L'origine della cattiveria
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- Опубліковано 30 вер 2024
- La cattiveria nelle persone è alle volte così persistente da portare a compiere atti assolutamente non accettabili. Ma da dove nasce la cattiveria? Quali sono i diversi elementi che possono concorrere alla costruzione di questo fattore così persistente in molte persone.
Come psicologi a lungo abbiamo studiato l'essere umano e le sue specificità. Solo recentemente si è tuttavia identificato come la cattiveria costituisca un vero fattore a se stante. Al pari dell'intelligenza.
Fattori genetici, epigenentici, sociali, relazionali, ambientali possono concorrere insieme a costruire questa tendenza malvagia della mente. Vediamo come Ion questo video degli "approfondimenti del dr. Gamba".
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io vedo il seme della malvagità tutti i giorni nella maggioranza delle persone. 8 persone su 10 sono tendenzialmente malvage. Esiste, prima degli atti estremi di malvagità, una tendenza, e questa tendenza la troviamo quasi in tutti noi. Forse solo un 20% delle persone non hanno tendenza alla cattiveria, vivono privi di crudeltà e diventano cattivi solo quando sono vittime di gravi soprusi. La maggioranza tende naturalmente ad essere cattiva.
Non si può considerare che solo i fattori ambientali che provocano un carattere cattivo ( in una famiglia di cattivi i figli possono copiare i genitori come fare il contrario). Esiste la questione di genetica ad es. La maggiore sensibilità difficilmente porta ad una cattiveria di base. Chi è ipersensibile non è mai cattivo naturalmente perchè è molto empatico e compassionevole d'ìstinto. Io penso che la maggioranza delle persone non hanno una sufficiente sensibilità e questo crea una propensione alla mancanza empatica e di conseguenza una non com-passione, e questa è la chiave di tutto. Io che sono ipersensibile posso testimoniare che quasi tutti sono cattivi dal mio punto di vista (io che ho una percezione diversa dalla maggioranza e particolarmente dotata di questa caratteristica sensibile-empatica).
Se volete scoprire come percepisce e vive un ipersensibile io credo che sia un mondo molto interessante da scoprire e approfondire e si distingue dalla maggioranza delle persone. Questi soggetti andrebbero conosciuti meglio e sono l'avanguardia dell'umanità. Spesso nemmeno si immagina come è un ipersensibile nei suoi particolari.
Secondo me chi è molto sensibile è l'essere dotato di una sensibilità che dovrebbe essere normale a questo livello e non un caso particolare...se ci fosse una maggioranza di ipersensibili la vita di società sarebbe migliore.
Ciao , condivido , a dimostrazione di quello che dici basta pensare al concetto di guerra , concetto che non dovrebbe stare ne in cielo ne in terra , eppure alcuni sono riusciti a farlo accettare a quasi tutti gli altri come accettabile , normale . Buona serata .
Da ipersensibile invece sono diventato senza sensibilità e senza emozioni per il prossimo,devi essere un bastardo con chi lo è con te,fidati dell'istinto perche l'istinto di noi ipersensibili è molto più efficace di quello di poco sensibili. Sfrutta il tuo potenziale per sovrastare sti decelebrati con il tempo,così che una volta che gli dai uno schiaffo morale capiscono che sei un passo avanti a loro.
Abbiamo malvagità e rabbia innate, si slatentizzano quando si ha potere
TUTTI GLI ABUSI DI POTERE ,SIA DI STAMPO RELIGIOSO O DI ABUSO BUROCRATICO ,SONO LE PEGGIORI FORME DI MALVAGITÀ,CON I LORO DELIRI DI ONNIPOTENZA ,L'ITALIA È "MAESTRA" PER TUTTE LE FORME DITTATORIALI CHE SI SONO INSTALLATE NEI SECOLI !!!!!!
C'è una cattiveria nella nostra società che è senza limiti.
La cattiveria.......... generata da gelosia, invidia, competitività, da persona che si sente inadatta ( cavoli suoi) . C' è da pensare che sono persone dai ci si deve allontanare. Spesso sul lavoro succede questo per i motivi che ho sopracitato. Quello che è importante è rimanere sempre se se stessi amando chi lo merita e sarai amato.
Non condivido molto il discorso dei cavoli suoi posso capire il motivo ma purtroppo le persone innescano non volendo a volte dei meccanismi che possono portare a questo tipo situazioni. Allora diventano anche cavoli degli altri. E se se vuole evitare questo tipo di situazione bisognerebbe fare il contrario chiaramente con delle difese mentali molto alte. Cercando di fare un discorso anche di competizione sana.
Se sono estranei puoi e de i allontanarli concordo pienamente con Lei. Se non si possono escludere e allontanare vanno amati e curati,SEBBENE cio sia DIFFICILISSIMO, PERÒ IN CIÒ INTER VIENE LA TUA PARTE SPIRITUALE PROFONDA, CHE SEPPURE HAI PROFONDO DISCERNIMENTO, RIESCE TUTTAVIA AD AMARE, visto CIÒ infatti dall ottica Cristologica e Cristiana, CIÒ risponde perfettamente al comando di Dio che infatti dice:se amate chi vi ama che merito ne avete?
@@lisavezzosi7489 ho risposto al Dottore che ha una parte pttima di ragioni e con cui concordo, ma anche ho risposto su quel cavoli suoi PERCHÉ concordo con Lei Signora, e senza andare troppo lontano un esempio enorme e sotto gli occhi di TUTTTTTI,ci sono le decisioni le imposizioni dei politici Italiani che ci costringono a PURTROPPO subire le conseguenze allucinanti di tutte le loro decisioni sbagliate, e non sono infatti cavoli loro ma PURTROPPO paghiamo noi
@@giordanomaria4377 non e una questione religiosa e una questione psicologica. chiaramente se una persona non c'è la fa e comprensibile che cerchi di allontanarsi ma il problema è che tante situazioni sono per la maggior parte psicologiche. Non ha nulla a che fare con la fede, In dio. E la capacità dell'individuo di riconoscere e quindi modificare determinati schemi costruiti con le difese psicologiche. Va bene difendersi ma non allontanando gli altri perché alla fine si rimane da soli. Chiaramente se c'è un pericolo di vita in quel caso si ma se non c'è il pericolo ed e solo un modo di pensare diversamente si può convivere lo stesso ma con idee diverse. Chiaramente dipende dagli interessi. Ovviamente ci si può allontanare ma ne deve valere la pena. E valutare.
@@giordanomaria4377 non la metto sullo spirituale perché non ha nulla a che fare.
Ci vorrebbe un corso e delle analisi anche prima di autorizzare a diventare genitori (Possibilmente non più di un figlio vista la sovrappopolazione ).
Non capisco perché per adottare ti vengono a contare anche i peli del corpo e invece a far figli possono tutti , per giunta più di 1.
Mia figlia è stata educata con amore e affetto eppure in questo periodo di discriminazione, razzismo ,emarginazione delle persone che rifiutavano il ricatto della puntura sperimentale, ha appoggiato interventi crudeli, malvagi e immorali, ha dimostrato di essere cattiva…
Gran bel video. La cattiveria ho avuto la tremenda sfortuna di conoscerla ....penso che si nasca con una predisposizione verso il male e non si diventa cattivi , tanti semplici atteggiamenti, modi di porsi e anche persino talvolta sguardi, basta poco per capire se hai a che fare con una persona cattiva, dettata per lo più da invidia, senso di inferiorità e tante altre cose... la cattiveria è una gran brutta cosa e non può essere giustificata né tanto meno perdonata , solo condannata .Punto. Le persone cattive sono inutili, generano solo sofferenze.....
Purtoppo non sempre si riconoscono così facilmente dato che ci sono quelli che sviluppano la MIMICA; eh si, proprio per camuffare la loro vera natura che altrimenti susciterebbe disgusto impedendogli la carriera e le relazioni. Questi sono le Canaglie peggiori perchè possono passare anche per Buoni o persino Giusti. Personamente penso si possano riconoscere da: una certa scenicità al primo incontro; il tipo di frequentazioni di persone e luoghi; il fatto che spesso fanno quello che non devono e non fanno quello che devono; una goffagine iniziale quando presi alla sprovvista che però imparano poi a gestire grazie all'ottima memoria tipica ad esempio degli ATTORI, dei Musicisti o altri Personaggi che storicamente trovano impiego nel Mondo dello Spettacolo. Il film "La Cosa" di Carpenter penso parli di loro. Per ultimo credo che i problemi avuti dal popolo eletto nella seconda guerra mondiale siano dovuti alle azioni riprovevoli proprio di questi Personaggi, dato che vi è un gran numero impiegato nello Spettacolo e hanno rischiato di portargli la fine come stiamo adesso rischiando noi.
La cattiveria più brutta è quella che c'è in famiglia ..perché non ti puoi allontanare e devi convivere ....
Concordo io ho una persona estremamente cattiva in famiglia e non basta averla inondata di bene e perdono che é amarla e starle vicino ttta la vita peggiora SEMPRE ora ha 48 anni e semina solo pesti malalingu vittimismi isterie ecc
Forza
Io voglio pensare come Anna Frank che nonostante tutto ci siano anche persone
Forse sarò un 'illusa.
Ci sono, ci sono..
Secondo me cattivi si nasce non si diventa
Per me una piccola dose di cattiveria serve nella vita. Anche solo per salvarsi dal mondo che si agita intorno
Grazie dottore, mia madre era cattiva, così la mia vita è stata condizionata. Può fare un video dove mi spiega come smettere di soffrire per questo?
Ci penso Alessandra..
In noi c'è un seme, dipende dalle cose di cui si nutre che lo fa crescere, verso il bene o verso il male
Si, ne abbiamo diversi..
😮😮😮😮La cattiveria è nell`essere umano già da bambino.Ho avuto esperienza di questi bambini così diabolici che non mi rendevo conto del perché ? Ora che sono vecchi come lo sono io non sono cambiati affatto. Anzi peggiorando la loro malvagità 😮😮😮😮
Mi viene da riflettere su i luoghi di lavoro che proprio guidati da queste dinamiche anziché socializzare innescano competizioni e brutalità a volte solo nei gesti e nelle parole.
Bisognerebbe ritornare ad un nucleo interiore di osservazione forse.
Grazie💖
Hai ragione I luoghi di lavoro sono diventati sempre più competitivi. Quando ho iniziato a lavorare in una grande azienda c'era una politica di tipo familiare e collaborativo, poi con il tempo I nuovi dirigenti hanno creato una corsa a ostacoli e si sono creati un élite di preferiti, il resto subiva mobbing. Ho resistito per 20 anni! 💔🤔CIAO A TUTTI
E' proprio vero Anna
Cosa si può fare x difendersi
Le persone cattive non saranno mai amate.
Sono squallide punto.
Le persone che ci fanno più male sono quelle che abbiamo più vicino.... Parenti e finti amici, invidiosi e gelosi di quello che hai, di ciò che sei...... Purtroppo è così!!!! Ci rendiamo conto quando ci hanno già fatto male... È bisogna allontanare questa gente
Scusami Enrico, traggo ispirazione dai contenuti che porti basandomi sulla mia esperienza personale, prendila come uno sfogo dovuto in parte alla mia attuale situazione di vita, anche se non è esclusivamente tale.
Credo che i tempi siano maturi per mettere insieme i pezzi che innumerevoli studi hanno fatto emergere per spostare il focus dai nuclei familiari (nel caso di specie dei quesiti a seguire equiparabili più alla sfera individuale che a quella sociale) al quadro più ampio ovvero quello collettivo, ambientale, sociale, culturale, economico..
Mi viene da fare un parallelo con una dinamica che ho riscontrato durante la pandemia: i mass media ponevano l'accento su come il virus si trasmettesse all'interno delle famiglie senza chiedersi come riuscisse a insediarsi nelle case.
Ad esempio all'epoca ti era concesso di entrare in contatto con i tuoi colleghi ma non con un compagno (con quali criteri stabilire chi fossero i congiunti e di conseguenza i disgiunti?) se questo distava più di un tot. di km dal tuo comune di residenza.
Chi ha la meglio tra l'individuo (inclusi i piccoli gruppi come le famiglie) e la società?
Fino a che punto l'educazione ricevuta in famiglia può sovrastare l'assedio culturale e globale?
Se è vero che individualmente possiamo fare tanto, è altresì vero che da soli non andiamo molto lontano.
A livello nazionale e costituzionale siamo una repubblica "democratica" fondata sul lavoro.. quant'è insidiosa questa affermazione!
Mi viene in mente Mafalda di Quino che si domandava: ma perché la vita che uno si guadagna deve spenderla per guadagnarsi la vita? Con ciò non si intende che dovremmo essere nullafacenti, sia chiaro.
Partiamo dalla consapevolezza che siamo un'unica entità, non solo a livello razziale, siamo anche un tutt'uno con la biosfera del pianeta sul quale le nostre vite si svolgono. Questa considerazione ci porta inevitabilmente a valutare l'incidenza di ogni singola nostra azione, a cominciare da quelle apparentemente più insignificanti, sull'intera collettività e sul pianeta.
Ogni individuo è unico, e questa unicità è data dalle inclinazioni naturali con cui siamo venuti al mondo e che contraddistinguono, da un punto di vista singolare, il nostro modo di essere che potremmo definire come il nostro spirito. Ciascuno di noi ha dei bisogni e delle doti espressive speciali che scaturiscono proprio da questa nostra peculiare irripetibilità.
Allo stesso tempo però siamo accomunati, senza eccezione alcuna (vedi piramide di Maslow), da quei bisogni tipici della sopravvivenza e del benessere del corpo fisico (nutrimento, riparo, riposo ecc).
Il solo fatto che una società cosiddetta civile, strutturata su un modello che non è in grado di garantire per semplice diritto di nascita il soddisfacimento dei bisogni primari per ogni singolo esemplare della specie, è una società estremamente fragile e instabile. Un individuo impegnato ad ottenere quanto gli serve per la mera sopravvivenza, e che si trova quindi in stato di necessità e di urgenza, è un individuo ricattabile, condizionabile e manipolabile, a cui viene negata la possibilità di esprimersi liberamente e che tenderà allo sviluppo di una falsa identità. È ciò che immancabilmente avviene con i nostri figli, ai quali tramandiamo acriticamente e con l'imposizione la prospettiva di un mondo che non abbiamo più il coraggio e la forza di mettere in discussione. D'altronde è una realtà assodata e condivisa dai più. Questi, però, non possono essere i presupposti di nessuna civiltà che possa dirsi davvero tale, piuttosto sono il viatico per la perdita di tutte quelle risorse e capacità provenienti dalla nostra essenza più autentica che, per essere manifestata, richiede la piena disponibilità di quelle energie vitali che, secondo l'attuale modello, sono perlopiù e per la maggioranza degli individui, orientate al sostentamento del corpo fisico e di quei desideri indotti (e manipolati oltre misura dal sistema stesso, rif. Intelligenza del desiderio di Casolari) da un falso senso di autoimportanza, di autoindulgenza, e per contro anche di autocommiserazione e vittimismo. Non c'è nessun carnefice in questa storia, nessuna vittima, siamo giunti sin qui con le nostre mani, con quelle che crediamo siano le nostre idee, le nostre convinzioni, stiamo facendo tutto noi, tutto, senza esclusione di colpi. Di conseguenza non c'è nessuno che, isolato dagli altri, da solo, possa rimediare a questo scempio.
Avete presente quegli aggeggi con delle palline in metallo che oscillano e che riproducono il moto perpetuo? Ecco, l'esigenza di adattarci, la convinzione di essere impotenti e di non avere altra scelta, così come il bisogno di accettazione e di riconoscimento, l'assenza di lungimiranza e di visione d'insieme, ci hanno spinto ad accettare ciò che accettabile non è e che fondamentalmente ha qualcosa di disumano che ci fa regredire ad uno stadio che non è osservabile nemmeno nel mondo animale, dal momento che nessun animale si sognerebbe mai di prevaricare un suo simile per potere personale, avidità, egocentrismo, smania, bramosia e al contempo mai si lascerebbe assoggettare di buon grado per questi scopi, arrivando, come facciamo noi, a ritenerli persino auspicabili, ammirando e idolatrando quegli individui simbolo di quello che è diventato un'ideale di successo, di realizzazione personale e sociale, quando invece non è nient'altro che l'emblema di tutta la miseria di cui potenzialmente siamo capaci. Riusciamo ad essere onesti e sinceri con noi stessi e renderci conto di quanto ci sia qualcosa che ben conosciamo e che ci inquieta facendo leva scalpitando dal profondo? Un qualcosa che vuole uscire allo scoperto, che non possiamo più ignorare, e che chiede a gran voce di essere visto e ascoltato.
Non appena veniamo al mondo inizia sulla spinta della famiglia e della società la nostra ricerca di senso che dovrebbe trovare riscontro in scopi prefabbricati e inscatolati, circuiti obbligati come la pista per le macchinine della Polistil, azienda italiana, produttrice di giocattoli, chiusa nella prima metà degli anni 90 e che tra gli altri fabbricò anche carri armati, bambole e robot, dopotutto cosa vogliamo che sia, si tratta di semplici giocattoli, innocui e privi di significato, i nostri bambini dovranno pur giocare con qualcosa.
Poi cresciamo, entriamo nel mondo del lavoro dove
ogni azienda, ogni istituzione è una setta che silenzia la nostra coscienza. Veniamo costantemente sottoposti a forme perverse di terrorismo intellettuale e psicologico. Queste dinamiche non sono sostenibili dato che ci inducono a schierarci tutti contro tutti badando a piccoli interessi di settore invece di pensare in grande e a livello globale.
In conclusione l'origine della cattiveria risiede a sinistra e nel circuito dopaminergico quando questo prende il sopravvento, e qui torniamo ancora una volta a quanto sostiene Iain McGilchrist nel "Padrone e il suo emissario" in cui definisce l'emisfero sinistro come "preciso ma meschino".
Non ricorda anche a voi Angeli e Demoni di Dan Brown dove per trasposizione l'emisfero destro è Symballein mentre il sinistro è Diaballein.
Mi sento come l'uomo col megafono cantato da Daniele Silvestri che "soffriva, davvero, e non per un esaurimento privato e banale ma proprio per l'odio e l'amore che danno colore e calore"...
Peccato che in questo momento sia circondata dal gelo artico e perlopiù da persone quasi completamente miopi, fintamente e superficialmente sociali oltre che granitiche, anche se alcune prese individualmente e fuori di qui potrebbero rivelarsi maggiormente aperte.
Non ho mica finito.. 🙏
Credo molto in questa visione di Ken Wilber, per lui «dal punto di vista dell'evoluzione sociale, è quando la stabilizzazione a un livello di sviluppo della coscienza pone problemi non più risolvibili a quel livello che appare lo stadio successivo, per necessità e seguendo in questo gli imperativi di adattamento continuo».
Sono tempi psichedelici per quelli che non si lasceranno più fuorviare, gli altri combatteranno, per futili motivi, sino allo sfinimento.
Il sistema si basa integralmente sulla dissociazione, eppure, nonostante ciò, attraverso l'inganno, ce lo siamo fatti andare a genio!
La coscienza dell'uomo si trova al centro di un quadrivio: Eros e Thanatos in basso (materiale/fisico), emisfero destro e sinistro in alto (spirituale/metafisico).
Interessante il saggio di Freud su "Il disagio della civiltà".
L'intero nostro sistema si fonda sull'accettazione convenzionale e passiva delle sue dinamiche (pena l'emarginazione che Freud in quel saggio attribuisce al «narcisismo delle piccole differenze») che rappresentano una continua rapina fatta attraverso una seducente (e sedicente) mano tesa, per di più senza passamontagna, delle nostre energie, della nostra volontà e delle nostre vite. Il patto col diavolo però lo si fa in due..
Thanatos (aggressività, predazione, animalità, prevaricazione ecc. ecc.) che sia rivolto all'esterno piuttosto che all'interno non si può sopprimere in alcun modo, si può soltanto sublimare. È quello che, da tempo immemore, ci suggeriscono simbolicamente le filosofie orientali con l'innalzamento del serpente Kundalini.
La sofferenza provocata da Thanatos, che è genderless, è insita nell'etimologia del termine sofferenza ovvero sub-ferre, mettere, portare, stare sotto. Inferiorità di sito, grado e condizione.
Il fatto che l'attuale sistema non contempli per tutti un livello basilare che permetta quantomeno la sopravvivenza non è di aiuto.
C'è anche da dire però che a livello umano l'avvicendamento che si viene a creare tra "preda e predatore", tra manipolato e manipolatore, può essere foriero di un impulso evolutivo non indifferente poiché conduce allo sviluppo di comportamenti antipredatori intesi non come meccanismi di difesa, bensì come uno spirito pacifico e amorevole.
Per giungere qui, tuttavia, occorre spodestare Darwin e metterci in testa una volta per tutte che, a dispetto delle sembianze biologiche, non siamo soltanto dei corpi ma esseri, spesso subumani e incoscienti, sospesi a metà tra la bestialità e un'autentica umanità.
Emblematico è il testo della sigla di Ciao Darwin (ciao!):
Matti!
Siamo tutti, matti!
Urliamo, c'insultiamo
Da nevrosi, siamo afflitti!
Spariamo dei sorrisi
Degli alibi perfetti
Colletti inamidati
Dai trascorsi assai sospetti!
Siamo tutti matti!
Fuori ogni misura
In fondo a ogni promessa
L'incertezza e la paura .
Fragili ed inetti
Bugiardi, trasformisti
Nella vostra trappola ci siam caduti tutti
Siamo tutti matti
Matti!
Sciocchi o intraprendenti
Vere oppure appariscenti
Decidiamo che destino avremo mai
Se l'occhio andrà d'accordo col cervello
Se il cuore ci dirà la verità!
Teneri, incompresi
A quelle labbra ancora appesi
Questa guerra è bella
Ma ci esaurirà!
Uomini, che fantasia!
Donne, anche voi
Che imprudente, bugia!
Matti!
Senza via d'uscita
Ogni sistema è buono
Per fregare questa vita!
Barche senza remi
Asciutti temporali
Frammenti d'infinito
In balia dei cellulari!
Siamo tutti matti
Matti proprio tutti
Buoni solamente
A strofinarsi dentro ai letti
Vuoti di memoria
Vittime in carriera
Grazie ad una mela siamo entrati nella storia
Siamo tutti matti
Matti!
Matti!
Folgorazione del giorno.
Sto per dire qualcosa di psicologicamente eretico e che va a scuotere le fondamenta stesse della psicologia "tradizionale", per cui potrei essere condannata al rogo.
L'origine della cattiveria?
La radice di tutti i mali è nel nucleo narcisistico, quello che la psicologia difende strenuamente.
Piccolo o grande che sia, a seconda delle gradazioni, in genere misurabili sulla base del "successo" raggiunto in questo "spettacolare" gioco al massacro, è lì che risiede il senso di separazione, quello che ci induce a confrontarci, a competere, a prevaricare ecc ecc. La nostra cultura è strutturata per alimentarlo e farlo "crescere".
Potremmo dire che il libero arbitrio consiste nello scegliere quale seme coltivare, se quello dell'ego piuttosto che quello dell'anima.
Non possiamo nutrire entrambi.
Il nucleo narcisistico è quella parte di noi che è perennemente alla disperata ricerca di amore, che vuole essere visto e riconosciuto.
Bryan Adams, Rod Stewart e Sting canterebbero All For Love... Sempre che lo si possa considerare tale..
Non conta qual è il ruolo assunto dall'ego come ci insegna il triangolo drammatico di Karpman, può agire indistintamente a seconda delle circostanze la parte della vittima, del carnefice e anche del salvatore..
La vittima, però, in questo gioco vale triplo perché se guariamo la vittima automaticamente gli altri ruoli non hanno più alcun senso di esistere, cosa che non avverrebbe se intervenissimo direttamente sul carnefice o sul salvatore.
Normalmente ci polarizziamo o nel ruolo della vittima o in quello del salvatore, difficilmente riconosciamo che al nostro interno si cela un carnefice più o meno in erba, quando ce ne accorgiamo lo chiamiamo giudice interiore.
Sul palcoscenico della nostra mente si avvicendano costantemente le identificazioni in uno di questi ruoli, siamo degli attori consumati! Inutile dire che la parte del carnefice spetta sempre a qualcun altro, ragion per cui siamo mediamente attratti dalla cronaca nera e dai misfatti di chicchessia che suscitano tanto scalpore e indignazione perché noi non siamo a quel livello, e soprattutto da vittime mai permetteremmo che si possa arrivare a tanto.. eppure ci siamo dentro tutti insieme, appassionatamente..
Riuscire a ritirare la proiezione del carnefice che è in ognuno di noi è una delle cose più difficili da fare.
Così come è facile che un salvatore si trasformi in men che non si dica in carnefice qualora la vittima ignorasse le sue indicazioni.
Oltre all'effetto Lucifero osservato da Zimbardo e che riguarda quello che accade prevalentemente nel mobbing verticale, Milgram fece un esperimento parecchio significativo dalla prospettiva del mobbing orizzontale e del nonnismo che in genere si instaura nelle organizzazioni in base all'anzianità di servizio..
Everybody Loves an Outlaw - I See Red 🎶🎧
Gli gnostici parlebbero di crocifissione della personalità che è ciò che avviene attraverso la meditazione mentre i teosofi direbbero che lo scopo dell'evoluzione è quello di soggiogare la natura inferiore.
«Non si perviene a tanto per semplice curiosità; questa, infatti, stimolando la natura inferiore, allontana dalla meta; nemmeno la comune bontà è in grado di abbattere le barriere formate dalle forze ed energie contrastanti, sebbene essa rappresenti un aiuto per costruire veicoli migliori in successive incarnazioni».
Buonasera , complimenti per il video , purtroppo la malvagita , oggi come in passato , viene giustificata come una cosa normale , come una ruota che gira , addirittura ho sentito commenti che presentavano la cattiveria come buona , che aiuta a crescere . Assurdo , e oggi lo vediamo molto bene , gli schieramenti opposti , a livello culturale , politico , come riguardo alla pandemia o la guerra in ucraina , schieramenti che offuscano quasi tutto cio che riguarda questi temi , restano solo due fazioni con delle motivazioni a dir poco ridotte all osso . E deprimente vedere le masse non evolversi mai . Buona serata .
Lavoro per una grande multinazionale e le cattiverie , malvagità insoddisfazione che vedo ogni giorno è una roba tremenda . La multinazionale che fa focus sull'essere uniti .. tanti slogan ma poco nei fatti . Lavoro in un gruppo dove ho sempre dovuto letteralmente lottare per sopravvivere, imparare da solo ... Un gruppo che definisco frammentato tutti contro tutti per raggiungere lo scopo di "io sono tra i migliori , " " io ho ottenuto la promozione" . Persone insoddisfatte che scaricano il loro stress sugli altri facendo male e cattiverie. Io li definisco tutti psicopatici e fuori di testa ... Penso anche che vivere in un ambiente del genere porti la tua testa a pensare in un modo "cattivo" e l'unica salvezza è la serenità fuori dall'ambito lavorativo
Purtroppo è vero Alex, l'ambiente fa davvero tanto..
L’ambiente non conta sono i stati d’animo dove si vive con gente insensibile si modi gentili e umani!
Anni fa lavoravo x una multinazionale tutte le mattine mi veniva da vomitare prima di entrare al lavoro il nostro capo (una donna senza arte né parte) urlava tutto il giorno vedevo colleghi piangere ma nn si poteva fare nulla (dicevano che era l amante del direttore) mi sono licenziata dopo 3 anni e la fortuna volle che dopo pochi giorni mi chiamarono x un colloquio di lavoro che nn ricordavo più di avere fatto domanda mi assunsero è stata la mia salvezza niente più nausea e mal di stomaco!!! Riguardatevi da queste persone piene di cattiveria e competizione ne vale la salute!!!!
Le donne mi portano quotidianamente esempi di cattiveria gratuita, non c'è scampo.
La cattiveria è sinonimo di negligenza e disumanità.
Tutto ciò che è buono è umano e intelligente. Tutti noi abbiamo un libero arbitrio, questo è un dono che se usato con cattiveria, risulteremo solamente persone egoiste e menefreghiste e non porterà nulla di sano alla nostra vita. Al contrario chi usa il bene sconfiggerà ogni forma di malvagità!
👍🏻🙏🏻
Secondo me la cattiveria vera si sceglie, non credo alle teorie che vedrebbero la cattiveria figlia della sfera emozionale. Il cattivo permanente un giorno ha scelto quello stile di vita e di far parte della comunità dei cattvi.
Non credo che l'empatia sia un vaccino alla cattoveria, e mi piacerebbe vedere qualche esperimento su gruppi di persone ipersensibili, ad esempio, per rilevare che fine farà la cattiveria.
Esiste una cattiveria figlia del mondo empatico, anzi è proprio con l'empatia che si riesce a capire il modo migliore per ferire l'altro, altrimenti toccherà andare a caso.
Un po' come in 1984, il torturatore voleva sapere quale fosse il peggior incubo del torturato per raggiungere il maggior grado di tortura. I topi: quindi gli fa mangiare la faccia dai topi. Il torturatore era molto interessato ai bisogni dell'altro.
Oggi credo stiamo vivendo un mondo in cui la cattiveria viene esercitata soprattutto in modalità empatica, così siamo sensibili alla sofferenze delle meduse ma molto meno a quella dei bambini palestinesi. Tutti fanno a gara per mostrarsi vittima di qualcuno che hanno deciso di aggredire, per poi agire ben coperti da una ragione morale.
Io credo che il vaccino alla cattiveria si basi soprattutto sull'equità, non vedo soluzioni nel mondo delle emozioni. L'empatia può servire, o anche far più danno.
Ne parlerò più a lungo..
@@dr.enricogamba Grazie! Io vengo da una famiglia in cui il lato materno era proprio marcio di abusi dell'empatia. Già negli anni 40 mio nonno materno fregava i soldi di suo figlio fingendo malesseri e necessità di acquistare costosi farmaci. Mia madre ha seguito l'esempio di questo demonio, amplificandolo parecchio fino a considerare la malattia una sorta di titolo onorifico che da diritto a cose per via empatica. Da piccoli uno dei miei fratelli imparò a farmi menare da mia madre piangendo a comando.
Oggi chi mi parla di empatia lo vedo con grande sospetto.
Il fenomeno in questi ultimi decenni sembra si sia ingigantito parecchio, fino ad animare gran parte del discordo politico e geopolitico. Il demone dell'empatia ha oggi grande successo.
Sempre eccezionale ed interessanti i suoi argomenti Dottore!
Che dire però,del singolo!?
Io ho avuto un padre assente ed autoritario ed intollerante.
Io però con i miei figli sono sempre stata dolce paziente e fin troppo presente, tanto da essere considerata apprensiva,nei loro confronti.
Poi ho avuto una suocera, che ahimè..
Senza sostanziale motivo mi ha sempre rinnegata e vista d'intralcio.
Considerandomi nn al altezza del figlio.
Quindi sempre odiata,zero rapporti.
Io diventata suocera da pochissimo tempo.
Io voglio bene a mia nuora come una figlia,!
Io la adoro...
Allora qui... com'è che si.spiega tutto questo!?
Grazie Dottore.
Voi cara signora siete una grande anima 🌹❤️🌹
@@soniapini61
Grazie mille Tesoro ♥️🌹🌹🌹🌹💋💋💋💋
Bisogna vedere anche la figura deĺla madre...sicuramente di esempio magari buona come lei...continui così che i buoni sono così rari
@@ritacena480 ♥️🌹💋
Ciao, hai presente il detto: non fare ad altri quello che viene fatto a te? Brava, sei stata brava ad aver adottato questo tetto. Sarà intelligenza? Mi ''dispiace'' per il tuo papà e la tua suocera che non si sono creati una bella esistenza immagino✋
tra donne ci sia da sempre 1 competizione, basta essere piu carina e non ti perdonano 😊
Secondo me la malvagità è innata. Da non confondere con la cattiveria. Questa si manifesta quando si verificano le condizioni da lei descritte: sociali, familiari, di ambiente. In questi casi è una reazione alla sopravvivenza. In teoria se si dovesse eliminare la causa che ha originato la cattiveria, la persona torna alla normalità. Il malvagio no. Lui lo resta a vita. Il suo ruolo è quello di provocare la cattiveria negli altri. Non importa se l'ambiente familiare o sociale è ideale, lui comunque manifesterà la sua malvagità. Lo si riconosce in un gruppo perché è anche un seminatore di zizzania. Dall'altra c'è il buono. Anche questa è innata. Può stare in qualunque situazione "tossica", ma la sua etica è talmente forte che NON potrà fare del male a nessuno, anche se costretto. Le percentuali? Il 5% è malvagio di natura, il 5% è buono. Il restante 90% varierà tutta la vita tra bontà e cattiveria a seconda delle situazioni che incontrerà. Tuttavia la tendenza di tutti è verso la bontà. A chi non piace stare tranquilli, vivere in armonia, in pace, aiutare l'altro, etc? Ma il malvagio odia tutto ciò e farà di tutto per creare dei conflitti. A seconda del potere sociale che assume, può essere molto pericoloso, addirittura disastroso. La storia insegna. Come diceva una canzone: "era meglio che morisse da piccolo con i peli del culo a battufolo"
Nel suo saggio Anatomia della distruttività umana Erich Fromm demolì la tesi secondo cui il male sarebbe innato; attraverso studi, ricerche e materiale clinico, Fromm giunse alla conclusione che l' la distruttività umana sia un combinato di fattori sociali, personali e familiari, culturali e genetici, ma soprattutto lo strutturarsi di tutti questi aspetti inella psiche individuale
Io non credo nella cattiveria, per me siamo tutti buoni, c'è qualcosa che fa'diventare cattive le persone.
È la società che ti fa diventare cattivo o cattiva
Credo che un po' ci si nasce e un po' ti incattivisce la vita, le esperienze che hai attraversato, molto gente reagisce nonostante tutto positivamente, ma altra gente diventa molto cattiva e cinica. Anche io so essere molto molto cattiva....come so essere dolcissima, la mente e' misteriosa.
..ho vissuto tutta la vita in una famiglia in conflitto perenne.... posso dire che questo video mi ha fatto pensare alla competizione di mio padre con suo fratello.... grazie del video 😮❤
Condivido il pensiero di Choen . Ma lei davvero pensa che chi è cattivo sia svantaggiato?
Nel lungo tempo penso sia una grande condanna.
La conosco, mia madre e recentemente un uomo. Lascia segni profondi.
Importantissima è la famiglia,se in casa c'è un genitore cattivo anche i figli saranno così...
Sì, la famiglia fa molto
Tutte belle parole,psicologia e quant'altro di qua di là e chi più ne ha ne metta per far quattrini: la verità ve la dico io: nel DNA esiste la Cattiveria all'origine: Caino uccise Abele,due parole ho detto tutto diceva il grandissimo Peppino de Filippo: un caloroso saluto a tutti gli uomini onesti,saggi,altruisti,e leali,buon prosieguo,se sarà possibile.
Grazie doc! Sempre argomenti interessanti da approfondire..
Direi che l uomo nasce puro amore...poi vuoi la famiglia , la società può influenzare a diventare cattivo , fattore genetico si, ma arriva sempre da un parente cattivo da cui ha assorbito . Ne abbiamo esempi dalle violenze fatte alle donne...perché non è stato insegnato l amore e il rispetto
Grazie Rita
Che "l'uomo" nasca amore 🤣 mi viene il 🤮. I geni si tramandano!!!, E poi si possono arricchire, ma la strada della VIGLIACCHERIA è spianata.
Non vuol dire più di tanto quello che si subisce perché se non è del tuo essere non si sarà mai al pari di chi è veramente cattivo per problemi di testa che possono avere, a volte queste persone cattive credono di essere solo di persone forti ma in realtà confondono le due cose, l'empatia o ce l'hai o non ce l'hai per me è solo un problema di sensibilità se è sviluppata o non si è mai sviluppata, ci sono persone fredde che non riescono a trovare la sensibilità negli altri
@@cristinaguastini8426 certo una persona può avere l indole più sensibile o meno , ma secondo me da qualcuno ha assorbito...(esempio se un bambino cresce con genitori aggressivi dove ci sono stati sempre bisticci non può avere un suo equilibrio...la sensibilità non è innata ha preso da qualcuno. ) prova a pensare lo stesso bambino fosse stato cresciuto in una famiglia con genitori sereni e tranquilli dove è stato insegnato l amore o dove hanno preso solamente esempio.
Certo poi se parliamo di karma può aver preso anche da un avi cattivo.
❤
Che bello sentire la psicoterapia parlare in questo modo...finalmente..
🙏🏻
@@dr.enricogamba è di grande conforto per me...quelli come me ..che non hanno titoli perché la vita ci ha messo su percorsi diversi sappiamo...ma non possiamo operare perché il mondo richiede delle competenze e purtroppo siamo.costretti a non poter gioire del nostro lavoro e a patire per non poter agire a pieno regime....ma il sup intervento sull'argomento in alcuni punti è veramente in linea con la conoscenza che noi portiamo...arriverà un giorno che potremo cooperare...e sanare le infinite piaghe dell'umanità...buon lavoro medico
È vero....non potrebbe esserci anche una paura non compresa che col tempo diventa rabbia e poi violenza contro il mondo o contro se stessi? Grazie dott.Gamba
Certo Marco, i percorsi sono molti..
Le difficoltà economica di una adolescente sola può sviluppare la cattiveria fino ad età adulta?
Omen nomen, Enrico é davvero in gamba 👍
🙏🏻🙏🏻
Enrico, cioè ricco di fede, significato del nome...sì oltre al cognome
Caro Dottore. Mi spiace dover raccontare cose che ho visto, cioè torturare gli animali. I cani. 💔😔
La cattiveria e' una raccomandata con la ricevuta di ritorno ovvero ritorna sempre al mittente.
È la strategia del potere da sempre… e noi ci cadiamo… è sufficiente una fede calcistica 😏….
Spesso lo è stata si..
Gentile Dr. Non credo di essere cattiva ma mi sono accorta che quando vengo ferita nella mia sensibilità, mi viene rabbia e brutti pensieri. Questo non mi piace e cerco di scacciarli via. Vorrei sapere poiché ho un coltello nel cuore che mi sanguina continuamente non riesco a perdonarmi un grave errore che ho fatto tanti anni fa, è durissima 🌹❤️🌹
Mi spiace Sonia, comprendo. Tuttavia ciò che è compiuto è stato compiuto sulla base di ciò che effettivamente potevamo fare in quel momento. Non dovremmo mai condannarci per questo.
Grazie Caro Dottore 🌹❤️🌹
A napoli si dice: a gent buon, a ta ess accis ...
🌹
Molto bravo, molto interessante.
🙏🏻🙏🏻
Il calcio,è un grande esempio di ciò che dici Enrico..
A volte purtroppo si..
È la prima volta che la seguo. Complimenti.... Illuminante, sui bambini / ragazzo, "Il Signore delle Mosche" di William Golding, che era un insegnante steineriano. Lo consiglio a tutti. Lei lo conoscerà di certo. GRAZIE
La competizione è importante, ma che arrivi alla malevolenza... collaborazione, anche nel collaborare possono rivelarsi questi comportamenti. Rapporti primari sempre fondamentali . argomento da sviluppare per scoraggiare questi atteggiamenti
Grazie prof
Cosi subito mi viene da citare Al di là del bene e del male,e dell attuale nichilmo passivo, in realtà l etica è fondamentale
Ma qui si parla di Cattiveria
Mamma mia il carcere di Stanford. Incredibile
Cattiverie, maleducazione e irrispettosi innati devono scivolare come l'olio sull'acqua non c'è attrazione non si possono relazionare, per me è semplice così, non me ne frega niente e per me sono un nulla.
La 🍐, non cade lontano dall'albero. È una massima di un certo rilievo, a cui non si può ignorare!.
La centralinista à gradito questò discòrsò la càttìveria nùòce e essère ìnsodispatti del della vita
l
m
Mi sbaglio o hanno fatto un film?! Su questo esperimento?! 🌹❤️🌹
Che film è, mi piacerebbe vederlo, grazie!
@@annacanino9422 Anna il titolo purtroppo non lo ricordo ma raccontava di queste persone che venivano divise in due gruppi uno i detenuti l'altro le guardie. Cercherò di fare delle ricerche e ti faccio sapere. Ciao e buona domenica 🌹
@@soniapini61 grazie della risposta. Buona domenica anche a te ❤️
In realtà hanno fatto più film sull'argomento. Uno si chiama "The Experiment"
Grazie utilissimo questo video anche per chi lavora nelle scuole
Dr a me fa molto paura questa cosa
Forza..
sembra la storia della vaccinazione...
Bello quel film 👍
🙏🏻
Unico scudo contro la cattiveria, è inato senso della giustizia. Fattori esterni non danno la garanzia a lungo termine. L'empatia non si manifesta per tutti,pur non essendo cattivi.
Ma infatti si confondono i GIUSTI per le azioni interventiste con le CANAGLIE che le hanno provocate e sulle quali vengono esercitate. Poi esiste la Cattiveria passiva, del non agire e/o del perseguire qualsiasi trend in forma opportunistica per una vità di qualità, che appartiene a molti Buoni per categoria o per educazione e che dunque sono in realtà Canaglie mascherate. Napoleone sosteneva che non è colpa dei Cattivi sè le cose vanno male ma dei Buoni che nonostante siano la maggioranza non fanno niente per fermarli; sè avesse capito quello che ho capito io..
😂
la centràlinista non ha comentato un cazzo disinformazioni attenzion protezione io òk averto pericolo pravasy
👍👍👍👍👍
🙏🏻
Divide et impera.
In gamba come sempre. Grazie per queste riflessioni profonde ❤
È un piacere!
Grazie
Le origini sono 2... La sofferenza... & L'ignoranza di se❕
& Adesso... Posso guardare il video❕
✌️
...e l'origine anche di certi comportamenti/atteggiamenti... forse, o molto probabilmente, cattivi...
...con varie cause... {di cui qualche predisposizione personale... e l'aver avuto relazioni primarie molto tossiche...}
come nel caso di una bambina, che adesso è cresciuta, che anche solo sentendo che il padre se ne sarebbe potuto andare di casa... piangeva molto e soffriva..., ma che.., in un occasione, sentendo il padre che le parla del suo telefono gli domanda: "e quando morirai... potrà essere mio...?"
è stato un caso...; ma ripensandoci si possono cmq provare emozioni spiacevoli...; e possono, inoltre, sorgere alcuni dubbi...
La ringrazio x avermi illuminato su più punti,ma....potrebbe nel parlare mettere meno eeeeeeeeeeee,mi scusi ma mi stanca.Grazie
A volte si diventa cattivi per aver subito sempre cattiverie e poi ritornano al mittente, semplice.
A me un ex datore di lavoro per la sua cattiveria innata mi aveva obbligato con minacce e ricatti di farci da prostituta contro la mia volontà. Intanto alla figlia ci era già venuto un cancro ed io ho gioito, il figlio che spacciava droga ed io ho gioito, ora capiterà qualcosa di molto grave ai suoi nipoti e gioirò, mi fanno cattiverie infondate e Dio provvede, meglio di così. Sono contenta.
Io ci godo a fare del male al prossimo. Il mio sogno è sequestrare qualcuno nel mio garage e torturarlo per un po’, magari anche mutilandolo per liberarlo nel bosco. Però non ho mai avuto il coraggio di realizzare questo sogno.
Dottore Enrico Gamba, secondo me, le persone completamente cattive esistono solo nelle fiabe....Ciao. Paola Coscia
Se la pensi così, puoi ritenerti davvero fortunata. La cattiveria peggiore si trova nelle famiglie, anche perché la parentela non si può cancellare, puoi anche allontanarti ma nel tuo cuore rimane sempre una ferita aperta....
@@annacanino9422 sono più che d'accordo
Sono d'accordo Paola. In generale nella vita non è mai tutto bianco o nero. E' più il nostro bisogno di controllo a spingerci a categorizzare. Detto questo di certo ci possono essere dei bei grigi scuri. 😉
Che scoperta !! Di fondo c'è sempre luna profonda sofferenza