Comunque, per spezzare una lancia in favore di Yuka, almeno per i prodotti alimentari gli ingredienti quando il prodotto non è nel database, non vengono messi manualmente dall'utente. Così come la tabella nutrizionale. L'app chiede di scattare una foto al barcode, una al prodotto nella sua interezza, una alla tabella nutrizionale e una alla lista degli ingredienti. I dati vengono inviati al server che tramite OCR estrae i dati e compila le tabelle. Nel caso del tuo libro, l'utente probabilmente ha preparato la lista su carta per fare lo scherzo. Seconda questione: i dati si aggiornano. Il principio è lo stesso di quello che sta dietro a Wikipedia: se io utente mi accorgo che dei dati non sono corretti posso modificarli, e non a mano... sempre fotografando l'etichetta! È chiaro che dal barcode si risalga al database, ma al cambiamento della formula o della ricetta dovrebbe essere previsto un tempo medio di correzione tanto minore quanto più è diffuso il sistema. Soprattutto in virtù del fatto che nella maggior parte dei casi la revisione del prodotto comporta anche una variazione dell'etichetta principale, che su yuka è fotografata proprio per questo. Su Wikipedia le cazzate durano meno di mezza giornata perché la community è copiosa, su Yuka di vuole un po' di tempo in più... L'idea di fondo è decisamente valida e ottimizzata. Considerare la bassa qualità dell'app valutando l'errore sul cambio della ricetta è come colpevolizzare l'utente che ha sempre comprato il prodotto senza accorgersi che è cambiato perché non hanno cambiato l'etichetta principale. Edit: per quanto riguarda la "bontà" del prodotto (intendo l'app di per sé) mi pare ovvio che debba essere usata con consapevolezza. Tecnicamente non fa altro che applicare in modo automatico un ragionamento che l'utente medio farebbe leggendo l'etichetta alla vecchia maniera. Se l'utente sa che l'additivo X può essere pericoloso, non va a fare il conteggio di quanto ce n'è, se e quanto sia sotto la soglia tollerabile, se lo sta assumendo già da altri prodotti, ecc... Di default sa che se c'è quel additivo lui non lo vuole. L'app ragiona esattamente così. Anzi, a volte favorisce anche l'effetto contrario visto che magari da solo leggerebbe E330 e E150a non acquistando il prodotto, spaventato da banale acido citrico e caramello. In questo caso Yuka mette questi "additivi" tra la roba innocua. Io non demonizzerei così tanto questo prodotto, soprattutto perché la maggior parte delle volte serve per "confrontare" i prodotti, non per decidere se comprare o no. Quantunque possa essere viziato il sistema di giudizio è comunque valido per entrambi i termini a confronto, una mano secondo me la dà.
@@divagatrice beh, io non sono nessuno ma nel mio piccolo magari i nitriti e i nitrati, se posso, tendo ad evitarli. Non per la loro natura ma per il rischio di mutazioni in N-Nitrosammine che sono ritenute cancerogene. Questo solo per fare un esempio. Se sono inevitabili pazienza, non muoio mica! Ma se ho due prodotti equivalenti analoghi in mano, magari più che scegliere in base al prezzo (entro i limiti) con una simile app posso fare una valutazione qualitativa benché basilare. Il prodotto A ha il nitrato di potassio, il prodotto B non ce l'ha, il primo ha più grassi saturi del secondo... tanto vale scegliere A. Sono valutazioni per cui l'app non è certo indispensabile, ma velocizza tutto il processo e non obbliga a conoscere i codici EFSA a memoria. 🤷♂️
@@teo_deb leggo solo ora i tuoi commenti e mi trovi assolutamente d'accordo su tutto, specie sulla velocità di consultazione e appunto sugli additivi/conservanti indesiderati, rossi o arancioni che siano: non li voglio e basta...
ieri sera in una conferenza ho fatto un esperimento con il pubblico. Ho confrontato la recensione di una di queste app delle gallette di riso e l'ho confrontata con quella del frico (ero a Pordenone). Il frico è una frittellona di patate e formaggio fritta nel grasso. Risultato? Il frico ha la metà delle calorie, il doppio delle proteine e un quinto dei carboidrati delle gallette di riso. Quindi, la valutazione che ne esce è migliore e una persona potrebbe essere portata a pensare che allora ne può mangiare quanto ne vuole. Poi se vai a vedere si tratta di valori per 100 grammi e 100 grammi sono mezzo frico. Il frico si mangia assieme al prosciutto e magari bevendoci un bel po' di vino assieme. Tutto questo lo rende un alimento che si può mangiare, come tutti, ma sporadicamente, come sporadicamente si mangia un dolce in una dieta bilanciata. La critica di una parte consistente della comunità scientifica a questi sistemi che semplificano troppo è che fanno perdere di vita il concetto fondamentale alla base di un'alimentazione sana: l'equilibrio tra le parti. Tu puoi mangiare un alimento che ha più grassi saturi di un altro, basta che ne mangi poco. Se invece lo sostituisci con uno con meno grassi saturi e magari abbondi, beh, non va bene. Quindi, la tabella nutrizionale (che è obbligatoria sulle confezioni) non serve a scegliere il meno peggio. Serve a capire in che modo inserire quell'alimento lì all'interno della propria dieta.
Io volevo solo dire a Beatrice che per "merito" suo e di Dario, sono passata dall' usare il biodizionario (ormai anni fa) a provare un viscerale fastidio verso coloro che propongono qualsiasi prodotto come "naturale" che "non contiene sostanze chimiche all' interno".. 😂
Io ho una domanda sul discorso Sccs, come mai l' Sccs ha approvato prodotti che poi sono stati ritirati e ritenuti cancerogeni anni dopo? Mi viene da pensare che nemmeno quell' ente è affidabile,perchè oggi può dare una certificazione a un prodotto che tra qualche anno sarà ritirato in conseguenza ad uno studio più approfondito dei suoi ingredienti.
@@Daria-e8e3s purtroppo non si rendono conto che tutto va contestualizzato. Questo tipo di video sono i più pericolosi sui social, perché spostano le masse che poco sono avvezze al pensiero critico e vanno dove va il vento. Usavo Yuka prima, bene, felicissimo. Una tipa su UA-cam mi ha detto che non è buona, la disinstallo e chi si è visto si è visto. Certi argomenti sono molto importanti e andrebbero trattati con più attenzione !!!
Scusate, ma sono l'unica che si sciroppa tutte le etichette soprattutto quando vedo un claim un po' troppo altisonante?? Confesso che molti anni fa usavo il Bio Dizionario, poi lessi il libro di Super Bea e le nostre strade si sono definitivamente separate. Come dico sempre: Grazie a tutti i divulgatori che hanno svegliato il mío senso crítico! P.S. Mi sa che anche a 'sto giro hai perso l'occasione di farti nuove amicizie 😬🏝️
ma serio AHAHHAHA. purtroppo o per fortuna ormai leggo "bio", "vegano", "sostenibile", "italiano" e dico ah si? 🤨 controlliamo! cosa orribile capitata a Malta, c'erano dei solari con la scritta UVA UVB ma UVA non era cerchiato... ho rabbrividito. era ovviamente più economica e sicuramente la scelta d'acquisto di tantissime persone e giovani che vanno lì in vacanza e non sanno queste cose. oppure stavo per comprare un "olio protettivo per capelli con filtri solari" su amazon poi ho pensato scusa eh ma fammi vedere che filtri tiene perché non c'era scritto "con filtri UV" e indovina un po'... neanche un filtro UV. per me è assurdo che si possa scrivere filtro solare in maniera fuorviante facendo pensare TI PROTEGGA DAL SOLE quando invece non lo fa, io so che per legge per essere protettivo dai raggi solari deve avere la scritta FILTRI UV ma chi non lo sa? insomma disastro
È vero però è anche vero che se si usa l'app in modo consapevole, per orientarsi in maniera preliminare in una giungla di nomi strani, averla è vantaggioso
@@divagatrice Ma non è vero! quando ci sono degli additivi sui cibi è anche spiegato perché hanno quella valutazione per esempio i fosfati sono considerati a punteggio basso perché per l'OMS statisticamente si assume troppo fosforo, quindi non è solo una questione di colore e basta, ti spiegano anche il perché e quindi puoi consapevolmente valutare la motivazione dietro quella valutazione e poi fare le tue scelte!
@@divagatrice ti pagano per andare contro yuka? io quasi sempre leggo sia etichetta che descrizione e coincidono sempre, sicuramente ci saranno svariati errori, ma quanto sono rari? poi sta all'acquirente fare attenzione. in piu' spesso faccio delle mini ricerce su additivi considerati (da yuka) pericolosi e non , e per mia esperienza non c'e' stata una volta in cui avessi trovato dei risultati diversi dalla descrizione su yuka
Considerato l'italiano medio non sa quali cibi sono ricchi di grassi, zuccheri, proteine, usa la margarina e i prodotti con pochi grassi (e stracolmi di zucchero) perché fanno bene...direi che l'app fa un gran lavoro. Non ce l'ho, ma ho visto usarla.
@@nicolettazama2972 La maggior parte delle persone non ha idea se un grasso faccia bene o male alla salute, né la differenza tra zuccheri e carboidrati complessi, che mangiare un'arancia, una spremuta fresca o un succo di frutta confezionato non è uguale. Cosa possono mai capire dall'elenco degli ingredienti o dalla tabella nutrizionale?
@@g.p.8194 e allora forse non ci si dovrebbe affidare a un'app, ma magari a libri che queste cose le spiegano. Il problema è che l'app è gratuita, i libri no, per cui è più facile scaricare un'app che acquistare uno o più libri. Ma sui libri almeno si può studiare e capire i concetti.
L'informazione come ogni accrescita personale ha un prezzo, il nosto impegno e fatica. Non c'è app che si possa sostituire a noi nelle scelte . Possono aiutare ma non dare sentenze.
Ottimo intervento con cui concordo pienamente. Naturalmente è quello che auspicherebbero, ma dovrebbe essere proprio quello a farci drizzare le antenne. Bisogna ammettere che l'hanno pensata e organizzate bene. Almeno nel mio caso, il messaggio recepito all'inizio era quello dei bravi ragazzi di campagna che volevano salvare il mondo dal condizionamento dei grandi gruppi. Alla fine penso che se pur limitatamente e usata con molta consapevolezza, l'applicazione possa avere qualche utilità.
concordo. ognuno deve informarsi ma poi scegliere da se cosa ci fa bene, anche perchè se si va ad ascoltare i vari esperti , tutti dicono il contrario di tutto. uno dice che fa bene e l'altro che fa male, questo sempre in base ai vari studi scientifici. gli studi scientifici si evolvono e cambiano. occhio. bisogna sempre studiare ed aggiornarci. le cose cambiano in continuazione.tutte
si però le scelte si fanno con consapevolezza, Yuka non è un aiuto ti da un voto esattamente come fa il nutriscore un'altra bufala made in Europe continente nel quale il 90 per cento delle persone, soprattutto nel suo Nord, non sa come alimentarsi bene. Mai passato del tempo in Gran Bretagna ?
Capisco non dare totale garanzia a ciò che dice un’app, soprattutto se portata avanti dal pubblico stesso, ma vedendo ciò che i paesi e le grandi organizzazioni fanno alle spalle di tutti noi, non metterei la mano sul fuoco a priori anche su di questi ultimi. La valutazione che l’app offre si basa comunque su studi scientifici e su sentenze attribuite agli ingredienti che fanno parte di ciò che analizziamo, non su presupposti campati in aria; concordo che la pericolosità di certi ingredienti è strettamente correlata alla quantità di questi, ma vi faccio una domanda..preferireste acquistare ed usare spesso qualcosa che contiene elementi possibilmente nocivi oppure un corrispettivo di qualità generale migliore? Grazie Yuka
@@divagatrice ti invito a scaricare di nuovo l’app allora e di leggere le spiegazioni dietro ogni ingrediente “cattivo”, magari le cose sono cambiate da quando hai fatto il video
No, non lo sono. Se fossero davvero basati sugli studi scientifici non ci sarebbero ingredienti rossi. Tu vedi ingredienti rossi? Se sì, significa che non si basano su studi scientifici
@@divagatrice peccato non possa farti uno screenshot di ciò che leggo, probabilmente capiresti ciò che intendo, anche se mi sembri particolarmente restia all’opinione altrui
@@matteom2228 ma lo so cosa leggi. La app la vedo anche io, eh :) e l’ho anche detto nel video che sotto a ogni giudizio vengono citati alcuni studi scientifici. Il punto è che puoi scegliere di citare che cosa vuoi e ottenere il giudizio che vuoi. Un lavoro davvero scientifico dovrebbe analizzare TUTTI gli studi, non solo alcuni. Questa cosa viene fatta dall’SCCS. Non viene fatta da yuka
Grazie per l'utile video. Spesso uso YUKA per la spesa in velocità e senza dover usare gli occhiali per leggere ogni singolo ingrediente ... alcune volte totalmente sconosciuto. Mi affido al msg trasmesso con questo video e creo più spazio nel mio telefono!😊😊
La trovo molto comodo però non determinante per i miei acquisti. Mi è capitato anche a me di dover caricare dei prodotti che yuka non aveva nel suo database, purtroppo non se se a causa dellla mia inbranaggine cronica , pur caricandolo con successo mi capitava che il giorno dopo mi arrivasse una mail avvertendomi che non era stato possibile aggiungerlo a tutti i prodotti di yuka. Comunque io sono abituata a leggere le etichette e gli ingredienti, quindi per me è uno strumento in più . Se il prodotto l'ho sempre usato continuerò a usarlo, a meno che ne trovi uno migliore
Complimenti per la chiarezza e la precisione delle informazioni fornite. L'intento di tutte queste app/siti è di veicolare i consumi sfruttando l'ignoranza dei consumatori. È una forma moderna di protezionismo...tutte dei ns cugini d'oltralpe
Buongiorno.Veramente di questa applicazione ne parlarono a “Report”. E dissero che per valutare i prodotti, si avvalevano di ricercatori. La trasmissione aveva approfondito questo argomento.Si può ancora vedere in streaming.
Perché la risposta l’ho già data nel video :) è una redazione di persone che non conosciamo che fa scelte non trasparenti. Dall’altra parte abbiamo un ente pubblico formato da scienziati che ha l’obbligo di tracciare tutto quel che fa. Possono anche usare i ricercatori ma cosa cambia? Rimane che non fanno una valutazione del rischio che è quello che a noi invece interessa
Quest’applicazione nasce per spingere le aziende a mettere meno prodotti nocivi per la salute, sul mercato. Se i prodotti scelti sono quelli meno dannosi, allora chi li vende sarà obbligato ad allinearsi con le altre aziende. Io trovo che Yuka, invece sia utile .
Il problema è che non tutti possono laurearsi in biotecnologie per sapere quale prodotto scegliere. Quando sei al supermercato e sei indecisa tra due creme, come fai a capire quale sia meglio soltanto leggendo gli ingredienti (piccoli, stipati e in latino)? Servirebbe un sistema tipo la tabella nutrizionale anche sui cosmetici perché, anche ponendo che si possiedano le competenze necessarie per scegliere il prodotto giusto, servirebbero molti ulteriori decimi 😅
Affidiamoci anche a ciò che percepiamo più idoneo per noi. Non possiamo vivere con la diffidenza e la paura per qualsiasi cosa. Esistono degli enti che controllano la sicurezza dei prodotti come dice Beatrice, e sono lì proprio per chi come come noi non possiede tutte le conoscenze. Pertanto viviamo sereni e fidiamoci un po' di più.
Io che sono laureata in biotecnologie scelgo in base a quello che mi piace e alle informazioni scritte sulla confezione (non gli ingredienti, ma il resto. Voglio un idratante? Cerco un prodotto che dica che è idratante. Voglio un esfoliante? Cerco un prodotto che dica che è esfoliante)
Si parte dal presupposto che gli enti pubblici abbiano fatto già una scrematura per evitare il rischio appunto 😊 Se è in vendita, è sicuro. Se sei indecisa tra due, compra quella che costa meno e se non ti piace, prova la successiva
Ma vengono gli ingredienti la composizione. Ad esempio le crème idratanti del viso che hanno i filtri UV, dice se ha gli ingredienti che assorbiti influiscono sul sistema endocrino. E quindi sono di fatto nocivi. Non sono opinioni in questo caso. Per le allergie ed intolleranze è ovvio che non può valutarne. Negli alimenti cmq dice se è una bassa o alta quantità di grassi saturi, grassi, sale, zuccheri, CALORIE. Ovvio che non va usata come un consulto ad un medico competente. Ma è una base per conoscere un prodotto. Poi per verificare cerchi altre fonti. La sfiducia nelle istituzioni è più che sana e saggia perché difficile trovare qualcosa senza conflitti d'interesse.
@@divagatrice ma quale falsità? Cosa dice? Sono additivi chimici, alcuni sono nocivi, ad esempio nel sale i così detti anti caking agents, cioè gli antiagglomeranti, che cominciano con E e poi dei numeri, molti di essi, hanno potenziale rischio di allergie e contaminazione di metalli pesanti. E quello da tavolo, non marino, è ottenuto dal suolo implica processi di raddinazione con agenti chimici non salutare per niente, E l'app elenca ciò.. Non è proprio questione di crederci o no. Altro esempio sono i solfati... La. Lista è lunga, è chimica non credenza, non è è opinione di una app...Detto così, video e commenrto è fuorviante e disinformativo. Ma quale crederci? Sulle istituzioni è anche pericoloso quello che afferma. Basti pensare Alle agenzie che approvano farmaci, che hanno i conflitti di interesse con le farmaceutiche... Mah...
@@verymozart ma lo sai cos'è un antiagglomerante e a cosa serve? Vuoi ritrovarti con delle pietre di sale nella saliera? E sai cos'è il sale "non marino"? Sale di mari preistorici che è stato estratto da miniere. Ed è molto più probabile contenga metalli pesanti a causa di contaminazioni avvenute nel corso dei secoli (come il sale rosa dell'himalaya che non solo non viene dall'himalaya ma contiene rame, cadmio, arsenico, nichel e piombo), mentre il sale marino viene purificato, non è acqua di mare evaporata
@@divagatriceil BHT presente nella maggior parte dei profumi non credo sia salutare oltre alle tante altre sostanze tossiche presenti , il problema non sorge nell’utilizzo sporadico ma nell’utilizzo costante, in più mettici shampoo bagnoschiuma prodotti per la cura personale cosmetici vari ed il quadro della situazione diventa inquietante.. far venire a contatto ragazzini con interferenti endocrini , sostanze allergizzanti e potenzialmente cancerogene non è il massimo…poi lo so che diventa molto difficile non usare il proprio profumo preferito, ma per conoscenza è giusto sapere che non sono prodotti innocui.
@@Anonimo_Veneziano_13 è sicuro. È sicuro significa che ne puoi usare 100 volte tanto per tutti i giorni della tua vita senza avere problemi (la sicurezza si calcola così)
Per il futuro, anche se un prodotto non è il massimo, ricordati sempre che l'impatto ambientale della produzione richiederebbe di finire le confezioni prima di buttarle, diciamo che vale il vecchio monito di non sprecare.
@@giuliacrespi8425 sono molto attenta a non sprecare, tuttavia se scopro che un prodotto é nocivo va dritto nel cestino, non riesco neanche a regalarlo.
@@paola-j9i8z Nessun prodotto in commercio può essere accertata mente nocivo nelle dosi in cui si trova. Quanta sfiducia bisogna avere nelle istituzioni per anche solo pensare una cosa del genere?
Nessuno mette in dubbio tutto ciò che hai esposto. E’ indubbio però che Yuka dia una mano. Gli ingredienti sono indicati in percentuale (entrando nel dettaglio) e il database viene aggiornato anche dalla comunità. L’importante è, come in tutte le cose, non farlo diventare un mantra. Può dare una mano, basta non prenderla troppo sul serio. 😊
Gli ingredienti sono indicati in percentuale per gli alimenti, come sulla confezione :) (per i cosmetici non possono visto che Yuka non sa le percentuali dei singoli ingredienti)
@@divagatrice Esatto. Certo intendevo per gli alimenti. L'importante è l'uso che si fa di un programma, non il programma in sé. E il tuo video aiuta in questo.
Per essere un 'applicazione il suo lavoro lo fa anche abbastanza BENE ; sopratutto a chi non è molto esperto può fornire una grossa mano durante la spesa. Nessuno poi ci vieta di leggere l'etichetta e verificare se i dati sono corretti. Se tutti la utilizzassero con senso critico nei carrelli ci sarebbe di certo meno cibo spazzatura...
Beatrice, grazie per questo video e per il lavoro che fai tutti i giorni per diffondere conoscenza e soprattutto spirito critico - che purtroppo non siamo spronati ad usare spesso. Sono d'accordo con te che non si conoscano bene gli strumenti per trovare le informazioni in modo autonomo, e che non si sappia bene come intepretare le informazioni che si hanno. Meno male che voi divulgatori ci aiutate in questo!
Complimenti per il video, non da spazio ad alcun dubbio... Già avevo delle perplessità sull'app da punto di vista alimentare. Direi che con chiarezza è stata spiegata ogni criticità
Ma infatti la signora del video dice cose da 'Capitan Ovvio". È ovvio che ci si deve informare sempre da fonti ufficiali, ma Yuka aiuta tanto in un giudizio rapido di un prodotto. Non è la verità scesa in terra, ma disinstallarla proprio mi sembra una posizione abbastanza netta, che non dà spazio a interpretazioni o a un ragionamento
Grazie! Video super interessante, accurato e chiaro. Non sono però d'accordo sul fatto che la certificazione di processo non ci dice nulla sul prodotto. È una garanzia in più e un valore aggiunto
A me è sembrato un video troppo di parte. Rispondo a te perché sembri uno dei pochi che non ha preso per verità assoluta ciò che viene detto nel video.
Grazie per questo video. Da Chimico Industriale che nn lavora nel campo, sentire che ci si affida a Yuka mi fa arricciare il naso....Io sono abituata a documentarmi da fonti autorevoli.....come il tuo! La tua rubrica La ceretta di Occam l'ho letta tantissime volte e con grande utilità e conoscenza o per asseverare le mie conoscenze! Ho condiviso perché vedo video in cui si delega a Yuka....sempre per nn avere fastidi!
Io continuerò ad usarla per eliminare dai miei acquisti tutti i prodotti che contengono interferenti endocrini. È vero che un prodotto, se immesso nel mercato, contiene elementi in quantità tali da essere consentiti per legge ma questo discorso non tiene conto della somma dei quantitativi a cui mi espongo quotidianamente consumando più prodotti che ne contengono il minimo concesso e quindi per principio di precauzione li escludo dai miei acquisti. Comunque grazie per il video mi hai dato spunti di riflessione importanti
Certo che tiene conto della somma dei quantitativi. La valutazione del rischio viene fatta proprio così. Lo avevo spiegato in un altro video che trovi qui sul canale
Sarebbe utilissimo un video su Nutri-score. Sono curiosa del Suo parere. Qua in Olanda quasi tutti i prodotti del supermercato sono marcati con nutriscore e ammetto anche io di prediligere quelli con nutriscore A senza controllare la tabella nutrizionale. Aspetto il video!! Grazie mille per tutto quello che fa :)
Come alternative si può leggere l’INCI ogni volta, o leggere l’elenco degli ingredienti e la tabella nutrizionale. Questo però richiede molto tempo in più. I cosmetici che contengono sostanze chimiche poco sicuri sono tanti, perché la sostanza viene approvata dall’ISCS in base alla quantità, come dici tu. Ma è anche l’accumulo che crea problemi, quindi a logica meno prodotti contenenti ingredienti “a rischio” uso meglio è. Anche se approvati. Inoltre da persone che lavorano in industrie cosmetiche o farmaceutiche mi è stato confermato che spesso le quantità di tali ingredienti sono opportunamente “mascherate” o diminuite nella dichiarazione per adattarsi ai parametri dati come rischiosi.
No, mi spiace, queste sono sciocchezze. Intanto la valutazione dell’SCCS tiene conto anche dell’accumulo (l’ho spiegato. Bisognerebbe ascoltare bene prima di commentare). E poi, no, non esiste che si dichiari meno di quello che si usa. I controlli a campione si fanno e non è mai emerso nulla di quello che tu affermi. Chi ti ha raccontato queste cose ti ha preso in giro
@@divagatricequesto in un mondo ideale dove non esistono cosmetici e farmaci ritirati dal mercato o cause miliardarie contro industrie farmaceutiche e cosmetici per danni collaterali. Non mi risulta che sia così, sorry. E ne ho anche prove, oltre ad una vasta letteratura facilmente reperibile.
@@elenavillani3450 sono ritirati dal mercato quando sono fuorilegge. E se sono fuorilegge significa che dichiarano una cosa e poi ne fanno un’altra. Yuka legge quello che dichiarano, mica fa analisi sul contenuto, quindi i fuorilegge non li becca.
Io trovo meravigliosa, e anche un po' inquietante, la necessità che hanno le persone di affidarsi a qualcuno/qualcosa per le loro scelte, senza premurarsi di capire se quel qualcuno/qualcosa è affidabile. Mah!
Personalmente ritengo che l'errore più grande sia utilizzare queste app in senso assoluto, ovvero per la ricerca del prodotto "migliore in assoluto" sia da un punto di vista di alimenti che di cosmetici, non è che acquistando solo prodotti con il bollino verde ci siamo garantiti un'alimentazione sana e una detergenza sicura. Il problema è che mancano i mezzi per poter interpretare questi dati. A me è utile per confrontare in maniera veloce prodotti di una stessa categoria e magari evitare di spendere soldi per prodotti dalle formulazioni non proprio eccelse (il punto è che avendo una laurea in scienze dei prodotti cosmetici e una in nutrizione a quello che leggo riesco a dare il giusto peso)
Ma neanche affidarsi ad enti che sono preposti a controllare i prodotti che vengono immessi sul mercato, affidabili quanto ti pare ma sempre corruttibili, non mi fido di nessuno, evito i cibi elaborati e processati, e quando nella lista hanno più di 5 ingredienti evito di comprarli, specialmente quando quegli ingredienti hanno una sigla o un nome impronunciabile🤔😉
@@j.o.h.n.d.o.e ribadisco che non può dirti se un prodotto è vegano o no. Se parliamo di cosmetici lo stesso inci può essere attribuito a ingredienti di origine animale, vegetale o di sintesi. A partire dalla diffusissima glicerina.
Per ogni ingrediente rilevato dalla scansione del prodotto viene fatta una descrizione con allegate le fonti degli studi scientifici effettuati per indicarne la pericolosità o meno. Io la trovo una funzione utile. Se l'elenco degli ingredienti è attinto da un database che può anche essere caricato dagli utenti come per il tuo libro, tale database viene periodicamente verificato ed eventualmente rettificato o cancellato come appunto per il tuo libro. basta comunque buttare un occhio alla lista sull'etichetta per avere conferma o meno della presenza di tale ingrediente. Nel complesso ha delle funzioni molto utili. Non vedo perché dare giudizi su chi la usa e fare ironia su quest' app. La.scienza dovrebbe aiutare a comprendere e non a creare fazioni e tifoserie basate su presupposti soggettivi di simpatia
La scienza infatti aiuta a comprendere. Ma la scienza ti dice anche che scegliere alcuni studi è scorretto. Motivo per cui l’SCCS li prende TUTTI in esame non solo alcuni come fa Yuka. Questo è un errore di metodo conosciuto come “cherry picking” ed è considerato molto grave.
Anche se yuka non prendesse tutti gli studi (questo è da verificare) ciò non toglie che gli studi che hanno dimostrato la pericolosità di alcune sostanze esistano. Li buttiamo via?
@@TheRealCiccioMan se prendesse tutti gli studi arriverebbe alle stesse conclusioni dell’SCCS e dell’EFSA. Non c’è modo di arrivare ad altro, eh :) comunque, certo che non si buttano via, ma vanno messi nel contesto. E quello è il lavoro di risk assessment che fa l’sccs per i cosmetici e l’Efsa per gli alimenti
Ho una formazione ed esperienza simile alla tua, apprezzo tantissimo i tuoi video per contenuti correttezza chiarezza e simpatia 😊 bravissima! Grazie a te riprendo l abbonamento alle Scienze, on line perché la posta qui viene spesso "smarrita" 🤭😊
Mia figlia di 12 anni gira da un paio di giorni per casa col cellulare per valutare con questa applicazione tutti i prodotti con codice a barre che riesce a trovare. L' ha consigliata il professore di educazione fisica. Ora si rifiuta di mangiare quello che l' applicazione valuta negativamente. Urge farle vedere questo video che cade proprio a fagiolo 😅 Grazie
Buongiorno cara Beatrice, sei sempre molto brava con i tuoi video ! Alla 3 volta che ascolto il tuo video su App Yuka , sono riuscita a capire che quel che hanno fatto i ragazzi del team francese: è una sorta di trabocchetto mentale. Premetto che mi aveva convinto un'amica vegana ( ma io NON sono vegana ) . La trovo utile alla fine ma bisogna essere molto attenti e critici lo stesso. Se guardavo le valutazioni di Yuka sul prodotto " cioccolato" ... avrei dovuto buttare TUTTO. Ma per fortuna esiste ancora il prodotto di qualità. Grazie e buona domenica a tutti.
grazie Beatrice per questi contenuti molto interessanti. Sono contento del tuo ritorno su UA-cam 🎉 a me personalmente piacerebbe anche un video sul Nutriscore, le cui valutazioni mi lasciano spesso molto perplesso. 😅
Buongiorno, io uso yuka solo per gli additivi. Mi farebbe piacere capire come trovarli sulle confezioni e sapere quali sono. Perché molte volte non viene scritto o ci sono nomi incomprensibili che una persona senza basi di chimica non sono proprio facili. Anche le stesse sigle come faccio a sapere se e150 è cancerogeno o meno cancerogeni o per niente cancerogeno. Grazie e buona giornata
Nel video spiego che gli additivi sono tutti VERDI. Non c'è motivo di preoccuparsi della presenza di un additivo o dell'altro perché se sono stati autorizzati è perché hanno dimostrato di essere sicuri.
@@AriannaFoglia vedo che le mancano le basi di come funziona il sistema di valutazione della sicurezza… (se mangia salumi, i nitriti sono l’ultimo dei suoi problemi come può dirle qualsiasi oncologo)
Le basi mancheranno a lei, che tra l altro si permette anche di fare “divulgazione” scientifica!! Gli additivi che lei definisce sicuri se consumati REGOLARMENTE fanno male alla salute ed è per questo che Yuka svolge una funzione utilissima alla salute pubblica al contrario di quello che sta facendo lei
L'ho disinstallata poco dopo averla aperta... La considero una delle tante tattiche per impigrire ulteriormente il nostro cervello e per convogliarci verso scelte alimentari assurde. Grazie Beatrice per questa tua opinione onesta e obiettiva ❤
La scaricai e la provai con dei prodotti che avevo a casa. Col Galak mi disse quanti grassi e zucchero aveva (l'etichetta so leggerla da me) e come alternativa mi propose del cioccolato... fondente (?). Sil burro non ne parliamo nemmeno.
ovviamente. Più alta è la percentuale di fondente più baaso sarà la quantità di zucchero presente. il cioccolato fondente fa meglio di quello al latte o altro perché ha molto meno zucchero. a volte certi cioccolati al latte-tipo kinder che sono buoni- sono zucchero puro. ovviamente non dico di eliminarli per lo zucchero- non ho un estremismo alla Berrino- ma è bene saperlo.
@@TambaRossonero Eh no però, scusa, se ti proponi al pubblico come "app comparativa" mi devi proporre alternative coerenti a quello che ti sto mostrando. Il cioccolato bianco non contiene cacao ed ha un certo tipo di caratteristiche di sapore eccetera, io mi aspettavo che mi dicesse se era un "buon" cioccolato bianco o se ce ne erano di migliori sulla base dei parametri esposti. Non a caso ho fatto la prova anche col burro... esistono alternative meno grasse, certo, ma devi riadattare la ricetta se vuoi sostituirlo, io mi aspettavo una risposta tipo "questo burro è migliore sulla base di questi parametri". Invece no, è tutto rosso. Poi magari non sono io il target dell'app, e per qualcuno scannerizzare una merendina e sentirsi dire "ma piuttosto mangiati una mela" è illuminante e profondo, io questo non lo so.
Qui si parte dal presupposto che gli utenti di Yuka siano tutti deficienti che si affidano a occhi chiusi a quel benedetto bollino. Invece Come ogni cosa, Yuka è un'applicazione che può essere usata con intelligenza, tutto dipende dalla consapevolezza della persona. Demonizzarla in questo modo mi sembra ridicolo. Tutto quello che è stato detto sui limiti di Yuka mi sembra un'ovvietà, e credo che lo sia per la maggior parte dei suoi utenti. Personalmente la uso con soddisfazione da anni, non sempre seguo i bollini, ma la trovo comunque molto utile. Sottolineo poi che rischio e sicurezza è vero non sono sinonimi. Ma ognuno di noi ha un diverso grado di vulnerabilità a determinati ingredienti, e con yuka è possibile tenerli sott'occho più facilmente.
Aggiungo che grazie a Yuka, diffusissima in Francia, molte aziende hanno migliorato la composizione dei loro prodotti. Invece di dire Yukasuca io direi Grazie Yuka... poi fate voi.
@@mimimia1560non hanno migliorato la composizione, hanno cambiato la composizione per farsi dare il bollino verde. Che è migliore va valutato provando il prodotto ma esattamente a cosa serve yuka se non si seguono i bollini?
Non hanno migliorato la composizione. Hanno fatto un’operazione commerciale per uscire con punteggi migliori. Che è una cosa diversa. Alla fine è marketing anche quello. Di Yuka e delle aziende
Non sono d'accordo. È una generalizzazione arbitraria. Posso testimoniare che è vero, alcune marche hanno "giocato" con il meccanismo di score dell'applicazione. Altre (quelle già sensibili alla questione della composizione e della trasparenza), in particolare nel mercato bio (che non sempre era ok sotto questi punti di vista) hanno fatto veri passi avanti.
Puoi non essere d'accordo, ma chi lavora nelle aziende terziste riceve a fianco alle blacklist dei singoli brand anche la lista di "conformità a yuka" con gli ingredienti rossi da evitare. Lo avevo raccontato in uno dei miei libri precedenti intervistando chi lavora in queste aziende (ed è molto arrabbiato visto che non può usare ingredienti che funzionano benissimo e sono sicuri, ma sono rossi e quindi tocca magari ripiegare su roba meno performante per ottenere più punti).
Però Beatrice l'SCCS è un ente fatto di un numero circoscritto di persone, e come qualsiasi ente o comitato davanti a un incentivo economico o pressione lobbistica può farci passare per sicuro un prodotto che assolutamente non lo è. Al contrario la comunità scientifica (e le sue opinioni in merito, su cui yuka basa i suoi giudizi) è ad oggi ancora abbastanza libera ed in grado di autoregolarsi contro le pressioni o incentivi economici da parte di interessi privati o lobbistici. Sul tema di "rischio" vs "pericolo" è vero quello che dici, ma Yuka non può sapere neanche quanti prodotti con quel particolare additivo tu hai in casa, e quindi l'unica cosa che può fare è dirti che intanto c'è ed è a rischio. Il disclaimer in piccolo è necessario per non trovarsi citata in giudizio nei tribunali di tutti i paesi in cui è distribuita, esattamente come - per fare un esempio - Franchino il criminale mette in tutti i suoi video che si tratta di opinioni personali. Qualsiasi app o persona che esprime un giudizio su un prodotto deve indicare che è una opinione, se il giudizio non è basato su un metro oggettivo, altrimenti si viene citati per danni da diffamazione. Tutto quello che dici è vero, però hai presentato i tuoi argomenti in maniera poco critica e volta a fare perlopiù terrorismo, tanto da invitare alla fine a disinstallare un'app che - utilizzata in maniera consapevole e non come verità assoluta - ha uno scopo didattico più che positivo. Avresti potuto aiutare la gente ad usarla bene, invece l'hai allontanata.
@@Mawr0981 terrorismo io? Cioè, Yuka ti fa credere che usi ingredienti rossi, quindi che mettono a rischio la tua salute e il terrorismo lo faccio io? :) comunque, l’SCCS non subisce pressioni dalle lobby. Dirlo significa non avere la più pallida idea di come funzionano le istituzioni europee. Il suo lavoro è di analisi della letteratura prodotta dalla comunità scientifica. Quindi è abbastanza impossibile che emerga qualcosa di diverso da quello che si sa dagli studi pubblicati.
Io devo evitare per allergie il sodium laureth sulphate nei detergenti. Per quello basta leggere le etichette una volta e poi comprare sempre la stessa cosa 😂 e sul cibo penso che mangiare di tutto ma poco difenda anche dal veleno 😬
Lo fai per conoscere la formulazione di creme, prodotti di bellezza e cibi,per scegliere consapevolmente cosa mangiare e cosa metterci in viso/corpo, semplice! Finché non c'è niente di meglio a me Yuka va benissimo e la trovo davvero utile, intuitiva e di facile utilizzo senza girare per siti a cercare i vari inci di creme, cosa che purtroppo non posso dire di 15 minuti di video dove non si propongono soluzioni alternative migliori, ma si demonizza una app, che non sarà ovviamente la panacea di tutti i Mali, ma è sicuramente molto valida se utilizzata col giusto criterio.
non si propongono soluzioni alternative perché non servono :) yuka non ti fa conoscere la formulazione. Ti legge gli ingredienti. Gli stessi che trovi sulla confezione. È uno strumento che dice una cosa che puoi leggere da sola.
No, non puoi a meno tu non sia un chimico, la formulazione di alcuni ingredienti, ad esempio nelle creme non è comprensibile in quasi nessun caso, stessa cosa negli additivi dei cibi, e secondo me è essenziale sapere con esattezza cosa ti vai a spalmare o vai a mangiare
Ribadisco, purtroppo non sono un chimico e non riesco a capire se Etylheryl palmitate è un ingrediente valido o meno, stessa roba vale per il cibo, come posso sapere se quel dato tipo di merendina ad esempio, ha un conservante dannoso se non conosco la parola? (scritta peraltro in piccolissimo e usando termini appositamente fuorvianti?) non basta "leggere" due righe di ingredienti per capire se il prodotto ha troppi eccipienti o contiene sostanze dannose, discorso che vale sia per i cibi, sia per trucchi o creme ecc. Limitarsi a leggere è davvero troppo riduttivo e molto poco utile per quanto specificato sopra, poi chi vuol mangiare porcherie lo faccia in tutta tranquillità, io se ho un modo per capire cosa è contenuto in una confezione che mi aiuti a scegliere lo uso eccome, ecco, questo a mio avviso è far chiarezza
@@alessandram3632 ma nessun ingrediente autorizzato è dannoso. La base è quella. Yuka e le altre app ti fanno credere che ci siano cose da evitare, ma è un'illusione.
Bellissimo video. Tra l'altro avevo molta fiducia nell'app😂. Una cosa che però non mi è chiara è il fatto che in effetti yuka per ogni valutazione mette una fonte, se si clicca sull'ingrediente in basso ci sono i link che portano all'articolo scientifico
Appunto, è sta qui tutto il disquisire più sopra: demonizzare l'app è come demonizzare i dolci... Non è il dolcetto in sé che fa male, ma l'utilizzo costante che fa male, proprio come con un app: bisogna imparare ad usarla
@@dolcijane6331 Il problema è che lei vede della positività nel citare uno studio scientifico a sostegno di una valutazione e questo accade perché non ha ben chiaro come si formi una linea guida per il consumo di un alimento o la messa in commercio di un cosmetico. Ad un occhio cosciente, non sarà la presenza di una fonte (magari presa ad hoc) a far guadagnare credibilità ad un giudizio di Yuka, ma agli occhi uno che non si è mai posto il problema di come funzionino certe cose quella fonte basta e avanza a ricoprire di credibilità tutta l'app.
@@dolcijane6331 il dolcetto industriale , non fatto con le ns manine FA SEMPRE MALE. e non diciamo sempre, ogni tanto, non fa male, perchè il dolcetto ogni tanto si va a sommare ad altre cose che mangiamo, consumiamo quotidianamente.che fanno male.
Video interessante, grazie. Mi piacerebbe davvero avere un suo video anche sul Nutriscore, molto usato qui in Francia dove vivo. A me sembra uno strumento molto utile, non tanto per avere informazioni "assolute" su un dato prodotto, quanto per poter confrontare al momento dell'acquisto, due o più prodotti della stessa categoria (ad esempio se due marche di biscotti frollini hanno l'una uno score D e l'altra E, tenderò probabilmente a favorire la marca con bollino D). Inoltre constato che, a circa 6 anni dalla sua introduzione qui in Francia, i produttori si stanno dando da fare per migliorare i loro nutriscore: a parità di prodotto, cambiano le ricette per avere meno zuccheri, meno grassi, più fibre e proteine, etc... Ma magari ci sono sfumature meno gloriose sul sistema che mi sfuggono?
Come sempre video interessantissimo anche perché sono una di quelle "disperate ragazze" che usano yuka ... Anzi sarebbe meglio dire "usavo". Grazie davvero Beatrice!!!
graaaaaazie! da informatica ti dico: hai ragione!! sai quanto costerebbe mantenere il DataBase aggiornato? non credo che il gioco valga la candela . E se parti con dati , magari tutti corretti, ma di cui non hai la certezza circa la loro veridicità hai già perso
Grazie per il video! Mi è chiaro il punto sulla sicurezza. Non mi è chiara però una cosa: io uso INCI cosmetics non tanto perché voglio verificare la sicurezza, ma per evitare ingredienti che di per sé sono anche sicuri, ma da quanto ne so hanno altri contro (es. paraffinum liquidum che fa quanto so non fa respirare la pelle - non sono esperta e posso sbagliarmi, in caso ti sarei grata se potessi farmelo sapere). Siccome non conosco tutti gli ingredienti di questo tipo, uso la app. È sbagliato? Se sì, perché? Grazie del chiarimento!
@@serenamoro1270 se l’informazione che hai è che la paraffina non fa respirare la pelle allora è un’informazione sbagliata. Gli ingredienti sono tutti sicuri. Non c’è motivo di preoccuparsi
Il punto è quello di cercare di ridurre il più possibile l esposizione a determinate sostanze. Non è possibile ridurre a zero l’eventuale esposizione alle sostanze tossiche in quanto sono presenti nel nostro ambiente. Sicuramente è molto più maturo accettare il fatto di mettersi merda addosso piuttosto che credere che non facciano male alla propria salute. Saluti.
Ottima Yuka, ognuno è libero di intossicarsi come preferisce (altrimenti anche la vendita di sigarette e alcool non si sppiegherebbe). Io nel dubbio preferisco scegliere dove non vi siano ingredienti poco "chiari"
Premetto che nemmeno io sono fan di quest’app, e mi trovo d’accordo con te su tutto eccetto la questione dell’ “opinione” di Yuka. Io credo che la frase che citi e che scrivono in piccolo sia un semplicissimo scarico di responsabilità, niente di più. Anzi tutto perché tutti gli ingredienti nocivi sono accompagnati da fonti, e inoltre se si fa un rapido controllo incrociato viene fuori che effettivamente gli elementi “Rossi” risultano nocivi anche se cercati in rete, per tanto non la definirei mera “opinione”. A questo punto tu mi dirai , perfetto, bene così, io stesso me ne infischio di prodotti valutati male, perché mi fido delle VERE istituzioni atte a tutelare l’incolumità di noi consumatori, ma se un cristiano ha la possibilità di scegliere tra un prodotto che ha elementi nocivi (seppur in piccola quantità) e uno che proprio non li ha, non vedo perché non debba preferire quello che non li ha!
@@divagatrice ti ringrazio tanto per la risposta! Apprezzo che trovi il tempo per rispondere. Però, umilmente, devo dissentire: la prova incrociata di cui parlavo funziona anche con gli additivi “verdi”, cercando infatti uno di questi risulterà (almeno nelle prove che ho fatto io) che effettivamente sono meno nocivi o talvolta assolutamente innocui.
"innocuo" è un termine che non riesco ad applicare a nulla, manco all'acqua (il suo rischio dipende dalla temperatura, dalla quantità, eccetera). Si parla di "rischio" proprio per uscire dall'assolutismo di pericolosità e innocuità. Sono cose che ho spiegato diffusamente anche nei video precedenti. A noi interessa che gli additivi (e tutto il resto) sia sicuro, non che sia pericoloso o innocuo
@@divagatrice va beh ma forse non stai cogliendo il punto, è scontato che è la dose a fare il veleno e che dunque NULLA è innocuo, il punto è un altro. Tolte le ovvietà suddette, saremo d’accordo sul fatto che A PARITÀ DI QUANTITÀ un nitrito di sodio è più dannoso di un acido ascorbico, giusto? Ed ecco che i nitriti sono “rossi” e l’acido ascorbico è “verde”. (Ti stimo molto non fraintendere le mie parole, anzi ti sono grato del confronto)
Però ho notato che quando parla di additivi o composti potenzialmente pericolosi cita anche lo "studio" insieme alla fonte e all anno in cui è stato svolto e a volte accompagna tutto ciò da diversi link
@@luigipresenza6725 tipo fallacia dell'evidenza incompleta, detta anche "cherry picking". Si ignorano tutte le prove che potrebbero confutare la propria tesi e si scelgono, presentandole, solo quelle a favore
Yuka l'ho cancellata dopo che mi ha dato risultati diversi sullo stesso prodotto di diverse dimensioni. Risultato mi porto gli occhiali da lettura per fare la spesa. Grazie per i suoi video
Yuka per me è eccezionale... ognuno può decidere cosa mangiare in base agli ingredienti...la migliore app in assoluto...e non c'è obbligo di acquisto del libro.....
Seguo Mautino da anni ma questo video mi ha lasciato perplesso. Yuca non si limita ai "pallini rossi" come citato nel video, ma normalmente fornisce spiegazioni dettagliate e link alle fonti scientifiche. Che poi Yuca si tuteli dalle querele scrivendo che sono "opinioni" mi sembra il minimo. Il messaggio che purtroppo traspare è "comprate i miei libri per avere informazioni e non usate Yuca".
Non metterei tutto il contenuto dei miei libri gratis se pensassi questo e non metterei nemmeno le fonti pubbliche e accessibili a tutti. Yuka mette le fonti, ma le sceglie. Mentre EFSA e SCCS devono prendere in considerazione tutte non solo quelle che piacciono. Tu sei mai andato a controllare se le fonti citate da Yuka corrispondono al consenso scientifico su quell’ingrediente? Dovresti provare. È un bell’esercizio
@@divagatriceInfatti! Tutti gli ingredienti considerati sicuri dagli studi effettuati dal Comitato per la sicurezza del consumatore vengono segnati con bollino rosso da Yuka! Ma tanto la gente NON legge! Vede dei link e pensa, ci sono gli studi, e prende tutto per buono, anche se a dare un parere non sono enti accreditati ma un gruppo di ragazzi che esprimono opinioni personali! Grazie per questo video. Non sempre siamo d’accordo, ma quando la questione è inopinabile, avanti tutta!
Dovreste tutti leggere questo libro “scelte alimentari non autorizzate”, per capire bene certe, tante cose riguardo ciò che consumiamo… è molto interessante!
Bel video. Come per tutti i cosmetici, è tutto soggettivo in base alla nostra pelle, inoltre non tutto ció che è naturale significa che sia sicuro per la nostra pelle e ció che è sintetico (sì sintetico, perchè dire chimico è sbagliato, tutto è chimica) faccia male, anzi. Io ho studiato chimica quindi so leggere le etichette, ma capisco che per chi non se ne intende è difficile scegliere i cosmetici.
Era un consiglio da video maker, è appunto un peccato visto che il contenuto è di valore e vederlo penalizzato cosi mi dispiace , sono correzioni di nessun costo, comunque sono un tuo supporter, ti seguo!
@@Bwana-Flavio era un video fatto in trasferta. Quindi le condizioni erano quelle. Se mi segui sai che gli altri video hanno un set, no? Detto questo, i consigli in genere hanno un lessico diverso.
Trovaci la prova regina di quello che dici, ovvero almeno 10 prodotti alimentari che Yuka definisce eccellenti e che invece sono scarsi. E anche ammesso che li trovi, etica vuole che lo dici a Yuka e loro si correggono. Yuka è solo un geniale riempitivo informatico di qualcosa che non c'era e che comunque è facilmente, e in modo immediato, migliorabile, perchè potenzialmente si appoggia sulla cosiddetta "intelligenza collettiva della Rete".
@@divagatrice Ma hai letto quello che ho scritto? ... non sembra! Se come dici, Yuka fa la somma degli ingredienti e non valuta la qualità dei prodotti alimentari, sicuramente sbaglierà chissà quante volte sui milioni e milioni di prodotti alimentari che ha nel suo database. Per dare prova di quello che dici, tu trovaci solo 10 prodotti alimentari che Yuka definisce eccellenti e invece sono scadenti.
@@ipergiovanni facciamo così: tu hai due torte, entrambe fatte con farina, zucchero, burro e uova. Yuka te le valuta allo stesso modo, perché gli ingredienti sono gli stessi. Ma tu come fai a sapere qual è la più buona? Magari sono entrambe buone, magari una delle due fa schifo. Perché? Perché dipende dalle quantità relative (e yuka non le conosce), dalla qualità dell’ingrediente (che burro scegli? Per yuka sono tutti uguali) e dalla “mano” di chi l’ha fatta (e yuka non la conosce).
@@divagatrice Non ha senso quello che dici perché, da me invitata ormai 21 ore fa, non sei ancora riuscita a trovare nemmeno un prodotto alimentare che Yuka definisce eccellente mentre invece è scarso. E più passa il tempo e più ti dai la zappa sui piedi.
Di Yuka trovo molto utile la descrizione sintetica di ciascun ingrediente, che poi ognuno può approfondire altrove se vuole. Basarsi solo sul giudizio scarso, mediocre, ecc x acquistare o meno è da gente un tantino frettolosa. Per chi non lo è, Yuka è utile come punto di partenza.
Mah, sinceramente un'app che dice che i siliconi sono ad alto rischio di tossicità non vedo come possa essere un buon punto per informarsi meglio, ma neanche come punto di partenza eh...
ciao Beatrice,scusa,vorrei capire meglio.Quindi tutti i prodotti cosmetici in commercio dal punto di vista della composizione sono buoni?A cosa serve guardare l'inci e anche i prodotti che non arrivano dai paesi della comunita' europea sono conteollati?Grazie
Tutti i cosmetici in vendita su suolo europeo devono essere "sicuri", anche quelli importati. Ci sono situazioni in cui l'importazione aggira le regole (comprando online bisogna stare un po' attenti). L'elenco degli ingredienti serve a chi ha un'allergia, per esempio, per evitare l'ingrediente a cui è allergico. Per il resto serve a poco.
Questo video, me lo ha proposto la rete e l’ho guardato più per curiosità che per altro, non lo faccio spesso ma non posso non scrivere alcune righe. Mi scuso per la lunghezza, non avete che da passare oltre, eventualmente. Parto dalla domanda di fondo dove la signora, a mio parere personale con una certa supponenza, pone la domanda "disperata ragazza perché lo fai, perché usi questa app?" e ci risponde che le persone, eh, lei lo sa bene, lo fanno perché pensano di non potere avere accesso alle informazioni. Ecco, lei ci risponde senza neanche prendere in considerazione il fatto che si possa avere uno sguardo critico (fatto diverso dall’essere sfiduciati) verso le commissioni europee o il sistema di controllo e di valutazione pubblico (o i suoi libri, che fra l’altro, casualmente, aderiscono perfettamente ai principi dei suddetti enti). Queste commissioni, prima di decretare pericolosa una sostanza ha bisogno di anni ed anni di prove, studi, casi gravissimi, è quello che è accaduto con l'amianto e quante persone, quante persone sono morte a causa di questo... Ma questa brava signora, così scientifica e desiderosa di precisione, non prende in considerazione neanche altri casi, come per esempio il mio e cioé che semplicemente, ci sono persone alle quali della chimica e dei suoi libri, scritti certamente con l’intento di aiutare l’umanità, non gliene può fregare niente di meno. Vede signora Mautino ci sono persone che il proprio tempo preferiscono trascorrerlo in altro modo, in un modo più piacevole che non stare a capire come un elemento si trasforma a contatto di un altro e che poi reagisce e allora……, ma chi se ne frega; io nel mio tempo, nelle mie giornate preferisco leggere un libro di storia dell’arte si immagini! e magari, cosa ancora migliore, andare alla fondazione Pinault e vedermi delle bellissime opere dal vivo, colmarmi gli occhi di bellezza vibrante di colori e creatività. Quindi, a me che non ho alcuna intenzione di farmi una cultura chimica, Yuka va benissimo perché mi sintetizza informazioni in uno spazio/ tempo ridotto, senza che debba sprecarlo leggendo la carta da lei scritta o facendomi una cultura in un campo lontano dal mio, che non mi interessa. Ma questa signora questo non lo prende in considerazione, pare talmente egocentrica che l’unica sua risposta è che uno creda di non avere accesso alla conoscenza. Poveretta. Detto questo qualche considerazione più “tecnica” sul funzionamento.., ci provo: - La signora, così puntigliosa, non capisco perché non spieghi con altrettanta precisione che ogni ingrediente che è segnalato come negativo o sospetto rimanda ad un preciso link dove c'è una spiegazione puntuale su quella sostanza e che se si desidera approfondire ci sono altri link che rimandano ad altrettanti articoli scientifici pubblicati su relative riviste. Articoli scritti da altri ricercatori, chimici, scienziati, biologi etc.. con specifiche formazioni professionali, MA con opinioni e prove scientifiche diverse dalle sue. Signora lo aggiungerebbe questo “dettaglio” per rispetto delle persone che spendono soldi per lei? - Yuka, ci dice questa signora, considera per 60% il cosiddetto NutriScore. Ma poi aggiunge con tono critico: “.. quindi non è farina del suo sacco e viene preso a prestito da un altro sistema”. “E allora?” dico io, se Yuka fa riferimento a dati di vari enti, studi, fondazioni, siti, etc…, incrocia i dati, svolge analisi e mi dà un risultato tramite una app, perché tutto ciò non dovrebbe andare bene? Personalmente lo trovo geniale. - Poi passiamo al biologico…., immaginiamoci se non c’era da dire qualcosa sul biologico. In questo caso per la certificazione biologica si valuta il processo e non il prodotto, ci dice ancora la signora che sempre con tono critico sottolinea che tutto questo non ci dice niente sul prodotto. Ma io penso: se la mela A ha un processo con 47 trattamenti chimici e la mela B ha un processo con un solo trattamento bio compatibile, magari non è ovvio che la mela B sarà migliore? Oppure è possibile che 47 trattamenti chimici non mi dicano niente sul prodotto? Mi immagino già il coro delle risposte: “.. ma se i trattamenti sono autorizzati e riconosciuti dalle autorità pubbliche e competenti sul controllo…”. Ma vedete, io preferisco quei prodotti che invece di 47 trattamenti ne hanno uno solo, lo so, a molti apparirò strano e certamente incompetente; quindi per me la valutazione del processo risulta importante. - La signora ci racconta poi di come gli ingredienti vengono riportati su Yuka e perfino di uno “scherzone” (cito) che un suo lettore ha fatto a Yuka. Signora questa app, non so se lei se ne è accorta, e se sì mi domando perché non lo metta in evidenza, funziona sullo stesso principio di Wikipedia, una delle invenzioni più geniali e discusse del nostro tempo, con tutti i difetti che vogliamo ma che ha cambiato radicalmente il nostro accesso alle notizie ed alle informazioni. Sfido chiunque a dire che mai una sola volta nella vita ha consultato Wikipedia. Le persone partecipano collaborando per creare contenuti gratuiti e fruibili da tutti. Certo, il pirla che parteciperà con una notizia fasulla ci sarà sempre, ecco il suo caro lettore, quello dello scherzone che lei definisce “particolarmente sveglio”, è proprio quel pirla: uno che invece di scrivere su Wikipedia che Sophie Calle o Yayoi Kusama sono nate nel 1500, si è divertito ad associare un prodotto con eccellenti ingredienti al nome del suo libro, insomma un cretino che non sapendo bene come passare il suo tempo si diverte così nella vita, che si occupa creando disinformazione, spargendo fango. Su Wikipedia a proposito di questo tipo di comportamento si parla di "vandalizzare" dei contenuti o un sito. E brava la Mautino che lo loda pure… una persona che opera per sabotare un progetto. Ma certo, uno scherzone!, che simpatico, e lei lo pubblicizza anche come esempio di persona sveglia! Ma in effetti mi pare coerente con lei: screditare invece di essere propositivi per migliorare. Personalmente il fatto che su Yuka abbiano cancellato il prodotto inesistente, anche se dopo settimane, a me fa capire che ci sono controlli puntuali. Inoltre niente mi vieta di confrontare gli ingredienti scritti sullo schermo e quelli dell’etichetta considerando poi la valutazione finale di Yuka. (anche nel caso che qualche ulteriore suo lettore non si sia dato ad altro divertimento in un pomeriggio di noia), sopratutto in caso di allergie. Però mi rimane una domanda: perché su Wikipedia non si è mai accanito nessuno con tale energia per screditarlo e invece lo si fa con un progetto come Yuka, un progetto di libero sapere a proposito di cibo e prodotti di uso quotidiano? Forse perché questo sapere deve rimanere nelle mani “degli esperti”, di coloro sanno, che capiscono veramente e sono in grado di valutare veramente per noi e che ci insegneranno come pensare, magari pubblicando i libri per noi dove, casualmente, i principi, le valutazioni e le idee da loro espresse sono allineati con i principi, valutazioni, idee e con quello che sostengono le grandi industrie, le grandi multinazionali, le grandi case produttrici dei prodotti che troviamo in commercio. E i grandi enti europei. Alla faccia del diffondere il pensiero critico…, o meglio, pensiero critico si, ma verso progetti e individui specifici. E brava signora. - E poi si arriva al principio di “pericolosità” o “rischio”. Certo un prodotto non è pericoloso perché una certa sostanza non supera una certa dose. O perché magari è previsto che quel prodotto con quella sostanza deve essere utilizzato in un certo modo: se sciacquo bene la bocca con l’acqua dopo che uso quel dentifricio è ok ma se non mi sciacquo altrettanto bene non è più ok. Ma sulla confezioni ci sono le istruzioni! Certo, e poi la valutazione “Vera” è già stata fatta, lo ha controllato in primis il comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori!, ente pubblico, afferisce alla comunità europea!, pagato dalle mie tasse.., e chi potrebbe mai e poi mai criticare la Verità espressa da tale ente? Eh, ci mancherebbe. “Yuka tutto questo ragionamento non lo fa”: e menomale dico io, mi pare che alla signora sfugga il fatto che possa essere interessante vedere le cose anche da un’altra prospettiva oltre a quella “Vera” ed unica. Ma io, se posso scegliere fra un prodotto del tutto assente di sostanze pericolose (al di là della percentuale o dell’uso) e uno dove invece ce ne sono, secondo questa signora che cosa scelgo? Sicuramente qualcosa di completamente opposto rispetto a lei, è sicuro e attenzione, la signora ci spiega anche che tale scelta è data dall’ignoranza e dalla disperazione. Mi verrebbe da ridere se non pensassi poi a tutte quelle persone che, giustamente prive di senso critico, pendono dalle labbra di scienziati che assicurano loro la Verità in nome della Scienza, perfettamente allineati alle multinazionali e compagnia varia. Signora Mautino, lo ripeto come esempio, ci sono volute decine di anni e centinaia di morti prima che le varie commissioni e enti ufficiali pubblici e certificati dichiarassero pericoloso e vietato l’amianto, prima ancora (sono un po’ antica io, non più una ragazza...) c’era stato il DDT e altro ancora e chissà cosa si scoprirà in futuro. Faccia uno sforzo, ci mostri almeno un po’ di onestà intellettuale.
Mi spiace che se la sia presa così tanto, ma non si preoccupi, i miei video non sono prescrittivi a differenza di yuka. Io mica le dico che cosa fare. Vada oltre e stiamo tutti sereni.
Signora non è una questione di essersela presa o no ma piuttosto di onestà intellettuale. Lei comunica inesattezze tramite omissioni di informazioni essenziali. E come immaginavo non risponde ad alcune questioni sostanziali che le ho sollevato. Continuiamo in serenità, ci mancherebbe, certo dispiace per le persone che si affidano a ciò che lei afferma in un modo che, se non prescrittivo nelle parole, lo è però nei contenuti. Onestà appunto.
Ho l'app Yuka e non la disinstallerò dopo aver visto questo video: premetto che apprezzo molto il lavoro di informazione fatto dalla dottoressa Mautino, ma in questo caso il "discernimento" e l'equilibrio nelle scelte vanno messe in conto. Tutto vero sul nutriscore, sulle valutazioni sulle dosi minime accettabili di ingredienti chimici e additivi, ma personalmente preferisco non averne nei prodotti che consumo, e questo molto prima dell'arrivo di Yuka ... A conclusione: una valutazione di massima è utile se vuoi sapere che ingredienti ci sono in un prodotto che non conosci e fare un upgrade corretto di un ingrediente non più presente nel prodotto, indica solo la serietà di chi lo propone e il controllo, comunque presente anche se a posteriori, del team di Yuka. Grazie per la pazienza.
In realtà ne hai lo stesso di ingredienti chimici e additivi (non potrebbe essere altrimenti) sono che sono quelli che la redazione di Yuka ha deciso che vanno bene.
@@divagatrice non sono d'accordo: sugli ingredienti rossi, ci sono gli studi a corredo del bollino e pubblicati su riviste internazionali, raccolti nel database di pubmed e facilmente consultabili. Yuka facilita la conoscenza, diciamo che indirizza, su argomenti che ai più sono sconosciuti: leggasi studi scientifici, quindi ben venga questo tipo di informazione, anche se la discrezionalità è indispensabile, come su tutto quello che ci troviamo sul web, UA-cam compreso
@@dolcijane6331 studi che l’sccs ha preso in esame. Come ho spiegato, quella dell’SCCS è una valutazione complessiva che tiene conto di TUTTI gli studi pubblicati
@@dolcijane6331 un bollino rosso può essere determinato dal fatto che sia un ingrediente inquinante, oppure che sia considerato allergizzante (ma, se per me, un determinato rosso è effettivamente potenzialmente irritante e allergizzante, per un altro che non ha problemi in tal senso, non è affatto rischioso). Conoscere l'inci è utile a chi, come me, ha una marea di allergie, per verificare la presenza eventuale dell'allergene oppure per capire se il prodotto faccia al caso tuo. Tipo che se hai una pelle grassa e il prodotto è ricco in oli, magari passi ad altro. Oltretutto, spesso, i prodotti a inci completamente verde, sono meno stabili di altri e poi, naturale non vuol dire sicuro o privo di rischi. Ah, l'inci non andrebbe considerato come un insieme di singoli ingredienti, ma come formula che viene bilanciata. Ad esempio, in presenza di SLES, le betaine ne bilanciano l'aggressività.
@@divagatrice certo, ma non è raggiungibile da tutti, quindi se un app o qualsivoglia altra cosa, raggiunge 10 milioni di utenti, a me sta bene e se ne rende consapevoli solo un quarto, ben venga: demonizzare Yuka non mi pare renda giustizia al tentativo di informazione che questi giovani stanno proponendo, poi, ripeto, usare il cervello è sempre un'opzione irrinunciabile Seguire pedissequamente le idee altrui, non lo consiglio neanche ai miei figli, ma anche tu, come chiunque faccia ricerca, ti basi sui dati noti in quel momento, altrimenti sarebbe il caos totale.
Ottimo video. Mi permetto una precisazione, il nutriscore viene definito europeo, ma non è associato all'Unione Europea, né tantomeno incoraggiato o raccomandato. È di origine francese, molto parziale e con grossi limiti, come spesso si hanno quando si semplificano le cose. Mi piacerebbe che facessi un video.
🔝👍🏼A me Yuka ha aiutato molto a scoprire quanti INTERFERENTI ENDOCRINI ci siano in note creme cosmetiche o detergenti e anche i FOSFATI in certi biscotti che col tempo fanno danni alle ossa. Sempre usare la testa e informarsi su canali affidabili ma se posso io evito questi 2 ingredienti😇comunque la avevo già disinstallata, ormai è tutto un veleno!😂
Certo non si parla di veleni, non siamo davanti al talidomide, grazie a Dio, ma quello che mettiamo nel piatto è meglio sia il più sano possibile: un tempo avevamo tre conservanti, sale-zucchero-olio, adesso... meglio non dire
Quindi basterebbe se fossimo noi a scrivere gli ingredienti ogni volta che vogliamo sapere di un prodotto? In ogni caso, da quando uso Yuka non ho più avuto problemi di bruciore e prurito
@@divagatrice le grandi aziende che li producono e che pagano tali comitati per far passare i loro prodotti hanno ancora più interesse. Quanti prodotti sono stati considerati innocui per anni e poi banditi?! Purtroppo la scienza non è esatta e immodificabile nel tempo. Il mio buonsenso mi dice che qualsiasi prodotto chimico sulla pelle non è acqua fresca, nemmeno in piccole quantità
Diciamo che non sai che cosa intendi. Se partiamo da lì poi se vuoi possiamo discuterne. Altrimenti va anche bene ignorarsi. Trovi moltissimi video che confermano le tue paure. Guarda quelli se non sei disposta ad ascoltare punti di vista differenti
Grazie per il video. Sintetizzando e forse banalizzando si può dire che l'app è fuorviante per quel che riguarda i cosmetici, ma lo è meno per quel che riguarda gli alimenti. Se ipotizzassimo che il check sugli ingredienti fosse frequente e quindi pressoché corretto, e che il rating di nutriform fosse attendibile sarebbe un buono strumento a suo parere? Grazie ancora 🙏
Se la usi sapendo che un prodotto “rosso” lo puoi mangiare lo stesso senza particolari accortezze va bene. Basta non pensare che i colori corrispondano a quel che si può e non si può fare
“usato come lo usiamo normalmente” Cara signora, ma lei cosa ne può sapere di come è quanti una persona faccia uso di un determinato prodotto?! C’è chi mangia la Nutella una volta al mese e chi ogni giorno… così come c’è chi utilizza una crema saltuariamente alternandola con altre, e chi invece me fa uso una i più volte al giorno ogni giorno… etc etc etc… Guardi che quando cambia la composizione di un prodotto, cambia anche la scheda di Yuka, si aggiorni meglio… Infine, se l’antitrust e il resto di coloro che fanno controllo di qualità sui prodotti fossero del tutto onesti, sa meglio di me che alcuni di essi neanche dovrebbero essere presenti sugli scaffali dei supermercati. Lei sostiene forse che la coca cola sia un prodotto sano e da poter consumare regolarmente? Io non leggo sull’etichetta “da consumare solo X volte all’anno”… Sa quanti prodotti provocano allergie solo a causa dei loro componenti “nascosti”, eccipienti etc NON presenti in etichetta?! Yuka segnala anche quelli, non è vero che riproduce l’etichetta tale quale… non faccia cattiva informazione…
Lei lo sa che la crema DA VISO SOLARE ISND conteneva, fino all’anno scorso, un ingrediente (che se vuole poi le dico ma di cui adesso non ricordo il nome) che provocava allergia ai raggi del sole?! Poi lo hanno tolto… e infatti la valutazione di Yuka è cambiata… ma è possibile inserire un eccipiente che provoca allergia ai raggi del sole in una crema solare?!😂🤷🏻♀️
Comunque, per spezzare una lancia in favore di Yuka, almeno per i prodotti alimentari gli ingredienti quando il prodotto non è nel database, non vengono messi manualmente dall'utente. Così come la tabella nutrizionale. L'app chiede di scattare una foto al barcode, una al prodotto nella sua interezza, una alla tabella nutrizionale e una alla lista degli ingredienti. I dati vengono inviati al server che tramite OCR estrae i dati e compila le tabelle.
Nel caso del tuo libro, l'utente probabilmente ha preparato la lista su carta per fare lo scherzo.
Seconda questione: i dati si aggiornano. Il principio è lo stesso di quello che sta dietro a Wikipedia: se io utente mi accorgo che dei dati non sono corretti posso modificarli, e non a mano... sempre fotografando l'etichetta!
È chiaro che dal barcode si risalga al database, ma al cambiamento della formula o della ricetta dovrebbe essere previsto un tempo medio di correzione tanto minore quanto più è diffuso il sistema. Soprattutto in virtù del fatto che nella maggior parte dei casi la revisione del prodotto comporta anche una variazione dell'etichetta principale, che su yuka è fotografata proprio per questo.
Su Wikipedia le cazzate durano meno di mezza giornata perché la community è copiosa, su Yuka di vuole un po' di tempo in più...
L'idea di fondo è decisamente valida e ottimizzata. Considerare la bassa qualità dell'app valutando l'errore sul cambio della ricetta è come colpevolizzare l'utente che ha sempre comprato il prodotto senza accorgersi che è cambiato perché non hanno cambiato l'etichetta principale.
Edit: per quanto riguarda la "bontà" del prodotto (intendo l'app di per sé) mi pare ovvio che debba essere usata con consapevolezza. Tecnicamente non fa altro che applicare in modo automatico un ragionamento che l'utente medio farebbe leggendo l'etichetta alla vecchia maniera. Se l'utente sa che l'additivo X può essere pericoloso, non va a fare il conteggio di quanto ce n'è, se e quanto sia sotto la soglia tollerabile, se lo sta assumendo già da altri prodotti, ecc... Di default sa che se c'è quel additivo lui non lo vuole. L'app ragiona esattamente così.
Anzi, a volte favorisce anche l'effetto contrario visto che magari da solo leggerebbe E330 e E150a non acquistando il prodotto, spaventato da banale acido citrico e caramello. In questo caso Yuka mette questi "additivi" tra la roba innocua.
Io non demonizzerei così tanto questo prodotto, soprattutto perché la maggior parte delle volte serve per "confrontare" i prodotti, non per decidere se comprare o no. Quantunque possa essere viziato il sistema di giudizio è comunque valido per entrambi i termini a confronto, una mano secondo me la dà.
Il punto è che non esistono additivi che mettono a rischio la salute. La app invece assegna bollini rossi dando questa FALSA idea
👏👏👏
@@divagatrice beh, io non sono nessuno ma nel mio piccolo magari i nitriti e i nitrati, se posso, tendo ad evitarli. Non per la loro natura ma per il rischio di mutazioni in N-Nitrosammine che sono ritenute cancerogene. Questo solo per fare un esempio.
Se sono inevitabili pazienza, non muoio mica! Ma se ho due prodotti equivalenti analoghi in mano, magari più che scegliere in base al prezzo (entro i limiti) con una simile app posso fare una valutazione qualitativa benché basilare.
Il prodotto A ha il nitrato di potassio, il prodotto B non ce l'ha, il primo ha più grassi saturi del secondo... tanto vale scegliere A.
Sono valutazioni per cui l'app non è certo indispensabile, ma velocizza tutto il processo e non obbliga a conoscere i codici EFSA a memoria. 🤷♂️
@@teo_deb leggo solo ora i tuoi commenti e mi trovi assolutamente d'accordo su tutto, specie sulla velocità di consultazione e appunto sugli additivi/conservanti indesiderati, rossi o arancioni che siano: non li voglio e basta...
ieri sera in una conferenza ho fatto un esperimento con il pubblico. Ho confrontato la recensione di una di queste app delle gallette di riso e l'ho confrontata con quella del frico (ero a Pordenone). Il frico è una frittellona di patate e formaggio fritta nel grasso. Risultato? Il frico ha la metà delle calorie, il doppio delle proteine e un quinto dei carboidrati delle gallette di riso. Quindi, la valutazione che ne esce è migliore e una persona potrebbe essere portata a pensare che allora ne può mangiare quanto ne vuole. Poi se vai a vedere si tratta di valori per 100 grammi e 100 grammi sono mezzo frico. Il frico si mangia assieme al prosciutto e magari bevendoci un bel po' di vino assieme. Tutto questo lo rende un alimento che si può mangiare, come tutti, ma sporadicamente, come sporadicamente si mangia un dolce in una dieta bilanciata. La critica di una parte consistente della comunità scientifica a questi sistemi che semplificano troppo è che fanno perdere di vita il concetto fondamentale alla base di un'alimentazione sana: l'equilibrio tra le parti. Tu puoi mangiare un alimento che ha più grassi saturi di un altro, basta che ne mangi poco. Se invece lo sostituisci con uno con meno grassi saturi e magari abbondi, beh, non va bene. Quindi, la tabella nutrizionale (che è obbligatoria sulle confezioni) non serve a scegliere il meno peggio. Serve a capire in che modo inserire quell'alimento lì all'interno della propria dieta.
Io volevo solo dire a Beatrice che per "merito" suo e di Dario, sono passata dall' usare il biodizionario (ormai anni fa) a provare un viscerale fastidio verso coloro che propongono qualsiasi prodotto come "naturale" che "non contiene sostanze chimiche all' interno".. 😂
come se le sostanze "naturali" non fossero soggette alla chimica ahahahah
@@90Tartufo Esattamente! 🤭
Verissimo, stessa cosa per me 😊
Io ho una domanda sul discorso Sccs, come mai l' Sccs ha approvato prodotti che poi sono stati ritirati e ritenuti cancerogeni anni dopo? Mi viene da pensare che nemmeno quell' ente è affidabile,perchè oggi può dare una certificazione a un prodotto che tra qualche anno sarà ritirato in conseguenza ad uno studio più approfondito dei suoi ingredienti.
La prof di scienze che tutti avremmo voluto, grazie Beatrice ❤
Non parlare per tutti, io avrei voluto persone oneste… grazie
@@Daria-e8e3s purtroppo non si rendono conto che tutto va contestualizzato. Questo tipo di video sono i più pericolosi sui social, perché spostano le masse che poco sono avvezze al pensiero critico e vanno dove va il vento. Usavo Yuka prima, bene, felicissimo. Una tipa su UA-cam mi ha detto che non è buona, la disinstallo e chi si è visto si è visto. Certi argomenti sono molto importanti e andrebbero trattati con più attenzione !!!
@@Daria-e8e3sma che vuoi dire ? Perché nn e' onesta ?
Ma anche no
Io preferivo di no😊
Scusate, ma sono l'unica che si sciroppa tutte le etichette soprattutto quando vedo un claim un po' troppo altisonante?? Confesso che molti anni fa usavo il Bio Dizionario, poi lessi il libro di Super Bea e le nostre strade si sono definitivamente separate. Come dico sempre: Grazie a tutti i divulgatori che hanno svegliato il mío senso crítico!
P.S. Mi sa che anche a 'sto giro hai perso l'occasione di farti nuove amicizie 😬🏝️
Non sei l'unica, non ti preoccupare 😂
Siamo in molti a fare così
ma serio AHAHHAHA. purtroppo o per fortuna ormai leggo "bio", "vegano", "sostenibile", "italiano" e dico ah si? 🤨 controlliamo! cosa orribile capitata a Malta, c'erano dei solari con la scritta UVA UVB ma UVA non era cerchiato... ho rabbrividito. era ovviamente più economica e sicuramente la scelta d'acquisto di tantissime persone e giovani che vanno lì in vacanza e non sanno queste cose. oppure stavo per comprare un "olio protettivo per capelli con filtri solari" su amazon poi ho pensato scusa eh ma fammi vedere che filtri tiene perché non c'era scritto "con filtri UV" e indovina un po'... neanche un filtro UV. per me è assurdo che si possa scrivere filtro solare in maniera fuorviante facendo pensare TI PROTEGGA DAL SOLE quando invece non lo fa, io so che per legge per essere protettivo dai raggi solari deve avere la scritta FILTRI UV ma chi non lo sa? insomma disastro
È vero però è anche vero che se si usa l'app in modo consapevole, per orientarsi in maniera preliminare in una giungla di nomi strani, averla è vantaggioso
usarla in modo consapevole significa sapere che i colori e le descrizioni non corrispondono alla realtà
@@divagatriceperò il BHT?
@@thea5331 cosa?
@@divagatrice Ma non è vero! quando ci sono degli additivi sui cibi è anche spiegato perché hanno quella valutazione per esempio i fosfati sono considerati a punteggio basso perché per l'OMS statisticamente si assume troppo fosforo, quindi non è solo una questione di colore e basta, ti spiegano anche il perché e quindi puoi consapevolmente valutare la motivazione dietro quella valutazione e poi fare le tue scelte!
@@divagatrice ti pagano per andare contro yuka? io quasi sempre leggo sia etichetta che descrizione e coincidono sempre, sicuramente ci saranno svariati errori, ma quanto sono rari? poi sta all'acquirente fare attenzione. in piu' spesso faccio delle mini ricerce su additivi considerati (da yuka) pericolosi e non , e per mia esperienza non c'e' stata una volta in cui avessi trovato dei risultati diversi dalla descrizione su yuka
Considerato l'italiano medio non sa quali cibi sono ricchi di grassi, zuccheri, proteine, usa la margarina e i prodotti con pochi grassi (e stracolmi di zucchero) perché fanno bene...direi che l'app fa un gran lavoro. Non ce l'ho, ma ho visto usarla.
Ma sui prodotti alimentari ci sono le etichette nutrizionali con la composizione degli alimenti. È sufficiente leggere quella.
@@nicolettazama2972 La maggior parte delle persone non ha idea se un grasso faccia bene o male alla salute, né la differenza tra zuccheri e carboidrati complessi, che mangiare un'arancia, una spremuta fresca o un succo di frutta confezionato non è uguale. Cosa possono mai capire dall'elenco degli ingredienti o dalla tabella nutrizionale?
@@g.p.8194 e allora forse non ci si dovrebbe affidare a un'app, ma magari a libri che queste cose le spiegano.
Il problema è che l'app è gratuita, i libri no, per cui è più facile scaricare un'app che acquistare uno o più libri.
Ma sui libri almeno si può studiare e capire i concetti.
L'informazione come ogni accrescita personale ha un prezzo, il nosto impegno e fatica.
Non c'è app che si possa sostituire a noi nelle scelte .
Possono aiutare ma non dare sentenze.
Ottimo intervento con cui concordo pienamente. Naturalmente è quello che auspicherebbero, ma dovrebbe essere proprio quello a farci drizzare le antenne. Bisogna ammettere che l'hanno pensata e organizzate bene. Almeno nel mio caso, il messaggio recepito all'inizio era quello dei bravi ragazzi di campagna che volevano salvare il mondo dal condizionamento dei grandi gruppi. Alla fine penso che se pur limitatamente e usata con molta consapevolezza, l'applicazione possa avere qualche utilità.
concordo. ognuno deve informarsi ma poi scegliere da se cosa ci fa bene, anche perchè se si va ad ascoltare i vari esperti , tutti dicono il contrario di tutto. uno dice che fa bene e l'altro che fa male, questo sempre in base ai vari studi scientifici. gli studi scientifici si evolvono e cambiano. occhio. bisogna sempre studiare ed aggiornarci. le cose cambiano in continuazione.tutte
Verissimo!
si però le scelte si fanno con consapevolezza, Yuka non è un aiuto ti da un voto esattamente come fa il nutriscore un'altra bufala made in Europe continente nel quale il 90 per cento delle persone, soprattutto nel suo Nord, non sa come alimentarsi bene. Mai passato del tempo in Gran Bretagna ?
Capisco non dare totale garanzia a ciò che dice un’app, soprattutto se portata avanti dal pubblico stesso, ma vedendo ciò che i paesi e le grandi organizzazioni fanno alle spalle di tutti noi, non metterei la mano sul fuoco a priori anche su di questi ultimi.
La valutazione che l’app offre si basa comunque su studi scientifici e su sentenze attribuite agli ingredienti che fanno parte di ciò che analizziamo, non su presupposti campati in aria; concordo che la pericolosità di certi ingredienti è strettamente correlata alla quantità di questi, ma vi faccio una domanda..preferireste acquistare ed usare spesso qualcosa che contiene elementi possibilmente nocivi oppure un corrispettivo di qualità generale migliore?
Grazie Yuka
Non si basa su studi scientifici. L'ho spiegato...
@@divagatrice ti invito a scaricare di nuovo l’app allora e di leggere le spiegazioni dietro ogni ingrediente “cattivo”, magari le cose sono cambiate da quando hai fatto il video
No, non lo sono. Se fossero davvero basati sugli studi scientifici non ci sarebbero ingredienti rossi. Tu vedi ingredienti rossi? Se sì, significa che non si basano su studi scientifici
@@divagatrice peccato non possa farti uno screenshot di ciò che leggo, probabilmente capiresti ciò che intendo, anche se mi sembri particolarmente restia all’opinione altrui
@@matteom2228 ma lo so cosa leggi. La app la vedo anche io, eh :) e l’ho anche detto nel video che sotto a ogni giudizio vengono citati alcuni studi scientifici. Il punto è che puoi scegliere di citare che cosa vuoi e ottenere il giudizio che vuoi. Un lavoro davvero scientifico dovrebbe analizzare TUTTI gli studi, non solo alcuni. Questa cosa viene fatta dall’SCCS. Non viene fatta da yuka
Grazie per l'utile video. Spesso uso YUKA per la spesa in velocità e senza dover usare gli occhiali per leggere ogni singolo ingrediente ... alcune volte totalmente sconosciuto. Mi affido al msg trasmesso con questo video e creo più spazio nel mio telefono!😊😊
Finalmente un po di chiarezza. Grazie infinite.
La trovo molto comodo però non determinante per i miei acquisti. Mi è capitato anche a me di dover caricare dei prodotti che yuka non aveva nel suo database, purtroppo non se se a causa dellla mia inbranaggine cronica , pur caricandolo con successo mi capitava che il giorno dopo mi arrivasse una mail avvertendomi che non era stato possibile aggiungerlo a tutti i prodotti di yuka. Comunque io sono abituata a leggere le etichette e gli ingredienti, quindi per me è uno strumento in più . Se il prodotto l'ho sempre usato continuerò a usarlo, a meno che ne trovi uno migliore
Complimenti per la chiarezza e la precisione delle informazioni fornite.
L'intento di tutte queste app/siti è di veicolare i consumi sfruttando l'ignoranza dei consumatori. È una forma moderna di protezionismo...tutte dei ns cugini d'oltralpe
Buongiorno.Veramente di questa applicazione ne parlarono a “Report”. E dissero che per valutare i prodotti, si avvalevano di ricercatori. La trasmissione aveva approfondito questo argomento.Si può ancora vedere in streaming.
lo so bene, mi hanno chiesto un'intervista e hanno basato un bel pezzo di puntata sul mio libro ;)
@@divagatricenon ha dato risposta però all’affermazione di @rosso labbra
Perché la risposta l’ho già data nel video :) è una redazione di persone che non conosciamo che fa scelte non trasparenti. Dall’altra parte abbiamo un ente pubblico formato da scienziati che ha l’obbligo di tracciare tutto quel che fa. Possono anche usare i ricercatori ma cosa cambia? Rimane che non fanno una valutazione del rischio che è quello che a noi invece interessa
Report è già un segnale d'allarme, tipo i servizi contro Renzi, contro la Juventus, contro il nucleare
Quest’applicazione nasce per spingere le aziende a mettere meno prodotti nocivi per la salute, sul mercato. Se i prodotti scelti sono quelli meno dannosi, allora chi li vende sarà obbligato ad allinearsi con le altre aziende. Io trovo che Yuka, invece sia utile .
Grazie dott.ssa Mautino, sempre chiara e cristallina!
Questi sono video che vale la pena vedere! Grazie mille ❤
Il tuo lavoro è prezioso!
Il problema è che non tutti possono laurearsi in biotecnologie per sapere quale prodotto scegliere. Quando sei al supermercato e sei indecisa tra due creme, come fai a capire quale sia meglio soltanto leggendo gli ingredienti (piccoli, stipati e in latino)? Servirebbe un sistema tipo la tabella nutrizionale anche sui cosmetici perché, anche ponendo che si possiedano le competenze necessarie per scegliere il prodotto giusto, servirebbero molti ulteriori decimi 😅
Affidiamoci anche a ciò che percepiamo più idoneo per noi. Non possiamo vivere con la diffidenza e la paura per qualsiasi cosa. Esistono degli enti che controllano la sicurezza dei prodotti come dice Beatrice, e sono lì proprio per chi come come noi non possiede tutte le conoscenze. Pertanto viviamo sereni e fidiamoci un po' di più.
Io che sono laureata in biotecnologie scelgo in base a quello che mi piace e alle informazioni scritte sulla confezione (non gli ingredienti, ma il resto. Voglio un idratante? Cerco un prodotto che dica che è idratante. Voglio un esfoliante? Cerco un prodotto che dica che è esfoliante)
Si parte dal presupposto che gli enti pubblici abbiano fatto già una scrematura per evitare il rischio appunto 😊
Se è in vendita, è sicuro. Se sei indecisa tra due, compra quella che costa meno e se non ti piace, prova la successiva
Proprio a questo serve Yuka, ti dà gli ingredienti e poi sta a te vedere cosa è rosso e perché: l'INCI non è molto diverso, ma è meno intuitivo
@@dolcijane6331 il punto è che non ci sono davvero ingredienti rossi
Ma vengono gli ingredienti la composizione. Ad esempio le crème idratanti del viso che hanno i filtri UV, dice se ha gli ingredienti che assorbiti influiscono sul sistema endocrino. E quindi sono di fatto nocivi. Non sono opinioni in questo caso. Per le allergie ed intolleranze è ovvio che non può valutarne. Negli alimenti cmq dice se è una bassa o alta quantità di grassi saturi, grassi, sale, zuccheri, CALORIE. Ovvio che non va usata come un consulto ad un medico competente. Ma è una base per conoscere un prodotto. Poi per verificare cerchi altre fonti. La sfiducia nelle istituzioni è più che sana e saggia perché difficile trovare qualcosa senza conflitti d'interesse.
Se ti dice che sono nocivi ti sta dicendo una falsità. A cui puoi scegliere di credere, ci mancherebbe, ma rimane falsa
@@divagatrice ma quale falsità? Cosa dice? Sono additivi chimici, alcuni sono nocivi, ad esempio nel sale i così detti anti caking agents, cioè gli antiagglomeranti, che cominciano con E e poi dei numeri, molti di essi, hanno potenziale rischio di allergie e contaminazione di metalli pesanti. E quello da tavolo, non marino, è ottenuto dal suolo implica processi di raddinazione con agenti chimici non salutare per niente, E l'app elenca ciò.. Non è proprio questione di crederci o no.
Altro esempio sono i solfati... La. Lista è lunga, è chimica non credenza, non è è opinione di una app...Detto così, video e commenrto è fuorviante e disinformativo. Ma quale crederci? Sulle istituzioni è anche pericoloso quello che afferma. Basti pensare Alle agenzie che approvano farmaci, che hanno i conflitti di interesse con le farmaceutiche... Mah...
@@verymozart ma lo sai cos'è un antiagglomerante e a cosa serve? Vuoi ritrovarti con delle pietre di sale nella saliera?
E sai cos'è il sale "non marino"? Sale di mari preistorici che è stato estratto da miniere. Ed è molto più probabile contenga metalli pesanti a causa di contaminazioni avvenute nel corso dei secoli (come il sale rosa dell'himalaya che non solo non viene dall'himalaya ma contiene rame, cadmio, arsenico, nichel e piombo), mentre il sale marino viene purificato, non è acqua di mare evaporata
@@divagatriceil BHT presente nella maggior parte dei profumi non credo sia salutare oltre alle tante altre sostanze tossiche presenti , il problema non sorge nell’utilizzo sporadico ma nell’utilizzo costante, in più mettici shampoo bagnoschiuma prodotti per la cura personale cosmetici vari ed il quadro della situazione diventa inquietante.. far venire a contatto ragazzini con interferenti endocrini , sostanze allergizzanti e potenzialmente cancerogene non è il massimo…poi lo so che diventa molto difficile non usare il proprio profumo preferito, ma per conoscenza è giusto sapere che non sono prodotti innocui.
@@Anonimo_Veneziano_13 è sicuro. È sicuro significa che ne puoi usare 100 volte tanto per tutti i giorni della tua vita senza avere problemi (la sicurezza si calcola così)
...allora vado a ricomprare il mio deodorante che avevo cestinato, senza aver trovato un rimpiazzo efficace. GRAZIE
Per il futuro, anche se un prodotto non è il massimo, ricordati sempre che l'impatto ambientale della produzione richiederebbe di finire le confezioni prima di buttarle, diciamo che vale il vecchio monito di non sprecare.
@@giuliacrespi8425 sono molto attenta a non sprecare, tuttavia se scopro che un prodotto é nocivo va dritto nel cestino, non riesco neanche a regalarlo.
@@paola-j9i8z👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼
@@paola-j9i8z Nessun prodotto in commercio può essere accertata mente nocivo nelle dosi in cui si trova. Quanta sfiducia bisogna avere nelle istituzioni per anche solo pensare una cosa del genere?
L'ho fatto ier😂😂😂
Nessuno mette in dubbio tutto ciò che hai esposto. E’ indubbio però che Yuka dia una mano. Gli ingredienti sono indicati in percentuale (entrando nel dettaglio) e il database viene aggiornato anche dalla comunità. L’importante è, come in tutte le cose, non farlo diventare un mantra. Può dare una mano, basta non prenderla troppo sul serio. 😊
Gli ingredienti sono indicati in percentuale per gli alimenti, come sulla confezione :) (per i cosmetici non possono visto che Yuka non sa le percentuali dei singoli ingredienti)
@@divagatrice Esatto. Certo intendevo per gli alimenti. L'importante è l'uso che si fa di un programma, non il programma in sé. E il tuo video aiuta in questo.
A me interesserebbe molto una tua valutazione del nutriscore. Qui in Germania ormai si vede su quasi ogni prodotto.
Grazie dottoressa, ottima spiegazione.
Per essere un 'applicazione il suo lavoro lo fa anche abbastanza BENE ; sopratutto a chi non è molto esperto può fornire una grossa mano durante la spesa. Nessuno poi ci vieta di leggere l'etichetta e verificare se i dati sono corretti. Se tutti la utilizzassero con senso critico nei carrelli ci sarebbe di certo meno cibo spazzatura...
Yuka però non individua il cibo spazzatura.
Grazie mille per i tuoi video e soprattutto per i tuoi libri super interessanti 👏👏👏👏
Beatrice, grazie per questo video e per il lavoro che fai tutti i giorni per diffondere conoscenza e soprattutto spirito critico - che purtroppo non siamo spronati ad usare spesso. Sono d'accordo con te che non si conoscano bene gli strumenti per trovare le informazioni in modo autonomo, e che non si sappia bene come intepretare le informazioni che si hanno. Meno male che voi divulgatori ci aiutate in questo!
Complimenti per il video, non da spazio ad alcun dubbio... Già avevo delle perplessità sull'app da punto di vista alimentare. Direi che con chiarezza è stata spiegata ogni criticità
Ed è qui che ti sbagli. Io vedendo questo video, avrei più dubbi di prima 😂😂😂😂
Sto usando yuka solo per il cibo e mi sto trovando molto bene
Ma infatti la signora del video dice cose da 'Capitan Ovvio". È ovvio che ci si deve informare sempre da fonti ufficiali, ma Yuka aiuta tanto in un giudizio rapido di un prodotto. Non è la verità scesa in terra, ma disinstallarla proprio mi sembra una posizione abbastanza netta, che non dà spazio a interpretazioni o a un ragionamento
@@ciccioinggest95bis62 forse uno dei problemi è proprio l'approccio semplicistico su argomenti complessi
Grazie! Video super interessante, accurato e chiaro.
Non sono però d'accordo sul fatto che la certificazione di processo non ci dice nulla sul prodotto. È una garanzia in più e un valore aggiunto
A me è sembrato un video troppo di parte. Rispondo a te perché sembri uno dei pochi che non ha preso per verità assoluta ciò che viene detto nel video.
Grazie per questo video. Da Chimico Industriale che nn lavora nel campo, sentire che ci si affida a Yuka mi fa arricciare il naso....Io sono abituata a documentarmi da fonti autorevoli.....come il tuo! La tua rubrica La ceretta di Occam l'ho letta tantissime volte e con grande utilità e conoscenza o per asseverare le mie conoscenze! Ho condiviso perché vedo video in cui si delega a Yuka....sempre per nn avere fastidi!
Grazie :)
Io continuerò ad usarla per eliminare dai miei acquisti tutti i prodotti che contengono interferenti endocrini. È vero che un prodotto, se immesso nel mercato, contiene elementi in quantità tali da essere consentiti per legge ma questo discorso non tiene conto della somma dei quantitativi a cui mi espongo quotidianamente consumando più prodotti che ne contengono il minimo concesso e quindi per principio di precauzione li escludo dai miei acquisti. Comunque grazie per il video mi hai dato spunti di riflessione importanti
Certo che tiene conto della somma dei quantitativi. La valutazione del rischio viene fatta proprio così. Lo avevo spiegato in un altro video che trovi qui sul canale
Sarebbe utilissimo un video su Nutri-score. Sono curiosa del Suo parere. Qua in Olanda quasi tutti i prodotti del supermercato sono marcati con nutriscore e ammetto anche io di prediligere quelli con nutriscore A senza controllare la tabella nutrizionale. Aspetto il video!! Grazie mille per tutto quello che fa :)
il punto è esattamente quello che dici tu. Scegli i prodotti con la A e non guardi la tabella nutrizionale. Il limite del Nutriscore è tutto lì
@@divagatrice allora aspetto il video per capire cosa fare :D grazie per i preziosissimi aiuti!
Grazie, continua assolutamente così. Si devono smascherare tutti❤👍🏻👍🏻👍🏻
Io Yuka non l'ho mai installata, ma in compenso i tuoi libri sono installati nella mia libreria 😊
Come alternative si può leggere l’INCI ogni volta, o leggere l’elenco degli ingredienti e la tabella nutrizionale. Questo però richiede molto tempo in più. I cosmetici che contengono sostanze chimiche poco sicuri sono tanti, perché la sostanza viene approvata dall’ISCS in base alla quantità, come dici tu. Ma è anche l’accumulo che crea problemi, quindi a logica meno prodotti contenenti ingredienti “a rischio” uso meglio è. Anche se approvati. Inoltre da persone che lavorano in industrie cosmetiche o farmaceutiche mi è stato confermato che spesso le quantità di tali ingredienti sono opportunamente “mascherate” o diminuite nella dichiarazione per adattarsi ai parametri dati come rischiosi.
No, mi spiace, queste sono sciocchezze. Intanto la valutazione dell’SCCS tiene conto anche dell’accumulo (l’ho spiegato. Bisognerebbe ascoltare bene prima di commentare). E poi, no, non esiste che si dichiari meno di quello che si usa. I controlli a campione si fanno e non è mai emerso nulla di quello che tu affermi. Chi ti ha raccontato queste cose ti ha preso in giro
@@divagatricequesto in un mondo ideale dove non esistono cosmetici e farmaci ritirati dal mercato o cause miliardarie contro industrie farmaceutiche e cosmetici per danni collaterali. Non mi risulta che sia così, sorry. E ne ho anche prove, oltre ad una vasta letteratura facilmente reperibile.
@@elenavillani3450 sono ritirati dal mercato quando sono fuorilegge. E se sono fuorilegge significa che dichiarano una cosa e poi ne fanno un’altra. Yuka legge quello che dichiarano, mica fa analisi sul contenuto, quindi i fuorilegge non li becca.
È ritornato il momento storico di rilanciare l'hashtag #yukasuca
ahahah
Preziosa come sempre ❤
Io trovo meravigliosa, e anche un po' inquietante, la necessità che hanno le persone di affidarsi a qualcuno/qualcosa per le loro scelte, senza premurarsi di capire se quel qualcuno/qualcosa è affidabile. Mah!
Personalmente ritengo che l'errore più grande sia utilizzare queste app in senso assoluto, ovvero per la ricerca del prodotto "migliore in assoluto" sia da un punto di vista di alimenti che di cosmetici, non è che acquistando solo prodotti con il bollino verde ci siamo garantiti un'alimentazione sana e una detergenza sicura. Il problema è che mancano i mezzi per poter interpretare questi dati. A me è utile per confrontare in maniera veloce prodotti di una stessa categoria e magari evitare di spendere soldi per prodotti dalle formulazioni non proprio eccelse (il punto è che avendo una laurea in scienze dei prodotti cosmetici e una in nutrizione a quello che leggo riesco a dare il giusto peso)
però Yuka non giudica la formulazione
Potrebbe fare un video sulla bava di lumaca? Ultimamente se ne parla molto e si vedono recensioni pazzesche ma non è che mi convinca molto.
Ma neanche affidarsi ad enti che sono preposti a controllare i prodotti che vengono immessi sul mercato, affidabili quanto ti pare ma sempre corruttibili, non mi fido di nessuno, evito i cibi elaborati e processati, e quando nella lista hanno più di 5 ingredienti evito di comprarli, specialmente quando quegli ingredienti hanno una sigla o un nome impronunciabile🤔😉
🎉🎉
Certo, molto meglio una app privata che non si sa come si finanzia...
grazie per questo video🙏, nell’ultimo periodo ho usato yuka solo per determinare se i prodotti fossero vegani o meno durante la spesa
Uhm, yuka non credo possa dirti se un prodotto è vegano o no
@@j.o.h.n.d.o.e ribadisco che non può dirti se un prodotto è vegano o no. Se parliamo di cosmetici lo stesso inci può essere attribuito a ingredienti di origine animale, vegetale o di sintesi. A partire dalla diffusissima glicerina.
@@j.o.h.n.d.o.e prima di lollare converrebbe informarsi
@@j.o.h.n.d.o.e io parlo di cosmetici e no, yuka non può dirti se sono vegani
Per ogni ingrediente rilevato dalla scansione del prodotto viene fatta una descrizione con allegate le fonti degli studi scientifici effettuati per indicarne la pericolosità o meno. Io la trovo una funzione utile. Se l'elenco degli ingredienti è attinto da un database che può anche essere caricato dagli utenti come per il tuo libro, tale database viene periodicamente verificato ed eventualmente rettificato o cancellato come appunto per il tuo libro. basta comunque buttare un occhio alla lista sull'etichetta per avere conferma o meno della presenza di tale ingrediente. Nel complesso ha delle funzioni molto utili. Non vedo perché dare giudizi su chi la usa e fare ironia su quest' app. La.scienza dovrebbe aiutare a comprendere e non a creare fazioni e tifoserie basate su presupposti soggettivi di simpatia
La scienza infatti aiuta a comprendere. Ma la scienza ti dice anche che scegliere alcuni studi è scorretto. Motivo per cui l’SCCS li prende TUTTI in esame non solo alcuni come fa Yuka. Questo è un errore di metodo conosciuto come “cherry picking” ed è considerato molto grave.
Yuka li prende TUTTI, la smettiamo?
Anche se yuka non prendesse tutti gli studi (questo è da verificare) ciò non toglie che gli studi che hanno dimostrato la pericolosità di alcune sostanze esistano. Li buttiamo via?
@@TheRealCiccioMan se prendesse tutti gli studi arriverebbe alle stesse conclusioni dell’SCCS e dell’EFSA. Non c’è modo di arrivare ad altro, eh :) comunque, certo che non si buttano via, ma vanno messi nel contesto. E quello è il lavoro di risk assessment che fa l’sccs per i cosmetici e l’Efsa per gli alimenti
@@TheRealCiccioMan👏👏👏👏
Grazie mille Beatrice ❤
Brava, chiara come sempre . Ho comprato il tuo nuovo libro, lo sto leggendo. Complimenti e grazie per l'ottimo lavoro che fai.😊
Ho una formazione ed esperienza simile alla tua, apprezzo tantissimo i tuoi video per contenuti correttezza chiarezza e simpatia 😊 bravissima! Grazie a te riprendo l abbonamento alle Scienze, on line perché la posta qui viene spesso "smarrita" 🤭😊
Mia figlia di 12 anni gira da un paio di giorni per casa col cellulare per valutare con questa applicazione tutti i prodotti con codice a barre che riesce a trovare. L' ha consigliata il professore di educazione fisica. Ora si rifiuta di mangiare quello che l' applicazione valuta negativamente. Urge farle vedere questo video che cade proprio a fagiolo 😅 Grazie
Eh, il rischio è proprio quello. E spiace che un insegnante la proponga
Buongiorno cara Beatrice, sei sempre molto brava con i tuoi video ! Alla 3 volta che ascolto il tuo video su App Yuka , sono riuscita a capire che quel che hanno fatto i ragazzi del team francese: è una sorta di trabocchetto mentale. Premetto che mi aveva convinto un'amica vegana ( ma io NON sono vegana ) . La trovo utile alla fine ma bisogna essere molto attenti e critici lo stesso. Se guardavo le valutazioni di Yuka sul prodotto " cioccolato" ... avrei dovuto buttare TUTTO. Ma per fortuna esiste ancora il prodotto di qualità. Grazie e buona domenica a tutti.
grazie Beatrice per questi contenuti molto interessanti. Sono contento del tuo ritorno su UA-cam 🎉 a me personalmente piacerebbe anche un video sul Nutriscore, le cui valutazioni mi lasciano spesso molto perplesso. 😅
Buongiorno, io uso yuka solo per gli additivi. Mi farebbe piacere capire come trovarli sulle confezioni e sapere quali sono. Perché molte volte non viene scritto o ci sono nomi incomprensibili che una persona senza basi di chimica non sono proprio facili. Anche le stesse sigle come faccio a sapere se e150 è cancerogeno o meno cancerogeni o per niente cancerogeno. Grazie e buona giornata
Nel video spiego che gli additivi sono tutti VERDI. Non c'è motivo di preoccuparsi della presenza di un additivo o dell'altro perché se sono stati autorizzati è perché hanno dimostrato di essere sicuri.
Come i nitriti e i nitrati ad esempio?? Il cui consumo è raccomandato da tutti gli oncologi?
@@AriannaFoglia vedo che le mancano le basi di come funziona il sistema di valutazione della sicurezza… (se mangia salumi, i nitriti sono l’ultimo dei suoi problemi come può dirle qualsiasi oncologo)
Le basi mancheranno a lei, che tra l altro si permette anche di fare “divulgazione” scientifica!! Gli additivi che lei definisce sicuri se consumati REGOLARMENTE fanno male alla salute ed è per questo che Yuka svolge una funzione utilissima alla salute pubblica al contrario di quello che sta facendo lei
L'ho disinstallata poco dopo averla aperta... La considero una delle tante tattiche per impigrire ulteriormente il nostro cervello e per convogliarci verso scelte alimentari assurde. Grazie Beatrice per questa tua opinione onesta e obiettiva ❤
La scaricai e la provai con dei prodotti che avevo a casa.
Col Galak mi disse quanti grassi e zucchero aveva (l'etichetta so leggerla da me) e come alternativa mi propose del cioccolato... fondente (?).
Sil burro non ne parliamo nemmeno.
ovviamente. Più alta è la percentuale di fondente più baaso sarà la quantità di zucchero presente. il cioccolato fondente fa meglio di quello al latte o altro perché ha molto meno zucchero. a volte certi cioccolati al latte-tipo kinder che sono buoni- sono zucchero puro.
ovviamente non dico di eliminarli per lo zucchero- non ho un estremismo alla Berrino- ma è bene saperlo.
@@TambaRossonero Eh no però, scusa, se ti proponi al pubblico come "app comparativa" mi devi proporre alternative coerenti a quello che ti sto mostrando. Il cioccolato bianco non contiene cacao ed ha un certo tipo di caratteristiche di sapore eccetera, io mi aspettavo che mi dicesse se era un "buon" cioccolato bianco o se ce ne erano di migliori sulla base dei parametri esposti.
Non a caso ho fatto la prova anche col burro... esistono alternative meno grasse, certo, ma devi riadattare la ricetta se vuoi sostituirlo, io mi aspettavo una risposta tipo "questo burro è migliore sulla base di questi parametri". Invece no, è tutto rosso.
Poi magari non sono io il target dell'app, e per qualcuno scannerizzare una merendina e sentirsi dire "ma piuttosto mangiati una mela" è illuminante e profondo, io questo non lo so.
@@Cattivone non dicevo quello..ma sembravi stupito che il cioccolato fondente fosse meglio di quello al latte o bianco..come salute..
@@TambaRossonero Ah ah ah, scusa avevo frainteso.
No, no, quando sgarro so benissimo quel che sto facendo...
Qui si parte dal presupposto che gli utenti di Yuka siano tutti deficienti che si affidano a occhi chiusi a quel benedetto bollino. Invece Come ogni cosa, Yuka è un'applicazione che può essere usata con intelligenza, tutto dipende dalla consapevolezza della persona. Demonizzarla in questo modo mi sembra ridicolo. Tutto quello che è stato detto sui limiti di Yuka mi sembra un'ovvietà, e credo che lo sia per la maggior parte dei suoi utenti. Personalmente la uso con soddisfazione da anni, non sempre seguo i bollini, ma la trovo comunque molto utile. Sottolineo poi che rischio e sicurezza è vero non sono sinonimi. Ma ognuno di noi ha un diverso grado di vulnerabilità a determinati ingredienti, e con yuka è possibile tenerli sott'occho più facilmente.
Aggiungo che grazie a Yuka, diffusissima in Francia, molte aziende hanno migliorato la composizione dei loro prodotti. Invece di dire Yukasuca io direi Grazie Yuka... poi fate voi.
@@mimimia1560non hanno migliorato la composizione, hanno cambiato la composizione per farsi dare il bollino verde. Che è migliore va valutato provando il prodotto ma esattamente a cosa serve yuka se non si seguono i bollini?
Non hanno migliorato la composizione. Hanno fatto un’operazione commerciale per uscire con punteggi migliori. Che è una cosa diversa. Alla fine è marketing anche quello. Di Yuka e delle aziende
Non sono d'accordo. È una generalizzazione arbitraria. Posso testimoniare che è vero, alcune marche hanno "giocato" con il meccanismo di score dell'applicazione. Altre (quelle già sensibili alla questione della composizione e della trasparenza), in particolare nel mercato bio (che non sempre era ok sotto questi punti di vista) hanno fatto veri passi avanti.
Puoi non essere d'accordo, ma chi lavora nelle aziende terziste riceve a fianco alle blacklist dei singoli brand anche la lista di "conformità a yuka" con gli ingredienti rossi da evitare. Lo avevo raccontato in uno dei miei libri precedenti intervistando chi lavora in queste aziende (ed è molto arrabbiato visto che non può usare ingredienti che funzionano benissimo e sono sicuri, ma sono rossi e quindi tocca magari ripiegare su roba meno performante per ottenere più punti).
Io leggo tutto. Etichette, tabelle.... Siamo in pochi.
Però Beatrice l'SCCS è un ente fatto di un numero circoscritto di persone, e come qualsiasi ente o comitato davanti a un incentivo economico o pressione lobbistica può farci passare per sicuro un prodotto che assolutamente non lo è. Al contrario la comunità scientifica (e le sue opinioni in merito, su cui yuka basa i suoi giudizi) è ad oggi ancora abbastanza libera ed in grado di autoregolarsi contro le pressioni o incentivi economici da parte di interessi privati o lobbistici.
Sul tema di "rischio" vs "pericolo" è vero quello che dici, ma Yuka non può sapere neanche quanti prodotti con quel particolare additivo tu hai in casa, e quindi l'unica cosa che può fare è dirti che intanto c'è ed è a rischio.
Il disclaimer in piccolo è necessario per non trovarsi citata in giudizio nei tribunali di tutti i paesi in cui è distribuita, esattamente come - per fare un esempio - Franchino il criminale mette in tutti i suoi video che si tratta di opinioni personali. Qualsiasi app o persona che esprime un giudizio su un prodotto deve indicare che è una opinione, se il giudizio non è basato su un metro oggettivo, altrimenti si viene citati per danni da diffamazione.
Tutto quello che dici è vero, però hai presentato i tuoi argomenti in maniera poco critica e volta a fare perlopiù terrorismo, tanto da invitare alla fine a disinstallare un'app che - utilizzata in maniera consapevole e non come verità assoluta - ha uno scopo didattico più che positivo. Avresti potuto aiutare la gente ad usarla bene, invece l'hai allontanata.
@@Mawr0981 terrorismo io? Cioè, Yuka ti fa credere che usi ingredienti rossi, quindi che mettono a rischio la tua salute e il terrorismo lo faccio io? :) comunque, l’SCCS non subisce pressioni dalle lobby. Dirlo significa non avere la più pallida idea di come funzionano le istituzioni europee. Il suo lavoro è di analisi della letteratura prodotta dalla comunità scientifica. Quindi è abbastanza impossibile che emerga qualcosa di diverso da quello che si sa dagli studi pubblicati.
Io devo evitare per allergie il sodium laureth sulphate nei detergenti. Per quello basta leggere le etichette una volta e poi comprare sempre la stessa cosa 😂 e sul cibo penso che mangiare di tutto ma poco difenda anche dal veleno 😬
Lo fai per conoscere la formulazione di creme, prodotti di bellezza e cibi,per scegliere consapevolmente cosa mangiare e cosa metterci in viso/corpo, semplice! Finché non c'è niente di meglio a me Yuka va benissimo e la trovo davvero utile, intuitiva e di facile utilizzo senza girare per siti a cercare i vari inci di creme, cosa che purtroppo non posso dire di 15 minuti di video dove non si propongono soluzioni alternative migliori, ma si demonizza una app, che non sarà ovviamente la panacea di tutti i Mali, ma è sicuramente molto valida se utilizzata col giusto criterio.
non si propongono soluzioni alternative perché non servono :) yuka non ti fa conoscere la formulazione. Ti legge gli ingredienti. Gli stessi che trovi sulla confezione. È uno strumento che dice una cosa che puoi leggere da sola.
No, non puoi a meno tu non sia un chimico, la formulazione di alcuni ingredienti, ad esempio nelle creme non è comprensibile in quasi nessun caso, stessa cosa negli additivi dei cibi, e secondo me è essenziale sapere con esattezza cosa ti vai a spalmare o vai a mangiare
@@alessandram3632 ma lo sai già, senza bisogno della app. È tutto scritto sulla confezione
Ribadisco, purtroppo non sono un chimico e non riesco a capire se Etylheryl palmitate è un ingrediente valido o meno, stessa roba vale per il cibo, come posso sapere se quel dato tipo di merendina ad esempio, ha un conservante dannoso se non conosco la parola? (scritta peraltro in piccolissimo e usando termini appositamente fuorvianti?) non basta "leggere" due righe di ingredienti per capire se il prodotto ha troppi eccipienti o contiene sostanze dannose, discorso che vale sia per i cibi, sia per trucchi o creme ecc. Limitarsi a leggere è davvero troppo riduttivo e molto poco utile per quanto specificato sopra, poi chi vuol mangiare porcherie lo faccia in tutta tranquillità, io se ho un modo per capire cosa è contenuto in una confezione che mi aiuti a scegliere lo uso eccome, ecco, questo a mio avviso è far chiarezza
@@alessandram3632 ma nessun ingrediente autorizzato è dannoso. La base è quella. Yuka e le altre app ti fanno credere che ci siano cose da evitare, ma è un'illusione.
Non sarebbe meglio evitare gli elementi pericolosi anche in modica quantità?...😮
@@giovannigiovannini7217 come ho spiegato, i limiti imposti dal regolamento europeo permettono di usare tutti gli ingredienti in sicurezza
Bellissimo video. Tra l'altro avevo molta fiducia nell'app😂. Una cosa che però non mi è chiara è il fatto che in effetti yuka per ogni valutazione mette una fonte, se si clicca sull'ingrediente in basso ci sono i link che portano all'articolo scientifico
Appunto, è sta qui tutto il disquisire più sopra: demonizzare l'app è come demonizzare i dolci... Non è il dolcetto in sé che fa male, ma l'utilizzo costante che fa male, proprio come con un app: bisogna imparare ad usarla
@@dolcijane6331 Il problema è che lei vede della positività nel citare uno studio scientifico a sostegno di una valutazione e questo accade perché non ha ben chiaro come si formi una linea guida per il consumo di un alimento o la messa in commercio di un cosmetico. Ad un occhio cosciente, non sarà la presenza di una fonte (magari presa ad hoc) a far guadagnare credibilità ad un giudizio di Yuka, ma agli occhi uno che non si è mai posto il problema di come funzionino certe cose quella fonte basta e avanza a ricoprire di credibilità tutta l'app.
@@dolcijane6331 il dolcetto industriale , non fatto con le ns manine FA SEMPRE MALE. e non diciamo sempre, ogni tanto, non fa male, perchè il dolcetto ogni tanto si va a sommare ad altre cose che mangiamo, consumiamo quotidianamente.che fanno male.
@@sylwiatalluri8933il dolcetto industriale non fa male, fa male tanto quello fatto in casa se in eccesso.
@@dolcijane6331usarla per cosa è la domanda che mi interessa, che informazioni se ne traggono?
Video interessante, grazie.
Mi piacerebbe davvero avere un suo video anche sul Nutriscore, molto usato qui in Francia dove vivo. A me sembra uno strumento molto utile, non tanto per avere informazioni "assolute" su un dato prodotto, quanto per poter confrontare al momento dell'acquisto, due o più prodotti della stessa categoria (ad esempio se due marche di biscotti frollini hanno l'una uno score D e l'altra E, tenderò probabilmente a favorire la marca con bollino D).
Inoltre constato che, a circa 6 anni dalla sua introduzione qui in Francia, i produttori si stanno dando da fare per migliorare i loro nutriscore: a parità di prodotto, cambiano le ricette per avere meno zuccheri, meno grassi, più fibre e proteine, etc...
Ma magari ci sono sfumature meno gloriose sul sistema che mi sfuggono?
Come sempre video interessantissimo anche perché sono una di quelle "disperate ragazze" che usano yuka ... Anzi sarebbe meglio dire "usavo".
Grazie davvero Beatrice!!!
Continua a usare yuka, per il tuo benessere
@giovannigiovannini7217 no, ad oggi non lo uso più ma continuo a informarmi per diventare autonoma nel leggere le etichette
Avendo acquistato quello "verde" già sapevo! Però video prezioso per chi non era stato raggiunto...
graaaaaazie! da informatica ti dico: hai ragione!! sai quanto costerebbe mantenere il DataBase aggiornato? non credo che il gioco valga la candela . E se parti con dati , magari tutti corretti, ma di cui non hai la certezza circa la loro veridicità hai già perso
leggere.. una delle cose migliori che ha sempre senso fare e che si spera tutti siano in grado di fare.
Ma sono rimasta l'unica in questo mondo che se le piace un prodotto o si trova bene, lo compra senza farsi troppi problemi?
no, ci sono anche io :)
@@divagatrice Lo avevo immaginato 😀
Assolutamente no. Idem 😊
Non sei l'unica, tranquilla!! 😂
mi unisco al club 💜 anche grazie al lavoro di divulgazione di @divagatrice ora vivo meglio 🥰
Grazie per il video! Mi è chiaro il punto sulla sicurezza. Non mi è chiara però una cosa: io uso INCI cosmetics non tanto perché voglio verificare la sicurezza, ma per evitare ingredienti che di per sé sono anche sicuri, ma da quanto ne so hanno altri contro (es. paraffinum liquidum che fa quanto so non fa respirare la pelle - non sono esperta e posso sbagliarmi, in caso ti sarei grata se potessi farmelo sapere). Siccome non conosco tutti gli ingredienti di questo tipo, uso la app. È sbagliato? Se sì, perché? Grazie del chiarimento!
@@serenamoro1270 se l’informazione che hai è che la paraffina non fa respirare la pelle allora è un’informazione sbagliata. Gli ingredienti sono tutti sicuri. Non c’è motivo di preoccuparsi
forse sono l’unica al mondo a non aver scaricato questa applicazione , 😂quando acquisto vado a sentimento ,
Grazie per questo video🤗
Grazie Dr.ssa per il lavoro che fa.
Grazie Dr.ssa Martino, i suoi video sono sempre così utili, come del resto i suoi libri. La ringrazio ancora e condivido.👏👏👏❤
Adoro yuka! 😊
Mia madre: non mettere quella crema, ho visto che c'è il Lilial tra gli ingredienti 😱
Io che lavoro con ettolitri di TriZol in laboratorio: 🗿
😂😂
Il punto è quello di cercare di ridurre il più possibile l esposizione a determinate sostanze. Non è possibile ridurre a zero l’eventuale esposizione alle sostanze tossiche in quanto sono presenti nel nostro ambiente. Sicuramente è molto più maturo accettare il fatto di mettersi merda addosso piuttosto che credere che non facciano male alla propria salute. Saluti.
Ottima Yuka, ognuno è libero di intossicarsi come preferisce (altrimenti anche la vendita di sigarette e alcool non si sppiegherebbe). Io nel dubbio preferisco scegliere dove non vi siano ingredienti poco "chiari"
@@antoniochiaravalloti7427 auguri
Premetto che nemmeno io sono fan di quest’app, e mi trovo d’accordo con te su tutto eccetto la questione dell’ “opinione” di Yuka.
Io credo che la frase che citi e che scrivono in piccolo sia un semplicissimo scarico di responsabilità, niente di più.
Anzi tutto perché tutti gli ingredienti nocivi sono accompagnati da fonti, e inoltre se si fa un rapido controllo incrociato viene fuori che effettivamente gli elementi “Rossi” risultano nocivi anche se cercati in rete, per tanto non la definirei mera “opinione”.
A questo punto tu mi dirai , perfetto, bene così, io stesso me ne infischio di prodotti valutati male, perché mi fido delle VERE istituzioni atte a tutelare l’incolumità di noi consumatori, ma se un cristiano ha la possibilità di scegliere tra un prodotto che ha elementi nocivi (seppur in piccola quantità) e uno che proprio non li ha, non vedo perché non debba preferire quello che non li ha!
Che bisogno hai di scaricare la responsabilità se dici cose giuste? :)
Sulla questione degli elementi nocivi, il punto è che non è che quelli rossi siano più nocivi di quelli verdi.
@@divagatrice ti ringrazio tanto per la risposta! Apprezzo che trovi il tempo per rispondere. Però, umilmente, devo dissentire: la prova incrociata di cui parlavo funziona anche con gli additivi “verdi”, cercando infatti uno di questi risulterà (almeno nelle prove che ho fatto io) che effettivamente sono meno nocivi o talvolta assolutamente innocui.
"innocuo" è un termine che non riesco ad applicare a nulla, manco all'acqua (il suo rischio dipende dalla temperatura, dalla quantità, eccetera). Si parla di "rischio" proprio per uscire dall'assolutismo di pericolosità e innocuità. Sono cose che ho spiegato diffusamente anche nei video precedenti. A noi interessa che gli additivi (e tutto il resto) sia sicuro, non che sia pericoloso o innocuo
@@divagatrice va beh ma forse non stai cogliendo il punto, è scontato che è la dose a fare il veleno e che dunque NULLA è innocuo, il punto è un altro.
Tolte le ovvietà suddette, saremo d’accordo sul fatto che A PARITÀ DI QUANTITÀ un nitrito di sodio è più dannoso di un acido ascorbico, giusto?
Ed ecco che i nitriti sono “rossi” e l’acido ascorbico è “verde”.
(Ti stimo molto non fraintendere le mie parole, anzi ti sono grato del confronto)
Però ho notato che quando parla di additivi o composti potenzialmente pericolosi cita anche lo "studio" insieme alla fonte e all anno in cui è stato svolto e a volte accompagna tutto ciò da diversi link
Certo, ma lo sceglie tra i mille che dicono il contrario. Come spiego nel video l’SCCS li valuta TUTTI, non solo alcuni
@@divagatrice aaah perfetto ho capito, tipo un bias di conferma
@@luigipresenza6725 tipo fallacia dell'evidenza incompleta, detta anche "cherry picking". Si ignorano tutte le prove che potrebbero confutare la propria tesi e si scelgono, presentandole, solo quelle a favore
Grazie Beatrice...fai un servizio insostituibile 😊
Cara Beatrice io vorrei averla in tasca quando vado a comprare qualcosa 😊
beh, puoi farlo :)
@@divagatrice Nel frattempo ho disinstallato Yuka 😉
Yuka l'ho cancellata dopo che mi ha dato risultati diversi sullo stesso prodotto di diverse dimensioni. Risultato mi porto gli occhiali da lettura per fare la spesa. Grazie per i suoi video
Yuka per me è eccezionale... ognuno può decidere cosa mangiare in base agli ingredienti...la migliore app in assoluto...e non c'è obbligo di acquisto del libro.....
@@robertadallaguarda8740 ci sono i consigli per gli acquisti, però ;)
Seguo Mautino da anni ma questo video mi ha lasciato perplesso. Yuca non si limita ai "pallini rossi" come citato nel video, ma normalmente fornisce spiegazioni dettagliate e link alle fonti scientifiche. Che poi Yuca si tuteli dalle querele scrivendo che sono "opinioni" mi sembra il minimo. Il messaggio che purtroppo traspare è "comprate i miei libri per avere informazioni e non usate Yuca".
Non metterei tutto il contenuto dei miei libri gratis se pensassi questo e non metterei nemmeno le fonti pubbliche e accessibili a tutti. Yuka mette le fonti, ma le sceglie. Mentre EFSA e SCCS devono prendere in considerazione tutte non solo quelle che piacciono. Tu sei mai andato a controllare se le fonti citate da Yuka corrispondono al consenso scientifico su quell’ingrediente? Dovresti provare. È un bell’esercizio
@@divagatriceInfatti! Tutti gli ingredienti considerati sicuri dagli studi effettuati dal Comitato per la sicurezza del consumatore vengono segnati con bollino rosso da Yuka!
Ma tanto la gente NON legge! Vede dei link e pensa, ci sono gli studi, e prende tutto per buono, anche se a dare un parere non sono enti accreditati ma un gruppo di ragazzi che esprimono opinioni personali!
Grazie per questo video.
Non sempre siamo d’accordo, ma quando la questione è inopinabile, avanti tutta!
Concordo al 100% col suo commento
Esatto Pietro!
Grazie per il contenuto 👏🏼 un video su Nutriscore potrebbe uscire più avanti?
magari sì, ne abbiamo parlato nel podcast Ci vuole una scienza (trovi il link sempre in descrizione)
Il suo impegno fa aprire occhi a tutti prima di comprare e poi utilizzare le cose.Grazie
Ma come si fa a dire che gli additivi chimici non sono dannosi?
@@tizianazaniboni9311 facile, basta essere informati
Dovreste tutti leggere questo libro “scelte alimentari non autorizzate”, per capire bene certe, tante cose riguardo ciò che consumiamo… è molto interessante!
Contenuti da prendere con le pinze, contenenti verità parziali
Molto molto interessante, grazie infinite ❤
Bel video. Come per tutti i cosmetici, è tutto soggettivo in base alla nostra pelle, inoltre non tutto ció che è naturale significa che sia sicuro per la nostra pelle e ció che è sintetico (sì sintetico, perchè dire chimico è sbagliato, tutto è chimica) faccia male, anzi. Io ho studiato chimica quindi so leggere le etichette, ma capisco che per chi non se ne intende è difficile scegliere i cosmetici.
Bisogna lavorare sulla qualità del video, cambio prospettiva o soprattutto il fondale
@@Bwana-Flavio “bisogna”? Addirittura? Su un contenuto gratuito?
@@Bwana-Flavio ti sembra un comportamento educato?
Era un consiglio da video maker, è appunto un peccato visto che il contenuto è di valore e vederlo penalizzato cosi mi dispiace , sono correzioni di nessun costo, comunque sono un tuo supporter, ti seguo!
@@Bwana-Flavio era un video fatto in trasferta. Quindi le condizioni erano quelle. Se mi segui sai che gli altri video hanno un set, no? Detto questo, i consigli in genere hanno un lessico diverso.
@@divagatrice va bene!
Trovaci la prova regina di quello che dici, ovvero almeno 10 prodotti alimentari che Yuka definisce eccellenti e che invece sono scarsi. E anche ammesso che li trovi, etica vuole che lo dici a Yuka e loro si correggono. Yuka è solo un geniale riempitivo informatico di qualcosa che non c'era e che comunque è facilmente, e in modo immediato, migliorabile, perchè potenzialmente si appoggia sulla cosiddetta "intelligenza collettiva della Rete".
ma yuka mica valuta la qualità. Fa solo la somma degli ingredienti.
@@divagatrice Ma hai letto quello che ho scritto? ... non sembra! Se come dici, Yuka fa la somma degli ingredienti e non valuta la qualità dei prodotti alimentari, sicuramente sbaglierà chissà quante volte sui milioni e milioni di prodotti alimentari che ha nel suo database. Per dare prova di quello che dici, tu trovaci solo 10 prodotti alimentari che Yuka definisce eccellenti e invece sono scadenti.
@@ipergiovanni facciamo così: tu hai due torte, entrambe fatte con farina, zucchero, burro e uova. Yuka te le valuta allo stesso modo, perché gli ingredienti sono gli stessi. Ma tu come fai a sapere qual è la più buona? Magari sono entrambe buone, magari una delle due fa schifo. Perché? Perché dipende dalle quantità relative (e yuka non le conosce), dalla qualità dell’ingrediente (che burro scegli? Per yuka sono tutti uguali) e dalla “mano” di chi l’ha fatta (e yuka non la conosce).
@@divagatrice Non ha senso quello che dici perché, da me invitata ormai 21 ore fa, non sei ancora riuscita a trovare nemmeno un prodotto alimentare che Yuka definisce eccellente mentre invece è scarso. E più passa il tempo e più ti dai la zappa sui piedi.
ma cosa significa scarso? Scarso per chi? Per cosa?
Ciao Beatrice, grazie di Cuore....alla prossima👍👋
Di Yuka trovo molto utile la descrizione sintetica di ciascun ingrediente, che poi ognuno può approfondire altrove se vuole. Basarsi solo sul giudizio scarso, mediocre, ecc x acquistare o meno è da gente un tantino frettolosa. Per chi non lo è, Yuka è utile come punto di partenza.
Mah, sinceramente un'app che dice che i siliconi sono ad alto rischio di tossicità non vedo come possa essere un buon punto per informarsi meglio, ma neanche come punto di partenza eh...
ciao Beatrice,scusa,vorrei capire meglio.Quindi tutti i prodotti cosmetici in commercio dal punto di vista della composizione sono buoni?A cosa serve guardare l'inci e anche i prodotti che non arrivano dai paesi della comunita' europea sono conteollati?Grazie
Tutti i cosmetici in vendita su suolo europeo devono essere "sicuri", anche quelli importati. Ci sono situazioni in cui l'importazione aggira le regole (comprando online bisogna stare un po' attenti). L'elenco degli ingredienti serve a chi ha un'allergia, per esempio, per evitare l'ingrediente a cui è allergico. Per il resto serve a poco.
Grazie
Questo video, me lo ha proposto la rete e l’ho guardato più per curiosità che per altro, non lo faccio spesso ma non posso non scrivere alcune righe.
Mi scuso per la lunghezza, non avete che da passare oltre, eventualmente.
Parto dalla domanda di fondo dove la signora, a mio parere personale con una certa supponenza, pone la domanda "disperata ragazza perché lo fai, perché usi questa app?" e ci risponde che le persone, eh, lei lo sa bene, lo fanno perché pensano di non potere avere accesso alle informazioni. Ecco, lei ci risponde senza neanche prendere in considerazione il fatto che si possa avere uno sguardo critico (fatto diverso dall’essere sfiduciati) verso le commissioni europee o il sistema di controllo e di valutazione pubblico (o i suoi libri, che fra l’altro, casualmente, aderiscono perfettamente ai principi dei suddetti enti). Queste commissioni, prima di decretare pericolosa una sostanza ha bisogno di anni ed anni di prove, studi, casi gravissimi, è quello che è accaduto con l'amianto e quante persone, quante persone sono morte a causa di questo...
Ma questa brava signora, così scientifica e desiderosa di precisione, non prende in considerazione neanche altri casi, come per esempio il mio e cioé che semplicemente, ci sono persone alle quali della chimica e dei suoi libri, scritti certamente con l’intento di aiutare l’umanità, non gliene può fregare niente di meno. Vede signora Mautino ci sono persone che il proprio tempo preferiscono trascorrerlo in altro modo, in un modo più piacevole che non stare a capire come un elemento si trasforma a contatto di un altro e che poi reagisce e allora……, ma chi se ne frega; io nel mio tempo, nelle mie giornate preferisco leggere un libro di storia dell’arte si immagini! e magari, cosa ancora migliore, andare alla fondazione Pinault e vedermi delle bellissime opere dal vivo, colmarmi gli occhi di bellezza vibrante di colori e creatività. Quindi, a me che non ho alcuna intenzione di farmi una cultura chimica, Yuka va benissimo perché mi sintetizza informazioni in uno spazio/ tempo ridotto, senza che debba sprecarlo leggendo la carta da lei scritta o facendomi una cultura in un campo lontano dal mio, che non mi interessa.
Ma questa signora questo non lo prende in considerazione, pare talmente egocentrica che l’unica sua risposta è che uno creda di non avere accesso alla conoscenza. Poveretta.
Detto questo qualche considerazione più “tecnica” sul funzionamento.., ci provo:
- La signora, così puntigliosa, non capisco perché non spieghi con altrettanta precisione che ogni ingrediente che è segnalato come negativo o sospetto rimanda ad un preciso link dove c'è una spiegazione puntuale su quella sostanza e che se si desidera approfondire ci sono altri link che rimandano ad altrettanti articoli scientifici pubblicati su relative riviste. Articoli scritti da altri ricercatori, chimici, scienziati, biologi etc.. con specifiche formazioni professionali, MA con opinioni e prove scientifiche diverse dalle sue.
Signora lo aggiungerebbe questo “dettaglio” per rispetto delle persone che spendono soldi per lei?
- Yuka, ci dice questa signora, considera per 60% il cosiddetto NutriScore. Ma poi aggiunge con tono critico: “.. quindi non è farina del suo sacco e viene preso a prestito da un altro sistema”. “E allora?” dico io, se Yuka fa riferimento a dati di vari enti, studi, fondazioni, siti, etc…, incrocia i dati, svolge analisi e mi dà un risultato tramite una app, perché tutto ciò non dovrebbe andare bene? Personalmente lo trovo geniale.
- Poi passiamo al biologico…., immaginiamoci se non c’era da dire qualcosa sul biologico. In questo caso per la certificazione biologica si valuta il processo e non il prodotto, ci dice ancora la signora che sempre con tono critico sottolinea che tutto questo non ci dice niente sul prodotto. Ma io penso: se la mela A ha un processo con 47 trattamenti chimici e la mela B ha un processo con un solo trattamento bio compatibile, magari non è ovvio che la mela B sarà migliore? Oppure è possibile che 47 trattamenti chimici non mi dicano niente sul prodotto? Mi immagino già il coro delle risposte: “.. ma se i trattamenti sono autorizzati e riconosciuti dalle autorità pubbliche e competenti sul controllo…”. Ma vedete, io preferisco quei prodotti che invece di 47 trattamenti ne hanno uno solo, lo so, a molti apparirò strano e certamente incompetente; quindi per me la valutazione del processo risulta importante.
- La signora ci racconta poi di come gli ingredienti vengono riportati su Yuka e perfino di uno “scherzone” (cito) che un suo lettore ha fatto a Yuka. Signora questa app, non so se lei se ne è accorta, e se sì mi domando perché non lo metta in evidenza, funziona sullo stesso principio di Wikipedia, una delle invenzioni più geniali e discusse del nostro tempo, con tutti i difetti che vogliamo ma che ha cambiato radicalmente il nostro accesso alle notizie ed alle informazioni. Sfido chiunque a dire che mai una sola volta nella vita ha consultato Wikipedia. Le persone partecipano collaborando per creare contenuti gratuiti e fruibili da tutti. Certo, il pirla che parteciperà con una notizia fasulla ci sarà sempre, ecco il suo caro lettore, quello dello scherzone che lei definisce “particolarmente sveglio”, è proprio quel pirla: uno che invece di scrivere su Wikipedia che Sophie Calle o Yayoi Kusama sono nate nel 1500, si è divertito ad associare un prodotto con eccellenti ingredienti al nome del suo libro, insomma un cretino che non sapendo bene come passare il suo tempo si diverte così nella vita, che si occupa creando disinformazione, spargendo fango. Su Wikipedia a proposito di questo tipo di comportamento si parla di "vandalizzare" dei contenuti o un sito. E brava la Mautino che lo loda pure… una persona che opera per sabotare un progetto. Ma certo, uno scherzone!, che simpatico, e lei lo pubblicizza anche come esempio di persona sveglia! Ma in effetti mi pare coerente con lei: screditare invece di essere propositivi per migliorare. Personalmente il fatto che su Yuka abbiano cancellato il prodotto inesistente, anche se dopo settimane, a me fa capire che ci sono controlli puntuali. Inoltre niente mi vieta di confrontare gli ingredienti scritti sullo schermo e quelli dell’etichetta considerando poi la valutazione finale di Yuka. (anche nel caso che qualche ulteriore suo lettore non si sia dato ad altro divertimento in un pomeriggio di noia), sopratutto in caso di allergie. Però mi rimane una domanda: perché su Wikipedia non si è mai accanito nessuno con tale energia per screditarlo e invece lo si fa con un progetto come Yuka, un progetto di libero sapere a proposito di cibo e prodotti di uso quotidiano?
Forse perché questo sapere deve rimanere nelle mani “degli esperti”, di coloro sanno, che capiscono veramente e sono in grado di valutare veramente per noi e che ci insegneranno come pensare, magari pubblicando i libri per noi dove, casualmente, i principi, le valutazioni e le idee da loro espresse sono allineati con i principi, valutazioni, idee e con quello che sostengono le grandi industrie, le grandi multinazionali, le grandi case produttrici dei prodotti che troviamo in commercio. E i grandi enti europei. Alla faccia del diffondere il pensiero critico…, o meglio, pensiero critico si, ma verso progetti e individui specifici. E brava signora.
- E poi si arriva al principio di “pericolosità” o “rischio”. Certo un prodotto non è pericoloso perché una certa sostanza non supera una certa dose. O perché magari è previsto che quel prodotto con quella sostanza deve essere utilizzato in un certo modo: se sciacquo bene la bocca con l’acqua dopo che uso quel dentifricio è ok ma se non mi sciacquo altrettanto bene non è più ok. Ma sulla confezioni ci sono le istruzioni! Certo, e poi la valutazione “Vera” è già stata fatta, lo ha controllato in primis il comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori!, ente pubblico, afferisce alla comunità europea!, pagato dalle mie tasse.., e chi potrebbe mai e poi mai criticare la Verità espressa da tale ente? Eh, ci mancherebbe.
“Yuka tutto questo ragionamento non lo fa”: e menomale dico io, mi pare che alla signora sfugga il fatto che possa essere interessante vedere le cose anche da un’altra prospettiva oltre a quella “Vera” ed unica.
Ma io, se posso scegliere fra un prodotto del tutto assente di sostanze pericolose (al di là della percentuale o dell’uso) e uno dove invece ce ne sono, secondo questa signora che cosa scelgo? Sicuramente qualcosa di completamente opposto rispetto a lei, è sicuro e attenzione, la signora ci spiega anche che tale scelta è data dall’ignoranza e dalla disperazione. Mi verrebbe da ridere se non pensassi poi a tutte quelle persone che, giustamente prive di senso critico, pendono dalle labbra di scienziati che assicurano loro la Verità in nome della Scienza, perfettamente allineati alle multinazionali e compagnia varia.
Signora Mautino, lo ripeto come esempio, ci sono volute decine di anni e centinaia di morti prima che le varie commissioni e enti ufficiali pubblici e certificati dichiarassero pericoloso e vietato l’amianto, prima ancora (sono un po’ antica io, non più una ragazza...) c’era stato il DDT e altro ancora e chissà cosa si scoprirà in futuro.
Faccia uno sforzo, ci mostri almeno un po’ di onestà intellettuale.
Mi spiace che se la sia presa così tanto, ma non si preoccupi, i miei video non sono prescrittivi a differenza di yuka. Io mica le dico che cosa fare. Vada oltre e stiamo tutti sereni.
Signora non è una questione di essersela presa o no ma piuttosto di onestà intellettuale. Lei comunica inesattezze tramite omissioni di informazioni essenziali. E come immaginavo non risponde ad alcune questioni sostanziali che le ho sollevato. Continuiamo in serenità, ci mancherebbe, certo dispiace per le persone che si affidano a ciò che lei afferma in un modo che, se non prescrittivo nelle parole, lo è però nei contenuti. Onestà appunto.
Condivido pienamente quanto scritto
Come sempre Bea ti
ringrazio delle tue spiegazioni ..semplici ed efficaci.
Ho l'app Yuka e non la disinstallerò dopo aver visto questo video: premetto che apprezzo molto il lavoro di informazione fatto dalla dottoressa Mautino, ma in questo caso il "discernimento" e l'equilibrio nelle scelte vanno messe in conto. Tutto vero sul nutriscore, sulle valutazioni sulle dosi minime accettabili di ingredienti chimici e additivi, ma personalmente preferisco non averne nei prodotti che consumo, e questo molto prima dell'arrivo di Yuka ...
A conclusione: una valutazione di massima è utile se vuoi sapere che ingredienti ci sono in un prodotto che non conosci e fare un upgrade corretto di un ingrediente non più presente nel prodotto, indica solo la serietà di chi lo propone e il controllo, comunque presente anche se a posteriori, del team di Yuka. Grazie per la pazienza.
In realtà ne hai lo stesso di ingredienti chimici e additivi (non potrebbe essere altrimenti) sono che sono quelli che la redazione di Yuka ha deciso che vanno bene.
@@divagatrice non sono d'accordo: sugli ingredienti rossi, ci sono gli studi a corredo del bollino e pubblicati su riviste internazionali, raccolti nel database di pubmed e facilmente consultabili. Yuka facilita la conoscenza, diciamo che indirizza, su argomenti che ai più sono sconosciuti: leggasi studi scientifici, quindi ben venga questo tipo di informazione, anche se la discrezionalità è indispensabile, come su tutto quello che ci troviamo sul web, UA-cam compreso
@@dolcijane6331 studi che l’sccs ha preso in esame. Come ho spiegato, quella dell’SCCS è una valutazione complessiva che tiene conto di TUTTI gli studi pubblicati
@@dolcijane6331 un bollino rosso può essere determinato dal fatto che sia un ingrediente inquinante, oppure che sia considerato allergizzante (ma, se per me, un determinato rosso è effettivamente potenzialmente irritante e allergizzante, per un altro che non ha problemi in tal senso, non è affatto rischioso).
Conoscere l'inci è utile a chi, come me, ha una marea di allergie, per verificare la presenza eventuale dell'allergene oppure per capire se il prodotto faccia al caso tuo. Tipo che se hai una pelle grassa e il prodotto è ricco in oli, magari passi ad altro.
Oltretutto, spesso, i prodotti a inci completamente verde, sono meno stabili di altri e poi, naturale non vuol dire sicuro o privo di rischi. Ah, l'inci non andrebbe considerato come un insieme di singoli ingredienti, ma come formula che viene bilanciata. Ad esempio, in presenza di SLES, le betaine ne bilanciano l'aggressività.
@@divagatrice certo, ma non è raggiungibile da tutti, quindi se un app o qualsivoglia altra cosa, raggiunge 10 milioni di utenti, a me sta bene e se ne rende consapevoli solo un quarto, ben venga: demonizzare Yuka non mi pare renda giustizia al tentativo di informazione che questi giovani stanno proponendo, poi, ripeto, usare il cervello è sempre un'opzione irrinunciabile
Seguire pedissequamente le idee altrui, non lo consiglio neanche ai miei figli, ma anche tu, come chiunque faccia ricerca, ti basi sui dati noti in quel momento, altrimenti sarebbe il caos totale.
Ottimo video. Mi permetto una precisazione, il nutriscore viene definito europeo, ma non è associato all'Unione Europea, né tantomeno incoraggiato o raccomandato. È di origine francese, molto parziale e con grossi limiti, come spesso si hanno quando si semplificano le cose. Mi piacerebbe che facessi un video.
Io trovo Yuka molto molto valida! Certo è un’indicazione non vangelo
Basta sapere che sono opinioni del team di Yuka che non hanno a che fare con sicurezza o qualità :)
Voglio farti i complimenti perché presenti tutto con grande scientificità 😊😊😊
🔝👍🏼A me Yuka ha aiutato molto a scoprire quanti INTERFERENTI ENDOCRINI ci siano in note creme cosmetiche o detergenti e anche i FOSFATI in certi biscotti che col tempo fanno danni alle ossa. Sempre usare la testa e informarsi su canali affidabili ma se posso io evito questi 2 ingredienti😇comunque la avevo già disinstallata, ormai è tutto un veleno!😂
Ma no, non c’è nessun veleno nelle cose che compriamo. Non facciamoci prendere dall’allarmismo
Certo non si parla di veleni, non siamo davanti al talidomide, grazie a Dio, ma quello che mettiamo nel piatto è meglio sia il più sano possibile: un tempo avevamo tre conservanti, sale-zucchero-olio, adesso... meglio non dire
Quindi basterebbe se fossimo noi a scrivere gli ingredienti ogni volta che vogliamo sapere di un prodotto? In ogni caso, da quando uso Yuka non ho più avuto problemi di bruciore e prurito
Beh, diciamo che di fronte a bruciore e prurito bisognerebbe andare dal medico per capire qual è l’ingrediente che ti provoca allergia.
fidati dell' SCCS e dell'alluminio nei deodoranti che per tale comitato è sicuro! 😂😂
Mi fido, certo. D’altronde l’alternativa è fidarmi di un gruppo di sconosciuti che ha un interesse commerciale
@@divagatrice le grandi aziende che li producono e che pagano tali comitati per far passare i loro prodotti hanno ancora più interesse. Quanti prodotti sono stati considerati innocui per anni e poi banditi?! Purtroppo la scienza non è esatta e immodificabile nel tempo. Il mio buonsenso mi dice che qualsiasi prodotto chimico sulla pelle non è acqua fresca, nemmeno in piccole quantità
Anche l’acqua fresca è un prodotto chimico
@@divagatrice intendevo chimica artificiale
Diciamo che non sai che cosa intendi. Se partiamo da lì poi se vuoi possiamo discuterne. Altrimenti va anche bene ignorarsi. Trovi moltissimi video che confermano le tue paure. Guarda quelli se non sei disposta ad ascoltare punti di vista differenti
Grazie per il video.
Sintetizzando e forse banalizzando si può dire che l'app è fuorviante per quel che riguarda i cosmetici, ma lo è meno per quel che riguarda gli alimenti.
Se ipotizzassimo che il check sugli ingredienti fosse frequente e quindi pressoché corretto, e che il rating di nutriform fosse attendibile sarebbe un buono strumento a suo parere?
Grazie ancora 🙏
Se la usi sapendo che un prodotto “rosso” lo puoi mangiare lo stesso senza particolari accortezze va bene. Basta non pensare che i colori corrispondano a quel che si può e non si può fare
“usato come lo usiamo normalmente”
Cara signora, ma lei cosa ne può sapere di come è quanti una persona faccia uso di un determinato prodotto?! C’è chi mangia la Nutella una volta al mese e chi ogni giorno… così come c’è chi utilizza una crema saltuariamente alternandola con altre, e chi invece me fa uso una i più volte al giorno ogni giorno… etc etc etc…
Guardi che quando cambia la composizione di un prodotto, cambia anche la scheda di Yuka, si aggiorni meglio…
Infine, se l’antitrust e il resto di coloro che fanno controllo di qualità sui prodotti fossero del tutto onesti, sa meglio di me che alcuni di essi neanche dovrebbero essere presenti sugli scaffali dei supermercati. Lei sostiene forse che la coca cola sia un prodotto sano e da poter consumare regolarmente?
Io non leggo sull’etichetta “da consumare solo X volte all’anno”…
Sa quanti prodotti provocano allergie solo a causa dei loro componenti “nascosti”, eccipienti etc NON presenti in etichetta?!
Yuka segnala anche quelli, non è vero che riproduce l’etichetta tale quale… non faccia cattiva informazione…
Yuka come fa a sapere che c'è un ingrediente non indicato in etichetta?
Evidentemente accedendo al database in cui sono archiviati tutti i prodotti e i loro ingredienti🤷🏻♀️
il database è creato dagli utenti che leggono l'etichetta. Quindi se un ingrediente non è indicato in etichetta l'utente non può caricarlo.
Lei lo sa che la crema DA VISO SOLARE ISND conteneva, fino all’anno scorso, un ingrediente (che se vuole poi le dico ma di cui adesso non ricordo il nome) che provocava allergia ai raggi del sole?! Poi lo hanno tolto… e infatti la valutazione di Yuka è cambiata… ma è possibile inserire un eccipiente che provoca allergia ai raggi del sole in una crema solare?!😂🤷🏻♀️
che cosa sarebbe l'allergia ai raggi del sole? dove l'hai letta 'sta stupidaggine?