Emanuele Severino: La struttura originaria

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  • Опубліковано 2 сер 2024
  • «Intus-legere». Una lettura dei classici del pensiero.
    Tipologia video: VIDEO-LEZIONE. Periodo: CONTEMPORANEO.
    Indice
    00:00 Introduzione
    14:56 Significato di "struttura originaria"
    23:12 F-immediatezza
    32:15 L-immediatezza
    37:55 Eternità degli enti
    Abstract
    La Struttura originaria viene pubblicata da Emanuele Severino nel 1958. In essa il giovane filosofo espone le basi del suo edificio filosofico, al quale rimarrà sempre fedele. Tanto che più tardi scriverà «La Struttura originaria rimane ancora oggi il terreno dove tutti i miei scritti ricevono il senso che è loro proprio». Riprendendo Parmenide, Severino proporne l'eternità dell'essere, il quale, però, non si configura come essere astratto e inconciliabile rispetto alla realtà molteplice; la struttura originaria è ciò che ci sta sempre davanti, come quella complessità fatta dall'apparire immediato degli enti, che sono essenti, e dall'immediatezza logica che ne regge l'identità e l'impossibilità a non-essere.
    Se il video è stato di tuo gradimento ti invitiamo a seguire il nostro canale e la nostra pagina Facebook / intuslegereitalia .
    Grazie.
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КОМЕНТАРІ • 46

  • @francescorizzo8119
    @francescorizzo8119 5 місяців тому +4

    Una delle migliori spiegazioni del pensiero di Severino, chiara e puntuale.

    • @intus-legere9719
      @intus-legere9719  5 місяців тому

      Grazie Francesco, gentilissimo. Un caro saluto.

  • @filomenamartiniello1235
    @filomenamartiniello1235 11 місяців тому +2

    Ammiro la grande chiarezza del professore che relaziona ma veramente mi riesce difficile immaginare l' eternità di tutti gli essenti , non riesco ad immaginare come tutti siamo eterni ma mortali . Aggiungo che sono un'ammiratrice del grande filosofo Emanuele Severino , anzi lo amo e lo penso immerso nei suoi eterni....❤

    • @intus-legere9719
      @intus-legere9719  11 місяців тому +1

      Grazie, Filomena. Un caro saluto.

    • @jacopogualtieri502
      @jacopogualtieri502 11 місяців тому +1

      Grazie

    • @vickymax4027
      @vickymax4027 4 місяці тому

      Non credo che Severino non dica che non siamo mortali ma che non siamo solo mortali ovvero che c è una dimensione aspaziale e atemporale nel cuore dell' abisso della nostra coscienza incarnata talché noi veniamo da una super coscienza meravigliosa del tutto da cui non siamo separati e in cui scivoliamo e non dai nulla. già Bruno afferma che il divenire non è un passaggio dal nulla all' essere e viceversa ma dall' essere invisibile cgr non è nulla all' essere visibile e da questo a quello. Essere eterni non vuol dire che questo corpo qua non sia mortale

  • @emiliocartasegna8838
    @emiliocartasegna8838 8 місяців тому +4

    Parmenide esprime questi concetti con un poema, mentre Severino li esprime con un trattato, Anche questo fatto è significativo. L'Essere è eterno ma la nostra percezione si è impoverita: la visione di Parmenide ci sfugge.

    • @alwhitaker1925
      @alwhitaker1925 6 місяців тому +4

      Interessante parallelismo.
      Direi che tale evoluzione va di pari passo con le evoluzioni tecnico scientifiche. Infatti il discorso di Severino è il culmine della possibilità che il linguaggio ha di testimoniare la verità. Ma il suo è un linguaggio forte di ben 2500 anni di tradizione. Quel linguaggio indica la verità nello stesso modo in cui il dito indica la luna. Anche quel linguaggio che è poetico è uno strumento che indica un qualche cosa, ma non lo fa in forma di trattato.

  • @danielebendandi7053
    @danielebendandi7053 4 місяці тому

    Grazie! Chiarissima esposizione!

  • @andreafontana1452
    @andreafontana1452 10 місяців тому +1

    Non ho studiato filosofia ma trovo molto affascinanti e spesso utili le riflessioni che sviluppa e a cui ti spinge.
    Con il pensiero di Severino incontro però un ostacolo insormontabile nel seguire il suo pensiero, in particolare riguardo a quella che, se ho ben capito, è la premessa fondante di tutto lo sviluppo della sua logica.
    dimostrare
    Non riesco ad afferrare il concetto di Nulla così come viene concepito e usato da Severino.
    La scienza stessa ci dice che niente si crea e niente si distrugge, ma è energia che si trasforma, quindi in questo senso è coerente con la visione di Severino.
    Ma proprio per questo dire che che la legna è diventata carbone non si significa affermare che dall'Essere si è passati al Nulla ma che la configurazione della materia è cambiata.
    Sempre se ho ben capito, l'obiezione di Severino è: ma cosi affermi che la configurazione che definiva la legna non esiste più, quindi è diventata nulla.
    Cioè per Severino lo stato di ogni cosa in ogni istante è un ente distinto (la pipa integra), lo stato successivo (la pipa squagliata ) è un altro ente distinto.
    Sono due "essenti".
    Quindi per il principio di non contraddizione non si può dire che non vi sono più.
    Qui mi perdo però, perché mi sembra che, non vorrei sembrare irrispettoso, si inizi a" giocare" con le definizioni e le parole.
    Per me non è contradditorio dire che la legna così configurata non ci sia più ma al contempo non sia diventata Nulla.
    E' materia/energia, essere se vogliamo, che ha cambiato stato e forma.

    • @intus-legere9719
      @intus-legere9719  10 місяців тому

      Gentilissimo, la ringraziamo per il commento. Non è affatto irrispettoso, anzi. Siamo qui per confrontarci. Un caro saluto.

    • @amerigocasanova1535
      @amerigocasanova1535 7 місяців тому

      Ciao Andrea, anch'io non ho mai studiato filosofia, e quindi la mia è solo una considerazione istintiva di chi è affascinato come te delle riflessioni filosofiche. Severino intende il nulla, come tutti d'altronde, un qualcosa che non esiste, ma se qualcosa non esiste allora non è mai stato e mai sarà. I nostri commenti su questo canale prima o poi non ci saranno più quindi stiamo sostenendo che in realtà non esisterebbero più. Il problema è che sostenere questo è cadere in contraddizione per le ragioni che hai già espresso. Il discorso della definizioni lascia il tempo che trova, perché le parole formano comunque dei concetti che a loro volta interpretano delle situazioni che possono essere intese a prescindere . Spero in qualche modo di esserti stato utile...

    • @andreafontana1452
      @andreafontana1452 7 місяців тому +1

      @@amerigocasanova1535
      @amerigocasanova1535 grazie della risposta Amerigo.
      Credo che la mia difficoltà sia accettare l'assunto che se qualcosa non esiste allora significa che non è mai stato. Immagino dipenda da che definizione si da di "essere" e di "nulla". A me verrebbe da dire che quando i nostri commenti non saranno piú su internet non esisteranno piú come tali ma come eventuale ricordo, più o meno vago, che io e te ne conserveremo. E quando non vi sarà piú questo ricordo, non esisteranno piú.
      Ma ci rifletterò un pò, nei limiti delle mie capacitá

    • @amerigocasanova1535
      @amerigocasanova1535 7 місяців тому

      @@andreafontana1452 Credo che non si tratti di capacità ma di accettazione, anch'io ci ho messo un bel po' di tempo ad accettare il fatto che questa teoria severiniana sia una possibilità concreta. Infatti le tue perplessita sono più che condivisibili. Se ci pensiamo questa teoria è controintiuitiva, forse è anche per questo che è affascinante. Non vorrei osare troppo, ma credo che dal punto di vista logico sia inattaccabile, anche perché viene sostenuta interamente dal principio di non contraddizione. Infatti l'unico modo per attaccarla è mettere in discussione proprio il principio di non contraddizione. Nessuno sa come stanno veramente le cose ma credo che Severino abbia portato la logica ai massimi livelli e questo ci porta a pensare che se Severino avesse torto allora significherebbe che la nostra mente non potrà mai comprendere fino in fondo il significato della verità e il senso della vita.

    • @andreafontana1452
      @andreafontana1452 7 місяців тому

      @@amerigocasanova1535 io ho in effetti grossi problemi di comprensione del principio di non contraddizione così come viene declinato e applicato da Severino.

  • @DanieleDallorto
    @DanieleDallorto 11 місяців тому +1

    Questo preciso momento essendo eterno non si annullerà mai.
    Il sottoscritto quindi sarà/esisterà sempre anche in questo momento? Il sottoscritto di un secondo fa dove si trova?

  • @giorgioschembari3017
    @giorgioschembari3017 6 місяців тому +1

    Si potrebbe dire che l'essente è eterno nelle coordinate spazio temporali in cui si manifesta, la morte di Napoleone sará eternamente il 5 maggio del 1821 a S.Elena, ma questo non basta a negare il divenire di Napoleone: sarebbe come affermare che ogni istante eterno della sua vita sia separato dal successivo e non in relazione con esso.

  • @campcamp1583
    @campcamp1583 Рік тому +5

    Interessante video dal quale traspare una ottima preparazione filosofica e una capacità di trasmetterne i contenuti. Tuttavia accanto ad osservazioni pertinenti e profonde vi sono, in merito a Severino, dei travisamenti che controbilanciano in senso negativo tutto lo svolgimento del video. Soprattutto verso la fine. Il più semplice è quello che ritiene la filosofia "di Severino" come soggettivistica. Riporti che egli stesso avrebbe detto "la mia filosofia". Ma non è affatto così, al contrario. Severino ha sempre affermato che "se questa fosse la MIA filosofia non vaerebbe la pena di perderci un minuto" oppure parlando della sua produzione libraria diceva "i cosiddetti miei scritti". Questo per sottolineare che il contenuto veritativo indicato nella e dalla struttura originaria non è qualcosa che riguardi solo uno e tenga fuori chi non lo conosce o non lo capisce. Riguarda l'essente in quanto tale, e poichè l'essente è eterno non può esserci un 'qualcuno' che se ne fa produttore o inventore, anche se è necessario che sussista la fede che ci sia un produttore o un inventore in quanto inevitabile è la fede nel diventar altro ossia nel divenire. Altri travisamenti più complessi sono presenti ma non mi dilungo.
    Rinnovo comunque i moei complimenti. Guarderò con piacere altri tuoi video.

    • @intus-legere9719
      @intus-legere9719  Рік тому +1

      Grazie per i complimenti e per la Sua risposta. Siamo felici che abbia trovato il video interessante e accogliamo delle critiche costruttive come le Sue. Ci teniamo solamente a precisare la correttezza di quel che riportiamo nel video, dal momento che è lo stesso Severino a scriverlo nella Struttura originaria: «il filosofare e la filosofia non possono che essere il mio filosofare e la mia filosofia» (p. 126), questo perché altre filosofie non possono rientrare nella «presenza immediata». Il tema è ovviamente complesso; nel video ci si limita a dire che questo passaggio "può essere" interpretato in senso soggettivistico, ovvero, si potrebbe anche dire, solipsistico. Ringraziandola ancora per il commento, la salutiamo cordialmente.

    • @campcamp1583
      @campcamp1583 Рік тому +5

      @@intus-legere9719
      Al minuto 47:10 viene affermato

    • @monikakocjancic6894
      @monikakocjancic6894 Рік тому

      👏

  • @jacopogualtieri502
    @jacopogualtieri502 11 місяців тому

    Complimenti per la grande chiarezza, forse la più chiara esposizione della struttura originaria che abbia ascoltato. Avrei una domanda: la logica è dunque ontologia per Severino? Grazie per la cortese risposta.

    • @intus-legere9719
      @intus-legere9719  11 місяців тому +1

      Grazie lei per l'apprezzamento e per la bella domanda. Possiamo dire di sì, nel senso che attribuire a "ciò che è" la proprietà di "non essere un niente" significa pie ciò stesso riconoscere una logica che ha presa sulla realtà e che può spiegare-identificarsi con l'Essere. Un caro saluto.

    • @ylacorratube
      @ylacorratube 10 місяців тому +3

      Secondo Severino la logica è il metodo per esprimere la verità incontrovertibile. L'essere (ontologia) è sottoposto alle leggi della logica (necessità,= ananche). Perché? Non c'è un perché. Ma l'unica risposta possibile è che non c'è alternativa. La filosofia nasce come disciplina del logos, come applicazione del logos all'esperienza. In questo senso Severino diventa il filosofo terminale che porta la filosofia alle estreme conseguenza. E in questo senso inconfutabile. Se la filisofis invece non è l'applicazione del logos all'esperienza, perché la verità non è logica, allora la filosofia è inutile. A quel punto però si può dire tutto e il contrario di tutto. Severino sembra dogmaticamente assoggettarsi al principio di non contraddizione. Ma contemporaneamente dimostra che non c'è alternativa. L'alternativa è il caos e nel caos non c'è sapere. Attenzione l'avversario di Severino non è il mediocre Heidegger, ma il ben più maestoso Nietzsche. Il quale si chiede ma perché dobbismi essere asserviti al proncipio di non contraddizione. E Severino dimostra che senza di esso cade anche la sua stessa filosofia. Scacco matto. Il principio di non contraddizione è alla base dell' apllicazione del pensiero al manifestarsi dell'esperienza,: questa è la struttura originaria. L'Italia ha partorito un titano, quanto siamo piccoli e provinciali per rendercene conto

    • @jacopogualtieri502
      @jacopogualtieri502 10 місяців тому

      Grazie della risposta, molto chiara ed esaustiva. Concordo con il suo giudizio su Severino. Ricordo che Vattimo disse a Severino di non poter accettare che regole logiche, a suo avviso, relative al linguaggio dell'uomo, potessero avere valore ontologico.

  • @ChristianSt97
    @ChristianSt97 8 місяців тому

    quindi per Severino non ci sta differenza tra essere ed ente?

  • @mariacatania9214
    @mariacatania9214 8 місяців тому

    A mio modesto avviso il problema è il diverso concetto di tempo e di eternità quando si passa dal piano logico a quello fenomenologico. Sul piano logico l'eternità si riesce a concepire come una dimensione priva di tempo, quindi si può parlare di essente eterno. Sul piano fenomenologico l'eternità priva di tempo non è concepibile, al massimo si riesce ad accettare un tempo "infinitamente" lungo, ma sempre escatologico, ciò introduce il concetto di durata che mette in crisi l'eternità dell'essente. Da ciò il rigore estremamente logico di tutto l'impianto filosofico del compianto Prof. Emanuele Severino, il quale sapeva benissimo che il fenomeno metteva in crisi non la validità ma la comprensione della sua filosofia. Il tanto vituperato nichilismo è, a mio avviso, una di quelle categorie logiche, forse la principale, creata dall'uomo per dare un ordine e quindi un senso al caos della realtà.

  • @Marcello88877
    @Marcello88877 Рік тому +1

    ua-cam.com/video/2M3gZotSNBE/v-deo.html
    Introduzione alla problematica del Tempo. Molto interessante.

  • @obaoaife
    @obaoaife 6 місяців тому

    Tutto molto interessante, anche le supercazzole "con scappellamento a destra, come se fosse antani"...ma una passeggiata verso oriente, oltre l'Anatolia, renderebbe molto più immediata la percettibilità di assunti così totalizzanti....o no?

    • @intus-legere9719
      @intus-legere9719  6 місяців тому

      Gentilissimo, noi proviamo ad interrogarci e prima ancora cerchiamo di capire, con tutti i nostri limiti. Poi ovviamente ognuno ha o si fa la propria idea. Per Severino la filosofia deve essere radicale. Assunto che certamente può essere messo in discussione. Un caro saluto.

    • @obaoaife
      @obaoaife 6 місяців тому

      La ringrazio per la sua gentile nota e mi scuso se nel precedente commento ho omesso i miei sinceri complimenti a lei e alla sua chiarissima esposizione, che continuerò a seguire.
      Ovviamente ce l'avevo con i sofismi illeggibili di Severino, che rendono la filosofia una materia criptica e di fatto inutilizzabile ai più, quindi vana.

    • @intus-legere9719
      @intus-legere9719  6 місяців тому

      Grazie mille, Alberto. Ci fa tanto piacere.@@obaoaife

  • @misterterreno4070
    @misterterreno4070 10 місяців тому +1

    Caro prof. Andrea Serra, l' eternità non è un attributo della pipa che lei maneggia, presa nel suo senso generico, piuttosto costituisce un attributo di tutte quelle precisissime e particolarissime pipe in tutti quei momenti assoluti.
    Nel video appaiono infinite pipe, tutte eterne.
    Dunque di fronte alla nostra percezione di una pipa in movimento, in realtà si svolge una sequenza di infinite pipe in posizione progressiva.
    Ciò toglie spazio alla sua volontà di manifestarsi o meno, alla sua intenzione di apparire o di scomparire.
    Se prendiamo in esame le dinamiche secondo cui - proprio durante il video - alcuni istanti essa è visibile, altre volte no, dovremmo dedurre che il video consta di infinite pipe, talune infinite visibili, talune infinite non visibili.
    Queste considerazioni rappresentano un perfezionamento dell' impianto del maestro Severino, il quale ricorreva sovente alla citazione del Cristo che sosteneva la persistenza del peccato "settanta volte sette", ad indicare metaforicamente la persistenza dell' illusione della volontà di agire, di fronte ad una realtà nel cui ambito invece le azioni non si compiono affatto..; di fronte ad una realtà nel cui ambito, ogni singolo movimento è il risultato ottico di infinite figure immobili che assumono posizioni progressivamente funzionali appunto all' illusione dell' azione.

    • @intus-legere9719
      @intus-legere9719  10 місяців тому

      Grazie del prezioso commento. Un caro saluto.

    • @alwhitaker1925
      @alwhitaker1925 6 місяців тому

      Si ma tale discorso pone un forte accento sulla F-immediatezza, cioè risulta squisitamente fenomenologico. Infatti non si può e non si deve negare che quelle infinite penne hanno pur sempre un qualcosa di comune e cioè l’essere sé di quella penna con le sue infinite variazioni. La penna visibile e la penna non visibile - e tutte le loro variazioni - stanno in relazione diversa rispetto a quel tavolo che è bianco o quel tavolo che è rosso.
      Io devo poter necessariamente affermare che quella penna che è visibile è - comunque - quella penna che non è visibile. Anche perché per negarlo dovrei almeno inizialmente ammetterlo. Mentre non posso ammettere che quella penna visibile è quel tavolo bianco.

    • @misterterreno4070
      @misterterreno4070 6 місяців тому

      @@alwhitaker1925
      Caro Al Whitaker,
      la tua osservazione induce ad un'analisi di secondo livello, in seguito alla quale possiamo destrutturare qualsiasi impianto fenomenologico, prefigurando piuttosto il concetto di "idea convenzionale", ossia quel meccanismo sfuggente della realtà che predispone la convergenza delle percezioni umane, apparecchiando un tavolo virtuale sul quale noi tutti conveniamo e condividiamo le sensazioni e il loro frutto.
      Diversamente l' esperienza umana avrebbe intrapreso un percorso evolutivo diretto altrove.
      In definitiva la pipa fotografata nell'istante zero assume per tutti le sembianze appunto di una pipa, proprio per effetto di quel misterioso meccanismo che ci pone nelle condizioni di convenire e di creare l' idea collettiva della pipa, perché ci si possa confrontare attraverso un linguaggio percettivo comune.
      ...ma da più di un secolo alcuni sostengono che la realtà può riassumersi in un sistema materiale di infinite particelle, e contemporaneamente può consistere in un sistema immateriale di infiniti segnali.
      Pertanto il configurarsi della pipa dinanzi ai nostri occhi è praticamente un gioco di ombre.
      Ordunque la stretta relazione che lega a tuo dire le pipe fotografate nei due istanti immediatamente sequenziali, è sì speciale, ma nulla di identificativo rispetto alla relazione che lega altri oggetti diversi tra loro, i quali, se la "regìa occulta" volesse, si manifesterebbero secondo logiche anticonvenzionali, determinando eventualmente che la pipa si presenti come un pianale poggiato su quattro gambe, mentre il tavolo appaia come una piccola cavità semisferica legata ad un'imboccatura ricurva, difronte ai quali il persistente istinto umano della decodificazione collettiva, reagirebbe ribattezzandoli con i vicendevoli nomi.

  • @alealogos8984
    @alealogos8984 5 місяців тому

    ci sono falle nel pensiero di severino e questo lo sappiamo. ma lasciamo da parte la dialettica accademica, cerchiamo qualcos altro se c è: se appare.... il filosofo nasconde sempre il movente, a volte lo confonde: penso a una celebre lectio di gadamer: d allora piú di prima, tutti i filosofi temono di dichiarare che l intuito a volte nasce dalle scoperte scientifiche.. la filosofia cerca spazi autoriali, la scienza la sovrasta. certo parmenide...e come potresti non coinvolgerlo ma lo spunto, l esigenza del pensiero, muove da altre necessitá e altri intuiti, il '58 è un periodo preciso e il suo pensiero va contestualizzato in quell epoca ( io qui mi riferisco piú ad una dialettica interna al mondo accademico dell epoca; alla crisi della chiesa cattolica che iniziava a ragionare su un possibile concilio; alle prime divulgazioni discorsive dei calcoli matematici di einstein e relativa voglia di cercare corrispondenze empiriche: poi la primissima fu proprio quella della non omogeneitá del tempo nello spazio: ...il concorde; heidegger!). d altra parte potrei linkare qualche intervista vecchiotta dove si potrebbe capire meglio il movente del prof. la struttura originale si ferma e si compie in questo assunto: l identità dell essenza con l esistenza. questa è una proposizione invalicabile, che si regge (nella dialettica critica) sul principio di non contraddizione e viene giú, attraverso lo stesso principio, fino all eternitá di questa identitá. le argomentazioni infinite sul punto giá mi puzzano.. .ma io sono di parte, dall altra parte, non avendo ancora riconosciuto valide le premesse e anche qualche logica deduttiva che porta alla tesi finale ( qui devo per forza essere piú preciso: molti passaggi del severino si esprimono in una dimensione a-temporale e come aggira lui la questione per me rimane irrisolta). quindi se la struttura originale ferma l identitá
    dell essenza con l esistenza, poi bisognerebbe risolvere una contraddizione che si genera in quel navigare: il Nulla è costitutivo, non assoluto, dell ente (e come non potrebbe esserlo a questo punto?). le due cose come le superiamo? entificando il nulla!!?? io sono ancora dall altra parte e non solo fenomenologicamente, ancora ovvio... vedremo in futuro

  • @matteocicaloni
    @matteocicaloni Рік тому +1

    Secondo te ha senso la filosofia di Severino o una sciocchezza?

    • @intus-legere9719
      @intus-legere9719  Рік тому +3

      Sciocchezza no, Matteo. La struttura originaria è una grande opera dalla quale emerge uno sforzo logico-argomentativo enorme. Una vecchia critica, di Vattimo, ne coglie i limiti in un logicismo che poi è fondamentalmente la logica del linguaggio, dal quale tuttavia sarebbe azzardato trarre conclusioni ontologiche. Che questa serie infinita di momenti che ci permettono di digitare questa risposta siano "eterni" ci lascia più di un dubbio. Soprattutto (ma qui si entra nel campo esistenzialistico del "timore"), il peso di tutta questa Necessità un po' ci spaventa. Vogliamo comunque precisare la modestia di questa risposta. Severino è un gigante della Filosofia. Un caro saluto.