Il professore ha perfettamente ragione: le coliche non centrano un cazzo con tutti i pianti del bambino. Lo dico x esperienza mia, è facile dire da genitori ogni volta che piange"sara una colica", comodo perché a volte non si ha la pazienza per creare empatia tra genotore-figlio. Lo so non è facile ma nn si può sempre avere la scusa delle coliche
Grazie Jessy del commento. Spesso i genitori non sono aiutati a vedere la cosa da una prospettiva più ampia. Si potrebbero evitare tante notti insonni 🛌
Buongiorno Stella, grazie per il tuo commento. Il prof. intende che l'aria è "conseguente" al pianto inconsolabile, avviene in concomitanza, non è sempre e solo la "causa" del pianto.
Il titolo del video é "Le coliche non esistono"! Nel video si afferma che " in Africa non esistono". Nel video il professore afferma" l'intestino non c'entra un cazzo". E poi tirate il culo il indietro dicendo che l'aria non é l'unica causa? Complimenti, bella pagliacciata.
Buongiorno Irofuba. Le rispondo dividendo in tre parti la mia replica, avendo sollevato Lei diversi temi. (Questa la prima, le altre due parti le trova in risposta agli altri suoi commenti) Lei scrive: “…dicendo che l’aria non è l’unica causa…”. Come potrà vedere nel mio commento a Stella Sagittarius ho messo “causa” tra virgolette. Questo perchè ad oggi non esiste una causa riconosciuta del pianto eccessivo. Non sono le coliche gassose nè la relazione con il genitore. Le cito uno dei tanti articoli: "Nonostante 50 anni di ricerca la sua (della colica) patogenesi non è pienamente compresa…L’eziologia del pianto infantile è multifattoriale" (traduzione mia) f1000research.com/articles/7-1426. Oggi i ricercatori si dividono tra chi definisce il pianto inconsolabile come “coliche” e chi lo definisce come “pianto eccessivo” senza altre specificazioni proprio per sottolineare la natura ignota della causa. Diversi ricercatori concordano che occorra considerare i fattori di regolazione emotiva. Kurth E, Kennedy HP, Spichiger E, Hösli I, Zemp Stutz E (2011) Crying babies, tired mothers: what do we know? A systematic review. Midwifery 27:187-194. doi.org/10.1016/j.midw.2009.05. 012 Kaley et al. 2011; Kaley F, Reid V, Flynn E (2011) The psychology of infant colic: a review of current research. Infant Ment Health J 32:526-541. doi. org/10.1002/imhj.20308 Korean J Pediatr. 2011 Jun;54(6):229-33. Excessive crying: behavioral and emotional regulation disorder in infancy. Questi fattori riguardano lo scambio interattivo emotivo e comportamentale del genitore con il bambino, in alcuni video del mio canale ne mostro qualche esempio. Questo video, nella sua brevità, può solo stimolare un dibattito. Oggi i genitori vedono unicamente il fattore biologico. Si propongono probiotici o cambi di dieta quando una review Chocrane (2019), sull’effetto dei probiotici, dichiara : fanno poca o nessuna differenza nell’occorrenza delle coliche infantili, possono ridurre la durata del pianto”. www.cochrane.org/CD012473/BEHAV_probiotics-prevent-infantile-colic . La aspetto nel suo secondo commento :-)
Aggiungo che nostra figlia é perennemente o in braccio a me o a mia moglie perché di stare sdraiata non me vuole sapere altrimenti inizia a piangere come una matta. Premetto che ha 2 mesi e mezzo di vita. L'unico modo per farla stare sdraiata é accomodarla quando sta dormendo profondamente.
Ecco, se mi ha seguito fin qui mi permetto di farle notare come il tono dei suoi commenti si sia modificato. Mi pare, forse sbaglio, che da una rabbia iniziale, comprensibile ma quasi cieca, sia passato ad un atteggiamento più riflessivo ponendo ottimi quesiti, con una rabbia diciamo più modulata, ed infine, mettendosi in un atteggiamento di osservazione dove ha tratteggiato un quadro più personale, come l’età di sua figlia ed i rimedi provati. Se si riconosce in questo percorso posso dirle che sua figlia è già avvantaggiata, gode di un genitore capace di regolare le proprie emozioni al servizio di uno scopo. Spero di averle suggerito che, coliche è una diagnosi di esclusione meglio definita come :” the extreme of the distribution of fuss/cry duration”. doi.org/10.1016/j.jpeds.2017.02.020 Quanto piange la bambina rispetto alla “norma” è il punto. Le virgolette sono di nuovo d’obbligo in quanto i percentili del pianto non sono ancora validati come lo sono i percentili di peso e altezza. La quantità di pianto, come sa benissimo, rappresenta un fattore di stanchezza, frustrazione e stress per la famiglia, anche se da un punto di vista pediatrico risulta benigno e spesso limitato ai primi tre mesi. Valutare quanto piange il bambino in termini di minuti e confrontarlo con la curva “normale“ è il primo passo. A tal proposito le propongo il corso: Basta piangere! Coliche e pianto inconsolabile dei bambini. www.udemy.com/basta-piangere-coliche-e-pianto-inconsolabile-dei-bambini/?couponCode=CRISSANTI Troverà gli approfondimenti e delucidazioni sul pianto eccessivo ed esempi su cosa si intende per relazione efficace con un videofeedback di un video padre neonato Tra gli argomenti: - La regolazione fisiologica del pianto - La sincronia genitore - bambino (Videofeedback) - Suggerimenti per il genitore - Materiali scaricabili: Diario del pianto, To do list e curve del pianto Non ho la pretesa di risolvere la sua situazione con un videocorso, solo dare maggiori dati alla sua famiglia per fare scelte consapevoli ed informate. Durante il corso è possibile fare domande e scaricare materiale, basato sulla ricerca recente, per valutare la quantità di pianto nei primi tre mesi. Il corso gode della formula soddisfatto o rimborsato entro 30 giorni di Udemy : support.udemy.com/hc/it/articles/229604248-Rimborso-di-un-corso Il corso lo trova a questo link: www.udemy.com/basta-piangere-coliche-e-pianto-inconsolabile-dei-bambini/?couponCode=EMERGENZACOLICHE
No niente, non riesco a prendere sonno. Mi sono dovuto rivedere il video. Mi sono posto le domande che lei fa alla fine. Io e mia moglie amiamo questa bimba alla follia, l'abbiamo voluta e ci riempie di gioia. Abbiamo anche i nonni che ci aiutano a gestirla, e viene allattata con latte materno. Ma lei ogni giorno piange disperata per le coliche ( che esistono! Cazzo se esistono!) Si irrigidisce, si contorce e quando può scoreggia se ci riesce altrimenti continua a piangere. Vederla così ci fa stare tutti male, anzi malissimo e le proviamo tutte! Tutte! Per farla stare meglio. Facciamo i massaggi, diamo i fermenti, la Poggio sulla mia spalla, le do le pacche sulla schiena, regolarmente saliamo e scendiamo le scale di casa (unico rimedio che funziona davvero per farla smettere di piangere!). Io non so se lei é padre ma se é psicologo della genitorialità o come vuole definirsi, immagino che almeno un figlio ce l'abbia. Quindi dando per scontato che lei sia padre mi rifiuto di pensare che suo/suoi figlio/a/i abbiano mai sofferto di coliche (il che é possibile perché alcuni bambini non ne soffrono) perché se mai lei avesse dovuto patire quello che io e mia moglie stiamo patendo da quando é nata questa creatura non le sarebbe mai venuto in mente di fare un video del genere. Comunque capisco anche che lei debba sponsorizzare la sua attività anche perché anche io come lei sono un professionista della salute (dentista) e ho bisogno di sponsorizzarmi, ma se posso darle un consiglio la esorto a non creare dei titoli ad effetto solo per richiamare l'attenzione sul suo canale, specialmente quando si tratta di temi importanti come la salute. Glielo dico con tutta sincerità, non le giova e soprattutto può essere nocivo per coloro che non hanno le basi e la capacità per comprendere delle nozioni complesse come quelle mediche .
Sono le 2 del mattino e sono appena riuscito a mettere a letto mia figlia dopo l'ennesimo attacco di coliche. Giro il web in cerca di soluzioni per fargliele passare e poi vedo questo video dove mi si vuole convincere che le coliche non esistono e che dovrei insieme e mia moglie interrogarmi sul come viene allattata nostra figlia ed il loro rapporto sociale. Inutile dire che mi verrebbe da prendere il cellulare e lanciarlo dalla finestra ma mi astengo dal farlo perché purtroppo mi serve per lavoro. Allora per sfogare la mia rabbia data dalla visione di questo video decido di commentare e dire a colui che ha creato questa scemenza cosa ne penso. Prima di tutto vedo che dalla pagina UA-cam colui che parla é uno psicologo e non un pediatra, in secondo luogo si fa parlare un pediatra in cui di punto in bianco viene effettuato un taglio (mascherato pure male) durante la sua intervista dove afferma che "l'intestino non c'entra un cazzo". Alla faccia della classe del professore ma lasciamo perdere. Quindi vediamo di essere chiari. Mia figlia sta bene, sorride, mangia e dorme ma durante il giorno ha degli attacchi di pianto isterici che dopo qualche minuto si placano. Durante questi pianti si contorce come un serpente, ha una pancia dura come il marmo ed emette scoregge a non finire. E dopo tutto questo mi venite a dire che i suoi sono problemi dovuti al suo rapporto con me e sua mamma?? Poi sta storia che "in Africa non esistono le coliche" me la dovete proprio spiegare. Cosa avete fatto? uno studio scientifico a doppio cieco per verificare se esistevano o no le coliche in Africa? Avete mai pensato che in Africa hanno così tanti problemi che magari sentire piangere il bambino é l'ultimo dei pensieri? Forse chiamano un medico quando sono proprio agli estremi? Per rispetto dei genitori e dei pediatri quelli seri fate il favore di cancellare questa puttanata di video o se proprio volete avvalorare questa tesi abbiate la decenza di linkare in descrizione articoli scientifici di rilevanza. L'opinione di un professore (di cui si conosce solo una parte visto che il video é tagliato) non determina la realtà scientifica su cui si basa la medicina. Finisco col dire che un video del genere non fa altro che far sentire in colpa (inutilmente) dei poveri genitori che si fanno il mazzo per fare stare bene il proprio figlio/a. Bene ora che mi sono sfogato spero mi ritorni il sonno che questo video del cazzo mi ha fatto perdere.
Lei scrive: “colui che parla é uno psicologo e non un pediatra” Lo psicologo della genitorialità interagisce con il pediatra in merito ai fattori legati allo sviluppo socioemotivo infantile ed alla relazione genitore-bambino in un ottica attenta anche agli aspetti culturali della genitorialità. Lei scrive: si fa parlare un pediatra in cui di punto in bianco viene effettuato un taglio (mascherato pure male) Nessun taglio mascherato male.I tempi di internet obbligano a delle scelte. Il prof. ha avuto modo di vederlo prima della pubblicazione per approvarlo. Lei scrive: dovrei insieme e mia moglie interrogarmi sul come viene allattata nostra figlia ed il loro rapporto sociale? Come tanti aspetti dello sviluppo infantile sono in gioco diversi fattori, pediatrici e psicosociali (relazionali e culturali). Per questa complessità anche i pediatri che si occupano unicamente di probiotici suggeriscono interventi graduali partendo da quelli biologici fino ad arrivare a quelli comportamentali in quanto: ” L’attenzione alla relazione genitore - bambino in età precoce è importante (non solo mamma ma la famiglia, non solo le relazioni ma le abitudini culturali, inciso aggiunto).Interventi di supporto alla famiglia rappresentano il primo passo per trattare le coliche infantili (traduzione mia) “ pdfs.semanticscholar.org/3e60/9df754d40209777ff9a9c575a53b418cf53a.pdf Le sto citando, peraltro, autori che sostengono principalmente interventi medici. Gli stessi autori, infatti, con interventi di supporto alla famiglia, si limitano alla rassicurazione o poco più: questo è il tema. Spesso ai genitori esausti per il bambino con pianto eccessivo (di come valutarlo ne parliamo all’ultimo commento ) non basta la certezza che non ci sia una causa medica sottostante e che dopo il terzo-sesto mese di vita il pianto si ridurrà. Inoltre in letteratura cominciano ad esserci indicazioni che il pianto eccessivo può avere conseguenze a lungo termine. Canivet C, Jakobsson I, Hagander B. Infantile colic. Follow-up at four years of age: still more ‘emotional’. Acta Paediatr 2000; 89:13-17 ; Excessive infant crying doubles the risk of mood and Behavioral problems at age 5 Child Adolescent Psychiatry (2017) 26:293-302 ; Excessive crying at 3 months of age and behavioural problems at 4 years age: a prospective cohort study J Epidemiol Community Health. 2015 Jul; 69(7): 654-659. Lei iscrive :“Poi sta storia che "in Africa non esistono le coliche" me la dovete proprio spiegare”. … Senza scomodare l’Africa ci sono evidenze riguardo la differenza di pianto a seconda dei paesi, cito: “differenze nei paesi (riguardo alla quantità di pianto nei primi 3 mesi, inciso aggiunto) appaiono robuste…Tuttavia possiamo solo speculare sul perché di queste differenze” doi.org/10.1016/j.jpeds.2017.02.020 Gli autori speculano che, insieme a variazioni genetiche, fattori sociali e relazionali possano rendere conto delle differenze in quantità di pianto. Insomma si ribadisce che non è un fatto strettamente biologico. Scrive: Far sentire in colpa (inutilmente) dei poveri genitori che si fanno il mazzo per fare stare bene il proprio figlio/a. L’articolo che le ho citato prima, porta come esempio statisticamente rilevante di differenze culturali la Danimarca. Gli infanti Danesi hanno molte meno “coliche” rispetto al resto dell’Europa e agli USA. Se guarda i dati di Save the children la Danimarca è tra le nazioni migliori dove essere mamma. www.thelocal.dk/20150505/denmark-fourth-best-place-to-be-a-mother. Questo per considerare anche gli aspetti culturali della genitorialità e non ridurre tutto a “colpa dei genitori” o genitori malati. La psicologia deve ancora scontare la terribile bufala dello psichiatra B. Bettelheim che considerava l’autismo legato al cattivo comportamento materno, coniando il termine “madri-frigorifero”. Non cerchiamo genitori colpevoli ma informazioni. Lei pensa siano colpevoli di causare carie ai figli i genitori che non conoscono l’effetto dello zucchero presente nelle bevande gassate e nelle gommose? Genitori che magari li usano, come hanno visto fare dalle insegnati della scuola d’infanzia, come premio o confort food ? In Danimarca, non ci sono madri più brave, solo si pratica un sistema di cura diverso definito dalla ricerca “cura "prossimale”. In Giappone, anche li ci sono meno coliche, praticano il sonno condiviso. Insomma occorre allargare le vedute, non solo a questi aspetti culturali ma anche a quelli relazionali come già detto. Uscire dalla scatola della psedudospiegazione "gas nel pancino", senza però entrare in quella del "cerchiamo il cattivo genitore". Il punto, per concludere questa seconda parte, non è coliche gassose o genitore colpevole ma quanto pianto del bambino sia “normale” noti che è virgolettato :-). La aspetto nel suo ultimo commento.
Il professore ha perfettamente ragione: le coliche non centrano un cazzo con tutti i pianti del bambino. Lo dico x esperienza mia, è facile dire da genitori ogni volta che piange"sara una colica", comodo perché a volte non si ha la pazienza per creare empatia tra genotore-figlio. Lo so non è facile ma nn si può sempre avere la scusa delle coliche
Grazie Jessy del commento. Spesso i genitori non sono aiutati a vedere la cosa da una prospettiva più ampia. Si potrebbero evitare tante notti insonni 🛌
E l'aria nella pancia cosa sarà mai un rumore di sottofondo?! Ma va..
Buongiorno Stella, grazie per il tuo commento. Il prof. intende che l'aria è "conseguente" al pianto inconsolabile, avviene in concomitanza, non è sempre e solo la "causa" del pianto.
Il titolo del video é "Le coliche non esistono"!
Nel video si afferma che " in Africa non esistono".
Nel video il professore afferma" l'intestino non c'entra un cazzo".
E poi tirate il culo il indietro dicendo che l'aria non é l'unica causa? Complimenti, bella pagliacciata.
Buongiorno Irofuba. Le rispondo dividendo in tre parti la mia replica, avendo sollevato Lei diversi temi. (Questa la prima, le altre due parti le trova in risposta agli altri suoi commenti)
Lei scrive: “…dicendo che l’aria non è l’unica causa…”. Come potrà vedere nel mio commento a Stella Sagittarius ho messo “causa” tra virgolette. Questo perchè ad oggi non esiste una causa riconosciuta del pianto eccessivo. Non sono le coliche gassose nè la relazione con il genitore. Le cito uno dei tanti articoli: "Nonostante 50 anni di ricerca la sua (della colica) patogenesi non è pienamente compresa…L’eziologia del pianto infantile è multifattoriale" (traduzione mia) f1000research.com/articles/7-1426.
Oggi i ricercatori si dividono tra chi definisce il pianto inconsolabile come “coliche” e chi lo definisce come “pianto eccessivo” senza altre specificazioni proprio per sottolineare la natura ignota della causa.
Diversi ricercatori concordano che occorra considerare i fattori di regolazione emotiva.
Kurth E, Kennedy HP, Spichiger E, Hösli I, Zemp Stutz E (2011) Crying babies, tired mothers: what do we know? A systematic review. Midwifery 27:187-194. doi.org/10.1016/j.midw.2009.05. 012
Kaley et al. 2011; Kaley F, Reid V, Flynn E (2011) The psychology of infant colic: a review of current research. Infant Ment Health J 32:526-541. doi. org/10.1002/imhj.20308
Korean J Pediatr. 2011 Jun;54(6):229-33. Excessive crying: behavioral and emotional regulation disorder in infancy.
Questi fattori riguardano lo scambio interattivo emotivo e comportamentale del genitore con il bambino, in alcuni video del mio canale ne mostro qualche esempio.
Questo video, nella sua brevità, può solo stimolare un dibattito.
Oggi i genitori vedono unicamente il fattore biologico. Si propongono probiotici o cambi di dieta quando una review Chocrane (2019), sull’effetto dei probiotici, dichiara : fanno poca o nessuna differenza nell’occorrenza delle coliche infantili, possono ridurre la durata del pianto”.
www.cochrane.org/CD012473/BEHAV_probiotics-prevent-infantile-colic .
La aspetto nel suo secondo commento :-)
Aggiungo che nostra figlia é perennemente o in braccio a me o a mia moglie perché di stare sdraiata non me vuole sapere altrimenti inizia a piangere come una matta. Premetto che ha 2 mesi e mezzo di vita. L'unico modo per farla stare sdraiata é accomodarla quando sta dormendo profondamente.
Ecco, se mi ha seguito fin qui mi permetto di farle notare come il tono dei suoi commenti si sia modificato. Mi pare, forse sbaglio, che da una rabbia iniziale, comprensibile ma quasi cieca, sia passato ad un atteggiamento più riflessivo ponendo ottimi quesiti, con una rabbia diciamo più modulata, ed infine, mettendosi in un atteggiamento di osservazione dove ha tratteggiato un quadro più personale, come l’età di sua figlia ed i rimedi provati.
Se si riconosce in questo percorso posso dirle che sua figlia è già avvantaggiata, gode di un genitore capace di regolare le proprie emozioni al servizio di uno scopo.
Spero di averle suggerito che, coliche è una diagnosi di esclusione meglio definita come :” the extreme of the distribution of fuss/cry duration”. doi.org/10.1016/j.jpeds.2017.02.020
Quanto piange la bambina rispetto alla “norma” è il punto. Le virgolette sono di nuovo d’obbligo in quanto i percentili del pianto non sono ancora validati come lo sono i percentili di peso e altezza. La quantità di pianto, come sa benissimo, rappresenta un fattore di stanchezza, frustrazione e stress per la famiglia, anche se da un punto di vista pediatrico risulta benigno e spesso limitato ai primi tre mesi.
Valutare quanto piange il bambino in termini di minuti e confrontarlo con la curva “normale“ è il primo passo.
A tal proposito le propongo il corso: Basta piangere! Coliche e pianto inconsolabile dei bambini.
www.udemy.com/basta-piangere-coliche-e-pianto-inconsolabile-dei-bambini/?couponCode=CRISSANTI
Troverà gli approfondimenti e delucidazioni sul pianto eccessivo ed esempi su cosa si intende per relazione efficace con un videofeedback di un video padre neonato
Tra gli argomenti:
- La regolazione fisiologica del pianto
- La sincronia genitore - bambino (Videofeedback)
- Suggerimenti per il genitore
- Materiali scaricabili: Diario del pianto, To do list e curve del pianto
Non ho la pretesa di risolvere la sua situazione con un videocorso, solo dare maggiori dati alla sua famiglia per fare scelte consapevoli ed informate. Durante il corso è possibile fare domande e scaricare materiale, basato sulla ricerca recente, per valutare la quantità di pianto nei primi tre mesi.
Il corso gode della formula soddisfatto o rimborsato entro 30 giorni di Udemy : support.udemy.com/hc/it/articles/229604248-Rimborso-di-un-corso
Il corso lo trova a questo link:
www.udemy.com/basta-piangere-coliche-e-pianto-inconsolabile-dei-bambini/?couponCode=EMERGENZACOLICHE
No niente, non riesco a prendere sonno. Mi sono dovuto rivedere il video. Mi sono posto le domande che lei fa alla fine.
Io e mia moglie amiamo questa bimba alla follia, l'abbiamo voluta e ci riempie di gioia. Abbiamo anche i nonni che ci aiutano a gestirla, e viene allattata con latte materno. Ma lei ogni giorno piange disperata per le coliche ( che esistono! Cazzo se esistono!) Si irrigidisce, si contorce e quando può scoreggia se ci riesce altrimenti continua a piangere. Vederla così ci fa stare tutti male, anzi malissimo e le proviamo tutte! Tutte! Per farla stare meglio.
Facciamo i massaggi, diamo i fermenti, la Poggio sulla mia spalla, le do le pacche sulla schiena, regolarmente saliamo e scendiamo le scale di casa (unico rimedio che funziona davvero per farla smettere di piangere!).
Io non so se lei é padre ma se é psicologo della genitorialità o come vuole definirsi, immagino che almeno un figlio ce l'abbia. Quindi dando per scontato che lei sia padre mi rifiuto di pensare che suo/suoi figlio/a/i abbiano mai sofferto di coliche (il che é possibile perché alcuni bambini non ne soffrono) perché se mai lei avesse dovuto patire quello che io e mia moglie stiamo patendo da quando é nata questa creatura non le sarebbe mai venuto in mente di fare un video del genere.
Comunque capisco anche che lei debba sponsorizzare la sua attività anche perché anche io come lei sono un professionista della salute (dentista) e ho bisogno di sponsorizzarmi, ma se posso darle un consiglio la esorto a non creare dei titoli ad effetto solo per richiamare l'attenzione sul suo canale, specialmente quando si tratta di temi importanti come la salute. Glielo dico con tutta sincerità, non le giova e soprattutto può essere nocivo per coloro che non hanno le basi e la capacità per comprendere delle nozioni complesse come quelle mediche .
Sono le 2 del mattino e sono appena riuscito a mettere a letto mia figlia dopo l'ennesimo attacco di coliche. Giro il web in cerca di soluzioni per fargliele passare e poi vedo questo video dove mi si vuole convincere che le coliche non esistono e che dovrei insieme e mia moglie interrogarmi sul come viene allattata nostra figlia ed il loro rapporto sociale. Inutile dire che mi verrebbe da prendere il cellulare e lanciarlo dalla finestra ma mi astengo dal farlo perché purtroppo mi serve per lavoro. Allora per sfogare la mia rabbia data dalla visione di questo video decido di commentare e dire a colui che ha creato questa scemenza cosa ne penso.
Prima di tutto vedo che dalla pagina UA-cam colui che parla é uno psicologo e non un pediatra, in secondo luogo si fa parlare un pediatra in cui di punto in bianco viene effettuato un taglio (mascherato pure male) durante la sua intervista dove afferma che "l'intestino non c'entra un cazzo". Alla faccia della classe del professore ma lasciamo perdere.
Quindi vediamo di essere chiari. Mia figlia sta bene, sorride, mangia e dorme ma durante il giorno ha degli attacchi di pianto isterici che dopo qualche minuto si placano. Durante questi pianti si contorce come un serpente, ha una pancia dura come il marmo ed emette scoregge a non finire.
E dopo tutto questo mi venite a dire che i suoi sono problemi dovuti al suo rapporto con me e sua mamma??
Poi sta storia che "in Africa non esistono le coliche" me la dovete proprio spiegare. Cosa avete fatto? uno studio scientifico a doppio cieco per verificare se esistevano o no le coliche in Africa? Avete mai pensato che in Africa hanno così tanti problemi che magari sentire piangere il bambino é l'ultimo dei pensieri? Forse chiamano un medico quando sono proprio agli estremi?
Per rispetto dei genitori e dei pediatri quelli seri fate il favore di cancellare questa puttanata di video o se proprio volete avvalorare questa tesi abbiate la decenza di linkare in descrizione articoli scientifici di rilevanza. L'opinione di un professore (di cui si conosce solo una parte visto che il video é tagliato) non determina la realtà scientifica su cui si basa la medicina.
Finisco col dire che un video del genere non fa altro che far sentire in colpa (inutilmente) dei poveri genitori che si fanno il mazzo per fare stare bene il proprio figlio/a.
Bene ora che mi sono sfogato spero mi ritorni il sonno che questo video del cazzo mi ha fatto perdere.
Lei scrive: “colui che parla é uno psicologo e non un pediatra”
Lo psicologo della genitorialità interagisce con il pediatra in merito ai fattori legati allo sviluppo socioemotivo infantile ed alla relazione genitore-bambino in un ottica attenta anche agli aspetti culturali della genitorialità.
Lei scrive: si fa parlare un pediatra in cui di punto in bianco viene effettuato un taglio (mascherato pure male)
Nessun taglio mascherato male.I tempi di internet obbligano a delle scelte. Il prof. ha avuto modo di vederlo prima della pubblicazione per approvarlo.
Lei scrive: dovrei insieme e mia moglie interrogarmi sul come viene allattata nostra figlia ed il loro rapporto sociale?
Come tanti aspetti dello sviluppo infantile sono in gioco diversi fattori, pediatrici e psicosociali (relazionali e culturali). Per questa complessità anche i pediatri che si occupano unicamente di probiotici suggeriscono interventi graduali partendo da quelli biologici fino ad arrivare a quelli comportamentali in quanto:
” L’attenzione alla relazione genitore - bambino in età precoce è importante (non solo mamma ma la famiglia, non solo le relazioni ma le abitudini culturali, inciso aggiunto).Interventi di supporto alla famiglia rappresentano il primo passo per trattare le coliche infantili (traduzione mia) “
pdfs.semanticscholar.org/3e60/9df754d40209777ff9a9c575a53b418cf53a.pdf
Le sto citando, peraltro, autori che sostengono principalmente interventi medici.
Gli stessi autori, infatti, con interventi di supporto alla famiglia, si limitano alla rassicurazione o poco più: questo è il tema.
Spesso ai genitori esausti per il bambino con pianto eccessivo (di come valutarlo ne parliamo all’ultimo commento ) non basta la certezza che non ci sia una causa medica sottostante e che dopo il terzo-sesto mese di vita il pianto si ridurrà.
Inoltre in letteratura cominciano ad esserci indicazioni che il pianto eccessivo può avere conseguenze a lungo termine.
Canivet C, Jakobsson I, Hagander B. Infantile colic. Follow-up at four years of age: still more ‘emotional’. Acta Paediatr 2000; 89:13-17 ;
Excessive infant crying doubles the risk of mood and Behavioral problems at age 5 Child Adolescent Psychiatry (2017) 26:293-302 ;
Excessive crying at 3 months of age and behavioural problems at 4 years age: a prospective cohort study J Epidemiol Community Health. 2015 Jul; 69(7): 654-659.
Lei iscrive :“Poi sta storia che "in Africa non esistono le coliche" me la dovete proprio spiegare”. …
Senza scomodare l’Africa ci sono evidenze riguardo la differenza di pianto a seconda dei paesi, cito: “differenze nei paesi (riguardo alla quantità di pianto nei primi 3 mesi, inciso aggiunto) appaiono robuste…Tuttavia possiamo solo speculare sul perché di queste differenze” doi.org/10.1016/j.jpeds.2017.02.020
Gli autori speculano che, insieme a variazioni genetiche, fattori sociali e relazionali possano rendere conto delle differenze in quantità di pianto. Insomma si ribadisce che non è un fatto strettamente biologico.
Scrive: Far sentire in colpa (inutilmente) dei poveri genitori che si fanno il mazzo per fare stare bene il proprio figlio/a.
L’articolo che le ho citato prima, porta come esempio statisticamente rilevante di differenze culturali la Danimarca. Gli infanti Danesi hanno molte meno “coliche” rispetto al resto dell’Europa e agli USA. Se guarda i dati di Save the children la Danimarca è tra le nazioni migliori dove essere mamma. www.thelocal.dk/20150505/denmark-fourth-best-place-to-be-a-mother.
Questo per considerare anche gli aspetti culturali della genitorialità e non ridurre tutto a “colpa dei genitori” o genitori malati. La psicologia deve ancora scontare la terribile bufala dello psichiatra B. Bettelheim che considerava l’autismo legato al cattivo comportamento materno, coniando il termine “madri-frigorifero”.
Non cerchiamo genitori colpevoli ma informazioni. Lei pensa siano colpevoli di causare carie ai figli i genitori che non conoscono l’effetto dello zucchero presente nelle bevande gassate e nelle gommose? Genitori che magari li usano, come hanno visto fare dalle insegnati della scuola d’infanzia, come premio o confort food ?
In Danimarca, non ci sono madri più brave, solo si pratica un sistema di cura diverso definito dalla ricerca “cura "prossimale”. In Giappone, anche li ci sono meno coliche, praticano il sonno condiviso. Insomma occorre allargare le vedute, non solo a questi aspetti culturali ma anche a quelli relazionali come già detto. Uscire dalla scatola della psedudospiegazione "gas nel pancino", senza però entrare in quella del "cerchiamo il cattivo genitore".
Il punto, per concludere questa seconda parte, non è coliche gassose o genitore colpevole ma quanto pianto del bambino sia “normale” noti che è virgolettato :-).
La aspetto nel suo ultimo commento.