Grazie per aver letto e recensito Dragondale. è vero, è un gioco che nasce con uno scopo preciso, quello di portare le classiche avventure DnD-esche su scala famigliare. come scritto in premessa, non è un gioco innovativo, ma la summa di diversi progetti, test campagne e sessioni varie fatte nel corso degli anni nei progetti educativi, nei momenti ludici et similari che Genitori di Ruolo ha fatto per anni, facendo giocare (ai tempi della scelta di intraprendere il KS) oltre 600 bambini e diversi famigliari. è un gioco per la famiglia, che richiede sì la supervisione di un adulto, che introduca almeno all'inizio il gioco. che poi risponde a una domanda che per anni abbiamo visto su pagine FB o altro: "come faccio giocare a D&D la mia prole?" voleva dare una risposta a questo... oltre al fatto, come detto anche in recensione, che aiuta a introdurre neofiti (non solo bambini) con un regolamento snello. ha anche altri scopi, ma nell'introduzione viene spiegato. PS: il parallelo sulla classe del chierico è TOP!
A mio modesto avviso, anche se gestito da un GM adulto, è per bambini non sotto i 12 anni. Le regole non sono state semplificate abbastanza, come per esempio la poca immediatezza delle statistiche tradizionali.
@@alessandrosavino31 Può darsi, ma la fuori ci sono altri regolamenti per bambini più leggeri di questo. Non trovo il motivo per cui scegliere proprio Dragondale. Non so se mi spiego.
@@lock3west scusami ma mi ero perso la risposta. se vai sul sito di Genitori di Ruolo puoi trovare tutto. comprese qualche avventurina da one shot pensata per ragazzini e genitori neofiti del gdr
Sono d'accordo con la recensione. Io non perderò l'occasione di dire anche qui che io ai bambini NON insegnerei la mentalità che D&D sembra incollare addosso a chi lo gioca. Punti Ferita, combattimenti come primaria via per avanzare nella storia, crunch sempre nelle solite aree (equipaggiamento, armi...), GM con tutti i soliti fardelli sulle spalle. Ho visitato il sito, e provato a scaricare un paio di avventure a caso, per capire che tipo di giocate pensano di portare ai loro tavoli. Ho scaricato Ombra e Fiamme e La Fonte Dorata, e devo dire che mi hanno intristito. Il vetusto stile di fare avventurette railroad, senza agentività reale da parte dei giocatori, un tipo di (non) gioco di ruolo che io sicuramente vorrei non fosse più trasmesso, soprattutto ai giovani che si avvicinano a questo ambiente ancora “vergini”, col rischio di mostrare loro qualcosa che è più vicino ad un videogiochino senza scelte e con un paio di cut-scene pre-renderizzate fra un combattimento e l’altro. Volete far giocare i bambini: fategli provare Fate, con i suoi tanti "micro setting" di Fate Accelerato. Ma non solo, ci sono un sacco di sistemi leggeri, facili da insegnare e giocare, che non usano il master con il "vecchio" ruolo di intrattenitore del gruppo, di creatore unico della storia. Ci sono sistemi che permettono di GENERARE la storia al tavolo, di coinvolgere tutto il gruppo nella narrazione, e lo fanno con le loro regole, non con "la bravura del master". Ci sono giochi che NON prevedono il combattimento, e che ovviamente non prevedono la sconfitta del nemico come modo di concludere una storia. Un esempio su tutti, "Do - Pilgrims Of The Flying Temple", dove i giocatori sono una sorta di monaci volanti che arrivano sulle varie isole galleggianti per risolvere i problemi della gente. Problemi che tutto sono fuorché "un drago ci mangia le pecore (o i bambini...)".
perfetto... ma una domanda molto facile: tu giochi con i bambini? Noi abbiamo macinato tantissime ore e gli adulti spesso si fanno la domanda che ti sei fatto tu per proteggere i bambini, ma poi si dimenticano di chiedere loro "cosa piace". noi siamo partiti da questo principio, abbiamo giocato tanto e tante cose diverse e lo facciamo spesso, ma la "mentalità da DND" che tanto maledici, non viene insegnata in Dragondale.. al massimo solo i giocatori di DND che la insegnano... quindi meglio far giocare un ragazzino a dnd oppure evitare proprio che giochi di ruolo perchè il genitore non vuole imparare un altro regolamento e aspetterà che la propria prole cresca? altra cosa, se avessi letto il manuale, il gioco insiste molto sulla collaborazione così come potresti capire le avventurine gratuite che sono fatte per aiutare chi fa fatica a inventare qualcosa di semplice per far giocare... PS: fate accelerato lo giochiamo anche.
@@alessandrosavino31 ci tengo a sottolineare un punto. Ho detto "Mentalità da D&D", ma poi l'ho spiegato bene, cosa intendo (ovviamente in modo stringato, per non farne un tema): • Punti Ferita • combattimenti come primaria via per avanzare nella storia • crunch sempre nelle solite aree (equipaggiamento, armi...) • GM con tutti i soliti fardelli sulle spalle. Come vedi, non è questione di, come dici, "chiedere ai bambini cosa piace loro"; sto parlando di come il sistema impatta col gioco giocato E di come il sistema aiuti o ostacoli l'essere Master. Qui non è questione di "non giocare con i bambini, perché il genitore non vuole imparare un sistema", tant'è che comunque gli toccherebbe imparare Dragondale, esattamente come dovrebbe imparare qualunque altro sistema, come il già citato Fate Accelerato. E' l'idea di puntare su un gioco che crei un rapporto diverso fra Master e giocatori, che stimoli le loro azioni qualunque esse siano (invece del solito picchiare fino a portare i nemici a 0PF), che gli permetta di creare attivamente storia, elementi del mondo, personaggi secondari ecc. Ancora meglio, un sistema che permetta il genitore di essere una guida ACCANTO ai giocatori, e non sopra a loro, fino a permettergli (per assurdo) di staccarsi dal tavolo, ad un certo punto, e/o giocare insieme a loro, magari perché il motore di gioco permette di giocare Coop (quindi master-less), o con i ruoli che "girano" ogni tot. FATE l'ho già citato, ma ci sono tante altre tipologie di GdR "non tradizionale" giocabilissime con i bambini, e che talvolta integrano elementi come quelli da me citati: ad esempio NOT THE END, oppure PRISM (magari in versione GREEN per farci del natural-fantasy dove il pilastro principale è la scoperta del mondo), FANTASY WORLD, MICROFICTION... Ci sono tantissime possibilità. Se invece vuoi indirizzare i nuovi giovani giocatori e i loro genitori alle meccaniche e allo stile di gioco e di avventure reso "famoso" da D&D 3.0 in poi, allora DRAGONDALE (così come tanti altri simil d20 più o meno leggeri) è perfetto.
@@ishmadrad ripeto, non avendolo letto, non sai quanto questa cosa delle "mentalità da D&D" sia vera o no... confermo il discorso dei PF, vero, ma il resto no. forse per metà quella del master, anche se ci sono tante cose per condividere il gioco con gli altri... non per nulla non si basa solo su dnd. Basterebbe leggere e provare il gioco invece di scrivere a caso.... poi che puoi far giocare altre cose in altri modi, ripeto, noi lo facciamo e non sarebbe male da fare... ma prima devi convincere la gente a giocare anche ad altro... e noi lo facciamo in modo velato e soft. ma capisco l'astio verso dnd.... capita e quindi capisco questa presa di posizione.
@@alessandrosavino31 è errato dire che non l'ho letto. Ho letto sia il quickstart, un buon centinaio di pagine, sia le avventure (come scritto all'inizio). E' inutile che io continui a rivangare sempre i soliti punti, li ho già espressi. A questo punto, lascio che altri leggano e si facciano la propria opinione.
Onestamente stiamo pensando a come rendere la scheda più immediata. Ma il gioco gira davvero bene su più livelli e guidati da un adulto va benissimo dai 8 in su. Da soli invece sì, dai 10. Ma parlo con cognizione di causa avendolo testato nel corso di 2 anni.
Grazie per aver letto e recensito Dragondale.
è vero, è un gioco che nasce con uno scopo preciso, quello di portare le classiche avventure DnD-esche su scala famigliare. come scritto in premessa, non è un gioco innovativo, ma la summa di diversi progetti, test campagne e sessioni varie fatte nel corso degli anni nei progetti educativi, nei momenti ludici et similari che Genitori di Ruolo ha fatto per anni, facendo giocare (ai tempi della scelta di intraprendere il KS) oltre 600 bambini e diversi famigliari.
è un gioco per la famiglia, che richiede sì la supervisione di un adulto, che introduca almeno all'inizio il gioco.
che poi risponde a una domanda che per anni abbiamo visto su pagine FB o altro: "come faccio giocare a D&D la mia prole?"
voleva dare una risposta a questo... oltre al fatto, come detto anche in recensione, che aiuta a introdurre neofiti (non solo bambini) con un regolamento snello.
ha anche altri scopi, ma nell'introduzione viene spiegato.
PS: il parallelo sulla classe del chierico è TOP!
A mio modesto avviso, anche se gestito da un GM adulto, è per bambini non sotto i 12 anni. Le regole non sono state semplificate abbastanza, come per esempio la poca immediatezza delle statistiche tradizionali.
dici?
non è che si sottovaluta troppo i bambini?
@@alessandrosavino31 Può darsi, ma la fuori ci sono altri regolamenti per bambini più leggeri di questo. Non trovo il motivo per cui scegliere proprio Dragondale. Non so se mi spiego.
è vero @@lock3west, però il motivo sta nelle premesse... che non è detto siano quelle che cerchi.
domanda: ma lo hai provato?
@@lock3west scusami ma mi ero perso la risposta. se vai sul sito di Genitori di Ruolo puoi trovare tutto. comprese qualche avventurina da one shot pensata per ragazzini e genitori neofiti del gdr
Sono d'accordo con la recensione. Io non perderò l'occasione di dire anche qui che io ai bambini NON insegnerei la mentalità che D&D sembra incollare addosso a chi lo gioca. Punti Ferita, combattimenti come primaria via per avanzare nella storia, crunch sempre nelle solite aree (equipaggiamento, armi...), GM con tutti i soliti fardelli sulle spalle.
Ho visitato il sito, e provato a scaricare un paio di avventure a caso, per capire che tipo di giocate pensano di portare ai loro tavoli. Ho scaricato Ombra e Fiamme e La Fonte Dorata, e devo dire che mi hanno intristito.
Il vetusto stile di fare avventurette railroad, senza agentività reale da parte dei giocatori, un tipo di (non) gioco di ruolo che io sicuramente vorrei non fosse più trasmesso, soprattutto ai giovani che si avvicinano a questo ambiente ancora “vergini”, col rischio di mostrare loro qualcosa che è più vicino ad un videogiochino senza scelte e con un paio di cut-scene pre-renderizzate fra un combattimento e l’altro.
Volete far giocare i bambini: fategli provare Fate, con i suoi tanti "micro setting" di Fate Accelerato. Ma non solo, ci sono un sacco di sistemi leggeri, facili da insegnare e giocare, che non usano il master con il "vecchio" ruolo di intrattenitore del gruppo, di creatore unico della storia. Ci sono sistemi che permettono di GENERARE la storia al tavolo, di coinvolgere tutto il gruppo nella narrazione, e lo fanno con le loro regole, non con "la bravura del master".
Ci sono giochi che NON prevedono il combattimento, e che ovviamente non prevedono la sconfitta del nemico come modo di concludere una storia. Un esempio su tutti, "Do - Pilgrims Of The Flying Temple", dove i giocatori sono una sorta di monaci volanti che arrivano sulle varie isole galleggianti per risolvere i problemi della gente. Problemi che tutto sono fuorché "un drago ci mangia le pecore (o i bambini...)".
perfetto... ma una domanda molto facile: tu giochi con i bambini? Noi abbiamo macinato tantissime ore e gli adulti spesso si fanno la domanda che ti sei fatto tu per proteggere i bambini, ma poi si dimenticano di chiedere loro "cosa piace". noi siamo partiti da questo principio, abbiamo giocato tanto e tante cose diverse e lo facciamo spesso, ma la "mentalità da DND" che tanto maledici, non viene insegnata in Dragondale.. al massimo solo i giocatori di DND che la insegnano...
quindi meglio far giocare un ragazzino a dnd oppure evitare proprio che giochi di ruolo perchè il genitore non vuole imparare un altro regolamento e aspetterà che la propria prole cresca?
altra cosa, se avessi letto il manuale, il gioco insiste molto sulla collaborazione così come potresti capire le avventurine gratuite che sono fatte per aiutare chi fa fatica a inventare qualcosa di semplice per far giocare...
PS: fate accelerato lo giochiamo anche.
@@alessandrosavino31 ci tengo a sottolineare un punto. Ho detto "Mentalità da D&D", ma poi l'ho spiegato bene, cosa intendo (ovviamente in modo stringato, per non farne un tema):
• Punti Ferita
• combattimenti come primaria via per avanzare nella storia
• crunch sempre nelle solite aree (equipaggiamento, armi...)
• GM con tutti i soliti fardelli sulle spalle.
Come vedi, non è questione di, come dici, "chiedere ai bambini cosa piace loro"; sto parlando di come il sistema impatta col gioco giocato E di come il sistema aiuti o ostacoli l'essere Master.
Qui non è questione di "non giocare con i bambini, perché il genitore non vuole imparare un sistema", tant'è che comunque gli toccherebbe imparare Dragondale, esattamente come dovrebbe imparare qualunque altro sistema, come il già citato Fate Accelerato.
E' l'idea di puntare su un gioco che crei un rapporto diverso fra Master e giocatori, che stimoli le loro azioni qualunque esse siano (invece del solito picchiare fino a portare i nemici a 0PF), che gli permetta di creare attivamente storia, elementi del mondo, personaggi secondari ecc. Ancora meglio, un sistema che permetta il genitore di essere una guida ACCANTO ai giocatori, e non sopra a loro, fino a permettergli (per assurdo) di staccarsi dal tavolo, ad un certo punto, e/o giocare insieme a loro, magari perché il motore di gioco permette di giocare Coop (quindi master-less), o con i ruoli che "girano" ogni tot.
FATE l'ho già citato, ma ci sono tante altre tipologie di GdR "non tradizionale" giocabilissime con i bambini, e che talvolta integrano elementi come quelli da me citati: ad esempio NOT THE END, oppure PRISM (magari in versione GREEN per farci del natural-fantasy dove il pilastro principale è la scoperta del mondo), FANTASY WORLD, MICROFICTION... Ci sono tantissime possibilità.
Se invece vuoi indirizzare i nuovi giovani giocatori e i loro genitori alle meccaniche e allo stile di gioco e di avventure reso "famoso" da D&D 3.0 in poi, allora DRAGONDALE (così come tanti altri simil d20 più o meno leggeri) è perfetto.
@@ishmadrad ripeto, non avendolo letto, non sai quanto questa cosa delle "mentalità da D&D" sia vera o no... confermo il discorso dei PF, vero, ma il resto no. forse per metà quella del master, anche se ci sono tante cose per condividere il gioco con gli altri... non per nulla non si basa solo su dnd. Basterebbe leggere e provare il gioco invece di scrivere a caso....
poi che puoi far giocare altre cose in altri modi, ripeto, noi lo facciamo e non sarebbe male da fare... ma prima devi convincere la gente a giocare anche ad altro... e noi lo facciamo in modo velato e soft.
ma capisco l'astio verso dnd.... capita e quindi capisco questa presa di posizione.
@@alessandrosavino31 è errato dire che non l'ho letto. Ho letto sia il quickstart, un buon centinaio di pagine, sia le avventure (come scritto all'inizio). E' inutile che io continui a rivangare sempre i soliti punti, li ho già espressi. A questo punto, lascio che altri leggano e si facciano la propria opinione.
@@ishmadrad vero... tanto è impossibile anche solo pensare di cambiare idea.
Anche a me sembra per bambini oltre i 10/11 anni , scheda non semplicissima
Onestamente stiamo pensando a come rendere la scheda più immediata. Ma il gioco gira davvero bene su più livelli e guidati da un adulto va benissimo dai 8 in su. Da soli invece sì, dai 10. Ma parlo con cognizione di causa avendolo testato nel corso di 2 anni.