Via degli inferi - Necropoli della banditaccia - Cascate di Cerveteri

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  • Опубліковано 11 гру 2021
  • #fidenetrekking #abruzzotrekking1962 #cerveteri #banditaccia #sangiuliano #ladispoli #necropoli A nord delle colline di Cerveteri, a poco meno di 40 km da Roma, c’è un angolo di Tuscia Romana ancora intatto. Pascoli e boschi fitti e pareti tufacee scavate in solchi piccoli e grandi, gole e forre sono inverdite da felceti fitti e tappeti di pervinca.
    Un corso d’acqua che scorre dai Monti Sabatini forma una serie di cascate e laghetti balneabili. Alcuni salti sono spettacolari e un percorso ad anello permette di visitarli uno per uno, in una delle esperienze più affascinanti di trekking nel Lazio. Il Fosso Vaccina, anche detto Fosso della Mola è un piccolo corso d’acqua che nasce sui monti Sabatini, intorno al lago di Bracciano e, dopo aver costeggiato il pianoro di Cerveteri, sfocia nel mar Tirreno nel centro di Ladispoli. Nel suo percorso dà vita ad alcune spettacolari cascate, le cascate di Cerveteri. Tra queste la Cascata dell’Ospedaletto, della Mola di San Giuliano, dell’Arenile, Braccio di Mare (balneabile) e del Vaccinello.
    Il torrente scorre su tufo e basalto, disseminati in tutta l’area da un apparato vulcanico molto attivo a partire da 600 mila anni. Il tufo, sensibile all’erosione, forma delle forre, mentre il basalto molto resistente rimane elevato, dando luogo ai salti delle cascate.
    Questo angolo di Tuscia è chiamato “l’Amazzonia del Lazio”. Non è difficile capire perché quando ci si trova circondati dalla flora lussureggiante. Una leggenda locale conferma l’appellativo: negli anni 30 oltre i cacciatori avrebbero avvistato due serpenti giganteschi simili alle anaconde. L’anello delle Cascate di San Giuliano è un anello di circa 12 km di facile percorrenza. Il dislivello è contenuto, ma il terreno è sconnesso e bisogna guadare due volte i torrenti.
    È consigliato indossare scarponi da trekking alti ed impermeabili. Presso i guadi il livello dell’acqua non supera i 15 cm. Noi abbiamo trovato delle buste di plastica da legare al ginocchio presso il guado più impegnativo. Per sicurezza meglio portarle nello zaino da casa o in alternativa indossare delle ghette sugli scarponi.
    L’itinerario può essere percorso facilmente anche con bambini al seguito. Data la lunghezza dell’intero anello si può pensare di percorrerlo solo in parte in un itinerario a/r sullo stesso sentiero. Essendo abbastanza ombreggiato per quasi la totale lunghezza è adatto anche ai cani e alla bella stagione. In estate vale la pena fermarsi a fare il bagno presso la cascata Braccio di Mare.

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