Anche voi pensate che un passaggio del testimone graduale sia la soluzione più sensata, o è meglio che le saghe terminino quando non ci sono più gli autori originali anziché trascinarsi? 🧐 --- 📦 Se apprezzi il nostro lavoro, puoi supportare la nostra redazione acquistando tramite questo link, a nessun costo aggiuntivo: amzn.to/3P02LOM
Preferisco il non trascinamento. Lis doveva essere una saga antologia con storie diverse mantenendo la filosofia ma, quanto guadagni una fanbase storica affezionata ai personaggi scordati pure l'autorialita '
@@SpaziogamesIt dare fiducia sempre (altrimenti non ci sarebbe "evoluzione"), ma mantenendo coerenza col franchising. Questo è chiaramente difficile, perché vuole dire volere tutto e che vada tutto bene....se funziona (vedi echoes of wisdom) ok, altrimenti se non è aria meglio cambiare strada e magari chissà, usciranno fuori i nuovi capolavori dell' industria.
Questo è il mio esempio, Tom Clancy non c'è più da qualche anno ormai, eppure Ubisoft continua a fare titoli col suo marchio, come per esempio il remake annunciato del primo " Splinter Cell", ed è abbastanza sicuro che gli sviluppatori faranno un po' come gli pare senza l'autore originale.
E’ dagli anni 70/80 che diciamo che il videogioco è sia una forma d’arte che di intrattenimento. Il cinema è da sempre considerata come entrambe: nessuno pensa che un cinepanettone sia una forma d’arte ma solo una forma di intrattenimento, così come è comunemente accettato che oppenheimer o quarto poter o un qualsiasi film con bette Davis sia una forma d’arte. Idem la musica, se scelgo di ascoltare un brano degli eiffel 65 so che è un intrattenimento mentre se ascolto Alice che interpreta un brano di Battiato o Mannoia che interpreta Ivano Fossato so che è una forma d’arte. Idem la letteratura, se leggo Goethe so che è una forma di arte. Nei videogiochi è ancora presente il concetto che “tanto sono solo giochi” a prescindere, sempre. Nella letteratura se vengono pubblicati scritti postumi originale dell’autore, spesso non vengono considerati facenti parte del canone perché appunto non pubblicati con il consenso formale dell’autore ( che oramai è deceduto ). Nella musica classica, che sia sinfonica o lirica, un opera o un aria viene SEMPRE suonata ESATTAMENTE come indicato dall’autore originale ( salvo rarissimi casi o in quelli in cui non ci sono indicazioni in merito ma solamente la melodia su spartito ). Nella musica moderna, si esistono casi in cui viene portato avanti il nome di una band per FINI COMMERCIALI quando magari NESSUN membro della band originale e’ presente, ma sono appunto casi ISOLATI, spesso disconosciuti dagli storici o dai fan della band stessa. Nessuno oserebbe rifondare i BEATLES perché credo venga preso a sassate…… O i Joy Division…… E nessuno oserebbe dire che fa le colonne sonore firmando Ennio Morricone…. Idem con la letteratura eh, provate a far scrivere un nuovo libro mettendoci la firma di Tolkien!!!!! Per me una serie deve morire quando muore il suo autore o la maggior parte dello studio creativo vien smantellato. Se no allora vale tutto! L’unica alternativa valida è un passaggio di testimone alla Nintendo: lo Zelda di Aounouma è il proseguimento e la naturale evoluzione di quello di Myamato. No scusate, se tutti i passaggi avvenissero come da A link to the past/Ocarina of time/Wind waker/Twilight princess/Skyward sword ai successivi Breath of the Wild e Tears of the Kingdom……. BEN VENGANO I PASSAGGI!!!!!! Nintendo rules!!!! Oddio quanto amo la Nintendo, starà anche sugli zebedei ma cavoli, ha personalità da vendere!!!!!! Un bacione😘
Sono assolutamente a favore dei talk, anche perché danno ampio respiro a tutto ciò che è il videogame. Continuate su questa strada! Se poi doveste essere interessati a parlare di videogame e disabilità cognitiva, un talk insieme potremmo organizzarlo. Ora l’ho buttata lì, ma adesso che state iniziando con questo format, magari potremmo sentirci in modi più consoni per valutare la cosa. Riguardo all’autorialità, penso che la cosa migliore sia effettuare un passaggio di testimone con i giusti tempi. Ma se non ci dovessero essere idee valide per portare avanti una saga, assolutamente meglio concentrarsi su qualche nuova IP e riprendere brand storici solo nel caso in cui li si voglia rilanciare, o comunque far conoscere anche alle nuove generazioni, con remake/remastered fatti con impegno e rispetto per il materiale originale, non tanto per.
Ogni caso è un caso a sé stante, 30'anni fa non pensavo che la tecnologia raggiungesse tali livelli, TV piatte, nuovi standard, l'arrivo del 16/9, l'abbandono del tubo catodico. Ben vengano remake, remastere, reboot e rivisitazioni. Per l'autorialità, ci sono sempre persone di talento che sanno interpretare e anche persone che sanno molto meno, una volta messo il concetto non resta che espanderlo, che poi questo è un discorso di meriti, o di pecuniaria?
Grandi Ragazzi! secondo me questo format attira molto.Creare dibattito attira le persone,specie in un periodo dell'industria videoludica così turbolento 😮. Altri spunti possono riguardare il futuro dei generi,dei videogiocatori e la ricerca dell'esperienza dei games oltre" la grafica!". Tornando a noi...Non toccate MGS! AHAHAH 😂solo il Maestro può metterci mano.È un prodotto trooooppo personale
I videogiochi dei grandi autori del passato stanno avendo remake e questo aumenta la fama di quei grandi autori. E a questi grandi autori per esempio kojima o mikami oggi gli viene dato tempo limitato di produzione budget limitati e si pretende da loro capolavori. Io penso che il problema sia nel non rispettare le opere d arte. Opere su cui come stanno dimostrando si può mangiare all infinito con Remake e remastered etc etc versione ps3 ps4 ps5 e ps6 e se ci sarà un evoluzione artistica dei medium sarà solo grazie ai mecenate che crederanno in queste opere senza dare limitazioni marcate ai grandi artisti.
Io penso che ci debba essere un equilibrio affinché si possa lasciare la libertà creativa (fino a un certo punto) per continuare una saga al meglio e un lascito creativo che non vada a snaturare e stravolgere quel brand. Il caso Dragon Age è azzeccato, perché in quel caso purtroppo è rimasto solo il nome della serie, ma l’averlo stravolto in molti modi (sia nei contenuti sia nell’estetica) non lo rende di fatto un altro capitolo di quella stessa serie che c’era prima, e in questo caso è un vero peccato.
Come in altre forme d'arte, ci sono prodotti e prodotti. Penso ai vari fumetti seriali di supereroi dove ogni autore racconta una declinazione della propria storia e visione del personaggio, o i manga e i fumetti indipendenti dov'è l'autore conta quasi quanto il personaggio. Così penso che possa esserci in buon prodotto videoludico prodotto da un team nuovo, che ha qualcosa da dire sul franchise oppure una brutta copia che non ricrea l'anima dell'originale.
Life Is strange double exposure mi è piaciuto molto tant'è che l'ho platinato. Max è un ottimo personaggio che ho apprezzato molto di più dei fratelli del 2 e di true colors. Spero continuino con Max. Ci sono delle mezze furbate non so come definirle. Chloe e Safi sono la stessa cosa. I traumi sono "ispirati" dal primo. Secondo me per evolvere certi giochi è meglio che ci siano gli autori originali altrimenti manca la sostanza e non si trasmette nessun cambiamento. Si siedono a tavolino e portano avanti dei progetti per rivendere le stesse idee
Ciao Spazio, parto dalla fine, si questo format è bellissimo mettete tutto quello che potete investire e divulgare perché aiuta tantissimo a conoscere i nomi che stanno dietro i titoli, i nomi e le idee che stanno dietro le recensioni, che purtroppo la sola carta non riesce a spiegare bene. Voto 10+ al format. Riguardo l’argomento io credo due cose: 1) le case non sono onlus, devono fare soldi per poter, sia sopravvivere sia provare qualcosa di nuovo senza saltare gambe all’aria e i remake/remaster servono a quello e va bene così; 2) il testimone non va passato, non si può pensare che Kojima possa “insegnare” ad un successore come fare giochi che sono di quel livello astrale, si dovrebbe invece STUDIARE e poi tirare fuori le proprie opere. Io paragono, per facilitare, i giochi all’arte. Di Da Vinci uno ce n’è stato e da lì in poi sono succeduti diversi stili fino al giorno d’oggi che possono essere piaciuti o meno ma hanno fatto il loro tempo, si sono presi il LORO spazio e hanno contribuito alla cultura che oggi noi possediamo. Stefania ha ragione quando dice che non è il nome della casa ma chi c’è dentro la casa che dovrebbe essere riconosciuto e premiato. Valentino, purtroppo si perde il fattore monetario che i remake/remaster (glisso sulla citazione di MGS 3) che citavo prima, e riguardo a Life is Strange double exposure, già proprio il cambiare i poteri di Max è un segno di discontinuità, senza contare i vari aspetti da lui citati come l’età, le situazioni (glisso pure sul cinema noir che non è esattamente cosi) vanno a collegare il primo, quello che ti ha dato il successo, con il nuovo che stai proponendo. Mi spiace doverlo tirare per la giacca ma la visione di Domenico, è la più centrata o perlomeno è quello che penso io, cioè che alcuni Hall of Famer li puoi riproporre solo cambiando la tecnologia e basta, limando qua e là gli spigoli che il titolo aveva allora con la tecnologia di oggi. Ma poi non devi cambiare una virgola o salti in aria perchè ripeto non si toccano gli hall or famer perché sono hall of famer. Al contrario sposo la scuola di pensiero di Valentino, che è ora di costruire un lascito, e che vada fatto in maniera più diretta, cioè i “vecchi” ce li avete sottomano a studiare avete studiato, è giunto il momento di tirare fuori gli attributi (vedisi Remedy) e cacciare fuori il VOSTRO survival horror, il vostro action espionage, il vostro adventure ecc… non possiamo aspettare Kojima o Druckmann o Sam Lake ogni sacrosanta volta per qualcosa di innovativo. Comunque come dicevo complimenti Spaziogames per questo format con il quale ci “istruite” sul dietro le quinte del mondo dei videogiochi e date a noi, che siamo al di fuori la possibilità di dire la nostra. Grazie davvero e in bocca al lupo.
Sulla faccenda lis forse la questione è un po diversa,non è questione di autori diversi,ma il continuare un opera che in effetti aveva già detto il suo,penso che nel caso specifico persino per la stessa dontnod risulterebbe tosta come sfida da affrontare. A volte forse bisognerebbe avere il coraggio di espandere le proprie possibilità, entrando in altri generi e contenuti in grado creare nuove sfide,sia con gli stessi autori o altri..in base al contenuto di cui usufruire.
@@zackfire9332 non concordo ho giocato i primi due capitoli e sono bellissimi. Degni tranquillamente del primo titolo. Ovviamente ci sono delle differenze, ma stanno benissimo con tutto il contesto. Sicuramente è più esposto alla soggettività, ma è tutto il gioco che è strutturato sulla soggettività quindi boh io non comprendo le critiche. Se dobbiamo andare sull’oggettivo forse avrebbero potuto spingere qualcosina in più sul comparto grafico (quello musicale è magnifico) ma per il resto io lo trovo bello così com’è. Ottimo lavoro.
Non parlavo del prequel e neanche del 2,ma dell'ultimo uscito,di come i due finali del primo risultano autoconclusivi. E parlando dei successivi...per esempio true colors,nel complesso non posso parlare di un opera pessima,ma la sensazione è di un gioco che non raggiunge i fasti del primo,il primo lis aveva quel mistero e quella caratterizzazione dei pg in grado di arricchire l'atmosfera e il fascino di arcadia Bay,seppur nessun gioco di lis lo considero insufficiente.
@@zackfire9332 a me è piaciuto true colors, logicamente la differenza sta sempre nel fatto che altro un personaggio ha un’altra abilità ma io l’ho trovata molto più profonda anche del primo. Nel primo riavvolgiamo il tempo qui si parla di emozioni, più profondo di così insomma. Comunque credo che possiamo concordare che Life is strange è bellissimo.
La risposta è ( x me) molto semplice!!! NO!!! L’autore e l’opera sono una cosa sola: vedi Kojima e Miyazaki. Senza l’autore non è più la stessa cosa e di conseguenza diventa un’altra cosa.....
guarda che fine ha fatto Dragon age, Franchise nella pattumiera.. Purtroppo finchè l'industria (anche il cinema) batterà sempre il ferro caldo tocca sempre pregare per un risultato perlomeno decente..
É il motivo per cui Kojima non ci ha mai regalato storie inedite al di fuori di Metal Gear. Troppo attaccamento che vogliamo che chi ha inziaito qualcosa sia l'unico che debba portarla avanti. Io sono convinto che invece un autore non deve mai essere vincolato a un franchise, e il franchise non deve mai dipendere dal suo autore. Una serie puo anche essere un mosaico di persone diverse, e un mondo può essere ampliato anche da menti diverse.
Anche voi pensate che un passaggio del testimone graduale sia la soluzione più sensata, o è meglio che le saghe terminino quando non ci sono più gli autori originali anziché trascinarsi? 🧐
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📦 Se apprezzi il nostro lavoro, puoi supportare la nostra redazione acquistando tramite questo link, a nessun costo aggiuntivo: amzn.to/3P02LOM
Preferisco il non trascinamento. Lis doveva essere una saga antologia con storie diverse mantenendo la filosofia ma, quanto guadagni una fanbase storica affezionata ai personaggi scordati pure l'autorialita '
@@SpaziogamesIt dare fiducia sempre (altrimenti non ci sarebbe "evoluzione"), ma mantenendo coerenza col franchising. Questo è chiaramente difficile, perché vuole dire volere tutto e che vada tutto bene....se funziona (vedi echoes of wisdom) ok, altrimenti se non è aria meglio cambiare strada e magari chissà, usciranno fuori i nuovi capolavori dell' industria.
Questo è il mio esempio, Tom Clancy non c'è più da qualche anno ormai, eppure Ubisoft continua a fare titoli col suo marchio, come per esempio il remake annunciato del primo " Splinter Cell", ed è abbastanza sicuro che gli sviluppatori faranno un po' come gli pare senza l'autore originale.
E’ dagli anni 70/80 che diciamo che il videogioco è sia una forma d’arte che di intrattenimento.
Il cinema è da sempre considerata come entrambe: nessuno pensa che un cinepanettone sia una forma d’arte ma solo una forma di intrattenimento, così come è comunemente accettato che oppenheimer o quarto poter o un qualsiasi film con bette Davis sia una forma d’arte.
Idem la musica, se scelgo di ascoltare un brano degli eiffel 65 so che è un intrattenimento mentre se ascolto Alice che interpreta un brano di Battiato o Mannoia che interpreta Ivano Fossato so che è una forma d’arte.
Idem la letteratura, se leggo Goethe so che è una forma di arte.
Nei videogiochi è ancora presente il concetto che “tanto sono solo giochi” a prescindere, sempre.
Nella letteratura se vengono pubblicati scritti postumi originale dell’autore, spesso non vengono considerati facenti parte del canone perché appunto non pubblicati con il consenso formale dell’autore ( che oramai è deceduto ).
Nella musica classica, che sia sinfonica o lirica, un opera o un aria viene SEMPRE suonata ESATTAMENTE come indicato dall’autore originale ( salvo rarissimi casi o in quelli in cui non ci sono indicazioni in merito ma solamente la melodia su spartito ).
Nella musica moderna, si esistono casi in cui viene portato avanti il nome di una band per FINI COMMERCIALI quando magari NESSUN membro della band originale e’ presente, ma sono appunto casi ISOLATI, spesso disconosciuti dagli storici o dai fan della band stessa.
Nessuno oserebbe rifondare i BEATLES perché credo venga preso a sassate……
O i Joy Division……
E nessuno oserebbe dire che fa le colonne sonore firmando Ennio Morricone….
Idem con la letteratura eh, provate a far scrivere un nuovo libro mettendoci la firma di Tolkien!!!!!
Per me una serie deve morire quando muore il suo autore o la maggior parte dello studio creativo vien smantellato.
Se no allora vale tutto!
L’unica alternativa valida è un passaggio di testimone alla Nintendo: lo Zelda di Aounouma è il proseguimento e la naturale evoluzione di quello di Myamato.
No scusate, se tutti i passaggi avvenissero come da A link to the past/Ocarina of time/Wind waker/Twilight princess/Skyward sword ai successivi Breath of the Wild e Tears of the Kingdom……. BEN VENGANO I PASSAGGI!!!!!!
Nintendo rules!!!!
Oddio quanto amo la Nintendo, starà anche sugli zebedei ma cavoli, ha personalità da vendere!!!!!!
Un bacione😘
Sono assolutamente a favore dei talk, anche perché danno ampio respiro a tutto ciò che è il videogame. Continuate su questa strada! Se poi doveste essere interessati a parlare di videogame e disabilità cognitiva, un talk insieme potremmo organizzarlo. Ora l’ho buttata lì, ma adesso che state iniziando con questo format, magari potremmo sentirci in modi più consoni per valutare la cosa.
Riguardo all’autorialità, penso che la cosa migliore sia effettuare un passaggio di testimone con i giusti tempi. Ma se non ci dovessero essere idee valide per portare avanti una saga, assolutamente meglio concentrarsi su qualche nuova IP e riprendere brand storici solo nel caso in cui li si voglia rilanciare, o comunque far conoscere anche alle nuove generazioni, con remake/remastered fatti con impegno e rispetto per il materiale originale, non tanto per.
Molto interessante questo format! Mi è piaciuto!
Ottimo format e argomento. Continuate così 👏💪
Ogni caso è un caso a sé stante, 30'anni fa non pensavo che la tecnologia raggiungesse tali livelli, TV piatte, nuovi standard, l'arrivo del 16/9, l'abbandono del tubo catodico.
Ben vengano remake, remastere, reboot e rivisitazioni.
Per l'autorialità, ci sono sempre persone di talento che sanno interpretare e anche persone che sanno molto meno, una volta messo il concetto non resta che espanderlo, che poi questo è un discorso di meriti, o di pecuniaria?
Grandi Ragazzi! secondo me questo format attira molto.Creare dibattito attira le persone,specie in un periodo dell'industria videoludica così turbolento 😮. Altri spunti possono riguardare il futuro dei generi,dei videogiocatori e la ricerca dell'esperienza dei games oltre" la grafica!". Tornando a noi...Non toccate MGS! AHAHAH 😂solo il Maestro può metterci mano.È un prodotto trooooppo personale
I videogiochi dei grandi autori del passato stanno avendo remake e questo aumenta la fama di quei grandi autori.
E a questi grandi autori per esempio kojima o mikami oggi gli viene dato tempo limitato di produzione budget limitati e si pretende da loro capolavori. Io penso che il problema sia nel non rispettare le opere d arte. Opere su cui come stanno dimostrando si può mangiare all infinito con Remake e remastered etc etc versione ps3 ps4 ps5 e ps6 e se ci sarà un evoluzione artistica dei medium sarà solo grazie ai mecenate che crederanno in queste opere senza dare limitazioni marcate ai grandi artisti.
Io penso che ci debba essere un equilibrio affinché si possa lasciare la libertà creativa (fino a un certo punto) per continuare una saga al meglio e un lascito creativo che non vada a snaturare e stravolgere quel brand.
Il caso Dragon Age è azzeccato, perché in quel caso purtroppo è rimasto solo il nome della serie, ma l’averlo stravolto in molti modi (sia nei contenuti sia nell’estetica) non lo rende di fatto un altro capitolo di quella stessa serie che c’era prima, e in questo caso è un vero peccato.
Come in altre forme d'arte, ci sono prodotti e prodotti. Penso ai vari fumetti seriali di supereroi dove ogni autore racconta una declinazione della propria storia e visione del personaggio, o i manga e i fumetti indipendenti dov'è l'autore conta quasi quanto il personaggio. Così penso che possa esserci in buon prodotto videoludico prodotto da un team nuovo, che ha qualcosa da dire sul franchise oppure una brutta copia che non ricrea l'anima dell'originale.
Life Is strange double exposure mi è piaciuto molto tant'è che l'ho platinato. Max è un ottimo personaggio che ho apprezzato molto di più dei fratelli del 2 e di true colors. Spero continuino con Max. Ci sono delle mezze furbate non so come definirle. Chloe e Safi sono la stessa cosa. I traumi sono "ispirati" dal primo. Secondo me per evolvere certi giochi è meglio che ci siano gli autori originali altrimenti manca la sostanza e non si trasmette nessun cambiamento. Si siedono a tavolino e portano avanti dei progetti per rivendere le stesse idee
sei molto professionale e affronti il tema dei videogiochi anche guardandoli da lati non convenzionali
Tema tantissimo, onesta a me piacciono di solito , mi da un po’ fastidio vedere giochi che vanno avanti senza gli autori principali
Ciao Spazio, parto dalla fine, si questo format è bellissimo mettete tutto quello che potete investire e divulgare perché aiuta tantissimo a conoscere i nomi che stanno dietro i titoli, i nomi e le idee che stanno dietro le recensioni, che purtroppo la sola carta non riesce a spiegare bene. Voto 10+ al format. Riguardo l’argomento io credo due cose: 1) le case non sono onlus, devono fare soldi per poter, sia sopravvivere sia provare qualcosa di nuovo senza saltare gambe all’aria e i remake/remaster servono a quello e va bene così; 2) il testimone non va passato, non si può pensare che Kojima possa “insegnare” ad un successore come fare giochi che sono di quel livello astrale, si dovrebbe invece STUDIARE e poi tirare fuori le proprie opere. Io paragono, per facilitare, i giochi all’arte. Di Da Vinci uno ce n’è stato e da lì in poi sono succeduti diversi stili fino al giorno d’oggi che possono essere piaciuti o meno ma hanno fatto il loro tempo, si sono presi il LORO spazio e hanno contribuito alla cultura che oggi noi possediamo. Stefania ha ragione quando dice che non è il nome della casa ma chi c’è dentro la casa che dovrebbe essere riconosciuto e premiato. Valentino, purtroppo si perde il fattore monetario che i remake/remaster (glisso sulla citazione di MGS 3) che citavo prima, e riguardo a Life is Strange double exposure, già proprio il cambiare i poteri di Max è un segno di discontinuità, senza contare i vari aspetti da lui citati come l’età, le situazioni (glisso pure sul cinema noir che non è esattamente cosi) vanno a collegare il primo, quello che ti ha dato il successo, con il nuovo che stai proponendo. Mi spiace doverlo tirare per la giacca ma la visione di Domenico, è la più centrata o perlomeno è quello che penso io, cioè che alcuni Hall of Famer li puoi riproporre solo cambiando la tecnologia e basta, limando qua e là gli spigoli che il titolo aveva allora con la tecnologia di oggi. Ma poi non devi cambiare una virgola o salti in aria perchè ripeto non si toccano gli hall or famer perché sono hall of famer. Al contrario sposo la scuola di pensiero di Valentino, che è ora di costruire un lascito, e che vada fatto in maniera più diretta, cioè i “vecchi” ce li avete sottomano a studiare avete studiato, è giunto il momento di tirare fuori gli attributi (vedisi Remedy) e cacciare fuori il VOSTRO survival horror, il vostro action espionage, il vostro adventure ecc… non possiamo aspettare Kojima o Druckmann o Sam Lake ogni sacrosanta volta per qualcosa di innovativo.
Comunque come dicevo complimenti Spaziogames per questo format con il quale ci “istruite” sul dietro le quinte del mondo dei videogiochi e date a noi, che siamo al di fuori la possibilità di dire la nostra.
Grazie davvero e in bocca al lupo.
Sulla faccenda lis forse la questione è un po diversa,non è questione di autori diversi,ma il continuare un opera che in effetti aveva già detto il suo,penso che nel caso specifico persino per la stessa dontnod risulterebbe tosta come sfida da affrontare.
A volte forse bisognerebbe avere il coraggio di espandere le proprie possibilità, entrando in altri generi e contenuti in grado creare nuove sfide,sia con gli stessi autori o altri..in base al contenuto di cui usufruire.
@@zackfire9332 non concordo ho giocato i primi due capitoli e sono bellissimi. Degni tranquillamente del primo titolo. Ovviamente ci sono delle differenze, ma stanno benissimo con tutto il contesto. Sicuramente è più esposto alla soggettività, ma è tutto il gioco che è strutturato sulla soggettività quindi boh io non comprendo le critiche. Se dobbiamo andare sull’oggettivo forse avrebbero potuto spingere qualcosina in più sul comparto grafico (quello musicale è magnifico) ma per il resto io lo trovo bello così com’è. Ottimo lavoro.
Non parlavo del prequel e neanche del 2,ma dell'ultimo uscito,di come i due finali del primo risultano autoconclusivi.
E parlando dei successivi...per esempio true colors,nel complesso non posso parlare di un opera pessima,ma la sensazione è di un gioco che non raggiunge i fasti del primo,il primo lis aveva quel mistero e quella caratterizzazione dei pg in grado di arricchire l'atmosfera e il fascino di arcadia Bay,seppur nessun gioco di lis lo considero insufficiente.
@@zackfire9332 a me è piaciuto true colors, logicamente la differenza sta sempre nel fatto che altro un personaggio ha un’altra abilità ma io l’ho trovata molto più profonda anche del primo. Nel primo riavvolgiamo il tempo qui si parla di emozioni, più profondo di così insomma. Comunque credo che possiamo concordare che Life is strange è bellissimo.
Il franchise è di successo? Farà comunque soldi? Allora lo continueranno senza battere ciglio, autore o no
La risposta è ( x me) molto semplice!!! NO!!!
L’autore e l’opera sono una cosa sola: vedi Kojima e Miyazaki.
Senza l’autore non è più la stessa cosa e di conseguenza diventa un’altra cosa.....
guarda che fine ha fatto Dragon age, Franchise nella pattumiera..
Purtroppo finchè l'industria (anche il cinema) batterà sempre il ferro caldo tocca sempre pregare per un risultato perlomeno decente..
É il motivo per cui Kojima non ci ha mai regalato storie inedite al di fuori di Metal Gear. Troppo attaccamento che vogliamo che chi ha inziaito qualcosa sia l'unico che debba portarla avanti. Io sono convinto che invece un autore non deve mai essere vincolato a un franchise, e il franchise non deve mai dipendere dal suo autore. Una serie puo anche essere un mosaico di persone diverse, e un mondo può essere ampliato anche da menti diverse.