i capolavori sono fatti in un altro modo : C'É ANCORA DOMANI di Paola Cortellesi

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  • Опубліковано 4 лис 2024

КОМЕНТАРІ • 40

  • @giuseppeladisi
    @giuseppeladisi 5 місяців тому +1

    Concordo pienamente. E'da apprezzare l'intento, ma i capolavori, ammesso che esistano, sono tutt'altra cosa.

  • @FlavioBini-mz5cq
    @FlavioBini-mz5cq 9 місяців тому +6

    Finalmente! Per essermi permesso di criticare il film della Cortellesi (artista che peraltro in generale apprezzo e stimo) sono stato accusato da amici e conoscenti di essere retrogrado e "maschilista". Oltre al nome (Flavio) ci accomuna il giudizio su un film che francamente non potrò mai definire "capolavoro". Grazie, mi sento più leggero

    • @flaviomontelli1305
      @flaviomontelli1305  9 місяців тому +1

      Ciao Flavio, grazie mille a te ⭐ Sinceramente non capisco come si possa giudicare una persona solo ed esclusivamente sulle impressioni che ha su un film. Il discorso è sempre vasto e complesso. Grazie

  • @andreanati2882
    @andreanati2882 9 місяців тому +4

    Ciao bella recensione o impressioni sul film e spiegazione del capolavoro mancato !
    La Cortellesi è una comica e cantante trasformista imitatrice ma non attrice impegnata e non sa trasmettere i drammi … le fiction che ha scelto di fare dove lei fa la cattiva e seria della polizia mi fanno ridere guardando le sue espressioni fasulle e per niente credibili come il 90% di tutte le fiction e attorucoli italiani che allegramente le popolano .
    Pensavo che dietro quella bella comicità nuova a cui ci aveva abituato c’era anche una artista consapevole del proprio ruolo … mi ha deluso parecchio la Paola !
    Ritorna a fare la comica che è quello in cui eccelli … io la vedevo come una nuova conduttrice tipo la Goggi ai tempi … invece no IO so fare anche la Magnani e il Fellini … 😂

  • @lucaaaron
    @lucaaaron 9 місяців тому +4

    Il termine "capolavorooo" a dir poco abusato in Italia per descrivere qualcosa di carino...

  • @riotcap
    @riotcap 9 місяців тому +4

    Penso che la risonanza sia legata all'attualità del tema della violenza sulle donne da un lato e di parità e autodeterminazione femminile dall' altro. Sull'utilizzo di altri registri "dissonanti" si potrebbero citare anche altri momenti, come quando la Cortellesi e vinicio Marchioni mangiano il cioccolato, oppure siparietti più macchiettistici (l'attentato al bar, la camera ardente del suocero, le scene con la Fanelli, la giornata lavorativa della Cortellesi letta ad un ritmo incalzante che "stona" con l incedere del resto del film, i primi cbe mi vengono in mente). Penso che nel complesso sia un film piacevole e per certi versi coraggioso (il bianco e nero che citavi, o la scelta del tema), ma che è molto lontano da una idea di capolavoro come giustamente osservi, e che probabilmente la dice lunga su "noi" pubblico dell' internet.
    Piccola postilla: il cantautore è daniele Silvestri, non Brunori.

    • @flaviomontelli1305
      @flaviomontelli1305  9 місяців тому +2

      Ciao Vincenzo, ti ringrazio per aver contribuito con il tuo punto di vista. Dunque, l'attentato al bar non lo avevo percepito come dissonante, ma semplicemente come un apice drammatico del film, che va a chiudere tutta la prima parte e implicitamente le aspettative sul matrimonio. Le scene con la Fanelli forse sono la parte di commedia del film, ma ancora le vedo come qualcosa di integrato. Sono proprio quelle due parti di cui parlavo, "balletto" e "canto muto" che le percepisco come due corpi estranei. Ma può essere - anzi, sicuramente - una mia impressione personale, quindi non ho la verità in mano, ma solo sensazioni. Grazie per la correzioni su Silvestri/Brunori, mi era proprio sfuggita!

    • @danieleorlando3535
      @danieleorlando3535 9 місяців тому +2

      Il vero grande capolavoro è la strutturazione dello sfondo del video con la scopa angolare appesa in alto a sinistra.

  • @planetfranz2536
    @planetfranz2536 9 місяців тому +3

    Però però... Inserire riferimenti a Coppola, APOCALYPSE NOW, Welles, Quarto potere... Gli fai un favore alla Cortellesi. Perché quello da te nominato è Cinema. Ciò che ha realizzato la Cortellesi è... Boh. Non ho una giusta definizione... Forse fiction TV di canale 5 prestata al cinema...

    • @flaviomontelli1305
      @flaviomontelli1305  9 місяців тому

      Ciao Franz, ho capito cosa intendi e ti ringrazio. Per come la vedo, non credo di farle un complimento. Come dico anche nel video, per Coppola " Ogni film si collega alla memoria centrale del cinema, ogni film c'entra con tutti gli altri. " Quindi per me è inevitabile, uno mi parla di Biancaneve, e io arrivo a parlargli di Metropolis. L'unico complimento formale che ho fatto alla Cortellesi - stima ventennale a parte - è per essere riuscita a fare un film in bianco e nero oggi, in questo paese. Granzie ancora ⭐

    • @planetfranz2536
      @planetfranz2536 9 місяців тому

      @@flaviomontelli1305 è riuscita a farlo in bianco e nero (un pessimo bianco e nero come appunto già detto), perché seppur regista esordiente Lei è la Cortellesi. Le avrebbero approvato qualunque progetto. E infatti ha ottenuto un budget non proprio da esordiente (siamo sugli 8 milioni). Sul successo economico al botteghino nulla da dire. Ma se vogliono farlo passare per un capolavoro o un futuro classico del nostro cinema, be'... vuol dire che non hanno visto alcun nostro film dell'immediato dopoguerra o degli anni 50 per affermare una tale bestialità

  • @vassilissanakszynsky7439
    @vassilissanakszynsky7439 9 місяців тому +3

    "La ragazza di Trieste", chi se lo dimentica????????? La Ornella Muti che si rasa i capelli perché crede che in mezzo ci siano degli scarafaggi!!!!!! Viva la Cortellesi che fa le imitazioni, i personaggi, la magica Trippy, la single di Medioman, ecc., abbasso la Cortellesi politicamente impegnata! P.S. Te pareva che, parlando di capolavori, a un certo punto non saltasse fuori quel gran Bert di tuo padre?

    • @flaviomontelli1305
      @flaviomontelli1305  9 місяців тому

      Ciao, sì perchè Bertolucci ( padre spirituale, non biologico ) con "Ultimo tango" ha fatto un successo enorme, analogo alla "Dolce vita" e al successo di questo film della Cortellesi. Differenze estetiche-ideologiche abissali tra questi, ok. Però esistono anche successi che non mi dicono niente, ma questo era chiaro dall' alba dei secoli.

  • @scarscar6045
    @scarscar6045 9 місяців тому +3

    Bravissimo Flavio con le tue osservazioni puntuali, a partire dalla prima. I cattivi che fanno sempre i cattivi, dall' inizio della storia, sono irreali, e anche noiosi in quanto prevedibili e senza sfumature. Vuoi mettere con un cattivo che padroneggia un'astrazione come la sospensione del giudizio? Complimenti anche per la flemma con cui esprimi il tuo punto di vista. Del film in questione ho visto solo pochi trailer ma ho avuto subito un'impressione nettissima di "fiction". Una domanda: il cattivaccio, nella storia, si lascia mai andare a dubbi, tenerezza o disperazione? Capita cioè che si contraddica? Grazie.

    • @flaviomontelli1305
      @flaviomontelli1305  9 місяців тому

      Ciao Scar, grazie di cuore per il tuo apprezzamento. Purtroppo non ricordo benissimo, il film l'ho visto ormai 23 giorni fa, quindi potrei sbagliarmi nel ricordare. Comunque direi : un esplicita disperazione o tenerezza mi pare di no. Dubbi, potrebbe anche essere, ma i ricordi ormai sono sfumati, e quello che mi è rimasto impresso l'ho detto in video. Grazie ancora ⭐

  • @riccardodebenedetti3055
    @riccardodebenedetti3055 9 місяців тому +3

    Ritengo che la prima scena non sia da interpretare come rapporto fra buono e cattivo, quanto come rapporto fra vittima debole e vittima forte. Ambo i personaggi rappresentano due vittime, ma quello che fra i due detiene il potere della forza fisica lo esercita (per frustrazione) contro l'altro che non può difendersi. Questo poteva essere talvolta il risultato di un rapporto di coppia simbiotico e altrettanto tossico; forse ad oggi questa esperienza dello "schiaffo senza motivo" non è più tanto diffusa in Italia, o così mi auguro, tuttavia in passato esistevano casi in cui la violenza domestica non necessitava di episodi scatenanti per essere esercitata sulla vittima debole. Al di là della frustrazione per un'esistenza miserabile e umiliante, nel maschio era ben radicata la responsabilità di mostrarsi a tutti (e sempre a partire dalla propria moglie) come il Capo Famiglia, poiché questa era la cultura che egli aveva appreso con maggiore profitto fin dall'infanzia. Si può immaginare che molti mariti si sentissero quasi costretti a picchiare la propria moglie, poiché così avevano imparato a loro volta dai padri e la tradizione, essendo tale, non poteva che proseguire naturalmente. Guai a mostrarsi poco virili o troppi dolci con la propria compagna, perciò uno schiaffo non faceva altro che riaffermare l'indiscutibilità del proprio potere, del proprio "stare avanti". A tale proposito, mi vengono in mente alcune parole di una famosissima canzone di Marco Ferradini: "Cerca d'essere un tenero amante, ma fuori dal letto nessuna pietà"; e dire che in questo pezzo si parla già degli anni ottanta, non del periodo bellico o post-bellico! Oggi spero sia diverso, anche se spesso si è passati solamente dalla violenza fisica a quella psicologica: avere un genitore, un compagno o una compagna che si sveglia la mattina di pessimo umore e che, altrettanto senza motivo, inizia a prendere a male parole i propri familiari fino a scatenare un acceso litigio, è condizione tipica di frustrazione e paranoia, ma anche di chi purtroppo ha la tendenza a prevaricare le persone più prossime, ovvero coloro a cui si vuole più bene (che ci vogliono più bene), poiché esse rappresentano purtroppo lo stereotipo del perfetto capro espiatorio.
    Chiedo scusa se mi sono dilungato nella spiegazione, ma quando scrivo in prosa non ho il dono della sintesi; lo faccio nella volontà di essere compreso fino in fondo.

    • @flaviomontelli1305
      @flaviomontelli1305  9 місяців тому +1

      Ciao Riccardo, non preoccuparti, non ti sei affatto dilungato, e ti ringrazio per aver contribuito con il tuo punto di vista. Il tuo discorso è sociologico, lo trovo interessante anche per questo archetipo che spieghi, di vittima forte e vittima debole. Sicuramente la condizione della coppia Cortellesi-Mastandrea è simile a quella di moltissime persone,( nel passato e nel presente ) e so che ci sono elementi di verità dietro questo film : l'unica cosa che non mi convince è la somma delle scelte stilistiche che sono state prese per narrare questa vicenda. Grazie, un saluto

  • @stefanopaleari5869
    @stefanopaleari5869 9 місяців тому +4

  • @davidefina
    @davidefina 9 місяців тому +4

    Secondo me hai confuso la "carotina" con uno stile narrativo intelligente. Io ti dò degli indizi su come sta andando la trama: orco, principessa e principe. Quindi ti aspetti due finali: A, l'orco vince e uccide la principessa, B la principessa scappa col primcipe. Invece la Cortellesi dopo averci indirizzato in questa trama ci frega tutti, perché non vuole raccontare la storia di una vittima che ha bisogno di un uomo per salvarsi, ma attraverso il voto prende coscienza di se. Ad esempio , la scenda del trucco: pensiamo si faccia bella per il "Principe" invege si fa bella per se stessa. Condivido la tua opinione sulla fotografia, e sul fatto che non sia un capolavoro, ma è un modo nuovo di raccontare una storia con protagonista una donna che non deve più orbitare intorno ad un uomo per affermarsi. Secondo me ti sei fermato troppo presto al realismo della storia e non hai concesso una possibilità alla logica narrativa che invece funziona molto bene. La mia professoressa di cinema diceva: il Cinema non deve rappresentare la verità, ma il verosimile, una trama troppo realistica con dialoghi troppo realistici sarebbe di per sé noioso perché la quotidianità è monotona e dimenticabile, dire che delle scene non sono reali è come dire che i dialoghi di Sorrentino non hanno senso perché non esistono nella realtà. È cinema, non il mondo reale.
    È evidente che sta nascendo un cinema sempre piu femminile, o meglio più femminista e questi sono i primi fenomeni mainstream, ma il potejziaoe c'è eccome...

    • @flaviomontelli1305
      @flaviomontelli1305  9 місяців тому

      Ciao Davide, grazie per il tuo punto di vista. A grandi linee sono anche d'accordo con te e c'è molto di vero in quello che dici. A farla breve, io sento una differenza abissale se guardo la regia della Cortellesi o di Sorrentino. Se vedo lui, mi sento nelle mani di un maestro. Se vedo lei, non proprio. La capacità di scrittura che dimostra ne "La grande bellezza" o nel più vecchio "Le conseguenze dell' amore" non ha eguali in Italia. Queste sceneggiature, per intenderci, sono letteratura. La sceneggiatura di questo film della Cortellesi, non lo è. E forse non aveva neanche la pretesa di esserlo, il che, a conti fatti, va benissimo. Quindi bene, il cinema dovrebbe rappresentare il verosimile : ad oggi, molto semplicemente mi interessa di più il verosimile di... Bertolucci, Coppola, Kurosawa, che non questa verosimiglianza qui. Un saluto ⭐

    • @davidefina
      @davidefina 9 місяців тому

      @@flaviomontelli1305 assolutamente, ricordiamoci che la Cortellesi comunque è una neofita della regia, è il suo primo film e sicuramente non ha le stesse abilità o conoscenze di un Coppola o Sorrentino, così come Woody Allen e Nolan fanno film totalmente diversi e con conoscenze in letteratura diverse: Woody Allen guarda per esempio alla letteratura russa mentre Nolan alterna letteratura inglese a quella statunitense. Il che non rende uno migliore o peggiore dell'altro. Secondo me, la Cortellesi ha stupito le aspettative di un cinema italiano che da troppo tempo cerca di fare un film tematico fallendo miseramente e cadendo nei classici cliché registici. Per essere il suo primo film come regista ha dimostrato una buona capacità di leggere un tema e descriverlo al meglio. E sono sicuro che, dopo qualche lezione di sceneggiatura, potrebbe addirittura migliorare. O comunque ispirare nuove giovani registe.

    • @flaviomontelli1305
      @flaviomontelli1305  9 місяців тому

      @@davidefina Comunque Davide, ci ho pensato e non sono d'accordo sul discorso che ho confuso la carotina con uno stile narrativo intelligente. Per i miei parametri questo film non è scritto con intelligenza. Mi lascia troppa delusione sotto ogni linea narrativa. Esempio solito : la Cortellesi mi illude che il personaggio di lei possa fuggire con l'ometto buonino buonino. Ok, poi non lo fa, non ci prova neanche. E Quindi? No, per me questa non è intelligenza in senso narrativo. Mi illude a vuoto.

    • @davidefina
      @davidefina 9 місяців тому

      @@flaviomontelli1305 beh nel film in realtà lei non dice mai "si, scappiamo insieme.' Decide tutto lui, infatti la "lettera" che riceve non è quella del suo amato, ma è la tessera elettorale. L'omino buono è il finale banale che ripropone qualsiasi film: sei in una brutta relazione? Ti salvi solo legandoti a qualcunaltro. Invece la Cortellesi decide di farci uscire da questo binario. Anche perché, se la protagonista fosse scappata via con lui questo film sarebbe stato di una banalità imbarazzante. Io, ho visto di per sé una linearità degli eventi, tralasciando forse la bomba al bar (dove la linearità esiste ma è un po' tirata: soldato americano perde foto-> lei la ritrova -> lui è in debito-> ripaga il debito con la bomba). Condivido con te il fatto che abbia un po' scoperto tutte le carte con il marito. La violenza è costante e quotidiana, e ci sta se vuoi parlare di violenza domestica, ma si possono tranquillamente creare scene di tensione senza neanche uno schiaffo, anzi! La paura di prendere un pugno è maggiore del pugno stesso. Poteva lavorarci meglio

  • @noidea3326
    @noidea3326 9 місяців тому +4

    7:01 oggi il vittimismo delirante la fa da padrone

    • @flaviomontelli1305
      @flaviomontelli1305  9 місяців тому +2

      Certo Noidea, tuttavia bisogna sempre considerare che ogni rapporto donna-uomo è un caso, e la società è formata da miliardi di casi. Ci sono sicuramente casi di un auto-percezione virata al vittimismo, ma ci sono anche casi contrari, cioè di donne vittime di uomini, ( o il contrario ) ma in cui la vittima non si rende conto di essere tale. Comunque nel video il mio discorso è cinematografico, e non sociologico.

  • @miradragonslayer3995
    @miradragonslayer3995 9 місяців тому

    perché fai quelle vocette?

    • @flaviomontelli1305
      @flaviomontelli1305  9 місяців тому +3

      Ciao, un motivo potrebbe essere perchè io non parlo, piuttosto "gioco a parlare". E tu perchè ti chiami Miradrangoslayer?

    • @miradragonslayer3995
      @miradragonslayer3995 9 місяців тому

      ​@@flaviomontelli1305 Ciao, chiedo perché mentre seguivo il tuo discorso sono partite quelle vocette che mi hanno distratto e da quel momento ho fatto un po’ fatica a prendere sul serio il ragionamento. Mi sono immaginato Barbero che mentre tratta di ordalie longobarde parte con rumori gutturali animaleschi; a quel punto onestamente farei fatica a prendere sul serio persino lui. Per il resto, C’è Ancora Domani è un film senza dubbio forzato in alcuni passaggi (v. lo schiaffo iniziale o il bar fatto saltare con il tritolo per sdebitarsi di una foto raccolta), ma non di meno ha un pregevole valore narrativo e nel complesso è molto gradevole. Non lo definirei un capolavoro ma senza dubbio ne consiglierei la visione. Miradragonslayer è il nome del mio cane. bau

    • @flaviomontelli1305
      @flaviomontelli1305  4 дні тому

      Ciao Miradragonslayer, ti chiedo un piccolo favore. Se hai instagram, potresti aggiungermi? Dovrei parlarti di un progetto. Ho la stessa foto che tengo qui su youtube. Grazie mille ⭐