Lezione STRAORDINARIA, La ringrazio dal più profondo del ❤ per la Sua generosità nel trasmetterci la Sua immensa conoscenza e saggezza. Nelle Sue conferenze trovo una sintesi della cultura umana nella sua interezza e una capacità di farci intuire il nesso profondo fra le varie culture apparse durante la nostra storia che mi riempiono di stupore e di gratitudine. E per me la più grande lezione è quella di aver perso totalmente la nostra connessione con la natura, con l’anima del mondo. Le Sue conferenze sono di un aiuto straordinario per renderci conto dell'immenso tesoro che abbiamo perso lungo la nostra strada e per cercare di ritrovarlo.
Un rinnovato ringraziamento per la chiarezza, semplicità, e profondità dei contenuti che ci propone... La sintesi di tante culture, di tanti messaggi, che mai sarei riuscito a connettere pur intuendone i legami.... Grazie di cuore.....
Grazie prof Rosaci! Un excursus eccellente come sempre...Io in questo periodo sto frequentando un piccolo gruppo chiamato "Colazioni poetiche" con una buona conduzione svolta a trovare ispirazione per nostre piccole , ma sentite composizioni poetiche grazie alla vera poesia di grandi del passato e del presente. Viene fornita nell'incontro mensile una parola chiave legata ad un sentimento o altro. L'ultima volta è stata suggerita la Speranza!!! Dopo le condivisioni da parte di alcune partecipanti che esprimevano gioia e contentezza per questo tema,ho dichiarato :" Io non so che cos'è la speranza!" Per non toglierle troppo tempo, le riassumo il percorso che ho compiuto per andare alla sua scoperta...Ho approfondito il mito di Esiodo riportato dal Graves e dal Kere'nyi e una scorsa del significato che le è stato attribuito a partire dall'antica Grecia ,con Aristotele,alla Roma degli imperatori,dal cristianesimo e poi da Spinoza e infine a Pascall....A questo punto ho composto un"Dialogo immaginario tra Pandora e una Donna dei giorni nostri" in cui ho provato a evidenziare come la curiosità di sapere ha causato del male infinito agli uomini rendendoli tra l'altro mortali e attribuendone la colpa a Pandora,una donna...Mano a mano proseguo evidenziando l'ambivalenza della speranza,che delude coloro i quali le si aggrappano e spesso ricadono nelle paludi di tristezza da cui speravano,appunto,di essere sollevati.A questo punto la Donna dichiara che,non conoscendo la Speranza,proprio per accogliere gli eventi dolorosi che le sono capitati si è affidata all'augurio di bene e di amore rivolto verso sé stessa ,u suoi cari e tutti gli esseri, e inoltre alla fiducia nelle proprie qualità e capacità di essere insieme,a cuore aperto,al mistero che ogni giorno giunge ai suoi occhi e alla sua anima. Infine ho inviato una flebile luce alla fama nefasta di Pandora riferendo un altro mito che la vede personificata a Rea,la madre terra che piena di Dino ci sostiene e alimenta ancora oggi ..
Straordinaria conferenza Prof. Rosaci! Ero sul sentiero di una trasformazione e il Divino mi ha indicato Lei. Eccomi qui a vivermi tutte le sue conferenze. In attesa della sua prossima! Grazie di cuore!
Professore sono grato che il cammino mi porti chiarimenti tramite le sue conferenze che io considero vere e proprie lezioni. Avevo bisogno di approfondimenti proprio su questi temi Lacan, Schopenhauer, l'inteligenza simbolica, ed il modo in cui lei ha chiarificato il loro legame passando per l'induismo... tanta tanta roba, ho dovuto salvare il video nelle mie playlist perche avrò bisogno di riascoltarlo piu volte. Grazie
Un cordiale grazie Professore per avermi fatta appassionare alla filosofia e agli argomenti che tratta. Col suo parlare chiaro e suadente ci accompagna per mano in un viaggio indietro nel tempo, specchio della nostra anima antica
Complimenti per come hai spiegato la psiche/ intelletto/ anima collettiva è universale. Grazie per gli avvertimenti sulle controindicazioni della speranza. Effettivamente un vecchio proverbio recita: cu di speranza campa, disperatu mori. 😅
Grazie Domenico è per me piacevole conferma,ciò da lei comunicato, lasciando andare gli attaccamenti di ogni genere affettivo materiale e ci metterei anche spirituale ( sto sperimentando personalmente la spiritualità come stato dell'essere qui ora istante dopo istante nell'accettazione di ciò che nuovo giorno mi presenta ) ho trovato in lei molti aspetti comuni e di totale visione di ciò che è insito in noi ,del caro Valentino bellucci . Unicità riemerge attraverso la connessione tra individui . Grazie con immenso piacere di averla incontrata
Ci fossimo noi tutti ricordati già nel lontano 2020 , " Che chi di R.Speranza vive disperato muore" .(saggezza popolare) ..E che la Speranza, l'uccellino ho fringuello, uscito volato o non con l'apertura del vaso di Pandora ,,forse dei flagelli x l'umanità era il peggiore 😮. ... Un sentito grazie .
Da parte mia mi sembra di cogliere che alcuni concetti sulla coscienza, che tra l'altro condivido totalmente, siamo molto simili se non uguali a quelli espressi da Federico Faggin.
Speranza ultimo male rimasto nel vaso di Pandora. Purtroppo durante il Covid SPERANZA è stata tirata fuori ed è stata messa al Ministero della Salute. Evidenti i risultati. Nulla è CASUALE. Saluti e complimenti
Seguo le sue conferenze e le trovo molto interessanti, lei compie un opera meritevole. Ho un'interrogativo riguardo al legame esistente tra il pensiero e l'attività elettrochimica del cervello. È un legame comprovato ma come si attua? Ovvero dato che il pensiero è a-materiale in che modo induce modifiche nella materia? Il fenomeno certamente avviene ma è spiegabile? Inoltre, dato che il pensiero di un dato soggetto induce delle modificazioni elettrochimiche nel suo proprio cervello, e quindi in uno specifico "oggetto" materiale, cosa ci vieta di ipotizzare che quello stesso pensiero possa influenzare anche altra materia "esterna" al soggetto? Utilizzo le virgolette perché la distinzione tra interno, esterno, pensiero e materia in un'ottica di "tutto è Uno" forse sono termini utili a comunicare ma piuttusto arbitrari. Sia intuitivamente che esperienzalmente a me vien da dire che il pensiero è una forza come un'altra, non è cioè soltanto un significato. Mi pare che il pensiero sia una manifestazione misteriosa del Tutto altrettanto quanto lo è la materia e che pensiero e materia si influenzino vicendevolmente. Che infatti la funzione taumaturgica del pensiero (quindi l'azione di una forza operante) esista, al netto degli sproloqui dei ciarlatani, è innegabile. Attendo una sua opinione, le sono grato a prescindere.
Il pensiero non "induce" alcuna modifica di nessun tipo nel cervello. Bisogna liberarsi di questa idea di causa-effetto tra cervello e pensiero, o viceversa. Il cervello è il significante, il pensiero è il significato. Il cervello manifesta gli impulsi elettrochimici, i pensieri sono i significati di quegli impulsi. I significati sono a-materiali, come la Divina Commedia di Dante. Non è che la Divina Commedia, intesa come significato, induce modifiche nel libro di carta. Chi scrive sul libro di carta avrà alla fine un libro di carta il cui significato sarà la Divina Commedia, che è un ente astratto. Materia e pensiero sono associati in una relazione analogica, non in un legame logico causa-effetto. Il pensiero non è una forza operante. Il cervello è una forza operante. Quando pensiamo in un certo modo, il cervello e tutto il nostro corpo si stanno contemporaneamente modificando. Non è il pensiero la causa della modifica, e non è il cervello la causa del pensiero. Sono entrambi intrinsecamente e indissolubilmente associati. Cari saluti.
Seppure irrazionalmente io "senta" che Tutto è Uno (o "Tutto è Mente" come recita un assioma ermetico) comprendo intellettualmente la distinzione che si opera tra significato e significante e quindi la distinzione tra pensiero (astratto, a-materiale) e materia. Comprendo anche che il libro (materia) è il significante e che la Divina Commedia (astrazione) è il significato. Lei si è ben spiegato. I concetti fondamentali a questo punto paiono essere la contemporaneità e l'associazione indissolubile. Se significato (pensiero) e significante (materia) sono associati indissolubilmente e si manifestano nello stesso istante non c'è infatti rapporto causa/effetto. Non c'è un prima o un dopo. La descrizione di ciò che avviene diventa quindi un gioco di parole. Il confine tra significato e significante, o tra psiche e materia, o tra spirito e corpo che dir si voglia, data la loro contemporaneità e associazione (interlacciamento), cade. Dire che il cervello è una forza operante o dire che il pensiero è una forza operante è la medesima cosa perché siamo in presenza di un "amalgama". Succede qualcosa di indefinibile e la descrizione non è quel qualcosa. Però, tornando al piacere della speculazione, le domando: riguardo al concetto della contemporaneità tra pensiero e attività cerebrale vi sono evidenze scientifiche? Tra ideazione e attività elettrochimica si è appurato in qualche modo che non c'è scarto di tempo, neppure di un milionesimo di secondo? Un caro saluto.
Carissimo prof. Riesci, un elemento alla base della simbolizzazione (processo in parte condiviso da homo sapiens con i Neanderthal) è stato il linguaggio, sistema senza il quale parrebbe non si sarebbe potuta sviluppare a cosí alto grado la simbolizzazione grafica. Ed il linguaggio deve aver giocato un altissimo ruolo nel processo di individuazione della psiche. Icome si può ipotizzare un pensiero senza linguaggio? I nostri pensieri si esprimono per mezzo delle parole che creano il mondo. Non trova sia cosí?
Buonasera professore, vorrei rivedere il video nel quale c'è l'analisi del ritratto dei coniugi Arnolfini. Non riesco a ricordare qual'è (poichè ho visto tutti i video del canale), riesce ad aiutarmi le sarei grato. Grazie mille per condividere le sue conoscenze. Saluti
Buonasera ho ascoltato, ho una domanda e un'osservazione tuttavia. Dico tuttavia perché la apprezzo molto e seguo spesso le sue dissertazioni con interesse e gratitudine spesso . Nel passaggio relativo alla psiche collettiva ravviso una forzatura palese , e cioè il passare dal caso del tetraplegico connesso al processore alla psiche collettiva avviene in maniera davvero artificiosa . Inoltre paragonare la psiche a qualcosa di simile all'operosità di sciame perché la si vuole " collettiva" in omaggio al pensiero pur fondamentale di Jung , non mi torna affatto . Che si voglia sostenere che una psiche originaria chiamiamola anche divina ispiri la psiche in ognuno e che quindi noi non si sia divisi è cosa buona e giusta e la condivido ma il passaggio argomentativo mi appare debole - tutto qui .
Il caso del tetraplegico è un esempio per mostrare come se assumiamo di associare la psiche a questo nostro corpo perché sentiamo di esserci collegati, allora dovremmo associarla a qualunque cosa entri in collegamento con noi. Ma se comprendiamo di essere collegati a tanti esseri umani e a tanti altri enti della Natura, per conseguenza dovremmo associare ciò che chiamiamo la "nostra" psiche a questa collettività di enti. L'impressione di essere un "solo" individuo è, per l'appunto, solo un'impressione.
Prof. Rosaci! Quante informazioni meravigliose, grazie Sarei curioso, e forse in tanti sul canale, a sapere la sua opinione su questi argomenti : legge di attrazione Delle teorie di Gourdjef sulla legge del tre e dell’ottava Sul potere della gratitudine Sul potere della preghiera Potrebbe fare una lezione , sono certo che in parecchi che seguono il suo canale sarebbero contenti, almeno lo immagino. Forse la cosa che più non mi torna, come esperienza personale é il potere del pensiero, che mi ha portato a grandi risultasti positivi o negativi in relazione alla sua natura, sembra di aver capito, ma forse mi sbaglio, che secondo la tradizione i pensieri non sono cose, non spaziano nell’etere. Grazie di una sua eventuale risposta, so che è molto impegnato. Saluti Tonino
In un Universo FINITO il concetto di UNO e di TUTTO da un SENSO un significato alla Psiche. In un Universo INFINITO, UNO /TUTTO non includono l'"Infinito e pertanto anche la Psiche assume una dimensione diversa. Inoltre il" TUTTO" è in continua mutazione (all'infinito). Ritengo che si possano aprire ulteriori porte. Grazie.
Chi non ha un lavoro non può partecipare pienamente alla vita sociale la quale consiste di solito nell' uscire al bar al ristorante al night alla discoteca. Tutte attività dispendiose di denaro tempo ed energie , attività che sono funzionali al sistema capitalista. Gli hikikomori fanno un calcolo costi benefici e spesso decidono di investire il loro denaro (poco o molto) in cose per loro più significative.
Gentile Rosaci, in risposta ad un mio interrogativo lei afferma che il pensiero non è una forza operante, ovvero che non induce modifiche nella materia, a differenza del cervello. Se intende come "forza" il concetto mutuato dallo studio della fisica dei corpi sono d'accordo con lei. A monte si trova la distinzione tra pensiero (astrazione) e materia (ente misurabile). Un'astrazione non risponde alle leggi della fisica e quindi in quest'ottica il termine "forza" è improprio. Lei aggiunge poi che emergere del pensiero e modifiche elettrochimiche cerebrali avvengono contemporaneamente, che non siamo quindi in presenza di una relazione causa/effetto e che pensiero e cervello (pensiero e materia) sono intrinsecamente e indissolubilmente associati. La contemporaneità tra ideazione e manifestazioni elettrochimiche non è attualmente provata con il metodo empirico ma esaminando con logica la sua affermazione le implicazioni che ne derivano a me paiono interessanti. Se pensiero e materia sono così profondamente compenetrati, come anche a me pare, non perde forse di significato la distinzione pensiero/materia? Dire che la materia induce modifiche nella materia e dire che il pensiero-materia (intrinseca associazione indissolubile) induce modifiche nel pensiero-materia a mio parere diventa la medesima cosa. Il fenomeno avviene, la descrizione muta. Cosicché, se ne deduce, coloro che considerano il pensiero (conscio o no che sia, emozioni, stati d'animo e astrazioni simili) una forza operante e osservano e sperimentano fenomeni di varia natura (psicosomatica, suggestione, effetto placebo, magnetismo personale etc.) non stanno avendo allucinazioni né si stanno riferendo ad alcunché di sovrannaturale, semplicemente utilizzano la parola "forza" in un ambito diverso dalla Fisica. Da cui proposizioni del tipo "la forza del pensiero". A proposito di ciò voglio riportare qui di seguito un estratto da un capitoletto intitolato "L'immaginazione nella Terapeutica Ermetica", autore un grande Ermetista italiano, Giuliano Kremmerz (1861-1930). (...) Il pensiero (meccanismo pensante) in un corpo umano ha azione illimitata su tutti gli organi e gli elementi organici costituenti il proprio singolo individuo. Ammessa la precedente proposizione, qualunque pensiero (meccanismo pensante) in uno stato di simpatia o di amore può diventare un coefficiente potenziale di un meccanismo psichico armonico di un suo simile. …Il pensiero è talmente tutto il nostro singolo essere per quanto ogni sensazione periferica (cioè che proviene dalle estremità sensorie) può, arrivando ai centri, essere modificata…I poteri immaginativi raggiungono i gradi più stravaganti nelle alterazioni del senso del gusto in uomini di apparenza normali sol che questi si siano persuasi di trovare delizioso, per esempio, delle vivande sciapite, o esageratamente pepate - così del senso del tatto, della vista, dell’udito, dell’odorato…. L’immaginazione secondo le antiche scienze apparteneva all’influenza lunare, la cui intelligenza (cioè possessione intellettiva delle influenze lunari) è sempre designata come terribile perché sullo stesso piano intellettuale dava l’estro ai poeti, l’immaginazione all’artista e la pazzia a chi si lasciava trasportare dalle ombre. I sacerdoti isiaci non aspiravano che a quella intelligenza e vi si preparavano con la purità e l’equilibrio per dominare l’immaginazione e diventare gli artisti dell’ermetica. I misteri isiaci, che erano un po’ la nostra fratellanza (Kremmerz qui si riferisce alla Fratellanza di Miriam, la Schola da lui costituita nel 1909)…a scala ridotta, non celebravano che la conquista lunare sulle acque del gran fiume di vita. Oggi ogni persona che sa leggere un sillabario, classifica questa roba nella parola suggestione, senza riflettere (e ci capitano persone colte) che generalizzando il significato di questa parola non si sa più nella vita dove cominci e dove finisca lo stato suggestivo… Un uomo che liberamente crede, persuaso di credere la verità, col suo pensiero agisce rapidamente da modificatore sull’apparato sensorio…Dovunque troverete uomini maturi, giovani, giovanette, vecchie che vi danno prove lampanti di aver modificata la sensibilità normale sotto l’impulso immaginativo di idee accettate e credute migliori. Dove è più appariscente lo sforzo è nei casi in cui l’idea modificatrice prende radice nell’idea della conservazione della salute e…della pelle… Ora fisiologicamente e con gli elementi della biologia più rudimentale si dovrebbero stabilire i veri rapporti attivi tra le modificazioni sensorie periferiche e le modificazioni anatomiche conseguenti, per trovare la legge che spiega la maggiore o minore resistenza organica sotto la divisione più o meno forte dell’immaginazione volitiva del potere centrale… Il tuo pensiero agisce tanto sicuramente sul tuo corpo che se hai la pazienza di allenarti ne disporrai a tuo piacimento. Non avrai paura né di infermità, né di contagi, né di disordini organici di nessun genere. Basta pensare volendo, con sicurezza di comando, che la tal cosa nel tuo organismo non succeda. Questa è educazione ermetica. Il corpo nostro obbedisce alla nostra volontà: nei più deboli la volontà è immaginativa - nei più abituati è semplicemente enunciativa. (...) È importante precisare che non si tratta di dogmi, come lo stesso Kremmerz ammoniva insegnando a "non credere" (con ciò manifestando un atteggiamento anti-guru identico a quello tenuto da Krishnamurti), bensì di concetti da assumere come veri o meno soltanto dopo averli sperimentati. Mosso unicamente dall'intento di arricchire la riflessione sopra gli argomenti che lei con passione e competenza tratta le invio un caro saluto; continuo a seguirla con attenzione.
Io penso che il fine dell'uomo sia la sopravvivenza da cercarsi nella sua forma piu bella,lontano piu possibile dalla sofferenza,e questa dinamica è comune a tutti gli esseri nel nostro caso umani,ecco io credo per questo motivo la psiche sia collettiva.Poi chiaramente esistono devianze che sono legate al mondo materiale( comportamenti illogici nei confronti di altri esseri,guerre distruzioni violenze),ma fanno parte dell,ego umano,innamorato di materia
Non ci sono parole, solo grazie, grazie di cuore ❤
Lezione STRAORDINARIA, La ringrazio dal più profondo del ❤ per la Sua generosità nel trasmetterci la Sua immensa conoscenza e saggezza. Nelle Sue conferenze trovo una sintesi della cultura umana nella sua interezza e una capacità di farci intuire il nesso profondo fra le varie culture apparse durante la nostra storia che mi riempiono di stupore e di gratitudine. E per me la più grande lezione è quella di aver perso totalmente la nostra connessione con la natura, con l’anima del mondo. Le Sue conferenze sono di un aiuto straordinario per renderci conto dell'immenso tesoro che abbiamo perso lungo la nostra strada e per cercare di ritrovarlo.
GRANDIOSA conferenza, Gentile Professore! I miei più profondi ringraziamenti!
Mille grazie!🌹🌹🌹
Meravigliose e istruttive conferenze. Grazie Professor Rosaci
Un rinnovato ringraziamento per la chiarezza, semplicità, e profondità dei contenuti che ci propone... La sintesi di tante culture, di tanti messaggi, che mai sarei riuscito a connettere pur intuendone i legami.... Grazie di cuore.....
Credo che pochi come lei, professore, siano in grado di coniugare così bene scienza e Tradizione.
Grazie per il suo lavoro.
Grazie prof Rosaci!
Un excursus eccellente come sempre...Io in questo periodo sto frequentando un piccolo gruppo chiamato "Colazioni poetiche" con una buona conduzione svolta a trovare ispirazione per nostre piccole , ma sentite composizioni poetiche grazie alla vera poesia di grandi del passato e del presente. Viene fornita nell'incontro mensile una parola chiave legata ad un sentimento o altro.
L'ultima volta è stata suggerita la Speranza!!!
Dopo le condivisioni da parte di alcune partecipanti che esprimevano gioia e contentezza per questo tema,ho dichiarato :" Io non so che cos'è la speranza!"
Per non toglierle troppo tempo, le riassumo il percorso che ho compiuto per andare alla sua scoperta...Ho approfondito il mito di Esiodo riportato dal Graves e dal Kere'nyi e una scorsa del significato che le è stato attribuito a partire dall'antica Grecia ,con Aristotele,alla Roma degli imperatori,dal cristianesimo e poi da Spinoza e infine a Pascall....A questo punto ho composto un"Dialogo immaginario tra Pandora e una Donna dei giorni nostri" in cui ho provato a evidenziare come la curiosità di sapere ha causato del male infinito agli uomini rendendoli tra l'altro mortali e attribuendone la colpa a Pandora,una donna...Mano a mano proseguo evidenziando l'ambivalenza della speranza,che delude coloro i quali le si aggrappano e spesso ricadono nelle paludi di tristezza da cui speravano,appunto,di essere sollevati.A questo punto la Donna dichiara che,non conoscendo la Speranza,proprio per accogliere gli eventi dolorosi che le sono capitati si è affidata all'augurio di bene e di amore rivolto verso sé stessa ,u suoi cari e tutti gli esseri, e inoltre alla fiducia nelle proprie qualità e capacità di essere insieme,a cuore aperto,al mistero che ogni giorno giunge ai suoi occhi e alla sua anima.
Infine ho inviato una flebile luce alla fama nefasta di Pandora riferendo un altro mito che la vede personificata a Rea,la madre terra che piena di Dino ci sostiene e alimenta ancora oggi ..
Molto interessante il suo excursus letterario Luisella!
Ho scritto *doni* ma il correttore ha fatto di testa sua ...
Straordinaria conferenza , prof.Rosaci, la ringrazio di cuore, un abbraccio 🙌
Straordinaria conferenza Prof. Rosaci! Ero sul sentiero di una trasformazione e il Divino mi ha indicato Lei. Eccomi qui a vivermi tutte le sue conferenze. In attesa della sua prossima! Grazie di cuore!
Le sue conferenze sono Illuminanti! Grazie per il suo servizio alla società.
Grazie infinite Prof. Rosaci! Mirabile lezione e grande Saggezza.
Professore sono grato che il cammino mi porti chiarimenti tramite le sue conferenze che io considero vere e proprie lezioni. Avevo bisogno di approfondimenti proprio su questi temi Lacan, Schopenhauer, l'inteligenza simbolica, ed il modo in cui lei ha chiarificato il loro legame passando per l'induismo... tanta tanta roba, ho dovuto salvare il video nelle mie playlist perche avrò bisogno di riascoltarlo piu volte. Grazie
Veramente ci voleva questo nuovo ciclo caro prof!Un aiuto importante per tutti coloro che non si arrendono alla mediocrità, al..terrapiattismo❤
È sempre bello e stimolante ascoltarla. Sono felicissimo di questo nuovo ciclo FILOSOFIA DELLA PSICHE.
Buon lavoro!🎉🎉
Un cordiale grazie Professore per avermi fatta appassionare alla filosofia e agli argomenti che tratta. Col suo parlare chiaro e suadente ci accompagna per mano in un viaggio indietro nel tempo, specchio della nostra anima antica
Grazie professor Rosaci, un verbo molto bello più che accettare e accogliere "ciò che è"
In ogni sua Conferenza Lei indica la strada per tornare a casa. Grazie di cuore
Una gioia I suoi nuovi video su y.t le sue argomentazioni sempre molto gradite, ❤️
Mi associo. 👍
Grazie, aspetto i suoi video come momenti di luce in questo periodo tanto oscuro
Grazie a lei professore ogni volta mi lascia senza parole.
Grazie di metterci a conoscenza del suo pensiero!!🔝🔝🔝👍🏻
Prof.Rosaci !...ascoltarla è come vedere una bella pittura rivelatrice e che loquacità. Grazie.
Complimenti per come hai spiegato la psiche/ intelletto/ anima collettiva è universale. Grazie per gli avvertimenti sulle controindicazioni della speranza. Effettivamente un vecchio proverbio recita: cu di speranza campa, disperatu mori. 😅
Grazie 🙏
Grazie Domenico è per me piacevole conferma,ciò da lei comunicato, lasciando andare gli attaccamenti di ogni genere affettivo materiale e ci metterei anche spirituale ( sto sperimentando personalmente la spiritualità come stato dell'essere qui ora istante dopo istante nell'accettazione di ciò che nuovo giorno mi presenta ) ho trovato in lei molti aspetti comuni e di totale visione di ciò che è insito in noi ,del caro Valentino bellucci . Unicità riemerge attraverso la connessione tra individui . Grazie con immenso piacere di averla incontrata
Complimenti...e Grazie x quello che fa!
Grazie per la continua diffusione del sapere.
❤
Felice d'incontrarla in queste gradevoli riflessioni.
Ci fossimo noi tutti ricordati già nel lontano 2020 , " Che chi di R.Speranza vive disperato muore" .(saggezza popolare) ..E che la Speranza, l'uccellino ho fringuello, uscito volato o non con l'apertura del vaso di Pandora ,,forse dei flagelli x l'umanità era il peggiore 😮. ... Un sentito grazie .
Illuminante 👏
Sempre un piacere ascoltarla, grazie.
Grazie prof Rosaci ben ritrovato ❤
Stupendo
come sempre🌟
Sei una luce ,,,,grazie,,🐝🌼🐝
Spirito, mente, anima
Ad oggi non sappiamo cosa sono
Grazie!
Da parte mia mi sembra di cogliere che alcuni concetti sulla coscienza, che tra l'altro condivido totalmente, siamo molto simili se non uguali a quelli espressi da Federico Faggin.
Grazie
Grazie ❤
Grazie infinite
Parole stupende come di consueto
Speranza ultimo male rimasto nel vaso di Pandora. Purtroppo durante il Covid SPERANZA è stata tirata fuori ed è stata messa al Ministero della Salute.
Evidenti i risultati. Nulla è CASUALE. Saluti e complimenti
Scoperto casualmente il suo canale...
Molto molto interessante
Grazie.
Avete affrontato lo Zarathustra di Nietzsche?
Seguo le sue conferenze e le trovo molto interessanti, lei compie un opera meritevole. Ho un'interrogativo riguardo al legame esistente tra il pensiero e l'attività elettrochimica del cervello. È un legame comprovato ma come si attua? Ovvero dato che il pensiero è a-materiale in che modo induce modifiche nella materia? Il fenomeno certamente avviene ma è spiegabile? Inoltre, dato che il pensiero di un dato soggetto induce delle modificazioni elettrochimiche nel suo proprio cervello, e quindi in uno specifico "oggetto" materiale, cosa ci vieta di ipotizzare che quello stesso pensiero possa influenzare anche altra materia "esterna" al soggetto? Utilizzo le virgolette perché la distinzione tra interno, esterno, pensiero e materia in un'ottica di "tutto è Uno" forse sono termini utili a comunicare ma piuttusto arbitrari. Sia intuitivamente che esperienzalmente a me vien da dire che il pensiero è una forza come un'altra, non è cioè soltanto un significato. Mi pare che il pensiero sia una manifestazione misteriosa del Tutto altrettanto quanto lo è la materia e che pensiero e materia si influenzino vicendevolmente. Che infatti la funzione taumaturgica del pensiero (quindi l'azione di una forza operante) esista, al netto degli sproloqui dei ciarlatani, è innegabile. Attendo una sua opinione, le sono grato a prescindere.
Il pensiero non "induce" alcuna modifica di nessun tipo nel cervello. Bisogna liberarsi di questa idea di causa-effetto tra cervello e pensiero, o viceversa. Il cervello è il significante, il pensiero è il significato. Il cervello manifesta gli impulsi elettrochimici, i pensieri sono i significati di quegli impulsi. I significati sono a-materiali, come la Divina Commedia di Dante. Non è che la Divina Commedia, intesa come significato, induce modifiche nel libro di carta. Chi scrive sul libro di carta avrà alla fine un libro di carta il cui significato sarà la Divina Commedia, che è un ente astratto. Materia e pensiero sono associati in una relazione analogica, non in un legame logico causa-effetto. Il pensiero non è una forza operante. Il cervello è una forza operante. Quando pensiamo in un certo modo, il cervello e tutto il nostro corpo si stanno contemporaneamente modificando. Non è il pensiero la causa della modifica, e non è il cervello la causa del pensiero. Sono entrambi intrinsecamente e indissolubilmente associati. Cari saluti.
Seppure irrazionalmente io "senta" che Tutto è Uno (o "Tutto è Mente" come recita un assioma ermetico) comprendo intellettualmente la distinzione che si opera tra significato e significante e quindi la distinzione tra pensiero (astratto, a-materiale) e materia. Comprendo anche che il libro (materia) è il significante e che la Divina Commedia (astrazione) è il significato. Lei si è ben spiegato. I concetti fondamentali a questo punto paiono essere la contemporaneità e l'associazione indissolubile. Se significato (pensiero) e significante (materia) sono associati indissolubilmente e si manifestano nello stesso istante non c'è infatti rapporto causa/effetto. Non c'è un prima o un dopo. La descrizione di ciò che avviene diventa quindi un gioco di parole. Il confine tra significato e significante, o tra psiche e materia, o tra spirito e corpo che dir si voglia, data la loro contemporaneità e associazione (interlacciamento), cade. Dire che il cervello è una forza operante o dire che il pensiero è una forza operante è la medesima cosa perché siamo in presenza di un "amalgama". Succede qualcosa di indefinibile e la descrizione non è quel qualcosa. Però, tornando al piacere della speculazione, le domando: riguardo al concetto della contemporaneità tra pensiero e attività cerebrale vi sono evidenze scientifiche? Tra ideazione e attività elettrochimica si è appurato in qualche modo che non c'è scarto di tempo, neppure di un milionesimo di secondo? Un caro saluto.
Buonasera professore ben ritrovati
Carissimo prof. Riesci,
un elemento alla base della simbolizzazione (processo in parte condiviso da homo sapiens con i Neanderthal) è stato il linguaggio, sistema senza il quale parrebbe non si sarebbe potuta sviluppare a cosí alto grado la simbolizzazione grafica.
Ed il linguaggio deve aver giocato un altissimo ruolo nel processo di individuazione della psiche. Icome si può ipotizzare un pensiero senza linguaggio? I nostri pensieri si esprimono per mezzo delle parole che creano il mondo. Non trova sia cosí?
Grazie
Buonasera professore, vorrei rivedere il video nel quale c'è l'analisi del ritratto dei coniugi Arnolfini. Non riesco a ricordare qual'è (poichè ho visto tutti i video del canale), riesce ad aiutarmi le sarei grato.
Grazie mille per condividere le sue conoscenze.
Saluti
Buonasera ho ascoltato, ho una domanda e un'osservazione tuttavia. Dico tuttavia perché la apprezzo molto e seguo spesso le sue dissertazioni con interesse e gratitudine spesso .
Nel passaggio relativo alla psiche collettiva ravviso una forzatura palese , e cioè il passare dal caso del tetraplegico connesso al processore alla psiche collettiva avviene in maniera davvero artificiosa . Inoltre paragonare la psiche a qualcosa di simile all'operosità di sciame perché la si vuole " collettiva" in omaggio al pensiero pur fondamentale di Jung , non mi torna affatto . Che si voglia sostenere che una psiche originaria chiamiamola anche divina ispiri la psiche in ognuno e che quindi noi non si sia divisi è cosa buona e giusta e la condivido ma il passaggio argomentativo mi appare debole - tutto qui .
Il caso del tetraplegico è un esempio per mostrare come se assumiamo di associare la psiche a questo nostro corpo perché sentiamo di esserci collegati, allora dovremmo associarla a qualunque cosa entri in collegamento con noi. Ma se comprendiamo di essere collegati a tanti esseri umani e a tanti altri enti della Natura, per conseguenza dovremmo associare ciò che chiamiamo la "nostra" psiche a questa collettività di enti. L'impressione di essere un "solo" individuo è, per l'appunto, solo un'impressione.
Prof. Rosaci! Quante informazioni meravigliose, grazie
Sarei curioso, e forse in tanti sul canale, a sapere la sua opinione su questi argomenti :
legge di attrazione
Delle teorie di Gourdjef sulla legge del tre e dell’ottava
Sul potere della gratitudine
Sul potere della preghiera
Potrebbe fare una lezione , sono certo che in parecchi che seguono il suo canale sarebbero contenti, almeno lo immagino.
Forse la cosa che più non mi torna, come esperienza personale é il potere del pensiero, che mi ha portato a grandi risultasti positivi o negativi in relazione alla
sua natura, sembra di aver capito, ma
forse mi sbaglio, che secondo la tradizione i pensieri non sono cose, non spaziano nell’etere. Grazie di una sua eventuale risposta, so che è molto impegnato. Saluti Tonino
In un Universo FINITO il concetto di UNO e di TUTTO da un SENSO un significato alla Psiche.
In un Universo INFINITO, UNO /TUTTO non includono l'"Infinito e pertanto anche la Psiche assume una dimensione diversa. Inoltre il" TUTTO" è in continua mutazione (all'infinito).
Ritengo che si possano aprire ulteriori porte.
Grazie.
E poi c'è la coscienza di non avere coscienza, di non saper pensare...
Si può definire un essere autocosciente, quello?
Chi non ha un lavoro non può partecipare pienamente alla vita sociale la quale consiste di solito nell' uscire al bar al ristorante al night alla discoteca. Tutte attività dispendiose di denaro tempo ed energie , attività che sono funzionali al sistema capitalista.
Gli hikikomori fanno un calcolo costi benefici e spesso decidono di investire il loro denaro (poco o molto) in cose per loro più significative.
Ma l'occhio può vedere se stesso ?...
00.57.00 porto il segno
L'umanità è arrivata al massimo dell'egoismo?,,ego,, è distruzione,,,(c è un ritorno al Creatore?)🦋🦋🦋
Grazie di tutto il suo prezioso lavoro
Cosa vogliono sinificarele parole di Gesù ,abbiate fede in me io ho vinto il mondo,🙏🙏🙏
Può tradurlo in lingua italiana?
Grazie.
Gentile Rosaci, in risposta ad un mio interrogativo lei afferma che il pensiero non è una forza operante, ovvero che non induce modifiche nella materia, a differenza del cervello. Se intende come "forza" il concetto mutuato dallo studio della fisica dei corpi sono d'accordo con lei. A monte si trova la distinzione tra pensiero (astrazione) e materia (ente misurabile). Un'astrazione non risponde alle leggi della fisica e quindi in quest'ottica il termine "forza" è improprio. Lei aggiunge poi che emergere del pensiero e modifiche elettrochimiche cerebrali avvengono contemporaneamente, che non siamo quindi in presenza di una relazione causa/effetto e che pensiero e cervello (pensiero e materia) sono intrinsecamente e indissolubilmente associati. La contemporaneità tra ideazione e manifestazioni elettrochimiche non è attualmente provata con il metodo empirico ma esaminando con logica la sua affermazione le implicazioni che ne derivano a me paiono interessanti. Se pensiero e materia sono così profondamente compenetrati, come anche a me pare, non perde forse di significato la distinzione pensiero/materia? Dire che la materia induce modifiche nella materia e dire che il pensiero-materia (intrinseca associazione indissolubile) induce modifiche nel pensiero-materia a mio parere diventa la medesima cosa. Il fenomeno avviene, la descrizione muta. Cosicché, se ne deduce, coloro che considerano il pensiero (conscio o no che sia, emozioni, stati d'animo e astrazioni simili) una forza operante e osservano e sperimentano fenomeni di varia natura (psicosomatica, suggestione, effetto placebo, magnetismo personale etc.) non stanno avendo allucinazioni né si stanno riferendo ad alcunché di sovrannaturale, semplicemente utilizzano la parola "forza" in un ambito diverso dalla Fisica. Da cui proposizioni del tipo "la forza del pensiero". A proposito di ciò voglio riportare qui di seguito un estratto da un capitoletto intitolato "L'immaginazione nella Terapeutica Ermetica", autore un grande Ermetista italiano, Giuliano Kremmerz (1861-1930).
(...) Il pensiero (meccanismo pensante) in un corpo umano ha azione illimitata su tutti gli organi e gli elementi organici costituenti il proprio singolo individuo. Ammessa la precedente proposizione, qualunque pensiero (meccanismo pensante) in uno stato di simpatia o di amore può diventare un coefficiente potenziale di un meccanismo psichico armonico di un suo simile. …Il pensiero è talmente tutto il nostro singolo essere per quanto ogni sensazione periferica (cioè che proviene dalle estremità sensorie) può, arrivando ai centri, essere modificata…I poteri immaginativi raggiungono i gradi più stravaganti nelle alterazioni del senso del gusto in uomini di apparenza normali sol che questi si siano persuasi di trovare delizioso, per esempio, delle vivande sciapite, o esageratamente pepate - così del senso
del tatto, della vista, dell’udito, dell’odorato…. L’immaginazione secondo le antiche scienze
apparteneva all’influenza lunare, la cui intelligenza (cioè possessione intellettiva delle influenze lunari) è sempre designata come terribile perché sullo stesso piano intellettuale dava l’estro ai poeti, l’immaginazione all’artista e la pazzia a chi si lasciava trasportare dalle ombre. I sacerdoti isiaci non aspiravano che a quella intelligenza e vi si preparavano con la purità e l’equilibrio per dominare l’immaginazione e diventare gli artisti dell’ermetica. I misteri isiaci, che erano un po’ la nostra fratellanza (Kremmerz qui si riferisce alla Fratellanza di Miriam, la Schola da lui costituita nel 1909)…a scala ridotta, non celebravano che la conquista lunare sulle acque del gran fiume di vita. Oggi ogni persona che sa leggere un sillabario, classifica questa roba nella parola suggestione, senza riflettere (e ci capitano persone colte) che generalizzando il significato di questa parola non si sa più nella vita dove cominci e dove finisca lo stato suggestivo… Un uomo che liberamente crede, persuaso di credere la verità, col suo pensiero agisce rapidamente da modificatore sull’apparato
sensorio…Dovunque troverete uomini maturi, giovani, giovanette, vecchie che vi danno prove lampanti di aver modificata la sensibilità normale sotto l’impulso immaginativo di idee accettate e credute migliori. Dove è più appariscente lo sforzo è nei casi in cui l’idea modificatrice prende radice nell’idea della conservazione della salute e…della pelle… Ora fisiologicamente e con gli elementi della biologia più rudimentale si dovrebbero stabilire i veri rapporti attivi tra le modificazioni sensorie periferiche e le modificazioni anatomiche conseguenti, per trovare la legge che spiega la maggiore o minore resistenza organica sotto la divisione più o meno forte dell’immaginazione volitiva del potere centrale… Il tuo pensiero agisce tanto sicuramente sul tuo corpo che se hai la pazienza di allenarti ne disporrai a tuo piacimento. Non avrai paura né di infermità, né di contagi, né di disordini organici di nessun genere. Basta pensare volendo, con sicurezza di comando, che la tal cosa nel tuo organismo non succeda. Questa è educazione ermetica.
Il corpo nostro obbedisce alla nostra volontà: nei più deboli la volontà è immaginativa - nei più abituati è semplicemente enunciativa. (...)
È importante precisare che non si tratta di dogmi, come lo stesso Kremmerz ammoniva insegnando a "non credere" (con ciò manifestando un atteggiamento anti-guru identico a quello tenuto da Krishnamurti), bensì di concetti da assumere come veri o meno soltanto dopo averli sperimentati.
Mosso unicamente dall'intento di arricchire la riflessione sopra gli argomenti che lei con passione e competenza tratta le invio un caro saluto; continuo a seguirla con attenzione.
Io penso che il fine dell'uomo sia la sopravvivenza da cercarsi nella sua forma piu bella,lontano piu possibile dalla sofferenza,e questa dinamica è comune a tutti gli esseri nel nostro caso umani,ecco io credo per questo motivo la psiche sia collettiva.Poi chiaramente esistono devianze che sono legate al mondo materiale( comportamenti illogici nei confronti di altri esseri,guerre distruzioni violenze),ma fanno parte dell,ego umano,innamorato di materia
❤