Da studente di quarta liceo ma innamorato perdutamente della filosofia, mi complimento con lei per questa lezione stupenda! Pur essendo, a livello di programma scolastico, ad Immanuel Kant, ho compreso i dettagli della filosofia sartriana.❤️🩹
Be', forse non proprio i dettagli, ma quanto meno il senso generale. Grazie per l'apprezzamento e complimenti a te per la tua passione filosofica: in me cominciò a manifestarsi, ma timidamente, solo nell'ultimo anno del liceo e fu a lungo molto contrastata da un'insana passione per la politica. Alla fine però fiorì e produsse anche qualche frutto non troppo avvelenato. 🙃Tu sicuramente saprai fare di meglio.
@@cinefilosofiadelp.t.7001 La ringrazio per avermi risposto! Sicuramente c'è ancora molta strada da fare per comprendere Sartre e gli altri pensatori, ma è anche grazie a figure come lei che comprendo che la filosofia è, e in questo ogni dubbio scettico pare scomparire🤣, la mia strada❤
@@cinefilosofiadelp.t.7001Mi scuso ma ho solo ora veduto il suo commento😅. Comunque frequento il Liceo Carlo Botta ad Ivrea, in Piemonte. Per l'università sto riflettendo ma credo che opterò per Torino.😊
2:03 biografia 5:26 Prius = nostra coscienza (no noumeno oltre il fenomeno, fenomeni rimandano a mondo realmente esistente esterno) 9:33 la nausea, emozione esistenziale attraverso cui avvertiamo la realtà 12:38 causa della nausea = autocoincidenza dell'essere (essere=principio di identità ontologico) 16:25 realtà = contingenza assoluta 18:01 essere = in sé VS uomo = per sè 19:20 funzioni della coscienza: 1) riflettente, 2) riflessiva/auto-riflettente 23:08 Nulla = ciò che distingue la coscienza senza distinguerla => fondamento dell'autocoscienza 28:13 uomo = essente che è ciò che non è e non è ciò che è 32:28 l'uomo è libero 36:20 fatticità (1° limite) 38:00 contingenza (2° limite) 40:28 con la libertà inseguiamo l'in sé che invidiamo 43:00 vogliamo mantenere la coscienza, privilegio del per sé = 43:44 Dio immaginato dall'uomo in quanto progetto ultimo 45:03 uomo = passione inutile
Hai ragione, Michela, dovrei rifare la magistrale (se ci fosse ancora)! :D Un carissimo grazie per l'assiduo ed esperto apprezzamento. Ti piace Sartre?
Bella spiegazione, che, come è nel suo stile professore, cerca di coniugare semplicità e complessità, ovvero cerca di non banalizzare troppo i concetti da lei spiegati, mantendendo la loro complessità di fondo. Anche se questo suo approccio potrebbe non essere adatto a tutti gli studenti che la guardano su youtube. Questo non è il mio caso, Vincenzo.
@@cinefilosofiadelp.t.7001 Bella spiegazione, che, come è nel suo stile professore, cerca di coniugare semplicità e complessità, ovvero cerca di non banalizzare troppo i concetti da lei spiegati, mantendendo la loro complessità di fondo. Anche se questo suo approccio potrebbe non essere adatto a tutti gli studenti che la guardano su youtube. Questo non è il mio caso, Vincenzo.
@@cinefilosofiadelp.t.7001 Esattamente, intendo dire che il suo modo di spiegare(in generale, non Sartre) potrebbe risultare troppo ostico per alcuni. Avrei, se posso, due domande su Sartre, autore da me non studiato ai tempi del liceo. Quando Lei nel suo manuale(che ho trovato online) afferma che per Satre "l’uomo è l’unica cosa che possiede come modalità specifica di essere la sua autonullificazione" intende forse alludere al fatto che per Sartre l'uomo nasce da nulla, ovvero non è stato creato da nessun Dio? E quindi avverte in sè il nulla, una sensazione di mancanza di senso della sua esistenza, la famosa nausea? Questo discorso mi sembra legato a quello del nulla come elemento costitutivo della coscienza umana, o sbaglio? Un'ultima domanda: come va inteso il concetto di capacità nullificatrice dell’uomo? Come capacità di dare senso al mondo, "annullandone il nulla costitutivo", di modificarlo con il suo agire in esso, o come dice Lei nel suo testo, anche come la capacità di anullare la realtà immaginandone un'altra non esistente? Secondo me, da non esperto, da appassionato di filosofia, la capacità nullificatrice dell'uomo in Sartre potrebbe essere intesa in tutti i tre modi da me elencati. Attendo la Sua risposta, buona giornata, Vincenzo.
@@vincenzoanzoletti1296 Per S., in quanto "per sé", l'uomo è ciò che non è (ancora) e non è (più) ciò che è, poiché è incompleto e imperfetto e soprattutto progetta di essere completo e perfetto. Dunque l'essere dell'uomo è un non essere, ossia l'uomo è (s)fondato sul nulla, alberga in sé il nulla. La nausea nasce dal rapporto tra la coscienza della sua nullità e la pienezza dell'essere in sé (il mondo fisico, privo di coscienza) in quanto questa è del tutto contingente, casuale, inspiegabile, e quindi eccedente, di troppo. La coscienza umana è tutt'uno col suo nulla perché solo un nulla può rispecchiare e contenere qualcos'altro da sé (le immagini dei corpi esterni) e perché solo il nulla può distinguere la coscienza riflettente i corpi esterni da quella che riflette se stessa (autocoscienza) essendo entrambe una stessa e indifferenziata cosa. Infine, avendo in sé il nulla, l'uomo può nullificare il mondo, cioè annientarlo e ricrearlo sia nell'immaginazione (p.e. scrivendo un romanzo o stabilendo il proprio senso della vita) sia praticamente (p.e. tagliando degli alberi e costruendo una casa di legno).
C'erano 50 mila persone al suo funerale. Amatissimo dal popolo francese
Da studente di quarta liceo ma innamorato perdutamente della filosofia, mi complimento con lei per questa lezione stupenda! Pur essendo, a livello di programma scolastico, ad Immanuel Kant, ho compreso i dettagli della filosofia sartriana.❤️🩹
Be', forse non proprio i dettagli, ma quanto meno il senso generale. Grazie per l'apprezzamento e complimenti a te per la tua passione filosofica: in me cominciò a manifestarsi, ma timidamente, solo nell'ultimo anno del liceo e fu a lungo molto contrastata da un'insana passione per la politica. Alla fine però fiorì e produsse anche qualche frutto non troppo avvelenato. 🙃Tu sicuramente saprai fare di meglio.
@@cinefilosofiadelp.t.7001 La ringrazio per avermi risposto! Sicuramente c'è ancora molta strada da fare per comprendere Sartre e gli altri pensatori, ma è anche grazie a figure come lei che comprendo che la filosofia è, e in questo ogni dubbio scettico pare scomparire🤣, la mia strada❤
@@marcogito21 Di niente, è stato un piacere per me risponderti. Che liceo frequenti e in quale città?
@@cinefilosofiadelp.t.7001Mi scuso ma ho solo ora veduto il suo commento😅. Comunque frequento il Liceo Carlo Botta ad Ivrea, in Piemonte. Per l'università sto riflettendo ma credo che opterò per Torino.😊
@@marcogito21 No problem. In bocca alla filosofia, allora! 🙃
2:03 biografia
5:26 Prius = nostra coscienza (no noumeno oltre il fenomeno, fenomeni rimandano a mondo realmente esistente esterno)
9:33 la nausea, emozione esistenziale attraverso cui avvertiamo la realtà
12:38 causa della nausea = autocoincidenza dell'essere (essere=principio di identità ontologico)
16:25 realtà = contingenza assoluta
18:01 essere = in sé VS uomo = per sè
19:20 funzioni della coscienza: 1) riflettente, 2) riflessiva/auto-riflettente
23:08 Nulla = ciò che distingue la coscienza senza distinguerla => fondamento dell'autocoscienza
28:13 uomo = essente che è ciò che non è e non è ciò che è
32:28 l'uomo è libero
36:20 fatticità (1° limite)
38:00 contingenza (2° limite)
40:28 con la libertà inseguiamo l'in sé che invidiamo
43:00 vogliamo mantenere la coscienza, privilegio del per sé =
43:44 Dio immaginato dall'uomo in quanto progetto ultimo
45:03 uomo = passione inutile
Bellissime lezioni prof, grazie.
Grazie a te per il commento, l'apprezzamento e i contributi indicizzanti.
Magistrale!!!...
Hai ragione, Michela, dovrei rifare la magistrale (se ci fosse ancora)! :D Un carissimo grazie per l'assiduo ed esperto apprezzamento. Ti piace Sartre?
@@cinefilosofiadelp.t.7001 ...credo che sia uno dei miei preferiti... I tuoi video sono il mio rilassamento pomeridiano... Grazie a te e buona serata.
Bella spiegazione, che, come è nel suo stile professore, cerca di coniugare semplicità e complessità, ovvero cerca di non banalizzare troppo i concetti da lei spiegati, mantendendo la loro complessità di fondo. Anche se questo suo approccio potrebbe non essere adatto a tutti gli studenti che la guardano su youtube. Questo non è il mio caso, Vincenzo.
Grazie. Spiegato benissimo😊
Grazie dell'apprezzamento, ma prima ancora del commento.
@@cinefilosofiadelp.t.7001 Bella spiegazione, che, come è nel suo stile professore, cerca di coniugare semplicità e complessità, ovvero cerca di non banalizzare troppo i concetti da lei spiegati, mantendendo la loro complessità di fondo. Anche se questo suo approccio potrebbe non essere adatto a tutti gli studenti che la guardano su youtube. Questo non è il mio caso, Vincenzo.
@@vincenzoanzoletti1296 Grazie, Vincenzo, per il tuo argomentato giudizio. Intendi perché ad alcuni studenti risulta troppo complesso?
@@cinefilosofiadelp.t.7001 Esattamente, intendo dire che il suo modo di spiegare(in generale, non Sartre) potrebbe risultare troppo ostico per alcuni. Avrei, se posso, due domande su Sartre, autore da me non studiato ai tempi del liceo. Quando Lei nel suo manuale(che ho trovato online) afferma che per Satre "l’uomo è l’unica cosa che possiede come modalità specifica di essere la sua
autonullificazione" intende forse alludere al fatto che per Sartre l'uomo nasce da nulla, ovvero non è stato creato da nessun Dio? E quindi avverte in sè il nulla, una sensazione di mancanza di senso della sua esistenza, la famosa nausea? Questo discorso mi sembra legato a quello del nulla come elemento costitutivo della coscienza umana, o sbaglio? Un'ultima domanda: come va inteso il concetto di capacità nullificatrice dell’uomo? Come capacità di dare senso al mondo, "annullandone il nulla costitutivo", di modificarlo con il suo agire in esso, o come dice Lei nel suo testo, anche come la capacità di anullare la realtà immaginandone un'altra non esistente? Secondo me, da non esperto, da appassionato di filosofia, la capacità nullificatrice dell'uomo in Sartre potrebbe essere intesa in tutti i tre modi da me elencati. Attendo la Sua risposta, buona giornata, Vincenzo.
@@vincenzoanzoletti1296 Per S., in quanto "per sé", l'uomo è ciò che non è (ancora) e non è (più) ciò che è, poiché è incompleto e imperfetto e soprattutto progetta di essere completo e perfetto. Dunque l'essere dell'uomo è un non essere, ossia l'uomo è (s)fondato sul nulla, alberga in sé il nulla. La nausea nasce dal rapporto tra la coscienza della sua nullità e la pienezza dell'essere in sé (il mondo fisico, privo di coscienza) in quanto questa è del tutto contingente, casuale, inspiegabile, e quindi eccedente, di troppo. La coscienza umana è tutt'uno col suo nulla perché solo un nulla può rispecchiare e contenere qualcos'altro da sé (le immagini dei corpi esterni) e perché solo il nulla può distinguere la coscienza riflettente i corpi esterni da quella che riflette se stessa (autocoscienza) essendo entrambe una stessa e indifferenziata cosa. Infine, avendo in sé il nulla, l'uomo può nullificare il mondo, cioè annientarlo e ricrearlo sia nell'immaginazione (p.e. scrivendo un romanzo o stabilendo il proprio senso della vita) sia praticamente (p.e. tagliando degli alberi e costruendo una casa di legno).