Damiano, ci siamo conosciuti a maggio durante una tua consulenza per l’acquisto di una fotocamera. Mi presento meglio: sono diplomata al Liceo Artistico e attualmente frequento il terzo anno dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. Lo scorso anno ho avuto il privilegio di seguire un corso annuale di fotografia con una docente straordinaria, che ha saputo trasmettermi una passione profonda per quest’arte. Essendo una persona curiosa e desiderosa di approfondire ciò che amo, ho acquistato e seguito con entusiasmo tutti i tuoi corsi, che ho trovato di altissima qualità. Faccio questa premessa per sottolineare che ho una certa familiarità con l’arte e le tecniche che si studiano per comprenderla, crearla e apprezzarla. Riguardo alla fotografia in questione, devo ammettere che inizialmente non mi aveva colpita. Tuttavia, grazie alla tua analisi, sono riuscita a coglierne aspetti che prima non avevo notato, cambiando così il mio punto di vista. A chi critica questa immagine, o più in generale un’opera d’arte che non segue i canoni tradizionali, vorrei dire questo: se ci fossimo limitati a rispettare rigidamente le regole accademiche del passato, oggi saremmo ancora fermi al Rinascimento. La tecnica, pur essendo fondamentale e imprescindibile, deve essere anche superata, decostruita e reinventata per permettere all’arte di evolversi. Questo è esattamente ciò che viene insegnato oggi nei contesti artistici di alto livello.
@@serenellatarga2415 d'accordo con te. di primo acchitto non mi è piaciuta la foto. poi ho assimilato in parte lo stile di Martin Parr e ho rivalutato la foto di Andrea. ciao
Mammamia che sermone, ognuno con educazione può esprimere un’opinione, l’immagine può piacere o no, puoi trasmettere un’emozione oppure no, siamo tutti meravigliosamente diversi anche riguardo il giudizio di un’immagine.
Se posso aggiungere un pensiero, è che l'arte della fotografia, come ogni forma d'arte, è soggettiva. Ciò che può sembrare imperfetto a un occhio può essere considerato affascinante e unico per un altro. È proprio questa diversità di percezione che rende la fotografia così speciale.
Buon giorno In fotografia, ma nella vita in generale, quando si è consapevoli delle proprie capacità, dei propri limiti, ma si è intelligenti con del buon senso e disposti ad imparare sempre ! Anche da chi non ti aspetteresti…. Non si criticherà mai nessuno in malo modo ! Ma purtroppo non è quasi mai così ! Viviamo In un mondo di fenomeni, molto spesso arroganti, con tanta ipocrisia, E tanti youtuber non sono certo un esempio, ( non parlo di voi altrimenti non vi seguirei …. Ovviamente ) Lo specchio di questo periodo storico aime’ e’ questo… La presunzione sovrasta la buona cultura e l’umiltà. Luciano Bertelli fotografo.
Grazie Damiano, hai toccato un tema interessante tipico dei Circoli fotografici. Sono presidente di un circolo di Bologna da molti anni e questo é un problema che spesso si deve affrontare: fare commenti creando un equilibrio tra estetica e contenuti. Molte persone restano legate alle regole compositive vedendo in una fotografia solo quelle. Bisogna invece imparare a leggere su più strati.
Damiano, condivido il tuo pensiero e ti faccio i complimenti per la tua schiettezza: diretto, senza filtri, ma mai offensivo. Una qualità che ti rende unico!
La presenza dei professorini che analizzano con "squadra e righello" è una situazione normale in tanti ambiti. Per lavoro ho fatto sia il musicista che il programmatore e la fotografia è un hobby che prendo molto seriamente e sia sul web che in circoli o club, per queste discipline, ho sempre trovato quelli che si mettono in cattedra, spesso non accettando di mettersi in gioco. A fronte di una fotografia, o un'opera in genere, se mi emoziona appena la vedo o la sento mi impegno ad approfondire per capire cosa mi ha colpito ed imparare cose nuove.
Buongiorno, l'ho ascoltata con interesse e condivido molte sue considerazioni: sono da poco entrata in questo mondo e, per fortuna, ho incontrato un insegnante che ci ha parlato delle regole, ma soprattutto della possibilità di superarle, e lo ha fatto mostrandoci i grandi pittori e i grandi fotografi. Oggi, purtroppo, molte persone si sentono autorizzate a intervenire senza avere competenze, e, prima ancora senza possedere l' umiltà di ascoltare ,di osservare e di rispettare gli altri.
Condivido il pensiero. Aggiungo anche una cosa però, che non c'entra con il caso specifico: bisogna essere aperti anche dall'altra parte a critiche pesanti. Io personalmente non sono mai cresciuto grazie a quelli che mi rincuoravano o ci andavano leggeri, ma grazie a tutti quelli che mi prendevano a cannonate. Ovvio che bisogna avere un po' consapevolezza da entrambe le parti, chi critica lo deve comunque fare in maniera costruttiva, ma assertiva. Chi riceve la critica deve essere pronto a digerire tutto e tirare fuori uno spunto di miglioramento in maniera asettica. Troppo spesso mi capita di fare critiche costruttive a foto mediocri e ricevo risposte del tipo: "eh, ma a me piace così" oppure "eh, ma tu ha la macchina bella", e se la prendono sul personale. Non è così che si cresce.
Buongiorno, dal 1978 ad oggi ho frequentato numerosi circoli fotografici, purtroppo sono giunto alla conclusione che spesso sono la tomba della fotografia... 😔
Perfettamente condivisiblie. Finalmente qualcuno che parla in maniera competente di fotografia a tutto tondo. Un unico appunto. Americans di Frank fu massacrato dai critici all'inizio.
Concordo pienamente. Se si vogliono esprimere critiche, cosa assolutamente lecita, nel momento in cui un fotoamatore si mette in gioco, bisogna farlo con educazione.
Anche nei social, o meglio nei gruppi social, che hanno come tema la fotografia, é piuttosto diffusa l'abitudine di sparare giudizi negativi sulle foto senza alcun intento costruttivo, ma solo distruttivo. E' questa la ragione per la quale con molta probabilità cancellerò la mia adesione. Non é possibile che persone che si dicono appassionate o esperte di fotografia, facciano sfoggio solo di maleducazione senza essere capaciti in realtà di fornire un giudizio critico sulle fotografie. Grazie per questo video di cui condivido tutti i contenuti.
esiste un comune denominatore in certi atteggiamenti ed è l’età, in contro tendenza con la percezione comune sull’inaridimento dei giovani. capita che chi ha molta esperienza invece di usarla costruttivamente la usa solo come termine di giudizio. vedi i più grandi siti e forum ancora attivi in italia. poi ci si lamenta dei giovani…
Damiano, complimenti per la lucidità con cui affronti certi argomenti. Personalmente ho sempre sostenuto che la fotografia debba unire, non dividere. Per me la fotografia è partecipazione, condivisione di intenti, emozione, sensibilità, proposizione, e molto altro in una positività che al giorno d'oggi non è facile conservare. Certo è anche senso critico, ma solo sopo una autocritica. In passato partecipavo a diversi forum sul web, sulla fotografia, sulla musica, sui gatti (sono esperto in psicologia comportamentale del gatto). Insomma dopo un pò, proprio grazie alle problematiche che hai poc'anzi descritte ho abbandonato tutti i forum che stavo frequentando. Non ti dico le litigate che venivano fuori, insieme a concetti fuorvianti, non di rado farneticanti. Era diventato insopportabile. Molti non si rendono conto che non basta leggere tutti i libri di fotografia del mondo per saper fotografare, bisogna anche sviluppare un sano senso critico, ragionato e consapevole. La foto di Andrea non mi comunica qualcosa di particolare, ma apprezzo il suo sforzo e rispetto la sua visione delle cose, che rimane condivisibile come molti altri aspetti. Non solo, lo esorterei a continuare, il suo approccio concettuale è oltremodo interessante. E poi, concedimi... vedi io da mò sono convinto anche che... Sarebbe utile a un certo punto proclamare l'imbecillità come malattia sociale. Sono certo che chiunque abbia un minimo di sale in zucca mi possa non dico approvare, ma almeno comprendere.
Secondo me il punto di forza di questa foto è proprio la composizione, il fatto che la ragazza si trovi a margine del frame si può interpretare con la chiave di lettura della FOMO, fear of missing out, ossia lo stato di ansia sociale che deriva dalla paura dell'esclusione. Un selfie davanti alla Tour Eiffel non come ricordo di un viaggio, ma come modo per gridare al mondo "io ci sono", e allo stesso modo la ragazza invade il frame e la sua presenza è volontariamente frustrante per l'osservatore, oltre a rievocare anche la tipica situazione di chi vuole fotografare in luoghi turistici e si trova l'inquadratura costantemente invasa. Anche il fatto che ci siano i lucchetti in primo piano è rilevante perchè si possono anche essi intepretare come la banalizzazione di un gesto e la conseguente perdita di significato dello stesso. Nel complesso la chiave di lettura che trovo e soprattutto voglio dare a questa foto è la banalizzazione dell'esperienza. Sul piano puramente tecnico non c'è molto da dire, l'unica cosa che non apprezzo molto è la gestione di luci e ombre che rasenta l'HDR e la rende leggermente piatta, ma mettendo da parte il gusto personale posso dire che rapportata alla chiave di lettura non è poi così tanto fuori tema. Per quanto riguarda i circoli fotografici personalmente li farei sgomberare dalla polizia, e non aggiungo altro.
Buonasera Damiano concordo con quello che hai detto, per me la fotografia è un modo di espressione di ognuno in un dato momento ed è giusto che sia a mio parere così. Il giudizio di altre persone fino ad un certo punto puo contare affinché questo sia costruttivo se offensivo no. Per me Andrea ha fatto una foto certo diversa ,ma bella e forse diversa dai soliti canoni e questo ci fa riflettere per migliorare se stessi e per trovare altri stimoli per fotografare. Concludo dicendo Andrea continua così la foto mi piace
questo atteggiamento critico è uno dei motivi del calo di frequentazione di comunità fotografiche di appassionati. gli stessi ambienti dove poi le stesse persone si lamentano del calo di qualità generale, come se ne fossero fuori.
Non ho mai frequentato circoli fotografici, ma devo dire che le esperienze fatte in aula con i Maestri Francesco Cito e Monica Bulaj, mi hanno fatto capire che le "regole" fotografiche, si assumono, si assimilano e ce ne si dimentica, nel senso che poi verranno fuori in maniera automatica, ma non sono loro a dettare le regole del gioco. Ogni foto può sempre essere soggetta a qualche critica, e forse sono così autocritico, che ancora non mi sono voluto mettere in gioco e inviare una foto qui, ma penso che a parte qualche spunto per dare anche una visione diversa all'autore il bello dei feedback dei PhotoTips sia proprio andare a fare quella lettura a strati, emozionale e narrativo delle foto stesse. Se una foto non ti provoca un'emozione o non ti racconta un fatto, un'epoca o altro, ne svilisce il senso. Non è certo il caso di Andrea, su cui ho sicuramento espresso il forte stacco dei piani, quasi come se fossero foto diverse, ma questo amplificava il concetto narrativo stesso della foto. Ancora Bravo ad Andrea! Buone riflessioni a tutti!
Damiano, apprezzo molto quello che dici, soprattutto lo spirito con cui lo fai! Una foto può avere un valore in molti modi diversi inevitabilmente molto soggettivi e comunque l'applicazione rigorosa di regole "geometriche" è sostanzialmente impossibile. Soprattutto, l'arroganza e la maleducazione sono sempre inaccettabili e squalificano chi le usa.
Buongiorno Damiano, mi trovo, come quasi sempre accade, d’accordo con il tuo pensiero. Volevo aggiungere una cosa, che sarà sicuramente fuori tema ma vediamo se riesco a farmi capire… Noi non professionisti spesso non abbiamo tempo per studiare al 100% lo scatto, ma come dite voi aver immagazzinato nel cervello immagini di qualità, ci rende automatico il riconoscimento di qualcosa di interessante e quindi scattiamo. Poi è certo che magari la composizione non sarà perfetta, che in post riusciamo effettivamente a rendere quello che volevamo ecc ecc Ma avere la possibilità di condividere con voi i nostri scatti è davvero importante per la nostra crescita. Saluti, Stefano Rando
L'analisi di una fotografia è estremamente complessa. Io ho trovato un aiuto in un libro di Augusto Pieroni, 'Leggere la fotografia'. Uno schema suggerito ricalca quanto hai esposto: nella valutazione di una foto intervengono tre ambiti di indagine (Contesti, Forme, Contenuti) che si sovrappongono in modi diversi, nessuno dei tre deve mancare ma il peso può essere diverso. Questo implica la necessità, come ripeti spesso, di avere cultura anche 'storica' sul mondo della fotografia.
Salve Damiano e buon anno nuovo, spesso mi vado a riguardare i vostri video passati anche per mantenere viva la memoria sui prodotti che voi testate e su un video di 8 mesi fa ( confronto casa Fuji tra xt 5 e x 100 Mark 6 ) avete parlato di fare un video dedicato alle schede di memoria SD. Pensi che sia arrivato il momento di farlo questo video anche per chiudere il cerchio fotografico? Se pensate insieme anche a Roberto di farlo spero che riguardi nn solo le schede SD tipo Sabrent ma anche le più economiche Sandisk o le Lexar ecc. Poi ovvio se ci date qualche dritta anche su Brand meno conosciuti ma allo stesso tempo validi, meglio ancora. Grazie sia a te che a Roberto che mi intrattenete in modo intelligente e pieno di perizia durante il mio lavoro, vi ascolto sempre molto volentieri e anche se nn vi conosco personalmente, vi ritengo ottime persone anche molto simpatici, grazie a presto.
A me la foto di Andrea era piaciuta molto. Una immagine che racconta la "distorsione" del mondo moderno, dove reale e virtuale si sovrappongono, con prevalenza di quest'ultimo. Bravo Andrea, avanti così!
Mio Caro Damiano!...c'è troppa gente in giro con la sindrome del Marchese del Grillo!...troppa veramente, in ambito fotografico sta aumentando in modo esponenziale! Aimè! un abbraccio grande e Felice Anno Nuovo!
Condivido Damiano, c’è sempre stato in fotografia quel modo di criticare, non al limite, ma proprio arrogante e maleducato. Questa cosa l’ho notata in persone che sanno 4 cose in croce e siccome si sentono in difetto sono violente. L’importante é capire dove si va a mettere la propria foto e non esporsi al pubblico. L’effetto di questa rabbia é che molti le proprie foto non le manderanno più online. Ed é un peccato.
Credo che i commenti negativi riguardo al tema compositivo e non quelli derivanti dal tema del fotomontaggio che non condivido, siano legati al fatto che il commento stesso, su questo canale, non possa avere dimensioni eccessive. Le note positive della foto le avevi elencate tu stesso e di sicuro tanti, compreso me, le avevano trovate corrette. Magari, sbagliando, si tende a sottolineare gli aspetti che non sono piaciuti, per dare uno spunto di miglioramento. Non sono convinto che sia un discorso di fare o no i geometri. Complimenti per questo video, che a sua volta dà spazio ad una riflessione 👍🏻
Buongiorno e Buon Anno a te e Roberto. Certo che ti hanno fatto proprio arrabbiare certi commenti su quella foto ! 😁 Anatema vi colga incolta plebe da circolo fotografico !!! (e invece di un fulmine si accende un flash) 😅. A parte gli scherzi io apprezzo molto anche Phototips e ho già commentato il video in questione, tra l' altro in modo educato e propositivo ma comunque critico per certi aspetti tecnici e compositivi che riguardano la foto. Non sto a interpretare le reazioni esagerate o maleducate di altri che sono comunque sbagliate, ma al di là di questioni tecniche, non soltanto nelle arti come la fotografia ma in generale, se qualcosa alla gente non piace, non piace. Punto. La gente non è Damiano. Sarà il pubblico sbagliato, il momento sbagliato, ci sarà qualsiasi altro motivo, ma se non piace, non piace, non c' è niente da fare. Parlo ovviamente di ciò che può piacere a tante persone, e nessuno può essere certo di sapere a priori cosa funziona e cosa no. Magari si potesse ! Trovo invece molto interessante (lo so, sono fatto così) il contrasto che si è creato fra il tuo giudizio sulla foto e quello del (tuo) "pubblico" nei commenti. Così come fosse un contrasto nella composizione di una foto, secondo me dovresti analizzarlo per bene.
Beh grazie (in modo costruttivo) per il cazziatone. Di pancia la foto non mi era piaciuta molto, anche se non ho commentato perché ritengo inutile un commento senza motivazioni, e riconosco di essere stato superficiale nel guardarla fermandomi alle sole sensazioni. D'altronde vi seguo proprio perché non mi basta più la "pancia".
Ho provato sulla mia pelle una cosa simile. Ho mandato una mia foto a un fotografo che seguo che commenta e analizza le foto sul canale come fate voi. Naturalmente la mia descrizione mi esula dal fare nomi. Ho apprezzato lecsur critiche tra l' altro garbate perchè da fotoamatrice mediocre quale mi reputo credo che le critiche di chi ne sa più di me aiutano a crescere. La cosa strana però è che la stessa foto la avevo inviata ad un altromsu un altro canale ed invece ha ricevuto molti più appprezzamenti del primo. Non solo, mentre nel primo caso addiritturra mi si diceva che non era comprensibile il soggetto, nel secondo caso la foto veniva apprezzata poroprio perchè il soggetto si diceva che lasciava spazio s più interpretazioni. Poi ci sono altre analisi, tipo composizione, esposizione ettc, etcc. Non ero allora a conoscenza che anche voi facevate queste analisi. Sarei curiosa di mandarvela, ma non riesco a trovare dove inviarvela. E cmq pur non avendo per fortuna avuto ne critiche feroci, ne apprezzamenti wow, rimango alla fine fel parere di quanto la fotografia sia alquanto soggettiva. Non per questo è giusto appripriarsi del diritto di commentare malamente e atteggiarsi a fare dei professori, solo perchè una foto può o meno piacere. Ci vuole tatto ed educazione. In un altro canale che seguo di uno street photography, durante una live di questo tipo, un tale si era inserito appunto cominciando a criticare e a offendere una foto che era stata presentata. Il fotografo del canale lo ha subito escluso dalla live. Grande persona, l' ho apprezzato per questo..
Sono nate prima le regole o prima le foto? Direi prima le fotografie, che danno emozioni a chi le osserva, e nel tempo dalle belle fotografie hanno estrapolato e codificato delle regole per suggerire a chi non ha esperienza come comporre le sue prime foto in modo da avere un aspetto più piacevole. Ma il fulcro rimane l'emozione trasmessa, non l'aderenza agli standard. Regole possono essere un mezzo, non il fine.
Guarda io sto partecipando ad un circolo fotografico e una volta al mese circa si fa la criti-cup ognuno porta una foto e per ogni foto 2 altri partecipanti criticano la foto e poi si vota, ma non la foto, ma la critica della foto, se la foto è stata capita, se ha trasmesso quello che il fotografo voleva, se tecnicamente era corretta, ecc. Devo dire che è molto utile e che però alcuni ogni tanto ci vanno giù pesante, io ad esempio non riesco mai ad essere così duro. In ogni caso questo tipo di critiche viene fatto verso persone con esperienza fotografica e quindi ci sta anche.
Al di là delle critiche a quella foto, per me solo discretamente buona (tutti quei lucchetti in primo piano erano necessari?), all'autore va riconosciuta la disponibilità a darci persino il raw! Questo per chiudere la bocca a chi lo accusava di fotomontaggio. Grande questo autore. Io ve lo ripeto, con umiltà, se potete per questa vostra rubrica molto interessante richiedere agli autori dati exif, almeno uno screenshot del raw file e forse anche una spiegazione secondo lui della sua foto ( le foto dovrebbero parlare da sole, ma visto che andiamo tutti di fretta purtroppo qualche patola sarebbe d'aiuto). Non ultima la richiesta della pubblicazione da qualche parte in alta risoluzione( con tutti i watrmarks di disturbo che vogliono. Perché poi tanto la foto si potrà giudicare anche in bassa risoluzione. Servirebbe solo per evitare falsi colori ecc.). Per quanto me la sia riguardata su grande monitor, alla risoluzione max di y tube, non è molto chiara. Come state facendo ora la rubrica (apprezzabilissima) seconde me non funziona bene.
Ho fatto un corso di fotografia alcuni anni fa in un circolo fotografico. Ho un buon ricordo del corso e delle persone, molto meno dell’atteggiamento, che descrive precisamente il titolo del video. Rimasi un po’ stranito da come veniva ridotto tutto a matematica e geometria.
D'accordo su tutto. I criticoni ci saranno sempre.. c'è poco da fa'... sembra che basti prendere uno spunto di qualunque tipo o un vecchio insegnamento di qualcuno e applicarlo a un'opera pittorica o fotografica per spiegare perché la tale opera non è giusta o non dice nulla o è sbagliata... allora, io non voglio ripetere il mio commento sotto l'altro video, non ho la verità in tasca, ecc, ma mi intendo abbastanza di fotografia, la "pratico" da vent'anni oltre ad aver letto e studiato centinaia di libri fotografici, di grandi fotografi famosi e meno famosi e devo dire che mi stupisco sempre.. cioè trovo incredibile quanto sia difficile ammettere che spesso le critiche non sono costruttive. Salvo il parere/gusto personale, bisognerebbe imparare a guardare al di là degli schemi mentali che abbiamo o il desiderio di dire per forza cosa non va. Sembra quasi un lavoro trovare il punto meno forte di un'opera e calcare su quello tutta una critica che nemmeno un cantiere in costruzione... ci sono foto che vanno criticate certo, anzi ci mancherebbe, lo facciamo tutti senza dubbio però diamine.. cerchiamo che cogliere il senso o di imparare qualcosa che potremo utilizzare noi nel nostro lavoro. Nessuno è già arrivato e nella fotografia si impara tutta la vita. E' un lavoro di continuo studio, allenamento visivo e mentale e ricerca.
Forse il problema risiede in questa era storica dove la cosidetta foto "wow" sia oggi il punto di riferimento per molti, i quali iniziano ad approcciarsi all'ambito fotografico cercando in primis l'approvazione del mondo social. Capire la lettura della fotografia di Andrea é un pò come capire il linguaggio acid jazz di Mingus senza capirne le motivazione sociali che lo hanno portato a comporre quel tipo di musica. Ma é difficile capire il messaggio di questa foto con un singolo scatto e non in una serie di scatti contestualizzati dove più soggetti vivono una realtà virtuale dentro la realtà, uno story telling avrebbe chiarito o per lo meno vincolato il messaggio di Andra. Comunque a me la foto piace😊 Ivan
Capire non è sinonimo di piacere. Posso studiare Mingus fino a capirlo meglio del suo psicanalista, ma preferirò sempre ascoltare i rumori di un cantiere petrolifero -parere MIO, ovvio. D'altra parte non so nulla di musica popolare russa, ma -sempre personalmente- la trovo deliziosa. Non cadiamo sempre nella presunzione da Liceo Classico che se studio allora il mondo non avrà più misteri.
@AlbertoNencioni personalmente sono per le cose semplici e immediate, qualsiasi opera a mio parere deve essere immediata e trasmettere senza nessuna analisi approfondita.
Tutte le foto dell' autovelox sono arte, con questo criterio. Mentre l'afghana di Steve McCurry o il bambino in bici con la baguette di Elliott Erwitt sono belle e basta, schifo cacca.
Nel circolo che frequentavo io c'era il problema opposto, troppo buonismo, tutti bravi e sempre tanti applausi, quando il 95% delle volte le foto erano mediocri. E quando uscivi dalle famose "linee guida", gli scatti venivano valutati sempre male perchè le analizzavano come fossero ingegneri. Una volta mi dissero che la mia foto non era un ritratto perchè la modella aveva gli occhi chiusi🙄. Ho abbandonato questo mondo e ho iniziato a parlare con i veri fotografi,quelli che campano con la fotografia, quelli che fanno i matrimoni e devono portare il pane a casa,ho iniziato a vedere mostre,ho iniziato a comprare libri di Frank ,di Avedon, di Newton ,di Salgado,di Ghirri, di Pellegrin ecc. Non so se la mia fotografia è migliorata,ma di sicuro adesso ho la consapevolezza dei miei limiti e ogni tanto,solo ogni tanto perchè non sono un talento, la foto la sento quando arriva. Detto questo, bisogna avere il coraggio di criticare senza offendere, la fotografia secondo me non deve essere nè democratica nè popolare, la fotografia fatta dai fotografi veri intendo. Se la fotografia è "un segreto dentro a un segreto" come diceva Diane Arbus, il messaggio di questa foto lo trovo invece molto diretto e ormai inflazionato. E descrivere la banalitá, il kitsch e i costumi mordi e fuggi di oggi(che sono temi scontati)in maniera originale,è assai difficile secondo me. Preferirei una spiegazione dell'autore a questo punto.
Perché molti si sentono fighi sono cercando di annientare gli altri. Non hanno capito che la grandezza sta nell’ apprezzare gli altri, incoraggiarli, e semmai se ce ne fosse bisogno, dare un suggerimento education! C è anche da dire che troppe persone davanti a un suggerimento educato leggono solo che si sentono giudicati come sbagliati . Però è un problema tutto loro .
Esperienza personale in diversi circoli fotografici esattamente opposta a quella descritta. Riscontrato un continuo addolcire della pillola, complimenti gratuiti costanti, servilismo fidalizzato a tenere iscritto l'autore e critiche sempre volutamente ignorate. A trovarne circoli dove ti criticano, ovviamente con cognizione di causa e costruttiva, ripeto a trovarne.
Io da quella foto, che non mi piace, traggo un messaggio più complesso, oltre alla dissonanza cognitiva nella quale viviamo, mette in risalto per la dimensione cui è stata assegnata alla ragazza, l'ego di comparire davanti agli occhi degli altri attraverso il selfie con la torre Eiffel sullo sfondo. Quindi la foto funziona, non mi piace, ma sicuramente funziona.
Eccomi qua! Sono l'autore della foto. Che dire? Innazitutto un grande grazie a Damiano che seguo ormai da anni e che continuo ad apprezzare la sua persona, il suo lavoro e la sua onestà intellettuale. Per quanto riguarda la foto, quello che posso dire è che ne sono fiero, molto fiero. Lo sono stato appena ho finito di scattare tutta la serie (con questa ragazza ce ne sono altre). A proposito, ho mandato a Damiano via Wetransfer gli altri scatti da cui questo è stato selezionato in modo da poter vedere e capire il perché di questa composizione e addirittura ho inviato anche i file .xmp e .acr relativi al raw originale per mostrare la post che è stata fatta (quindi più a nudo di così!) Non è che Damiano ne abbia bisogno perché con la sua analisi è riuscito a carpire ogni singolo dettaglio sia tecnico che emozionale se così lo vogliamo chiamare. Inoltre in questo video dedicato, ha avuto la giusta intuizione di cogliere in pieno ciò che succede nei circoli fotografici (te pozzino Damià 😂). Ne ho avuto esperienza anche io che, su gentile invito di alcuni soci ho iniziato a frequentare e portare nel tempo alcuni miei lavori prendendomi megacazziatoni per cose assurde, cose che Damiano ha saputo spiegare benissimo in questo video. Nonostante tutto, ho continuato a mettermi in gioco, a documentarmi e studiare per quanto mi è possibile, lasciandomi alle spalle tutti i commenti inopportuni che mi sono stati fatti e tenendo come tesori le critiche costruttive. Sono un fotoamatore non professionista. Sono un operario e riesco a fare foto nei ritagli di tempo e quando mi concedo qualche piccola vacanza. Dicevo, sono fiero di aver fatto questa foto e a me piace. Il fatto che sia stata scelta tra tante per questa rubrica e che sia stata apprezzata da una persona che so da quale pulpito stia parlando per me è stato come vincere un concorso. E soprattutto sono felice per il fatto che abbia smosso tante acque per me significa che nel bene e nel male abbia fatto una differenza, con buona pace della regola dei terzi, della squadra e del righello 😉, se le tengano pure i vari detrattori-leoni di tastiera. Io continuo a scattare e cercare di crescere fotograficamente e come persona per quanto mi è possibile. Nessuna offesa, nessun rancore, tanta soddisfazione. Un caro saluto a tutti, e mi raccomando: testa alta e occhio vigile 😊
parlando di squadra e righello è famoso un vecchio articolo (parliamo del 2009) intitolato "Se I Grandi Fotografi Postassero Sui Forum" dove si simulava la presentazione su forum di un grande autore e le critiche poste alla fotografia pubblicata. dal 2009 ad oggi non è cambiato nulla; gli scatti vengono sempre analizzati secondo l'aderenza alle regole di base senza sforzarsi di guardare "oltre". considerando, anche, che il 2009 non era ancora pesantemente influenzato dalle dinamiche simili ad instagram & co. Dimostrazione che. purtroppo, già 15 anni fà (sicuramente ancora prima) si privilegiava l'aspetto tecnico a discapito del contenuto
In un forum puoi SOLO discutere di aspetti tecnici, è l'unica cosa che hai in comune (DOVRESTI avere) con gli altri partecipanti. Il contenuto piace a me sì a te no ed abbiamo ragione tutti e due, è inutile - e concettualmente mal posto- discutere.
La foto di Andrea è pregevole. Square and ruler..... caro Damiano, come stra giustamente hai detto, sono i circoli fotografici (alcuni, molti forse, ma ne avrei uno in particolare da segnalare nella mia città) a divulgare certi metodi. I "soloni" di questi agglomerati, sparano arrogantemente e irrispettosamente sentenze col righellino in mano (e in testa) e giudicando spocchiosamente i cromatismi di foto proiettate su uno schermo tramite un proiettore di pessima qualità che falsa tutti i colori. Da quel circolo, in cui mi ero iscritto per imparare qualcosa in più sulla fotografia e da cui poi sono immediatamente uscito, ho "imparato" solo a come non ci si deve comportare per non sconfinare nella strafottenza, nella maleducazione, nell' egocentrismo estremo, nella limitatezza mentale. Ecco, questa è la fotografia di "certi" circoli, che generano poi cosiddetti fotografi, che replicano certi atteggiamenti e "giudizi". Poi sicuramente, da qualche parte, ci sono probabilmente anche club fotografici che non vagano sopra le righe (ne' dentro ai righelli) come quelli sopradescritti. Da allora mi rivolgo solo a corsi/workshop tenuti da professionisti (uno di questi è spesso nel tuo canale), i quali non si sognano nemmeno di avere quei rozzi e nauseabondi comportamenti. Costano un po' di più, ma quello che si ricava è incommensurabilmente più significativo dal punto di vista fotografico ...e anche dal punto di vista umano e soprattutto civile.
A volte poi scattiamo fotografie che ricordano i grandi maestri, o per lo stile o per l'uso dei colori all'interno del fotogramma o per il gioco delle quinte o per i soggetti ritratti ecc e non c'è niente di male; voglio dire, se qualcuno, in una fotografia, ha ricordato questo o quel fotografo, è più che normale... dopo tutte le ricerche fatte, le immagini viste, soprattuto quelle più note o che amiamo di più, capiterà sempre di fare alcune foto simili perché le abbiamo nei famosi cassettini della memoria, in testa abbiamo sempre un database di immagini per citare il mio amico Francesco V.
La foto di Andrea mi fa pensare un po' allo stile di Martin Parr. Cioè il voler documentare l'uso morboso del selfie, ad esempio. O anche gli accostamenti tra elementi molto diversi tra loro.
Un ottimo protocollo da rispettare in questi casi ma più in generale nella vita consiste nel porsi e rispondere a due semplici domande:”Cosa mi piace di quest’opera? Cosa avrei fatto diversamente?”
Come no. Cosa mi piace di un Notturno di Chopin? Come lo avrei suonato meglio io? Altrimenti detto: per capire se lo stufato fa schifo devo avere il diploma di chef?
Lo dico con il massimo rispetto in quella foto non ci trovo granché di un qualcosa che mi comunichi sentimenti. Direi magari sbagliando una cosa turistica.Purtroppo a mettersi in gioco nell'arena si rischia sempre figuriamoci oggi .Preporrei che il poveraccio che coraggiosamente si sottopone a come è giusto alle critiche preventivamente trovi dei sostenitori che difendano il lavoro ed argomentino alle critiche quando sono eccessive.Smascheranfo invidie e ignoranze di alienati.
Due sono le forme di comunicazione e d'arte che fin'ora consideravo più democratiche: la fotografia e la musica... Ognuno poteva sentirsi libero di apprezzare o criticare o disprezzare il brano o la fotografia senza essere considerato ignorante senza nessuna cultura... 🤔
Ok finito di vedere il video.....allora, io non ci vedo assolutamente un fotomontaggio, c'era il sole e si vede, oltre che dal terreno, dalle zone illuminate della ragazza, quindi è ovvio che i colori sono più accesi o luminosi (come preferite) , e se dobbiamo essere pignoli anche alcune parti delle frange della gonna sono bruciate, ma sono aprticolari minimi, a menon interessa proprio, sono parti talmente piccole che solo a voler "essere pignoli" si da peso, a me non disturbano, e poi può anche essere che la correzione di quelle minime bruciature (nuvoletta e gonna) andasse a compromettere il resto della scena sottoesponendo le parti già scure, il cielo non era certo semplicissimo e tra alcune nuvole c'era abbastanza differenza, avrà dovuto accettare dei compromessi. Poi se vogliamo parlare delle dimensioni della ragazza rispetto alla torre, quella è prospettiva, di certo non erano sotto la torre, alla fine è come quelli che si fanno fare le foto a Pisa e fan finta di reggere la torre per impedirne la caduta. A me la foto piace, e per quanto riguarda il mio commento sulla composizione è una cosa soggettiva, ognuno nel mirino vede il suo mondo, poi, come già detto, può anche essere che trovandomi la anche io avrei composto come lui. Per quanto riguarda i circoli: c'è stato un tentativo di creare qualcosa, poi io ho mollato, ero stufo di sentirmi dire che non avrei dovuto prendere Pentax, ma un'altra marca, che Pentax non si era mai vista ai servizi fotografici, e altre stronzate simili, alla fine partivo già in svantaggio perchè avevo "la fotocamera sfigata" , espandi questa cosa al web e subito capisci per quale motivo alcune case sono morte e altre stanno affogando....anche qua tra le tue pagine alcuni ex possessori di FF passati felicemente a m4/3 si son visti rispondere che erano le prime persone che vedevano felici di aver perso qualità....ovviamente cose dette da persone che non hanno mai impugnato una m4/3. Andrea
La foto e' l' espressione di ciò che una persona vede e cerca di trasemmettere.sta a te leggere il messaggio. Io personalmente posso imparare anche da deficiente, perché un deficiente ha un suo modo di vedere il mondo che io non ho. Io non mi permetterei mai criticare una foto,cerco solo di immedesimarmi in quello che l'autore cerca di esprimere.
Squadra e righello potrebbero essere usati efficacemente da chi pretenderebbe di averlo sempre più lungo invece di cooperare nella crescita, vedi che poi non si butta via niente.
Se vedono le mie tabula rasa… 😅 scherzi a parte ho un problema nel triangolo del esposizioni con la mia apsc , per cui sarò sempre contento quando mi darete dei feedback. Per i soggetti scatto quello che mi piace quando lo vedo e soprattutto se mi deve lasciare un ricordo, per cui non raccoglierò mai il consenso popolare 😂😂😂
Allora, ho bloccato il video ad 1 minuti e 05 e sono andato a vedermi il video della foto che purtroppo mi ero perso, trovo inutile commentare li a distanza di tempo quindi ora metterò il mio parere sulla foto di Andrea e poi continuerò ad ascoltare il video, se serve ricommenterò. A me la foto di Andrea piace sia come colori che come luce, ed anche l'idea interpretata da te è buona (Parigi - lucchetti - amore) , e la ragazza più che bambina ed egocentrica al definirei sognatrice per via della borsa con topolino.....unica cosa io avrei composto, sacrificando l'altezza, facendo si che la Tour Eiffel fossero ai lati del fotogramma, o al più avrei croppando la foto tirando giù dal lato superiore sinistro, ma questo va a gusto, e poi bisognerebbe essere li e vedere com'è davvero, guardando la foto a pelle avrei composto così, poi se fossi stato li avrei composto come lui, chissà. Questo il mio pensiero sulla foto, ora proseguo col video. Andrea
Io lo dico sempre ai "chiacchieroni" che sento e vedo nei vari canali qui su UA-cam (non voi) che criticano e sparano cavolate senza sapere neanche di che cosa stanno parlano (su foto e video): "passate dall'altra parte della barricata e fatele VOI le cose". E' facile stare sempre all'opposizione... Fateci vedere VOI quello che sapete fare e quanto siete bravi. Dopo di che fatevi criticare dai chiacchieroni come voi che magari vi dicono che quello che avete fatto fa schifo... Però poi non vi dovete offendere... capito? Magari facendo questo imparerete qualche cosa. Saluti
Tutto bello tutto vero, ma in nome di questa ricerca dell' emozione e del rispetto per la sensibilità dell' autore, e continuando a citare l'abusatissima belinata del "le regole ci sono per essere infrante", ormai è obbligatorio accettare, anzi, SANTIFICARE qualunque rigurgito immaginifico alla valàchevaibene. Anzi, se uno prova a dire che una immagine sfocata o mossa può essere un momento magico se la scatta Cartier Bresson, ma resta una schifezza totale nell' altro miliardo di casi, ecco che diventa un formalone, un rigido, un fassìsta. Una foto può essere analizzata solo in due modi: formalmente o con la pancia. L'arte è come le barzellette, non si spiega, è parziale, ghettizzante, colpisce abbastanza a caso, non la insegni e non la puoi copiare: ma la richiesta di rispetto per un MINIMO di dignità formale è legittimo. Io non scatto foto artistiche, non ho il dono e neppure ròsico, così come non mi arrovello perchè non sono Mozart o Rocco Siffredi. Però mi sono fatto un mazzo tanto a studiare tutta la tecnica che serve a produrre un' immagine piacevole, e la so relizzare in digitale, in 24x36, in 6x6, con la panoramica russa a obiettivo mobile e forse (mai provato) anche col foro stenopeico. Nessuno si strapperà i vestiti o cadrà svenuto se gli scatto un ritratto, ma va a casa con un immagine gratificante, leggibile, somigliante - e come la so fare io la so criticare se la fa qualcun altro, ma limitatamente a ciò che è misurabile e ripetibile, squadre e righelli inclusi. Se invece la domanda è MOLTO più difficile, e cioè "Ti piace?" posso solo rispondere anteponendo un chiarissmo PER ME. Ma non mi vengano a contrabbandare dei blob grafici come imprescindibili espressioni del "così sono me stesso" e iN QUANTO TALI entità superiori, perfette e intoccabili - divento verde, grossissimo e incazzato. 😁
Il tuo impegno Damiano è ammirevole, lo dico con sincerità perché sei uno dei pochi che entra nel merito, e lo fa sempre con attenzione e competenza. Questo secondo video per chiarire concetti sui numerosi commenti a quella fotografia l'hai sviluppato molto bene, e la logica di questa tua riflessione è chiarissima. Tutto limpido e condivisibile quindi? Non proprio, almeno non completamente. Se guardiamo i diversi "angoli" di una possibile analisi, posso provare a scindere le varie sfaccettature che emergono dai due video: Da un lato hai perfettamente ragione... ...e mi riferisco al rispetto che è dovuto a chi si espone con una (o più di una) fotografia, al fatto che in molti potevano risparmiarsi commenti che mettevano in dubbio la buona fede dell'autore, commenti che addirittura davano per scontato che fosse un fotomontaggio ecc... Da un altro lato è ancora vero che in moltissimi casi l'esempio di misurare (valutare) una fotografia con "squadra e righello" non ha alcun senso... dal momento che faccio Street Photography da quasi 50 anni, con me sfondi una porta aperta, pertanto rafforzo il tuo pensiero in questo senso, considerando la tua osservazione sui tecnicismi assolutamente sacrosanta. Da un altro lato ancora, sul fatto che si può comunque prendere "quel po' di positivo" che ogni fotografia può contenere (o che "certamente" contiene) c'è un po' più da discutere... ...se infatti da una parte questo è vero, resta sempre il "peso" e il "rapporto" tra ciò che l'immagine può contenere di interessante e quella che si può definire come "pregnanza semantica" che, in questo caso, trovo "povera" e "scarsa" e che mi fa arrivare il contenuto narrativo molto debole, e l'immagine decisamente banale. La tua interpretazione (13,04) sulle "persone che si fanno il selfie e non si godono più la realtà reale" (interessante gioco di parole), la sento, in questo caso un decisamente "forzata" (senza entrare ora in disamine su quanto chi si fa un selfie non si goda la realtà...)...e, in aggiunta a questo, anche volendo attribuire questo significato/messaggio a una fotografia, ne vediamo talmente tante di queste situazioni in giro, che per arrivare a raggiungere una "pregnanza semantica" che possa definire uno scatto "street photography", serve decisamente qualcosa di più. Ed eccoci, quindi, ad un ulteriore "lato" dell'analisi: il lato con il quale è stata presentata questa specifica immagine: "Street Photography: raccontare la condizione umana in uno scatto"... ... l' immagine è stata presentata come: Street Photography due punti... Come ti ho già scritto nel mio commento al video di presentazione della fotografia di Andrea, ribadisco il mio pensiero riportandoti le stesse parole: "La Street Photography è un genere di fotografia molto molto complesso, e le immagini che funzionano davvero sono abbastanza rare... ...questa fotografia la trovo decisamente banale e, nonostante il fatto che sotto il genere street photography in moltissimi ci mettono erroneamente di tutto (cosa che trovo terribile), io questa immagine non la classificherei mai sotto il genere street... è semplicemente uno scatto di reportage di viaggi.
capisco che siamo nel 2025 e dobbiamo essere tutti buoni e bravi, ma per chi viene dai tempi di flickr il roast me/foto alla graticola era la assoluta normalità quando si chiedeva una critica ci si beccava la critica e si difendeva la propria foto. Se poi uno scriveva boiate veniva a sua volta preso a schiaffoni. Non bisogna chiedere un confronto per ricevere i complimenti, per quello c'è la nonna.
Dopo avere visto due mostre fotografiche a Roma, una di un grande maestro e l’altra frutto di un lavoro di una grande casa produttrice di macchine fotografiche, rivaluto la foto di cui stai parlando, pur continuando a non piacermi…
In ogni caso penso che una foto non debba essere spiegata ma deve arrivare dritta a suscitare un’emozione. Capirla perché qualcuno te la spiega a mio parere non è il massino..
L’elemento più importante è sicuramente il rispetto azzardare giudizi su un montaggio guardando una foto in un video mi pare quantomeno azzardato oltre che irrispettoso sia per chi propone la foto che per chi ha valutato che fosse degna di essere proposta. Sarebbe come dire che tu o Roberto siete due polli. Personalmente provo a esprimere a volte delle valutazioni sulle foto che proponete più per fare esercizio io nell’analisi della composizione che per una critica oggettiva alla foto proposta. Tra l’altro l’elemento che più mi ricordo di questa è stata la tristezza che mi ha suscitato.
Sono anni che le agorà, soprattutto televisive e social, sono diventate una gogna. Io comunque, essendo geometra, capisco il problema del "fare il geometra" dove non serve 😂
il problema è che bisognerebbe accendere il cervello prima di scrivere, questa critica a cosa serve? Perché tagliare le gambe a un fotografo che sta crescendo e chiede solo un giudizio e consiglio sul suo operato? Ci vuole coraggio a esporsi, chi di noi lo farebbe? Qualcuno conosce l'autore del della fotografia? Vi siete chiesti CHI è la la persona che stavate denigrando? Magari dopo le vostre critiche non farà più uno scatto fotografico, o magari invece sarà uno stimolo per andare ancora più a fotografare ma come facciamo a saperlo? Mi dispiace dirvelo ma questa è una sorta di violenza verso questa persona, Tutti hanno diritto a esprimersi ma le cose si possono esprimere in diversi modi, senza offendere o senza ergersi a tuttologi della fotografia. Intelligenza e umiltà da parte di tutti per favore, poi ci si lamenta della violenza sui social ma se non cominciamo noi..
@@riflessionifotografiche Scusami Damiano, non mi sono espresso chiaramente. Con il mio messaggio ti stavo dando ragione e mi rivolgevo a chi ha mosso critiche al limite dell'offensivo come tu stesso hai detto. Bisognerebbe apprezzare a priori chi si espone al giudizio di fotografi esperti come voi e chiede un parere allo scopo di capire dove può migliorare e dove ha agito correttamente. Al posto di Andrea ci può essere chiunque, se non piace la foto che viene analizzata, abbiamo diritto di scriverlo ma anche il dovere di esprimerci in maniera civile e dare spunti di miglioramento se abbiamo da darne. Ho grande stima di te Damiano e anche di Roberto, dopo tutti questi anni a seguirvi e grazie ai pochi messaggi che ci siamo scambiati è un pò come se vi conoscessi. Voglio difendere realtà come Riflessioni Fotografiche o come Promirrorless, perché danno tanto senza chiedere niente. Realtà fatte da chi ama la propria passione e vive anche un pò per essa, solo così si spiega chi dà senza chiedere. ciao, Umberto
Damiano, ci siamo conosciuti a maggio durante una tua consulenza per l’acquisto di una fotocamera.
Mi presento meglio: sono diplomata al Liceo Artistico e attualmente frequento il terzo anno dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. Lo scorso anno ho avuto il privilegio di seguire un corso annuale di fotografia con una docente straordinaria, che ha saputo trasmettermi una passione profonda per quest’arte. Essendo una persona curiosa e desiderosa di approfondire ciò che amo, ho acquistato e seguito con entusiasmo tutti i tuoi corsi, che ho trovato di altissima qualità. Faccio questa premessa per sottolineare che ho una certa familiarità con l’arte e le tecniche che si studiano per comprenderla, crearla e apprezzarla.
Riguardo alla fotografia in questione, devo ammettere che inizialmente non mi aveva colpita. Tuttavia, grazie alla tua analisi, sono riuscita a coglierne aspetti che prima non avevo notato, cambiando così il mio punto di vista. A chi critica questa immagine, o più in generale un’opera d’arte che non segue i canoni tradizionali, vorrei dire questo: se ci fossimo limitati a rispettare rigidamente le regole accademiche del passato, oggi saremmo ancora fermi al Rinascimento. La tecnica, pur essendo fondamentale e imprescindibile, deve essere anche superata, decostruita e reinventata per permettere all’arte di evolversi. Questo è esattamente ciò che viene insegnato oggi nei contesti artistici di alto livello.
@@serenellatarga2415 d'accordo con te.
di primo acchitto non mi è piaciuta la foto.
poi ho assimilato in parte lo stile di Martin Parr e ho rivalutato la foto di Andrea.
ciao
Mammamia che sermone, ognuno con educazione può esprimere un’opinione, l’immagine può piacere o no, puoi trasmettere un’emozione oppure no, siamo tutti meravigliosamente diversi anche riguardo il giudizio di un’immagine.
Se posso aggiungere un pensiero, è che l'arte della fotografia, come ogni forma d'arte, è soggettiva. Ciò che può sembrare imperfetto a un occhio può essere considerato affascinante e unico per un altro. È proprio questa diversità di percezione che rende la fotografia così speciale.
Sono totalmente d'accordo con te
Buon giorno
In fotografia, ma nella vita in generale, quando si è consapevoli delle proprie capacità, dei propri limiti, ma si è intelligenti con del buon senso e disposti ad imparare sempre ! Anche da chi non ti aspetteresti…. Non si criticherà mai nessuno in malo modo ! Ma purtroppo non è quasi mai così ! Viviamo
In un mondo di fenomeni, molto spesso arroganti, con tanta ipocrisia,
E tanti youtuber non sono certo un esempio, ( non parlo di voi altrimenti non vi seguirei …. Ovviamente )
Lo specchio di questo periodo storico aime’ e’ questo…
La presunzione sovrasta la buona cultura e l’umiltà.
Luciano Bertelli fotografo.
Grazie Damiano, hai toccato un tema interessante tipico dei Circoli fotografici. Sono presidente di un circolo di Bologna da molti anni e questo é un problema che spesso si deve affrontare: fare commenti creando un equilibrio tra estetica e contenuti. Molte persone restano legate alle regole compositive vedendo in una fotografia solo quelle. Bisogna invece imparare a leggere su più strati.
Damiano, condivido il tuo pensiero e ti faccio i complimenti per la tua schiettezza: diretto, senza filtri, ma mai offensivo. Una qualità che ti rende unico!
La presenza dei professorini che analizzano con "squadra e righello" è una situazione normale in tanti ambiti. Per lavoro ho fatto sia il musicista che il programmatore e la fotografia è un hobby che prendo molto seriamente e sia sul web che in circoli o club, per queste discipline, ho sempre trovato quelli che si mettono in cattedra, spesso non accettando di mettersi in gioco. A fronte di una fotografia, o un'opera in genere, se mi emoziona appena la vedo o la sento mi impegno ad approfondire per capire cosa mi ha colpito ed imparare cose nuove.
Buongiorno, l'ho ascoltata con interesse e condivido molte sue considerazioni: sono da poco entrata in questo mondo e, per fortuna, ho incontrato un insegnante che ci ha parlato delle regole, ma soprattutto della possibilità di superarle, e lo ha fatto mostrandoci i grandi pittori e i grandi fotografi. Oggi, purtroppo, molte persone si sentono autorizzate a intervenire senza avere competenze, e, prima ancora senza possedere l' umiltà di ascoltare ,di osservare e di rispettare gli altri.
Condivido il pensiero.
Aggiungo anche una cosa però, che non c'entra con il caso specifico: bisogna essere aperti anche dall'altra parte a critiche pesanti.
Io personalmente non sono mai cresciuto grazie a quelli che mi rincuoravano o ci andavano leggeri, ma grazie a tutti quelli che mi prendevano a cannonate.
Ovvio che bisogna avere un po' consapevolezza da entrambe le parti, chi critica lo deve comunque fare in maniera costruttiva, ma assertiva. Chi riceve la critica deve essere pronto a digerire tutto e tirare fuori uno spunto di miglioramento in maniera asettica.
Troppo spesso mi capita di fare critiche costruttive a foto mediocri e ricevo risposte del tipo: "eh, ma a me piace così" oppure "eh, ma tu ha la macchina bella", e se la prendono sul personale. Non è così che si cresce.
Bravo Damiano! Non posso che sottoscrivere quanto da te detto! Buon anno a te e Roberto! Ci vediamo alle prossime masterclass!
Buongiorno, dal 1978 ad oggi ho frequentato numerosi circoli fotografici, purtroppo sono giunto alla conclusione che spesso sono la tomba della fotografia... 😔
😅
D'altra parte se passi il tuo tempo a dirti quanto sei bravo da solo non è che vai avanti molto lo stesso.
Egregio, il tema del sig. Damiano è legato a quanto spesso ci si barrichi dietro alle regole... Non di rifiutare il confronto. 😊✌️
Perfettamente condivisiblie. Finalmente qualcuno che parla in maniera competente di fotografia a tutto tondo. Un unico appunto. Americans di Frank fu massacrato dai critici all'inizio.
Concordo pienamente. Se si vogliono esprimere critiche, cosa assolutamente lecita, nel momento in cui un fotoamatore si mette in gioco, bisogna farlo con educazione.
Anche nei social, o meglio nei gruppi social, che hanno come tema la fotografia, é piuttosto diffusa l'abitudine di sparare giudizi negativi sulle foto senza alcun intento costruttivo, ma solo distruttivo. E' questa la ragione per la quale con molta probabilità cancellerò la mia adesione. Non é possibile che persone che si dicono appassionate o esperte di fotografia, facciano sfoggio solo di maleducazione senza essere capaciti in realtà di fornire un giudizio critico sulle fotografie. Grazie per questo video di cui condivido tutti i contenuti.
esiste un comune denominatore in certi atteggiamenti ed è l’età, in contro tendenza con la percezione comune sull’inaridimento dei giovani. capita che chi ha molta esperienza invece di usarla costruttivamente la usa solo come termine di giudizio. vedi i più grandi siti e forum ancora attivi in italia. poi ci si lamenta dei giovani…
Damiano, complimenti per la lucidità con cui affronti certi argomenti. Personalmente ho sempre sostenuto che la fotografia debba unire, non dividere. Per me la fotografia è partecipazione, condivisione di intenti, emozione, sensibilità, proposizione, e molto altro in una positività che al giorno d'oggi non è facile conservare. Certo è anche senso critico, ma solo sopo una autocritica. In passato partecipavo a diversi forum sul web, sulla fotografia, sulla musica, sui gatti (sono esperto in psicologia comportamentale del gatto). Insomma dopo un pò, proprio grazie alle problematiche che hai poc'anzi descritte ho abbandonato tutti i forum che stavo frequentando. Non ti dico le litigate che venivano fuori, insieme a concetti fuorvianti, non di rado farneticanti. Era diventato insopportabile. Molti non si rendono conto che non basta leggere tutti i libri di fotografia del mondo per saper fotografare, bisogna anche sviluppare un sano senso critico, ragionato e consapevole. La foto di Andrea non mi comunica qualcosa di particolare, ma apprezzo il suo sforzo e rispetto la sua visione delle cose, che rimane condivisibile come molti altri aspetti. Non solo, lo esorterei a continuare, il suo approccio concettuale è oltremodo interessante. E poi, concedimi... vedi io da mò sono convinto anche che... Sarebbe utile a un certo punto proclamare l'imbecillità come malattia sociale. Sono certo che chiunque abbia un minimo di sale in zucca mi possa non dico approvare, ma almeno comprendere.
Secondo me il punto di forza di questa foto è proprio la composizione, il fatto che la ragazza si trovi a margine del frame si può interpretare con la chiave di lettura della FOMO, fear of missing out, ossia lo stato di ansia sociale che deriva dalla paura dell'esclusione. Un selfie davanti alla Tour Eiffel non come ricordo di un viaggio, ma come modo per gridare al mondo "io ci sono", e allo stesso modo la ragazza invade il frame e la sua presenza è volontariamente frustrante per l'osservatore, oltre a rievocare anche la tipica situazione di chi vuole fotografare in luoghi turistici e si trova l'inquadratura costantemente invasa. Anche il fatto che ci siano i lucchetti in primo piano è rilevante perchè si possono anche essi intepretare come la banalizzazione di un gesto e la conseguente perdita di significato dello stesso. Nel complesso la chiave di lettura che trovo e soprattutto voglio dare a questa foto è la banalizzazione dell'esperienza.
Sul piano puramente tecnico non c'è molto da dire, l'unica cosa che non apprezzo molto è la gestione di luci e ombre che rasenta l'HDR e la rende leggermente piatta, ma mettendo da parte il gusto personale posso dire che rapportata alla chiave di lettura non è poi così tanto fuori tema.
Per quanto riguarda i circoli fotografici personalmente li farei sgomberare dalla polizia, e non aggiungo altro.
Buonasera Damiano concordo con quello che hai detto, per me la fotografia è un modo di espressione di ognuno in un dato momento ed è giusto che sia a mio parere così. Il giudizio di altre persone fino ad un certo punto puo contare affinché questo sia costruttivo se offensivo no. Per me Andrea ha fatto una foto certo diversa ,ma bella e forse diversa dai soliti canoni e questo ci fa riflettere per migliorare se stessi e per trovare altri stimoli per fotografare. Concludo dicendo Andrea continua così la foto mi piace
questo atteggiamento critico è uno dei motivi del calo di frequentazione di comunità fotografiche di appassionati. gli stessi ambienti dove poi le stesse persone si lamentano del calo di qualità generale, come se ne fossero fuori.
Non ho mai frequentato circoli fotografici, ma devo dire che le esperienze fatte in aula con i Maestri Francesco Cito e Monica Bulaj, mi hanno fatto capire che le "regole" fotografiche, si assumono, si assimilano e ce ne si dimentica, nel senso che poi verranno fuori in maniera automatica, ma non sono loro a dettare le regole del gioco.
Ogni foto può sempre essere soggetta a qualche critica, e forse sono così autocritico, che ancora non mi sono voluto mettere in gioco e inviare una foto qui, ma penso che a parte qualche spunto per dare anche una visione diversa all'autore il bello dei feedback dei PhotoTips sia proprio andare a fare quella lettura a strati, emozionale e narrativo delle foto stesse.
Se una foto non ti provoca un'emozione o non ti racconta un fatto, un'epoca o altro, ne svilisce il senso. Non è certo il caso di Andrea, su cui ho sicuramento espresso il forte stacco dei piani, quasi come se fossero foto diverse, ma questo amplificava il concetto narrativo stesso della foto.
Ancora Bravo ad Andrea!
Buone riflessioni a tutti!
Damiano, apprezzo molto quello che dici, soprattutto lo spirito con cui lo fai! Una foto può avere un valore in molti modi diversi inevitabilmente molto soggettivi e comunque l'applicazione rigorosa di regole "geometriche" è sostanzialmente impossibile. Soprattutto, l'arroganza e la maleducazione sono sempre inaccettabili e squalificano chi le usa.
Buongiorno Damiano,
mi trovo, come quasi sempre accade, d’accordo con il tuo pensiero.
Volevo aggiungere una cosa, che sarà sicuramente fuori tema ma vediamo se riesco a farmi capire…
Noi non professionisti spesso non abbiamo tempo per studiare al 100% lo scatto, ma come dite voi aver immagazzinato nel cervello immagini di qualità, ci rende automatico il riconoscimento di qualcosa di interessante e quindi scattiamo.
Poi è certo che magari la composizione non sarà perfetta, che in post riusciamo effettivamente a rendere quello che volevamo ecc ecc
Ma avere la possibilità di condividere con voi i nostri scatti è davvero importante per la nostra crescita.
Saluti,
Stefano Rando
Hai ragione, non si riflette più ma si giudica solamente e in maniera semplicistica e non stimolante. 📷👍🏻🤗
L'analisi di una fotografia è estremamente complessa. Io ho trovato un aiuto in un libro di Augusto Pieroni, 'Leggere la fotografia'. Uno schema suggerito ricalca quanto hai esposto: nella valutazione di una foto intervengono tre ambiti di indagine (Contesti, Forme, Contenuti) che si sovrappongono in modi diversi, nessuno dei tre deve mancare ma il peso può essere diverso. Questo implica la necessità, come ripeti spesso, di avere cultura anche 'storica' sul mondo della fotografia.
Salve Damiano e buon anno nuovo, spesso mi vado a riguardare i vostri video passati anche per mantenere viva la memoria sui prodotti che voi testate e su un video di 8 mesi fa ( confronto casa Fuji tra xt 5 e x 100 Mark 6 ) avete parlato di fare un video dedicato alle schede di memoria SD.
Pensi che sia arrivato il momento di farlo questo video anche per chiudere il cerchio fotografico?
Se pensate insieme anche a Roberto di farlo spero che riguardi nn solo le schede SD tipo Sabrent ma anche le più economiche Sandisk o le Lexar ecc. Poi ovvio se ci date qualche dritta anche su Brand meno conosciuti ma allo stesso tempo validi, meglio ancora.
Grazie sia a te che a Roberto che mi intrattenete in modo intelligente e pieno di perizia durante il mio lavoro, vi ascolto sempre molto volentieri e anche se nn vi conosco personalmente, vi ritengo ottime persone anche molto simpatici, grazie a presto.
A me la foto di Andrea era piaciuta molto. Una immagine che racconta la "distorsione" del mondo moderno, dove reale e virtuale si sovrappongono, con prevalenza di quest'ultimo. Bravo Andrea, avanti così!
Mio Caro Damiano!...c'è troppa gente in giro con la sindrome del Marchese del Grillo!...troppa veramente, in ambito fotografico sta aumentando in modo esponenziale! Aimè! un abbraccio grande e Felice Anno Nuovo!
Bravo bravo per la tua riflessione!
Condivido Damiano, c’è sempre stato in fotografia quel modo di criticare, non al limite, ma proprio arrogante e maleducato. Questa cosa l’ho notata in persone che sanno 4 cose in croce e siccome si sentono in difetto sono violente.
L’importante é capire dove si va a mettere la propria foto e non esporsi al pubblico.
L’effetto di questa rabbia é che molti le proprie foto non le manderanno più online. Ed é un peccato.
Credo che i commenti negativi riguardo al tema compositivo e non quelli derivanti dal tema del fotomontaggio che non condivido, siano legati al fatto che il commento stesso, su questo canale, non possa avere dimensioni eccessive. Le note positive della foto le avevi elencate tu stesso e di sicuro tanti, compreso me, le avevano trovate corrette. Magari, sbagliando, si tende a sottolineare gli aspetti che non sono piaciuti, per dare uno spunto di miglioramento. Non sono convinto che sia un discorso di fare o no i geometri. Complimenti per questo video, che a sua volta dà spazio ad una riflessione 👍🏻
Buongiorno e Buon Anno a te e Roberto. Certo che ti hanno fatto proprio arrabbiare certi commenti su quella foto ! 😁 Anatema vi colga incolta plebe da circolo fotografico !!! (e invece di un fulmine si accende un flash) 😅. A parte gli scherzi io apprezzo molto anche Phototips e ho già commentato il video in questione, tra l' altro in modo educato e propositivo ma comunque critico per certi aspetti tecnici e compositivi che riguardano la foto. Non sto a interpretare le reazioni esagerate o maleducate di altri che sono comunque sbagliate, ma al di là di questioni tecniche, non soltanto nelle arti come la fotografia ma in generale, se qualcosa alla gente non piace, non piace. Punto. La gente non è Damiano. Sarà il pubblico sbagliato, il momento sbagliato, ci sarà qualsiasi altro motivo, ma se non piace, non piace, non c' è niente da fare. Parlo ovviamente di ciò che può piacere a tante persone, e nessuno può essere certo di sapere a priori cosa funziona e cosa no. Magari si potesse ! Trovo invece molto interessante (lo so, sono fatto così) il contrasto che si è creato fra il tuo giudizio sulla foto e quello del (tuo) "pubblico" nei commenti. Così come fosse un contrasto nella composizione di una foto, secondo me dovresti analizzarlo per bene.
Beh grazie (in modo costruttivo) per il cazziatone. Di pancia la foto non mi era piaciuta molto, anche se non ho commentato perché ritengo inutile un commento senza motivazioni, e riconosco di essere stato superficiale nel guardarla fermandomi alle sole sensazioni. D'altronde vi seguo proprio perché non mi basta più la "pancia".
Ho provato sulla mia pelle una cosa simile. Ho mandato una mia foto a un fotografo che seguo che commenta e analizza le foto sul canale come fate voi. Naturalmente la mia descrizione mi esula dal fare nomi. Ho apprezzato lecsur critiche tra l' altro garbate perchè da fotoamatrice mediocre quale mi reputo credo che le critiche di chi ne sa più di me aiutano a crescere. La cosa strana però è che la stessa foto la avevo inviata ad un altromsu un altro canale ed invece ha ricevuto molti più appprezzamenti del primo. Non solo, mentre nel primo caso addiritturra mi si diceva che non era comprensibile il soggetto, nel secondo caso la foto veniva apprezzata poroprio perchè il soggetto si diceva che lasciava spazio s più interpretazioni. Poi ci sono altre analisi, tipo composizione, esposizione ettc, etcc. Non ero allora a conoscenza che anche voi facevate queste analisi. Sarei curiosa di mandarvela, ma non riesco a trovare dove inviarvela. E cmq pur non avendo per fortuna avuto ne critiche feroci, ne apprezzamenti wow, rimango alla fine fel parere di quanto la fotografia sia alquanto soggettiva. Non per questo è giusto appripriarsi del diritto di commentare malamente e atteggiarsi a fare dei professori, solo perchè una foto può o meno piacere. Ci vuole tatto ed educazione. In un altro canale che seguo di uno street photography, durante una live di questo tipo, un tale si era inserito appunto cominciando a criticare e a offendere una foto che era stata presentata. Il fotografo del canale lo ha subito escluso dalla live. Grande persona, l' ho apprezzato per questo..
Sono nate prima le regole o prima le foto? Direi prima le fotografie, che danno emozioni a chi le osserva, e nel tempo dalle belle fotografie hanno estrapolato e codificato delle regole per suggerire a chi non ha esperienza come comporre le sue prime foto in modo da avere un aspetto più piacevole. Ma il fulcro rimane l'emozione trasmessa, non l'aderenza agli standard. Regole possono essere un mezzo, non il fine.
Guarda io sto partecipando ad un circolo fotografico e una volta al mese circa si fa la criti-cup ognuno porta una foto e per ogni foto 2 altri partecipanti criticano la foto e poi si vota, ma non la foto, ma la critica della foto, se la foto è stata capita, se ha trasmesso quello che il fotografo voleva, se tecnicamente era corretta, ecc. Devo dire che è molto utile e che però alcuni ogni tanto ci vanno giù pesante, io ad esempio non riesco mai ad essere così duro. In ogni caso questo tipo di critiche viene fatto verso persone con esperienza fotografica e quindi ci sta anche.
Al di là delle critiche a quella foto, per me solo discretamente buona (tutti quei lucchetti in primo piano erano necessari?), all'autore va riconosciuta la disponibilità a darci persino il raw! Questo per chiudere la bocca a chi lo accusava di fotomontaggio. Grande questo autore. Io ve lo ripeto, con umiltà, se potete per questa vostra rubrica molto interessante richiedere agli autori dati exif, almeno uno screenshot del raw file e forse anche una spiegazione secondo lui della sua foto ( le foto dovrebbero parlare da sole, ma visto che andiamo tutti di fretta purtroppo qualche patola sarebbe d'aiuto). Non ultima la richiesta della pubblicazione da qualche parte in alta risoluzione( con tutti i watrmarks di disturbo che vogliono. Perché poi tanto la foto si potrà giudicare anche in bassa risoluzione. Servirebbe solo per evitare falsi colori ecc.). Per quanto me la sia riguardata su grande monitor, alla risoluzione max di y tube, non è molto chiara.
Come state facendo ora la rubrica (apprezzabilissima) seconde me non funziona bene.
Ho fatto un corso di fotografia alcuni anni fa in un circolo fotografico.
Ho un buon ricordo del corso e delle persone, molto meno dell’atteggiamento, che descrive precisamente il titolo del video.
Rimasi un po’ stranito da come veniva ridotto tutto a matematica e geometria.
D'accordo su tutto.
I criticoni ci saranno sempre.. c'è poco da fa'... sembra che basti prendere uno spunto di qualunque tipo o un vecchio insegnamento di qualcuno e applicarlo a un'opera pittorica o fotografica per spiegare perché la tale opera non è giusta o non dice nulla o è sbagliata... allora, io non voglio ripetere il mio commento sotto l'altro video, non ho la verità in tasca, ecc, ma mi intendo abbastanza di fotografia, la "pratico" da vent'anni oltre ad aver letto e studiato centinaia di libri fotografici, di grandi fotografi famosi e meno famosi e devo dire che mi stupisco sempre.. cioè trovo incredibile quanto sia difficile ammettere che spesso le critiche non sono costruttive. Salvo il parere/gusto personale, bisognerebbe imparare a guardare al di là degli schemi mentali che abbiamo o il desiderio di dire per forza cosa non va. Sembra quasi un lavoro trovare il punto meno forte di un'opera e calcare su quello tutta una critica che nemmeno un cantiere in costruzione... ci sono foto che vanno criticate certo, anzi ci mancherebbe, lo facciamo tutti senza dubbio però diamine.. cerchiamo che cogliere il senso o di imparare qualcosa che potremo utilizzare noi nel nostro lavoro. Nessuno è già arrivato e nella fotografia si impara tutta la vita. E' un lavoro di continuo studio, allenamento visivo e mentale e ricerca.
Forse il problema risiede in questa era storica dove la cosidetta foto "wow" sia oggi il punto di riferimento per molti, i quali iniziano ad approcciarsi all'ambito fotografico cercando in primis l'approvazione del mondo social. Capire la lettura della fotografia di Andrea é un pò come capire il linguaggio acid jazz di Mingus senza capirne le motivazione sociali che lo hanno portato a comporre quel tipo di musica. Ma é difficile capire il messaggio di questa foto con un singolo scatto e non in una serie di scatti contestualizzati dove più soggetti vivono una realtà virtuale dentro la realtà, uno story telling avrebbe chiarito o per lo meno vincolato il messaggio di Andra.
Comunque a me la foto piace😊
Ivan
Capire non è sinonimo di piacere. Posso studiare Mingus fino a capirlo meglio del suo psicanalista, ma preferirò sempre ascoltare i rumori di un cantiere petrolifero -parere MIO, ovvio. D'altra parte non so nulla di musica popolare russa, ma -sempre personalmente- la trovo deliziosa. Non cadiamo sempre nella presunzione da Liceo Classico che se studio allora il mondo non avrà più misteri.
@AlbertoNencioni personalmente sono per le cose semplici e immediate, qualsiasi opera a mio parere deve essere immediata e trasmettere senza nessuna analisi approfondita.
La fotografia più efficace non è quella che ammiriamo, ma quella che ci fa discutere.
Tutte le foto dell' autovelox sono arte, con questo criterio. Mentre l'afghana di Steve McCurry o il bambino in bici con la baguette di Elliott Erwitt sono belle e basta, schifo cacca.
Nel circolo che frequentavo io c'era il problema opposto, troppo buonismo, tutti bravi e sempre tanti applausi, quando il 95% delle volte le foto erano mediocri.
E quando uscivi dalle famose "linee guida", gli scatti venivano valutati sempre male perchè le analizzavano come fossero ingegneri. Una volta mi dissero che la mia foto non era un ritratto perchè la modella aveva gli occhi chiusi🙄. Ho abbandonato questo mondo e ho iniziato a parlare con i veri fotografi,quelli che campano con la fotografia, quelli che fanno i matrimoni e devono portare il pane a casa,ho iniziato a vedere mostre,ho iniziato a comprare libri di Frank ,di Avedon, di Newton ,di Salgado,di Ghirri, di Pellegrin ecc.
Non so se la mia fotografia è migliorata,ma di sicuro adesso ho la consapevolezza dei miei limiti e ogni tanto,solo ogni tanto perchè non sono un talento, la foto la sento quando arriva.
Detto questo, bisogna avere il coraggio di criticare senza offendere, la fotografia secondo me non deve essere nè democratica nè popolare, la fotografia fatta dai fotografi veri intendo. Se la fotografia è "un segreto dentro a un segreto" come diceva Diane Arbus, il messaggio di questa foto lo trovo invece molto diretto e ormai inflazionato. E descrivere la banalitá, il kitsch e i costumi mordi e fuggi di oggi(che sono temi scontati)in maniera originale,è assai difficile secondo me. Preferirei una spiegazione dell'autore a questo punto.
Condivido pienamente, grazie
Perché molti si sentono fighi sono cercando di annientare gli altri. Non hanno capito che la grandezza sta nell’ apprezzare gli altri, incoraggiarli, e semmai se ce ne fosse bisogno, dare un suggerimento education! C è anche da dire che troppe persone davanti a un suggerimento educato leggono solo che si sentono giudicati come sbagliati . Però è un problema tutto loro .
Purtroppo non posso mettere più di un like a questo video, ne metterei diecimila perché condivido tutto quello che hai detto.
Esperienza personale in diversi circoli fotografici esattamente opposta a quella descritta. Riscontrato un continuo addolcire della pillola, complimenti gratuiti costanti, servilismo fidalizzato a tenere iscritto l'autore e critiche sempre volutamente ignorate. A trovarne circoli dove ti criticano, ovviamente con cognizione di causa e costruttiva, ripeto a trovarne.
Io da quella foto, che non mi piace, traggo un messaggio più complesso, oltre alla dissonanza cognitiva nella quale viviamo, mette in risalto per la dimensione cui è stata assegnata alla ragazza, l'ego di comparire davanti agli occhi degli altri attraverso il selfie con la torre Eiffel sullo sfondo. Quindi la foto funziona, non mi piace, ma sicuramente funziona.
Eccomi qua! Sono l'autore della foto. Che dire? Innazitutto un grande grazie a Damiano che seguo ormai da anni e che continuo ad apprezzare la sua persona, il suo lavoro e la sua onestà intellettuale. Per quanto riguarda la foto, quello che posso dire è che ne sono fiero, molto fiero. Lo sono stato appena ho finito di scattare tutta la serie (con questa ragazza ce ne sono altre). A proposito, ho mandato a Damiano via Wetransfer gli altri scatti da cui questo è stato selezionato in modo da poter vedere e capire il perché di questa composizione e addirittura ho inviato anche i file .xmp e .acr relativi al raw originale per mostrare la post che è stata fatta (quindi più a nudo di così!) Non è che Damiano ne abbia bisogno perché con la sua analisi è riuscito a carpire ogni singolo dettaglio sia tecnico che emozionale se così lo vogliamo chiamare. Inoltre in questo video dedicato, ha avuto la giusta intuizione di cogliere in pieno ciò che succede nei circoli fotografici (te pozzino Damià 😂). Ne ho avuto esperienza anche io che, su gentile invito di alcuni soci ho iniziato a frequentare e portare nel tempo alcuni miei lavori prendendomi megacazziatoni per cose assurde, cose che Damiano ha saputo spiegare benissimo in questo video. Nonostante tutto, ho continuato a mettermi in gioco, a documentarmi e studiare per quanto mi è possibile, lasciandomi alle spalle tutti i commenti inopportuni che mi sono stati fatti e tenendo come tesori le critiche costruttive. Sono un fotoamatore non professionista. Sono un operario e riesco a fare foto nei ritagli di tempo e quando mi concedo qualche piccola vacanza. Dicevo, sono fiero di aver fatto questa foto e a me piace. Il fatto che sia stata scelta tra tante per questa rubrica e che sia stata apprezzata da una persona che so da quale pulpito stia parlando per me è stato come vincere un concorso. E soprattutto sono felice per il fatto che abbia smosso tante acque per me significa che nel bene e nel male abbia fatto una differenza, con buona pace della regola dei terzi, della squadra e del righello 😉, se le tengano pure i vari detrattori-leoni di tastiera. Io continuo a scattare e cercare di crescere fotograficamente e come persona per quanto mi è possibile. Nessuna offesa, nessun rancore, tanta soddisfazione. Un caro saluto a tutti, e mi raccomando: testa alta e occhio vigile 😊
Una ... serie ?
@AlessandroC-ck6rlsì, nel senso che non è l’unica foto che ho scattato alla ragazza, questa è quella che ho scelto
parlando di squadra e righello è famoso un vecchio articolo (parliamo del 2009) intitolato "Se I Grandi Fotografi Postassero Sui Forum" dove si simulava la presentazione su forum di un grande autore e le critiche poste alla fotografia pubblicata. dal 2009 ad oggi non è cambiato nulla; gli scatti vengono sempre analizzati secondo l'aderenza alle regole di base senza sforzarsi di guardare "oltre". considerando, anche, che il 2009 non era ancora pesantemente influenzato dalle dinamiche simili ad instagram & co. Dimostrazione che. purtroppo, già 15 anni fà (sicuramente ancora prima) si privilegiava l'aspetto tecnico a discapito del contenuto
In un forum puoi SOLO discutere di aspetti tecnici, è l'unica cosa che hai in comune (DOVRESTI avere) con gli altri partecipanti. Il contenuto piace a me sì a te no ed abbiamo ragione tutti e due, è inutile - e concettualmente mal posto- discutere.
Ciao Damiano buon anno
La foto di Andrea è pregevole.
Square and ruler..... caro Damiano, come stra giustamente hai detto, sono i circoli fotografici (alcuni, molti forse, ma ne avrei uno in particolare da segnalare nella mia città) a divulgare certi metodi. I "soloni" di questi agglomerati, sparano arrogantemente e irrispettosamente sentenze col righellino in mano (e in testa) e giudicando spocchiosamente i cromatismi di foto proiettate su uno schermo tramite un proiettore di pessima qualità che falsa tutti i colori. Da quel circolo, in cui mi ero iscritto per imparare qualcosa in più sulla fotografia e da cui poi sono immediatamente uscito, ho "imparato" solo a come non ci si deve comportare per non sconfinare nella strafottenza, nella maleducazione, nell' egocentrismo estremo, nella limitatezza mentale. Ecco, questa è la fotografia di "certi" circoli, che generano poi cosiddetti fotografi, che replicano certi atteggiamenti e "giudizi". Poi sicuramente, da qualche parte, ci sono probabilmente anche club fotografici che non vagano sopra le righe (ne' dentro ai righelli) come quelli sopradescritti. Da allora mi rivolgo solo a corsi/workshop tenuti da professionisti (uno di questi è spesso nel tuo canale), i quali non si sognano nemmeno di avere quei rozzi e nauseabondi comportamenti. Costano un po' di più, ma quello che si ricava è incommensurabilmente più significativo dal punto di vista fotografico ...e anche dal punto di vista umano e soprattutto civile.
A volte poi scattiamo fotografie che ricordano i grandi maestri, o per lo stile o per l'uso dei colori all'interno del fotogramma o per il gioco delle quinte o per i soggetti ritratti ecc e non c'è niente di male; voglio dire, se qualcuno, in una fotografia, ha ricordato questo o quel fotografo, è più che normale... dopo tutte le ricerche fatte, le immagini viste, soprattuto quelle più note o che amiamo di più, capiterà sempre di fare alcune foto simili perché le abbiamo nei famosi cassettini della memoria, in testa abbiamo sempre un database di immagini per citare il mio amico Francesco V.
Damiano, perdonami : la mail a cui inviarvi fotografie? Grazie mille! Domenico
La foto di Andrea mi fa pensare un po' allo stile di Martin Parr.
Cioè il voler documentare l'uso morboso del selfie, ad esempio.
O anche gli accostamenti tra elementi molto diversi tra loro.
Un ottimo protocollo da rispettare in questi casi ma più in generale nella vita consiste nel porsi e rispondere a due semplici domande:”Cosa mi piace di quest’opera? Cosa avrei fatto diversamente?”
Come no. Cosa mi piace di un Notturno di Chopin? Come lo avrei suonato meglio io? Altrimenti detto: per capire se lo stufato fa schifo devo avere il diploma di chef?
Ti sottoponi alla critica con la stessa apertura con cui la poni? é una delle regole che ho letto da qualche parte sul web.
Tutto giusto. Ma oggettivamente la foto non mi pare un granché.
Lo dico con il massimo rispetto in quella foto non ci trovo granché di un qualcosa che mi comunichi sentimenti.
Direi magari sbagliando una cosa turistica.Purtroppo a mettersi in gioco nell'arena si rischia sempre figuriamoci oggi .Preporrei che il poveraccio che coraggiosamente si sottopone a come è giusto alle critiche preventivamente trovi dei sostenitori che difendano il lavoro ed argomentino alle critiche quando sono eccessive.Smascheranfo invidie e ignoranze di alienati.
Per curiosità dove postate le foto?
su carta 10x15 poi le porto a mia nonna che mi dice che sono molto bravo.
Due sono le forme di comunicazione e d'arte che fin'ora consideravo più democratiche: la fotografia e la musica... Ognuno poteva sentirsi libero di apprezzare o criticare o disprezzare il brano o la fotografia senza essere considerato ignorante senza nessuna cultura... 🤔
Ok finito di vedere il video.....allora, io non ci vedo assolutamente un fotomontaggio, c'era il sole e si vede, oltre che dal terreno, dalle zone illuminate della ragazza, quindi è ovvio che i colori sono più accesi o luminosi (come preferite) , e se dobbiamo essere pignoli anche alcune parti delle frange della gonna sono bruciate, ma sono aprticolari minimi, a menon interessa proprio, sono parti talmente piccole che solo a voler "essere pignoli" si da peso, a me non disturbano, e poi può anche essere che la correzione di quelle minime bruciature (nuvoletta e gonna) andasse a compromettere il resto della scena sottoesponendo le parti già scure, il cielo non era certo semplicissimo e tra alcune nuvole c'era abbastanza differenza, avrà dovuto accettare dei compromessi.
Poi se vogliamo parlare delle dimensioni della ragazza rispetto alla torre, quella è prospettiva, di certo non erano sotto la torre, alla fine è come quelli che si fanno fare le foto a Pisa e fan finta di reggere la torre per impedirne la caduta.
A me la foto piace, e per quanto riguarda il mio commento sulla composizione è una cosa soggettiva, ognuno nel mirino vede il suo mondo, poi, come già detto, può anche essere che trovandomi la anche io avrei composto come lui.
Per quanto riguarda i circoli: c'è stato un tentativo di creare qualcosa, poi io ho mollato, ero stufo di sentirmi dire che non avrei dovuto prendere Pentax, ma un'altra marca, che Pentax non si era mai vista ai servizi fotografici, e altre stronzate simili, alla fine partivo già in svantaggio perchè avevo "la fotocamera sfigata" , espandi questa cosa al web e subito capisci per quale motivo alcune case sono morte e altre stanno affogando....anche qua tra le tue pagine alcuni ex possessori di FF passati felicemente a m4/3 si son visti rispondere che erano le prime persone che vedevano felici di aver perso qualità....ovviamente cose dette da persone che non hanno mai impugnato una m4/3.
Andrea
Buonasera Damiano, condivido quello che dici, ma sinceramente Io questa foto non l'ho capita.
La foto e' l' espressione di ciò che una persona vede e cerca di trasemmettere.sta a te leggere il messaggio.
Io personalmente posso imparare anche da deficiente, perché un deficiente ha un suo modo di vedere il mondo che io non ho.
Io non mi permetterei mai criticare una foto,cerco solo di immedesimarmi in quello che l'autore cerca di esprimere.
Squadra e righello potrebbero essere usati efficacemente da chi pretenderebbe di averlo sempre più lungo invece di cooperare nella crescita, vedi che poi non si butta via niente.
Mi piaci sempre di più
Se vedono le mie tabula rasa… 😅 scherzi a parte ho un problema nel triangolo del esposizioni con la mia apsc , per cui sarò sempre contento quando mi darete dei feedback. Per i soggetti scatto quello che mi piace quando lo vedo e soprattutto se mi deve lasciare un ricordo, per cui non raccoglierò mai il consenso popolare 😂😂😂
Siamo in due!
Allora, ho bloccato il video ad 1 minuti e 05 e sono andato a vedermi il video della foto che purtroppo mi ero perso, trovo inutile commentare li a distanza di tempo quindi ora metterò il mio parere sulla foto di Andrea e poi continuerò ad ascoltare il video, se serve ricommenterò.
A me la foto di Andrea piace sia come colori che come luce, ed anche l'idea interpretata da te è buona (Parigi - lucchetti - amore) , e la ragazza più che bambina ed egocentrica al definirei sognatrice per via della borsa con topolino.....unica cosa io avrei composto, sacrificando l'altezza, facendo si che la Tour Eiffel fossero ai lati del fotogramma, o al più avrei croppando la foto tirando giù dal lato superiore sinistro, ma questo va a gusto, e poi bisognerebbe essere li e vedere com'è davvero, guardando la foto a pelle avrei composto così, poi se fossi stato li avrei composto come lui, chissà.
Questo il mio pensiero sulla foto, ora proseguo col video.
Andrea
Buon anno a te,e a Roberto. Sempre ottimi video.
Io lo dico sempre ai "chiacchieroni" che sento e vedo nei vari canali qui su UA-cam (non voi) che criticano e sparano cavolate senza sapere neanche di che cosa stanno parlano (su foto e video): "passate dall'altra parte della barricata e fatele VOI le cose". E' facile stare sempre all'opposizione... Fateci vedere VOI quello che sapete fare e quanto siete bravi. Dopo di che fatevi criticare dai chiacchieroni come voi che magari vi dicono che quello che avete fatto fa schifo... Però poi non vi dovete offendere... capito? Magari facendo questo imparerete qualche cosa. Saluti
Tutto bello tutto vero, ma in nome di questa ricerca dell' emozione e del rispetto per la sensibilità dell' autore, e continuando a citare l'abusatissima belinata del "le regole ci sono per essere infrante", ormai è obbligatorio accettare, anzi, SANTIFICARE qualunque rigurgito immaginifico alla valàchevaibene. Anzi, se uno prova a dire che una immagine sfocata o mossa può essere un momento magico se la scatta Cartier Bresson, ma resta una schifezza totale nell' altro miliardo di casi, ecco che diventa un formalone, un rigido, un fassìsta. Una foto può essere analizzata solo in due modi: formalmente o con la pancia. L'arte è come le barzellette, non si spiega, è parziale, ghettizzante, colpisce abbastanza a caso, non la insegni e non la puoi copiare: ma la richiesta di rispetto per un MINIMO di dignità formale è legittimo.
Io non scatto foto artistiche, non ho il dono e neppure ròsico, così come non mi arrovello perchè non sono Mozart o Rocco Siffredi. Però mi sono fatto un mazzo tanto a studiare tutta la tecnica che serve a produrre un' immagine piacevole, e la so relizzare in digitale, in 24x36, in 6x6, con la panoramica russa a obiettivo mobile e forse (mai provato) anche col foro stenopeico. Nessuno si strapperà i vestiti o cadrà svenuto se gli scatto un ritratto, ma va a casa con un immagine gratificante, leggibile, somigliante - e come la so fare io la so criticare se la fa qualcun altro, ma limitatamente a ciò che è misurabile e ripetibile, squadre e righelli inclusi. Se invece la domanda è MOLTO più difficile, e cioè "Ti piace?" posso solo rispondere anteponendo un chiarissmo PER ME.
Ma non mi vengano a contrabbandare dei blob grafici come imprescindibili espressioni del "così sono me stesso" e iN QUANTO TALI entità superiori, perfette e intoccabili - divento verde, grossissimo e incazzato. 😁
Sarebbe il caso che la smettessero di insegnare le cosiddette regole di composizione.
tutti a fare foto al mare con l'orizzonte storto.
Complimenti
Il tuo impegno Damiano è ammirevole, lo dico con sincerità perché sei uno dei pochi che entra nel merito, e lo fa sempre con attenzione e competenza.
Questo secondo video per chiarire concetti sui numerosi commenti a quella fotografia l'hai sviluppato molto bene, e la logica di questa tua riflessione è chiarissima.
Tutto limpido e condivisibile quindi?
Non proprio, almeno non completamente.
Se guardiamo i diversi "angoli" di una possibile analisi, posso provare a scindere le varie sfaccettature che emergono dai due video:
Da un lato hai perfettamente ragione...
...e mi riferisco al rispetto che è dovuto a chi si espone con una (o più di una) fotografia, al fatto che in molti potevano risparmiarsi commenti che mettevano in dubbio la buona fede dell'autore, commenti che addirittura davano per scontato che fosse un fotomontaggio ecc...
Da un altro lato è ancora vero che in moltissimi casi l'esempio di misurare (valutare) una fotografia con "squadra e righello" non ha alcun senso... dal momento che faccio Street Photography da quasi 50 anni, con me sfondi una porta aperta, pertanto rafforzo il tuo pensiero in questo senso, considerando la tua osservazione sui tecnicismi assolutamente sacrosanta.
Da un altro lato ancora, sul fatto che si può comunque prendere "quel po' di positivo" che ogni fotografia può contenere (o che "certamente" contiene) c'è un po' più da discutere...
...se infatti da una parte questo è vero, resta sempre il "peso" e il "rapporto" tra ciò che l'immagine può contenere di interessante e quella che si può definire come "pregnanza semantica" che, in questo caso, trovo "povera" e "scarsa" e che mi fa arrivare il contenuto narrativo molto debole, e l'immagine decisamente banale.
La tua interpretazione (13,04) sulle "persone che si fanno il selfie e non si godono più la realtà reale" (interessante gioco di parole), la sento, in questo caso un decisamente "forzata" (senza entrare ora in disamine su quanto chi si fa un selfie non si goda la realtà...)...e, in aggiunta a questo, anche volendo attribuire questo significato/messaggio a una fotografia, ne vediamo talmente tante di queste situazioni in giro, che per arrivare a raggiungere una "pregnanza semantica" che possa definire uno scatto "street photography", serve decisamente qualcosa di più.
Ed eccoci, quindi, ad un ulteriore "lato" dell'analisi: il lato con il quale è stata presentata questa specifica immagine: "Street Photography: raccontare la condizione umana in uno scatto"...
... l' immagine è stata presentata come:
Street Photography due punti...
Come ti ho già scritto nel mio commento al video di presentazione della fotografia di Andrea, ribadisco il mio pensiero riportandoti le stesse parole:
"La Street Photography è un genere di fotografia molto molto complesso, e le immagini che funzionano davvero sono abbastanza rare... ...questa fotografia la trovo decisamente banale e, nonostante il fatto che sotto il genere street photography in moltissimi ci mettono erroneamente di tutto (cosa che trovo terribile), io questa immagine non la classificherei mai sotto il genere street... è semplicemente uno scatto di reportage di viaggi.
Una foto deve
" emozionare" se è un po' storta chi se ne importa😅
capisco che siamo nel 2025 e dobbiamo essere tutti buoni e bravi, ma per chi viene dai tempi di flickr il roast me/foto alla graticola era la assoluta normalità quando si chiedeva una critica ci si beccava la critica e si difendeva la propria foto. Se poi uno scriveva boiate veniva a sua volta preso a schiaffoni. Non bisogna chiedere un confronto per ricevere i complimenti, per quello c'è la nonna.
Condivido
Dopo avere visto due mostre fotografiche a Roma, una di un grande maestro e l’altra frutto di un lavoro di una grande casa produttrice di macchine fotografiche, rivaluto la foto di cui stai parlando, pur continuando a non piacermi…
In ogni caso penso che una foto non debba essere spiegata ma deve arrivare dritta a suscitare un’emozione. Capirla perché qualcuno te la spiega a mio parere non è il massino..
@@Giacomo29351 Concordo pienamente.
L’elemento più importante è sicuramente il rispetto azzardare giudizi su un montaggio guardando una foto in un video mi pare quantomeno azzardato oltre che irrispettoso sia per chi propone la foto che per chi ha valutato che fosse degna di essere proposta. Sarebbe come dire che tu o Roberto siete due polli.
Personalmente provo a esprimere a volte delle valutazioni sulle foto che proponete più per fare esercizio io nell’analisi della composizione che per una critica oggettiva alla foto proposta. Tra l’altro l’elemento che più mi ricordo di questa è stata la tristezza che mi ha suscitato.
La foto è come un quadro........difficile tagliarli con un coltello.
Sono anni che le agorà, soprattutto televisive e social, sono diventate una gogna. Io comunque, essendo geometra, capisco il problema del "fare il geometra" dove non serve 😂
il problema è che bisognerebbe accendere il cervello prima di scrivere, questa critica a cosa serve? Perché tagliare le gambe a un fotografo che sta crescendo e chiede solo un giudizio e consiglio sul suo operato? Ci vuole coraggio a esporsi, chi di noi lo farebbe? Qualcuno conosce l'autore del della fotografia? Vi siete chiesti CHI è la la persona che stavate denigrando? Magari dopo le vostre critiche non farà più uno scatto fotografico, o magari invece sarà uno stimolo per andare ancora più a fotografare ma come facciamo a saperlo? Mi dispiace dirvelo ma questa è una sorta di violenza verso questa persona, Tutti hanno diritto a esprimersi ma le cose si possono esprimere in diversi modi, senza offendere o senza ergersi a tuttologi della fotografia. Intelligenza e umiltà da parte di tutti per favore, poi ci si lamenta della violenza sui social ma se non cominciamo noi..
Scusami Umberto
Ma a chi ti riferisci?
@@riflessionifotografiche
Scusami Damiano, non mi sono espresso chiaramente. Con il mio messaggio ti stavo dando ragione e mi rivolgevo a chi ha mosso critiche al limite dell'offensivo come tu stesso hai detto. Bisognerebbe apprezzare a priori chi si espone al giudizio di fotografi esperti come voi e chiede un parere allo scopo di capire dove può migliorare e dove ha agito correttamente.
Al posto di Andrea ci può essere chiunque, se non piace la foto che viene analizzata, abbiamo diritto di scriverlo ma anche il dovere di esprimerci in maniera civile e dare spunti di miglioramento se abbiamo da darne.
Ho grande stima di te Damiano e anche di Roberto, dopo tutti questi anni a seguirvi e grazie ai pochi messaggi che ci siamo scambiati è un pò come se vi conoscessi. Voglio difendere realtà come Riflessioni Fotografiche o come Promirrorless, perché danno tanto senza chiedere niente.
Realtà fatte da chi ama la propria passione e vive anche un pò per essa, solo così si spiega chi dà senza chiedere.
ciao,
Umberto
... e, più che altro, essere educati!!!
Anche io una volta volevo iscrivermi ad un Circolo fotografico, ma poi ho visto la troppa chiusura mentale ed ho rinunciato…
Clonate quest'uomo per favore 👏👏👏
se la foto "funziona" perchè comunica o è funzionale ad un qualcosa ok , tutto i resto sono cazzate da circolo fotografico
Imparare le regole, e poi dimenticarle
Se già una foto fa discutere, per me già è una foto interessante.