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Lo psicologo del Video Feedback
Italy
Приєднався 18 лип 2016
Mi chiamo Fabrizio Guidi. Possiamo cambiare la società un bambino alla volta, per questo faccio lo psicologo. Mi occupo di bambini dalla gravidanza al terzo anno di vita, in ambito clinico (piccoli bambini, piccoli problemi, se sai come intervenire) e educativo e di accompagnamento alla nascita, per cogliere le grandi opportunità di quest'età. Uso interventi di video feedback: chiedo ai genitori un piccolo video della quotidianità e riflettiamo su: svezzamento, capricci, sonno, lo sviluppo di forza e gentilezza, i fratelli, il gioco. Il gioco è una finestra preziosa per capire il bambino, l'ho vissuto anche come padre. Cerchiamo nel lavoro insieme delle buone pratiche unendo due competenze. Quello che oggi la scienza ci insegna sull'infanzia e quello che il genitore conosce del suo bambino, o l'insegnante del proprio gruppo classe. Il mio lavoro mi appassiona perché ogni cambiamento di rotta nelle abitudini familiari oggi direziona verso adolescenti sereni e competenti domani.
Paura dei bambini o ansia dei genitori?
Per domande, dubbi e curiosità: a info@fabrizioguidi.it
Alcuni genitori mi chiedono: "Ansia dei genitori o paura dei bambini?" La psicologia ci indica che tra i 6 e i 15 mesi si sviluppa l'ansia da separazione, con un picco intorno ai 7-8 mesi, accompagnata dal fenomeno della "paura dell'estraneo". Questi sono aspetti "biologici" che si manifestano in tutte le culture e tendono a risolversi spontaneamente dopo i 24 mesi d'età. Ma è davvero così? Beh, dipende.
I Prime Mille Giorni
Mi piace pensare ai primi mille giorni di vita del bambino come una grande opportunità per il genitore di costruire "gambe forti" che porteranno il bambino ad un'adolescenza serena. Il genitore che si occupa del bambino con una spinta gentile, non uno spintone, sviluppa in suo figlio una ricca curiosità condita di coraggio. Queste capacità la ricerca le chiama competenze socioemotive, che non si sviluppano naturalmente ma nutrendo il bambino con esperienze adeguate.
Tre Consigli per i Genitori
Ecco tre consigli per i genitori:
Stimolare la Curiosità in un Ambiente Sicuro: Sì ai paraspigoli e allo spazio morbido, no ai box tutto il giorno.
Presenza Attiva: Stimola il bambino dando voce alle piccole scoperte che fa nel gioco e all'aperto. Guarda i miei video per esempi pratici.
Visione Binoculare: Un occhio su vostro figlio e un occhio su di voi. Come vi sembra il mondo? Un ambiente ricco di opportunità o un posto pericoloso? Quali retaggi vi sono stati trasmessi dai vostri genitori?
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Alcuni genitori mi chiedono: "Ansia dei genitori o paura dei bambini?" La psicologia ci indica che tra i 6 e i 15 mesi si sviluppa l'ansia da separazione, con un picco intorno ai 7-8 mesi, accompagnata dal fenomeno della "paura dell'estraneo". Questi sono aspetti "biologici" che si manifestano in tutte le culture e tendono a risolversi spontaneamente dopo i 24 mesi d'età. Ma è davvero così? Beh, dipende.
I Prime Mille Giorni
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Stimolare la Curiosità in un Ambiente Sicuro: Sì ai paraspigoli e allo spazio morbido, no ai box tutto il giorno.
Presenza Attiva: Stimola il bambino dando voce alle piccole scoperte che fa nel gioco e all'aperto. Guarda i miei video per esempi pratici.
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Відео
Colloquio conoscitivo gratuito, finche riesco 🤔
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Sei un genitore all’inizio? Colloquio conoscitivo: fabrizioguidi.it/contattami/ fabrizioguidi.it/corso-gratuito-sul-pianto-per-genitori/ Se cerchi risposte o vuoi far fiorire la tua genitorialità: fabrizioguidi.it
Perchè vuole sempre giocare con la mamma
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Alcuni genitori mi chiedono "Bambini che vogliono sempre giocare con la mamma" ma quando giocano da soli!! Beh, dipende, da cosa? Dall'età e dalla situazione familiare. Sì, perché un conto se i bambini hanno 3 - 4 anni e non sanno proprio giocare da soli, altra cosa se tuo figlio vuole sempre giocare con me, anche perché il papà è poco disponibile :-) E oggi sappiamo che non è giusto. Parliamo ...
Figli in difficoltà: problema di coppia o genitorialità
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Se hai domande, dubbi o commenti, scrivi a info@fabrizioguidi.it. Alcuni mi chiedono se i problemi dei figli siano più legati alla coppia o alla genitorialità. La risposta è: dipende. Se parliamo di violenza domestica, la questione è chiara e va affrontata immediatamente. Altrimenti, in base all’età del bambino, la questione diventa più sfumata. I primi anni di vita Nei primi 3 anni di vita, le...
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Primi Passi Svezzamento: Consigli Essenziali per i neonati
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Non vuole andare alla scuola d'infanzia
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Abbiamo recentemente accolto la nostra prima figlia e, come ogni genitore alle prime armi, ci siamo trovati di fronte tante sfide, inclusa la gestione dell’allattamento. Stiamo gestendo l’allattamento al seno e nel mentre abbiamo scelto il biberon come metodo alternativo per nutrirla, Grazie a te ed al Paced bottle feeding abbiamo capito che l’allattamento al biberon non era solo un modo per nutrirla, ma anche un momento di connessione speciale. 😌
Io ho un bimbo di 2 anni e mezzo che da quando ha 1 anno fa il diavolo a 4 per salire sul seggiolino auto. Sono l'unica a dare spettacolo anche all'uscita del nido. Urla e si dimena come un matto perché vorrebbe stare tutto il tempo a correre davanti l'asilo. Lui a casa un giardino lo ha. Non vive in monolocale. Non riesco a convincerlo a salire con nessun mezzo! Se non arrabbiandomi e mettendolo dentro con la forza. Anche dopo averlo lasciato libero 10 minuti a correre. Mi sento ridicola perché dal nido mi vedono. Anche in giro non si può portare da nessuna parte in tranquillità. Con le maestre é perfetto. Consigli? Graziep
Se le informazioni generali nel video non sono sufficienti occorre riflettere in modo più ampio. Com'è il bimbo nelle altre situazioni? Quanto tollera le regole di casa come il mettersi a tavola, andare a letto? La pazienza aumenta se é presente il padre o in asilo? E come gestite i "capricci" tipici dei terribili due anni?
@@Psicologo_Video_Feedback a tavola mangia da solo. Al nido è perfetto, se il cambio pannolino o l'inserimento nel seggiolino lo fa il papà, lui sta buono. I capricci dei terribili 2 provo a gestirli con tutti i buoni propositi del mondo, la dolcezza, gli parlo abbassandomi alla sua altezza, provo a convincerlo cercando di giocarci e farlo ridere..ecc... È da prima della sua nascita che faccio scorpacciate di consigli di psicologi e educatrici ascoltati qui sul web.. Ma in determinati momenti, non esiste soluzione!
@@simonailschannel9231 Allora deve cambiare dieta, basta scorpacciate di consigli generici.
Buongiorno la mia bimba di 11 mesi ha giorni che nonamgia nulla,chiude proprio la bocca...io le ho sempre proposto cose diverse e con gioia ma non c e verso e questo mi preoccupa.. è magrina xchè beve per lo più latte ma vispa..si fa capire molto bene ...non so che fare e temo di aver sbagliato tutto😢
Capisco. Se il video non le ha suggerito strategie mi scriva in privato, le rispondo volentieri quando riesco. Ho in cantiere ,fino a esaurimento posti, un attività gratuita che penso le possa interessare☺️
Ho lo stesso problema non so cosa fare, ormai sono circa 2 settimane😫😨
L'età della bimba?
Anche noi abbiamo una bambina di 16 mesi ed è da quando ha 2 mesi che in macchina non ci vuole stare.. partendo già dal metterla nel suo seggionino.. con la mia compagna non c'è proprio verso, inarca la schiena, tira braccia e gambe, e di dimena in continuazione.. poi ci provo io e smette di piangere e si fa mettere nel seggiolino immediatamente senza far storie.. poi la macchina parte e iniziano immediatamente i pianti, e abbiamo massimo 15 min di autonomia, prima che il pianto diventi inconsolabile.. abbiamo provato di tutto in questi mesi, cambiato seggiolino, cambiato verso e messa in senso si marcia, cambiato il tipo di distrazioni in macchina, provato a farla guardare anche fuori dal finestrino.. e ovviamente provato anche parlandole e cercando di darle sicurezza.. poi questo problema lo abbiamo ovunque su qualsiasi cosa le possa dare "costrizione", dal seggiolone per la pappa, al seggiolino per la bici, al passeggino, al triciclo.. qualsiasi cosa che preveda una seduta e una possibile "cintura".. infatti pensiamo che il suo problema sia proprio il fatto che ha paura o le da fastidio essere legata
Se ha paura ci si può lavorare con il gioco strutturato. Una modalità di gioco adatta per stimolare oltre al coraggio tante altre competenze nel bambino. Se il problema, anche con la modaità di gioco efficace permane, allora siamo all'interno di una difficoltà "sensoriale": in quel caso occorre usare altre strategie (nella mia esperienza questi ultimi casi sono più rari).
Cosa intende per "gioco strutturato", per stimolare il coraggio e altre competenze del bambino?
@@matteopomiato7882 un tipo di gioco che, in base alla situazione, permette di capire il bambino e aiutarlo nella crescita. Me lo chiedono in tanti, farò un video sul tema (appena possibile 😅)
Ho lo stesso identico problema il nostro bimbo ha 18 mesi mai avuto problemi e ora da circa 3 settimane non ne vuole sapere di mettersi nel seggiolone o di esser legato per mangiare..soluzioni?
Soluzioni non sono possibili senza conoscervi.Suggerimenti si, leggi i commenti che ho scritto in risposta alle tue stesse domande fatte da altri genitori.
Non so linglese
Può trovare i sottotitoli in inglese se li attiva.
Il mio bambina irrigidisce sempre il suo corpo quando piange. Si piega all'indietro e mette il petto in avanti.come curva. Piange molto. Quando h sogno , quando ha fame, lo fa.e'normle .La sua età è di 3 mesi e 3 settimane.
il pianto inconsolabile preoccupa tutti i genitori. Di solito dopo i 3-5 mesi il pianto diminuisce.😊
Grazie Professore! Stavo cercando video sulla genitorialita' positiva in Italiano e mi e' capitato di vedere questo. Vivo negli USA, parlo italiano a mio figlio di quasi 4 anni e quindi sto cercando esempi di linguaggio di genitorialita' positiva in italiano. In particolare esempi di "related consequences" ex. se non ti lavi i denti dovremo rinunciare a mangiare dolci finche' non decidi di lavarti i denti e respectful consequences without blame, shame, pain. E in questo viaggio di apprendimento di un nuovo linguaggio per me, mi rendo conto come nella lingua italiana la brutalita' verbale e' tollerata, anche quella fisica in realta', perche' rabbrividita sento alcuni che ringraziano i genitori per avergli dato i ceffoni. Vedo che per alcune mamme americane viene naturale usare un determinato linguaggio rispettoso del bambino perche' evidentemente c'e' un diverso approccio gia' da alcune generazioni. Tuttavia si puo' imparare qualunque sia la cultura da cui si provenga. E' difficile rinunciare ai modi di fare, perche' la cultura spesso e confusa con l'identita' e si ha paura di perdere qualcosa, ma tutto cio' e' essenziale per divenire better human beings :)
Grazie per la sua testimonianza. Interessante prospettiva transculturale😊. Donerà a suo figlio, oltre alla ricchezza del bilinguismo, un esperienza concreta che "cultura" non significa necessariamente "identità".
Grazie per l'incoraggiamento. Spero in altri suoi nuovi video nel futuro!
@@ElisaScipioni grazie, ci sto lavorando nei ritagli tra famiglia e lavoro😅
Sono un papà. Grazie per il suggerimento, lo userò di certo.
Io non so come fare, il mio bambino ha 3 anni e mezzo, è sempre stato nel seggiolino senza problemi a patto che non si aprisse il finestrino dal suo lato, paura questa che gli è venuta nel periodo che qui nel catanese è caduta la terra dell'Etna e finendo nelle fessure del finestrino faceva un rumore stridente che a lui faceva paura. Comunque con l'inizio della scuola d'infanzia, dopo circa una settimana sono iniziati i problemi, i primi giorni andava contento, poi ci sono stati degli episodi di bambini un po' aggressivi che hanno dato morsi ad alcuni compagnetti e non so se sia stato l'aver assistito a questi comportamenti che hanno scaturito in lui certe paure compresa quella del seggiolino. Quando dobbiamo uscire non appena gli metto il giubbotto inizia ad avere ansia inizia a dire che vuole stare in braccio a mamma e più ci avviciniamo all'auto più la paura aumenta e se apro lo sportello del lato seggiolino e provo a metterlo si aggrappa a me con tutte le forze, con le braccia e con le gambe, inizia a tremare ed è spaventatissimo. Sono costretta a sedermi con lui dietro e non ci allontaniamo mai troppo perché ritengo pericoloso farlo stare in braccio seppur nel sedile posteriore. Spero mi dia un consiglio, grazie
Mi.scuso per il ritardo nella risposta. In 3 mesi spero il comportamento si sia regolato. Se non fosse passeggero oggi avrebbe difficoltà in altri ambiti come il gioco con i compagni, il sonno e forse il cibo. Nel caso mi scriva pure.😊
Bel msm giochi facili a costo zero
Non servono giochi complessi o costosi . L'importante è il saper giocare! Msm 🤔 erorre di battitura o acronimo che non conosco ?
Mo
Ciao Fabrizio, avrei voluto rispondere alla tua mail ma apparentemente non è raggiungibile: "Your message wasn't delivered to psicologo@fabrizioguidi.it because the domain fabrizioguidi.it couldn't be found. Check for typos or unnecessary spaces and try again."
fguidi.ge@gmail.com ma se preferisci chiamami sul mobile. Con numero oscurato per evitare il mobbing :-).
Io non voglio più figli I miei mi hanno distrutto di grida e lacrime ,piangevano 24 ore su 24 Niente più figli Mai più infarti………………
Capisco. Il pianto del neonato é stato costruito dalla natura proprio per stressare gli adulti. Poi se sono due lo stress é doppio, forse hai dei gemelli?
👏👏
Grazie :-)
A me il gioco fa paura..non so come si gioca e non ho mai giocato da bambina..la mia paura più grande è di non essere in grado di essere una brava madre..di non sapermi rapportare nel modo giusto..di lasciare traumi..di rovinare la sua vita
Cara Giordana, Dal tuo messaggio si sente tutto il timore che hai come genitore. Una “brava madre” si pone domande per prima cosa. Di certo le domande non ti mancano🙂 *Facciamo chiarezza.* Per lasciare traumi serve molto di più di non saper giocare. Tuo figlio/a troverà altri adulti tra i familiari o nella scuola per riempire questo tuo limite. Piuttosto si perde una grande opportunità per la vostra relazione. Quando sarai pronta vedrai che cercherai le soluzioni più adatte per te per migliorare nel gioco e negli altri aspetti su cui vuoi capire di più.💪
@@Psicologo_Video_Feedback la ringrazio per la risposta..io l'infanzia l'ho sempre vista un incubo , per questo ho paura di lasciare traumi..ne ho avuti da bambina da genitori anaffettivi. Purtroppo prima non c'era tutta questa informazione e attenzione per il figlio. Sono in attesa del primo figlio e già ho paura di non volergli abbastanza bene proprio in base al rapporto con mia madre
@@giordanaesposito5213 non direi "purtroppo " ma per fortuna c'è l'informazione. Il problema oggi é selezionare quella giusta : basata sulla scienza dello sviluppo. Il trauma passa da una generazione all altra ma con i giusti strumenti e intervenendo tempestivamente si blocca il passaggio. La psicoterapia dell' adulto aiuta, certamente, ma può non bastare.
Il professore ha perfettamente ragione: le coliche non centrano un cazzo con tutti i pianti del bambino. Lo dico x esperienza mia, è facile dire da genitori ogni volta che piange"sara una colica", comodo perché a volte non si ha la pazienza per creare empatia tra genotore-figlio. Lo so non è facile ma nn si può sempre avere la scusa delle coliche
Grazie Jessy del commento. Spesso i genitori non sono aiutati a vedere la cosa da una prospettiva più ampia. Si potrebbero evitare tante notti insonni 🛌
Scusate ma chi non sa l'inglese?🙈
Ciao Serena, grazie del commento. Il video è sottotitolato in Italiano: devi andare in basso a destra dello schermo e cliccare sula simbolo della rotellina. Si apre un menu e scegli i sottotitoli in italiano😅. Non quelli "autogenerati" mi raccomando.
Perche la mia bambina di due mesi piange sempre disperata dopo aver preso il biberon? Poi vuole continuare a mangiare ma piange e poi non riposa mai piange sempre. Io ormai ho paura a darle da mangiare.
Cara mamma, il pianto inconsolabile é una fonte di stress fortissimo per i genitori. Non é un carattere difficile, quello si forma nei primi anni. Occorre capire come si svolge la giornata della piccola e soprattutto agire prima che le piccole paure creino dei circoli viziosi che potrebbero incidere nella personalità futura della piccola.
Mia figlia ha 11 mesi e non vuole stare sul seggiolino auto, piange ininterrottamente.
11 mesi è un età precoce per le crisi di rabbia, guarda che non abbia difficoltà anche in altre situazioni.
Anche la mia bambina non vuole stare i macchina ma lei è più piccola ha appena 3 mesi, come posso fare? Sono disperata!!
Ciao Eleonora,ogni caso è un po' diverso. Ha 3 mesi occorre capire se è presente il pianto inconsolabile prima di poter ragionare su cosa fare. Trovi un mio video per valutarlo da sola in modo approssimativo.
Alcuni bambini piangono infinitamente più di altri! È proprio questione di carattere ! Un neonato che piange molto poi è un bambino che si lamenta molto. Fatto esperienza con il mio!
Grazie per la tua esperienza Silvia. Il carattere si costruisce nei primi 5 anni di vita. Purtroppo i genitori ,spesso, non ricevono le informazioni per agire su di esso prima che si consolidi!
Ora ho i figli grandi, spero di aver fatto bene
Bravissimo
grazie!
No niente, non riesco a prendere sonno. Mi sono dovuto rivedere il video. Mi sono posto le domande che lei fa alla fine. Io e mia moglie amiamo questa bimba alla follia, l'abbiamo voluta e ci riempie di gioia. Abbiamo anche i nonni che ci aiutano a gestirla, e viene allattata con latte materno. Ma lei ogni giorno piange disperata per le coliche ( che esistono! Cazzo se esistono!) Si irrigidisce, si contorce e quando può scoreggia se ci riesce altrimenti continua a piangere. Vederla così ci fa stare tutti male, anzi malissimo e le proviamo tutte! Tutte! Per farla stare meglio. Facciamo i massaggi, diamo i fermenti, la Poggio sulla mia spalla, le do le pacche sulla schiena, regolarmente saliamo e scendiamo le scale di casa (unico rimedio che funziona davvero per farla smettere di piangere!). Io non so se lei é padre ma se é psicologo della genitorialità o come vuole definirsi, immagino che almeno un figlio ce l'abbia. Quindi dando per scontato che lei sia padre mi rifiuto di pensare che suo/suoi figlio/a/i abbiano mai sofferto di coliche (il che é possibile perché alcuni bambini non ne soffrono) perché se mai lei avesse dovuto patire quello che io e mia moglie stiamo patendo da quando é nata questa creatura non le sarebbe mai venuto in mente di fare un video del genere. Comunque capisco anche che lei debba sponsorizzare la sua attività anche perché anche io come lei sono un professionista della salute (dentista) e ho bisogno di sponsorizzarmi, ma se posso darle un consiglio la esorto a non creare dei titoli ad effetto solo per richiamare l'attenzione sul suo canale, specialmente quando si tratta di temi importanti come la salute. Glielo dico con tutta sincerità, non le giova e soprattutto può essere nocivo per coloro che non hanno le basi e la capacità per comprendere delle nozioni complesse come quelle mediche .
Aggiungo che nostra figlia é perennemente o in braccio a me o a mia moglie perché di stare sdraiata non me vuole sapere altrimenti inizia a piangere come una matta. Premetto che ha 2 mesi e mezzo di vita. L'unico modo per farla stare sdraiata é accomodarla quando sta dormendo profondamente.
Ecco, se mi ha seguito fin qui mi permetto di farle notare come il tono dei suoi commenti si sia modificato. Mi pare, forse sbaglio, che da una rabbia iniziale, comprensibile ma quasi cieca, sia passato ad un atteggiamento più riflessivo ponendo ottimi quesiti, con una rabbia diciamo più modulata, ed infine, mettendosi in un atteggiamento di osservazione dove ha tratteggiato un quadro più personale, come l’età di sua figlia ed i rimedi provati. Se si riconosce in questo percorso posso dirle che sua figlia è già avvantaggiata, gode di un genitore capace di regolare le proprie emozioni al servizio di uno scopo. Spero di averle suggerito che, coliche è una diagnosi di esclusione meglio definita come :” the extreme of the distribution of fuss/cry duration”. doi.org/10.1016/j.jpeds.2017.02.020 Quanto piange la bambina rispetto alla “norma” è il punto. Le virgolette sono di nuovo d’obbligo in quanto i percentili del pianto non sono ancora validati come lo sono i percentili di peso e altezza. La quantità di pianto, come sa benissimo, rappresenta un fattore di stanchezza, frustrazione e stress per la famiglia, anche se da un punto di vista pediatrico risulta benigno e spesso limitato ai primi tre mesi. Valutare quanto piange il bambino in termini di minuti e confrontarlo con la curva “normale“ è il primo passo. A tal proposito le propongo il corso: Basta piangere! Coliche e pianto inconsolabile dei bambini. www.udemy.com/basta-piangere-coliche-e-pianto-inconsolabile-dei-bambini/?couponCode=CRISSANTI Troverà gli approfondimenti e delucidazioni sul pianto eccessivo ed esempi su cosa si intende per relazione efficace con un videofeedback di un video padre neonato Tra gli argomenti: - La regolazione fisiologica del pianto - La sincronia genitore - bambino (Videofeedback) - Suggerimenti per il genitore - Materiali scaricabili: Diario del pianto, To do list e curve del pianto Non ho la pretesa di risolvere la sua situazione con un videocorso, solo dare maggiori dati alla sua famiglia per fare scelte consapevoli ed informate. Durante il corso è possibile fare domande e scaricare materiale, basato sulla ricerca recente, per valutare la quantità di pianto nei primi tre mesi. Il corso gode della formula soddisfatto o rimborsato entro 30 giorni di Udemy : support.udemy.com/hc/it/articles/229604248-Rimborso-di-un-corso Il corso lo trova a questo link: www.udemy.com/basta-piangere-coliche-e-pianto-inconsolabile-dei-bambini/?couponCode=EMERGENZACOLICHE
Sono le 2 del mattino e sono appena riuscito a mettere a letto mia figlia dopo l'ennesimo attacco di coliche. Giro il web in cerca di soluzioni per fargliele passare e poi vedo questo video dove mi si vuole convincere che le coliche non esistono e che dovrei insieme e mia moglie interrogarmi sul come viene allattata nostra figlia ed il loro rapporto sociale. Inutile dire che mi verrebbe da prendere il cellulare e lanciarlo dalla finestra ma mi astengo dal farlo perché purtroppo mi serve per lavoro. Allora per sfogare la mia rabbia data dalla visione di questo video decido di commentare e dire a colui che ha creato questa scemenza cosa ne penso. Prima di tutto vedo che dalla pagina UA-cam colui che parla é uno psicologo e non un pediatra, in secondo luogo si fa parlare un pediatra in cui di punto in bianco viene effettuato un taglio (mascherato pure male) durante la sua intervista dove afferma che "l'intestino non c'entra un cazzo". Alla faccia della classe del professore ma lasciamo perdere. Quindi vediamo di essere chiari. Mia figlia sta bene, sorride, mangia e dorme ma durante il giorno ha degli attacchi di pianto isterici che dopo qualche minuto si placano. Durante questi pianti si contorce come un serpente, ha una pancia dura come il marmo ed emette scoregge a non finire. E dopo tutto questo mi venite a dire che i suoi sono problemi dovuti al suo rapporto con me e sua mamma?? Poi sta storia che "in Africa non esistono le coliche" me la dovete proprio spiegare. Cosa avete fatto? uno studio scientifico a doppio cieco per verificare se esistevano o no le coliche in Africa? Avete mai pensato che in Africa hanno così tanti problemi che magari sentire piangere il bambino é l'ultimo dei pensieri? Forse chiamano un medico quando sono proprio agli estremi? Per rispetto dei genitori e dei pediatri quelli seri fate il favore di cancellare questa puttanata di video o se proprio volete avvalorare questa tesi abbiate la decenza di linkare in descrizione articoli scientifici di rilevanza. L'opinione di un professore (di cui si conosce solo una parte visto che il video é tagliato) non determina la realtà scientifica su cui si basa la medicina. Finisco col dire che un video del genere non fa altro che far sentire in colpa (inutilmente) dei poveri genitori che si fanno il mazzo per fare stare bene il proprio figlio/a. Bene ora che mi sono sfogato spero mi ritorni il sonno che questo video del cazzo mi ha fatto perdere.
Lei scrive: “colui che parla é uno psicologo e non un pediatra” Lo psicologo della genitorialità interagisce con il pediatra in merito ai fattori legati allo sviluppo socioemotivo infantile ed alla relazione genitore-bambino in un ottica attenta anche agli aspetti culturali della genitorialità. Lei scrive: si fa parlare un pediatra in cui di punto in bianco viene effettuato un taglio (mascherato pure male) Nessun taglio mascherato male.I tempi di internet obbligano a delle scelte. Il prof. ha avuto modo di vederlo prima della pubblicazione per approvarlo. Lei scrive: dovrei insieme e mia moglie interrogarmi sul come viene allattata nostra figlia ed il loro rapporto sociale? Come tanti aspetti dello sviluppo infantile sono in gioco diversi fattori, pediatrici e psicosociali (relazionali e culturali). Per questa complessità anche i pediatri che si occupano unicamente di probiotici suggeriscono interventi graduali partendo da quelli biologici fino ad arrivare a quelli comportamentali in quanto: ” L’attenzione alla relazione genitore - bambino in età precoce è importante (non solo mamma ma la famiglia, non solo le relazioni ma le abitudini culturali, inciso aggiunto).Interventi di supporto alla famiglia rappresentano il primo passo per trattare le coliche infantili (traduzione mia) “ pdfs.semanticscholar.org/3e60/9df754d40209777ff9a9c575a53b418cf53a.pdf Le sto citando, peraltro, autori che sostengono principalmente interventi medici. Gli stessi autori, infatti, con interventi di supporto alla famiglia, si limitano alla rassicurazione o poco più: questo è il tema. Spesso ai genitori esausti per il bambino con pianto eccessivo (di come valutarlo ne parliamo all’ultimo commento ) non basta la certezza che non ci sia una causa medica sottostante e che dopo il terzo-sesto mese di vita il pianto si ridurrà. Inoltre in letteratura cominciano ad esserci indicazioni che il pianto eccessivo può avere conseguenze a lungo termine. Canivet C, Jakobsson I, Hagander B. Infantile colic. Follow-up at four years of age: still more ‘emotional’. Acta Paediatr 2000; 89:13-17 ; Excessive infant crying doubles the risk of mood and Behavioral problems at age 5 Child Adolescent Psychiatry (2017) 26:293-302 ; Excessive crying at 3 months of age and behavioural problems at 4 years age: a prospective cohort study J Epidemiol Community Health. 2015 Jul; 69(7): 654-659. Lei iscrive :“Poi sta storia che "in Africa non esistono le coliche" me la dovete proprio spiegare”. … Senza scomodare l’Africa ci sono evidenze riguardo la differenza di pianto a seconda dei paesi, cito: “differenze nei paesi (riguardo alla quantità di pianto nei primi 3 mesi, inciso aggiunto) appaiono robuste…Tuttavia possiamo solo speculare sul perché di queste differenze” doi.org/10.1016/j.jpeds.2017.02.020 Gli autori speculano che, insieme a variazioni genetiche, fattori sociali e relazionali possano rendere conto delle differenze in quantità di pianto. Insomma si ribadisce che non è un fatto strettamente biologico. Scrive: Far sentire in colpa (inutilmente) dei poveri genitori che si fanno il mazzo per fare stare bene il proprio figlio/a. L’articolo che le ho citato prima, porta come esempio statisticamente rilevante di differenze culturali la Danimarca. Gli infanti Danesi hanno molte meno “coliche” rispetto al resto dell’Europa e agli USA. Se guarda i dati di Save the children la Danimarca è tra le nazioni migliori dove essere mamma. www.thelocal.dk/20150505/denmark-fourth-best-place-to-be-a-mother. Questo per considerare anche gli aspetti culturali della genitorialità e non ridurre tutto a “colpa dei genitori” o genitori malati. La psicologia deve ancora scontare la terribile bufala dello psichiatra B. Bettelheim che considerava l’autismo legato al cattivo comportamento materno, coniando il termine “madri-frigorifero”. Non cerchiamo genitori colpevoli ma informazioni. Lei pensa siano colpevoli di causare carie ai figli i genitori che non conoscono l’effetto dello zucchero presente nelle bevande gassate e nelle gommose? Genitori che magari li usano, come hanno visto fare dalle insegnati della scuola d’infanzia, come premio o confort food ? In Danimarca, non ci sono madri più brave, solo si pratica un sistema di cura diverso definito dalla ricerca “cura "prossimale”. In Giappone, anche li ci sono meno coliche, praticano il sonno condiviso. Insomma occorre allargare le vedute, non solo a questi aspetti culturali ma anche a quelli relazionali come già detto. Uscire dalla scatola della psedudospiegazione "gas nel pancino", senza però entrare in quella del "cerchiamo il cattivo genitore". Il punto, per concludere questa seconda parte, non è coliche gassose o genitore colpevole ma quanto pianto del bambino sia “normale” noti che è virgolettato :-). La aspetto nel suo ultimo commento.
2 0 1 9
unagina 07 sono contento ti sia piaciuto il video, ma è del 2 0 1 7 almeno🙂
ADELE❤
Ciao Cate, Si ci sono i sottotitoli, vai sull' icona della rotellina- a destra in basso dello schermo - e seleziona Sottotitoli: italiano. Dovresti vedere il video con i sottotitoli.
E per chi non sa l’inglese ???? Qualche sottotitolo?
E l'aria nella pancia cosa sarà mai un rumore di sottofondo?! Ma va..
Buongiorno Stella, grazie per il tuo commento. Il prof. intende che l'aria è "conseguente" al pianto inconsolabile, avviene in concomitanza, non è sempre e solo la "causa" del pianto.
Il titolo del video é "Le coliche non esistono"! Nel video si afferma che " in Africa non esistono". Nel video il professore afferma" l'intestino non c'entra un cazzo". E poi tirate il culo il indietro dicendo che l'aria non é l'unica causa? Complimenti, bella pagliacciata.
Buongiorno Irofuba. Le rispondo dividendo in tre parti la mia replica, avendo sollevato Lei diversi temi. (Questa la prima, le altre due parti le trova in risposta agli altri suoi commenti) Lei scrive: “…dicendo che l’aria non è l’unica causa…”. Come potrà vedere nel mio commento a Stella Sagittarius ho messo “causa” tra virgolette. Questo perchè ad oggi non esiste una causa riconosciuta del pianto eccessivo. Non sono le coliche gassose nè la relazione con il genitore. Le cito uno dei tanti articoli: "Nonostante 50 anni di ricerca la sua (della colica) patogenesi non è pienamente compresa…L’eziologia del pianto infantile è multifattoriale" (traduzione mia) f1000research.com/articles/7-1426. Oggi i ricercatori si dividono tra chi definisce il pianto inconsolabile come “coliche” e chi lo definisce come “pianto eccessivo” senza altre specificazioni proprio per sottolineare la natura ignota della causa. Diversi ricercatori concordano che occorra considerare i fattori di regolazione emotiva. Kurth E, Kennedy HP, Spichiger E, Hösli I, Zemp Stutz E (2011) Crying babies, tired mothers: what do we know? A systematic review. Midwifery 27:187-194. doi.org/10.1016/j.midw.2009.05. 012 Kaley et al. 2011; Kaley F, Reid V, Flynn E (2011) The psychology of infant colic: a review of current research. Infant Ment Health J 32:526-541. doi. org/10.1002/imhj.20308 Korean J Pediatr. 2011 Jun;54(6):229-33. Excessive crying: behavioral and emotional regulation disorder in infancy. Questi fattori riguardano lo scambio interattivo emotivo e comportamentale del genitore con il bambino, in alcuni video del mio canale ne mostro qualche esempio. Questo video, nella sua brevità, può solo stimolare un dibattito. Oggi i genitori vedono unicamente il fattore biologico. Si propongono probiotici o cambi di dieta quando una review Chocrane (2019), sull’effetto dei probiotici, dichiara : fanno poca o nessuna differenza nell’occorrenza delle coliche infantili, possono ridurre la durata del pianto”. www.cochrane.org/CD012473/BEHAV_probiotics-prevent-infantile-colic . La aspetto nel suo secondo commento :-)
Confermo
mery Minecraft grazie, cosa confermi in particolare ?
Bene, facci sapere come va!
Grazie infinite, proviamo!
Bel video
Grazie Antonella. La relazione madre bambino è piena di sfumature meravigliose :-). Cosa ti è piaciuto di piu?
Che bello hai fatto molto piacere tutti grazie esa que tanto tanto pechera
Grazie Fabrizio, i tuoi video sono molto utili ed e stato un piacere e anche istruttivo participare!
Prego! L'esperienza del videofeedback sempre lascia qualcosa di istruttivo, spesso anche piacevole :-)
Dispositivo che informa alla mamma ed al papà che il bimbo è in auto : ua-cam.com/video/FTs8XOH7X3Y/v-deo.html
Grazie al Dottor Guidi per questa risposta esaustiva, non avevo mai considerato il problema da questo punto di vista, ma ora ci farò caso... perché non ho proprio niente di cui vergognarmi, anzi, spero , in futuro, di diventare un esempio per mia figlia ❤️
Grazie a te Denise, il tuo esempio sarà di utilità per tante altre mamme :-)
E' bello il video. Non sapevo di fare tutte quelle cose che descrivi!
Si Sara, quando mostro ai Genitori un video spesso sono sorpresi. Cosa ti ha colpito di più?
Gracias gracias gracias este tumulto última