Avrei una domanda da rivolgere al formatore. Faccio riferimento al secondo video nel quale si parla dei diversi fattori che determinano ( o influenzano) la qualità del vino già prima della vinificazione. Questi fattori sono la scelta del vitigno, l’ambiente pedoclimatico, tecniche colturali, tipologia di vendemmia. In quest’ambito la domanda verte sull’ambiente pedoclimatico, stringendo ancor più il campo alla pedologia ( da non confondersi con pedofilia che è tutt’altro): la scienza che studia la composizione del terreno. La degustazione di un vino da parte degli esperti si basa su tutta una serie di conoscenze che consentono di giudicare su parametri convenuti la sua qualità e relative caratteristiche. Tra queste caratteristiche da riconoscere abbiamo la mineralità che, mi risulta, sia strettamente legata alla tipologia di terreno. Nell’individuazione delle caratteristiche, per la loro descrizione,( tralasciando l’esame visivo) si fa riferimento alla memoria gustativa e olfattiva in analogia con altre esperienze. Per quanto riguarda la mineralità del vino qualcuno parla di “Pietre bagnate”. Proverò a passeggiare in qualche pietraia dopo un acquazzone ma per ora mi sfugge il ricordo olfattivo. Qualcuno parla di “acidità silicea”, ma anche questa analogia, nonostante l’aiuto del vocabolario, mi risulta inefficace. Certamente la ricerca della mineralità mi consente di bere liberamente senza sensi di colpa, diciamo “per giusta causa” e ciò sinceramente mi appaga di per sé. A parte l’ironia vengo finalmente alla domanda articolandola: ma è dimostrato che si possa individuare questa benedetta “Mineralità”? Quale può essere il ricordo olfattivo al quale fare riferimento? Esiste un vino che inequivocabilmente, in relazione al terreno, porta questo elemento sensoriale? Che vino è? Ciao grazie.
Ciao e grazie mille per lo spunto. Appartengo alla categoria di quelli che cercano di utilizzare il termine "minerale" il meno possibile perché è decisamente difficile capire cosa sia. Lo reputo un termine molto abusato negli ultimi anni. In riferimento alla parte gustativa, la mineralità credo sia maggiormente legata alla sapidità di un vino. Parere personale: più un vino è sapido e più sentirai parlare di mineralità. Da un punto di vista olfattivo tra i pochi profumi "minerali" che riesco a percepire chiaramente c'è quello della pietra focaia/polvere da sparo (prova a pensare all'odore della pietra dell'accendino) e l'odore di idrocarburi. Nel primo caso potresti provare uno chardonnay della Borgogna. Nel secondo caso ti consiglio di provare un riesling invecchiato qualche anno e percepirai chiaramente un leggero odore di plastica (simile all'odore dei braccioli che probabilmente usavi da piccolo per andare a mare). Un altro profumo "minerale" è il salmastro che si può percepire in alcuni nero d'Avola opulenti (prova a pensare all'odore del mare).
grazie Giuseppe per la risposta dalla precisione chirurgica. Ho visto l'ultimo video sugli spumanti, l'audio è finalmente buono. Contenuti chiari. Mi piacerebbe darti un feedback in merito a quest'ultimo video per quanto riguarda la comunicazione, ma non vorrei farlo in questa sede. Alcune considerazioni potrebbero essere male interpretate da chi legge e si rischia di danneggiare il canale per malintesi. Non so se ti può interessare una mail e se è consentito. Ciao grazie e buon lavoro. @@missionevino
Avrei una domanda da rivolgere al formatore. Faccio riferimento al secondo video nel quale si parla dei diversi fattori che determinano ( o influenzano) la qualità del vino già prima della vinificazione. Questi fattori sono la scelta del vitigno, l’ambiente pedoclimatico, tecniche colturali, tipologia di vendemmia. In quest’ambito la domanda verte sull’ambiente pedoclimatico, stringendo ancor più il campo alla pedologia ( da non confondersi con pedofilia che è tutt’altro): la scienza che studia la composizione del terreno. La degustazione di un vino da parte degli esperti si basa su tutta una serie di conoscenze che consentono di giudicare su parametri convenuti la sua qualità e relative caratteristiche. Tra queste caratteristiche da riconoscere abbiamo la mineralità che, mi risulta, sia strettamente legata alla tipologia di terreno. Nell’individuazione delle caratteristiche, per la loro descrizione,( tralasciando l’esame visivo) si fa riferimento alla memoria gustativa e olfattiva in analogia con altre esperienze. Per quanto riguarda la mineralità del vino qualcuno parla di “Pietre bagnate”. Proverò a passeggiare in qualche pietraia dopo un acquazzone ma per ora mi sfugge il ricordo olfattivo. Qualcuno parla di “acidità silicea”, ma anche questa analogia, nonostante l’aiuto del vocabolario, mi risulta inefficace. Certamente la ricerca della mineralità mi consente di bere liberamente senza sensi di colpa, diciamo “per giusta causa” e ciò sinceramente mi appaga di per sé. A parte l’ironia vengo finalmente alla domanda articolandola: ma è dimostrato che si possa individuare questa benedetta “Mineralità”? Quale può essere il ricordo olfattivo al quale fare riferimento? Esiste un vino che inequivocabilmente, in relazione al terreno, porta questo elemento sensoriale? Che vino è? Ciao grazie.
Ciao e grazie mille per lo spunto. Appartengo alla categoria di quelli che cercano di utilizzare il termine "minerale" il meno possibile perché è decisamente difficile capire cosa sia. Lo reputo un termine molto abusato negli ultimi anni. In riferimento alla parte gustativa, la mineralità credo sia maggiormente legata alla sapidità di un vino. Parere personale: più un vino è sapido e più sentirai parlare di mineralità.
Da un punto di vista olfattivo tra i pochi profumi "minerali" che riesco a percepire chiaramente c'è quello della pietra focaia/polvere da sparo (prova a pensare all'odore della pietra dell'accendino) e l'odore di idrocarburi. Nel primo caso potresti provare uno chardonnay della Borgogna. Nel secondo caso ti consiglio di provare un riesling invecchiato qualche anno e percepirai chiaramente un leggero odore di plastica (simile all'odore dei braccioli che probabilmente usavi da piccolo per andare a mare). Un altro profumo "minerale" è il salmastro che si può percepire in alcuni nero d'Avola opulenti (prova a pensare all'odore del mare).
grazie Giuseppe per la risposta dalla precisione chirurgica. Ho visto l'ultimo video sugli spumanti, l'audio è finalmente buono. Contenuti chiari. Mi piacerebbe darti un feedback in merito a quest'ultimo video per quanto riguarda la comunicazione, ma non vorrei farlo in questa sede. Alcune considerazioni potrebbero essere male interpretate da chi legge e si rischia di danneggiare il canale per malintesi. Non so se ti può interessare una mail e se è consentito. Ciao grazie e buon lavoro. @@missionevino
Qualunque feedback è ben accetto.