Il mito della bellezza: seconda parte
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- Опубліковано 7 сер 2024
- Sono tante le studiose, filosofe e scrittrici che hanno indagato il legame che esiste tra l'ideale di bellezza femminile e il mantenimento del potere nelle mani maschili in una società patriarcale.
In questo video parliamo di teoria dell'oggettivazione.
È spaventoso ... Ogni 30 secondi. Quanta energia sprecata che potremmo dedicare ad altro
La nostra generazione è cresciuta con Drive In, e con le primissime veline. Ero una adolescente allora, e mi urtava profondamente tutto quello sciorinare di chiappe/cosce/tette che avevano chiaramente il solo fine di aumentare gli ascolti. È profondamente vero quello che dici sulla scannerizzazione continua del nostro corpo. Io personalmente mi sono sempre reputata non succube di questi meccanismi ( a 20 anni mi sono rasata a zero i capelli di cui andavo orgogliosa, lunghi fino al sedere, folti e mossi, proclamando che chi mi avesse avvicinata da quel momento in poi avrebbe dovuto farlo per il mio cervello e non per l'aspetto fisico: è durato poco, tutti i miei spasimanti sono spariti😂), ma mi rendo conto che metto in atto un continuo pizzicare i rotolini della pancia, controllare la ricrescita bianca dei capelli, ecc ecc. È davvero difficile uscirne, anche a 56 anni come me, ci siamo impastoiate dentro come dici tu. Grazie per darci tutti questi spunti di riflessione e crescita
Ho recentemente visto i film sulle vite delle due supreme Alda Merini e Margherita Hack con un certo disappunto per la scelta delle attrici (brave) che le hanno interpretate. La scelta di Laura Morante e Cristiana Capotondi per raccontare le vite di Merini e Hack mi é sembrata quasi una "correzione", certo... grandi donne ... ma ricordiamocele un po' piú carine di quanto fossero in realtá: imperdonabilmente esteticamente imperfette.
Fare l'apprezzamento alle donne per strada significa considerarle anche meno degli oggetti, a me personalmente non è mai capitato di strillare per strada frasi del tipo " a bell lampione, che zincatura luccicante hai" ecc. 😂 *ridiamo per non piangere* grazie come sempre per questo angolo di riflessione settimanale ❤
Odiavo dover depilarmi a 15 anni per andare a nuoto, era proprio una fonte di stress tra tutti gli impegni
I maschi nuotatori professionisti non si depilano?
@@paoloscatolini1532 Ma secondo te depilarsi per una questione di prestazione fisica e depilarsi per non essere considerate inguardabili è la stessa cosa? Se un uomo vuole farsi un tuffo in piscina perchè ha caldo si infila un costume e si tuffa. La donna deve valutare se è depilata oppure no prima di decidere.
Si è parlato di depilarsi per andare a nuoto, io a quello mi riferivo. Comunque ci sono anche uomini che si depilano per estetica @@lallalup
@@paoloscatolini1532 Andare a nuoto non corrisponde per forza a fare agonismo. E hai detto bene "ALCUNI" e anche loro soffrono dello stesso condizionamento.
@@lallalup comunque che io sappia la pelle liscia rende più facile nuotare anche senza agonismo, magari sbaglio
Come sempre grazie mille! A me viene in mente la pubblicità del silicone sigillante con una donna mezza nuda... già da piccola rompevo le scatole e chiedevo cosa mai potesse unire il silicone ad una donna sexy. Naturalmente mi dicevano tutti: è così, ti fa venire voglia di comprare, io rispondevo che a me dava fastidio. Una sensazione di disagio che ho saputo comprendere solo molti anni dopo e che mi ha portato sempre a nascondermi e nascondere le mie forme
Io ti ringrazio sul commento finale di smettere di giudicare le donne, politiche, professionali ecc da come si vestono e non da ciò che dicono. E' qualcosa che cerco di fare sempre e dopo pochi mesi viene automatico entrare semplicemente nel merito dei temi e degli argomenti, non contribuendo alla struttura misogina. E' un piacere ascoltarti. 💗
♥️
Ciao ❤ non vedo l’ora esca il prossimo episodio
Ci tenevo a dirti che spesso dici “quanto dura questo video” o “quanto ho parlato” ma credo che il tuo pubblico non disdegni affatto video più lunghi. Secondo me te la puoi prendere con comodo e metter su video anche di un’ora, è un piacere ascoltarti. Non so se conosci la UA-camr Iris Babilonia, lei fa video di 3 ore e la sua community se ne giova, credo che valga lo stesso per te 😊
Allora cercherò di non crearmi il problema “tempo” 😅
Concordo assolutamente! Io la ascolterei per ore.
Ricordo ancora lo stress dovuto al semplice fatto di dover comprare un costume da bagno... alla fine ero talmente frustrata che stavo per mettermi a piangere dalla rabbia verso me stessa per non essere come sarei dovuta essere secondo standard impossibili. Non si può impegnare tante energie mentali per questo ma purtroppo non se ne esce mai davvero ma già è un passo avanti essere consapevoli di questa trappola della
bellezza
Ma poi i costumi da bagno chi cavolo li disegna? E che taglie fanno? Basterebbe poco per renderli più confortevoli rispetto ai nostri corpi reali, se per esempio seguissero le linee dell'intimo sarebbero già molto meglio. Io rimango sempre sconvolta da sta cosa dei costumi da bagno, e lo dico avendo un corpo diciamo conforme.
Non criticare, non giudicare le altre per imparare ad essere più tolleranti con noi stesse❤
Questo processo però avviene perché le altre specie vengono inferiozzate per legittimarne gli abusi e la fruizione.
Le discriminazioni hanno matrici e pregiudizi comuni. Femminismo e antispecismo non possono non essere interconnessi.
Non solo! Gli animali "da reddito" (già la definizione dice tutto, purtroppo...) vengono a loro volta oggettivizzati, perché se ammettessimo che sono individui non ci sentiremmo autorizzati a sfruttarli (o peggio) come facciamo. "Bestiame", "capi"... sono tutte parole che tolgono individualità e perfino "animalità" a mucche, maiali, galline, pecore... li percepiamo solo come prodotti o produttori, insomma fonti di reddito al pari di un macchinario. Ci sono tante analogie tra il modo in cui guardiamo/trattiamo le donne e gli animali.
Grazie! Non l'ho ancora scritto ma quanto è bello averti su youtube, in formati piu lunghi. Ascoltarti è sempre un piacere e uno spunto di riflessione, se non un'epifania 😊 arrivo da una famiglia dove l'aspetto femminile è prioritario e da quando è nata mia figlia ho cercato di evitare di commentare gli altri o portare li l'attenzione, ma tu vai oltre e ora mi rendo conto che il mio cercare uno stile che sia una mia "espressione", a prescindere dal gioco solito di valorizzarsi/nascondere i difetti, è comunque un portare energie sempre in quella direzione
Assolutamente si!
Grazie mille per lo spunto di riflessione, anche questa seconda parte mi ha dato diversi spunti di riflessione.
Ne sono tanto contenta.
Grazie infinite!Il percorso per una piena consapevolezza di ciò che ci è stato fatto come donne è ancora lungo ma prosegue!
Grazie per questo episodio ✌🏻🎀. Non commentare i corpi è un esercizio che provo anch’io a mettere in pratica da tantissimi anni e non immaginavo quanto fosse difficile. Vale la pena essere consapevoli e andare oltre :))
Ottimo video 👍30 minuti di standing ovation👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Ancora più interessante del solito ❤ grazie! I commenti sul corpo delle donne sono ovunque, ribelliamoci a questa abitudine! 😤
La parte in cui parlavi di come, guardando un evento o magari anche un discorso politico, viene prima da commentare l’aspetto delle donne e poi il contenuto mi ha fatto tornare in mente un commento di Antonella Clerici dopo l’innaugurazione di Biden. Ha detto qualcosa tipo “si sa, noi donne l’abbiamo guardato per ammirare i vestiti delle signore”… e io che l’ho guardato piangendo commossa perché per la prima volta c’era una donna, e per di più una donna nera, alla vicepresidenza degli Stati Uniti, e ho bevuto le parole di Kamala Harris rapita. Da lì è nata la mia “battuta” ricorrente: ogni volta che Antonella Clerici apre bocca, una femminista muore. Scherzi a parte, mi ricordo quanto mi ha demoralizzato sentire una frase del genere in televisione, detta tra l’altro da una donna che in passato era stata presa di mira, insultata, sminuita in quando donna quando conduceva un programma sportivo. Non dovrebbe essere lei la prima a non badare all’aspetto e concentrarsi sul significato storico di quell’evento? Io giuro, non ricordo neanche cosa aveva indosso Kamala Harris, ma ricordo ogni parola del suo discorso.
Meravigliosamente destabilizzante! Grazie di cuore come sempre
Riguardo il business che si è creato intorno alla bellezza, è anche vero che il consumo di cosmetici tra i maschi è in aumento, così come sempre più uomini si depilano le sopracciglia o il petto, o vanno in palestra per inseguire i canoni estetici della nostra società. Entrambi i sessi sono vittime di questi meccanismi. A parte ciò, seguo sempre i tuoi canali, grazie per gli spunti di riflessione. Mi ha colpito molto il fatto che per pensare a come appaiamo, viene meno l’attenzione su le altre cose che ci accadono intorno. Grazie ancora, ti seguo sempre con interesse e con la curiosità di imparare.
Grazie a te. Come sempre quello che dici è interessante e fonte di riflessione profonda
Buongiorno Carolina, i tuoi video li sto salvando sono davvero preziosi.
"non considerare oggetto le altre"
❤
Parole sagge e vere che condivido appieno. Spesso in ufficio mi scannerizzano con lo sguardo le donne, e peggio ancora qualche volta scopro che lo faccio anche io. Ultimamente mi sto lasciando i capelli grigi per comodità e provo la libertà di non essere più schiava della tinta...beh mi fissano i capelli e mi dicono pure che oramai con i capelli grigi devo mettere fard e rossetto per forza....tanto mi condiziona questo che il pensiero di ritingermi i capelli mi ha accarezzato....
Certo, devi compensare, perché il livello di femminilità deve mantenersi inalterato. Anche quando ti tagli i capelli corti iniziano a dirti che sono essenziali il trucco e gli accessori.
Meno male che esisti ❤ non ho piu tempo per leggere ma almeno posso ascoltarti
Mi aspettavo che citassi anche le ragazze seminude che non fanno altro che fare le belle statuine durante gli eventi sportivi motoristici e combattimento, prima che i costumi delle ginnaste, anche se in effetti la faccenda dei costumi delle ginnaste(e non solo) forse è un pelo più insidiosa, perché meno palese.
Comunque sempre molto interessante!
Sí, ci facciamo meno caso al fatto che le sportive debbano usare delle divise diverse per far vedere il corpo, mentre al ruolo da “velina” siamo abituate, ce lo abbiamo in testa tutte e tutti.
Io faccio la cameriera, sono sempre di corsa e non ho quasi il tempo di bere. Quando finisco il turno mi vedo i capelli arrufati, il trucco sbavato, il muco negli occhi e mi pento amaramente di non aver monitorato il mio aspetto. Due volte mi è successo che i clienti mi facessero notare la zip aperta 😂, dovrei guardarmi allo specchio più spesso
Grazie ♥
Cara Carolina, come sempre molto preparata e eloquente nelle tue spiegazioni. Mi hai fatto venire in mente il film documentario di Nina Menkes - Brainwashed: Sex-Camera-Power. Sono andata a vederlo con il mio compagno al cinema (viviamo in UK) e mi ha davvero aperto gli occhi. Lo consiglio se si trova da qualche parte in Italia. Ti ringrazio tanto come sempre per questo tuo lavoro, aiuta tanto ❤
Ho letto il commento e mi sono incuriosita, molto interessante, per chi lo volesse vedere l'ho trovato sulla piattaforma "I Wondefull", grazie del consiglio!
Sono contenta di spargere la voce e che possa essere utile ad ad altri/e, grazie per aver segnalato anche la piattaforma su cui trovarlo ❤️
Brava! Condivido il tutto!
Sul tema del “guardarci dall’esterno” io consiglio assolutamente il saggio “questione di sguardi “ di john berger
❤❤❤
Sempre tantissimi spunti interessanti! Grazie!
Il jungle dress di JLo è Versace (e lo era anche l'abito di Hathaway dello scorso episodio!).
Quando hai fatto l'esempio degli interventi pubblici delle politiche, ho pensato, e vorrei capire se è rilevante, a casi estremi di politiche su cui l'oggettivazione sulla base dell'aspetto è percepito come non applicabile e si passa a una ridicolizzazione o "defemminilizzazione" (esiste? si può dire?), e penso ad esempio alle battute fatte da Berlusconi su Bindi e Merkel.
Dire che dall'auto-oggettivazione "non se ne esce" forse non potrebbe togliere potenza al percorso di liberazione individuale, o al contrario lo rafforza? (O nessuna delle due cose?)
Infine storco un po' il naso sulla lista dei film dello studio che hai riportato. Credo che la lista faccia riferimento ai film premi Oscar, ma è un panel un po' ridotto e per quanto non voglia (né possa) negare l'assunto della tabella, alcuni di questi risultati sono prevedibili... Chicago è di fatto ambientato in un carcere femminile, altri sono film biografici (A beautiful mind, il discorso del re) o incentrati su un solo protagonista (il gladiatore, Forrest Gump) o rappresentano contesti caratterizzati, concedimi l'espressione, da una minore presenza femminile (Braveheat, il gladiatore). Mi stupiscono invece Titanic (che ha due protagonisti alla pari,ma forse il personaggio femminile, che ha una scena di nudo, è quello che si mette più in gioco dei due) e Shakespeare in love... e davvero in Schindler's List parlano solo uomini? Avrei affrontato l'analisi in modo differente (o forse dovrei cercare l'articolo completo), ma è comunque un'analisi interessante.
Sul riferimento politico, non capisco dove sia il dubbio sull'oggetivazione dell'aspetto di due donne, al posto di eventualmente discutere del loro lavoro. È disgustosamente palese.
Non se ne esce perché, lo ha anche detto, vivere in una società automaticamente trasporta il concetto di Libertà su un piano utopico: questo evita il languore di combattere contro i mulini a vento, contemporaneamente getta le basi per una consapevolezza che, lentamente, porterà a dei cambiamenti.
Sui film che dire... anche lì è tutto molto palese, ma ovviamente si tratta di vedere le cose da più punti di vista. Quello che viene chiesto in queste riflessioni è di allenarsi, fare proprio un esercizio mentale, per calarsi nel punto di vista di una donna, senza giudizio senza se e senza ma. Poi magari tornare al proprio. E così, in questo switch mentale, forse, ci si potrebbe arrivare ad evolvere come società.
@@lmzp9277 grazie del tuo punto di vista, sul riferimento politico mi chiedevo se fosse un caso diverso dall'oggettivazione o ci fosse dell'altro oltre l'oggettivazione (sinceramente credo che nei casi che ho citato ci sia dell'altro, il ché non rende meno svilente l'oggettivazione, ma si tratta potenzialmente di un altro aspetto da osservare).
Sul "non se ne esce" credo come te che si gettino le basi per un cambiamento sul lungo termine. 😊
Sui film purtroppo credo di non essere stato chiaro, posto che non ho trovato l'articolo in cui era riportata la tabella con una veloce ricerca su Google, da un punto di vista statistico (e parlo per deformazione professionale) quella valutazione non mi sembra robusta (ripeto, da un punto di vista statistico), è un spinta iniziale interessante per uno studio più approfondito, non credo comunque che limitarsi ai film valutati per gli Oscar sia significativo dal momento che ci sono molti elementi che possono disturbare chi vota nelle varie categorie.
Oltre al Bechdel' test e alle divise professionali diverse, potresti approfondire la cosiddetta Women' tax!!
Per esempio dovevo comprare una maglia per lavoro: la stessa identica maglia quando era specificato "per donna" si alzava inspiegabilmente il prezzo!!!
Ho visto un autobus nel paese dove vivo con una foto gigante di una donna in costume che ti invitata a mangiare la pizza, quindi la pizzeria del paese ti invita a comprare la pizza risvegliando l’appetito sessuale. Mi è venuto un moto di disappunto pazzesco. Dove posso toccare la bibliografia che hai letto per realizzare questi video? Un po’ di libri li ho già ma altri no, mi piacerebbe leggerli, tutti 😂
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Adoro questo video❤ ha dato una risposta a molte riflessioni che facevo da ragazzina (e un po ancora adesso)
❤Grazie❤
♥️
Su donne e standard di bellezza consiglio il film Non sono un uomo facile, sembra una cazzata dal titolo, ma secondo me è molto intelligente
interessante film,fa capire molto della condizione femminile,proprio perche descritta invertendo i sessi
Io devo dire che negli anni non mi monitoro piu, sono felice del mio corpo. Infatti non attiro piu sguardi, sono praticamente invisibile, quasi ho cambiato sesso 😂
E vogliamo parlare della fantomatica “prova costume”?! Già mettersi in costume è fonte di stress e insicurezze, figuriamoci poi se ci aggiungiamo l’esame finale 😂
Ho sempre percepito, ed è così, avevo ragione, che la società mi avrebbe ripudiato se non fossi stata carina, se non mi presentassi depilata, ben vestita, ben truccata... perché occhiaie, pelle spenta e labbra pallide da malattia non ne vogliamo vedere....e neanche seni piccoli, quindi mettiti un imbottitura. Per me apparire in pubblico, proprio perché non conforme a questo ideale di bellezza è sempre stato fonte di stress. Perché sapevo che l'unica cosa che avrebbe contato era il mio aspetto e nient'altro
Proprio la settimana , una collega (perfettamente in forma), entra in sala docenti dove un collega oscuro stava felicemente mangiando dei dolcetti a cioccolato e panna; il collega, molto carinamente, offre a tutti uno dei suoi dolcetti. Io ne prendo uno, lei dice: " no, io non posso, sono grassa"!😓 Il collega indicando simpaticamente la sia pancia dice: "io anche". La collega risponde:" tu sei uomo! Tu puoi mangiare e ingrassare, io no". Fine della storia.
Il collega panzuto# non oscuro😵🤔, (il correttore fa scherzi strani)😦
Parole che toccano tantissimi aspetti che effettivamente noi donne viviamo quotidianamente. Ma la domanda (ed è seria) è: a volte questo non accade anche al contrario? Quante volte tra amiche diciamo “che bel culo” anche riferito ad un ragazzo, o quante volte in generale commentiamo anche noi i loro corpi/il loro aspetto? È chiaramente una cosa diversa (nel senso: difficilmente trovi “cubisti” uomini costretti in slip striminziti, difficilmente gli uomini devono sottostare a regimi estetici rigidi come quelli a cui siamo sottoposte noi ecc.) però non è che forse, ormai, c’è una oggettivazione quasi generale dei corpi, al di là di uomo/donna? Poi la questione è chiaramente particolarmente accentuata verso il sesso femminile…ma oramai, sempre più spesso, non accade anche al contrario?
È una domanda seria, una cosa che mi chiedo da un po’❤️
I corpi degli uomini non subiscono le ripercussioni dell’ oggettivazione e questo significa che come gruppo sociale non li riguarda. Non hanno paura di essere stuprati, non vivono calcolando movimenti e spostamenti per non girare da soli di notte, bevono quanto vogliono senza pensare che qualcuno approfitterà del loro stato. Non si chiedono se sia pericoloso accettare di incontrare un ex.
Io voglio vedere uno scontro verbale tra te e MrMassy 81,l.anti- femminista su UA-cam, ne vedremo delle bellee,alla fine limonerete come nei migliori film
Negli ultimi anni le donne nel cinema non mi pare siano trattate come oggetti subalterni all' uomo. Quanto alle scene di nudo o erotiche l' importante è che siano funzionali alla trama e alle atmosfere del film e di solito coinvolgono attori e attrici entrambi bellocci (dipende dal film)
Le insicurezze sull' aspetto fisico riguardano uomini e donne (la pancia la tiro in dentro anch'io) e i tacchi di solito si mettono in occasioni in cui non devi camminare molto. L' abito di Jennifer Lopez era chiaramente pensato per essere indossato su quel Red carpet e mai più, indossare abiti creati apposta per l' occasione fa parte dell' essere una star. Comunque una persona che si trucca e si prende cura del suo aspetto, cosa che tutti facciamo più o meno, non è per forza insicura o meno libera di altri. Poi curare il proprio aspetto quando devi comparire in video o davanti a un pubblico mi pare normale
@@paoloscatolini1532 Già il fatto che per te truccarsi = curare il proprio aspetto...
@@Rodja. curare il proprio aspetto dal punto di vista estetico, non della salute ovviamente. Poi è ovvio che chi ha un bel viso o un bel corpo c'è l'ha pure senza trucco e con le ascelle pelose, e il rispetto lo si deve a tutte le persone a prescindere dall' aspetto fisico
Non si tratta di pareri, con tutto rispetto per il tuo,ma veri e propri argomenti che le scienze sociali hanno affrontato ormai dagli anni 60. Sono teorie sociologiche, argomento di ricerca scientifica, tesi, ecc. Quello che noi possiamo pensare sopra tutto se sei un maschio, è meno rilevante per non dire direttamente irrilevante
@@paoloscatolini1532 credo che nessuno possa negare che le insicurezze sull'aspetto fisico riguardino anche i maschi. ma credo sia totalmente disonesto mettere lo stress sociale subito dalle donne per il loro aspetto al pari con quello degli uomini. un uomo non verrà mai notato (in maniera negativa, dico) perchè quel giorno ha deciso di non farsi la barba, ma da donna, prova a metterti una canotta senza depilarti le ascelle e fatti un giro di dieci minuti per strada, e poi conta il numero di sguardi critici che ti vengono rivolti.
per quel che riguarda i tacchi, in realtà genericamente se l'occasione lo richiede li metti e basta. pure il vestito della lopez, ovvio che è un vestito pensato solo per quell'occasione, tutti gli abiti del red carpet lo sono, ma nulla invalida ciò che carolina ha detto.