L'antica città di Caere - Necropoli della Banditaccia - Cerveteri - Roma
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- Опубліковано 11 гру 2024
- #fidenetrekking #abruzzotrekking1962 #cerveteri #roma #banditaccia #viadegliinferi #cascatedicerveteri #ladispoli #necropoli #caere Sito Unesco dal 2004, costituisce l’esempio massimo dell’architettura funeraria etrusca, si estende ad ovest della città, su un plateau tufaceo di circa 100 ettari. L’etimologia di questo nome risale ai primi anni del ‘900, quando i terreni venivano dati in concessione dal comune tramite dei bandi, così le terre bandite pian piano iniziarono ad essere indicate col vezzeggiativo “Banditaccia” perché mal si prestavano alle esigenze del pascolo e dell’agricoltura. Il nucleo più antico è costituito dalla zona di “Cava della Pozzolana” attivo già dal IX sec. a.C. con importanti sepolcreti villanoviani. L’area più nota è la “Zona del Recinto”, l’unica ad essere adeguatamente attrezzata per rispondere alle esigenze turistiche e che racchiude in una superficie totale di 10 ettari circa 2000 tombe. Di grande suggestione è il nuovo percorso di visita multimediale messo a punto nel 2012 dalla Filas e dalla Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale, all’interno di otto tombe vengono proiettati dei video in 3D che cercano di ricreare l’ambiente, così come doveva apparire in antico e al momento della sua riscoperta. Ecco le principali tipologie delle tombe ceretane:
IX - VIII sec. a.C. In questo periodo (Villanoviano) è ampiamente diffusa la tecnica di cremazione del defunto, semplici tombe a pozzetto accoglievano le ceneri custodite in un’urna antica.
VII sec. a.C. Periodo orientalizzante, è questa la fase alla quale appartengono i grandi tumuli che raggiungono dimensioni monumentali. Gli esempi classici sono: Tomba della Capanna, Tumulo Maroi, Tumulo Mengarelli.
VI sec. a.C. Periodo arcaico. Da sepolture più rudimentali, giungiamo a ricercatezza formale anche nella struttura della tomba, compaiono decorazioni e rifiniture prima assenti. Il cambiamento della tipologia tombale va letto parallelamente a quello delle strutture abitative. Consigliamo di visitare la Tomba dei Vasi Greci, la Tomba della Cornice, la Tomba della Casetta.
V sec a.C. una prima crisi investe l’Etruria meridionale anche per i numerosi contrasti interni alle città tra ceto aristocratico e quello dei commercianti. Il tumulo viene sostituito dalle tombe a dado, allineate lungo strade che si intersecano in maniera perpendicolare (Tomba di Marce Ursus e Tomba Ippodamea).
IV - III sec. a.C. La crisi si accentua, per l’aumento di territori in mano a Roma e per gli scontri con le vicine città della magna Grecia. La Tomba dei Rilievi è l’esempio più rappresentativo dell’ellenizzazione etrusca.
Fanno parte della Necropoli della Banditaccia anche se indicate con toponimi diversi, le seguenti aree, non ancora aperte al pubblico: