Grazie Sergio , mi é costata una vita da fantozzi e tante disgrazie che qui non racconterò per poter diventare quella che son adesso un matrimonio non felice la perdita di un figlio dei parenti narcisisti e soffocanti che mi han demolita ...ora vedova e sola con tanto coraggio sono diventata un sltra persona ammetto che ho imparato molto dalla Fede , dalla Bibbia , che non va presa come sottomissione , come filosogia di vita , oggi mi estrimo con calma pacatezza e logica sapendo bene cosa voglio e come decidere per me senza troppi giri di parole e con serenità ma convinzione , ma tipeto anni fa'e stata durissima,grazie mille per il suo lavoro
O wow, che intuizioni fantastiche, professore!! Io alla tenera età di 60 anni, mi sto faticosamente levando la pelle da eterna "brava bambina". Non senza disagio mi son resa conto, che non è stata colpa dei genitori, che comportarmi sempre bene era una richiesta, certo si, anche in risposta a un condizionamento ricevuto, per essere riconosciuta e amata.. Ora il gioco non paga più, se non in disamore e frustrazione di non saper farmi valere. Ritengo di essere forte perché ho superato eventi che avrebbero messo in ginocchio chiunque, eppure fatico moltissimo a mettermi in confronto, ho paura, ebbene sì, del conflitto. Cosa che non aiuta l'autostima. Ora mi rimetto in gioco, in campo aperto, ho comprato un bellissimo quaderno, sul quale giorno per giorno,voglio annotare ogni piccolo o grande passo verso una nuova me, finalmente assertiva. Una considerazione finale. Assertivita ' sta anche a maggiore consapevolezza, in osservazione alla "vecchia" risposta accomodante che avrei dato, rispetto a questa nuova, brillante e assertiva versione di me che voglio essere! La palestra è la vita, le ingarbugliate relazioni sociali. Basta davvero riflettere osservare e contare fino a 5 per rispondere.. 😉Iscritta al canale al terzo minuto di ascolto. Grazie infinite, in viaggio verso me stessa. Anna.
Wow Anna, scrivi meravigliosamente bene, che dono splendido hai! Grazie per il tuo commento, che mi fa capire quanto mi piaci, come tutte le persone che cercano di stare meglio e di far stare meglio gli altri, di migliorarsi continuamente. Sono davvero felice che tu sia salita a bordo e spero di non deluderti, di poterti leggere ancora e ancora e ancora… Intanto… buon viaggio “anam cara”. Un abbraccio e benvenuta!!!
Interessante! Tanti anni fa ho fatto parte della redazione del giornale dell'UNITRE della mia città, una critica del 'capo' fu proprio che non sapevo essere assertiva. Ora capisco. E' l'orgoglio che frega sempre. Grazie!
Chi assertivo ha anche un certo carisma che lo carattetizza in modo inequivocabile.. non appartiene ai dogmi e alla massa. È a sé. Individualizzato ed aperto agli altri ed in grado di discernere senza troppi condizionamenti. Sa dire no e sì senza offendere mai nessuno ma se hanno cadute.. sono disattese da chi in loro vedono chi è quella persona. Per gli altri un moto di godimento. Grande responsabilità per le prime. Grazie sempre bravissimo ❤
Grazie di cuore per le sue parole. Mi chiedo, quanto bisogno c'è nella realtà di assetivita '..... Nella mia esperienza quotidiana, direi moltissimo. . Credo che parteciperò a un suo corso.
Mamma mia,Sergio! Non sapevo nemmeno che esistesse la definizione di "assertivo"... e confrontando i con le tue parole,credo di esserlo poco e pure male... Da sempre sono alla ricerca di una crescita interiore e mi ero arreso all'idea che questa venisse spontaneamente col passare degli anni...niente di più ingannevole!! Negli ambienti che frequento,lavorativi o di svago non vedo nessuno realmente " adulto"...perché ben presto scopro che anche costoro, come me,sono vittime di una certa educazione e formazione come quelle che tu hai descritto benissimo nel video come " mantra". Vorrei diventare assertivo, non nella forma ma nella sostanza,ho tanto su cui lavorare...ma ne avverto il bisogno, la necessità! Che dire? ....Grazie...e mi rivolgo a voi iscritti: non abbiate timore o vergogna di commentare... Queste pillole ,lezioni che Sergio mette a nostra disposizione sono stupende ma i commenti troppo pochi!...coraggio!!! Scusa prof,mi sono fatto prendere dall'entusiasmo...da buon sfoghista 😂😂😂
Video chiaro e ben fatto. Non pretendo che lei mi dia una formula magica per risolvere i miei problemi ma le vorrei esporre comunque la mia situazione. La persona molto aggressiva e respingente su qualsiasi cosa è mio padre (quando parlo con lui è praticamente come parlare con un muro). Io sono un adolescente e cerco di essere assertivo più che posso ma a volte per necessità divento molto aggressivo per potermi difendere. Gliel'ho spiegato mille volte anche con profuse argomentazioni che comportandosi così danneggerà l'integrità familiare ma non cambia di una virgola (anzi semmai peggiora e se la prende con me). Non so davvero come fare ad uscire da questa situazione e confesso che sto pensando seriamente di andarmene di casa. Non è violenza fisica sia chiaro ma è veleno psicologico che dunque è anche più tagliente. Sono senza mezzi termini disperato.
Caro Soldato di Ferro, sono stato nella tua situazione alla tua età, quindi posso capire la tua disperazione sentendoti non capito e vedendo che c'è un muro tra te e tuo padre. A prescindere dal fatto che oggi ho 54 anni e tornando a quegli anni mi rendo conto di averci messo molto del mio, collaborando attivamente a rendere la relazione con lui disastrosa, mi rendo conto che le nostre liti si svolgevano soprattutto sui COME ci dicevamo le cose, non tanto sul COSA ci dicevamo. Questa faccenda del COME diciamo le cose, sicuramente più abbordabile alla mia età, è davvero il motivo per cui noi esseri umani occidentali spesso litighiamo tra noi e non ci capiamo, in ogni relazione, non solo in quella genitore-figlio. Quello che posso consigliarti, così sui due piedi e per iscritto, è di non DIRE, ma di DOMANDARE: accompagna tuo padre, tramite domande mirate, con i giusti toni ed evitando di essere polemico, a capire le cose da solo, senza dirgliele. Come diceva BLAISE PASCAL, "ci si persuade meglio e prima con le proprie idee, piuttosto che con quelle degli altri". Usare, quindi, formule come "Non ritieni che...?", si dimostra molto più utile rispetto all'affermare semplicemente le nostre idee. Può capitare che tuo padre risponda "non ritengo che...", tuttavia posso assicurarti che si sentirebbe meno minacciato nelle sue idee e probabilmente entrerebbe meno in difensiva. Spero di essere stato chiaro, altrimenti mi scuso. Ti lascio con uno dei miei mantra: "Ciò che comunichi è ciò che l'altro capisce." In bocca al lupo!
Buongiorno Lessi a suo tempo, il libro di Thomas Harris sull'analisi transazionale, mi aiutò molto. Buona occasione per rileggerlo più attentamente. 👍🙏
Sergio ho trascorso il pomeriggio ad ascoltare i tuoi video seducenti. Detto questo, sintetizzo dicendo che ti cercherò non nell immediato perché studio. l enneagramma ma gradirei ricevere tutte le info sui tuoi corsi. Devo cercare la scuola o é possibile contattarti direttamente 🙏la mia guida viaggia d istinto😜 Bravo, naturale, e competente. 🙋🏻♀️MAI prima di oggi un video sull argomento Con te ne ho guardati ben 8 tanti quanti il numero del mio enneatipo. Infinitamente grata, ringrazio.
Mi sembra di riuscirci al lavoro, a parte che sono riuscita a instaurare un buon rapporto con la maggior parte dei colleghi (il 95%sono uomini e qualche donna). Sono dell'idea che si possa dire "quasi" tutto utilizzando le dovute buone maniere. Anche chiedere, stessa procedura, visto che chiedere è lecito.. Più che no non ti possono rispondere. È un po' più difficile farlo con i famigliari, occorre lavorarci
Cara Nadia, complimenti per i tuoi buoni rapporti sul lavoro. Mi incuriosisce il fatto che specifichi la percentuale più alta degli uomini, trovi più difficoltà con le donne?
@@SergioOmassi no no, anche con le donne mi trovo benissimo, ma so di luoghi in cui la percentuale è rovesciata, in cui mi si narra che c'è una zizzania, una acidità fortissima. Io cmq pratico anche il buddismo da 12 anni, e mi ha molto aiutato nelle relazioni. Quello che vedo è che con i colleghi uomini è un rapporto come se io "fossi una di loro", poi calcola che loro lavorano insieme tipo da 20 o 25 anni, io sono qui solo da 3. Cmq anche nell'azienda precedente mi trovavo bene coi colleghi
@@nadiapozzetto6902 Sì Nadia, lavorando come consulente in azienda, spessissimo ho trovato dinamiche relazionali nei gruppi e posso dire che è più facile trovarle rispetto a quanto è facile trovare ambienti sereni. Il più delle volte sono nascoste, come la polvere sotto il tappeto, e basta un leggero angolo alzato per farle scoppiare. Da ciò che mi dici, se sei riuscita a farti accettare così bene dal 95% dei colleghi, credo proprio che tu sia una persona molto adulta, dote non semplice da trovare...
Interessantissimo. Fai riferimento a due estreme tipologie di persona . Da ciò che ho capito ciascuno di noi può oscillare dall'una all'altra a seconda delle circostanze? Oppure la maggioranza delle persone ha sempre lo stesso tipo di reazione, indipendentemente dalle situazioni in cui si trova?
Credo dipenda dal carattere e dalla storia personale di ognuno. Come dico nel video i Fantozzi tenderanno sempre verso il polo della passività - tranne in rari momenti della vita in cui passano all’altro polo - e gli Sgarbi viceversa. La persona assertiva resta nel mezzo ed ha poche oscillazioni. Grazie per la domanda.
Ciao Luana, grazie per il commento. Per spiegare come diventare assertivi non basta un video breve 🙂. Ti consiglio i libri di Dale Carnegie, che è l’autore che più ha approfondito l’argomento a mio avviso.
Come sempre interessante. Trovo presuntuoso dichiararmi assertiva anche se fa parte del mio modo di essere. Ovvero evito gli scontri considerandoli perdita di tempo e di energia
Sai che con un collega un po difficile dopo che mi aveva aggredito, ho detto "ma perché mi tratti così, perché sei sempre aggressivo?. Poi in altra occasione gli ho detto che a me piaceva socializzare se la controparte era favorevole.. Da allora, con lui che tra l'altro è il mio capo turno, è diventato una meraviglia, ci sto benissimo
Io nn riesco ad avere un buon dialogo cn i miei suoceri sn troppo invadenti se ci sn in pace se invece li allontano sto un po in tranquillità .fac un esempio : se ci sn in pace vengono a casa in tutte le ore senza creanza vanno cn mio figlio nella mia stanza da letto che io odio pretendono di venirsi a prendere mio figlio nonostante io nn gli dico se si o no .se vado nel loro orto pretendono che poi ci devo andare e fare quello che dicono loro cm e quando vogliono loro diciamo che poi pretendono che io lavori e loro se ne risparmiano anche se lo dovrebbero far fare anche a mio compagno anche se loro pretendono che lo facci io xch ne mio cognato e ne mio compagno e proprio capace anche se e una finzione xch se vogliono possono farlo anche loro xch io nn è che chissà cosa fossi discretamente lo faccio in poche parole le scuse sn buone x nn fare nulla..ed io nn so cm uscirne xch questo mi fa rabbia nonostante ciò due ernie e mi blocco cn la schiena ma cmq loro nn hanno pietà di me ..e dico xch ne dovrei averne io? Cm posso essere assertiva e farmi rispettare?
Cara Gild, non è facile darti una risposta così sui due piedi, ma da quello che mi sembra di aver capito i tuoi suoceri hanno travalicato i confini della tua libertà, forse perché tu a suo tempo lo hai permesso e per mesi o anni non hai detto nulla. Se invece hai dichiarato le tue sensazioni, mi viene da chiederti: "Tuo marito dov'è in tutto questo? Perché non è tuo alleato? Perché non interviene per darti manforte?"
Sergio è vero, è difficile essere assertivi, e cosa si può fare per diventarlo? Occorre lavorare su se stessi entrare in questo equilibrio.... Certo,nella teoria è tutto facile, si chiede di non prenderla sul personale.... Ma come fai dimmi , a non prendere sul personale il comportamento di un superiore che non è equo con tutti i suoi dipendenti, ma che fa preferenze perché soffre di simpatie ed antipatie verso i suoi dipendenti, oppure favorisce persone raccomandate rispetto a me che non lo sono? A volte per forza mi devo arrabbiare!
Cara Anna, so bene quanto sia difficile a volte non arrabbiarsi e non prenderla sul personale. Tuttavia, all'alba dei miei 56 anni suonati, ho capito che quando ci arrabbiamo stiamo dando potere a chi ci fa arrabbiare e, spesso, la nostra arrabbiatura ci porta a usare modalità che ci fanno passare dalla parte del torto, e questo, ancora una volta, offre potere all'altro, poiché ci attaccherà sui toni, sui modi e cercherà di instillare un senso di colpa in no, nonostante abbiamo tutte le ragioni. Esiste un esercito di _capi_ indegni, esistono quelli che, come il tuo, trattano le persone a seconda dei propri umori o delle proprie simpatie, ma esiste sempre un modo per ribaltare la situazione e dipende da come reagiamo intimamente a tutto questo. Se ci caliamo nel ruolo della vittima e ci autocommiseriamo a causa dei comportamenti degli altri, stiamo scegliendo di rimanere nel disagio, viceversa, se ci impegniamo a trovare un modo per migliorare la dinamica, senza aspettarsi che sia sempre l'altro a doverlo fare, abbiamo più possibilità di stare meglio.
Grazie Sergio , mi é costata una vita da fantozzi e tante disgrazie che qui non racconterò per poter diventare quella che son adesso un matrimonio non felice la perdita di un figlio dei parenti narcisisti e soffocanti che mi han demolita ...ora vedova e sola con tanto coraggio sono diventata un sltra persona ammetto che ho imparato molto dalla Fede , dalla Bibbia , che non va presa come sottomissione , come filosogia di vita , oggi mi estrimo con calma pacatezza e logica sapendo bene cosa voglio e come decidere per me senza troppi giri di parole e con serenità ma convinzione , ma tipeto anni fa'e stata durissima,grazie mille per il suo lavoro
O wow, che intuizioni fantastiche, professore!! Io alla tenera età di 60 anni, mi sto faticosamente levando la pelle da eterna "brava bambina". Non senza disagio mi son resa conto, che non è stata colpa dei genitori, che comportarmi sempre bene era una richiesta, certo si, anche in risposta a un condizionamento ricevuto, per essere riconosciuta e amata.. Ora il gioco non paga più, se non in disamore e frustrazione di non saper farmi valere. Ritengo di essere forte perché ho superato eventi che avrebbero messo in ginocchio chiunque, eppure fatico moltissimo a mettermi in confronto, ho paura, ebbene sì, del conflitto. Cosa che non aiuta l'autostima. Ora mi rimetto in gioco, in campo aperto, ho comprato un bellissimo quaderno, sul quale giorno per giorno,voglio annotare ogni piccolo o grande passo verso una nuova me, finalmente assertiva. Una considerazione finale. Assertivita ' sta anche a maggiore consapevolezza, in osservazione alla "vecchia" risposta accomodante che avrei dato, rispetto a questa nuova, brillante e assertiva versione di me che voglio essere! La palestra è la vita, le ingarbugliate relazioni sociali. Basta davvero riflettere osservare e contare fino a 5 per rispondere.. 😉Iscritta al canale al terzo minuto di ascolto. Grazie infinite, in viaggio verso me stessa. Anna.
Wow Anna, scrivi meravigliosamente bene, che dono splendido hai!
Grazie per il tuo commento, che mi fa capire quanto mi piaci, come tutte le persone che cercano di stare meglio e di far stare meglio gli altri, di migliorarsi continuamente. Sono davvero felice che tu sia salita a bordo e spero di non deluderti, di poterti leggere ancora e ancora e ancora…
Intanto… buon viaggio “anam cara”.
Un abbraccio e benvenuta!!!
@@SergioOmassi 🙏✨
Grazie sto imparando molto dalle sue lezioni di vita,buon lavoro
Grazie a te!
Interessante! Tanti anni fa ho fatto parte della redazione del giornale dell'UNITRE della mia città, una critica del 'capo' fu proprio che non sapevo essere assertiva. Ora capisco. E' l'orgoglio che frega sempre. Grazie!
Spiegazione chiarissima ed esauriente . grazie
Grazie a te, Maria!
È vero che c'è confusione. E a volte alla manipolazione di risponde tardi reagendo con aggressività. Grazie
Felice di avere scoperto oggi questo canale! Complimenti 🙏🥰
Grazie Cristina! Benvenuta!
Complimenti, mi sento assertiva, grazie
Grazie Clelia, e complimenti a te per essere assertiva 🙂
Chi assertivo ha anche un certo carisma che lo carattetizza in modo inequivocabile.. non appartiene ai dogmi e alla massa. È a sé. Individualizzato ed aperto agli altri ed in grado di discernere senza troppi condizionamenti. Sa dire no e sì senza offendere mai nessuno ma se hanno cadute.. sono disattese da chi in loro vedono chi è quella persona. Per gli altri un moto di godimento. Grande responsabilità per le prime. Grazie sempre bravissimo ❤
Grazie Vanna! L'assertività dovrebbe diventare materia di studio a partire almeno dalle scuole secondarie :-)
Grazie per la lezione.
È proprio una meravigliosa definizione essere assertivi.
@@Alexey1323 grazie a te!
Ottimo contenuto 👏🏻 grazie anche per il consiglio del libro
Grazie di cuore per le sue parole. Mi chiedo, quanto bisogno c'è nella realtà di assetivita '..... Nella mia esperienza quotidiana, direi moltissimo. . Credo che parteciperò a un suo corso.
Grazie Daniela!
Straordinaria lezione. Grazie
Mamma mia,Sergio!
Non sapevo nemmeno che esistesse la definizione di "assertivo"... e confrontando i con le tue parole,credo di esserlo poco e pure male...
Da sempre sono alla ricerca di una crescita interiore e mi ero arreso all'idea che questa venisse spontaneamente col passare degli anni...niente di più ingannevole!!
Negli ambienti che frequento,lavorativi o di svago non vedo nessuno realmente " adulto"...perché ben presto scopro che anche costoro, come me,sono vittime di una certa educazione e formazione come quelle che tu hai descritto benissimo nel video come " mantra".
Vorrei diventare assertivo, non nella forma ma nella sostanza,ho tanto su cui lavorare...ma ne avverto il bisogno, la necessità!
Che dire? ....Grazie...e mi rivolgo a voi iscritti: non abbiate timore o vergogna di commentare...
Queste pillole ,lezioni che Sergio mette a nostra disposizione sono stupende ma i commenti troppo pochi!...coraggio!!!
Scusa prof,mi sono fatto prendere dall'entusiasmo...da buon sfoghista 😂😂😂
Le tue parole sono una fonte meravigliosa alla quale mi abbevero! Grazie Gió!
Bellissimo questo video. Davvero molto utile. Sogno un mondo di umani assertivi e inizio partendo dal lavoro su di me
Ti ringrazio Elisa. Mi unisco al tuo sogno. Grazie a nome di tutti per il lavoro che farai su di te. Tanta stima.
Video chiaro e ben fatto. Non pretendo che lei mi dia una formula magica per risolvere i miei problemi ma le vorrei esporre comunque la mia situazione. La persona molto aggressiva e respingente su qualsiasi cosa è mio padre (quando parlo con lui è praticamente come parlare con un muro). Io sono un adolescente e cerco di essere assertivo più che posso ma a volte per necessità divento molto aggressivo per potermi difendere. Gliel'ho spiegato mille volte anche con profuse argomentazioni che comportandosi così danneggerà l'integrità familiare ma non cambia di una virgola (anzi semmai peggiora e se la prende con me). Non so davvero come fare ad uscire da questa situazione e confesso che sto pensando seriamente di andarmene di casa. Non è violenza fisica sia chiaro ma è veleno psicologico che dunque è anche più tagliente. Sono senza mezzi termini disperato.
Caro Soldato di Ferro, sono stato nella tua situazione alla tua età, quindi posso capire la tua disperazione sentendoti non capito e vedendo che c'è un muro tra te e tuo padre. A prescindere dal fatto che oggi ho 54 anni e tornando a quegli anni mi rendo conto di averci messo molto del mio, collaborando attivamente a rendere la relazione con lui disastrosa, mi rendo conto che le nostre liti si svolgevano soprattutto sui COME ci dicevamo le cose, non tanto sul COSA ci dicevamo. Questa faccenda del COME diciamo le cose, sicuramente più abbordabile alla mia età, è davvero il motivo per cui noi esseri umani occidentali spesso litighiamo tra noi e non ci capiamo, in ogni relazione, non solo in quella genitore-figlio.
Quello che posso consigliarti, così sui due piedi e per iscritto, è di non DIRE, ma di DOMANDARE: accompagna tuo padre, tramite domande mirate, con i giusti toni ed evitando di essere polemico, a capire le cose da solo, senza dirgliele. Come diceva BLAISE PASCAL, "ci si persuade meglio e prima con le proprie idee, piuttosto che con quelle degli altri". Usare, quindi, formule come "Non ritieni che...?", si dimostra molto più utile rispetto all'affermare semplicemente le nostre idee. Può capitare che tuo padre risponda "non ritengo che...", tuttavia posso assicurarti che si sentirebbe meno minacciato nelle sue idee e probabilmente entrerebbe meno in difensiva.
Spero di essere stato chiaro, altrimenti mi scuso. Ti lascio con uno dei miei mantra:
"Ciò che comunichi è ciò che l'altro capisce."
In bocca al lupo!
Molto interessante!
Grazie Sergio
11:25 🙏🏻🌹
Buongiorno
Lessi a suo tempo, il libro di Thomas Harris sull'analisi transazionale, mi aiutò molto. Buona occasione per rileggerlo più attentamente.
👍🙏
Ciao Alessandro, se posso ti consiglio anche _A che gioco giochiamo?_ di Eric Berne, che è il padre di questa branca della psicologia.
@@SergioOmassi molte grazie 🙂
AAssolutamente verissimo
Sergio ho trascorso il pomeriggio ad ascoltare i tuoi video seducenti. Detto questo, sintetizzo dicendo che ti cercherò non nell immediato perché studio. l enneagramma ma gradirei ricevere tutte le info sui tuoi corsi. Devo cercare la scuola o é possibile contattarti direttamente 🙏la mia guida viaggia d istinto😜 Bravo, naturale, e competente. 🙋🏻♀️MAI prima di oggi un video sull argomento Con te ne ho guardati ben 8 tanti quanti il numero del mio enneatipo. Infinitamente grata, ringrazio.
Ciao Forina, se mi cerchi in Google trovi sicuramente tutti i miei recapiti. Intanto grazie di cuore per le bellissime parole.
Mi sembra di riuscirci al lavoro, a parte che sono riuscita a instaurare un buon rapporto con la maggior parte dei colleghi (il 95%sono uomini e qualche donna). Sono dell'idea che si possa dire "quasi" tutto utilizzando le dovute buone maniere.
Anche chiedere, stessa procedura, visto che chiedere è lecito.. Più che no non ti possono rispondere.
È un po' più difficile farlo con i famigliari, occorre lavorarci
Cara Nadia, complimenti per i tuoi buoni rapporti sul lavoro. Mi incuriosisce il fatto che specifichi la percentuale più alta degli uomini, trovi più difficoltà con le donne?
@@SergioOmassi no no, anche con le donne mi trovo benissimo, ma so di luoghi in cui la percentuale è rovesciata, in cui mi si narra che c'è una zizzania, una acidità fortissima.
Io cmq pratico anche il buddismo da 12 anni, e mi ha molto aiutato nelle relazioni.
Quello che vedo è che con i colleghi uomini è un rapporto come se io "fossi una di loro", poi calcola che loro lavorano insieme tipo da 20 o 25 anni, io sono qui solo da 3.
Cmq anche nell'azienda precedente mi trovavo bene coi colleghi
@@nadiapozzetto6902 Sì Nadia, lavorando come consulente in azienda, spessissimo ho trovato dinamiche relazionali nei gruppi e posso dire che è più facile trovarle rispetto a quanto è facile trovare ambienti sereni. Il più delle volte sono nascoste, come la polvere sotto il tappeto, e basta un leggero angolo alzato per farle scoppiare. Da ciò che mi dici, se sei riuscita a farti accettare così bene dal 95% dei colleghi, credo proprio che tu sia una persona molto adulta, dote non semplice da trovare...
Interessantissimo. Fai riferimento a due estreme tipologie di persona . Da ciò che ho capito ciascuno di noi può oscillare dall'una all'altra a seconda delle circostanze? Oppure la maggioranza delle persone ha sempre lo stesso tipo di reazione, indipendentemente dalle situazioni in cui si trova?
Credo dipenda dal carattere e dalla storia personale di ognuno. Come dico nel video i Fantozzi tenderanno sempre verso il polo della passività - tranne in rari momenti della vita in cui passano all’altro polo - e gli Sgarbi viceversa. La persona assertiva resta nel mezzo ed ha poche oscillazioni. Grazie per la domanda.
Grazie a te!
Molto efficace la spiegazione del COSA è l’assertività e che è poco diffusa, ma non ho trovato la spiegazione del COME essere assertivi in pratica
Ciao Luana, grazie per il commento. Per spiegare come diventare assertivi non basta un video breve 🙂. Ti consiglio i libri di Dale Carnegie, che è l’autore che più ha approfondito l’argomento a mio avviso.
@@SergioOmassi 👍🏻
Io adoro le persone assertive è penso di esserlo anche io in parte anche se ho bisogno di lavorare sempre per essere una persona migliore
Le persone assertive sono anche magnetiche, affascinanti.
Come sempre interessante. Trovo presuntuoso dichiararmi assertiva anche se fa parte del mio modo di essere. Ovvero evito gli scontri considerandoli perdita di tempo e di energia
Grazie Elena, non ti conosco di persona ma mi piace pensare che tu sia assertiva 🙂
@@SergioOmassi grazie a te!
Sai che con un collega un po difficile dopo che mi aveva aggredito, ho detto "ma perché mi tratti così, perché sei sempre aggressivo?. Poi in altra occasione gli ho detto che a me piaceva socializzare se la controparte era favorevole..
Da allora, con lui che tra l'altro è il mio capo turno, è diventato una meraviglia, ci sto benissimo
Clienti?
Non sono così evoluto e intelligente per capire cosa intende un commento come "clienti?", mi dispiace.
@@SergioOmassi non si dice i miei pazienti?
No, la parola “paziente” può usarla solamente un medico o uno psicologo. Noi coach lavoriamo con clienti 🙂
Io nn riesco ad avere un buon dialogo cn i miei suoceri sn troppo invadenti se ci sn in pace se invece li allontano sto un po in tranquillità .fac un esempio : se ci sn in pace vengono a casa in tutte le ore senza creanza vanno cn mio figlio nella mia stanza da letto che io odio pretendono di venirsi a prendere mio figlio nonostante io nn gli dico se si o no .se vado nel loro orto pretendono che poi ci devo andare e fare quello che dicono loro cm e quando vogliono loro diciamo che poi pretendono che io lavori e loro se ne risparmiano anche se lo dovrebbero far fare anche a mio compagno anche se loro pretendono che lo facci io xch ne mio cognato e ne mio compagno e proprio capace anche se e una finzione xch se vogliono possono farlo anche loro xch io nn è che chissà cosa fossi discretamente lo faccio in poche parole le scuse sn buone x nn fare nulla..ed io nn so cm uscirne xch questo mi fa rabbia nonostante ciò due ernie e mi blocco cn la schiena ma cmq loro nn hanno pietà di me ..e dico xch ne dovrei averne io? Cm posso essere assertiva e farmi rispettare?
Cara Gild, non è facile darti una risposta così sui due piedi, ma da quello che mi sembra di aver capito i tuoi suoceri hanno travalicato i confini della tua libertà, forse perché tu a suo tempo lo hai permesso e per mesi o anni non hai detto nulla. Se invece hai dichiarato le tue sensazioni, mi viene da chiederti: "Tuo marito dov'è in tutto questo? Perché non è tuo alleato? Perché non interviene per darti manforte?"
Sergio è vero, è difficile essere assertivi, e cosa si può fare per diventarlo? Occorre lavorare su se stessi entrare in questo equilibrio....
Certo,nella teoria è tutto facile, si chiede di non prenderla sul personale....
Ma come fai dimmi , a non prendere sul personale il comportamento di un superiore che non è equo con tutti i suoi dipendenti, ma che fa preferenze perché soffre di simpatie ed antipatie verso i suoi dipendenti, oppure favorisce persone raccomandate rispetto a me che non lo sono? A volte per forza mi devo arrabbiare!
Cara Anna, so bene quanto sia difficile a volte non arrabbiarsi e non prenderla sul personale. Tuttavia, all'alba dei miei 56 anni suonati, ho capito che quando ci arrabbiamo stiamo dando potere a chi ci fa arrabbiare e, spesso, la nostra arrabbiatura ci porta a usare modalità che ci fanno passare dalla parte del torto, e questo, ancora una volta, offre potere all'altro, poiché ci attaccherà sui toni, sui modi e cercherà di instillare un senso di colpa in no, nonostante abbiamo tutte le ragioni.
Esiste un esercito di _capi_ indegni, esistono quelli che, come il tuo, trattano le persone a seconda dei propri umori o delle proprie simpatie, ma esiste sempre un modo per ribaltare la situazione e dipende da come reagiamo intimamente a tutto questo.
Se ci caliamo nel ruolo della vittima e ci autocommiseriamo a causa dei comportamenti degli altri, stiamo scegliendo di rimanere nel disagio, viceversa, se ci impegniamo a trovare un modo per migliorare la dinamica, senza aspettarsi che sia sempre l'altro a doverlo fare, abbiamo più possibilità di stare meglio.
Si, lo so Sergio, grazie
esattamente cosi'.sia in famiglia che a scuola.Anche oggi.