paolo berti, come mio fratello Enrico appartengo ad una famiglia che nel '44/'45 ha aiutato gli ebrei. Ora sono in forte imbarazzo per quello che stanno facendo a Gaza, ma riesco a esprimere sentimenti di dura condanna.
Cioè... no... voglio dire... io capisco che pure i fisolofi debbano portare a casa la pagnotta ma... allora sentiamo pure quello che pensano di come cambiare la guarnizione del rubinetto o voltare la frittata in padella senz'attaccarla al soffitto! 😒 Ma non esiste già l'evidenza dell'esperibile e il sensibile, per considerare plausibile (o MENO) l'esistenza del grande Puffo? 😈
Chi studia seriamente la filosofia classica -- anzitutto antica e medievale -- non confonde la mitologia con la teologia, e non separa mai la teoresi speculativa dalla condizione esistenziale dell'uomo. L'autentico filosofo "classico" riconosce infatti il nesso inscindibile tra la questione del divino e la questione metafisica fondamentale della nostra stessa coscienza, ovvero la domanda di tutte le domande: l'identità (già parmenidea) di essere e pensare, l'Intellegibile (l'Idea platonica e la Sostanza aristotelica) irriducibile a qualunque "dato" sensibile positivisticamente inteso. Nei termini idealistici moderni (kantiano-fichtiani) l'Io trascendentale, finito, ha la sua "forma" nell'Io trascendente infinito. Ma fin da Boezio (ultimo filosofo dell'antichità) e Agostino (primo filosofo della cristianità) l'atto con cui ciascuno di noi E' e SA sé stesso si costituisce nell'originario SAPERSI dell'Uno, o Arché, nella cui assoluta interiorità -- nell'eterno attimo da cui ha inizio ciò che chiamiamo universo e spazio/tempo -- è eletta ogni "singolarità", cioè ciascuno dei nostri singoli "io sono", l'essenza più profonda della nostra esistenza. Se non si ha il coraggio di andare al cuore del "pensare", e non si comprende l'origine spirituale dell'attività filosofica -- ignorando peraltro la metafisicità da cui nasce da sempre la stessa indagine scientifica -- non solo non si fa filosofia, ma soprattutto si finisce soltanto per ridicolizzare sé stessi.
Cazzaròla, @@davideinchierchia8013, che pirotecnia di parole della domenica, che t'è cicciàta fuori! 🤔 Ma senti... se ce la fai a spiegarlo a chi, come me, non è particolarmente avvezzo a gergalità sofistiche... quella cosa di risultar ridicoli ignorando la metafisicità da cui nasce la stessa indagine scientifica... ecco... a CHI, esattamente, si risulterebbe ridicoli? 🤨 Nopperché... a meno che tu sia portavoce di una cospicua comunità di estimatori di quella metafisicità da cui nasce la stessa indagine scientifica... io sarei portato a ritenere che parli solo per te stesso. 🙄 E... sai... se fosse che un bruto miscredente com'ammé risultasse ridicolo ad UN SOLO estimatore della metafisicità da cui nasce la stessa indagine scientifica, risultando egli, a me, uno che con gergalità sofistiche si giustifica la propria credenza in un'entità "superiore" con le ridicole caratteristiche ch'ogni culto che conosco gli ha assegnato... ebhè... CREDO PROPRIO CHE POTREI SOPPORTARLO. 😏
@@davyjonesjonesdavy ritenevo di dialogare con qualcuno che fosse avvezzo alla riflessione filosofica e ai suoi concetti: come si può altrimenti giudicare, arrivando persino a disprezzare, una materia che non si conosce affatto? Io ricerco (da 20 anni) e insegno (da 10 anni) filosofia, dunque ne ho una certa cognizione, ma non mi sognerei mai di entrare a gamba tesa e meno che mai di criticare negativamente (e volgarmente) un dibattito -- poniamo, di architettura o di paleografia -- se non conosco nemmeno di cosa si sta parlando. E se non si conosce nemmeno che ciò che chiamiamo 'scienza' nasce dal pensiero filosofico -- e cioè che non esisterebbe alcuna "esteriorità" naturale da indagare se noi non fossimo già una "interiorità", ovvero l'essere che sa sé stesso -- inutile fare ironia a vuoto.
Mai inutile, a mio vedere, l'ironia, @@davideinchierchia8013. 🤨 Soprattutto quando genera i risultati auspicati. 🤭 Il giudicare (ed eventualmente disprezzare)... tu ti chiedi come si può? Facile, basta tenere in funzione le specifiche aree corticali et voilà, si sprigionano quelle fenomenologie ch'a te sembrano doversi prostrare a loro omologhe, sol perché quelle omologhe van sciacquando ne la TUA sofistica teca cranica che le avvolge di filosofàme. Roba d'un meccanicismo ben dimostrato (con quel metodo scientifico che sospetto esserti invìso), soprattutto dall'avvento delle tecniche di neuroimaging. Comunque no... contrariamente a quel che tu CREDI... io la filosofia non la disprezzo, no... sarebbe un po' come disprezzare il mio senso dell'olfatto sol perché mi trovo in ascensore con una tizia bruttina che n'ha mollata una silente e fetente! 🤢 No... come mi potrebbe mai venir di disprezzare una cosa che vado molto oltre il conoscerla e che, ben più competentemente, PRATICO? 🤹🏼 Che pratico come la pratica anche un qualsiasi ultras della curva sud, s'è per questo. 😄 Di' la verità... un po' ti rode che sia così, eh? Che te, sol perché ti sei abbeverato di allucinalità agostiniane, non disponi di miglior visione del VERO, rispetto all'amico mio Peppe che s'abbevera di Tavernello! 🧃🥴 Ti piace raccontartela, vedo, ma è sol PIA illusione. 😜 P.S. Per tua informazione supplementare... io non SO me stesso. 😌 Io mi limito a CREDERMI: manifestazione (più o meno rilevabile strumentalmente ma, sicuramente, meglio oggi che ieri) d'un lavorìo fisiologico. Che la tua metafisica è invenzione non falsificabile e quindi, per un bel strozzapreti com'ammé, ragionevolmente calabile nel cèsso. Ma tu non badare a me... SÀPPITI pure con comodo, se ti vien (fisiologicamente) naturale. 😉
Oh... mi raccomando, @@davideinchierchia8013... non fare che adesso sparisci! Fammi sapere dippiù... tienimi aggiornato... a riguardo di ciò che ti sogneresti o no di fare ad un dibattito di architettura o di paleografia! Che l'antropologo dilettante (che tra l'altri dilettantismi sono) prende appunti. 🤭
grazie Professore, queste lezioni sono esaustive e incredibilmente chiare. Grazie di averle condivise
Laura Dibenedetto è una persona speciale unica ed inimitabile, le vorrò sempre un mondo di bene
Come da sempre . Una chiara esposizione della parte di un filosofo che ha una buona padronanza della sua materia.
Grande Berti!
Grazie!
Se pensare è la felicità suprema , chi penso io sarà eternamente infelice !!!
Grande maestro.
Perfetto!
Bellissimo
Potete aggiungere anche le lezioni successive?? Grazie
grazie, davvero!
Perfeito
25:57
Grazie
Un carissimo saluto a tutti
Cosa servirebbe questa dimostrazione?
paolo berti, come mio fratello Enrico appartengo ad una famiglia che nel '44/'45 ha aiutato gli ebrei. Ora sono in forte imbarazzo per quello che stanno facendo a Gaza, ma riesco a esprimere sentimenti di dura condanna.
Studio Legale Marcello Amedeo Ranieri
Via Monsignor Paleari Civ 62
20010 -Pogliano Milanese ( Mi )
Telefono: 02 934 19 37
mail: studiolegalemarcelloranieri@gmail.com
Cioè... no... voglio dire... io capisco che pure i fisolofi debbano portare a casa la pagnotta ma... allora sentiamo pure quello che pensano di come cambiare la guarnizione del rubinetto o voltare la frittata in padella senz'attaccarla al soffitto! 😒
Ma non esiste già l'evidenza dell'esperibile e il sensibile, per considerare plausibile (o MENO) l'esistenza del grande Puffo? 😈
Chi studia seriamente la filosofia classica -- anzitutto antica e medievale -- non confonde la mitologia con la teologia, e non separa mai la teoresi speculativa dalla condizione esistenziale dell'uomo. L'autentico filosofo "classico" riconosce infatti il nesso inscindibile tra la questione del divino e la questione metafisica fondamentale della nostra stessa coscienza, ovvero la domanda di tutte le domande: l'identità (già parmenidea) di essere e pensare, l'Intellegibile (l'Idea platonica e la Sostanza aristotelica) irriducibile a qualunque "dato" sensibile positivisticamente inteso.
Nei termini idealistici moderni (kantiano-fichtiani) l'Io trascendentale, finito, ha la sua "forma" nell'Io trascendente infinito. Ma fin da Boezio (ultimo filosofo dell'antichità) e Agostino (primo filosofo della cristianità) l'atto con cui ciascuno di noi E' e SA sé stesso si costituisce nell'originario SAPERSI dell'Uno, o Arché, nella cui assoluta interiorità -- nell'eterno attimo da cui ha inizio ciò che chiamiamo universo e spazio/tempo -- è eletta ogni "singolarità", cioè ciascuno dei nostri singoli "io sono", l'essenza più profonda della nostra esistenza.
Se non si ha il coraggio di andare al cuore del "pensare", e non si comprende l'origine spirituale dell'attività filosofica -- ignorando peraltro la metafisicità da cui nasce da sempre la stessa indagine scientifica -- non solo non si fa filosofia, ma soprattutto si finisce soltanto per ridicolizzare sé stessi.
Cazzaròla, @@davideinchierchia8013, che pirotecnia di parole della domenica, che t'è cicciàta fuori! 🤔
Ma senti... se ce la fai a spiegarlo a chi, come me, non è particolarmente avvezzo a gergalità sofistiche... quella cosa di risultar ridicoli ignorando la metafisicità da cui nasce la stessa indagine scientifica... ecco... a CHI, esattamente, si risulterebbe ridicoli? 🤨
Nopperché... a meno che tu sia portavoce di una cospicua comunità di estimatori di quella metafisicità da cui nasce la stessa indagine scientifica... io sarei portato a ritenere che parli solo per te stesso. 🙄
E... sai... se fosse che un bruto miscredente com'ammé risultasse ridicolo ad UN SOLO estimatore della metafisicità da cui nasce la stessa indagine scientifica, risultando egli, a me, uno che con gergalità sofistiche si giustifica la propria credenza in un'entità "superiore" con le ridicole caratteristiche ch'ogni culto che conosco gli ha assegnato... ebhè... CREDO PROPRIO CHE POTREI SOPPORTARLO. 😏
@@davyjonesjonesdavy ritenevo di dialogare con qualcuno che fosse avvezzo alla riflessione filosofica e ai suoi concetti: come si può altrimenti giudicare, arrivando persino a disprezzare, una materia che non si conosce affatto?
Io ricerco (da 20 anni) e insegno (da 10 anni) filosofia, dunque ne ho una certa cognizione, ma non mi sognerei mai di entrare a gamba tesa e meno che mai di criticare negativamente (e volgarmente) un dibattito -- poniamo, di architettura o di paleografia -- se non conosco nemmeno di cosa si sta parlando.
E se non si conosce nemmeno che ciò che chiamiamo 'scienza' nasce dal pensiero filosofico -- e cioè che non esisterebbe alcuna "esteriorità" naturale da indagare se noi non fossimo già una "interiorità", ovvero l'essere che sa sé stesso -- inutile fare ironia a vuoto.
Mai inutile, a mio vedere, l'ironia, @@davideinchierchia8013. 🤨 Soprattutto quando genera i risultati auspicati. 🤭
Il giudicare (ed eventualmente disprezzare)... tu ti chiedi come si può? Facile, basta tenere in funzione le specifiche aree corticali et voilà, si sprigionano quelle fenomenologie ch'a te sembrano doversi prostrare a loro omologhe, sol perché quelle omologhe van sciacquando ne la TUA sofistica teca cranica che le avvolge di filosofàme.
Roba d'un meccanicismo ben dimostrato (con quel metodo scientifico che sospetto esserti invìso), soprattutto dall'avvento delle tecniche di neuroimaging.
Comunque no... contrariamente a quel che tu CREDI... io la filosofia non la disprezzo, no... sarebbe un po' come disprezzare il mio senso dell'olfatto sol perché mi trovo in ascensore con una tizia bruttina che n'ha mollata una silente e fetente! 🤢
No... come mi potrebbe mai venir di disprezzare una cosa che vado molto oltre il conoscerla e che, ben più competentemente, PRATICO? 🤹🏼
Che pratico come la pratica anche un qualsiasi ultras della curva sud, s'è per questo. 😄
Di' la verità... un po' ti rode che sia così, eh? Che te, sol perché ti sei abbeverato di allucinalità agostiniane, non disponi di miglior visione del VERO, rispetto all'amico mio Peppe che s'abbevera di Tavernello! 🧃🥴
Ti piace raccontartela, vedo, ma è sol PIA illusione. 😜
P.S.
Per tua informazione supplementare... io non SO me stesso. 😌 Io mi limito a CREDERMI: manifestazione (più o meno rilevabile strumentalmente ma, sicuramente, meglio oggi che ieri) d'un lavorìo fisiologico.
Che la tua metafisica è invenzione non falsificabile e quindi, per un bel strozzapreti com'ammé, ragionevolmente calabile nel cèsso.
Ma tu non badare a me... SÀPPITI pure con comodo, se ti vien (fisiologicamente) naturale. 😉
Oh... mi raccomando, @@davideinchierchia8013... non fare che adesso sparisci!
Fammi sapere dippiù... tienimi aggiornato... a riguardo di ciò che ti sogneresti o no di fare ad un dibattito di architettura o di paleografia!
Che l'antropologo dilettante (che tra l'altri dilettantismi sono) prende appunti. 🤭