🔴 La teoria dell'attaccamento: concetti base | Video #01 di 4

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  • Опубліковано 13 гру 2024

КОМЕНТАРІ • 20

  • @emanueladami8491
    @emanueladami8491 10 місяців тому +1

    ❤️❤️❤️❤️😘

  • @ariannaalison5271
    @ariannaalison5271 2 роки тому +1

    Grazie💜

  • @elenazaninotto8528
    @elenazaninotto8528 4 роки тому +1

    Grazie Sergio!

  • @1996599
    @1996599 Рік тому

    Gentile Sergio, mi sembri molto chiaro nelle spiegazioni per questo vorrei chiederti una cosa (purtroppo la mia ex terapeuta non mi ha mai dato i nomi di determinati comportamenti). Io sono sempre stato un bambino iper attaccato a mia madre, tanto che ricordo che, ai tempi della materna, solo sentire parlare mia madre in modo triste mi faceva scoppiare a piangere insieme a lei...oppure, sino ai primi anni delle elementari, ogni mattina per andare a scuola era un dramma (roba che mia madre mi doveva trascinare per strada con io che piangevo e strillavo perché avevo letteralmente paura del distacco e, quindi, di dover passare il tempo (che trascorrevo a scuola) lontano da lei). In tutto questo mio padre era ed è, pur migliorando nel tempo, una persona assolutamente non in grado di dare affetto e totalmente insicura (affetta da una disabilità fisica e che, purtroppo, a sua volta, non ha mi ricevuto amore dai propri genitori (come, in realtà, anche mia madre, tranne per il fatto della disabilità)). In tutto questo mia madre è sempre stata una persona che provava a fare il massimo per noi figli ma purtroppo sin da quando eravamo piccoli ha dovuto affrontare problemi psicologici (depressione, bipolarismo, ecc) e in più i problemi che tutto ciò scaturivano a casa con mio padre. Altra cosa che ricordo era che a mia mamma riferivo spesso, sempre in lacrime sulle sue gambe, la mia paura per il momento in cui saremmo morti e ci saremmo dovuti, così separare...
    Ecco, queste sono tutte cose che secondo me possono dare un immagine più o meno chiara di parte di me da ragazzino. (inoltre tutti i problemi di mia mamma hanno portato me e la mia famiglia ad avere una vita sociale pessima, lontani da tutti, visto che mia mamma tendeva ad allontanare tutte le persone, anche persone con cui aveva rapporti apparentemente di amicizia). Oggi, a 27 anni, sono una persona che tende molto molto difficilmente ad affezionarsi...per dire, sono sempre quello che, pur avendo amici 'a mia disposizione' non ha praticamente mai così tanta voglia di contattarli e sono sempre quello che rimane sulle sue, in silenzio (una volta due miei ex amici dissero che 'mettevo ansia' quando uscivo con loro)...in pratica molto solitario. Sono inoltre uno che mal sopporta atteggiamenti estremamente/fintamente felici ed entusiasti delle persone (forse perché lontani dalla mia persona). In tutto ciò a casa parlo praticamente zero, conscio dei miei grossi limiti/problemi...
    Cosa mi sapresti dire ricollegandoti al discorso degli stili di attaccamento?
    (Naturalmente qualunque cosa tu dica non la prenderei come diagnosi, visto ciò che spesso ti ritrovi a dover precisare qui tra i commenti)

    • @SergioOmassi
      @SergioOmassi  Рік тому

      Mi fa strano rivolgermi a qualcuno senza sapere il suo nome, quindi eviterò di chiamarti con il numero che hai nel tuo nickname.
      Quello che mi hai raccontato mi fa pensare a un funzionamento "evitante" da parte tua, forse dovuto al fatto che da bambino, nonostante ciò che racconti, la tua mamma, probabilmente a causa delle sue reiterate depressioni, non è stata in grado di farti sentire accolto quando ne avevi bisogno.
      Ovviamente non ci sono colpe, la mamma era sequestrata emotivamente da altro e non ha scelto di essere così, fatto sta che, probabilmente, in te si è sviluppato un pensiero conclamato che suona più o meno così: "meglio non legarsi troppo, meglio non avere troppe aspettative verso gli altri, meglio bastare a me stesso".
      Ribadisco che non sono uno psicologo e che, sicuramente, un professionista più formato di me potrebbe darti una lettura migliore.
      Il punto è, comunque, che se questo funzionamento ti fa stare bene e riesci a mantenere o a instaurare relazioni che non danneggino l'altro, non esiste il problema; viceversa, forse, potresti continuare un percorso di analisi approfondito per stare meglio.
      Buon cammino.

    • @1996599
      @1996599 Рік тому +1

      @@SergioOmassi grazie per il tempo dedicatomi :D comunque mi chiamo Pietro

    • @SergioOmassi
      @SergioOmassi  Рік тому +1

      @@1996599 Pietro, come mio padre 🧡

    • @1996599
      @1996599 Рік тому

      @@SergioOmassi prima non potevo rispondere in modo esauriente fatto sta che purtroppo oggi tendo a fare fatica a mantenere (dico mantenere perché ad instaurare spesso non ho problemi) relazioni durature...ciò che accade puntulmente è che tendo dopo poco ad allontanarmi e a lasciare di stucco l'altra persona che pensava ormai fossimo amici. In sintesi quando si rischia di entrare troppo in intimità (ovviamente non intimità sessuale) scappo e chi si è visto si è visto.
      Ho visto un professionista parlare in un suo video di controdipendenza e ho detto: 'cavolo, ecco cosa ho!'

  • @cottaterrabyfornacecottoan8984
    @cottaterrabyfornacecottoan8984 4 роки тому +1

    Non conoscevo la teoria dell'attaccamento. Ma quindi in che periodo della nostra vita e perché si viene a creare in ciascuno di noi questo tipo di modalità? Sono curiosissima di vedere gli altri video.

    • @SergioOmassi
      @SergioOmassi  4 роки тому +6

      Cotta Terra by Fornace Cotto Antico entro i primi tre anni si sviluppa lo stile di attaccamento a seconda di come viene percepito il comportamento del care giver. Gli altri video li trovi sul canale. Grazie!

  • @Jo26753
    @Jo26753 Рік тому

    Ho letto una quarantina di anni fa, "Cure materne e igiene mentale" se ricordo bene credo fosse di Bowlby e altri scritti sulla crisi dell'attaccamento dell'ottavo mese del bambino. Ho problemi con la parola "attaccamento" che emozionalmente mi crea qualcosa di negativo. E' un mio problema! Però penso che ci sia più giusto ed anche più corretto dire affettività.
    Mi riferisco alla traduzione della parola attachment che può essere attaccamento ma anche affettività. In questo contesto di psicologia relazionale penso sia più corretto tradurre e usare la parola affettività.

    • @SergioOmassi
      @SergioOmassi  Рік тому

      Condivido il tuo pensiero: anche a me la parola "attaccamento" evoca qualcosa di negativo. Purtroppo, però, in questo contesto si usa, poiché gli studi di Bowlby e della Ainsworth, tuttora riconosciuti, sono piuttosto rigorosi nell'utilizzo del termine.

    • @Jo26753
      @Jo26753 Рік тому

      @@SergioOmassi

    • @Jo26753
      @Jo26753 Рік тому

      in lingua inglese è assolutamente corretto, e giusto, è il traduttore che non ha preso in considerazione la possibilità di usare la parola affettività che è implicita alla traduzione della parola attachment. Non è in discussione il lavoro di Bowlby, ma il lavoro del traduttore.

  • @GiornalediSistema
    @GiornalediSistema Рік тому

    6:10 attaccamento sicuro, ansioso, evitante... e l'attaccamento disorganizzato?
    Edit: ah ok, nel successivo video "La teoria dell'attaccamento: lo stile sicuro | Video #02 di 4" dice che preferisce non parlarne data la delicatezza della tematica.

  • @Filippa-r1v
    @Filippa-r1v 9 місяців тому

    Buongiorno dot Sergio omassi. Sono una madre che ho avuto un attaccamento tipicamente evitante con mio figlio!!! Come posso migliorare?

    • @SergioOmassi
      @SergioOmassi  9 місяців тому

      Buongiorno, Filippa. Non sono Dottore, sono Sergio :-)
      Non è mai tardi per un avvicinamento. Certo, per una persona evitante, che si mantiene solitamente a una certa distanza relazionale, non è facile ridurre la distanza, a causa di meccanismi di difesa abituali, ma forse per un figlio, spinta dall'amore che sicuramente ha per lui, potrebbe sforzarsi di aprire un po' di più alla "vicinanza". Bastano piccole cose, che magari lei stessa avrebbe sempre voluto fare ma non è riuscita a fare. Parta proprio dalle piccole cose, quelle che non le richiedono forzature impattanti: può essere uno sguardo particolare, un abbraccio inaspettato, una telefonata a sopresa, qualcosa di ciò che ha sempre evitato, ma che potrebbe dare a suo figlio un messaggio differente.
      Poi da cosa nasce cosa: piccoli passi possono trasformarsi in viaggi, come il battito d'ali di una farfalla può innescare una reazione a catena che diventa un uragano a chilometri di distanza.
      È già molto bello che lei si renda conto dei suoi evitamenti, dal momento che per molte persone non è facile avere questa consapevolezza che, nel suo caso può aiutarla a cambiare qualcosa e a recuperare terreno con suo figlio, che ne sarà sicuramente felice. Ma, mi premetta di dirlo, la prima ad essere felice sarà proprio lei.
      Buon cammino.

  • @Jo26753
    @Jo26753 Рік тому

    Correzione: ...che sia più giusto....!

  • @ilariaemiliani558
    @ilariaemiliani558 3 роки тому +3

    Secondo me i bambini non chiedono di essere guardati per sentirsi dire "bravo". Lo fanno per essere VISTI.