Nella scena in cui si sono appena introdotti alla Casa Bianca, quando tutti i soldati sparano colpi a raffica nei corridoi e ricaricano le armi di continuo, anche Jesse si ferma per ricaricare la pellicola. Lì avviene proprio il collegamento tra fotografi e soldati che in questa guerra sono uguali, si muovono allo stesso modo evitando i colpi solo che alcuni imbracciano il fucile e altri la macchina fotografica, entrambi però “sparano” (shot) senza pietà o empatia nei confronti delle persone che muoiono davanti ai loro occhi. 👏🏻👏🏻👏🏻
C'è stato un vero capovolgimento dei ruoli. All'inizio del film Jessi era paralizzata e veniva trascinata da Joel mentre Lee fotografava, alla fine del film succede l'esatto opposto. Per non parlare di Jessi che all'inizio del film le chiede "se mi sparassero mi fotograferesti?" Sottointendendendo che sarebbe una cosa meschina da fare, cosa che però si troverà a fare alla fine del film. Filmone.
Il cambiamento di Jessi avviene quando si trova nella fossa comune, una volta in auto durante la fuga, dice: non ho mai avuto cosi tanta paura in vita mia, ma mi sento davvero viva. Da quel momento lei pensa solo alle foto non prova più nulla per gli altri, nemmeno per Joel che muore salvandola.
ma filmone dove ahahahaha film assolutamente prevedibile per non parlare delle scene di “combattimento” di una cringiata senza eguali ahqjahaha, americanata
Non sono d’accordo come chi dice che sia una cringiata americana. È sicuramente un buon film a livello tecnico, ma filmone, secondo me, è un’altra cosa.
@@llarenz grazie di esistere! Filmone de che, è talmente banale che quando non ridevo per il cringe sbadigliavo per la noia XD hai detto tutto tu, un'americanata totale che fa cringiare fortissimo
Stasera eravamo in otto in sala, di cui 4 che nn avevano palesemente idea di cosa stavano andando a vedere. X quanto mi riguarda film molto inquietante per quanto rappresenti il periodo in cui stiamo vivendo
Io ho trovato un' altra chiave di lettura nella motivazione su quello che fanno i giornalisti nel film, per una cosa che dice Jesse. Non è il voler dare un servizio al pubblico, non è la gloria, non i soldi, non perché si spera di sensibilizzare la gente contro la guerra: è il sentirsi vivi. In guerra tutto può finire in un attimo e solo mettendo a rischio la tua vita ogni secondo ti senti veramente vivo. E in un mondo in cui vieni assuefatto, anestetizzato, dalla morte, ne hai sempre più bisogno.
Assolutamente, in questo mi ha ricordato il finale di The hurt locker. Ed è tragico, perché se ti senti vivo solo in mezzo alla morte non hai più alcuna speranza di condurre una vita normale. La strada imboccata da Jesse la porterà, decine di anni dopo, a essere come Lee, insensibile a tutto, distrutta dal dolore e dalle sofferenze a cui è stata esposta per tutta la sua carriera.
Sono perfettamente d accordo con la tua osservazione, ad un fratto la ragazzina dice "non ho mai avuto tanta paura in vita mia ma non mi aono mai sentita cosi viva come in questo momento" fotografare la morte e' un trip, una droga pesantissima che porta estrema assuefazione. Sfiorare la morre per sentirsi vivi, e' un po lo stesso concetto che spinge le persone a praticare sport estremi. E se si muore? Pazienza, fa parte del gioco.
in pratica mero voyeurismo, forografano e forografano la morte degli altri senza mostrare un minimo di empatia o compassione, come nella scena dove il tizio nero viene bruciato vivo nei copertoni. Si disperano solo quando la morte tocca da vicino i loro cari.
A me fa ridere come in America molti sembrano non capire il film. Tutti si concentrano sulla natura del conflitto, su chi dovrebbe aver ragione, su come non è uno scenario possibile che il Texas e California si possano unire, ecc. Vogliono chiaramente una fazione dalla quale stare, non capendo proprio niente del film. Immagina se Garland creava un contesto preciso, in America non avrebbero fatto altro che cercare di giustificare le fazione o avrebbero accusato Garland di favorire una delle due.
☝️ io ammetto di essere tra quelli. Non avevo informazioni pregresse del film se non la locandina, che lascia trasparire la trattazione della trama da un punto di vista politico, che di fatto non esiste nel film. Ora capisco che il film non era basato su questo, ciononostante continua a non piacermi. Ho molto apprezzato la produzione, scenografia e i messaggi simbolici del film. Nulla da dire al riguardo, ma da un film chiamato "Civil War" mi aspettavo che sarebbero state trattate in modo realistico, per quanto fantapolitico, dinamiche (geo)politiche che invece non ci sono state. Il film ha colto nel bersaglio nel trasmettere le atrocità della guerra e la prospettiva del fotoreporter di guerra, quello sì, ma ha sacrificato quasi totalmente la realisticità. Forse è questo che anche gran parte degli americani non hanno apprezzato. Si aspettavano un film che trattasse di politica durante una guerra civile, invece hanno visto solo una guerra civile che è stata randomicamente ambientata negli USA, ma che poteva essere ambientata in qualsiasi altro paese che nulla sarebbe cambiato.
@@michelito615 Un film si valuta per quello che é non per quello che credo dovrebbe essere. É molto facile demolire un film per quello che uno avrebbe voluto che sia ( se quello che si vuole non riguarda la natura del film). Io vorrei film di spiderman che non parlino di multiverso, ma nel momento in cui guardo tali film non lo devo valutare con questa logica. Poi per carità, in questo caso ha senso rimanere scocciati per la pubblicità fuorviante, ma non é un difetto del film in sé. Onestamente, io sono stato sorpreso, é un approccio veramente maturo alla questione il non prendere parti in questo caso secondo me. Tanto io so in che spettro politico mi trovo, non ho bisogno di vedere rappresentata in luce positiva o negativa ciò in cui credo, perché il punto é molto oltre.
@@sushiwade4095 Condivido quello che dici, infatti non ho l'ambizione di valutare il film. Non avrei neanche le competenze per farlo, non in questo caso specifico. O forse studiando scienze politiche, questo è l'unico caso specifico di cui avrei le competenze per parlare... sinceramente non lo so, se anche fosse la seconda opzione, potrei appunto se il film fosse stato prodotto diversamente e soprattutto se la trama fosse stata gestita diversamente. Detto questo, lungi da me pretendere di fare una recensione negativa del film. Semplicemente, non ha rispecchiato il mio gusto personale. Condivido con te anche la questione dell'imparzialità come approccio molto maturo, quello sicuramente. Inevitabilmente, quando si inseriscono le dinamiche politiche e sociali più profonde si apre il ventaglio di opinioni e critiche che possono emergere. Provo a rettificare: l'inserimento di alcune dinamiche istituzionali (forse prima ancora che politiche), impersonali e al tempo stesso indipendenti dalle due fazioni, avrebbe reso il tutto più realistico senza necessariamente scatenare la tifoseria dell'una o dell'altra parte. Giusto per fare alcuni esempi e non rimanere astratto: - il fatto che vengano ammazzati tutti gli avversari (in particolare mi riferisco al Presidente e ancor più alla Mrs. Capoufficio-stampa del Presidente, ma potremmo metterci dentro anche tutto il personale della Casa Bianca), violando non solo la morale umana (che purtroppo ci sta), ma innumerevoli convenzioni internazionali e prassi di diritto (sia interno sia tutt'al più internazionale) a cui gli USA aderiscono senza alcun dubbio. - oppure il fatto che due soli stati federati contro l'unione di 50 abbiano la meglio. Oltretutto California e Florida che in comune hanno ben poco. Peraltro il film stesso dice che non esiste un vero coordinamento tra le forze --> irrealistico. Ma capisco la necessità di trasmettere il messaggio che durante una guerra (specie se civile) non sempre la gente comune capisce contro chi o cosa si combatte e che le gerarchie stesse del potere vadano scemando nelle battute finali (ma non scompaiono mai! Di sicuro non negli USA). - da un punto di vista più geografico-strategico, il fatto che - guarda caso - la guerra si esaurisce a Washington e proprio alla Casa Bianca, senza che il presidente sia evaso in alcun dove e senza che siano state prese misure a salvaguardia della capitale per - che ne so? - preservare l'ultimo baluardo di americanità quale è la capitale Washington. Tutti questi sono esempi in cui la trama (o lo scenario, il sottopalco su cui essa si sviluppava) mi è sembrata molto ma molto fragile, per non dire del tutto priva di realisticità e a tratti di logica (che forse anche questo era obiettivo dei produttori, che ne so) Questi sono gli esempi che mi sono venuti subito in mente ma avrei altro da dire qualora ripercorressi il film scena per scena. Ora, ho fatto tutto questo discorso inutilmente, lo so... come dici tu, un film si valuta non in base a quello che vorremmo noi, ma in base a quello che è. E capisco anche che se avessero reso tutto così (= più realistico e concreto), avrebbero perso in termini di significato, di messaggi da trasmettere e l'intero impianto su cui è stato costruito il film sarebbe stato distrutto. Quindi non avanzo pretese né giudizi da recensore, ma da appassionato (e studioso) di una disciplina in particolare: non posso che storcere il naso nel vedere quelle dinamiche lasciate da parte da un film del genere. Ripeto: so che è stata una scelta di produzione e mi sta bene. Ora l'ho capito. Eppure non posso farmi piacere un film del genere, non riesco proprio! Buoni i messaggi , il cast e la produzione, buona la trama da una prospettiva strettamente legata ai fotoreporter, ma debole su tutto il resto... quel tutto che ahimè è ciò che mi piace e che pensavo in qualche modo vago di vedere (e giuro che non mi ero fatto aspettative né altro prima di vedere il film!)
bellissimo il fatto che sia più raccontato per immagini che per dialoghi, il che aderisce perfettamente al punto di vista dei fotoreporter protagonisti
Parlo da fotografo, non è un discorso di popolarità o di guadagno, semplicemente i fotografi sono spinti dal risultato finale, quello di avere l’immagine più potente e più capace di coinvolgere chi ne fruisce. Come ogni altro artista, cercano di impressionare e questa è l’unica vera soddisfazione che li spinge a scattare anche nei momenti più drammatici e difficili.
Sammy dice a Joel in merito all'intervista al presidente, qualsiasi cosa ti dirà, sarà sempre meno di cio che pensavi, deludente... La vacuità della guerra in una frase, che potenza signori. CINEMA
Spoiler La cosa che mi ha fatto sorridere della scena dove Jessie fotografa Lee mentre sta per morire è l’ironia della scena stessa. Infatti in una delle scene precedenti del film Jessie chiede a Lee “se mi sparassero tu cosa faresti?” e lei le risponde “ti scatterei una foto”. Nella mia testa ho subito parafrasato Palpatine, scattava la foto della morte degli altri, ma non la scattò a se stessa.
Boh, secondo me una grande occasione sprecata. Sicuramente si vede benissimo che la regia sia di alta qualità e ci sono diverse scene molto molto belle (ad esempio quella con Plemons). D'altra parte, nessun personaggio viene assolitamente esplorato e ogni possibile aneddoto sulla.storia personale dei personaggi muore sempre dopo i primi 10 secondi che un personaggio inizia a raccontare qualcosa (il personaggio intepretato da Dunst inizia a spiegare la sua storia di come ha iniziato ma poi non si va avanti; non si spiega per quale motivo il presidente sia un uomo schifoso e perché abbia dato inizio o causato la guerra). Poi c'è la cosa odiosa del fatto che "i fotoreporter non devono farsi domande né prendere parte" che va bene perché è effettivamente così, ma qui sembra proprio che siano dei vegetali per tutto il film solo perché fanno questo lavoro. Grande contraddizioni poi che si ha con la scena di Plenmons, dopo la quale i personaggi sono tutti sconvolti, cosa in contrasto con tutto l'atteggiamento dei personaggi - giornalisti - prima e che si contraddice ancora alla morte di Dunst in cui nessuno va neppure a constatare che sia viva per un secondo.
D'accordissimo, questo film mi fa sentire come dopo un bel piatto di riso in bianco. Apprezzo la finalità e sono sazio, ma non mi soddisfa. Non è comprensibile neanche il loro viaggio da New York a Washington facendo il giro dell'oca. Poi non c'è mai neanche una scena realmente cruda, solo tanto sangue fintissimo. Assistiamo a un attentato terroristico (poco chiare le motivazioni), uno scontro a fuoco tra palazzi e infine a una fossa comune, e mai ho provato un senso di disturbo. Né mi è stato trasmesso dai personaggi. Film insipido.
sono della tua stessa opinione, gli darò un'altra occasione quando uscirà in streaming, però a una certa sembrava COD. aggiungo che c'è la scena dove c'è il tipo che poi muore colpito dai soldati e Ellie gli fa la foto, beh a mio parere è una tipica scena da film di serie C, sono tipo 3 vs 3 tra fazioni quando la notte prima c'erano spari spropositati rispetto a quello proposto. aggiungo che anche successivamente quando freddano il soldato nel palazzo è una stanza perfetta per quella scena ma che non ha senso che il tipo sia lì. dopodiché per la mia sensibilità quando vedo rappresentata tutta questa violenza, anche gratuita, non mi fa per nulla empatizzare anzi.
visto scorsa settimana in sala, ovviamente in inglese. Film fantastico, la scena finale con Lee mi ha tanto ricordato un episodio accaduto realmente in Sud Africa al gruppo di fotografi di guerra chiamato "Bang Bang club". Scena finale con un pezzo dei Suicide, apoteosi.
Una cosa su cui ho riflettuto tra le tante, è il fatto di come oramai siamo passivi davanti alla violenza. Penso a casi successi anche in Italia di gente che invece di intervenire per aiutare una persona in difficoltà, danno più importanza a fare il video
Visto ieri sera con zero aspettative se non di trovarmi una classica "americanata" e invece mi ritrovo un film introspettivo con protagonisti dei reporter che narrano la guerra in prima persona, di come si reagirebbe ad essa, a prescindere da politica e schieramenti. Arrivando a deumanizzarsi per poter raggiungere tale scopo. A me è piaciuto molto, l'ho trovato molto coivolgente, tanto che da una parte i colpi sparati sembravano che mi colpissero in prima persona e poi un pensiero costante che man mano che film avanza non fa altro che alimentare "non è che questo è il futuro che ci aspetta?"
@@SulPero Mah io più che della morale parlo proprio della messa in scena e della regia. Rispetto ad altri film d'intrattenimento americani si vede chiaramente secondo me che Garland ha un tocco più autoriale, anche se le tematiche sono bene o male quelle. Poi per carità può piacere e non piacere, io lo apprezzo moltissimo.
Un film scorrevolissimo e tesissimo, che tratta moltissimi temi e lascia allo spettatore diverse chiavi di lettura, uno dei migliori film dell'anno, finale terrificante
So che la tematica trattata è completamente diversa, ma solo a me ha ricordato The Last of Us? Abbiamo addirittura i protagonisti Joel e Lee (che ricorda vagamente Ellie). Pure le ambientazioni mi sono sembrate simili, con città lasciate allo sbando, macchine sparpagliate ovunque e pericoli ad ogni dove. Un futuro distopico di qualcosa che potrebbe accadere.
Confermo che sensazioni simili, dove la società e i suoi ritmi non sono più presenti, gli ho riscontrati pure io in questa pellicola. L'anarchia dettata da un'invasione zombie o da una guerra civile come quella rappresentata hanno sicuramente alcune similitudini.
che Filmone assurdo!! Mi ha lasciato qualcosa nelle viscere dopo averlo finito, trovo che questo sia il film meglio diretto da Garland. Qui la regia è semplicemente mostruosa... così realistica da sembrare un documentario, sicuramente tra i miei film preferiti di quest' anno fin'ora
Arrivo in ritardo con il mio commento perché l’ho visto solo ieri.. (SPOILER) volevo comunque dire che sono uscito dalla sala con un senso di inquietudine che raramente ho provato, la guerra qui fa davvero paura.. e la cosa bella è che il film non ti vuole portare a patteggiare per nessuno, ma ti mette davanti al orrore come si diceva in apocalipse now al orrore più disumano.. bellissima anche la frase che sammy dice a joel, quando ti trovi davanti mussolini Ghedaffi o chi altro ti deluderanno sempre.. e difatti quando joel chiede al presidente se vuole lasciare un ultima frase ai posteri lui rimane deluso dalla risposta.. geniale
Un vero e proprio filmone. Lo scambio di ruoli fra Lee e Jessie, le loro esperienze differenti che portano a quel cinismo fondamentale per sopportare la guerra piena di atrocità ma anche il motivo, ovvero la sensibilizzazione verso questi temi. Lo scatto è solo il far vedete, mentre i giudizi spettano ad altri. L'ho trovato bello, ben fatto e grazie al tipo di regia "appunto passiva" ti da tante sensazioni che ti rimangono una volta uscito dalla sala. La A24 non delude mai e rimane un punto fermo nel nostro cinema contemporaneo.
Appena uscita dal cinema. Lo scenario di un conflitto sul suolo statunitense al giorno d'oggi, tenuto conto che al di là della guerra di secessione nell''800 non ce ne sono stati altri, vale la visione per lo "shock"
Sono stato ieri sera al cinema per vedere questa pellicola. Quando sono uscito avevo ancora in testa gli spari e i suoni del film. Dal trailer mi aspettavo maggiore azione, ma quella presente è girata in modo magistrale ed è la realtà, non un'azione fine a se stessa, quasi al limiti del videogioco.
Guarda, ai fini del messaggio del film, sono sì poche ma io le avrei anche tagliate un po' di più pensa che ti dico, però capisco che se lo avesse fatto, un film già bello provocatorio così com'è, avrebbe fatto incazzare ancora di più
Non è un discorso del "non saper apprezzare un film" o non sapersi adattare. SEMPLICEMENTE, se si va a vedere un film, non tutti lo vanno a vedere per curiosità, ma si va anche pensando di trovare qualcosa che ci piace. qui la cosa peggiore l'ha fatta il trailer, facendo intendere un film alla "Attacco all'America" quando in realtà è tutt'altro.
Opera di una potenza rara, è il cinema asciutto e crudo che manca da tanti anni. Più che film di guerra distopico o politico mi piace vederlo come un film che riflette sullo sguardo, chi guarda una determinata azione in modo deumanizzato per permettere a chi verrà dopo di renderla simbolo di qualcosa, concetto lasciato intuire da una frase e soprattutto dalla meravigliosa inquadratura finale prima dei titoli di coda. Questa fissazione sul voler approfondito il contesto politico per me è discutibile, è volutamente vago per simulare la sensazione di essere all'interno di un conflitto in prima persona, inutili i paragoni con altre guerre storiche, ormai storicizzate appunto e giudicate con occhio esterno decenni e decenni dopo, qui si vuole dare l'idea di essere quasi in balia di una conflitto che nemmeno le parti coinvolte stanno comprendendo, emblematico il dialogo con il cecchino che si può definire simbolo del film, poi colonna sonora semplicemente perfetta, non c'è nemmeno da dirlo, oltre al sonoro che prende Oppenheimer e lo rimbalza 16 volte. Anche per me miglior film dell'anno per ora,
Questo film è una perla. A parte alcune ingenuità e una scelta nel finale che, secondo me, andava evitata o girata diversamente, questo film spacca. La parte con Plemons mi ha fatto cagare sotto dal terrore! Lo consiglio vivamente P.s. Non so per quale motivo ma durante il film mi veniva in mente il gioco The last of us
Ma nessuno ha pensato a un ipotetico sequel de "il mondo dietro di te"? A me è venuto in mente gia dalle prime scene. Certo questo svolto 14 mesi dopo...
Veramente un bel film, peccato per la caterva di cliché che non me l’hanno fatto apprezzare fino in fondo. Il modo in cui si arriva alla bellissima scena con Jesse Plemons è veramente una vaccata
In realtà sono d'accordo, nel senso che in un contesto del genere è totalmente fuori luogo e non verosimile che i personaggi decidano di fare quello"scambio" tra auto in corsa (tralaltro bastava che lee rallentasse per evitare la cosa) e poi le loro reazioni mi sono sembrate troppo pacate. Per il resto grandissimo film@@victorlaszlo88
@@danilodicaterino8828beh si scopre quasi subito che fosse un amico di uno di loro e in quel contesto dopo quegli eventi un essere umano credo abbia l'adrenalina a palla soprattutto da giovani, poi accade tutto talmente velocemente che il personaggio della Dunst non ha il tempo di impedirlo. Poi sulla pacatezza eccessiva, sono reporter di guerra e quella scena comunque li mette a dura prova
corcordo sulla vaccata, ma per me non è nemmeno un bel film in generale sinceramente. Nessun contesto, scene banali viste e riviste, trama noiosissima e in generale tutto poco realistico... il finale poi vabbè, la reporter che scatta in slow motion per salvare l'altra.. ma che è? Io ho cringiato fortissimo
@@victorlaszlo88 Insomma, c'è una fossa comune enorme a bordo strada e i nostri eroi ci finiscono così, perchè semplicemente era sul percorso, una roba che persino i serbi cercavano di infrattare tra le montagne, qui no lo fanno in pieno giorno e sulla strada principale.......... oltretutto subito dopo la loro fuga li vediamo nel quartier generale delle western forces, quindi sta fossa comune probabilmente sta a neanche mezz'ora di macchina dalla base eppure la cosa finisce lì come se una fossa comune piena di civili americani non fosse neanche una notizia. Che poi bastava davvero poco per renderla sensata come scena: Tipo che in una delle loro soste sentono certe voci su strane cose che accadono nei boschi laggiù, ci vanno e scoprono l'orrida verità, ma no facciamo la fossa comune a 100 metri dalla strada.
Kirsten Dunst clamorosa,ma sottelinerei la prova di Jesse Plemons che, pur rimanendo sullo schermo pochi minuti, interpreta un personaggio terrificante e che ti resta nella testa
Un filmone, riesce a far riflettere su una guerra anche senza dandoti le coordinate utili a capirla. Ha dosato bene gli ingredienti narrativi e l'introspezione al fine di farci parlare di noi stesi, delle nostre convinzioni e dei conflitti che già conosciamo.
Ennesimo film di grandissimo valore da parte di Garland, uno dei suoi che ho preferito. La storia è un qualcosa di mai visto, credo: seguire in un road movie una guerra civile americana, dal punto di vista dei giornalisti e fotografi. I rapporti tra i personaggi li ho adorati, in un paio di momenti sono stati davvero emozionanti, il montaggio e il sonoro trasmettono l'atmosfera impeccabilmente (suggestivi i rumori della guerriglia in lontananza e al contempo le fotografie scattate sono montate sempre col ritmo giusto, non si sbaglia un taglio che sia uno); per finire certe scene visivamente rimarranno per molto tempo nella mia mente, come il bosco in fiamme o anche i momenti che sembrerebbero più di passaggio, sono diretti in modo perfetto e accompagnati anche da musiche messe sempre nei giusti momenti. Speriamo possa tornare alla regia, smentendo le sue parole, perché c'è bisogno di uno come lui nel cinema.
Siamo andati a vederlo con il mio istituto, siamo rimasti uno più scioccato dell’altro. Molti ragazzi sono usciti dalla sala a metà per staccare e per ricordarsi che non era reale. Poche volte un film mi ha lasciata con questo magone, ho tremato anche dopo che il film era finito, per tipo un quarto d’ora. Davvero molto bello.
Film bellissimo. Mostra l'alienazione collettiva che invade e sporca l'animo dell'uomo in guerra, in cui si fanno cose disumane con una naturalezza e normalità che ci fa sentire cosi piccoli e personalmente in sala con una sensazione di malessere e rigetto. Un paio di incertezze a livello di sceneggiatura che sinceramente non ho capito (mezzi spoiler) 1- Non capisco perché la ragazzina che nei dialoghi ha sempre dato l'idea di essere una ragazza razionale e intelligente si infili nella macchina di 2 tizi che non conosce cosi, a cazzo, senza un minimo di ragione logica oltre a rischiare la vita in modo totalmente stupido, non certo da personaggio che hanno costruito. Gli altri non sono errori ma punti che secondo me stridono un po', cioè non è sviluppata davvero la "crisi d'identità" che la Kirsten prova dopo l'ennesima morte vista con gli occhi, si sente quasi un "risveglio di coscienza" con la sua isteria per poi però sparire cosi. E poi non capisco l'ennesimo cambio di character della ragazzina, che da inesperta e novizia diventa tutta in una volta iena con macchina fotografica in cui non rispetta un minimo di regole di base per tutelare la sua vita e quella degli altri. Non c'era sviluppo del personaggio che portasse a questo, per quanto capisco cosa dice Vic e capisco che fosse necessario per la scena finale. Chiudo con un pensiero off topic, per quanto piena di contraddizioni sono stati investiti 50 milioni per questo film, che critica molto la società in generale ma anche quella USA in particolare, ed un film del genere è possibile produrlo solo nell'anti democratica USA, altrove ci sarebbe solo repressione. Ricordiamoci dei diritti che abbiamo conquistato che ci permettono di esprimere dissenso rispetto a regimi che non farebbero lo stesso e che quasi sembrano essere "tifati" dalla popolazione occidentale.
Super d'accordo con tutte le perplessità. Però questi problemi per me rendono il film terribile, non bellissimo ahah è debolissimo, così superficiale che non è drammatico
@@stefanosantini196 Dai debolissimo è eccessivo rispetto a tutta la vera merda che ci propinano, film che comunque porta a fare riflessioni sulla società e sui noi stessi, io direi che non è un film drammatico e non vuole risultarlo, non entra nei drammi dei personaggi e della guerra, solo mostra in modo estremamente asettico e concreto cosa succede in una guerra con una disumanità che coinvolge tutti, da chi la guerra la fa a chi in teoria non la vuole ma è lì solo per lavorare. Per me non ci sono i criteri per valutarlo come film drammatico
@@mrjoe9256 Sì, sono stato eccessivo ma sentivo l'esigenza di bilanciare le lodi che ritengo eccessive ahah Per quanto riguarda il "dramma", non mi riferisco tanto al genere drammatico, quanto più al concetto etimologico: quel contrasto che fa andare avanti l'azione. Essendo contestualizzato così poco, mi sembra che perdano valore anche le azioni. Mi si dirà: "il desiderio è mostrare che il messaggio è valido per tutte le guerre, per questo è così generico!". Però perde efficacia. E non va nel profondo, ecco. Almeno per me ahah
Che bellissimo film, mi ha colpito tantissimo certe scene mi hanno fatto venire i brividi anche perché è impressionante il realismo di questo film , inoltre Garland secondo me dirige con una maestria assoluta, i personaggi mi hanno colpito molto e soprattutto il rapporto che si sviluppa tra Jessi e Lee è trattato magnificamente e la scena con Jesse Plamons senza parole... Grande Vic una delle tue migliori recensioni!
C'è una frase piuttosto importante per l'economia dell'intero film. Jessi dice: "non ho mai avuto tanta paura come in questi giorni ma non mi sono mai sentita più viva". Quella frase è un'ammissione sulla natura orribile che l'essere umano si porta dentro. Garland non da speranza su un cambiamento perché gli stessi errori si perpretanno alla generazione successiva. È nell'animo umano non imparare dagli sbagli commessi e si accettano semplicemente annullandosi e accettando l'orrore come parte dell'essere umani. È un monito bello pesante. Sicuramente la più bella pellicola vista quest'anno.
Jesse Plemons: personaggio horror dell'anno. 5 minuti da che fossi normale (il film comunque mostra roba che chì è abituato a gore non lo turba) a quella scena psicologicamente mi ha destabilizzato. Sono uscito turbato, só passati 40 minuti e lo sono ancora.
L'intenzione del film mi è piaciuta ma il troppo irrealismo me lo ha rovinato, perchè passi sulle assurdità belliche di questo conflitto che più che una guerra pare l'anarchia, ma i giornalisti qua sembrano senza senso, nel film parlano costantemente di un fronte, ma a me sembra che questo fronte non ci sia dato che a pochi km da New York passano l'ultimo posto di blocco sorvegliato e da li in poi è la notte del giudizio, questi girano da soli per un territorio totalmente senza controllo, senza scorta, con un mezzo che da lontano può anche essere frainteso, con un vecchio disabile e una ragazzetta alle prime armi aspettandosi che dovunque vadano basta dire "siamo la stampa" e tutti li accolgono per documentare le atrocità che stanno commettendo e per cui rischiano future condanne se la verità venisse documentata. Tra l'altro seguono i soldati durante il combattimento mettendosi pure sulla linea di fuoco, fotografano i morti di entrambe le fazioni, le fucilazioni sommarie, e a sottolineare l'irrealismo della situazione ad un certo punto senza ragione si mettono a giocare con le macchine come dei bimbetti, boh, a me più che un film sulla brutalità della guerra mi sembra una critica alla brutale crudezza del giornalismo d'assalto.
Mi pare che non conosci l'esistenza dei fotografi freelance. O sei embedded (incluso) in una delle fazioni in conflitto con cui quindi devi "stare alle loro regole" (trovano dei colleghi embedded quando arrivano al fronte) oppure sei un fotografo professionista che fa le foto quando dove e a chi vuole per poi rivenderle dove quando e a chi vuole. Hai detto bene, il film ti mostra che davvero la guerra è anarchia, mentre magari noi da europei ce la immaginiamo un pò come risiko dove ognuno ha i suoi bei carrarmatini e li usa 'secondo regole'. Lì ti dice che un conflitto è sempre anarchia, lo ambienta in USA ( lo ha spiegato Garland) perchè semplicemente gli pareva più comodo ambientarlo in un posto dove le armi sono facilmente reperibili, abbastanza grosso perchè il conflitto coinvolgesse tutto lo stato, e abbastanza 'occidendale' perchè non sembrasse un film ambientato in un paese del terzo mondo e colpisse di più le coscienze occidentali. Diciamo che se lo ambientava in italia non potevano facilmente mettere milizie armate a bologna o fosse comuni nell'oltrepò, ma il resto è volutamente anarchico, non ci sono infatti nelle fazioni mostrate delle attinenze con la realtà diretta, non è un trattato sulla politica repubblicani-democratici (infatti son almeno 3 fazioni diverse) ma appunto si basa sul dire "guardate che basta poco per far diventare quello che tutti pensiamo sia una potenza mondiale in un inferno di anarchia e violenza" Il "Fronte" non è che debba essere una linea di trincea, è semplicemente quella zona dove c'è il grosso dello scontro tra le due fazioni avverse (presidente-ribelli) mentre nel resto del paese (che è, ovviamente, MOLTO grande) si trovano in varie situazioni senza lo scontro militare diretto. Infatti arrivano all'accampamento a Charlotsville e gli dicono che lo scontro è proprio a Washington, mentre loro si aspettavano che le forze ribelli 'aspettassero' a charlotsville, come se fosse un assedio medievale, in attesa che il presidente si arrendesse. Se purtroppo ti informi sulla situazione di tanti fotografi o operatori freelance in zone di guerra (Palestina, Ucraina, Sudan e purtroppo molti altri posti) non è che tutti girano con mezzi blindati, scorta, e accolti a braccia aperte. Quasi nessuno, però lo fanno, perchè mica vai a chiedere autorizzazione per andare a filmare una zona di guerra...vai, o al massimo sei inviato da qualcuno, poi riesci a andare dove vuoi in base a favori, furbizia, ragionamento, etc. E "in teoria" la scritta PRESS dovrebbe, alla stregua di un civile o un'ambulanza, far vedere a tutti che tu "non stai combattendo" e quindi devi essere ignorato. Se invece uccidi un fotografo o operatore, è un crimine di guerra come uccidere civili, quindi, IN TEORIA, non ti sparano gli eserciti regolari. (israele ha sparato lo stesso a vari operatori stampa per dire) MA difatti l'anziano dice "Pensi di andare lì e che non ti sparino a vista?" ma loro ci vanno lo stesso perchè sono 'drogati' dalla voglia di fare la foto/articolo del secolo, e non riesci a farlo se arrivi per ultimo. Ti fa vedere con i flashback che il personaggio della Durnst ha filmato-fotografato gente che veniva torturata, bruciata viva, genocidi, fosse comuni...queste cose purtroppo le vedi solo se giri in autonomia, mica trovi la fazione che è contenta di farti vedere che tortura i civili-avversari. La parte finale in cui seguono i soldati è talmente una frenesia di fuoco-rabbia selvaggia-eccitazione folle che neanche ai soldati frega più nulla (infatti SPARANO alla donna dello staff del presidente che dice "fermatevi ci arrendiano" è un'altra roba da super-crimine di guerra sparare a chi vuole parlamentare...solo che se ce lo fanno vedere in africa sembra una cosa "che fanno nel terzo mondo" se lo fanno vedere in america come se sparassero alla portavoce di Biden, sciocca 'meglio'. Quindi in quel momento non vale più nulla, non ci sono regole, è follia pura, di cui fa le spese la dusnt mentre gli altri due sono ormai fuori di testa e gli interessa solo la foto e l'ultima parola del presidente. Quindi si, ti mostra tutta l'anarchia che è una guerra e ANCHE i problemi insiti nel giornalismo di guerra e d'assalto. Si vede bene che anche quando arrivano alle soglie della casa bianca loro 3 potevano ancora dire basta scappiamo ripariamoci e pazienza non si fa foto-articolo finchè non è tutto finito. Invece continuano
@illupi86 mio dio la sintesi... Comunque io lo capisco che sono freelance, e so benissimo (al contrario di questi fantomatici corrispondenti esperti) che un fronte può essere anche molto vasto, ma primo pure i freelance hanno guardie del corpo barra guide armate che impediscono che qualunque balordo col mitra faccia quello che vuole di loro, secondo anche se nell'entroterra in un fronte ci sono sacche di resistenza e anarchia le strade sono pattugliate per garantire il passaggio di rinforzi, rifornimenti e garantire una via per la ritirata, qua invece era letteralmente tutto terra di nessuno, mancava solo Mad Max inseguito dai predoni. Inoltre, e questo lo dicono anche fotografi e corrispondenti di guerra veri, i militari non ti permettono di partecipare all'azione vera come si vede nel film, proprio perchè non vogliono che venga documentato tutto quello che fanno, i video e le foto più cruenti che vedi vengono scattate e girate dai civili coinvolti o dagli stessi soldati che li rivendono ai giornalisti che pagano bene.
@@illupi86 non diciamo cavolate...ma quando mai i fotografi si mettono in prima linea di fianco ai soldiati dai? O ancora peggio, davanti ai proiettili sulla linea di fuoco per fare una foto? Ma dai su! Questo film è mega romanzato!
SPOILER qualche considerazione MIA che forse, avendo visto il film più di un mese fa, ti sei scordato: il “passaggio di testimone” credo sia reso palese da una specie di aura che compare sullo schermo quando di tanto in tanto viene ripreso il punto di vista di lee: all’inizio è presente nelle sue scene, poi dopo la sua morte notiamo che questa aura ora ce l’ha jesse. inoltre, nella scena con plemons, mi pare di aver notato (E POTREI SBAGLIARMI) che nella fossa comune tutti i civili fossero neri e/o non bianchi. potrei sbagliarmi, ma visto che il personaggio di plemons uccide i due giornalisti cinesi a sangue freddo, “risparmiando” inizialmente gli altri basandosi sul fatto che questi ultimi fossero americani, forse non è un’idea così folle; magari il regista voleva porre enfasi sul grande tema del razzismo negli usa e di come una possibile guerra possa portare allo sbando più totale tutti
Nella fossa ci sono anche dei neonati, Jessie stessa ne pressa uno con la mano per uscire. Comunque anche la capigliatura di Jessie è palesemente quella di Lee nel finale, lo stesso vale per Joel che ora è "diventato" Sammy. Nel finale infatti capisce che, come Mussolini, Gheddaffi ecc... il presidente è "un uomo piccolo" come tutti. Un altro dettaglio è che, un attimo prima che Lee perda il controllo durante la battaglia di D.C., Jessie e Joel invece ci scambiano un sorriso, quasi eccitati da quello che sta accadendo.
Approdato su Prime e avendolo perso in sala ho potuto recuperare. Concordo su tutta la disamina, sia sulla scelta registica asettica, asciutta, realistica che spesso lo fa sembrare più un reportage, un documentario che un film vero e proprio. La cosa che più volte mi saltava in mente è che in alcune zone del mondo la quotidianità è esattamente quella...ragazzi, bambini nati e cresciuti in mezzo al caos, senza un perchè e senza distinzione tra giusto e sbagliato, tra buoni e cattivi. SPOILER 37:07 In realtà la foto la scatta, ma proprio mentre la guarda, foto bellissima nella sua drammaticità, un amico senza vita immortalato tra le nuvole, avviene il suo cambiamento, come risvegliata da un incubo che l'aveva narcotizzata, un incubo in cui documentava orrori indicibili con freddezza e distacco. Nel momento in cui decide di cancellare la foto, come un tetro incantesimo, quel gelo nell'anima uscito dal suo corpo entra in quello di Jessie...e mentre nelle scene di guerra Lee piange terrorizzata e si paralizza al punto di non riuscire più nemmeno a scattare, Jessie segue come un'ombra i soldati in prima linea, incurante del pericolo, mitragliando a più non posso ciò che la circonda. L'unica cosa che mi ha ha fatto un po storcere il naso è stata l'idifferenza in cui i due amici non si curano di lei una volta a terra: Jessie si alza e va verso il presidente pronta allo scatto del secolo, Joel che ferma i soldati per concludere il lavoro sostituendosi a Lee. Film strepitoso, disturbante e che non credo abbia fatto riflettere piu di tanto gli americani, visto che sono prossimi a rieleggere l'uomo che ha in parte ispirato il film.
Ti seguo sin dai primi video nella cameretta,raramente ti ho scritto, ma dopo aver ascoltato la tua recensione di civil war mi sono reso conto di quanto sei maturato,professionalmente,e di quanto si sente che questo film ti ha trasmesso emozioni particolari. Complimenti Vic
quando non riconosci l'attore, significa che la performance è stata eccezionale perchè ti è arrivato prima il personaggio interpretato che il volto noto dell'attore
Visto ieri pomeriggio. L'ho trovato davvero interessante, crudo quanto basta (ed è molto crudo perchè è spaventosamente reale) ma allo stesso tempo attraversato da una visione onirica e simbolica quasi commovente. La mia scena preferita: joel aggrappato al manichino in quella specie di Wonderland mentre i soldati cercano di far fuori l'invisibile cecchino della "casetta dei sette nani" come la chiamo io😊 Un plauso alla colonna sonora, in particolar modo alla rivisitazione di "I cant go for that" Film bello interessante profondo cinico cattivo e senza speranza
Ciao Victor, ho recuperato ieri sera questa perla. Probabilmente non avrai modo di rispondere a queste due domande, ma le faccio comunque: hai avuto anche qualche vibes alla Full Metal Jacket? La crudezza è la medesima, non trovi? Nella scena apice del finale, non so tu, ma io ho percepito una certa "plasticità" nella messa in scena, mi riferisco proprio alle movenze delle protagoniste che, seppur in minima parte, ha compromesso l'atmosfera.
Secondo me è stata un’occasione sprecata, ha il suo perchè però rimane abbastanza superficiale, non c’è pathos. Non mi ha emozionato proprio e non approfondisce quasi nulla, l’ultima parte e la scena della pulizia etnica sono le più belle
Personalmente, il senso di questo film non l'ho capito tanto guardandolo, quanto vedendo le persone in sala esaltarsi/sindacare sulle scene di battaglia oppure criticarlo per mancanza di realismo. Comunque Jesse Plemons è sempre un'ottima presenza.
SPOILER....... Mi è piaciuto il messaggio del finale, all'inizio i nostri partono per voler provare a fare un'intervista col presidente .....man mano che si va avanti e si avvicinano a Washington comprendono che non c'è più ragione e ordine, il tutto culmina con la morte di Lee. Il presidente verrà ucciso senza pietà
Visto ieri sera, per me e' orrendo sto film , sembrano quelle parodie dei film che fanno nei Simpson o nei Griffin . Il tizio che urla con la musica triste sotto , la ragazzina che scatta foto alla reporter famosa mentre viene sparata per salvare lei .. ha cercato di fare il brillante Garland ma ha fatto un accozzaglia di cose messe insieme... Mio modesto parere , ci tenevo ad esprimere la mia insoddisfazione profonda per questo film che mi ha fatto cacare .....
Mi fa pensare che io semplicemente rifiuto questa accettazione della guerra e che per farlo basta volerlo ed essere consapevoli. Che gli angloamericani non mi faranno diventare come loro con la loro propaganda di morte. Ecco cosa mi fa pensare questo film. Non ho provato empatia verso nessuno dei personaggi perché io non sono come loro e non voglio diventarlo.
Io nel finale ho visto il passaggio del testimone fra le due fotografe. La foto mentre muore la fa perché in un dialogo all'inizio Lee dice che l'avrebbe fotografata se fosse stata colpita. E infine Jessie fa la foto da Pulitzer che avrebbe dovuto fare Lee...
Infatti anche quel passaggio è molto tragico e 'negativo'. Lee all'inizio è quella cinica e senz'anima che fa quelle foto perchè è il suo lavoro, poi passa attraverso la presa di coscienza, e lo dice anche, che invece di riuscire a far smettere le guerre, docuntandole, ormai le guerre sono diventate la sua droga ed è lei a diventare famosa facendo vedere robe sempre più raccapriccianti, ci va in catatonia alla fine (stress post-traumatico) e Jesse fa la foto che poi diventa da pulitzer. Quindi come in un film di possessione, prima la posseduta e maledetta era Lee, poi lee si libera appena prima di morire (difatti non fotografava più nulla, ormai gli faceva schifo farlo) e Jesse ricomincia il giro, che il film ci fa intuire la farà diventare famosa e poi sempre più incattivita e cinica come era Lee all'inizio, ormai è maledetta.
@@victorlaszlo88 si infatti. E secondo me è proprio lì che lei cambia completamente punto di vista su quello che ha fatto e sta facendo. Per alcuni istanti lei è indecisa, non sa se cancellarla. Poi lo fa E da li Il personaggio cambia. L ho trovato bellissimo questo passaggio. Da quel momento in poi il guscio che si era creata si frantuma completamente la crudeltà della guerra fa presa su di lei.
Che film magnifico 🙌 AMO Garland (anche secondo me Man è un cazzo di capolavoro), ma qui si è superato. Guardate presto questa pellicola, se vi piace IL Cinema 👊👍 e che gran peccato che il regista non farà più film, spero tanto che cambi idea perché, oggigiorno, come lui, davvero pochi.
Il film mi è piaciuto tantissimo, ma ci sono solo rimasto male che il vecchio fotografo non ha mai fatto una foto in tutto il film e non ho capito il perché
Ci sono cosine qua e là che non mi tornano del film (i fotografi stanno davvero in prima linea? Non che io sappia... Alcune inquadrature da regista d'élite che però sono un po' buttate a cazzo nel contesto del film, il passaggio caratteriale tra Jesse e Lee, arriva in maniera un pelo eccessiva, a mio giudizio), ma é molto bello e di sicuro sono uscito pochi minuti fa con due sensazioni. La prima é quella che voglio rivederlo, la seconda é quella che "é un film che mi fa pensare" sull'essere umano e quindi sono assolutamente soddisfatto.
NO SPOILER!!! Ancora non sono arrivato a finire la recensione, quindi non so se Vic l'ha già detto o meno, ma sotto certi punti di vista (con le dovute differenze, ma forse neanche troppo) mi ha dato delle vibes alla "Lo Sciacallo"... È una sensazione solo mia? O qualcun'altro ha pensato la stessa cosa?
mi sembra strano che nessuno lo abbia ancora detto, ma sia il finale che parte del significato del film, si collegano molto a "lo sciacallo". almeno secondo me.
Il paragone iperbolico con l'attuale situazione vigente negli Stati Uniti è palese, anche se le fazioni non sono specificate (perchè un parallelismo con Democratici e Repubblicani avrebbe solo suscitato accuse di parzialità) perchè ti assicuro che lo scenario di una seconda guerra civile negli Stati Uniti non è una cosa tanto fantascientifica. Dopo la fine della Guerra di Secessione, nonostante i tentativi di riconciliazione fatti dal governo centrale, non si è mai riusciti a sottrarre gli Stati del Sud (il cui modello socioeconomico, quasi esclusivamente agricolo e aristocratico, è sempre stato completamente differente rispetto a quello degli Stati del Nord, borghesi ed industrializzati) agli ultraconservatori risoluti nel voler mantere invariato lo status quo. Con l'espansione degli States nel corso del XIX secolo, sugli schieramenti opposti vediamo gli Stati Costieri (urbanizzati, borghesi e progressisti), rappresentati dal Partito Democratico e gli Stati del Centro (rurali e conservatori) rappresentanti dal Partito Repubblicano, che non potrebbero differire di più gli uni dagli altri. I'11 settembre, le guerre in Iraq e Afghanistan e le sempre più crescenti tensioni etniche e sociali (come le violenze ai danni delle minoranze, la paura degli immigrati e il pauroso divario tra ricchi e poveri) hanno portato alla radicalizzazione e alla polarizzazione dei due schieramenti, con un crescente populismo che, tra le altre cose, ha permesso a Trump di vincere le presidenziali. La recente crisi costituzionale che si è avuta in Texas (puoi guardare il video di Giopizzi per avere informazioni più dettagliate a riguardo) mostra una sempre più forte disconnessione tra il governo centrale e i singoli stati. Se a tutto ciò aggiungi le asserzioni violente e autoritarie di Trump (che sono convinto che vincerà le elezioni, purtroppo) e pensi al fatto che, dopo l'11 settembre, attraverso la Teoria dell'Esecutivo Unitario (secondo la quale qualsiasi decisione presa dal Presidente in materia di sicurezza nazionale non può essere contestata), i poteri dell'esecutivo sono stati ampliati notevolmente, qualora questo decidesse sul serio di fomentare ancora una volta le tensioni etniche all'interno del paese e addirittura spingersi ad irrigidere in modo autoritario il paese, allora l'ipotesi di una risposta da parte degli Stati Democratici e lo scoppio di una seconda guerra civile non diventa nemmeno così improbabile. La violenza che sta dilaniando gli States è palese e grave ed è esemplificata sia delle armi da fuoco in libera vendita che causano decine di morti l'anno, sia dalla campagna elettorale di Trump e dai suoi metodi (a mio parere, tra i più aggressivi e violenti che io abbia mai visto in un contesto democratico): c'è un sentimento generale di rabbia e malcontento e tutte queste sono condizioni che rendono il terreno fertile per lo scoppio di una vera e propria guerra. Anche se ciò non è garantito, ovviamente, io sono piuttosto pessimista in merito alla questione. In ogni caso, complimenti per la recensione.
Un bellissimo film. Uscito dalla sala lo avrei rivisto subito. Un film potente e pesante sapientemente bilanciato. Ancor più d'impatto per l'America, consigliatissima la visione.
Però io non riesco a prendere seriamente un film dove la California e il Texas sono dalla stessa parte. Se accadesse una guerra civile negli USA sarebbe al 100% tra stati repubblicani e democratici, ancora più probabile sarebbe una ripetizione della guerra di secessione, ossia con i conservatori che vogliono separarsi dagli Stati Uniti e ottenere l'indipendenza e il governo di Washington a maggioranza progressista che li contrasta, dopo 160 anni il conflitto ideologico è rimasto lo stesso.
Non so, non concordo: a me non è piaciuto per nulla. Un film che parla di giornalismo, deve essere in qualche modo aderente alla realtà, e qui non c'è nessuna concretezza. Così superficiale che va bene per ogni realtà e quindi perde qualsiasi forza nella critica. Non si parlano dei motivi del conflitto, non si capisce chi combatte chi... [SPOILER] L'inizio è super interessante: gente che ha sete, uno che si fa esplodere con la bandiera USA: wow! E poi non si racconta nulla di tutto ciò. La guerra è affidata a manipoli di 5-10-15 persone (????), sebbene ci siano scene con mille mila elicotteri. I colpi di scena sono debolissimi: Sammy muore letteralmente perché 10 minuti prima due personaggi mai visti prima (????) si uniscono al viaggio e decidono di scambiarsi il posto in due macchine in movimento che non si possono fermare (????). Senza contare il motivo del viaggio, debolissimo: "hey, il presidente non ha ricevuto interviste da 14 mesi. Andiamo a intervistarlo noi" (????). E la protagonista è la tipica americana "oh, fratello, ne ho vista di merda", che muore in un modo patetico. Del giornalismo di guerra non si racconta quasi nulla, perché non è fare solo foto a gente che spara, ma anche alle vittime, alle case. Insomma: mi è sembrato un pretesto per fare un film di guerra senza pestare nessuna merda, un film superficiale che non critica nulla. Scusate, sono uscito arrabbiato ieri ahahah
esattooooooo! E' la cosa che mi ha dato più fastidio, non c'è assolutamente contesto, non c'è realismo. Tutto succede "perchè si" ma che caxxo XD ma infatti anche la decantata scena con Plemons, daje.. che cringe! Quelli in 3 a fare i cattivoni? Giornalisti che girano l'America durante una guerra civile SENZA ARMI? Che caxxata. La scena dello scambio di passeggeri in corsa mi ha fatto capire che è una ciofeca di film, seriamente. 10 minuti spesi a vederli fare st'americanata senza senso, ma non potevano invece raccontare le cause del conflitto? Così, per dire. Ma dai, anche la cosa "adesso andiamo ad intervistare il Presidente" cioè se non lo dicevano loro a nessuno veniva in mente che dopo tutti copiano? E davvero Garland ritiene realistico che loro ci riescano? Non me la bevo mi dispiace XD la morte della reporter alla fine... meno male che era la fine perchè è stato a dir poco patetico. "mi è sembrato un pretesto per fare un film di guerra senza pestare nessuna merda, un film superficiale che non critica nulla." Secondo me ci hai proprio preso, ho la tua stessa sensazione
I giornalisti mi sembravano avere lo spirito deu surfisti di point blank che di semplici reporter. Ma dei giornalisti di guerra questo sentono forse...
Come sempre nella sezione commenti c'è gente che avrebbe voluto vedere un film diverso.... "doveva essere cosí" cosa vuol dire? "Mi aspettavo questo" in che senso? Il film è questo, lineara e semplice: in un contesto di guerra civile sfuggita di mano e ormai senza più logica un gruppo di reporter diventati cinici per necessità cerca di intervistare un presidente incapace di gestire la dissolutezza raggiunta da questa guerra. La "missione" on the road si trasformerà in un'occasione giornalistica di livello. Stop. È un film sui protagonisti e non sulla guerra, il cui contesto nebuloso e ormai senza regola si riflette sul loro metodo di lavoro fatto di cronaca perlopiù di immagini, visto che di parole e di ragionamenti in questo caos ce ne sono poche da spiegare. E poi ci sono quelli dello spiegone: "un giornalista che fa una cosa del genere non esiste...", certo, sarà per questo che in guerra non ne muoiono reporter, come no... Contestazioni veramente ridicole. Non lo dico per difendere il film in sé, è che proprio alcuni non ce la fanno ad andare oltre il loro pseudo occhio critico. Si stanno tutti abituando agli spiegoni delle serie mi sa.
Se a qualcuno interessa sentire un'altra campana faccia un salto sul nostro canale. A noi non é piaciuto molto per diversi motivi che spieghiamo nel video.
Completamente fuori contesto. Mi piacerebbe sentire una tua recensione su back to black perché a me ha ferito il modo come è stata trattata la persona di Amy. Ma io sono molto di parte in questo perché ho amato la sua musica e vorrei la tua opinione
Appena uscito dalla sala, film meraviglioso. SPOILER. . . . . . . . . . . Quando Jessy fotografa la morte di Lee, avviene il passaggio di testimone e lo dimostra lo sguardo della ragazza, identico alla sua mentore. Film meraviglioso.
"de facto", un film sugli zombies in cui (però) anche gli zombies hanno gli M4. Un film in cui non viene spiegato nulla ed in cui alcune scene (importanti!) sono state tagliate in post-produzione. Alcune scene d'azione (come quella del team sulle scale) sono state splendide; altre (come quella dell'elicottero Apache in mezzo ai palazzi) degne di Army Man di PS1. Complessivamente ne sono rimasto deluso
@@victorlaszlo88 Vedi quanto conta la tua impressione e commento tecnico! Ti dirò, sei capace di darmi sempre letture che mlte volte mi sfuggono, e questo film mi intriga, ma ho poco tempo e devo usarlo al meglio, quindi ascoltare la parla di Victor risolve i dubbi!
Visto oggi primo tempo un po' lento , secondo tempo decisamente meglio , effettivamente alla fine questa uccisione del presidente é davvero la soluzione?
Nella scena in cui si sono appena introdotti alla Casa Bianca, quando tutti i soldati sparano colpi a raffica nei corridoi e ricaricano le armi di continuo, anche Jesse si ferma per ricaricare la pellicola. Lì avviene proprio il collegamento tra fotografi e soldati che in questa guerra sono uguali, si muovono allo stesso modo evitando i colpi solo che alcuni imbracciano il fucile e altri la macchina fotografica, entrambi però “sparano” (shot) senza pietà o empatia nei confronti delle persone che muoiono davanti ai loro occhi. 👏🏻👏🏻👏🏻
Giusto. Molto bene reso ma è un’eredità che arriva da Kubrick, che già l’aveva fatto ad esempio con Full Metal Jacket.
Anche le macchine fotografiche fanno ecco alle raffiche dei fucili
C'è stato un vero capovolgimento dei ruoli. All'inizio del film Jessi era paralizzata e veniva trascinata da Joel mentre Lee fotografava, alla fine del film succede l'esatto opposto. Per non parlare di Jessi che all'inizio del film le chiede "se mi sparassero mi fotograferesti?" Sottointendendendo che sarebbe una cosa meschina da fare, cosa che però si troverà a fare alla fine del film. Filmone.
Il cambiamento di Jessi avviene quando si trova nella fossa comune, una volta in auto durante la fuga, dice: non ho mai avuto cosi tanta paura in vita mia, ma mi sento davvero viva.
Da quel momento lei pensa solo alle foto non prova più nulla per gli altri, nemmeno per Joel che muore salvandola.
ma filmone dove ahahahaha film assolutamente prevedibile per non parlare delle scene di “combattimento” di una cringiata senza eguali ahqjahaha, americanata
Mi sa che non hai visto il nostro stesso film. @@llarenz
Non sono d’accordo come chi dice che sia una cringiata americana. È sicuramente un buon film a livello tecnico, ma filmone, secondo me, è un’altra cosa.
@@llarenz grazie di esistere! Filmone de che, è talmente banale che quando non ridevo per il cringe sbadigliavo per la noia XD hai detto tutto tu, un'americanata totale che fa cringiare fortissimo
Ti sto guardando in sala aspettando che inizi. Sono SOLO. Andate al cinema mannaggia !
Anche io, prima proiezione del giorno ed ero letteralmente da solo, che da un lato mi fa godere di più il tutto, però è proprio un gran peccato
Stasera eravamo in otto in sala, di cui 4 che nn avevano palesemente idea di cosa stavano andando a vedere. X quanto mi riguarda film molto inquietante per quanto rappresenti il periodo in cui stiamo vivendo
Eravamo solo in 4 da me. Che tristezza.
Idem! È davvero una tristezza
i cinema vanno rivoluzionati, quelli della mia zona sono sporchi e con poltroncine incrostate
Io ho trovato un' altra chiave di lettura nella motivazione su quello che fanno i giornalisti nel film, per una cosa che dice Jesse. Non è il voler dare un servizio al pubblico, non è la gloria, non i soldi, non perché si spera di sensibilizzare la gente contro la guerra: è il sentirsi vivi. In guerra tutto può finire in un attimo e solo mettendo a rischio la tua vita ogni secondo ti senti veramente vivo. E in un mondo in cui vieni assuefatto, anestetizzato, dalla morte, ne hai sempre più bisogno.
Assolutamente, in questo mi ha ricordato il finale di The hurt locker. Ed è tragico, perché se ti senti vivo solo in mezzo alla morte non hai più alcuna speranza di condurre una vita normale. La strada imboccata da Jesse la porterà, decine di anni dopo, a essere come Lee, insensibile a tutto, distrutta dal dolore e dalle sofferenze a cui è stata esposta per tutta la sua carriera.
Sono perfettamente d accordo con la tua osservazione, ad un fratto la ragazzina dice "non ho mai avuto tanta paura in vita mia ma non mi aono mai sentita cosi viva come in questo momento" fotografare la morte e' un trip, una droga pesantissima che porta estrema assuefazione. Sfiorare la morre per sentirsi vivi, e' un po lo stesso concetto che spinge le persone a praticare sport estremi. E se si muore? Pazienza, fa parte del gioco.
"L'ho fatto per me. Mi piaceva. Ero bravo. Mi sentivo.... vivo"
in pratica mero voyeurismo, forografano e forografano la morte degli altri senza mostrare un minimo di empatia o compassione, come nella scena dove il tizio nero viene bruciato vivo nei copertoni.
Si disperano solo quando la morte tocca da vicino i loro cari.
A me fa ridere come in America molti sembrano non capire il film. Tutti si concentrano sulla natura del conflitto, su chi dovrebbe aver ragione, su come non è uno scenario possibile che il Texas e California si possano unire, ecc. Vogliono chiaramente una fazione dalla quale stare, non capendo proprio niente del film.
Immagina se Garland creava un contesto preciso, in America non avrebbero fatto altro che cercare di giustificare le fazione o avrebbero accusato Garland di favorire una delle due.
Vabbè so' Americani, proprio come il regista ha mostrato 😅
Ma in realtà pure in Italia 😅😅
☝️ io ammetto di essere tra quelli. Non avevo informazioni pregresse del film se non la locandina, che lascia trasparire la trattazione della trama da un punto di vista politico, che di fatto non esiste nel film.
Ora capisco che il film non era basato su questo, ciononostante continua a non piacermi. Ho molto apprezzato la produzione, scenografia e i messaggi simbolici del film. Nulla da dire al riguardo, ma da un film chiamato "Civil War" mi aspettavo che sarebbero state trattate in modo realistico, per quanto fantapolitico, dinamiche (geo)politiche che invece non ci sono state. Il film ha colto nel bersaglio nel trasmettere le atrocità della guerra e la prospettiva del fotoreporter di guerra, quello sì, ma ha sacrificato quasi totalmente la realisticità.
Forse è questo che anche gran parte degli americani non hanno apprezzato. Si aspettavano un film che trattasse di politica durante una guerra civile, invece hanno visto solo una guerra civile che è stata randomicamente ambientata negli USA, ma che poteva essere ambientata in qualsiasi altro paese che nulla sarebbe cambiato.
@@michelito615 Un film si valuta per quello che é non per quello che credo dovrebbe essere.
É molto facile demolire un film per quello che uno avrebbe voluto che sia ( se quello che si vuole non riguarda la natura del film).
Io vorrei film di spiderman che non parlino di multiverso, ma nel momento in cui guardo tali film non lo devo valutare con questa logica.
Poi per carità, in questo caso ha senso rimanere scocciati per la pubblicità fuorviante, ma non é un difetto del film in sé.
Onestamente, io sono stato sorpreso, é un approccio veramente maturo alla questione il non prendere parti in questo caso secondo me. Tanto io so in che spettro politico mi trovo, non ho bisogno di vedere rappresentata in luce positiva o negativa ciò in cui credo, perché il punto é molto oltre.
@@sushiwade4095 Condivido quello che dici, infatti non ho l'ambizione di valutare il film. Non avrei neanche le competenze per farlo, non in questo caso specifico. O forse studiando scienze politiche, questo è l'unico caso specifico di cui avrei le competenze per parlare... sinceramente non lo so, se anche fosse la seconda opzione, potrei appunto se il film fosse stato prodotto diversamente e soprattutto se la trama fosse stata gestita diversamente. Detto questo, lungi da me pretendere di fare una recensione negativa del film.
Semplicemente, non ha rispecchiato il mio gusto personale.
Condivido con te anche la questione dell'imparzialità come approccio molto maturo, quello sicuramente. Inevitabilmente, quando si inseriscono le dinamiche politiche e sociali più profonde si apre il ventaglio di opinioni e critiche che possono emergere.
Provo a rettificare: l'inserimento di alcune dinamiche istituzionali (forse prima ancora che politiche), impersonali e al tempo stesso indipendenti dalle due fazioni, avrebbe reso il tutto più realistico senza necessariamente scatenare la tifoseria dell'una o dell'altra parte. Giusto per fare alcuni esempi e non rimanere astratto:
- il fatto che vengano ammazzati tutti gli avversari (in particolare mi riferisco al Presidente e ancor più alla Mrs. Capoufficio-stampa del Presidente, ma potremmo metterci dentro anche tutto il personale della Casa Bianca), violando non solo la morale umana (che purtroppo ci sta), ma innumerevoli convenzioni internazionali e prassi di diritto (sia interno sia tutt'al più internazionale) a cui gli USA aderiscono senza alcun dubbio.
- oppure il fatto che due soli stati federati contro l'unione di 50 abbiano la meglio. Oltretutto California e Florida che in comune hanno ben poco. Peraltro il film stesso dice che non esiste un vero coordinamento tra le forze --> irrealistico. Ma capisco la necessità di trasmettere il messaggio che durante una guerra (specie se civile) non sempre la gente comune capisce contro chi o cosa si combatte e che le gerarchie stesse del potere vadano scemando nelle battute finali (ma non scompaiono mai! Di sicuro non negli USA).
- da un punto di vista più geografico-strategico, il fatto che - guarda caso - la guerra si esaurisce a Washington e proprio alla Casa Bianca, senza che il presidente sia evaso in alcun dove e senza che siano state prese misure a salvaguardia della capitale per - che ne so? - preservare l'ultimo baluardo di americanità quale è la capitale Washington.
Tutti questi sono esempi in cui la trama (o lo scenario, il sottopalco su cui essa si sviluppava) mi è sembrata molto ma molto fragile, per non dire del tutto priva di realisticità e a tratti di logica (che forse anche questo era obiettivo dei produttori, che ne so)
Questi sono gli esempi che mi sono venuti subito in mente ma avrei altro da dire qualora ripercorressi il film scena per scena.
Ora, ho fatto tutto questo discorso inutilmente, lo so... come dici tu, un film si valuta non in base a quello che vorremmo noi, ma in base a quello che è. E capisco anche che se avessero reso tutto così (= più realistico e concreto), avrebbero perso in termini di significato, di messaggi da trasmettere e l'intero impianto su cui è stato costruito il film sarebbe stato distrutto. Quindi non avanzo pretese né giudizi da recensore, ma da appassionato (e studioso) di una disciplina in particolare: non posso che storcere il naso nel vedere quelle dinamiche lasciate da parte da un film del genere. Ripeto: so che è stata una scelta di produzione e mi sta bene. Ora l'ho capito. Eppure non posso farmi piacere un film del genere, non riesco proprio! Buoni i messaggi , il cast e la produzione, buona la trama da una prospettiva strettamente legata ai fotoreporter, ma debole su tutto il resto... quel tutto che ahimè è ciò che mi piace e che pensavo in qualche modo vago di vedere (e giuro che non mi ero fatto aspettative né altro prima di vedere il film!)
bellissimo il fatto che sia più raccontato per immagini che per dialoghi, il che aderisce perfettamente al punto di vista dei fotoreporter protagonisti
Parlo da fotografo, non è un discorso di popolarità o di guadagno, semplicemente i fotografi sono spinti dal risultato finale, quello di avere l’immagine più potente e più capace di coinvolgere chi ne fruisce. Come ogni altro artista, cercano di impressionare e questa è l’unica vera soddisfazione che li spinge a scattare anche nei momenti più drammatici e difficili.
Sammy dice a Joel in merito all'intervista al presidente, qualsiasi cosa ti dirà, sarà sempre meno di cio che pensavi, deludente... La vacuità della guerra in una frase, che potenza signori. CINEMA
La scena con Jesse plemons e agghiacciante.....al cinema i colpi di fucile certi spaventi 🥶💀 bel film fa' riflettere....
io son saltato dalla sedie 2 o 3 volte ahahahah
che scena...brividi
Mamma mia. Io l'oscar lo darei a mani basse a Jesse Plemons per quel ruolo da 15 minuti come attore non protagonista. Magistrale!
Ha un sonoro assurdo
Come leggevo in hn commento su instagram, Garland è il regista moderno più calato nella realtà contemporanea
Spoiler
La cosa che mi ha fatto sorridere della scena dove Jessie fotografa Lee mentre sta per morire è l’ironia della scena stessa. Infatti in una delle scene precedenti del film Jessie chiede a Lee “se mi sparassero tu cosa faresti?” e lei le risponde “ti scatterei una foto”.
Nella mia testa ho subito parafrasato Palpatine, scattava la foto della morte degli altri, ma non la scattò a se stessa.
"Se mi sparassero tu mi fotograferesti?"
"Secondo te?"
“I trailer mi avevano abbastanza raggelato , dal momento che si tratta di un argomento molto caldo”. Che splendido concetto ossimorico ❤
sì ma.... la fessa? il buco del culo? pacific rim?
Penso che anche gli haters più spietati di victor possano concordare sullo splendore delle sue frasi :)
Una delle tue migliori recensioni, Mattia!
Ho appena visto il film, davvero bello! Condivido a pieno la tua review
Boh, secondo me una grande occasione sprecata. Sicuramente si vede benissimo che la regia sia di alta qualità e ci sono diverse scene molto molto belle (ad esempio quella con Plemons). D'altra parte, nessun personaggio viene assolitamente esplorato e ogni possibile aneddoto sulla.storia personale dei personaggi muore sempre dopo i primi 10 secondi che un personaggio inizia a raccontare qualcosa (il personaggio intepretato da Dunst inizia a spiegare la sua storia di come ha iniziato ma poi non si va avanti; non si spiega per quale motivo il presidente sia un uomo schifoso e perché abbia dato inizio o causato la guerra). Poi c'è la cosa odiosa del fatto che "i fotoreporter non devono farsi domande né prendere parte" che va bene perché è effettivamente così, ma qui sembra proprio che siano dei vegetali per tutto il film solo perché fanno questo lavoro. Grande contraddizioni poi che si ha con la scena di Plenmons, dopo la quale i personaggi sono tutti sconvolti, cosa in contrasto con tutto l'atteggiamento dei personaggi - giornalisti - prima e che si contraddice ancora alla morte di Dunst in cui nessuno va neppure a constatare che sia viva per un secondo.
perfettamente d'accordo con te. Sono rimasta molto delusa
D'accordissimo, questo film mi fa sentire come dopo un bel piatto di riso in bianco. Apprezzo la finalità e sono sazio, ma non mi soddisfa. Non è comprensibile neanche il loro viaggio da New York a Washington facendo il giro dell'oca. Poi non c'è mai neanche una scena realmente cruda, solo tanto sangue fintissimo. Assistiamo a un attentato terroristico (poco chiare le motivazioni), uno scontro a fuoco tra palazzi e infine a una fossa comune, e mai ho provato un senso di disturbo. Né mi è stato trasmesso dai personaggi. Film insipido.
sono della tua stessa opinione, gli darò un'altra occasione quando uscirà in streaming, però a una certa sembrava COD.
aggiungo che c'è la scena dove c'è il tipo che poi muore colpito dai soldati e Ellie gli fa la foto, beh a mio parere è una tipica scena da film di serie C, sono tipo 3 vs 3 tra fazioni quando la notte prima c'erano spari spropositati rispetto a quello proposto. aggiungo che anche successivamente quando freddano il soldato nel palazzo è una stanza perfetta per quella scena ma che non ha senso che il tipo sia lì.
dopodiché per la mia sensibilità quando vedo rappresentata tutta questa violenza, anche gratuita, non mi fa per nulla empatizzare anzi.
non ci avete proprio capito un cazzo per commentare così questo film.
Concordo pienamente: tecnicamente perfetto,ma assunto talmente assurdo ,incredibile che deflagra tutto il film!
visto scorsa settimana in sala, ovviamente in inglese. Film fantastico, la scena finale con Lee mi ha tanto ricordato un episodio accaduto realmente in Sud Africa al gruppo di fotografi di guerra chiamato "Bang Bang club". Scena finale con un pezzo dei Suicide, apoteosi.
La Guerra...la guerra non cambia mai.
Lo dice fallout
mi fiondo a vederlo in sala appena possibile. amo A24. nel weekend al cinema vado, amo questi film distopici.
Condivido la tua inquietudine, purtroppo.
Oltre a un senso di impotenza.
Una cosa su cui ho riflettuto tra le tante, è il fatto di come oramai siamo passivi davanti alla violenza. Penso a casi successi anche in Italia di gente che invece di intervenire per aiutare una persona in difficoltà, danno più importanza a fare il video
Chissa se uscira mai un film sulla possibile guerra di secessione del Veneto
Una coalizione Rovigo-Belluno contro il resto del Veneto sarebbe davvero interessante 😂
Visto ieri sera in IMAX, che esperienza fantastica! Film davvero notevole 🔝
Visto ieri sera con zero aspettative se non di trovarmi una classica "americanata" e invece mi ritrovo un film introspettivo con protagonisti dei reporter che narrano la guerra in prima persona, di come si reagirebbe ad essa, a prescindere da politica e schieramenti. Arrivando a deumanizzarsi per poter raggiungere tale scopo. A me è piaciuto molto, l'ho trovato molto coivolgente, tanto che da una parte i colpi sparati sembravano che mi colpissero in prima persona e poi un pensiero costante che man mano che film avanza non fa altro che alimentare "non è che questo è il futuro che ci aspetta?"
No non è quello che ci aspetta, da un punto di vista politico il film è totalmente irrealistico
Con Garland alla regia difficilmente troverai la "classica americanata"; ti consiglio anche gli altri suoi film se ancora non li hai visti
Bah io direi proprio un' americanata, intrattenimento e morale telefonata
Un po' meno tamarra, ma sempre pretenziosa
@@SulPero Mah io più che della morale parlo proprio della messa in scena e della regia. Rispetto ad altri film d'intrattenimento americani si vede chiaramente secondo me che Garland ha un tocco più autoriale, anche se le tematiche sono bene o male quelle. Poi per carità può piacere e non piacere, io lo apprezzo moltissimo.
Un film scorrevolissimo e tesissimo, che tratta moltissimi temi e lascia allo spettatore diverse chiavi di lettura, uno dei migliori film dell'anno, finale terrificante
So che la tematica trattata è completamente diversa, ma solo a me ha ricordato The Last of Us? Abbiamo addirittura i protagonisti Joel e Lee (che ricorda vagamente Ellie). Pure le ambientazioni mi sono sembrate simili, con città lasciate allo sbando, macchine sparpagliate ovunque e pericoli ad ogni dove. Un futuro distopico di qualcosa che potrebbe accadere.
Ah sì, anche il fatto che sia un road movie ha enfatizzato questa mia percezione.
Confermo che sensazioni simili, dove la società e i suoi ritmi non sono più presenti, gli ho riscontrati pure io in questa pellicola. L'anarchia dettata da un'invasione zombie o da una guerra civile come quella rappresentata hanno sicuramente alcune similitudini.
È uno stilema classico quello del viaggio formativo tra il personaggio con tanta esperienza e quello che deve scoprire tutto
Verissimo
@@Donalicapovolto Non mi risulta di aver detto che Transformers ricordi The Last of Us.
Visto ieri sera, davvero bello
che Filmone assurdo!! Mi ha lasciato qualcosa nelle viscere dopo averlo finito, trovo che questo sia il film meglio diretto da Garland. Qui la regia è semplicemente mostruosa... così realistica da sembrare un documentario, sicuramente tra i miei film preferiti di quest' anno fin'ora
Arrivo in ritardo con il mio commento perché l’ho visto solo ieri.. (SPOILER) volevo comunque dire che sono uscito dalla sala con un senso di inquietudine che raramente ho provato, la guerra qui fa davvero paura.. e la cosa bella è che il film non ti vuole portare a patteggiare per nessuno, ma ti mette davanti al orrore come si diceva in apocalipse now al orrore più disumano.. bellissima anche la frase che sammy dice a joel, quando ti trovi davanti mussolini Ghedaffi o chi altro ti deluderanno sempre.. e difatti quando joel chiede al presidente se vuole lasciare un ultima frase ai posteri lui rimane deluso dalla risposta.. geniale
Un vero e proprio filmone. Lo scambio di ruoli fra Lee e Jessie, le loro esperienze differenti che portano a quel cinismo fondamentale per sopportare la guerra piena di atrocità ma anche il motivo, ovvero la sensibilizzazione verso questi temi. Lo scatto è solo il far vedete, mentre i giudizi spettano ad altri. L'ho trovato bello, ben fatto e grazie al tipo di regia "appunto passiva" ti da tante sensazioni che ti rimangono una volta uscito dalla sala. La A24 non delude mai e rimane un punto fermo nel nostro cinema contemporaneo.
Appena uscita dal cinema. Lo scenario di un conflitto sul suolo statunitense al giorno d'oggi, tenuto conto che al di là della guerra di secessione nell''800 non ce ne sono stati altri, vale la visione per lo "shock"
Sono stato ieri sera al cinema per vedere questa pellicola. Quando sono uscito avevo ancora in testa gli spari e i suoni del film. Dal trailer mi aspettavo maggiore azione, ma quella presente è girata in modo magistrale ed è la realtà, non un'azione fine a se stessa, quasi al limiti del videogioco.
Guarda, ai fini del messaggio del film, sono sì poche ma io le avrei anche tagliate un po' di più pensa che ti dico, però capisco che se lo avesse fatto, un film già bello provocatorio così com'è, avrebbe fatto incazzare ancora di più
Davvero impressionante! Da vedere assolutamente, nella Guerra perdiamo ogni briciolo della nostra UMANITA', diventiamo macchine, non più essere umani!
Non è un discorso del "non saper apprezzare un film" o non sapersi adattare. SEMPLICEMENTE, se si va a vedere un film, non tutti lo vanno a vedere per curiosità, ma si va anche pensando di trovare qualcosa che ci piace. qui la cosa peggiore l'ha fatta il trailer, facendo intendere un film alla "Attacco all'America" quando in realtà è tutt'altro.
Opera di una potenza rara, è il cinema asciutto e crudo che manca da tanti anni. Più che film di guerra distopico o politico mi piace vederlo come un film che riflette sullo sguardo, chi guarda una determinata azione in modo deumanizzato per permettere a chi verrà dopo di renderla simbolo di qualcosa, concetto lasciato intuire da una frase e soprattutto dalla meravigliosa inquadratura finale prima dei titoli di coda. Questa fissazione sul voler approfondito il contesto politico per me è discutibile, è volutamente vago per simulare la sensazione di essere all'interno di un conflitto in prima persona, inutili i paragoni con altre guerre storiche, ormai storicizzate appunto e giudicate con occhio esterno decenni e decenni dopo, qui si vuole dare l'idea di essere quasi in balia di una conflitto che nemmeno le parti coinvolte stanno comprendendo, emblematico il dialogo con il cecchino che si può definire simbolo del film, poi colonna sonora semplicemente perfetta, non c'è nemmeno da dirlo, oltre al sonoro che prende Oppenheimer e lo rimbalza 16 volte. Anche per me miglior film dell'anno per ora,
Visto ieri,Moolto Bello,Lento in Certi Momenti,pero' Riprende il Ritmo nel Combattimento Finale.
Adrenalitico !
Vedo un certo collegamento tra questo film e Nightcrawler - Lo sciacallo
Questo film è una perla. A parte alcune ingenuità e una scelta nel finale che, secondo me, andava evitata o girata diversamente, questo film spacca.
La parte con Plemons mi ha fatto cagare sotto dal terrore!
Lo consiglio vivamente
P.s.
Non so per quale motivo ma durante il film mi veniva in mente il gioco The last of us
Questa è una delle più belle recensioni che tu abbia mai fatto. Non so che altro dire
Complimenti!
Ma nessuno ha pensato a un ipotetico sequel de "il mondo dietro di te"?
A me è venuto in mente gia dalle prime scene.
Certo questo svolto 14 mesi dopo...
Veramente un bel film, peccato per la caterva di cliché che non me l’hanno fatto apprezzare fino in fondo. Il modo in cui si arriva alla bellissima scena con Jesse Plemons è veramente una vaccata
Scusa ma una vaccata perché?
In realtà sono d'accordo, nel senso che in un contesto del genere è totalmente fuori luogo e non verosimile che i personaggi decidano di fare quello"scambio" tra auto in corsa (tralaltro bastava che lee rallentasse per evitare la cosa) e poi le loro reazioni mi sono sembrate troppo pacate. Per il resto grandissimo film@@victorlaszlo88
@@danilodicaterino8828beh si scopre quasi subito che fosse un amico di uno di loro e in quel contesto dopo quegli eventi un essere umano credo abbia l'adrenalina a palla soprattutto da giovani, poi accade tutto talmente velocemente che il personaggio della Dunst non ha il tempo di impedirlo. Poi sulla pacatezza eccessiva, sono reporter di guerra e quella scena comunque li mette a dura prova
corcordo sulla vaccata, ma per me non è nemmeno un bel film in generale sinceramente. Nessun contesto, scene banali viste e riviste, trama noiosissima e in generale tutto poco realistico... il finale poi vabbè, la reporter che scatta in slow motion per salvare l'altra.. ma che è? Io ho cringiato fortissimo
@@victorlaszlo88 Insomma, c'è una fossa comune enorme a bordo strada e i nostri eroi ci finiscono così, perchè semplicemente era sul percorso, una roba che persino i serbi cercavano di infrattare tra le montagne, qui no lo fanno in pieno giorno e sulla strada principale.......... oltretutto subito dopo la loro fuga li vediamo nel quartier generale delle western forces, quindi sta fossa comune probabilmente sta a neanche mezz'ora di macchina dalla base eppure la cosa finisce lì come se una fossa comune piena di civili americani non fosse neanche una notizia.
Che poi bastava davvero poco per renderla sensata come scena: Tipo che in una delle loro soste sentono certe voci su strane cose che accadono nei boschi laggiù, ci vanno e scoprono l'orrida verità, ma no facciamo la fossa comune a 100 metri dalla strada.
Jesse Plemons è oro.
Kirsten Dunst clamorosa,ma sottelinerei la prova di Jesse Plemons che, pur rimanendo sullo schermo pochi minuti, interpreta un personaggio terrificante e che ti resta nella testa
Confermo, sono tre giorni che ci penso.
Film capolavoro unica critica troppo corto secondo me c’era tanto materiale da poter approfondire
Vero ho pensato la stessa cosa
Un filmone, riesce a far riflettere su una guerra anche senza dandoti le coordinate utili a capirla. Ha dosato bene gli ingredienti narrativi e l'introspezione al fine di farci parlare di noi stesi, delle nostre convinzioni e dei conflitti che già conosciamo.
Ennesimo film di grandissimo valore da parte di Garland, uno dei suoi che ho preferito. La storia è un qualcosa di mai visto, credo: seguire in un road movie una guerra civile americana, dal punto di vista dei giornalisti e fotografi. I rapporti tra i personaggi li ho adorati, in un paio di momenti sono stati davvero emozionanti, il montaggio e il sonoro trasmettono l'atmosfera impeccabilmente (suggestivi i rumori della guerriglia in lontananza e al contempo le fotografie scattate sono montate sempre col ritmo giusto, non si sbaglia un taglio che sia uno); per finire certe scene visivamente rimarranno per molto tempo nella mia mente, come il bosco in fiamme o anche i momenti che sembrerebbero più di passaggio, sono diretti in modo perfetto e accompagnati anche da musiche messe sempre nei giusti momenti. Speriamo possa tornare alla regia, smentendo le sue parole, perché c'è bisogno di uno come lui nel cinema.
Siamo andati a vederlo con il mio istituto, siamo rimasti uno più scioccato dell’altro. Molti ragazzi sono usciti dalla sala a metà per staccare e per ricordarsi che non era reale. Poche volte un film mi ha lasciata con questo magone, ho tremato anche dopo che il film era finito, per tipo un quarto d’ora. Davvero molto bello.
Film bellissimo. Mostra l'alienazione collettiva che invade e sporca l'animo dell'uomo in guerra, in cui si fanno cose disumane con una naturalezza e normalità che ci fa sentire cosi piccoli e personalmente in sala con una sensazione di malessere e rigetto. Un paio di incertezze a livello di sceneggiatura che sinceramente non ho capito (mezzi spoiler)
1- Non capisco perché la ragazzina che nei dialoghi ha sempre dato l'idea di essere una ragazza razionale e intelligente si infili nella macchina di 2 tizi che non conosce cosi, a cazzo, senza un minimo di ragione logica oltre a rischiare la vita in modo totalmente stupido, non certo da personaggio che hanno costruito. Gli altri non sono errori ma punti che secondo me stridono un po', cioè non è sviluppata davvero la "crisi d'identità" che la Kirsten prova dopo l'ennesima morte vista con gli occhi, si sente quasi un "risveglio di coscienza" con la sua isteria per poi però sparire cosi. E poi non capisco l'ennesimo cambio di character della ragazzina, che da inesperta e novizia diventa tutta in una volta iena con macchina fotografica in cui non rispetta un minimo di regole di base per tutelare la sua vita e quella degli altri. Non c'era sviluppo del personaggio che portasse a questo, per quanto capisco cosa dice Vic e capisco che fosse necessario per la scena finale.
Chiudo con un pensiero off topic, per quanto piena di contraddizioni sono stati investiti 50 milioni per questo film, che critica molto la società in generale ma anche quella USA in particolare, ed un film del genere è possibile produrlo solo nell'anti democratica USA, altrove ci sarebbe solo repressione. Ricordiamoci dei diritti che abbiamo conquistato che ci permettono di esprimere dissenso rispetto a regimi che non farebbero lo stesso e che quasi sembrano essere "tifati" dalla popolazione occidentale.
Super d'accordo con tutte le perplessità. Però questi problemi per me rendono il film terribile, non bellissimo ahah
è debolissimo, così superficiale che non è drammatico
@@stefanosantini196 Dai debolissimo è eccessivo rispetto a tutta la vera merda che ci propinano, film che comunque porta a fare riflessioni sulla società e sui noi stessi, io direi che non è un film drammatico e non vuole risultarlo, non entra nei drammi dei personaggi e della guerra, solo mostra in modo estremamente asettico e concreto cosa succede in una guerra con una disumanità che coinvolge tutti, da chi la guerra la fa a chi in teoria non la vuole ma è lì solo per lavorare. Per me non ci sono i criteri per valutarlo come film drammatico
@@mrjoe9256 Sì, sono stato eccessivo ma sentivo l'esigenza di bilanciare le lodi che ritengo eccessive ahah
Per quanto riguarda il "dramma", non mi riferisco tanto al genere drammatico, quanto più al concetto etimologico: quel contrasto che fa andare avanti l'azione. Essendo contestualizzato così poco, mi sembra che perdano valore anche le azioni. Mi si dirà: "il desiderio è mostrare che il messaggio è valido per tutte le guerre, per questo è così generico!". Però perde efficacia. E non va nel profondo, ecco. Almeno per me ahah
Che bellissimo film, mi ha colpito tantissimo certe scene mi hanno fatto venire i brividi anche perché è impressionante il realismo di questo film , inoltre Garland secondo me dirige con una maestria assoluta, i personaggi mi hanno colpito molto e soprattutto il rapporto che si sviluppa tra Jessi e Lee è trattato magnificamente e la scena con Jesse Plamons senza parole... Grande Vic una delle tue migliori recensioni!
C'è una frase piuttosto importante per l'economia dell'intero film. Jessi dice: "non ho mai avuto tanta paura come in questi giorni ma non mi sono mai sentita più viva". Quella frase è un'ammissione sulla natura orribile che l'essere umano si porta dentro. Garland non da speranza su un cambiamento perché gli stessi errori si perpretanno alla generazione successiva. È nell'animo umano non imparare dagli sbagli commessi e si accettano semplicemente annullandosi e accettando l'orrore come parte dell'essere umani. È un monito bello pesante. Sicuramente la più bella pellicola vista quest'anno.
occasione persa di fare un vero film di critica alla società e alla politica statunitense
Jesse Plemons: personaggio horror dell'anno.
5 minuti da che fossi normale (il film comunque mostra roba che chì è abituato a gore non lo turba) a quella scena psicologicamente mi ha destabilizzato. Sono uscito turbato, só passati 40 minuti e lo sono ancora.
L'intenzione del film mi è piaciuta ma il troppo irrealismo me lo ha rovinato, perchè passi sulle assurdità belliche di questo conflitto che più che una guerra pare l'anarchia, ma i giornalisti qua sembrano senza senso, nel film parlano costantemente di un fronte, ma a me sembra che questo fronte non ci sia dato che a pochi km da New York passano l'ultimo posto di blocco sorvegliato e da li in poi è la notte del giudizio, questi girano da soli per un territorio totalmente senza controllo, senza scorta, con un mezzo che da lontano può anche essere frainteso, con un vecchio disabile e una ragazzetta alle prime armi aspettandosi che dovunque vadano basta dire "siamo la stampa" e tutti li accolgono per documentare le atrocità che stanno commettendo e per cui rischiano future condanne se la verità venisse documentata. Tra l'altro seguono i soldati durante il combattimento mettendosi pure sulla linea di fuoco, fotografano i morti di entrambe le fazioni, le fucilazioni sommarie, e a sottolineare l'irrealismo della situazione ad un certo punto senza ragione si mettono a giocare con le macchine come dei bimbetti, boh, a me più che un film sulla brutalità della guerra mi sembra una critica alla brutale crudezza del giornalismo d'assalto.
Mi pare che non conosci l'esistenza dei fotografi freelance. O sei embedded (incluso) in una delle fazioni in conflitto con cui quindi devi "stare alle loro regole" (trovano dei colleghi embedded quando arrivano al fronte) oppure sei un fotografo professionista che fa le foto quando dove e a chi vuole per poi rivenderle dove quando e a chi vuole.
Hai detto bene, il film ti mostra che davvero la guerra è anarchia, mentre magari noi da europei ce la immaginiamo un pò come risiko dove ognuno ha i suoi bei carrarmatini e li usa 'secondo regole'.
Lì ti dice che un conflitto è sempre anarchia, lo ambienta in USA ( lo ha spiegato Garland) perchè semplicemente gli pareva più comodo ambientarlo in un posto dove le armi sono facilmente reperibili, abbastanza grosso perchè il conflitto coinvolgesse tutto lo stato, e abbastanza 'occidendale' perchè non sembrasse un film ambientato in un paese del terzo mondo e colpisse di più le coscienze occidentali. Diciamo che se lo ambientava in italia non potevano facilmente mettere milizie armate a bologna o fosse comuni nell'oltrepò, ma il resto è volutamente anarchico, non ci sono infatti nelle fazioni mostrate delle attinenze con la realtà diretta, non è un trattato sulla politica repubblicani-democratici (infatti son almeno 3 fazioni diverse) ma appunto si basa sul dire "guardate che basta poco per far diventare quello che tutti pensiamo sia una potenza mondiale in un inferno di anarchia e violenza"
Il "Fronte" non è che debba essere una linea di trincea, è semplicemente quella zona dove c'è il grosso dello scontro tra le due fazioni avverse (presidente-ribelli) mentre nel resto del paese (che è, ovviamente, MOLTO grande) si trovano in varie situazioni senza lo scontro militare diretto. Infatti arrivano all'accampamento a Charlotsville e gli dicono che lo scontro è proprio a Washington, mentre loro si aspettavano che le forze ribelli 'aspettassero' a charlotsville, come se fosse un assedio medievale, in attesa che il presidente si arrendesse.
Se purtroppo ti informi sulla situazione di tanti fotografi o operatori freelance in zone di guerra (Palestina, Ucraina, Sudan e purtroppo molti altri posti) non è che tutti girano con mezzi blindati, scorta, e accolti a braccia aperte. Quasi nessuno, però lo fanno, perchè mica vai a chiedere autorizzazione per andare a filmare una zona di guerra...vai, o al massimo sei inviato da qualcuno, poi riesci a andare dove vuoi in base a favori, furbizia, ragionamento, etc.
E "in teoria" la scritta PRESS dovrebbe, alla stregua di un civile o un'ambulanza, far vedere a tutti che tu "non stai combattendo" e quindi devi essere ignorato. Se invece uccidi un fotografo o operatore, è un crimine di guerra come uccidere civili, quindi, IN TEORIA, non ti sparano gli eserciti regolari. (israele ha sparato lo stesso a vari operatori stampa per dire)
MA difatti l'anziano dice "Pensi di andare lì e che non ti sparino a vista?" ma loro ci vanno lo stesso perchè sono 'drogati' dalla voglia di fare la foto/articolo del secolo, e non riesci a farlo se arrivi per ultimo.
Ti fa vedere con i flashback che il personaggio della Durnst ha filmato-fotografato gente che veniva torturata, bruciata viva, genocidi, fosse comuni...queste cose purtroppo le vedi solo se giri in autonomia, mica trovi la fazione che è contenta di farti vedere che tortura i civili-avversari.
La parte finale in cui seguono i soldati è talmente una frenesia di fuoco-rabbia selvaggia-eccitazione folle che neanche ai soldati frega più nulla (infatti SPARANO alla donna dello staff del presidente che dice "fermatevi ci arrendiano" è un'altra roba da super-crimine di guerra sparare a chi vuole parlamentare...solo che se ce lo fanno vedere in africa sembra una cosa "che fanno nel terzo mondo" se lo fanno vedere in america come se sparassero alla portavoce di Biden, sciocca 'meglio'. Quindi in quel momento non vale più nulla, non ci sono regole, è follia pura, di cui fa le spese la dusnt mentre gli altri due sono ormai fuori di testa e gli interessa solo la foto e l'ultima parola del presidente.
Quindi si, ti mostra tutta l'anarchia che è una guerra e ANCHE i problemi insiti nel giornalismo di guerra e d'assalto. Si vede bene che anche quando arrivano alle soglie della casa bianca loro 3 potevano ancora dire basta scappiamo ripariamoci e pazienza non si fa foto-articolo finchè non è tutto finito. Invece continuano
@illupi86 mio dio la sintesi... Comunque io lo capisco che sono freelance, e so benissimo (al contrario di questi fantomatici corrispondenti esperti) che un fronte può essere anche molto vasto, ma primo pure i freelance hanno guardie del corpo barra guide armate che impediscono che qualunque balordo col mitra faccia quello che vuole di loro, secondo anche se nell'entroterra in un fronte ci sono sacche di resistenza e anarchia le strade sono pattugliate per garantire il passaggio di rinforzi, rifornimenti e garantire una via per la ritirata, qua invece era letteralmente tutto terra di nessuno, mancava solo Mad Max inseguito dai predoni. Inoltre, e questo lo dicono anche fotografi e corrispondenti di guerra veri, i militari non ti permettono di partecipare all'azione vera come si vede nel film, proprio perchè non vogliono che venga documentato tutto quello che fanno, i video e le foto più cruenti che vedi vengono scattate e girate dai civili coinvolti o dagli stessi soldati che li rivendono ai giornalisti che pagano bene.
@@illupi86 non diciamo cavolate...ma quando mai i fotografi si mettono in prima linea di fianco ai soldiati dai? O ancora peggio, davanti ai proiettili sulla linea di fuoco per fare una foto? Ma dai su! Questo film è mega romanzato!
film che mi ricorda nuovamente che i giornalisti sono una brutta razza
SPOILER
qualche considerazione MIA che forse, avendo visto il film più di un mese fa, ti sei scordato:
il “passaggio di testimone” credo sia reso palese da una specie di aura che compare sullo schermo quando di tanto in tanto viene ripreso il punto di vista di lee: all’inizio è presente nelle sue scene, poi dopo la sua morte notiamo che questa aura ora ce l’ha jesse.
inoltre, nella scena con plemons, mi pare di aver notato (E POTREI SBAGLIARMI) che nella fossa comune tutti i civili fossero neri e/o non bianchi. potrei sbagliarmi, ma visto che il personaggio di plemons uccide i due giornalisti cinesi a sangue freddo, “risparmiando” inizialmente gli altri basandosi sul fatto che questi ultimi fossero americani, forse non è un’idea così folle; magari il regista voleva porre enfasi sul grande tema del razzismo negli usa e di come una possibile guerra possa portare allo sbando più totale tutti
Nella fossa ci sono anche dei neonati, Jessie stessa ne pressa uno con la mano per uscire.
Comunque anche la capigliatura di Jessie è palesemente quella di Lee nel finale, lo stesso vale per Joel che ora è "diventato" Sammy.
Nel finale infatti capisce che, come Mussolini, Gheddaffi ecc... il presidente è "un uomo piccolo" come tutti.
Un altro dettaglio è che, un attimo prima che Lee perda il controllo durante la battaglia di D.C., Jessie e Joel invece ci scambiano un sorriso, quasi eccitati da quello che sta accadendo.
Anch’io ho notato il dettaglio della fossa comune…
Approdato su Prime e avendolo perso in sala ho potuto recuperare.
Concordo su tutta la disamina, sia sulla scelta registica asettica, asciutta, realistica che spesso lo fa sembrare più un reportage, un documentario che un film vero e proprio.
La cosa che più volte mi saltava in mente è che in alcune zone del mondo la quotidianità è esattamente quella...ragazzi, bambini nati e cresciuti in mezzo al caos, senza un perchè e senza distinzione tra giusto e sbagliato, tra buoni e cattivi.
SPOILER
37:07 In realtà la foto la scatta, ma proprio mentre la guarda, foto bellissima nella sua drammaticità, un amico senza vita immortalato tra le nuvole, avviene il suo cambiamento, come risvegliata da un incubo che l'aveva narcotizzata, un incubo in cui documentava orrori indicibili con freddezza e distacco. Nel momento in cui decide di cancellare la foto, come un tetro incantesimo, quel gelo nell'anima uscito dal suo corpo entra in quello di Jessie...e mentre nelle scene di guerra Lee piange terrorizzata e si paralizza al punto di non riuscire più nemmeno a scattare, Jessie segue come un'ombra i soldati in prima linea, incurante del pericolo, mitragliando a più non posso ciò che la circonda.
L'unica cosa che mi ha ha fatto un po storcere il naso è stata l'idifferenza in cui i due amici non si curano di lei una volta a terra: Jessie si alza e va verso il presidente pronta allo scatto del secolo, Joel che ferma i soldati per concludere il lavoro sostituendosi a Lee.
Film strepitoso, disturbante e che non credo abbia fatto riflettere piu di tanto gli americani, visto che sono prossimi a rieleggere l'uomo che ha in parte ispirato il film.
A parer mio, definire annientamento spettacolare è un po' esagerato...
Ti seguo sin dai primi video nella cameretta,raramente ti ho scritto, ma dopo aver ascoltato la tua recensione di civil war mi sono reso conto di quanto sei maturato,professionalmente,e di quanto si sente che questo film ti ha trasmesso emozioni particolari. Complimenti Vic
Grazie victor❤❤❤ sono tuo fan da sempre
quando non riconosci l'attore, significa che la performance è stata eccezionale perchè ti è arrivato prima il personaggio interpretato che il volto noto dell'attore
Se la gioca con La bete di Bonello per il titolo di film dell'anno al momento. L'aggettivo stavolta è azzeccato: monumentale
Visto ieri pomeriggio. L'ho trovato davvero interessante, crudo quanto basta (ed è molto crudo perchè è spaventosamente reale) ma allo stesso tempo attraversato da una visione onirica e simbolica quasi commovente.
La mia scena preferita: joel aggrappato al manichino in quella specie di Wonderland mentre i soldati cercano di far fuori l'invisibile cecchino della "casetta dei sette nani" come la chiamo io😊
Un plauso alla colonna sonora, in particolar modo alla rivisitazione di "I cant go for that"
Film bello interessante profondo cinico cattivo e senza speranza
Mi chiedo dove siano gli avengers in queste situazioni...
Ciao Victor, ho recuperato ieri sera questa perla. Probabilmente non avrai modo di rispondere a queste due domande, ma le faccio comunque: hai avuto anche qualche vibes alla Full Metal Jacket? La crudezza è la medesima, non trovi?
Nella scena apice del finale, non so tu, ma io ho percepito una certa "plasticità" nella messa in scena, mi riferisco proprio alle movenze delle protagoniste che, seppur in minima parte, ha compromesso l'atmosfera.
Secondo me è stata un’occasione sprecata, ha il suo perchè però rimane abbastanza superficiale, non c’è pathos. Non mi ha emozionato proprio e non approfondisce quasi nulla, l’ultima parte e la scena della pulizia etnica sono le più belle
Personalmente, il senso di questo film non l'ho capito tanto guardandolo, quanto vedendo le persone in sala esaltarsi/sindacare sulle scene di battaglia oppure criticarlo per mancanza di realismo. Comunque Jesse Plemons è sempre un'ottima presenza.
Lo andrò a vedere questo sabato quindi preferisco vedere il video domenica. Però mi oare di capire dai commenti che è stato molto apprezzato
SPOILER.......
Mi è piaciuto il messaggio del finale, all'inizio i nostri partono per voler provare a fare un'intervista col presidente .....man mano che si va avanti e si avvicinano a Washington comprendono che non c'è più ragione e ordine, il tutto culmina con la morte di Lee.
Il presidente verrà ucciso senza pietà
Visto ieri sera, per me e' orrendo sto film , sembrano quelle parodie dei film che fanno nei Simpson o nei Griffin . Il tizio che urla con la musica triste sotto , la ragazzina che scatta foto alla reporter famosa mentre viene sparata per salvare lei .. ha cercato di fare il brillante Garland ma ha fatto un accozzaglia di cose messe insieme... Mio modesto parere , ci tenevo ad esprimere la mia insoddisfazione profonda per questo film che mi ha fatto cacare .....
Mi fa pensare che io semplicemente rifiuto questa accettazione della guerra e che per farlo basta volerlo ed essere consapevoli. Che gli angloamericani non mi faranno diventare come loro con la loro propaganda di morte. Ecco cosa mi fa pensare questo film. Non ho provato empatia verso nessuno dei personaggi perché io non sono come loro e non voglio diventarlo.
Io nel finale ho visto il passaggio del testimone fra le due fotografe. La foto mentre muore la fa perché in un dialogo all'inizio Lee dice che l'avrebbe fotografata se fosse stata colpita. E infine Jessie fa la foto da Pulitzer che avrebbe dovuto fare Lee...
Infatti anche quel passaggio è molto tragico e 'negativo'. Lee all'inizio è quella cinica e senz'anima che fa quelle foto perchè è il suo lavoro, poi passa attraverso la presa di coscienza, e lo dice anche, che invece di riuscire a far smettere le guerre, docuntandole, ormai le guerre sono diventate la sua droga ed è lei a diventare famosa facendo vedere robe sempre più raccapriccianti, ci va in catatonia alla fine (stress post-traumatico) e Jesse fa la foto che poi diventa da pulitzer.
Quindi come in un film di possessione, prima la posseduta e maledetta era Lee, poi lee si libera appena prima di morire (difatti non fotografava più nulla, ormai gli faceva schifo farlo) e Jesse ricomincia il giro, che il film ci fa intuire la farà diventare famosa e poi sempre più incattivita e cinica come era Lee all'inizio, ormai è maledetta.
P.s. per Victor, mi sa che abbiamo visto due film diversi: Lee scatta la foto a Sammy morto in macchina
Hai ragione, ma la cancella, intendevo quello
@@victorlaszlo88 si infatti. E secondo me è proprio lì che lei cambia completamente punto di vista su quello che ha fatto e sta facendo. Per alcuni istanti lei è indecisa, non sa se cancellarla. Poi lo fa
E da li Il personaggio cambia. L ho trovato bellissimo questo passaggio. Da quel momento in poi il guscio che si era creata si frantuma completamente la crudeltà della guerra fa presa su di lei.
Che film magnifico 🙌 AMO Garland (anche secondo me Man è un cazzo di capolavoro), ma qui si è superato.
Guardate presto questa pellicola, se vi piace IL Cinema 👊👍 e che gran peccato che il regista non farà più film, spero tanto che cambi idea perché, oggigiorno, come lui, davvero pochi.
Il film mi è piaciuto tantissimo, ma ci sono solo rimasto male che il vecchio fotografo non ha mai fatto una foto in tutto il film e non ho capito il perché
lo chiamano scrittore, penso sia un giornalista e non un fotoreporter
Ci sono cosine qua e là che non mi tornano del film (i fotografi stanno davvero in prima linea? Non che io sappia... Alcune inquadrature da regista d'élite che però sono un po' buttate a cazzo nel contesto del film, il passaggio caratteriale tra Jesse e Lee, arriva in maniera un pelo eccessiva, a mio giudizio), ma é molto bello e di sicuro sono uscito pochi minuti fa con due sensazioni.
La prima é quella che voglio rivederlo, la seconda é quella che "é un film che mi fa pensare" sull'essere umano e quindi sono assolutamente soddisfatto.
Ex Machina è uscito qualche anno prima di Annhilation
NO SPOILER!!!
Ancora non sono arrivato a finire la recensione, quindi non so se Vic l'ha già detto o meno, ma sotto certi punti di vista (con le dovute differenze, ma forse neanche troppo) mi ha dato delle vibes alla "Lo Sciacallo"... È una sensazione solo mia? O qualcun'altro ha pensato la stessa cosa?
mi sembra strano che nessuno lo abbia ancora detto, ma sia il finale che parte del significato del film, si collegano molto a "lo sciacallo".
almeno secondo me.
Film bellissimo. Per il significato e anche dal punto di vista tecnico. La scena con Plemons è un pugno nello stomaco.
Abbiamo bisogno di film così ...
Nell'ultimo anno, vedi anche i film agli Oscar, sono stati prodotti tanti film validissimi, spero vada avanti così.
Il paragone iperbolico con l'attuale situazione vigente negli Stati Uniti è palese, anche se le fazioni non sono specificate (perchè un parallelismo con Democratici e Repubblicani avrebbe solo suscitato accuse di parzialità) perchè ti assicuro che lo scenario di una seconda guerra civile negli Stati Uniti non è una cosa tanto fantascientifica.
Dopo la fine della Guerra di Secessione, nonostante i tentativi di riconciliazione fatti dal governo centrale, non si è mai riusciti a sottrarre gli Stati del Sud (il cui modello socioeconomico, quasi esclusivamente agricolo e aristocratico, è sempre stato completamente differente rispetto a quello degli Stati del Nord, borghesi ed industrializzati) agli ultraconservatori risoluti nel voler mantere invariato lo status quo.
Con l'espansione degli States nel corso del XIX secolo, sugli schieramenti opposti vediamo gli Stati Costieri (urbanizzati, borghesi e progressisti), rappresentati dal Partito Democratico e gli Stati del Centro (rurali e conservatori) rappresentanti dal Partito Repubblicano, che non potrebbero differire di più gli uni dagli altri.
I'11 settembre, le guerre in Iraq e Afghanistan e le sempre più crescenti tensioni etniche e sociali (come le violenze ai danni delle minoranze, la paura degli immigrati e il pauroso divario tra ricchi e poveri) hanno portato alla radicalizzazione e alla polarizzazione dei due schieramenti, con un crescente populismo che, tra le altre cose, ha permesso a Trump di vincere le presidenziali.
La recente crisi costituzionale che si è avuta in Texas (puoi guardare il video di Giopizzi per avere informazioni più dettagliate a riguardo) mostra una sempre più forte disconnessione tra il governo centrale e i singoli stati.
Se a tutto ciò aggiungi le asserzioni violente e autoritarie di Trump (che sono convinto che vincerà le elezioni, purtroppo) e pensi al fatto che, dopo l'11 settembre, attraverso la Teoria dell'Esecutivo Unitario (secondo la quale qualsiasi decisione presa dal Presidente in materia di sicurezza nazionale non può essere contestata), i poteri dell'esecutivo sono stati ampliati notevolmente, qualora questo decidesse sul serio di fomentare ancora una volta le tensioni etniche all'interno del paese e addirittura spingersi ad irrigidere in modo autoritario il paese, allora l'ipotesi di una risposta da parte degli Stati Democratici e lo scoppio di una seconda guerra civile non diventa nemmeno così improbabile.
La violenza che sta dilaniando gli States è palese e grave ed è esemplificata sia delle armi da fuoco in libera vendita che causano decine di morti l'anno, sia dalla campagna elettorale di Trump e dai suoi metodi (a mio parere, tra i più aggressivi e violenti che io abbia mai visto in un contesto democratico): c'è un sentimento generale di rabbia e malcontento e tutte queste sono condizioni che rendono il terreno fertile per lo scoppio di una vera e propria guerra.
Anche se ciò non è garantito, ovviamente, io sono piuttosto pessimista in merito alla questione.
In ogni caso, complimenti per la recensione.
Un bellissimo film. Uscito dalla sala lo avrei rivisto subito. Un film potente e pesante sapientemente bilanciato. Ancor più d'impatto per l'America, consigliatissima la visione.
Però io non riesco a prendere seriamente un film dove la California e il Texas sono dalla stessa parte. Se accadesse una guerra civile negli USA sarebbe al 100% tra stati repubblicani e democratici, ancora più probabile sarebbe una ripetizione della guerra di secessione, ossia con i conservatori che vogliono separarsi dagli Stati Uniti e ottenere l'indipendenza e il governo di Washington a maggioranza progressista che li contrasta, dopo 160 anni il conflitto ideologico è rimasto lo stesso.
Non so, non concordo: a me non è piaciuto per nulla. Un film che parla di giornalismo, deve essere in qualche modo aderente alla realtà, e qui non c'è nessuna concretezza. Così superficiale che va bene per ogni realtà e quindi perde qualsiasi forza nella critica. Non si parlano dei motivi del conflitto, non si capisce chi combatte chi... [SPOILER] L'inizio è super interessante: gente che ha sete, uno che si fa esplodere con la bandiera USA: wow! E poi non si racconta nulla di tutto ciò. La guerra è affidata a manipoli di 5-10-15 persone (????), sebbene ci siano scene con mille mila elicotteri. I colpi di scena sono debolissimi: Sammy muore letteralmente perché 10 minuti prima due personaggi mai visti prima (????) si uniscono al viaggio e decidono di scambiarsi il posto in due macchine in movimento che non si possono fermare (????). Senza contare il motivo del viaggio, debolissimo: "hey, il presidente non ha ricevuto interviste da 14 mesi. Andiamo a intervistarlo noi" (????). E la protagonista è la tipica americana "oh, fratello, ne ho vista di merda", che muore in un modo patetico. Del giornalismo di guerra non si racconta quasi nulla, perché non è fare solo foto a gente che spara, ma anche alle vittime, alle case.
Insomma: mi è sembrato un pretesto per fare un film di guerra senza pestare nessuna merda, un film superficiale che non critica nulla. Scusate, sono uscito arrabbiato ieri ahahah
esattooooooo! E' la cosa che mi ha dato più fastidio, non c'è assolutamente contesto, non c'è realismo. Tutto succede "perchè si" ma che caxxo XD ma infatti anche la decantata scena con Plemons, daje.. che cringe! Quelli in 3 a fare i cattivoni? Giornalisti che girano l'America durante una guerra civile SENZA ARMI? Che caxxata.
La scena dello scambio di passeggeri in corsa mi ha fatto capire che è una ciofeca di film, seriamente. 10 minuti spesi a vederli fare st'americanata senza senso, ma non potevano invece raccontare le cause del conflitto? Così, per dire.
Ma dai, anche la cosa "adesso andiamo ad intervistare il Presidente" cioè se non lo dicevano loro a nessuno veniva in mente che dopo tutti copiano? E davvero Garland ritiene realistico che loro ci riescano? Non me la bevo mi dispiace XD
la morte della reporter alla fine... meno male che era la fine perchè è stato a dir poco patetico.
"mi è sembrato un pretesto per fare un film di guerra senza pestare nessuna merda, un film superficiale che non critica nulla."
Secondo me ci hai proprio preso, ho la tua stessa sensazione
@@manueladeldrago9288 ora sono curioso di sapere cosa ne pensi di altri film che ho visto hahaha
@@stefanosantini196 ahahah quando vuoi 😄
I giornalisti mi sembravano avere lo spirito deu surfisti di point blank che di semplici reporter. Ma dei giornalisti di guerra questo sentono forse...
Si vede che c'è un regista non americano a dirigere il film. Immaginate la stessa cosa diretta da Michael Bay. 🤦🏻
Come sempre nella sezione commenti c'è gente che avrebbe voluto vedere un film diverso.... "doveva essere cosí" cosa vuol dire? "Mi aspettavo questo" in che senso? Il film è questo, lineara e semplice: in un contesto di guerra civile sfuggita di mano e ormai senza più logica un gruppo di reporter diventati cinici per necessità cerca di intervistare un presidente incapace di gestire la dissolutezza raggiunta da questa guerra. La "missione" on the road si trasformerà in un'occasione giornalistica di livello. Stop.
È un film sui protagonisti e non sulla guerra, il cui contesto nebuloso e ormai senza regola si riflette sul loro metodo di lavoro fatto di cronaca perlopiù di immagini, visto che di parole e di ragionamenti in questo caos ce ne sono poche da spiegare.
E poi ci sono quelli dello spiegone: "un giornalista che fa una cosa del genere non esiste...", certo, sarà per questo che in guerra non ne muoiono reporter, come no...
Contestazioni veramente ridicole. Non lo dico per difendere il film in sé, è che proprio alcuni non ce la fanno ad andare oltre il loro pseudo occhio critico. Si stanno tutti abituando agli spiegoni delle serie mi sa.
0:28 sarebbe carino se dopo la fiera facesti un video su questo argomento
Se a qualcuno interessa sentire un'altra campana faccia un salto sul nostro canale. A noi non é piaciuto molto per diversi motivi che spieghiamo nel video.
Completamente fuori contesto. Mi piacerebbe sentire una tua recensione su back to black perché a me ha ferito il modo come è stata trattata la persona di Amy. Ma io sono molto di parte in questo perché ho amato la sua musica e vorrei la tua opinione
Devo ancora vederlo
Questa sera andrò a vederlo per la seconda volta! Semplicemente pazzesco come film ♥️♥️
Appena uscito dalla sala, film meraviglioso.
SPOILER.
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Quando Jessy fotografa la morte di Lee, avviene il passaggio di testimone e lo dimostra lo sguardo della ragazza, identico alla sua mentore.
Film meraviglioso.
L'unico difetto che trovo (ma è una cosa piccolissima in realtà) è l'alleanza tra Texas e California, nella realtà sarebbe estremamente irrealistica.
Vero, sarebbe come vedere stati uniti e unione sovietica alleate, ah...
Ex Machina è precedente a Annientamento comunque
Garland è l'Oliver Stone dei giorni nostri
"de facto", un film sugli zombies in cui (però) anche gli zombies hanno gli M4.
Un film in cui non viene spiegato nulla ed in cui alcune scene (importanti!) sono state tagliate in post-produzione.
Alcune scene d'azione (come quella del team sulle scale) sono state splendide; altre (come quella dell'elicottero Apache in mezzo ai palazzi) degne di Army Man di PS1.
Complessivamente ne sono rimasto deluso
Vedendo tutta la polarizzazione politica attuale in America, e possibile che entro qualche mese Civil War non sarà solo un film.
Ok, ora si può stare più tranquilli, non succederà mai 👍✌️
Questo perché purtroppo la gente deve politicizzare tutto, anche quando vanno a vedersi un film al cinema
se ciao
Cose che appartengono alle tue fantasie
@@carmelo.degilioalle fantasie apparteneva anche l'idea che i civili potessero assaltare il Campidoglio
Bella ambientazione ma la scrittura dei personaggi mi ha spesso cringiato, non lo riguarderei
Vediamo se mi convici a spendere tempo ed energie epr gurdarlo
E devo convincerti io per guardare un film che già dai trailer appare interessante?🤔
Vai tranquillo, merita la visione.
@@victorlaszlo88 Vedi quanto conta la tua impressione e commento tecnico!
Ti dirò, sei capace di darmi sempre letture che mlte volte mi sfuggono, e questo film mi intriga, ma ho poco tempo e devo usarlo al meglio, quindi ascoltare la parla di Victor risolve i dubbi!
Ciao vik! Ma hai avuto modo di vedere DEVS? Secondo me andava citato, ci ho rivisto molte scelte di regia, a volte riprese in toto da Civil War.
Visto oggi primo tempo un po' lento , secondo tempo decisamente meglio , effettivamente alla fine questa uccisione del presidente é davvero la soluzione?
Chi si ricorda de "la seconda guerra civile americana" ? Il film di Dante è diversissimo da questo, ma sempre fantastico, e da vedere
Bellissimo.ho il mio buon DVD originale
Sì, bellissimo, però non c'entra nulla
@@victorlaszlo88 lo so era solo per rispondere alla domanda 😀
Non è un conflitto tra Israele e Palestina caro Victor. Un conflitto si fa tra due eserciti. I civili palestinesi non sono un esercito.