STUDENTI, ESAMI INVENTATI, rischio SUICIDIO

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  • Опубліковано 5 вер 2024

КОМЕНТАРІ • 11

  • @sig_nessuno
    @sig_nessuno 10 місяців тому +5

    Madonna santa.. da studente che è passato da questa situazione ed è andato vicinissimo all'epilogo descritto, devo dire che mi sono trovato più volte col fiato sospeso mentre guardavo questo video. Sono andato avanti a mentire per anni, arrivando addirittura a ricordarmi a memoria non solo gli esami che avevo detto di aver superato, ma ricordandomi addirittura i singoli voti e le presunte domande di esami che invece non avevo mai sostenuto, anche di anni e anni prima. Nel frattempo collezionavo articoli di giornali e link di studenti che erano passati dalla mia situazione ed erano arrivati, purtroppo, fino in fondo a questa trappola letale. Mi chiedevo se un giorno qualcun'altro, da qualche parte, avesse ritagliato la 'mia' notizia sul giornale.
    Peggio dell'iniziare a mentire c'è solo il continuare a mentire. Il diabolico pensiero del recupero è davvero la peggior cosa che, in buona fede, non fa altro che spingerci sempre più in fondo al baratro. Se siamo già bloccati da un carico così pesante è davvero difficile uscirne da soli, e dopo pochi esami diventa impossibile recuperare. Per fortuna i miei due migliori amici sapevano tutto, e un Capodanno, mentre fuori scoppiavano i botti, ci siamo seduti intorno a un tavolo a parlare della mia situazione. Avevamo deciso: nel giro di una settimana (il tempo di tornare a casa mia e raccogliere i pensieri e le parole) avrei raccontato tutta la verità ai miei genitori. Sembrava così facile distanti da casa ma poi, il fatidico giorno della rivelazione, i minuti non scorrevano più e la testa era vuota. Ma la decisione era presa, così dopo cena chiamai mio padre al telefono dicendo di correre a casa: come se non bastasse i miei erano pure separati e ho dovuto attendere mezz'ora che mio padre arrivasse, avevo la testa che ronzava talmente forte che davvero non so come ho fatto a non sentirmi male.
    Poi una volta riuniti i miei in soggiorno, l'ho semplicemente detto: non era vero che avevo passato tutti quegli esami, non era vero che mi mancava un anno alla laurea. Il gigantesco castello di carte, costruito meticolosamente in anni e anni di bugie è venuto giù in un secondo, con un soffio. Con un mio soffio. Ovviamente i miei sono rimasti delusi e dispiaciuti, ma non c'era cenno di quella rabbia folle che avevo pronosticato e visualizzato per giorni. Soprattutto non capivano perchè non l'avessi detto subito e fossi andato avanti a mentirgli così tanto tempo. Non ho mai avvertito la pesantezza delle bugie mentre le raccontavo, ma andando a letto quel giorno ho capito invece la leggerezza della verità. Ovviamente quello è stato solo l'inizio di un percorso, ma mi sono già dilungato troppo.
    Tutta questa pappardella, per chi l'ha letta, è per dire che la via d'uscita c'è sempre, e quanto prima si smonta quel castello infame e meglio è. La vita non si limita alla carriera universitaria, anzi... direi che inizia fuori dall'università. Se sei nella stessa situazione magari inizia a parlarne con un amico, col vicino di casa, con un completo sconosciuto in biblioteca, con chi vuoi. Ma a un certo puntro trova il coraggio di dirlo ai tuoi genitori. Ne hanno sopportate tante e tante ancora ne sopporteranno (senza contare che di cazzate ne hanno fatte tantissime anche loro sicuramente nella loro vita), non sarà certo questo l'evento che cambierà per sempre il vostro rapporto. Chiudo con una frase che avevo trovato su un libra di uno sherpa indiano: la tigre della mente è più feroce di quella della giungla.
    Grazie soprattutto al dottor Bartoletti per aver trattato questo tema e per la sensibilità con cui l'ha trattato. Si vede che ha tanta esperienza in questo campo! Spero che se ne parli sempre di più, non è possibile che così tante persone se ne vadano a 20 anni, nel fiore della loro vita, per gli esami universitari.

    • @alessandrobartolettipsicologia
      @alessandrobartolettipsicologia  10 місяців тому

      Grazie per la tua toccante testimonianza.
      Spero che il racconto della tua esperienza sia d’esempio a chi sta sprofondando in quella palude.
      Te ne sei tirato fuori con intelligenza, coraggio e amore per te stesso e per i tuoi genitori.
      Non a caso ‘Nessuno’ era il nome di Ulisse, il più abile tra i greci, capace di perseverare per anni per trovare finalmente la sua strada.

    • @sig_nessuno
      @sig_nessuno 10 місяців тому

      @@alessandrobartolettipsicologia ho scelto questo nickname proprio pensando ad Ulisse :)

  • @francescagriggio2544
    @francescagriggio2544 Рік тому +7

    Questo tunnel della menzogna e del "recupererò" mi ricorda in qualche modo il gioco d'azzardo quando chi perde spera di recuperare il denaro perso con una grossa vincita che non avviene mai

  • @_MoSt_
    @_MoSt_ Рік тому +8

    Ho la "fortuna" (se vogliamo definirla cosí) di essere una persona estremamente smemorata e distratta. Mi è capitato di mentire spudoratamente ai miei genitori per non avere pressione da parte loro, mi sono inventato di aver passato un esame che invece non ho neanche mai fatto. Dopo pochi mesi chiacchierando mi dimentico totalmente di averlo fatto e mio padre mi fa "ma non avevi dato piú esami?" Io mi sono pure incazzato lí per lí e invece mi sono dimenticato di aver mentito. Dopo ciò ho deciso che d'ora in avanti non avrei piú. mentito perchè mi dimentico di farlo e mi frego da solo.

  • @luca8671
    @luca8671 Рік тому +1

    Sono stato studente, ora sono un papà di 56 anni. Complimenti di cuore per il suo intervento.

  • @giuliamarx9444
    @giuliamarx9444 Рік тому +1

    un certo tipo di perfezionismo spesso parte dai genitori ...per alcuni la laurea e la realizzazione economica dei figli è l' unica cosa che conta nella vita ....anche questo credo sia un aspetto allarmante

  • @hurricane14440
    @hurricane14440 Рік тому +1

    Grazie per il video dottor Bartoletti! Da ex studente universitario che, in più di un'occasione è andato vicino ad incastrarsi nella dinamica da lei descritta, le voglio fare una domanda: il corso da lei pubblicizzato è indicato anche a chi, come me, intende tornare sui libri in futuro ma ha paura di inciampare di nuovo negli stessi errori? In altri termini: il corso va bene anche in ottica preventiva? Complimenti ancora per i suoi contenuti e buona giornata.