Io ho lavorato al M*D****d'* per 4 mesi (purtroppo avevo trovato solo quel lavoro). Il sovrappeso e l' obesità che ho visto tra bambini ed adulti in quei mesi neanche sto a raccontarlo. Roba che mi si stringeva il cuore...
"Stile di vita!" 👍🏻 io senza soffrire di sindrome metabolica ho fatto un giro di boa alimentare e non rendendomi conto degli zuccheri nascosti nei cibi, e non solo quelli. Quando mi capita di andare nei supermercati, oramai guardo in automatico i vari carrelli alla cassa. Beh quanto c' è da lavorare in "stile di vita" Nota bene era anche il mio modo di nutrirmi! L' altro anno con l' inizio della pandemia, mi si è accesa la lampadina della RESPONSABILITÀ personale della mia salute. Le analisi del sangue mi hanno dato ben ragione. 😇😉 Grazie sempre delle tue pillole di saggezza.
@@RobertoGindro Salve dottore. Non ho capito una cosa: il diabete di tipo 2, anche se curato bene e con tutti gli altri valori, pressione, colesterolo ecc..apposto, potrebbe comunque evolvere in una maniera tanto sfavorevole al punto che i farmaci non facciano più effetto?
@@stefano11412 In teoria sì, ma potrebbe progredire così lentamente che, a meno di vivere 120 anni, si morirà di altro prima. Poi in realtà va detto che oggi di diabete di tipo 2 si può guarire: non sempre, non tutti, ma è possibile. ua-cam.com/video/w74GBHpKsHE/v-deo.html
Informazioni fantastiche!! Grazie per quello che sta facendo, dottore!! E possibile avere qualche link ai libri sul diabete di cui stava parlando nel video? Grazie infinite!
Grazie di cuore, mi riferisco per esempio a "Curare il diabete senza farmaci: Un metodo scientifico per aiutare il nostro corpo a prevenire il diabete" (Dr. Neil Barnard).
Caspita che chiarezza e passione. Purtroppo negli ultimi mesi dopo la tonsillectomia ho esagerato con patatine e caramelle per tre mesi,anche perche'ho smesso di fumare,cosi la glicemia a digiuno al mattino da 94 me la sto ritrovando tra I 106 e I 116. Tutto nel giro di 4 mesi. Mia mamma e mio fratello hanno diabete melitto,suppongo sia solo tempo e tocchera'anche a me. Il sintomo piu evidente che ho e'l'aumento della fame ma comunque nn cedo all'istinto nonostante fisicamente sia simile a lei dottore. E poi mangio troppo la sera. Bah,nn so che pensare,visto che ho 40 anni e nn ho molta preparazione su questa patologia. Grazie buona serata
Grazie di cuore per le sue parole! Non si scoraggi, la familiarità è un fattore di rischio, ma non una condanna. Purtroppo è molto comune che dire addio alle sigarette spinga verso un consumo un po' troppo sbarazzino di cibo spazzatura, ma è molto probabile che NON sia troppo tardi per cambiare abitudini e veder di nuovo tornare i valori nella norma. Potrebbe valere la pena prendere appuntamento con un diabetologo, per avere indicazioni mirate su cosa fare (anche al 99% si tratterà di modifiche alla dieta e, se ancora lo facesse, regolare attività fisica).
Dottore, la ringrazio molto per queste preziose informazioni. Io ho Tiroidite di Hashimoto, il biologo nutrizionista mi ha prescritto le analisi per l'emoglobina glicata con un risultato di sei, mentre la glicemia a digiuno è di 91. Quando ho visto il valore dell'emoglobina glicata mi è caduto il mondo addosso perché il diabete è una malattia che temo tantissimo, soprattutto quello di tipo 1. Da diversi mesi soffro anche di pressione alta che sto tenendo sotto controllo con una cura farmacologica. Nei prossimi giorni vorrei avere il consulto di un diabetologo per capire se potrei essere predisposta al diabete di tipo 1 ( avendo tiroidite di Hashimoto) o al 2. ovviamente ho già cambiato totalmente il mio stile di vita, è da più di un mese che non assumo nessun tipo di zucchero, ed è proprio bello disintossicarsi dal veleno. Leggo le etichette e non mangio nessun cibo industriale, ma solo cereali integrali verdure carne e pesce. Arrivo al Punto. mi è stato detto che potrei essere predisposta al diabete di tipo 1 avendo tiroidite di hashimoto, però mi rendo conto che quando si parla di glicata a 6 e pressione alta è riconducibile al diabete di tipo 2, che è quello che inizia appunto con una fase di prediabete mentre quello di tipo 1 ha un esordio improvviso, ho capito bene Dottore? lei cosa ne pensa? Oltre questo sono anche stata in sovrappeso in quest'ultimo anno e sto cercando di perdere peso perchè sono 1, 63 per 62 kg e ammetto di essere sedentaria, anche se sto cercando di fare lunghe camminate il più possibile. Per il resto non ho sintomi e anzi ho sempre poca fame penso per via della Tiroidite. Lei cosa ne pensa Dottore? grazie mille e spero di essere stata chiara
Tutto corretto ed ottima idea sentire il parere di un diabetologo, ma non saltiamo a conclusioni, una glicata a 6 potrebbe anche essere "solo" un'indicazione di uno stile di vita non corretto, o magari essere suggestivo di un problema di ovaio policistico (che si porta spesso dietro insulino-resistenza), ma che tipicamente risponde molto bene al recupero del peso corporeo normale (in questo senso sarebbe legato al diabete di tipo 2 se proprio dovessimo separare con l'accetta). Insomma niente panico, ma condivido al 100% il passaggio ad uno stile di vita più sano che è sempre consigliabile a prescindere da tutto perchè agisce in prevenzione.
grazie mille dottore per la sua risposta confortante. Cercherò di fare i dovuti controlli. È sempre un piacere vedere i suoi video! grazie per tutte le informazioni che ci dà!
Grande comunicatore. Grazie. Ma con quali "trucchi operativi" nella alimentazione posso abbassare l'indice glicemico? Come ad esempio quello di mangiare verdura prima di ogni pasto?
Sì, accompagnare il pasto con fibra aiuta sicuramente, probabilmente anche l'aceto (c'è un video in proposito), ma la base di tutto rimane la scelta di alimenti sani che siano di per sé a basso indice glicemico, che cereali integrali e legumi.
Gentile Dottore, ho 40 anni, ed è ormai una decina di anni che ho la glicemia alterata, nel 2013 era 102, negli ultimi 3 anni è sempre stata dai 105 ai 110, così come colesterolo, che era altissimo (fino a 270). Sono longilineo, direi magro (1.80 x 75 kg), pressione direi ottima, 115/78 ultima misurazione. Zio paterno diabete1, padre diabete2 (sotto metmorfina), fratello gemello omozigote con glicemia perfetta. Per quasi 10 anni ho assunto Dutasteride, che, da recenti studi, ha dimostrato di poter generare steatosi epatica (che avevo, moderata, ora quasi sparita) e diabete2 con colesterolo alto. Per la prima volta ho effettuato l'esame della glicata 1 mese fa, mentre a dicembre 2022 avevo glicemia 110, col. totale 259, ldl 192, GGP leggermente mossa, 1 mese fa, a distanza di 5 mesi, ho ripetuto gli esami, ed ho: glicemia 108, glicata 5,6% (max 6%), insulina 6,1 (2-25) col. totale 203, ldl 145, Ves mossa, ldl ossidate altissime (470 su max 170), trigliceridi ok, tutti gli esami come amilasi, lipasi, ApoA, ApoB, eGfr, transaminasi, pcr, hpcr, ecc....tutti regolari. C'è quindi stato una diminuzione importante del 20-25% del colesterolo (prendo anche integratore Cardiol Forte), ho corretto ulteriormente l'alimentazione (calato 7cm di girovita in 5 mesi) faccio molta attività fisica, quindi da quel punto di vista sono contento, ma la glicemia continua ad essere alta! Negli ultimi esami ho fatto anche i 5 autoanticorpi per il diabete (avendomi scoperto per caso 3 anni una bassa positività agli ANA ed ENA), ma sono sotto ai range previsti (cioè, il laboratorio da dei limiti, non "assente" o "presente", tranne per il ICA, che è assente). La cardiologa ha detto di continuare così, il rischio cardiovascolare secondo lei è basso, ma mi terrorizza il diabete. Cosa ne pensa? Anticorpi anti-GAD 2.50 U/mL < 5.00 Anticorpi anti-IA2 (1) 0.50 U/mL < 7.4 Anticorpi anti-insula ICA (1) ASSENTI Assenti Anticorpi anti-insulina (1) 6.8 UI/mL < 20.0 Anticorpi anti-ZnT8 (1) 7.6 U/mL < 14.9 Insulina [S] 6.10 uU/mL 2.0 - 25.0
La ringrazio di cuore per la fiducia, anche se temo che la situazione sia nel complesso al di l° delle mie competenze. Mi dica se ho capito bene: la glicemia è poco sopra al limite da diversi anni, ma tutto sommato costante... NON è andata aumentando in questo arco di tempo, giusto?
@@avatar592 Questo è estremamente positivo ed è probabilmente uno dei fattori che induce tranquillità nella sua cardiologa. Resta aperta la domanda sul perché. La genetica potrebbe sicuramente avere un peso (nonostante la glicemia perfetta di suo fratello) così come l'assunzione di dutasteride, che purtroppo è effettivamente legata a questo (possibile) problema. Se la sua cardiologa fosse d'accordo si potrebbe pensare di inserire un piano di attività fisica (a meno che non la stia già praticando) che potrebbe essere utile nel riportare i valori al di sotto della soglia psicologica dei 100 mg/dL.
@@RobertoGindro in realtà già da mesi faccio attività fisica regolare, tra pesistica e corsa/camminata veloce. Il colesterolo, complice credo l'integratore, è sceso tantissimo, e gli altri valori per il rischio cardiovascolare sono bassissimi, quindi non preoccupanti, però voglio in tutti i modi abbassare glicemia ed anche glicata, che è nei limiti,a comunque nella fascia alta. Ho iniziato anche integratore di l-acetilcarinitina e di foglio di ulivo, sotto consiglio dei miei nutrizionisti, vediamo fra sei mesi se avremo un miglioramento. HA consigli su eventuali integratori da assumere? Grazie ancora
@@avatar592 In realtà non credo moltissimo agli integratori... diciamo nel 99% dei casi. Mi tenga al corrente e, se mi permette un ultimo consiglio, BRAVISSIMO per l'impegno con cui sta affrontando la situazione (soprattutto nel modo giusto, principalmente attraverso lo stile di vita), ma non faccia diventare quel valore un'ossessione, perché lo stress che ne deriva può da solo essere causa di aumento dei valori. Se mi tiene al corrente mi fa piacere, ma sono sicurissimo che tra 6 mesi mi scriverà che è sotto i 100.
Salve dottore.... intanto complimenti per come spiega le cose.... comunque io vorrei Sapere se il miele e da evitare o meno....e poi cosa mangiare a colazione per prevenire il diabete....io sono un ragazzo in salute e senza diabete però vorrei sapere l alimentazione giusta dalla colazione alla cena che può prevenire questa malattia.... grazie
1. Il miele va considerato come se fosse zucchero, quindi può essere usato tranquillamente per dolcificare, ma restando nei limiti calorici. 2. Non esiste LA colazione giusta, dipende dalle proprie abitudini, dallo stile di vita, da cosa mangia nel resto della giornata. Diciamo che se possibile eviterei il cornetto al bar per puntare a qualcosa di più sano, ma che può essere ad esempio anche la torta fatta in casa se piace la colazione dolce. Va poi inquadrata correttamente con i restanti pasti.
Io sto seguendo le sue esposizione di questa malattia io sono un po' preoccupata e sto cercando di organizzarmi per non farla peggiorare. Ho visto il video precedente dove ha fatto vedere un libro mi piacerebbe avere il testo in italiano e se si trova in libreria. La ringrazio anticipatamente e continuerò a seguila con curiosità.
Grazie mille per la fiducia! Nella descrizione del video cui fa riferimento trova il link per il libro, che può ordinare anche direttamente in libreria. Rimango a disposizione!
A proposito del numero di pasti al giorno trovo informazioni discordanti, alcuni dicono che sia meglio fare solo 3 pasti al giorno perché un intervallo lungo fra un pasto e l'altro migliora la risposta all'insulina, altri testi consigliano di fare più spuntini, fino a 6/7 pasti al giorno, perché mantengono la glicemia costante. A parità di dieta corretta, tu cosa consigli? Ci sono studi in merito per quanto riguarda persone con alterata glicemia a digiuno? Grazie
Confermo la confusione che regna in merito, dettata anche dal fatto che alcune condizioni in effetti rispondono meglio ad un approccio piuttosto che all'altro (e la moda del digiuno intermittente aumenta la confusione). Non credo che ci sia una posizione definitiva in merito, ma tendenzialmente con problemi di glicemia è utile dare le giuste pause all'organismo, ma la mia sensazione (ripeto, sensazione, non credo esistano evidenze) è che conti molto di più lo stile di vita e la composizione della dieta. Quasi tutti gli studi sugli approcci dietetici al diabete (quindi l'evoluzione dell'alterata glicemia a digiuno) dimostrano che è soprattutto il calo di peso (in presenza di sovrappeso, ovviamente) a fare la differenza.
@@RobertoGindro grazie della gentile risposta. Un'ultima domanda, potrebbe essere utile indossare un sensore per la misura del glucosio per un periodo, per esempio un mese, per valutare la qualità della propria dieta o per verificare in quali condizioni il proprio organismo ha dei picchi glicemici? Grazie ancora
@@giuseppemeloni8316 Se e solo se consigliato espressamente dal proprio medico. In realtà può essere fuorviante, perché per assurdo una pessima dieta (ricca di grassi di cattiva qualità) potrebbe mostrare un miglioramento della risposta glicemica, pur essendo un noto fattore di rischio cardiovascolare. Non sono un grande fautore di questi dispositivi se non associati ad un costante controllo da parte di un nutrizionista o figura simile.
Buongiorno dottore Come posso misurare la glicemia dopo un pasto perché la mia glicemia quella misurata dalle analisi del sangue a digiuno è normalissimo però a volte quando mangio la frutta la mattina a stomaco vuoto, soprattutto la mattina frutta dolce tipo cachi pere di inverno e altro tipo di frutta dolce a primavera estate mi si appanna la vista
Può misurarla in farmacia o facendosi prestare da qualche parente/amico un glucometro da dito. L'ideale sarebbe farlo durante gli episodi di appannamento della vista. Se capita soprattutto nella stagione calda è tuttavia più probabile che si tratti di pressione.
@@RobertoGindro grazie dottore della risposta In realtà io ho il glaucoma agli occhi mi sono operato già cinque volte e metto da più di trent'anni collirio Però ora che ci penso ho anche la pressione bassa di solito sui 100 quindi può darsi che quando mangio mi si abbassa ulteriormente
Buongiorno Dottore, prima di tutto volevo ringraziarla e complimentarmi per la chiarezza dei suoi video. Ho 50 anni, ereditarietà paterna per diabete 2, sia mio padre che mio nonno. Da circa 10 anni convivo con il prediabete e una lieve cataratta ad entrambi gli occhi, mantenendo finora glicemia a digiuno tra 108-110 con glicata che nel tempo è passata da 5,5% all'attuale 6%. Nonostante lo stile di vita preventivo (attività fisica moderata ma costante e zuccheri centellinati) la glicata sta pian piano aumentando. Avrei tre domande da porle: 1) non riesco a fare una colazione salata, attualmente sto bevendo caffè con latte di avena senza zucchero, qualche fetta integrale con marmellata senza zucchero o crema di mandorle, qualche mandorla o noce E' meglio bere latte intero, latte parzialmente scremato oppure bevanda di avena senza zucchero? 2) la sera a cena il mio pasto prevede di solito verdure con proteine, è sconsigliato sostituire i carboidrati (fette Wasa integrali) con della frutta (qualche mandarino o un'arancia)? 3) in questi anni di controlli la glicata si è abbassata in modo evidente solo una volta, tornando al 5,5%, tuttavia in quell'occasione ho riscontrato un aumento del colesterolo consistente, c'è una correlazione tra i due? La ringrazio per l'attenzione che potrà dedicarmi.
Raccomando di parlarne con il suo diabetologo, ma con tutti i limiti delle mie competenze: 1. Dipende dal resto della sua dieta e dai valori di colesterolo, ma nel suo caso forse valuterei quello scremato. 2. Non vedo problemi, ma anche qui dipende soprattutto dal bilanciamento complessivo della sua dieta. 3. Possibile che avesse spostato l'alimentazione più sui grassi? Poi bisognerebbe vedere anche quale colesterolo era aumentato.
Dottore, cosa ne pensa della dieta chetogenica in una condizione di diabete tipo 2? Personalmente ho eliminato molti farmaci (glucophage, semaglutidine, ramipril e ZILORIc), migliorando valori di pressione sanguigna (69/116) e glicemia (114 in media) e gotta. Unico problema riscontrato nonostante i deficit calorico di circa 700 calorie è la mancanza di perdita di peso significativa? In 4 mesi solo 3 kg e 13 cm di giro vita. Mi domando se la chetogenica sia un’alimentazione sana per un diabetico di tipo 2.
Ne ho scritto da poco qui: healthy.thewom.it/alimentazione/dieta-chetogenica/ In realtà si tratta di un approccio che a me non strapiace troppo, ma che in alcuni casi (come il suo, alla luce dei risultati sui farmaci) può dare ottimi risultati; è però per sua stessa natura un regime che dovrebbe essere limitato solo al breve periodo e non essere seguito "per sempre". Probabilmente il miglioramento dei parametri è legato non alla dieta chetogenica in sé, ma al deficit calorico (ed è comunque ottimo, non mi fraintenda). 13 cm di giro vita non è affatto male; 3 kg forse un po' scoraggiante, ma se avesse associato attività fisica non è da escludere che ci sia stata una parte di sostituzione di massa grassa con massa magra che abbia assorbito parte dei chili in più.
@@RobertoGindro grazie per la risposta celere, davvero gentilissimo. La "dieta" chetoginica non è stata proprio una passeggiata, non tanto per il cambio di abitudini alimentari, più che altro per abituarsi al cambio di "combustibile", ho avuto diversi problemi di transito intestinale, di stipsi sopratutto che ho risolto in parte con l'assunzione di probiotici. Resta sempre comunque un senso di leggero gonfiore e a volte di pesantezza nella digestione. A parte questi fastidi, mi domandavo se una dieta bilanciato per un diabetico di tipo 2 non fosse meglio, passare a una dieta bilanciata(40%carbo 30 proteine e 30 grassi) , integrando più carboidrati a basso indice glicemico. Oggi con la chetogenica ho tolto tutti i farmaci, la glicemia è costante su 115, la pressione è perfetta. Non sono riuscito ad associare un programma di allenamenti, solo lunghe passeggiate 3, 4 volte a settimana, ma nessuna allenamento HIIT. Non so quanto possa essere possibile aver sostituito la massa grassa con la massa magra pur avendo uno stile di vita sedentario. Non saprei, non capisco neanche come mai abbia perso peso (6kg) e poi averne ripresi 4 in poco tempo, senza aver cambiato abitudini alimentari. Tengo monitoriata anche la chetosi con le ketostik ma è sempre molto modesta, a volte assente, pochissime volte è alta. Avendo eliminato i carboidrati ho beneficiato subito della disintossicazione da zucccherti, avevo dolori ovunque. Dottore cosa mi consiglia dio proseguire o cambiare alimentazione? è il caso che faccia un check up con esami completo per verificare, glicata, colesterolo, trigliceridi, transaminasi, acidi urici, cortisolo?
@@piantoniimageconsulting6960 Il mio consiglio è di valutare il passaggio ad un approccio più equilibrato, fondato su carboidrati da fonti esclusivamente integrali, ma per farlo può valere la pena affidarsi ad un professionista per non rischiare né carenze, né di perdere gli eccellenti benefici raggiunti. Quella potrebbe anche essere l'occasione per verificare alcuni parametri ematici. Se avesse un diabetologo di fiducia probabilmente sarebbe il candidato ideale.
Una sola Domanda a seguito di quanto già detto e alle tue cortesi risposte. Voglio iniziare a consumare pasta integrale. Nella scelta ho letto tutti i vari ingredienti.... Non molto diversi dalla pasta solita se non per le fibre. Quindi se ho ben capito si deve preferire il consumo di pasta integrale per la presenza di fibre? Grazie ancora
Sono due le ragioni: 1. Come giustamente ipotizzato la fibra, molto più presente, che è un beneficio non solo di per sé, ma anche perché in grado di ridurre la velocità con cui i carboidrati vengono assorbiti (e probabilmente anche la quantità, ma l'effetto è comunque minimo). 2. Quando si "raffina" una farina non viene via solo la fibra, ma una grande quantità di micronutrienti (minerali e vitamine, ad esempio) presenti nello strato più esterno del chicco.
@@maurizio6943 Sì, ma senza impazzire, nel senso che tra le integrali grammo più, grammo meno, non cambia molto (anzi, quando si tratta di varietà diverse di grano è normale che i valori non siano uguali, ma restando su integrali è corretto ruotare per beneficiare della composizione di micronutrienti che può cambiare). Mi spiego meglio: magari trova della pasta INTEGRALE fatta con una varietà A che un po' meno fibra rispetto ad una pasta (sempre integrale) fatta con varietà B. È comunque utile consumare anche la A, perché magari ha più magnesio ma meno ferro rispetto alla B. Più in generale questo lavoro io lo faccio con i cereali in chicco, ruotando tra l'altro farro, avena, orzo, segale, ... C'è poi chi dice che la pasta integrale sarebbe da preferire biologica, perché mantenendo la parte più esterna rimangono più pesticidi; da questo punto di vista io sono dell'idea che quando possibile sia sempre meglio la biologica a prescindere (idem per frutta e verdura), ma per ragioni di costo o anche solo comodità meglio comunque integrale e NON biologica piuttosto che raffinata, restando su marchi affidabili i livelli di contaminanti sono comunque sempre ampiamente nella norma.
Buona sera Dott. Gindro, se mi permette avrei una domanda da porle, Io ho il Diabete 2, da un paio di giorni stò bevendo una tazza con 4 foglie di Alloro, 3 Chiodi di Garofano e mezzo Bastoncino di Cannella, aggiungo dell'acqua Bollente e lo lascio tirare per una decina di minuti dopo aggiungo del succo di limone e un poco di dolcificante, dopo lo bevo, vorrei chiederle se va bene per il mio diabete o sto facendo qualcosa che non dovrei fare. per una eventuale ringrazio anticipatamente. Gianni De Mauro
@@RobertoGindro Dottore lei mi ha sorpreso con la sua risposta lampo. Io uso del normale dolcificante Saccarina che si compra ai supermercati. Scusi il mio ritardo.
@@gianni1834 A questo punto sono io che mi scuso per il ritardo... :-) Nel complesso direi che non c'è davvero alcuna controindicazione verso la condizione di diabete.
Si pensa sempre che siano solo i carboidrati ad aumentare la glicemia, ma in realtà anche grassi e proteine hanno effetto sul rilascio di insulina e, di conseguenza, anche sulla glicemia. Un'altra possibile causa potrebbe essere un eventuale sovrappeso.
Non userei il termine "prevenire", ma è un buon alimento. Ha il problema di essere MOLTO calorico, quindi serve attenzione alle dosi (il diabete è strettamente legato al sovrappeso).
Con tutti i limiti delle mie competenze, io sono dell'avviso che i valori ideali non cambino a prescindere dall'età; sono considerati *normali* valori fino a 100, ma in termini di prevenzione più sono bassi e meglio è. Se proprio vogliamo fare dei numeri alcuni Autori indicano ad esempio 80 (in questo lavoro www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4934381/ si paragona il rischio cardiovascolare tra soggetti che rientrano in questa fascia e soggetti con glicemia compresa tra 95-99). Ovviamente poi ci sono differenze soggettive, per alcuni è più facile di altri raggiungere valori ideali, quindi non deve diventare un'ossessione, soprattutto quando lo stile di vita è corretto e si sono sostanzialmente risolti anche altri fattori di rischio. I numeri contano, ma ancora di più conta l'individuo nel suo insieme.
Salve doc, ho 23 Anni e sono stato sempre leggermente sottopeso, l'ultima visita dal nutrizionista è diagnosticato leggermente sotto peso 53kg x 1.68cm. a digiuno ho fatto le analisi del sangue tra cui la glicemia e ho 68. . Però quando vado a fare sport (cammino tutti i giorni alla mattina e tutti i pomeriggi vado a giocare a calcio) ho a volte attacchi di malessere(debolezza, sbandamenti, mal di testa, confusione), torno a casa e prendo 5 cucchiaini di zucchero, e 1 di sale, mi distendo e alzo le gambe. Cosa succede? È il metabolismo troppo veloce che appunto pesare 53 kg mi porta alla debolezza? Veloce smaltimento di grassi e zucchero dal mio corpo? Grazie. Ps mio padre è diabetico
Possiamo escludere che siano di natura psicosomatica? Non dico necessariamente ansia, ma un po' il timore che accada di nuovo? Il papà è diabetico di tipo 1 o 2? Onestamente al suo posto non prenderei zucchero e sale, almeno senza prima aver chiarito la natura del disturbo. Se il suo papà avesse in casa un glucometro per la misurazione della glicemia sarebbe interessante misurarla proprio durante un attacco.
@@matteosforzini3645 Mettiamola così... con tutti i limiti delle mie competenze e di un'anamnesi superficiale e a distanza non vedo motivo di temere di sviluppare diabete.
Ovviamente l'ultima parola spetta al suo medico, a mio avviso no, non si deve preoccupare, ma impegnarsi fin da oggi per provare a migliorare lo stile di vita e prevenire così future complicazioni. 102 siamo ai limiti della normalità, quindi io mi sforzerei di vederlo come un incentivo ("con piccoli sforzi posso renderlo non solo normale, ma ottimo"). È molto probabile che in questo modo anche il colesterolo migliorerà ulteriormente (anche se in realtà la valutazione del totale ha perso di significato negli ultimi anni, ad oggi si guarda di più come è composto il totale, ad esempio si valuta il cosiddetto "non-HDL" o vari tipi di rapporti).
Dottore, mio suocero ha 70 anni e ha il diabete di tipo 2 da più di 12 anni e continua, come ha sempre fatto, ad avere uno stile di vita ad alto rischio. Sedentarietà, salvo qualche giornata di sforzi eccessivi, mangia grandi quantità di cibo e soprattutto quello che dovrebbe evitare. Sistema sempre i valori della glicemia con le pastiglie. Così tutti i giorni, non saltuariamente. Sembra stare benissimo, evidentemente ha un fisico molto resistente.
Il nostro corpo è una macchina meravigliosa, con una capacità di sopportazione enorme ereditata da millenni di evoluzione, ma questo purtroppo non significa che non si stia comunque verificando un danno. Potrà essere più o meno lento, più o meno grave, ma inesorabile. Ci sono poi soggetti che, come giustamente dice, hanno un fisico particolarmente resistente (magari regalo della genetica) che conferisce un ulteriore margine.
Probabilmente non esiste una risposta giusta in assoluto e nutrizionisti/medici diversi le darebbero risposte differenti. Con tutti i limiti delle mie competenze direi una volta alla settimana solo se lo stile di vita (peso forma, alimentazione ed attività fisica) fossero davvero molto buone, poi ovviamente dipende anche dal menù: un solo panino cheeseburger una volta alla settimana non è un grosso problema, un menù grande con panino doppio, patatine ricche e maionese, bibita dolce grande e milk shake è sicuramente qualcosa di diverso.
In realtà è più complesso di così, perché dipende moltissimo anche da che tipo di dolci (il miele è diverso dai dolci industriali che sono anche ricchi di grassi), dal livello di attività fisica e di predisposizione individuale, nonché da cosa s'intende per "troppi" (troppi in relazione alle calorie giornaliere o troppi in considerazione del bilanciamento tra carboidrati semplici e complessi), ma se dovessi comunque dare una risposta secca le direi di sì, "troppi" dolci possono favorire l'insorgenza di diabete.
Ho una doppia eredità biologica : da parte di madre il diabete, da parte di padre il colesterolo molto alto. Rispettando con rigore le norme che da lei che ho appreso, al mattino a digiuno, la glicemia, non va più oltre la norma. Altri suggerimenti? O chiedo troppo?
@@MB-xe5np Si tratta di possibile diabete, quindi raccomando di segnalarlo al medico. Non si lasci spaventare però, il valore non è drammatico e con un po' di attenzione allo stile di vita (e, a giudizio del medico, farmaci) la prognosi è ottima.
Non mi piace parlare di danni dello zucchero, perché i danni sono causati dalle QUANTITÀ che scegliamo di consumare. Dopo questa doverosa premessa la stevia è una buona alternativa.
...io mi sono sempre chiesto tanto per cominciare se quei computerini con le striscette siano davvero veritieri nella misurazione della glicemia... Il vero problema è che si cura la gente in maniera industriale, tipo catena di montaggio... Il medico non sa nemmeno chi sei, come ti chiami... Ha solo in mano una serie di valori presi in chissà quale modo, e su questi opera, ti riempie di medicinali che non fanno altro che intossicarti e far guadagnare la filiera preposta... Ma nulla che abbia mai a che fare con le tue reali condizioni di salute.. inutile prendersi in giro, il 70%dei medicinali che vengono prescritti per le malattie croniche, non solo non servono allo scopo, ma soprattutto a lungo andare intossicano l'organismo... Però fanno guadagnare
La notizia cattiva è che non sono molto precisi, la notizia positiva è che per la maggior parte dei casi (paziente già diabetico) lo sono a sufficienza. Ne ho scritto qui: healthy.thewom.it/anatomia-e-fisiologia/glicemia/#comesimisura Forse anche più del 70%, ma un po' di colpa dobbiamo avere l'onestà di prendercela anche noi (è ovviamente un discorso generale, non mi riferisco a lei), perché se agissimo in prevenzione di tanti farmaci non ne avremmo bisogno, ma anche dopo la diagnosi se ci rimboccassimo le maniche potrebbero pensare di riuscire a far regredire numerose condizioni.
@@RobertoGindro ... Io ricordo il caso di mia madre che non c'è più... Sofferente di diabete tipo 2 a detta dei medici... Prendeva ogni mattina una quantità di medicinali da fare paura per oltre 20anni, andava del medico di famiglia che di volta in volta le rinnovava i medicinali... Tutto questo fino a quando si ammala di mielofibrosi... Per una serie di conflitti tra medicinali per il diabete e quelli mieloidi, l'ematologo dice che per un periodo di tempo bisogna sospendere tutte le compresse del diabete e monitorare la situazione... Senza portarla alla lunga, continuando a monitorare la glicemia, colesterolo, trigliceridi senza prendere nulla mia madre non ha mostrato alcuna traccia di diabete... Aveva preso pressoché inutilmente 20anni di veleni, che a detta dell ematologo hanno contribuito all'avvento della mielofibrosi... Tutto è industria, interessi, menefreghismo... Tutto impersonale, approssimativo... La vita non vale nulla, nemmeno un minimo di impegno da parte di chi è pagato per curare
Ma che hai detto niete di buono come si fa x consolarlo. Ci metti so panico addosso .ma non spieghi come guarirlo .secondo me ti devi cancellare da questo programma
Sei una potenza comunicativa Dottore!
Grazie, grazie mille.
Eccellente spiegazione, perfettamente didattica. Grazie.
Grazie a lei per la fiducia!
...comunicatore eccellente, davvero bravissimo e chiarissimo!!!
Grazie, grazie mille!
Io ho lavorato al M*D****d'* per 4 mesi (purtroppo avevo trovato solo quel lavoro). Il sovrappeso e l' obesità che ho visto tra bambini ed adulti in quei mesi neanche sto a raccontarlo. Roba che mi si stringeva il cuore...
Sì, immagino... 😥 Purtroppo si parla ormai di* *epidemia** di obesità infantile ed avrà (ha) conseguenze disastrose.
"Stile di vita!" 👍🏻
io senza soffrire di sindrome metabolica ho fatto un giro di boa alimentare e non rendendomi conto degli zuccheri nascosti nei cibi, e non solo quelli. Quando mi capita di andare nei supermercati, oramai guardo in automatico i vari carrelli alla cassa. Beh quanto c' è da lavorare in "stile di vita"
Nota bene era anche il mio modo di nutrirmi! L' altro anno con l' inizio della pandemia, mi si è accesa la lampadina della RESPONSABILITÀ personale della mia salute. Le analisi del sangue mi hanno dato ben ragione. 😇😉
Grazie sempre delle tue pillole di saggezza.
Grazie a lei per la preziosa testimonianza, che ricalca tra l'altro anche il mio stesso percorso.
@@RobertoGindro Salve dottore. Non ho capito una cosa: il diabete di tipo 2, anche se curato bene e con tutti gli altri valori, pressione, colesterolo ecc..apposto, potrebbe comunque evolvere in una maniera tanto sfavorevole al punto che i farmaci non facciano più effetto?
@@stefano11412 In teoria sì, ma potrebbe progredire così lentamente che, a meno di vivere 120 anni, si morirà di altro prima. Poi in realtà va detto che oggi di diabete di tipo 2 si può guarire: non sempre, non tutti, ma è possibile. ua-cam.com/video/w74GBHpKsHE/v-deo.html
@@RobertoGindro La ringrazio tanto
Informazioni fantastiche!! Grazie per quello che sta facendo, dottore!! E possibile avere qualche link ai libri sul diabete di cui stava parlando nel video? Grazie infinite!
Grazie di cuore, mi riferisco per esempio a "Curare il diabete senza farmaci: Un metodo scientifico per aiutare il nostro corpo a prevenire il diabete" (Dr. Neil Barnard).
Caspita che chiarezza e passione.
Purtroppo negli ultimi mesi dopo la tonsillectomia ho esagerato con patatine e caramelle per tre mesi,anche perche'ho smesso di fumare,cosi la glicemia a digiuno al mattino da 94 me la sto ritrovando tra I 106 e I 116.
Tutto nel giro di 4 mesi.
Mia mamma e mio fratello hanno diabete melitto,suppongo sia solo tempo e tocchera'anche a me.
Il sintomo piu evidente che ho e'l'aumento della fame ma comunque nn cedo all'istinto nonostante fisicamente sia simile a lei dottore.
E poi mangio troppo la sera.
Bah,nn so che pensare,visto che ho 40 anni e nn ho molta preparazione su questa patologia.
Grazie buona serata
Grazie di cuore per le sue parole!
Non si scoraggi, la familiarità è un fattore di rischio, ma non una condanna. Purtroppo è molto comune che dire addio alle sigarette spinga verso un consumo un po' troppo sbarazzino di cibo spazzatura, ma è molto probabile che NON sia troppo tardi per cambiare abitudini e veder di nuovo tornare i valori nella norma.
Potrebbe valere la pena prendere appuntamento con un diabetologo, per avere indicazioni mirate su cosa fare (anche al 99% si tratterà di modifiche alla dieta e, se ancora lo facesse, regolare attività fisica).
@@RobertoGindro ib c 0,*"
@@laurettaviola9197 Mi perdoni, ma non ho capito.
Dottore, la ringrazio molto per queste preziose informazioni. Io ho Tiroidite di Hashimoto, il biologo nutrizionista mi ha prescritto le analisi per l'emoglobina glicata con un risultato di sei, mentre la glicemia a digiuno è di 91. Quando ho visto il valore dell'emoglobina glicata mi è caduto il mondo addosso perché il diabete è una malattia che temo tantissimo, soprattutto quello di tipo 1. Da diversi mesi soffro anche di pressione alta che sto tenendo sotto controllo con una cura farmacologica. Nei prossimi giorni vorrei avere il consulto di un diabetologo per capire se potrei essere predisposta al diabete di tipo 1 ( avendo tiroidite di Hashimoto) o al 2. ovviamente ho già cambiato totalmente il mio stile di vita, è da più di un mese che non assumo nessun tipo di zucchero, ed è proprio bello disintossicarsi dal veleno. Leggo le etichette e non mangio nessun cibo industriale, ma solo cereali integrali verdure carne e pesce. Arrivo al Punto. mi è stato detto che potrei essere predisposta al diabete di tipo 1 avendo tiroidite di hashimoto, però mi rendo conto che quando si parla di glicata a 6 e pressione alta è riconducibile al diabete di tipo 2, che è quello che inizia appunto con una fase di prediabete mentre quello di tipo 1 ha un esordio improvviso, ho capito bene Dottore? lei cosa ne pensa? Oltre questo sono anche stata in sovrappeso in quest'ultimo anno e sto cercando di perdere peso perchè sono 1, 63 per 62 kg e ammetto di essere sedentaria, anche se sto cercando di fare lunghe camminate il più possibile. Per il resto non ho sintomi e anzi ho sempre poca fame penso per via della Tiroidite. Lei cosa ne pensa Dottore? grazie mille e spero di essere stata chiara
Tutto corretto ed ottima idea sentire il parere di un diabetologo, ma non saltiamo a conclusioni, una glicata a 6 potrebbe anche essere "solo" un'indicazione di uno stile di vita non corretto, o magari essere suggestivo di un problema di ovaio policistico (che si porta spesso dietro insulino-resistenza), ma che tipicamente risponde molto bene al recupero del peso corporeo normale (in questo senso sarebbe legato al diabete di tipo 2 se proprio dovessimo separare con l'accetta). Insomma niente panico, ma condivido al 100% il passaggio ad uno stile di vita più sano che è sempre consigliabile a prescindere da tutto perchè agisce in prevenzione.
grazie mille dottore per la sua risposta confortante. Cercherò di fare i dovuti controlli. È sempre un piacere vedere i suoi video! grazie per tutte le informazioni che ci dà!
Complimenti x le informazioni corrette. Quanta passione Dottore, grazie.
Grazie di cuore!
Grande comunicatore. Grazie. Ma con quali "trucchi operativi" nella alimentazione posso abbassare l'indice glicemico? Come ad esempio quello di mangiare verdura prima di ogni pasto?
Sì, accompagnare il pasto con fibra aiuta sicuramente, probabilmente anche l'aceto (c'è un video in proposito), ma la base di tutto rimane la scelta di alimenti sani che siano di per sé a basso indice glicemico, che cereali integrali e legumi.
Gentile Dottore, ho 40 anni, ed è ormai una decina di anni che ho la glicemia alterata, nel 2013 era 102, negli ultimi 3 anni è sempre stata dai 105 ai 110, così come colesterolo, che era altissimo (fino a 270). Sono longilineo, direi magro (1.80 x 75 kg), pressione direi ottima, 115/78 ultima misurazione. Zio paterno diabete1, padre diabete2 (sotto metmorfina), fratello gemello omozigote con glicemia perfetta. Per quasi 10 anni ho assunto Dutasteride, che, da recenti studi, ha dimostrato di poter generare steatosi epatica (che avevo, moderata, ora quasi sparita) e diabete2 con colesterolo alto. Per la prima volta ho effettuato l'esame della glicata 1 mese fa, mentre a dicembre 2022 avevo glicemia 110, col. totale 259, ldl 192, GGP leggermente mossa, 1 mese fa, a distanza di 5 mesi, ho ripetuto gli esami, ed ho: glicemia 108, glicata 5,6% (max 6%), insulina 6,1 (2-25) col. totale 203, ldl 145, Ves mossa, ldl ossidate altissime (470 su max 170), trigliceridi ok, tutti gli esami come amilasi, lipasi, ApoA, ApoB, eGfr, transaminasi, pcr, hpcr, ecc....tutti regolari. C'è quindi stato una diminuzione importante del 20-25% del colesterolo (prendo anche integratore Cardiol Forte), ho corretto ulteriormente l'alimentazione (calato 7cm di girovita in 5 mesi) faccio molta attività fisica, quindi da quel punto di vista sono contento, ma la glicemia continua ad essere alta! Negli ultimi esami ho fatto anche i 5 autoanticorpi per il diabete (avendomi scoperto per caso 3 anni una bassa positività agli ANA ed ENA), ma sono sotto ai range previsti (cioè, il laboratorio da dei limiti, non "assente" o "presente", tranne per il ICA, che è assente). La cardiologa ha detto di continuare così, il rischio cardiovascolare secondo lei è basso, ma mi terrorizza il diabete. Cosa ne pensa?
Anticorpi anti-GAD
2.50 U/mL < 5.00
Anticorpi anti-IA2 (1)
0.50 U/mL < 7.4
Anticorpi anti-insula ICA (1)
ASSENTI Assenti
Anticorpi anti-insulina (1)
6.8 UI/mL < 20.0
Anticorpi anti-ZnT8 (1)
7.6 U/mL < 14.9
Insulina [S]
6.10 uU/mL 2.0 - 25.0
La ringrazio di cuore per la fiducia, anche se temo che la situazione sia nel complesso al di l° delle mie competenze. Mi dica se ho capito bene: la glicemia è poco sopra al limite da diversi anni, ma tutto sommato costante... NON è andata aumentando in questo arco di tempo, giusto?
@@RobertoGindro esattamente, nel giro di 10 anni è sempre stata tra 102 e 110 massimo, l'ultima di 1 mese fa è stata 108!
@@avatar592 Questo è estremamente positivo ed è probabilmente uno dei fattori che induce tranquillità nella sua cardiologa. Resta aperta la domanda sul perché.
La genetica potrebbe sicuramente avere un peso (nonostante la glicemia perfetta di suo fratello) così come l'assunzione di dutasteride, che purtroppo è effettivamente legata a questo (possibile) problema.
Se la sua cardiologa fosse d'accordo si potrebbe pensare di inserire un piano di attività fisica (a meno che non la stia già praticando) che potrebbe essere utile nel riportare i valori al di sotto della soglia psicologica dei 100 mg/dL.
@@RobertoGindro in realtà già da mesi faccio attività fisica regolare, tra pesistica e corsa/camminata veloce. Il colesterolo, complice credo l'integratore, è sceso tantissimo, e gli altri valori per il rischio cardiovascolare sono bassissimi, quindi non preoccupanti, però voglio in tutti i modi abbassare glicemia ed anche glicata, che è nei limiti,a comunque nella fascia alta. Ho iniziato anche integratore di l-acetilcarinitina e di foglio di ulivo, sotto consiglio dei miei nutrizionisti, vediamo fra sei mesi se avremo un miglioramento. HA consigli su eventuali integratori da assumere? Grazie ancora
@@avatar592 In realtà non credo moltissimo agli integratori... diciamo nel 99% dei casi. Mi tenga al corrente e, se mi permette un ultimo consiglio, BRAVISSIMO per l'impegno con cui sta affrontando la situazione (soprattutto nel modo giusto, principalmente attraverso lo stile di vita), ma non faccia diventare quel valore un'ossessione, perché lo stress che ne deriva può da solo essere causa di aumento dei valori.
Se mi tiene al corrente mi fa piacere, ma sono sicurissimo che tra 6 mesi mi scriverà che è sotto i 100.
Grandioso come sempre, Grazie
Grazie, grazie di cuore.
Salve dottore.... intanto complimenti per come spiega le cose.... comunque io vorrei Sapere se il miele e da evitare o meno....e poi cosa mangiare a colazione per prevenire il diabete....io sono un ragazzo in salute e senza diabete però vorrei sapere l alimentazione giusta dalla colazione alla cena che può prevenire questa malattia.... grazie
1. Il miele va considerato come se fosse zucchero, quindi può essere usato tranquillamente per dolcificare, ma restando nei limiti calorici.
2. Non esiste LA colazione giusta, dipende dalle proprie abitudini, dallo stile di vita, da cosa mangia nel resto della giornata. Diciamo che se possibile eviterei il cornetto al bar per puntare a qualcosa di più sano, ma che può essere ad esempio anche la torta fatta in casa se piace la colazione dolce. Va poi inquadrata correttamente con i restanti pasti.
Io sto seguendo le sue esposizione di questa malattia io sono un po' preoccupata e sto cercando di organizzarmi per non farla peggiorare. Ho visto il video precedente dove ha fatto vedere un libro mi piacerebbe avere il testo in italiano e se si trova in libreria. La ringrazio anticipatamente e continuerò a seguila con curiosità.
Grazie mille per la fiducia! Nella descrizione del video cui fa riferimento trova il link per il libro, che può ordinare anche direttamente in libreria. Rimango a disposizione!
A proposito del numero di pasti al giorno trovo informazioni discordanti, alcuni dicono che sia meglio fare solo 3 pasti al giorno perché un intervallo lungo fra un pasto e l'altro migliora la risposta all'insulina, altri testi consigliano di fare più spuntini, fino a 6/7 pasti al giorno, perché mantengono la glicemia costante. A parità di dieta corretta, tu cosa consigli? Ci sono studi in merito per quanto riguarda persone con alterata glicemia a digiuno? Grazie
Confermo la confusione che regna in merito, dettata anche dal fatto che alcune condizioni in effetti rispondono meglio ad un approccio piuttosto che all'altro (e la moda del digiuno intermittente aumenta la confusione).
Non credo che ci sia una posizione definitiva in merito, ma tendenzialmente con problemi di glicemia è utile dare le giuste pause all'organismo, ma la mia sensazione (ripeto, sensazione, non credo esistano evidenze) è che conti molto di più lo stile di vita e la composizione della dieta.
Quasi tutti gli studi sugli approcci dietetici al diabete (quindi l'evoluzione dell'alterata glicemia a digiuno) dimostrano che è soprattutto il calo di peso (in presenza di sovrappeso, ovviamente) a fare la differenza.
@@RobertoGindro grazie della gentile risposta. Un'ultima domanda, potrebbe essere utile indossare un sensore per la misura del glucosio per un periodo, per esempio un mese, per valutare la qualità della propria dieta o per verificare in quali condizioni il proprio organismo ha dei picchi glicemici? Grazie ancora
@@giuseppemeloni8316 Se e solo se consigliato espressamente dal proprio medico. In realtà può essere fuorviante, perché per assurdo una pessima dieta (ricca di grassi di cattiva qualità) potrebbe mostrare un miglioramento della risposta glicemica, pur essendo un noto fattore di rischio cardiovascolare. Non sono un grande fautore di questi dispositivi se non associati ad un costante controllo da parte di un nutrizionista o figura simile.
@@RobertoGindro grazie, molto chiaro.
Buongiorno dottore Come posso misurare la glicemia dopo un pasto perché la mia glicemia quella misurata dalle analisi del sangue a digiuno è normalissimo però a volte quando mangio la frutta la mattina a stomaco vuoto, soprattutto la mattina frutta dolce tipo cachi pere di inverno e altro tipo di frutta dolce a primavera estate mi si appanna la vista
Può misurarla in farmacia o facendosi prestare da qualche parente/amico un glucometro da dito. L'ideale sarebbe farlo durante gli episodi di appannamento della vista. Se capita soprattutto nella stagione calda è tuttavia più probabile che si tratti di pressione.
@@RobertoGindro grazie dottore della risposta In realtà io ho il glaucoma agli occhi mi sono operato già cinque volte e metto da più di trent'anni collirio Però ora che ci penso ho anche la pressione bassa di solito sui 100 quindi può darsi che quando mangio mi si abbassa ulteriormente
@@MisterMartinz Sì, è possibile. Se può servire: ua-cam.com/video/vIbKB2q_Mrg/v-deo.html
Buongiorno Dottore, prima di tutto volevo ringraziarla e complimentarmi per la chiarezza dei suoi video. Ho 50 anni, ereditarietà paterna per diabete 2, sia mio padre che mio nonno. Da circa 10 anni convivo con il prediabete e una lieve cataratta ad entrambi gli occhi, mantenendo finora glicemia a digiuno tra 108-110 con glicata che nel tempo è passata da 5,5% all'attuale 6%. Nonostante lo stile di vita preventivo (attività fisica moderata ma costante e zuccheri centellinati) la glicata sta pian piano aumentando. Avrei tre domande da porle: 1) non riesco a fare una colazione salata, attualmente sto bevendo caffè con latte di avena senza zucchero, qualche fetta integrale con marmellata senza zucchero o crema di mandorle, qualche mandorla o noce E' meglio bere latte intero, latte parzialmente scremato oppure bevanda di avena senza zucchero? 2) la sera a cena il mio pasto prevede di solito verdure con proteine, è sconsigliato sostituire i carboidrati (fette Wasa integrali) con della frutta (qualche mandarino o un'arancia)? 3) in questi anni di controlli la glicata si è abbassata in modo evidente solo una volta, tornando al 5,5%, tuttavia in quell'occasione ho riscontrato un aumento del colesterolo consistente, c'è una correlazione tra i due? La ringrazio per l'attenzione che potrà dedicarmi.
Raccomando di parlarne con il suo diabetologo, ma con tutti i limiti delle mie competenze:
1. Dipende dal resto della sua dieta e dai valori di colesterolo, ma nel suo caso forse valuterei quello scremato.
2. Non vedo problemi, ma anche qui dipende soprattutto dal bilanciamento complessivo della sua dieta.
3. Possibile che avesse spostato l'alimentazione più sui grassi? Poi bisognerebbe vedere anche quale colesterolo era aumentato.
@@RobertoGindro la ringrazio per la prontezza nel rispondermi e per i suggerimenti.
Dottore, cosa ne pensa della dieta chetogenica in una condizione di diabete tipo 2? Personalmente ho eliminato molti farmaci (glucophage, semaglutidine, ramipril e ZILORIc), migliorando valori di pressione sanguigna (69/116) e glicemia (114 in media) e gotta.
Unico problema riscontrato nonostante i deficit calorico di circa 700 calorie è la mancanza di perdita di peso significativa? In 4 mesi solo 3 kg e 13 cm di giro vita.
Mi domando se la chetogenica sia un’alimentazione sana per un diabetico di tipo 2.
Ne ho scritto da poco qui: healthy.thewom.it/alimentazione/dieta-chetogenica/
In realtà si tratta di un approccio che a me non strapiace troppo, ma che in alcuni casi (come il suo, alla luce dei risultati sui farmaci) può dare ottimi risultati; è però per sua stessa natura un regime che dovrebbe essere limitato solo al breve periodo e non essere seguito "per sempre".
Probabilmente il miglioramento dei parametri è legato non alla dieta chetogenica in sé, ma al deficit calorico (ed è comunque ottimo, non mi fraintenda).
13 cm di giro vita non è affatto male; 3 kg forse un po' scoraggiante, ma se avesse associato attività fisica non è da escludere che ci sia stata una parte di sostituzione di massa grassa con massa magra che abbia assorbito parte dei chili in più.
@@RobertoGindro grazie per la risposta celere, davvero gentilissimo. La "dieta" chetoginica non è stata proprio una passeggiata, non tanto per il cambio di abitudini alimentari, più che altro per abituarsi al cambio di "combustibile", ho avuto diversi problemi di transito intestinale, di stipsi sopratutto che ho risolto in parte con l'assunzione di probiotici. Resta sempre comunque un senso di leggero gonfiore e a volte di pesantezza nella digestione. A parte questi fastidi, mi domandavo se una dieta bilanciato per un diabetico di tipo 2 non fosse meglio, passare a una dieta bilanciata(40%carbo 30 proteine e 30 grassi) , integrando più carboidrati a basso indice glicemico. Oggi con la chetogenica ho tolto tutti i farmaci, la glicemia è costante su 115, la pressione è perfetta. Non sono riuscito ad associare un programma di allenamenti, solo lunghe passeggiate 3, 4 volte a settimana, ma nessuna allenamento HIIT. Non so quanto possa essere possibile aver sostituito la massa grassa con la massa magra pur avendo uno stile di vita sedentario. Non saprei, non capisco neanche come mai abbia perso peso (6kg) e poi averne ripresi 4 in poco tempo, senza aver cambiato abitudini alimentari. Tengo monitoriata anche la chetosi con le ketostik ma è sempre molto modesta, a volte assente, pochissime volte è alta. Avendo eliminato i carboidrati ho beneficiato subito della disintossicazione da zucccherti, avevo dolori ovunque. Dottore cosa mi consiglia dio proseguire o cambiare alimentazione? è il caso che faccia un check up con esami completo per verificare, glicata, colesterolo, trigliceridi, transaminasi, acidi urici, cortisolo?
@@piantoniimageconsulting6960 Il mio consiglio è di valutare il passaggio ad un approccio più equilibrato, fondato su carboidrati da fonti esclusivamente integrali, ma per farlo può valere la pena affidarsi ad un professionista per non rischiare né carenze, né di perdere gli eccellenti benefici raggiunti. Quella potrebbe anche essere l'occasione per verificare alcuni parametri ematici. Se avesse un diabetologo di fiducia probabilmente sarebbe il candidato ideale.
Una sola Domanda a seguito di quanto già detto e alle tue cortesi risposte.
Voglio iniziare a consumare pasta integrale. Nella scelta ho letto tutti i vari ingredienti.... Non molto diversi dalla pasta solita se non per le fibre. Quindi se ho ben capito si deve preferire il consumo di pasta integrale per la presenza di fibre?
Grazie ancora
Sono due le ragioni:
1. Come giustamente ipotizzato la fibra, molto più presente, che è un beneficio non solo di per sé, ma anche perché in grado di ridurre la velocità con cui i carboidrati vengono assorbiti (e probabilmente anche la quantità, ma l'effetto è comunque minimo).
2. Quando si "raffina" una farina non viene via solo la fibra, ma una grande quantità di micronutrienti (minerali e vitamine, ad esempio) presenti nello strato più esterno del chicco.
@@RobertoGindro grazie e sempre chiaro nelle tue spiegazioni. Quindi nella scelta delle varie tipologie devo preferire la quantità di fibre
@@maurizio6943 Sì, ma senza impazzire, nel senso che tra le integrali grammo più, grammo meno, non cambia molto (anzi, quando si tratta di varietà diverse di grano è normale che i valori non siano uguali, ma restando su integrali è corretto ruotare per beneficiare della composizione di micronutrienti che può cambiare). Mi spiego meglio: magari trova della pasta INTEGRALE fatta con una varietà A che un po' meno fibra rispetto ad una pasta (sempre integrale) fatta con varietà B. È comunque utile consumare anche la A, perché magari ha più magnesio ma meno ferro rispetto alla B. Più in generale questo lavoro io lo faccio con i cereali in chicco, ruotando tra l'altro farro, avena, orzo, segale, ...
C'è poi chi dice che la pasta integrale sarebbe da preferire biologica, perché mantenendo la parte più esterna rimangono più pesticidi; da questo punto di vista io sono dell'idea che quando possibile sia sempre meglio la biologica a prescindere (idem per frutta e verdura), ma per ragioni di costo o anche solo comodità meglio comunque integrale e NON biologica piuttosto che raffinata, restando su marchi affidabili i livelli di contaminanti sono comunque sempre ampiamente nella norma.
Buona sera Dott. Gindro, se mi permette avrei una domanda da porle, Io ho il Diabete 2,
da un paio di giorni stò bevendo una tazza con 4 foglie di Alloro, 3 Chiodi di Garofano e mezzo Bastoncino di Cannella, aggiungo dell'acqua Bollente e lo lascio tirare per una decina di minuti dopo aggiungo del succo di limone e un poco di dolcificante, dopo lo bevo, vorrei chiederle se va bene per il mio diabete o sto facendo qualcosa che non dovrei fare. per una eventuale ringrazio anticipatamente.
Gianni De Mauro
Cosa utilizza esattamente per dolcificare?
@@RobertoGindro Dottore lei mi ha sorpreso con la sua risposta lampo.
Io uso del normale dolcificante Saccarina
che si compra ai supermercati.
Scusi il mio ritardo.
@@gianni1834 A questo punto sono io che mi scuso per il ritardo... :-)
Nel complesso direi che non c'è davvero alcuna controindicazione verso la condizione di diabete.
@@RobertoGindro Grazie Dott. Gindro
Lei è grandioso come sempre, io la seguo come sempre. Ciao e buon Lunedi
Mi scusi.ho 58 anni nn mangio carboidrati,eppure a digiuno ho 100 1115.dopo i pasti però nn supero mai i 120.come mai? Grazie
Si pensa sempre che siano solo i carboidrati ad aumentare la glicemia, ma in realtà anche grassi e proteine hanno effetto sul rilascio di insulina e, di conseguenza, anche sulla glicemia. Un'altra possibile causa potrebbe essere un eventuale sovrappeso.
Il burro d arachidi va bene per prevenire il diabete?
Non userei il termine "prevenire", ma è un buon alimento. Ha il problema di essere MOLTO calorico, quindi serve attenzione alle dosi (il diabete è strettamente legato al sovrappeso).
Roberto qual'è il valore ideale a 50 anni di glicemia?
Con tutti i limiti delle mie competenze, io sono dell'avviso che i valori ideali non cambino a prescindere dall'età; sono considerati *normali* valori fino a 100, ma in termini di prevenzione più sono bassi e meglio è. Se proprio vogliamo fare dei numeri alcuni Autori indicano ad esempio 80 (in questo lavoro
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4934381/
si paragona il rischio cardiovascolare tra soggetti che rientrano in questa fascia e soggetti con glicemia compresa tra 95-99).
Ovviamente poi ci sono differenze soggettive, per alcuni è più facile di altri raggiungere valori ideali, quindi non deve diventare un'ossessione, soprattutto quando lo stile di vita è corretto e si sono sostanzialmente risolti anche altri fattori di rischio. I numeri contano, ma ancora di più conta l'individuo nel suo insieme.
Salve doc, ho 23 Anni e sono stato sempre leggermente sottopeso, l'ultima visita dal nutrizionista è diagnosticato leggermente sotto peso 53kg x 1.68cm.
a digiuno ho fatto le analisi del sangue tra cui la glicemia e ho 68. .
Però quando vado a fare sport (cammino tutti i giorni alla mattina e tutti i pomeriggi vado a giocare a calcio)
ho a volte attacchi di malessere(debolezza, sbandamenti, mal di testa, confusione), torno a casa e prendo 5 cucchiaini di zucchero, e 1 di sale, mi distendo e alzo le gambe.
Cosa succede? È il metabolismo troppo veloce che appunto pesare 53 kg mi porta alla debolezza?
Veloce smaltimento di grassi e zucchero dal mio corpo?
Grazie.
Ps mio padre è diabetico
Possiamo escludere che siano di natura psicosomatica? Non dico necessariamente ansia, ma un po' il timore che accada di nuovo?
Il papà è diabetico di tipo 1 o 2?
Onestamente al suo posto non prenderei zucchero e sale, almeno senza prima aver chiarito la natura del disturbo. Se il suo papà avesse in casa un glucometro per la misurazione della glicemia sarebbe interessante misurarla proprio durante un attacco.
@@RobertoGindro mi alleno molto, tutti i giorni alla mattina cammino, e il pomeriggio vado sempre a giocare con gli amici a calcio
@@matteosforzini3645 L'alimentazione è adeguata? Nel senso, mangia a sufficienza e bene?
@@RobertoGindro seguo la dieta del nutrizionista per ingrassare , non fumo non bevo e nnt droghe da sempre.
@@matteosforzini3645 Mettiamola così... con tutti i limiti delle mie competenze e di un'anamnesi superficiale e a distanza non vedo motivo di temere di sviluppare diabete.
Buongiorno dottore, io ho 65 anni, non sono obesa, ho la glicemia a 102,il colesterolo a 200, mi devo preoccupare?
Ovviamente l'ultima parola spetta al suo medico, a mio avviso no, non si deve preoccupare, ma impegnarsi fin da oggi per provare a migliorare lo stile di vita e prevenire così future complicazioni. 102 siamo ai limiti della normalità, quindi io mi sforzerei di vederlo come un incentivo ("con piccoli sforzi posso renderlo non solo normale, ma ottimo"). È molto probabile che in questo modo anche il colesterolo migliorerà ulteriormente (anche se in realtà la valutazione del totale ha perso di significato negli ultimi anni, ad oggi si guarda di più come è composto il totale, ad esempio si valuta il cosiddetto "non-HDL" o vari tipi di rapporti).
Dottore, mio suocero ha 70 anni e ha il diabete di tipo 2 da più di 12 anni e continua, come ha sempre fatto, ad avere uno stile di vita ad alto rischio. Sedentarietà, salvo qualche giornata di sforzi eccessivi, mangia grandi quantità di cibo e soprattutto quello che dovrebbe evitare.
Sistema sempre i valori della glicemia con le pastiglie. Così tutti i giorni, non saltuariamente.
Sembra stare benissimo, evidentemente ha un fisico molto resistente.
Il nostro corpo è una macchina meravigliosa, con una capacità di sopportazione enorme ereditata da millenni di evoluzione, ma questo purtroppo non significa che non si stia comunque verificando un danno. Potrà essere più o meno lento, più o meno grave, ma inesorabile. Ci sono poi soggetti che, come giustamente dice, hanno un fisico particolarmente resistente (magari regalo della genetica) che conferisce un ulteriore margine.
@@RobertoGindro grazie mille per la sua risposta.
Ma che bravoooo
Grazie di cuore!
👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Grazie mille! ☺
Quando un pasto da mac donald è considerato uno strappo accettabile? Una volta alla settimana? Una volta al mese?
Probabilmente non esiste una risposta giusta in assoluto e nutrizionisti/medici diversi le darebbero risposte differenti.
Con tutti i limiti delle mie competenze direi una volta alla settimana solo se lo stile di vita (peso forma, alimentazione ed attività fisica) fossero davvero molto buone, poi ovviamente dipende anche dal menù: un solo panino cheeseburger una volta alla settimana non è un grosso problema, un menù grande con panino doppio, patatine ricche e maionese, bibita dolce grande e milk shake è sicuramente qualcosa di diverso.
È vero che se si mangia troppi dolci viene il diabete?
In realtà è più complesso di così, perché dipende moltissimo anche da che tipo di dolci (il miele è diverso dai dolci industriali che sono anche ricchi di grassi), dal livello di attività fisica e di predisposizione individuale, nonché da cosa s'intende per "troppi" (troppi in relazione alle calorie giornaliere o troppi in considerazione del bilanciamento tra carboidrati semplici e complessi), ma se dovessi comunque dare una risposta secca le direi di sì, "troppi" dolci possono favorire l'insorgenza di diabete.
Ho una doppia eredità biologica : da parte di madre il diabete, da parte di padre il colesterolo molto alto. Rispettando con rigore le norme che da lei che ho appreso, al mattino a digiuno, la glicemia, non va più oltre la norma. Altri suggerimenti? O chiedo troppo?
Diciamo che peso ideale, dieta ed esercizio fisico devono essere la stessa polare a guidare ogni sua scelta.
@@RobertoGindro quando avevo 18 anni, ero alto un metro e ottanta e pesavo 62 kg. Ora che ne ho 70, uguale. Continuo così. Grazie dottore.
Dottore io hò 140 di glicemia è alta! Cosa mi dice grazie
A digiuno?
@@RobertoGindro sì 145 a divino dopo il prelievo GRAZIE
Digiuno correggo
@@MB-xe5np Si tratta di possibile diabete, quindi raccomando di segnalarlo al medico. Non si lasci spaventare però, il valore non è drammatico e con un po' di attenzione allo stile di vita (e, a giudizio del medico, farmaci) la prognosi è ottima.
Lo stevia ha gli stessi danni dello zucchero?
Non mi piace parlare di danni dello zucchero, perché i danni sono causati dalle QUANTITÀ che scegliamo di consumare. Dopo questa doverosa premessa la stevia è una buona alternativa.
...io mi sono sempre chiesto tanto per cominciare se quei computerini con le striscette siano davvero veritieri nella misurazione della glicemia... Il vero problema è che si cura la gente in maniera industriale, tipo catena di montaggio... Il medico non sa nemmeno chi sei, come ti chiami... Ha solo in mano una serie di valori presi in chissà quale modo, e su questi opera, ti riempie di medicinali che non fanno altro che intossicarti e far guadagnare la filiera preposta... Ma nulla che abbia mai a che fare con le tue reali condizioni di salute.. inutile prendersi in giro, il 70%dei medicinali che vengono prescritti per le malattie croniche, non solo non servono allo scopo, ma soprattutto a lungo andare intossicano l'organismo... Però fanno guadagnare
La notizia cattiva è che non sono molto precisi, la notizia positiva è che per la maggior parte dei casi (paziente già diabetico) lo sono a sufficienza. Ne ho scritto qui: healthy.thewom.it/anatomia-e-fisiologia/glicemia/#comesimisura
Forse anche più del 70%, ma un po' di colpa dobbiamo avere l'onestà di prendercela anche noi (è ovviamente un discorso generale, non mi riferisco a lei), perché se agissimo in prevenzione di tanti farmaci non ne avremmo bisogno, ma anche dopo la diagnosi se ci rimboccassimo le maniche potrebbero pensare di riuscire a far regredire numerose condizioni.
@@RobertoGindro ... Io ricordo il caso di mia madre che non c'è più... Sofferente di diabete tipo 2 a detta dei medici... Prendeva ogni mattina una quantità di medicinali da fare paura per oltre 20anni, andava del medico di famiglia che di volta in volta le rinnovava i medicinali... Tutto questo fino a quando si ammala di mielofibrosi... Per una serie di conflitti tra medicinali per il diabete e quelli mieloidi, l'ematologo dice che per un periodo di tempo bisogna sospendere tutte le compresse del diabete e monitorare la situazione... Senza portarla alla lunga, continuando a monitorare la glicemia, colesterolo, trigliceridi senza prendere nulla mia madre non ha mostrato alcuna traccia di diabete... Aveva preso pressoché inutilmente 20anni di veleni, che a detta dell ematologo hanno contribuito all'avvento della mielofibrosi... Tutto è industria, interessi, menefreghismo... Tutto impersonale, approssimativo... La vita non vale nulla, nemmeno un minimo di impegno da parte di chi è pagato per curare
@@federicosanasi6167 Sono davvero senza parole e la ringrazio per la sua testimonianza.
Ma che hai detto niete di buono come si fa x consolarlo. Ci metti so panico addosso .ma non spieghi come guarirlo .secondo me ti devi cancellare da questo programma
ua-cam.com/video/2yfUJNpgUx4/v-deo.html
Alimentazione scorretta e sedentarietà tutto quanto lei racconta è capitato a me di recente, gli zuccheri sono un pericolo per il corpo umano
Diciamo "alcuni" zuccheri e se in eccesso. 😉
Sei farmacista?
Diciamo laureato in Farmacia, per ragioni varie non ho rinnovato l'iscrizione all'Albo da quando ho smesso di lavorare in Farmacia aperta al pubblico.
@@RobertoGindro come mia figlia
Te l'ho chiesto perché ho notato che chi ha studiato seriamente farmacia ne sa