Sartre: L'essere e il nulla (prima parte)

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  • Опубліковано 16 січ 2025

КОМЕНТАРІ • 26

  • @romualdoc.3463
    @romualdoc.3463 11 місяців тому +3

    Pregevole e chiarissima spiegazione prof. Cortella! È rarissimo che in questi tempi ci si interessi de "L'essere e il nulla"... un'opera spesso sottovalutata, almeno a me così è sembrato a partire dagli anni ottanta in poi. Questo testo mi ha sempre affascinato e attratto: negli anni settanta, quando ancora il nome di Sartre circolava tra gli studenti, e io ero ancora un ragazzo, volli provare a leggerlo. Ovviamente, negli anni a seguire, dovetti rileggerlo diverse volte, prima che riuscissi a capire.
    La sua analisi adesso mi consente di chiarire punti che mi rimanevano astrusi e poco comprensibili: il per-sè della coscienza, la distinzione degli esseri grazie alla negazione della coscienza e altre cose.
    Grazie ancora per i suoi video, prof. Cortella!

  • @vickymax4027
    @vickymax4027 4 місяці тому

    È da apprezzare e da stimare che vengano condivise queste lezioni per tutti. Fanno venire voglia di studiare filosofia e di leggere Heidegger, Sartre che altrimenti non leggeremmo mai. Grazie

  • @gcrdnc
    @gcrdnc Рік тому +4

    Ma che lezioni meravigliose

  • @fabriziorinaldi9251
    @fabriziorinaldi9251 Рік тому +3

    Grande lezione. Grazie

  • @HarimauStef
    @HarimauStef 7 місяців тому

    Grazie molte Professore per questa bellissima lezione

  • @marcogito21
    @marcogito21 6 місяців тому

    6:15 si può parlare di un'adesione di Husserl, Heidegger e Sartre alla rivoluzione copernicana di Kant?

    • @luciocortella6131
      @luciocortella6131  6 місяців тому +1

      "Adesione" a Kant è forse un po' troppo, visto le critiche - implicite o esplicite - che gli muovono su vari punti. Però certamente anche in loro (per Heidegger solo fino a Essere e Tempo) la soggettività rimane centrale, con tutte le variazioni del caso.

  • @mminlovewithflo
    @mminlovewithflo Рік тому

    Professore, grazie!

  • @letherebemorelight
    @letherebemorelight 9 місяців тому +1

    Sempre chiaro e interessante professor Cortella 😊 (da i suoi ex studenti Valeria Roberti & Francesco Berto)

    • @luciocortella6131
      @luciocortella6131  9 місяців тому

      Ricambio i saluti. Ma Francesco Berto è il celebre "Franz"?

    • @letherebemorelight
      @letherebemorelight 9 місяців тому

      In carne ed ossa! Saluti da St Andrews :)

    • @luciocortella6131
      @luciocortella6131  9 місяців тому

      Un saluto anche a te caro Franz e una buona Pasqua anche alla tua lontana terra a nord del vallo Adriano

  • @carpetcrawlers66
    @carpetcrawlers66 4 місяці тому

    Grazie Professore

  • @LuigiSimoncini
    @LuigiSimoncini 5 місяців тому

    Grazie professore, sarebbe interessante conoscere quale tipo di influenza concreta questi pensatori (i contemporanei, diciamo da dopo Hegel) abbiano avuto, io seguo le sue lezioni e cerco di arrivarci da me ma forse pretendo troppo. Magari c’è qualche testo che potrebbe consigliare? E se non esiste potrebbe essere uno spunto per altri video? Saluti!

    • @luciocortella6131
      @luciocortella6131  4 місяці тому +1

      Questione complessa (e anche antica). Quale influenza ha la filosofia sul mondo, sulla storia degli uomini, sulla scienza, sulla politica, sulla cultura? Qui non c'è differenza fra gli antichi, i moderni e i contemporanei. Ogni filosofia è figlia del suo tempo ma influenza non solo il suo tempo, bensì anche i tempi futuri. La cultura, l'arte, la politica, la scienza contemporanee sono tutte piene di idee filosofiche, ne sono attraversate, nel bene e nel male.
      Forse la mia risposta è troppo generica, ma la domanda effettivamente poneva un problema generale per tutta la filosofia contemporanea.

  • @mminlovewithflo
    @mminlovewithflo Рік тому

    Ma questo Essere sartriano che è compattezza e senza temporalità è quasi in po' parmenideo?

    • @luciocortella6131
      @luciocortella6131  Рік тому +3

      L'essere di Sartre si può avvicinare (con tutte le cautele del caso) a quello parmenideo solo sotto certi aspetti (l'atemporalità soprattutto) ma se ne differenzia radicalmente perché l'essere parmenideo non ha ancora assunto i tratti "cosali" (e non potrebbe averli) dell'essere sartriano. Perché ciò avvenga deve essere avvenuta la "rivoluzione" soggettivista della modernità: è di fronte al soggetto moderno che tutto-ciò-che-non-è-soggetto assume i tratti "cosali" dell'oggetto. Dunque siamo molto più vicini alla res extensa cartesiana (anch'essa un prodotto del soggettivismo). Insomma l'eredità cartesiana continua ad avere il suo peso anche nella tradizione filosofica francese contemporanea. Per Parmenide, invece, "lo stesso è pensare (νοεῖν) ed essere (εἶναι)" (fr. 3). Qui siamo totalmente fuori sia dal soggettivismo sia dall'obiettivismo moderni.

    • @mminlovewithflo
      @mminlovewithflo Рік тому

      @@luciocortella6131 chiarissimo, certo.
      Grazie.

    • @mminlovewithflo
      @mminlovewithflo Рік тому

      @@luciocortella6131 sulla "parte due" ho fatto invece un commento su Jaspers. Mi piacerebbe poter sentire qualcosa da Lei anche su quella questione.
      La ringrazio molto, questo suo canale è un grande regalo.

  • @giulioficano7019
    @giulioficano7019 9 місяців тому

    Lezione interessantissima, professore! Mi sorge un dubbio: il carattere immediato e pre-logico della manifestazione della coscienza a sé stessa (coscienza per sé) mi ricorda molto l'immediatezza e la assoluta veridicità del cogito per l'io cartesiano. Si potrebbero paragonare i due pensieri o sono totalmente fuori strada?

    • @luciocortella6131
      @luciocortella6131  9 місяців тому +2

      In comune c'è l'immediatezza con cui viene accertato il proprio pensare (e pensarsi). La differenza sta nel fatto che per Cartesio il cogito è anche piena consapevolezza di sé (è autocoscienza). Al contrario per Sartre l'autocoscienza (ovvero l'oggettivazione della propria coscienza) non è mai pienamente raggiunta. Quando io mi rendo oggetto di me stesso (grazie allo sguardo dell'altro) non ho guadagnato l'autocoscienza (che resta inobiettivabile) ma solo la mia oggettività corporea (o sociale), il mio ruolo (ad. es. io vengo visto come "curioso" o "simpatico"). Quando oggettivo la mia coscienza in quel momento l'ho anche perduta: è diventata un oggetto (e perciò non è più soggetto, non più il "nulla" della coscienza).

  • @19melograno
    @19melograno Рік тому

    Il morbo delle speculazioni astruse

  • @aramb10
    @aramb10 Рік тому

    Mazza se sei pesante, mamma mia.