So che è molto semplicista come commento, ma io penso che il fatto che i grandi film americani siano estremamente pubblicizzati faccia veramente la differenza. Il mio film preferito degli ultimi anni l ho scoperto sbagliando una ricerca su google, mentre se vedo ancora una volta uno spot di barbie da qualche parte mi sparo. So che la pubblicità costa un fottio ma credo che la maggior parte della gente non vada a vedere i film semplicemente perchè non sa che esistono.
Completamente d'accordo con questa analisi, il marketing e la pubblicità nella nostra epoca fanno tutta la differenza del mondo nei ritorni e conversioni, sia nella vita di tutti i giorni, sia nel cinema evidentemente!
beh sai come? le agenzie pubblicitarie USA ingaggiarono le migliori menti (europee) per costruire una leva pubblicitaria potentissima giá negli anni '50. Fu dalla TV USA che nacquero le soap opera 70 anni orsono, dove lo sponsor era? nientepopódimenoche? Sapone Dove. Chi aveva suggerito quel connubio? Uno pischiatra austriaco. Giusto per dire chi sono i padri della pubblicistica moderna: psichiatri. E ti credo poi che ingaggiano fior di cervelloni per discutere su < Barbie> . :D
@@dario1998 Crimes of the future di Cronenberg. So che non è perfetto e che è fatto con due lire, ma ha messo in scena tutte cose che a me esteticamente piacciono e mi ha fatto riflettere tantissimo. Quando era al cinema lo vidi 6 volte in sala, una gran fortuna aver sbagliato quella ricerca su google. Io penso che oggigiorno la pubblicità sia una cosa che manca veramente tanto alle produzione che non possono contare su hollywood
Grazie per il video! Sono d'accordo su molte cose ma altrettanto in disaccordo su altre, comunque sono contento di vedere un'analisi perlomeno lucida sul cinema odierno. Spero che leggerai questo commento perché io sono uno di quei "giovani cinefili" di cui parli, che ama il cinema e vorrebbe lavorarci. Al momento sto scrivendo una tesi proprio su questo argomento, quindi ho sotto mano dati storici risalenti al 1936 e vorrei dissentire su alcuni punti. Innanzitutto vorrei sfatare un mito. Tu dici che quando c'era Fellini, Antonioni e De Sica gli incassi italiani erano alti. Beh, la verità è un'altra, ben diversa ma molto interessante. Usando i dati SIAE possiamo vedere che la media degli incassi del cinema italiano in Italia era di appena il 22,5% negli anni '50 e un misero 24,3% negli anni '60. Quindi già possiamo dire che la situazione odierna non è, apparentemente, tanto diversa. Tuttavia, il valore che davvero cambia rispetto ad oggi sono gli incassi delle co-produzioni europee. Se dal 1990 ad oggi tali co-produzioni hanno incassato valori davvero miseri (raramente sopra il 5%), nell'epoca d'oro della nostra cinematografia spesso incassavano più dei film italiani. Ti parlo di una media del 28,5% negli anni '60, che se sommata agli incassi italiani supera la metà degli incassi totali. D'altronde è vero che dagli anni '70 ad oggi le co-produzioni sono sempre state meno e anzi la legislazione europea a riguardo è sempre stata più confusa ed incapace di inserire la televisione (e lo streaming) nel mix. Per cui sono fermamente convinto che per sollevare l'industria cinematografica italiana ed europea la soluzione non sia negli autori o nel pubblico, bensì nelle co-produzioni. La risposta alla superpotenza di Hollywood (che, per inciso, domina i cinema italiani dal 1916) è solamente una: una produzione europea coordinata che al momento è fin troppo debole. Il secondo punto è, se posso avanzare una critica, che secondo me hai selezionato anni fin troppo "speciali" per parlare della varietà del cinema americano. La verità è che Hollywood funziona per cicli: per vent'anni è estremamente creativa e per vent'anni è estremamente ripetitiva. Negli anni '50/'60 era esattamente così: incassavano solo peplum e commedie, bisognerà aspettare il 1968 e la New Hollywood per trovare un minimo di sperimentazione creativa, di seguito completamente affossata negli anni '80. Il 1994 è un anno davvero eccezionale, non c'è dubbio, ma già nel 1995 l'incasso maggiore fu un sequel di Die Hard e nel 1996 Independence Day, film che già all'epoca era visto e rivisto. La forza di Hollywood secondo me l'hai citata un po' "en passant" nel video. Hai menzionato che Indiana Jones 5 e Mission Impossible sono stati dei flop. E' vero, ma quale altra industria cinematografica nel mondo può permettersi due flop da 300 milioni di fila? Quando noi avevamo una grande industria, tutto il baraccone è crollato a causa di tre/quattro film mal piazzati (penso al Gattopardo), a Hollywood questa cosa è impensabile. Perché? Perché a Hollywood sanno perfettamente che l'industria non si regge sui "tentpole" (nome più preciso per indicare i blockbuster), bensì sui filmetti di genere da "pochi" milioni di dollari che vengono prodotti su scala industriale e che hanno la sicurezza di rientrare dei costi. Film dal valore artistico nullo, che dopo un anno non si ricorda nessuno, ma che portano gente al cinema. Per dire quest'anno è uscito il quinto capitolo di Insidious, costato 16 milioni di dollari e un incasso di 122 milioni. Non sono cifre che finiscono nei record annuali, non sono film che vanno agli Oscar, sono film che si dimenticano tutti dopo una settimana, ma sono anche film che a tutti gli effetti fanno da collante tra le grosse produzioni (molto più rischiose) e gli autori emergenti. L'ultimissimo punto che vorrei menzionare in questo papiro è un elemento che manca in questo video e mancava anche in quelli dell'anno scorso: l'Asia. Lasciamo perdere la Cina, la cui industria del cinema è ENORME (praticamente quanto Hollywood) ma oggettivamente serve solo alla propaganda nazionale. Giappone, India, Taiwan e soprattutto Sud Corea sono poli cinematografici importantissimi, praticamente paragonabili alla Cinecittà degli anni '60. La sperimentazione creativa si è spostata lì, per cui mi sembra ingiusto dire che ormai il cinema "è morto" perché i film sono tutti ripetitivi. Questo, semmai, è vero solo in parte. Ma io reputo la situazione cinematografica odierna simile a quella degli anni '50, solo che invece dell'Italia c'è la Sud Corea come grande polo "alternativo" ad un'Hollywood in crisi. Hollywood che, a mio avviso, non ha ancora smesso e difficilmente smetterà mai di innovarsi. Bisogna solo darle tempo. Chiedo scusa per il commento enorme. Spero davvero che qualcuno si prenderà la briga di leggerlo e ne possa nascere un confronto intelligente e serio. Grazie ancora per il video!
Lho letto tutto, due volte, commento molto interessante. Ci sono però un paio di punti per cui mi trovi off guard e volevo provare un attimo a snocciolarli : dici che più importanti dei tentpole sono invece film di genere da pochi milioni ma che generano cmq un grosso ritorno (fai l'esempio di Insidious). La mia domanda è : tu pensi che Hollywood possa fare delle proiezioni accurate in merito alle possibilità di guadagno al box office e quindi renderlo una sorta di calcolo a tavolino, o sono solo dei grossi inaspettati colpi di fortuna, tipo l'ultimo con Jim Caviezel che *PARE* strizzi l'occhio alla Destra Conservatrice americana? Perché ad esempio lo stesso Dead Reckoning aveva proiezioni molto positive, invece si è ritrovato ad essere un fenomenale flop che per ora ha a malapena superato la cifra del budget (di cui c'è anche il mio fee dato che ci ho lavorato 👀*momento orgoglio*). Seconda domanda riferita al commento: dici che bisogna solo "aspettare" che Hollywood torni creativa. Però Hollywood non è una persona in crisi, è un complessissimo sistema bilionario di livello hyper industriale che sposta masse e pensieri. Oggi poi anche movimentato e influenzato da una serie di variabili con cui l'umanità si trova a interagire ma che non ha confronti nella sua stessa Storia : AI e linguaggio Social Media. In virtù di ciò.. Se invece Hollywood avesse definitivamente preso una strada senza uscita? A volte i sistemi complessi, muoiono. Se fossimo di fronte alla morte di un'arte?
Aggiungerei il fatto che, al netto dei molti problemi evidenti ed evidenziati da Svevo, paragonare questi anni, in cui escono un fottìo di film all'anno, rispetto a qualche decennio fa, in cui la produzione di gran lunga inferiore, è un problema non da poco: se esce lo squalo e rimane in sala per mesi e mesi, o Guerre Stellari che è rimasto in sala per più di un anno, ha senso davvero fare paragoni?
@@simone311 Dunque riguardo al primo punto posso dirti che ho lavorato qualche mese con un produttore di Hollywood e loro fanno TUTTO a tavolino. Le case di produzione e distribuzione stilano documenti statistici lunghissimi (e segretissimi) per calcolare gli scenari peggiori, migliori e più probabili. I distributori di Barbie probabilmente sapevano già da 3 mesi che avrebbero "vinto il weekend" come si suol dire. Queste sorprese di cui parli avvengono perlopiù nei film molto piccoli e molto autoriali, i quali sono appunto sorretti dai film di cui parlavo. Di solito i nuovi autori arrivano proprio da questi film minuscoli che fanno un botto a sorpresa. Se, al contrario, un autore affermato fa un film potenzialmente da alti incassi e invece floppa, questo autore viene immediatamente allontanato dall'industria. Se ci fai caso non tutti gli autori scompaiono dopo un flop, proprio perché ci si aspetta che quel film sarà un flop e quindi gli si da un'altra possibilità. Gli autori che scompaiono veramente (pensa a Cimino) scompaiono perché il loro film doveva fare il botto e invece ha floppato. Sulla seconda domanda posso dirti che ovviamente non prevedo il futuro. Hollywood potrà fallire come no. Però bisogna ricordarsi che non è la prima grande crisi che affronta, e anzi non è neanche la più imponente. Negli anni '50 (che citavo nel mio commento) ci furono scioperi a profusione, gli executive che bloccavano film e licenziavano autori (all'epoca fu a causa della blacklist contro i comunisti) e un nuovo mezzo di comunicazione (la televisione) che stava erodendo gli incassi delle sale. Sale che, nel 1948, erano state scisse dal resto dell'industria da una sentenza della Corte Suprema, la quale iniziò proprio la crisi di cui parlo. Eppure, vent'anni dopo, Hollywood è tornata in forze come se niente fosse. Infine, non parlerei in nessun caso di morte dell'arte, semmai morte dell'industria. L'arte cinematografica non morirà mai. Se i film vengono fatti e prodotti in regimi oppressivi come Iran, Myanmar e Cina (per citare quelli moderni) significa che l'arte cinematografica è troppo profondamente integrata nella società umana per morire, come d'altronde ogni altra forma d'arte. Al massimo si evolverà, ma non può morire.
Ogni volta che guardo (e ascolto) video come questo penso al fatto che potresti dedicarti alla saggistica cinematrografica; se pubblicassi libri sul cinema io sarei il primo acquirente. Ps: adoro il tuo pessimismo, la tua ironia cinica, sei davvero un artista, non vedo l'ora di gustarmi il tuo film.
La lucidità con la quale riesci ad analizzare la situazione nei differenti media e come le varie abitudini delle persone in ognuno di essi influenzi anche il cinema è incredibile. Riporti i dati, statistiche, pareri e riflessioni. Sei un fertilizzante per le nostre testoline. Grazie Svevo.
Hanno trovato il modo per incassare miliardi senza sforzo. Essendo un'industria che con l'arte ha sempre meno a che fare, siamo quasi alla catena di montaggio.
Mancano le guide, sia per il cinema che per la musica. Svevo meriteresti uno spazio su una rete nazionale, un nuovo fuori Onda ma alle 21 e magari con l'audio in Sincro. Complimenti.
Bisognerebbe educare al cinema, ma questo vale per tutti i campi dell'arte. Solo che siamo sommersi da uno tsunami di contenuti, dal vomito delle piattaforme compresso in 15 secondi. Niente più ha un senso se non c'è tempo di riflettere. Resta solo l'apatia di scrollare all'infinito
La spallata a tutti gli Slazo88 mi ha fatto ridere. Però per tutto questo video ho sempre avuto il timore che fosse una genialata della serie faccio uno spottone a Barbie senza parlare di Barbie. Pure i film flopponi che stranamente avevano come protagonista la Robbie. Che quando smetterà di essere quella fica clamorosa che è forse si capirà che è pure brava... un po' la sindrome di Di Caprio. Ma sicuramente sbaglio.
Svevo sei un puro genio, e un ottimo critico cinematografico. Profondo e al tempo stesso ironico, chiaro e mai noioso. Questo video é esaustivamente onesto e illuminante.
Mi piange il cuore vedere il cinema morire così spietatamente con l'estrema unzione dei "critici del web" che dicono di amarlo ma a parte te e Frusciante nessuno di loro lo ama davvero, ciò che anelano solo le views.
Ho visto il film romeno (splendido davvero) lo scorso anno al festival del cinema di Sarajevo, manifestazione a cui cerco di partecipare tutti gli anni (andrò di nuovo tra pochi giorni) approfittandone per visitare una città meravigliosa. Il cinema europeo, soprattutto dell'Europa orientale, è più vitale che mai, se solo avesse un po' di spazio in più nelle sale italiane...
@@frared2704 io mi organizzo giorno per giorno senza pianificare molto e prendo i biglietti che trovo, in genere non mancano. Cerco tendenzialmente di guardare il più possibile produzioni balcaniche, spesso molto creative.
Per me, come luogo fisico, non lo è in effetti. Ma non sono mai stata una cinefila. Certo è che con uno schermo grande è tutta un'altra esperienza, per chi apprezza. Un po' come andare a un concerto nell'era di Spotify...
@@chiaraf633 sì ma mi riferivo al Cinema come forma espressiva. Non ho mai capito queste battaglie. Il Cinema può essere anche relativamente importante se i registi e gli sceneggiatori sono persone colte e "producono cultura". Ma che si debba difendere il Cinema in sé... Bah, anche no.
Prendi per esempio uno scrittore bravissimo, tu leggi una sua storia perché è avvincente, da spunti profondi ecc., Insomma è arte Affianca ad uno scrittore simile un regista che dà vita a quel libro, unisci l'arte della fotografia, scenografi, gli attori e molte altre figure artistiche Il cinema è una forma d'arte potenzialmente fortissima, ha la capacità di unire tantissime figure diverse ma lasciando esprimersi pienamente, anche se non sempre è così
@@magikarp44 sono d'accordo, ma il punto è: non si può chiedere agli spettatori di andare al cinema e supportarlo, quando l'offerta cinematografica è così scadente. Non si può continuare ad invocare la salvezza di qualcosa che, così com'è, non merita di essere salvato. Non ci sono intellettuali, di conseguenza non ci sono ottimi sceneggiatori.
@@BobbyCialtron su questo concordo, anche svevo dice nei video che il pubblico ha poca colpa nella crisi perché se la qualità è bassa e la scelta poca non c'è un motivo di andare e supportare un sistema che non piace
Finalmente è uscito il video. Bravo Sve (come sempre). Anche stavolta sei il mio Grillo Parlante: faccio parte della schiera "al cinema se ne vale la pena se ci sono effetti e immagini spettacolari". Comunque a mia discolpa l'ultimo Ari Aster l'ho visto al cinema (arena estiva)
Sei un grande quanta verità bravissimo come sempre. La nuova generazione è superficiale molti ragazzi non guardano film in bianco e nero perché non sono a colori 🤦🏻♂️
Eccezionale disamina come sempre. Anche io dico da un po' ormai che al cinema andrei a vedere solo i film con tanti effetti speciali, però effettivamente vederli al cinema se lo meritano proprio i film come as bestas.. grazie Sve, buone vacanze!
avevo un sito e un canale youtube tanti anni fa chiuso perche' non volevo parlare di cose che non conoscevo ma sopratutto non volevo parlare di quello di cui parlano sempre tutti. Grazie Svevo, aspetto il tuo film. (in verita' l'ho chiuso perche' volevo farlo il cinema, non parlarne o peggio recensirlo)
Grazie per il video e per la tua eloquenza nell’esporre le tue idee. Io invece non gradisco le locandine o i trailers che vantano i premi vinti. E tutte quelle stelline maledette o le recensioni delle riviste “specializzate” che vanno a sporcare i manifesti del film. Anche questa è mera campagna pubblicitaria. Come vedi nella pura propaganda cinematografica ci deve cascare ogni genere di film a prescindere dalla provenienza. A 52 anni , dopo un migliaio di film visti tra cinema e tv, non saranno più i trailers, o i bloggers o le stelline , o variety a dirmi quale film andare a vedere al cinema. Sugli sconti sono d accordo, è una buffonata. Scommetto che zalone ci aspetta al varco il 17 settembre…🤣🤣🤣🤣🤣
Il discorso sul supporto commerciale ad un certo tipo di cinema (che comunque può essere dato anche tramite l'acquisto di bluray o digitale) è comprensibile, però personalmente preferisco vedere alcuni tipi di film autoriali proprio a casa, per un senso di intimità e un controllo qualità maggiore. Certo se uno poi se li vede sul catodico 12 pollici preso nel '96 con l'offerta MondialCasa o peggio ancora sul telefono, non fà testo, però non è assurdo pensare che un televisore sopra ai 42" di discreta qualità sia ormai in ogni casa. Al contrario, tutte le volte che sono andato al cinema in una sala che non fosse imax/isense, l'esperienza è stata abbastanza aberrante, con contrasti inesistenti, teli stesi male, audio che gracchiava perchè calibrato male. Ricordo ancora quando andai a vedere Tree of Life di Malick al multisala, e per metà film la parte sinistra dello schermo aveva un alone bianco. A questo punto perchè non dovrei prendermi il bluray 4K e vedermelo su un 55" Oled nel mio salotto, con luci spente e silenzio religioso? No parliamo più di costi proibitivi, un televisore sotto i 1000€ che ti dura dieci anni. EDIT: C'è anche il punto sulla lingua originale, che però è già menzionato nel video. Penso anche che alcuni film, come ho detto, possano giovare del senso di intimità che si può provare nella propria abitazione, ad esempio molti film di Bergman o anche film che poi ti fanno sentire "sporco" (in senso buono) tipo alcuni di Bruno Dumont o anche Haneke. Ma riconosco che in questo magari sono strano io.
questo discorso fa il paio con quello che succede, anche qui da un paio di decenni soprattutto, in quello che è il mio settore, quello della musica classica... condivido pienamente le tue considerazioni, molto tristemente...
alcune considerazioni che mi hai fatto risollevare (considerando che mediamente vado in sala 3 volte al mese da quando ho iniziato a tenere traccia dei film visti nel 2019): da che c'è la promozione ne ho potuto approfittare 1 volta sola. ho nel raggio di 15km almeno una 50ina di schermi e ci sono sere in cui puoi scegliere solo fra 4 titoli. se le sale sono quasi esclusivamente grosse catene pensare di trovare titoli di "nicchia" è impossibile. beccare in sala certi titoli non è facile, a volte restano per una sola settimana, con 1 proiezione al giorno e se non combaciano con gli orari te li perdi. ps. in effetti le recensioni che durano metà film o anche più sono derive assurde degli ultimi tempi che davvero pesano tantissimo.
Bellissimo video Svevo, vorrei porti una domanda nel caso legessi questo commento. io sono un ragazzo del 2005 e concordo con tutto quello che hai detto però vedendo per esempio i miei genitori o altro persone nate prima di me e che presumibilmente andavano al cinema nel periodo prima degli anni 2000 che tu giustamente hai descritto come più variegato e senza tutte le criticità del cinema odierno, ecco vedendo queste persone io non riconosco dei grandi cinefili, cioè anche parlandone con loro mi risulta che loro andassero così tanto al cinema. Potrei sbagliarmi e anzi probabilmente mi sbaglio ma non è che forse gli incassi nei film degli anni 70 o 80 siano Bassini rispetto ai film di adesso? Talmente bassi che forse in realtà non è cambiata così tanto. Cioè semplicemente negli anni 70/80 quelli ci sembravano grandi numeri, poi sono arrivati i blockbuster che hanno moltiplicato gli incassi e adesso che i blockbuster stanno iniziando a fare cilecca stiamo tornando ai numeri precedenti? Cioè forse questa cosa è normale. Cioè questo numero non è quello che penso io, io sono concorde che sia un problema del cinema attuale ma questa era solo un ipotesi che volevo condividere e magari qualcuno poteva darmi qualche riscontro. Grazie mille, video stupendo, non vedo l'ora di vedere il tuo film.
Ma guarda Sve, io penso che semplicemente non ha senso andarsi vedere un film che racconta la stessa storia in una salsa diversa e in modo trito e ritrito. Sostanzialmente i nostri film parlano sempre di Mafia, Drammi Familiari e Fraintendimenti, così a giro o tutte assieme. Le ultime idee originali come Perfetti Sconosciuti ricordo bene che fecero successo nonostante fossero film italiani.
8:22 Babylon e Amsterdam curiosamente avevano come protagonista Barbie 😂 che ironia. comunque a vedere gli incassi del passato c'è da riflettere. oggi il cinema è costretto all'azione, al divertimento o al limite cerca di dare una morale per poi rimangiarsela (non sia mai) mentre prima c'era riflessione, disperazione, poesia, epica. il cinema non è risorto anzi
Ciao Svevo e grazie per il video. Solo una domanda: alla luce di quanto dici, come leggi la cacciata dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Marta Donzelli? Luce in fondo al tunnel, o di male in peggio?
molto apprezzabile la sottilissima critica finale nei riguardi dei recensionisti da web. Però credo che la china discendente del cinema classico da sala sia ormai inesorabile.
Bel video. Un'osservazione: riguardo a 8:15, io per esempio Amsterdam l'ho visto, ed è una gran palla, à mon avis. Dopodiché, non so se sia un esempio che generalizzi.
Svè il problema non è il contenuto ma il contenitore, mentre in Francia hanno capito il problema e di conseguenza si aprono mini cinema da una sola sala in modo capillare su tutto il territorio, anche in buchi urbani con meno di 2000 anime, noi continuiamo con sto andazzo dei multisala centri commerciali, dove all'interno viene proposto di tutto e di più. Se voglio i pomodori di qualità vado dal piccolo fruttivendolo sotto casa e non nel supermercato che mi fa entrare con il mio bisogno di pomodori ed uscire con 60 euro di spesa lasciandomi comunque insoddisfatto. Questo serve, piccole sale, sparse in modo capillare, piene di qualità, che alimentino fortemente il dibattito e lo scontro sociale, come hai detto tu ci vogliono vendere la favola del siamo tutti uguali, è semplicemente il lupo che si traveste da pecora per parlare la lingua del gregge.
Questo è un punto fondamentale secondo me: premesso che cerco di tapparmi il naso e andarci comunque, ma perché devo pagare 8€ o 9€ (lasciamo stare la promozione a 3,5€) per stare due ore seduto su una poltroncina scomoda, sporca, vecchia in una sala vecchia, che puzza e con lo schermo che in proporzione è più piccolo del mio a casa e con l'audio che fa schifo (ti ho descritto la metà delle sale non multisala di Roma) quando per pochi euro in più ho l'UCI LUXE che si, è un multisala ma che, cazzo, ha le poltrone reclinabili, uno schermo enorme, colori meravigliosi e un audio da paura?! Perché, ogni volta, devo pensare a queste cose per decidere cosa andare a guardare, invece di pensare solo a quale film scegliere, tenendo conto solo del parametro della lontananza dal cinema magari?
@@not_fab Ogni industria ha necessitá diverse. Il discorso che fa Luca si riferisce all'industria cinematrograifca, tra l'altro portando anche delle argomentazioni efficaci. Esempio virtuoso (magari non calzante per tutta l'Italia) é il Cinemino di Milano dove viene effettuata una programmazione maggiormente raffinata e la piccola sala é spesso piena.
Si buonanotte! Voglio vedere dove trovi i gestori di queste fantomatiche sale. Chi si prende il rischio d’impresa di aprirle. Senza avere minimamente la certezza di risultati fra l’altro. Discorso completamente campato in aria, o meglio così utopistico da non avere attinenza con la realtà.
Svè io ho 18 anni, sono un completo ignorante in materia di cinema, ma ho intenzione di scoprire questo mondo. Un problema che riscontro è il non sapere come rimanere informato sulle nuove uscite, anche per mia pigrizia, ma soprattutto perché a parte pochi nomi noti poche pellicole vengono sponzorizzate, per questo ti chiedo qualche consiglio per rimanere aggiornato sulle nuove uscite.
Intanto recupera gli ultimi 120 anni di cinema se ti vuoi davvero fare una cultura cinematografica. Poi se hai tempo vai in sala a vedere le cose odierne
@@dario1998 la tua osservazione è sicuramente giusta, ma rimane comunque il problema che non so come iniziare, cosa vedere e la mia esperienza in sala si riduce a pochi film commerciali. 120 anni di storia sono difficili da recuperare senza una guida quindi cambio domanda, mi sapresti consigliare dei saggi che mi possano avvicinare concretamente alla storia del cinema
se non ce l’hai già io ti consiglio di scaricare letterboxd, soprattutto se sei agli inizi è molto utile per scoprire film nuovi, sia quelli usciti recentemente che i grandi classici
@@angeloschettino4629 scegli un tema ed approfondiscilo cinematograficamente (esempio - cultura italo americana / mafia movies = il padrino, goodfellas, the untouchables, scarface etc), oppure vai per grossi registi (Tarantino, Scorsese, Fellini) o attori di riferimento (De Niro, Al Pacino etc) - non avere fretta e divertiti
Svevo, se un film esce in una piattaforma, può funzionare. Oggi te lo vedi così, o in streaming piratato. Ma Barbie e Oppenheimer? E' stato pompato dagli influencers, e la gente ha detto: ma si, buttiamoglieli sti due spicci. Fine della triste analisi. La crisi del cinema e'riflesso della crisi sociale.
Mi dispiace che il lato "collettivo" del cinema non esca da queste analisi. A mio avviso anche questo ha un impatto, temo che stiamo perdendo il valore della collettività e della condivisione, quella vera, quella che se dico a qualcuno le stesse cose del commentatore medio su Facebook il giorno dopo devo andare dal dentista
non ho visto l'ultimo di Sorogoyen ma ho visto tutto quello che ha fatto prima, compresa Antidisturbios, ed è l'esempio di come coniugare perfettamente azione e scrittura dei personaggi e delle situazioni, che sia un thriller come Che dio ci perdoni o una critica politica come Il regno. As bestas lo volevo vedere in lingua originale ma mi pare lo passassero solo al centro di Roma, a via del corso, ed era un po' fuori mano. Aspetterò che esca su qualche piattaforma. Se vogliamo paragonare un film italiano al Sorogoyen dei thriller, recentemente ho visto "l'ultima notte di amore" ed il confronto è impietoso. Se poi consideriamo che questo è considerato un filmone, diventa impietoso anche il livello di critica che noi italiani riusciamo a mettere in campo.
Io aggiungerei anche la Nuit du Douze di Dominic Moll, semplicemente straordinario. Quandonl' ho rivisto in sala in Italia, ovviamente a Milano, la coppietta truzza quando ha sentito nell' incipit che il caso non si sarebbe risolto con un colpevole ha cominciato a sbuffare, ha insultato l' autore per lo spoiler e a metà film è uscita.
Oppenheimer ha come interprete Cillian Murphy: ho avuto l'onore (e onere) di conoscerlo ed è veramente un grandissimo attore. Barbie mi fa cahare, ma parlo solo a causa dei miei preconcetti, per cui forse lo guarderò e forse continuerò a dire che fa cahare ma con cognizione di causa. "Gli Ospiti" invece lo scaricherò con eMule con il mio vecchio laptop del 2003...
So che è molto semplicista come commento, ma io penso che il fatto che i grandi film americani siano estremamente pubblicizzati faccia veramente la differenza. Il mio film preferito degli ultimi anni l ho scoperto sbagliando una ricerca su google, mentre se vedo ancora una volta uno spot di barbie da qualche parte mi sparo. So che la pubblicità costa un fottio ma credo che la maggior parte della gente non vada a vedere i film semplicemente perchè non sa che esistono.
Completamente d'accordo con questa analisi, il marketing e la pubblicità nella nostra epoca fanno tutta la differenza del mondo nei ritorni e conversioni, sia nella vita di tutti i giorni, sia nel cinema evidentemente!
beh sai come? le agenzie pubblicitarie USA ingaggiarono le migliori menti (europee) per costruire una leva pubblicitaria potentissima giá negli anni '50.
Fu dalla TV USA che nacquero le soap opera 70 anni orsono, dove lo sponsor era? nientepopódimenoche? Sapone Dove.
Chi aveva suggerito quel connubio? Uno pischiatra austriaco. Giusto per dire chi sono i padri della pubblicistica moderna: psichiatri.
E ti credo poi che ingaggiano fior di cervelloni per discutere su < Barbie> . :D
La stessa cosa è successa a me con "re granchio"
Qual è il tuo film preferito? Mo siamo curiosi
@@dario1998 Crimes of the future di Cronenberg. So che non è perfetto e che è fatto con due lire, ma ha messo in scena tutte cose che a me esteticamente piacciono e mi ha fatto riflettere tantissimo. Quando era al cinema lo vidi 6 volte in sala, una gran fortuna aver sbagliato quella ricerca su google. Io penso che oggigiorno la pubblicità sia una cosa che manca veramente tanto alle produzione che non possono contare su hollywood
Grazie per il video! Sono d'accordo su molte cose ma altrettanto in disaccordo su altre, comunque sono contento di vedere un'analisi perlomeno lucida sul cinema odierno. Spero che leggerai questo commento perché io sono uno di quei "giovani cinefili" di cui parli, che ama il cinema e vorrebbe lavorarci. Al momento sto scrivendo una tesi proprio su questo argomento, quindi ho sotto mano dati storici risalenti al 1936 e vorrei dissentire su alcuni punti.
Innanzitutto vorrei sfatare un mito. Tu dici che quando c'era Fellini, Antonioni e De Sica gli incassi italiani erano alti. Beh, la verità è un'altra, ben diversa ma molto interessante. Usando i dati SIAE possiamo vedere che la media degli incassi del cinema italiano in Italia era di appena il 22,5% negli anni '50 e un misero 24,3% negli anni '60. Quindi già possiamo dire che la situazione odierna non è, apparentemente, tanto diversa. Tuttavia, il valore che davvero cambia rispetto ad oggi sono gli incassi delle co-produzioni europee. Se dal 1990 ad oggi tali co-produzioni hanno incassato valori davvero miseri (raramente sopra il 5%), nell'epoca d'oro della nostra cinematografia spesso incassavano più dei film italiani. Ti parlo di una media del 28,5% negli anni '60, che se sommata agli incassi italiani supera la metà degli incassi totali. D'altronde è vero che dagli anni '70 ad oggi le co-produzioni sono sempre state meno e anzi la legislazione europea a riguardo è sempre stata più confusa ed incapace di inserire la televisione (e lo streaming) nel mix. Per cui sono fermamente convinto che per sollevare l'industria cinematografica italiana ed europea la soluzione non sia negli autori o nel pubblico, bensì nelle co-produzioni. La risposta alla superpotenza di Hollywood (che, per inciso, domina i cinema italiani dal 1916) è solamente una: una produzione europea coordinata che al momento è fin troppo debole.
Il secondo punto è, se posso avanzare una critica, che secondo me hai selezionato anni fin troppo "speciali" per parlare della varietà del cinema americano. La verità è che Hollywood funziona per cicli: per vent'anni è estremamente creativa e per vent'anni è estremamente ripetitiva. Negli anni '50/'60 era esattamente così: incassavano solo peplum e commedie, bisognerà aspettare il 1968 e la New Hollywood per trovare un minimo di sperimentazione creativa, di seguito completamente affossata negli anni '80. Il 1994 è un anno davvero eccezionale, non c'è dubbio, ma già nel 1995 l'incasso maggiore fu un sequel di Die Hard e nel 1996 Independence Day, film che già all'epoca era visto e rivisto. La forza di Hollywood secondo me l'hai citata un po' "en passant" nel video. Hai menzionato che Indiana Jones 5 e Mission Impossible sono stati dei flop. E' vero, ma quale altra industria cinematografica nel mondo può permettersi due flop da 300 milioni di fila? Quando noi avevamo una grande industria, tutto il baraccone è crollato a causa di tre/quattro film mal piazzati (penso al Gattopardo), a Hollywood questa cosa è impensabile. Perché? Perché a Hollywood sanno perfettamente che l'industria non si regge sui "tentpole" (nome più preciso per indicare i blockbuster), bensì sui filmetti di genere da "pochi" milioni di dollari che vengono prodotti su scala industriale e che hanno la sicurezza di rientrare dei costi. Film dal valore artistico nullo, che dopo un anno non si ricorda nessuno, ma che portano gente al cinema. Per dire quest'anno è uscito il quinto capitolo di Insidious, costato 16 milioni di dollari e un incasso di 122 milioni. Non sono cifre che finiscono nei record annuali, non sono film che vanno agli Oscar, sono film che si dimenticano tutti dopo una settimana, ma sono anche film che a tutti gli effetti fanno da collante tra le grosse produzioni (molto più rischiose) e gli autori emergenti.
L'ultimissimo punto che vorrei menzionare in questo papiro è un elemento che manca in questo video e mancava anche in quelli dell'anno scorso: l'Asia. Lasciamo perdere la Cina, la cui industria del cinema è ENORME (praticamente quanto Hollywood) ma oggettivamente serve solo alla propaganda nazionale. Giappone, India, Taiwan e soprattutto Sud Corea sono poli cinematografici importantissimi, praticamente paragonabili alla Cinecittà degli anni '60. La sperimentazione creativa si è spostata lì, per cui mi sembra ingiusto dire che ormai il cinema "è morto" perché i film sono tutti ripetitivi. Questo, semmai, è vero solo in parte. Ma io reputo la situazione cinematografica odierna simile a quella degli anni '50, solo che invece dell'Italia c'è la Sud Corea come grande polo "alternativo" ad un'Hollywood in crisi. Hollywood che, a mio avviso, non ha ancora smesso e difficilmente smetterà mai di innovarsi. Bisogna solo darle tempo.
Chiedo scusa per il commento enorme. Spero davvero che qualcuno si prenderà la briga di leggerlo e ne possa nascere un confronto intelligente e serio. Grazie ancora per il video!
Lho letto tutto, due volte, commento molto interessante. Ci sono però un paio di punti per cui mi trovi off guard e volevo provare un attimo a snocciolarli : dici che più importanti dei tentpole sono invece film di genere da pochi milioni ma che generano cmq un grosso ritorno (fai l'esempio di Insidious). La mia domanda è : tu pensi che Hollywood possa fare delle proiezioni accurate in merito alle possibilità di guadagno al box office e quindi renderlo una sorta di calcolo a tavolino, o sono solo dei grossi inaspettati colpi di fortuna, tipo l'ultimo con Jim Caviezel che *PARE* strizzi l'occhio alla Destra Conservatrice americana? Perché ad esempio lo stesso Dead Reckoning aveva proiezioni molto positive, invece si è ritrovato ad essere un fenomenale flop che per ora ha a malapena superato la cifra del budget (di cui c'è anche il mio fee dato che ci ho lavorato 👀*momento orgoglio*).
Seconda domanda riferita al commento: dici che bisogna solo "aspettare" che Hollywood torni creativa. Però Hollywood non è una persona in crisi, è un complessissimo sistema bilionario di livello hyper industriale che sposta masse e pensieri. Oggi poi anche movimentato e influenzato da una serie di variabili con cui l'umanità si trova a interagire ma che non ha confronti nella sua stessa Storia : AI e linguaggio Social Media. In virtù di ciò.. Se invece Hollywood avesse definitivamente preso una strada senza uscita?
A volte i sistemi complessi, muoiono. Se fossimo di fronte alla morte di un'arte?
Questo è un cazzo di commento, ragionato, informato e non polemico, complimenti
Aggiungerei il fatto che, al netto dei molti problemi evidenti ed evidenziati da Svevo, paragonare questi anni, in cui escono un fottìo di film all'anno, rispetto a qualche decennio fa, in cui la produzione di gran lunga inferiore, è un problema non da poco: se esce lo squalo e rimane in sala per mesi e mesi, o Guerre Stellari che è rimasto in sala per più di un anno, ha senso davvero fare paragoni?
@@simone311 Dunque riguardo al primo punto posso dirti che ho lavorato qualche mese con un produttore di Hollywood e loro fanno TUTTO a tavolino. Le case di produzione e distribuzione stilano documenti statistici lunghissimi (e segretissimi) per calcolare gli scenari peggiori, migliori e più probabili. I distributori di Barbie probabilmente sapevano già da 3 mesi che avrebbero "vinto il weekend" come si suol dire. Queste sorprese di cui parli avvengono perlopiù nei film molto piccoli e molto autoriali, i quali sono appunto sorretti dai film di cui parlavo. Di solito i nuovi autori arrivano proprio da questi film minuscoli che fanno un botto a sorpresa. Se, al contrario, un autore affermato fa un film potenzialmente da alti incassi e invece floppa, questo autore viene immediatamente allontanato dall'industria. Se ci fai caso non tutti gli autori scompaiono dopo un flop, proprio perché ci si aspetta che quel film sarà un flop e quindi gli si da un'altra possibilità. Gli autori che scompaiono veramente (pensa a Cimino) scompaiono perché il loro film doveva fare il botto e invece ha floppato.
Sulla seconda domanda posso dirti che ovviamente non prevedo il futuro. Hollywood potrà fallire come no. Però bisogna ricordarsi che non è la prima grande crisi che affronta, e anzi non è neanche la più imponente. Negli anni '50 (che citavo nel mio commento) ci furono scioperi a profusione, gli executive che bloccavano film e licenziavano autori (all'epoca fu a causa della blacklist contro i comunisti) e un nuovo mezzo di comunicazione (la televisione) che stava erodendo gli incassi delle sale. Sale che, nel 1948, erano state scisse dal resto dell'industria da una sentenza della Corte Suprema, la quale iniziò proprio la crisi di cui parlo. Eppure, vent'anni dopo, Hollywood è tornata in forze come se niente fosse.
Infine, non parlerei in nessun caso di morte dell'arte, semmai morte dell'industria. L'arte cinematografica non morirà mai. Se i film vengono fatti e prodotti in regimi oppressivi come Iran, Myanmar e Cina (per citare quelli moderni) significa che l'arte cinematografica è troppo profondamente integrata nella società umana per morire, come d'altronde ogni altra forma d'arte. Al massimo si evolverà, ma non può morire.
@@lorenzobagnato4805 vero. Grazie del confronto
Ogni volta che guardo (e ascolto) video come questo penso al fatto che potresti dedicarti alla saggistica cinematrografica; se pubblicassi libri sul cinema io sarei il primo acquirente.
Ps: adoro il tuo pessimismo, la tua ironia cinica, sei davvero un artista, non vedo l'ora di gustarmi il tuo film.
Svevo complimenti sia per come esponi sia per l'analisi. Lucido, chiaro, ironico. Davvero un piacere ascoltarti e riflettere
La lucidità con la quale riesci ad analizzare la situazione nei differenti media e come le varie abitudini delle persone in ognuno di essi influenzi anche il cinema è incredibile. Riporti i dati, statistiche, pareri e riflessioni. Sei un fertilizzante per le nostre testoline. Grazie Svevo.
La classifica con la “top ten” occupata da sequel e reboot é agghiacciante.
Vale anche per la musica, dove duetti, cover e remix hanno un peso non indifferente.
Hanno trovato il modo per incassare miliardi senza sforzo. Essendo un'industria che con l'arte ha sempre meno a che fare, siamo quasi alla catena di montaggio.
1:14 piegato in due dal ridere e, allo stesso tempo, in lacrime per la disperazione dinanzi alla situazione attuale del cinema!!!
Ciao Svevo, volevo ringraziarti, grazie a questo video ho scoperto As Bestas, era da tanto che non vedevo un film così bello. Grazie!
Mancano le guide, sia per il cinema che per la musica. Svevo meriteresti uno spazio su una rete nazionale, un nuovo fuori Onda ma alle 21 e magari con l'audio in Sincro. Complimenti.
Se gli ultimissimi secondi sono un dissing, allora è uno dei dissing più riusciti e culturalmente ricchi e appropriati di sempre. Grande Sve'!
Video magistrale con i tagli che mantengono alta l' attenzione
Bisognerebbe educare al cinema, ma questo vale per tutti i campi dell'arte. Solo che siamo sommersi da uno tsunami di contenuti, dal vomito delle piattaforme compresso in 15 secondi. Niente più ha un senso se non c'è tempo di riflettere. Resta solo l'apatia di scrollare all'infinito
La spallata a tutti gli Slazo88 mi ha fatto ridere.
Però per tutto questo video ho sempre avuto il timore che fosse una genialata della serie faccio uno spottone a Barbie senza parlare di Barbie.
Pure i film flopponi che stranamente avevano come protagonista la Robbie. Che quando smetterà di essere quella fica clamorosa che è forse si capirà che è pure brava... un po' la sindrome di Di Caprio.
Ma sicuramente sbaglio.
Svevo sei un puro genio, e un ottimo critico cinematografico. Profondo e al tempo stesso ironico, chiaro e mai noioso. Questo video é esaustivamente onesto e illuminante.
Mi piange il cuore vedere il cinema morire così spietatamente con l'estrema unzione dei "critici del web" che dicono di amarlo ma a parte te e Frusciante nessuno di loro lo ama davvero, ciò che anelano solo le views.
Analisi oculata. Grazie Svevo.
Sempre analisi precise e disamine spietate, ma giustissime e condivisibili Ottimo Sve'
Grande Svevo, grazie
Che tesoro averti qua sul tubo.
Grazie Svè 😎
Ho visto il film romeno (splendido davvero) lo scorso anno al festival del cinema di Sarajevo, manifestazione a cui cerco di partecipare tutti gli anni (andrò di nuovo tra pochi giorni) approfittandone per visitare una città meravigliosa. Il cinema europeo, soprattutto dell'Europa orientale, è più vitale che mai, se solo avesse un po' di spazio in più nelle sale italiane...
Hai consigli per il festival di quest'anno? Sarò casualmente a Sarajevo in quei giorni, ma non saprei né come è organizzato né cosa vedere. Grazie!!
@@frared2704 io mi organizzo giorno per giorno senza pianificare molto e prendo i biglietti che trovo, in genere non mancano. Cerco tendenzialmente di guardare il più possibile produzioni balcaniche, spesso molto creative.
@@eleonoradini2371 perfetto, ti ringrazio! E buon festival!
Miglior video dell'anno
Ti ascolterei anche 2 - 2,5 ore e pagherei anche 8 euro😊. Come sempre un punto di vista lucido e fuori dal coro. Complimenti
Quando guardando un video diventi una persona migliore.
Sei grande Svevo, è sempre un piacere ascoltare i tuoi punti di vista , analisi attenta e approfondita, mi trovi d'accordo su tutto
Il motivo per cui dovrebbe essere così importante il cinema rimane ancora, nonostante tutto, un grande mistero.
Per me, come luogo fisico, non lo è in effetti. Ma non sono mai stata una cinefila. Certo è che con uno schermo grande è tutta un'altra esperienza, per chi apprezza. Un po' come andare a un concerto nell'era di Spotify...
@@chiaraf633 sì ma mi riferivo al Cinema come forma espressiva. Non ho mai capito queste battaglie. Il Cinema può essere anche relativamente importante se i registi e gli sceneggiatori sono persone colte e "producono cultura". Ma che si debba difendere il Cinema in sé... Bah, anche no.
Prendi per esempio uno scrittore bravissimo, tu leggi una sua storia perché è avvincente, da spunti profondi ecc., Insomma è arte
Affianca ad uno scrittore simile un regista che dà vita a quel libro, unisci l'arte della fotografia, scenografi, gli attori e molte altre figure artistiche
Il cinema è una forma d'arte potenzialmente fortissima, ha la capacità di unire tantissime figure diverse ma lasciando esprimersi pienamente, anche se non sempre è così
@@magikarp44 sono d'accordo, ma il punto è: non si può chiedere agli spettatori di andare al cinema e supportarlo, quando l'offerta cinematografica è così scadente. Non si può continuare ad invocare la salvezza di qualcosa che, così com'è, non merita di essere salvato. Non ci sono intellettuali, di conseguenza non ci sono ottimi sceneggiatori.
@@BobbyCialtron su questo concordo, anche svevo dice nei video che il pubblico ha poca colpa nella crisi perché se la qualità è bassa e la scelta poca non c'è un motivo di andare e supportare un sistema che non piace
Finalmente è uscito il video. Bravo Sve (come sempre). Anche stavolta sei il mio Grillo Parlante: faccio parte della schiera "al cinema se ne vale la pena se ci sono effetti e immagini spettacolari". Comunque a mia discolpa l'ultimo Ari Aster l'ho visto al cinema (arena estiva)
Splendida analisi. Fa riflettere.Grazie
Grazie mille per aver segnalato As Bestas. L'ho visto ora e mi e' piaciuto molto.
Sei un grande quanta verità bravissimo come sempre. La nuova generazione è superficiale molti ragazzi non guardano film in bianco e nero perché non sono a colori 🤦🏻♂️
Eccezionale disamina come sempre. Anche io dico da un po' ormai che al cinema andrei a vedere solo i film con tanti effetti speciali, però effettivamente vederli al cinema se lo meritano proprio i film come as bestas.. grazie Sve, buone vacanze!
avevo un sito e un canale youtube tanti anni fa chiuso perche' non volevo parlare di cose che non conoscevo ma sopratutto non volevo parlare di quello di cui parlano sempre tutti.
Grazie Svevo, aspetto il tuo film.
(in verita' l'ho chiuso perche' volevo farlo il cinema, non parlarne o peggio recensirlo)
Grazie del video. Ho incorniciato questa riflessione (da min 15:01), perché non c'è niente di più vero da dire sul cinema americano odierno:
Sound of freedom ❤
Top video
Bel video, Svevo non sbagli un colpo. Grazie
Ma che bello ascoltarti.
Ottimo come al solito....
Ti seguo da anni, sei grande!
Grande Sve, alla hai elencato tutti i "fenomeni" che hanno la verità in tasca 😂😂😂😂
Grazie per il video e per la tua eloquenza nell’esporre le tue idee. Io invece non gradisco le locandine o i trailers che vantano i premi vinti. E tutte quelle stelline maledette o le recensioni delle riviste “specializzate” che vanno a sporcare i manifesti del film. Anche questa è mera campagna pubblicitaria. Come vedi nella pura propaganda cinematografica ci deve cascare ogni genere di film a prescindere dalla provenienza. A 52 anni , dopo un migliaio di film visti tra cinema e tv, non saranno più i trailers, o i bloggers o le stelline , o variety a dirmi quale film andare a vedere al cinema. Sugli sconti sono d accordo, è una buffonata. Scommetto che zalone ci aspetta al varco il 17 settembre…🤣🤣🤣🤣🤣
Grande Svevo! Incredibile visione dell'arte che nasconde anche un po' la società attuale
@svevo ma dove lo vedo il tuo film ?
Ciao, bel video davvero, posso chiederti dove hai preso tutti questi dati?
Il discorso sul supporto commerciale ad un certo tipo di cinema (che comunque può essere dato anche tramite l'acquisto di bluray o digitale) è comprensibile, però personalmente preferisco vedere alcuni tipi di film autoriali proprio a casa, per un senso di intimità e un controllo qualità maggiore.
Certo se uno poi se li vede sul catodico 12 pollici preso nel '96 con l'offerta MondialCasa o peggio ancora sul telefono, non fà testo, però non è assurdo pensare che un televisore sopra ai 42" di discreta qualità sia ormai in ogni casa.
Al contrario, tutte le volte che sono andato al cinema in una sala che non fosse imax/isense, l'esperienza è stata abbastanza aberrante, con contrasti inesistenti, teli stesi male, audio che gracchiava perchè calibrato male.
Ricordo ancora quando andai a vedere Tree of Life di Malick al multisala, e per metà film la parte sinistra dello schermo aveva un alone bianco.
A questo punto perchè non dovrei prendermi il bluray 4K e vedermelo su un 55" Oled nel mio salotto, con luci spente e silenzio religioso? No parliamo più di costi proibitivi, un televisore sotto i 1000€ che ti dura dieci anni.
EDIT: C'è anche il punto sulla lingua originale, che però è già menzionato nel video.
Penso anche che alcuni film, come ho detto, possano giovare del senso di intimità che si può provare nella propria abitazione, ad esempio molti film di Bergman o anche film che poi ti fanno sentire "sporco" (in senso buono) tipo alcuni di Bruno Dumont o anche Haneke.
Ma riconosco che in questo magari sono strano io.
Concordo pienamente, motivo per il quale anch'io preferisco vederli a casa per quel che posso
Grazie svevo, grazie che ci sei.
Perché non la mettiamo su una bella rubrica di cinefilia ,Sve?
Una buona analisi, ben fatta. Buone ferie-
questo discorso fa il paio con quello che succede, anche qui da un paio di decenni soprattutto, in quello che è il mio settore, quello della musica classica... condivido pienamente le tue considerazioni, molto tristemente...
Che lucidità Sve'... Pari mastro Lindo. 😂😂 Scherzi a parte la tua analisi mi trova assolutamente d'accordo.
Insomma, dovremmo tutti ascoltare di più il Frusciante
Sei decisamente troppo!!! Bravissimo.
Bravo Sve.
alcune considerazioni che mi hai fatto risollevare (considerando che mediamente vado in sala 3 volte al mese da quando ho iniziato a tenere traccia dei film visti nel 2019):
da che c'è la promozione ne ho potuto approfittare 1 volta sola.
ho nel raggio di 15km almeno una 50ina di schermi e ci sono sere in cui puoi scegliere solo fra 4 titoli.
se le sale sono quasi esclusivamente grosse catene pensare di trovare titoli di "nicchia" è impossibile.
beccare in sala certi titoli non è facile, a volte restano per una sola settimana, con 1 proiezione al giorno e se non combaciano con gli orari te li perdi.
ps. in effetti le recensioni che durano metà film o anche più sono derive assurde degli ultimi tempi che davvero pesano tantissimo.
Bravo Svevo!
Analisi (come sempre) brillante e ben strutturata.
Sei un mostro Své.❤
Aspettavo questo video come si aspetta il Natale
Brillante.
Bellissimo video Svevo, vorrei porti una domanda nel caso legessi questo commento. io sono un ragazzo del 2005 e concordo con tutto quello che hai detto però vedendo per esempio i miei genitori o altro persone nate prima di me e che presumibilmente andavano al cinema nel periodo prima degli anni 2000 che tu giustamente hai descritto come più variegato e senza tutte le criticità del cinema odierno, ecco vedendo queste persone io non riconosco dei grandi cinefili, cioè anche parlandone con loro mi risulta che loro andassero così tanto al cinema. Potrei sbagliarmi e anzi probabilmente mi sbaglio ma non è che forse gli incassi nei film degli anni 70 o 80 siano Bassini rispetto ai film di adesso? Talmente bassi che forse in realtà non è cambiata così tanto. Cioè semplicemente negli anni 70/80 quelli ci sembravano grandi numeri, poi sono arrivati i blockbuster che hanno moltiplicato gli incassi e adesso che i blockbuster stanno iniziando a fare cilecca stiamo tornando ai numeri precedenti? Cioè forse questa cosa è normale. Cioè questo numero non è quello che penso io, io sono concorde che sia un problema del cinema attuale ma questa era solo un ipotesi che volevo condividere e magari qualcuno poteva darmi qualche riscontro. Grazie mille, video stupendo, non vedo l'ora di vedere il tuo film.
Ottima analisi, concreta e puntuale.
Ma guarda Sve, io penso che semplicemente non ha senso andarsi vedere un film che racconta la stessa storia in una salsa diversa e in modo trito e ritrito.
Sostanzialmente i nostri film parlano sempre di Mafia, Drammi Familiari e Fraintendimenti, così a giro o tutte assieme.
Le ultime idee originali come Perfetti Sconosciuti ricordo bene che fecero successo nonostante fossero film italiani.
Perchè Perfetti Sconosciuti non parla di drammi familiari ? Lì ci sono semplicemente delle situazioni comuni ai più.
@@Pronvi sisi, situazione comune come un salone grosso quanto la casa della maggior parte degli Italiani
Bel video !!!
Ministro delle Arti visive✌️
I trailer sono diventati inguardabili "per colpa" di Maccio
8:22 Babylon e Amsterdam curiosamente avevano come protagonista Barbie 😂 che ironia. comunque a vedere gli incassi del passato c'è da riflettere. oggi il cinema è costretto all'azione, al divertimento o al limite cerca di dare una morale per poi rimangiarsela (non sia mai) mentre prima c'era riflessione, disperazione, poesia, epica. il cinema non è risorto anzi
Al minuto 8 hai citato 3 film (Amsterdam, Babylon e Beau ha paura) che ho amato, non pensavo avessero incassato così poco
complimenti, video molto bello e interessante.
Ciao Svevo e grazie per il video. Solo una domanda: alla luce di quanto dici, come leggi la cacciata dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Marta Donzelli? Luce in fondo al tunnel, o di male in peggio?
Nessuna delle due, di male in meno peggio, nulla di più
@@qwertyuqwertyu7481 tu hai litigato con la logica, ve'? 🤗
Madonna Svevo io ti amo tantissimo. La parte da 15:00 a 15:40 è la perfezione
Grazie di esistere
molto apprezzabile la sottilissima critica finale nei riguardi dei recensionisti da web. Però credo che la china discendente del cinema classico da sala sia ormai inesorabile.
Bomba di video
Bel video. Un'osservazione: riguardo a 8:15, io per esempio Amsterdam l'ho visto, ed è una gran palla, à mon avis. Dopodiché, non so se sia un esempio che generalizzi.
Che grande ❤
anche se ero già d'accordo, mi hai convinto
Svè il problema non è il contenuto ma il contenitore, mentre in Francia hanno capito il problema e di conseguenza si aprono mini cinema da una sola sala in modo capillare su tutto il territorio, anche in buchi urbani con meno di 2000 anime, noi continuiamo con sto andazzo dei multisala centri commerciali, dove all'interno viene proposto di tutto e di più. Se voglio i pomodori di qualità vado dal piccolo fruttivendolo sotto casa e non nel supermercato che mi fa entrare con il mio bisogno di pomodori ed uscire con 60 euro di spesa lasciandomi comunque insoddisfatto. Questo serve, piccole sale, sparse in modo capillare, piene di qualità, che alimentino fortemente il dibattito e lo scontro sociale, come hai detto tu ci vogliono vendere la favola del siamo tutti uguali, è semplicemente il lupo che si traveste da pecora per parlare la lingua del gregge.
Questo è un punto fondamentale secondo me: premesso che cerco di tapparmi il naso e andarci comunque, ma perché devo pagare 8€ o 9€ (lasciamo stare la promozione a 3,5€) per stare due ore seduto su una poltroncina scomoda, sporca, vecchia in una sala vecchia, che puzza e con lo schermo che in proporzione è più piccolo del mio a casa e con l'audio che fa schifo (ti ho descritto la metà delle sale non multisala di Roma) quando per pochi euro in più ho l'UCI LUXE che si, è un multisala ma che, cazzo, ha le poltrone reclinabili, uno schermo enorme, colori meravigliosi e un audio da paura?! Perché, ogni volta, devo pensare a queste cose per decidere cosa andare a guardare, invece di pensare solo a quale film scegliere, tenendo conto solo del parametro della lontananza dal cinema magari?
La retorica delle micro-imprese che salveranno il mondo è sempre ultra spassosa. Sopratutto nel paese che ha più micro-imprese di tutta Europa.
@@not_fab Ogni industria ha necessitá diverse. Il discorso che fa Luca si riferisce all'industria cinematrograifca, tra l'altro portando anche delle argomentazioni efficaci. Esempio virtuoso (magari non calzante per tutta l'Italia) é il Cinemino di Milano dove viene effettuata una programmazione maggiormente raffinata e la piccola sala é spesso piena.
@@not_fabla percentuale di PMI in Europa sul totale delle aziende è 99.8%. "Problema" solo italiano vero.
Si buonanotte! Voglio vedere dove trovi i gestori di queste fantomatiche sale. Chi si prende il rischio d’impresa di aprirle. Senza avere minimamente la certezza di risultati fra l’altro. Discorso completamente campato in aria, o meglio così utopistico da non avere attinenza con la realtà.
Concordo con il tuo pensiero ❤
Più che un critico, direi che ormai sei un vero intellettuale.
Non che prima non lo fossi, ma molti confondono leggerezza e superficialità.
As Bestas l'ho visto. Così diverso dal solito. Ho ancora l'ansia a ripensarci.
Bel video
Svè io ho 18 anni, sono un completo ignorante in materia di cinema, ma ho intenzione di scoprire questo mondo. Un problema che riscontro è il non sapere come rimanere informato sulle nuove uscite, anche per mia pigrizia, ma soprattutto perché a parte pochi nomi noti poche pellicole vengono sponzorizzate, per questo ti chiedo qualche consiglio per rimanere aggiornato sulle nuove uscite.
Segui Cinefacts
Intanto recupera gli ultimi 120 anni di cinema se ti vuoi davvero fare una cultura cinematografica. Poi se hai tempo vai in sala a vedere le cose odierne
@@dario1998 la tua osservazione è sicuramente giusta, ma rimane comunque il problema che non so come iniziare, cosa vedere e la mia esperienza in sala si riduce a pochi film commerciali. 120 anni di storia sono difficili da recuperare senza una guida quindi cambio domanda, mi sapresti consigliare dei saggi che mi possano avvicinare concretamente alla storia del cinema
se non ce l’hai già io ti consiglio di scaricare letterboxd, soprattutto se sei agli inizi è molto utile per scoprire film nuovi, sia quelli usciti recentemente che i grandi classici
@@angeloschettino4629 scegli un tema ed approfondiscilo cinematograficamente (esempio - cultura italo americana / mafia movies = il padrino, goodfellas, the untouchables, scarface etc), oppure vai per grossi registi (Tarantino, Scorsese, Fellini) o attori di riferimento (De Niro, Al Pacino etc) - non avere fretta e divertiti
Svevo, se un film esce in una piattaforma, può funzionare. Oggi te lo vedi così, o in streaming piratato. Ma Barbie e Oppenheimer? E' stato pompato dagli influencers, e la gente ha detto: ma si, buttiamoglieli sti due spicci. Fine della triste analisi. La crisi del cinema e'riflesso della crisi sociale.
Ti ascolterei parlare di cinema per ore... 2 ore, 2 orette e mezza, dai
Mi dispiace che il lato "collettivo" del cinema non esca da queste analisi. A mio avviso anche questo ha un impatto, temo che stiamo perdendo il valore della collettività e della condivisione, quella vera, quella che se dico a qualcuno le stesse cose del commentatore medio su Facebook il giorno dopo devo andare dal dentista
Tutti al mare . . . ah Sve, 'do vai? A coccia de morto ????? 😅😂🤣
Per fortuna è arrivato Barbie al cinema 😂😂..purtroppo qui da anni siamo invasi di multisala americani è il risultato è questo..
non ho visto l'ultimo di Sorogoyen ma ho visto tutto quello che ha fatto prima, compresa Antidisturbios, ed è l'esempio di come coniugare perfettamente azione e scrittura dei personaggi e delle situazioni, che sia un thriller come Che dio ci perdoni o una critica politica come Il regno. As bestas lo volevo vedere in lingua originale ma mi pare lo passassero solo al centro di Roma, a via del corso, ed era un po' fuori mano. Aspetterò che esca su qualche piattaforma. Se vogliamo paragonare un film italiano al Sorogoyen dei thriller, recentemente ho visto "l'ultima notte di amore" ed il confronto è impietoso. Se poi consideriamo che questo è considerato un filmone, diventa impietoso anche il livello di critica che noi italiani riusciamo a mettere in campo.
Mi meraviglia che ci siano persone che vanno al cinema, che non siano genitori obbligati dai pargoli ...
Io aggiungerei anche la Nuit du Douze di Dominic Moll, semplicemente straordinario. Quandonl' ho rivisto in sala in Italia, ovviamente a Milano, la coppietta truzza quando ha sentito nell' incipit che il caso non si sarebbe risolto con un colpevole ha cominciato a sbuffare, ha insultato l' autore per lo spoiler e a metà film è uscita.
Ce piji. Bravo
bravissimo
Svevo ma un commento su Sound of Freedom?
Finalmente!
Sei un grande
Ragazzi commentate per far dare più visibilità al video
E' una tesi di cinema. 👏👏👏👏
Ah Sve' tu sei nato paaa radio, artro che er cinemaaaaa.......
E' l esatto riflesso della nostra societa. Tutte pecore.
Hai pensato di aprirti un canale Twitch?
Oppenheimer ha come interprete Cillian Murphy: ho avuto l'onore (e onere) di conoscerlo ed è veramente un grandissimo attore. Barbie mi fa cahare, ma parlo solo a causa dei miei preconcetti, per cui forse lo guarderò e forse continuerò a dire che fa cahare ma con cognizione di causa. "Gli Ospiti" invece lo scaricherò con eMule con il mio vecchio laptop del 2003...