto un breve passaggio su religione e giovinezza; ti consiglio caldamente di andartelo a vedere. Ecco il video:
m.ua-cam.com/video/0dDk-UfKfGM/v-deo.html
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