Attenzione che il termine SENSEI 先生 non lo si può usare su stessi, perché è un termine onorifico: si usa, per rispetto, solamente verso gli altri. Su se stessi sarebbe un po' come darsi del dottore. E' strano per gli italiani, figuriamoci per i giapponesi.
I ricordi dei Promessi Sposi letti in età adolescenziale sono pessimi. Ho avuto il coraggio si rileggerli qualche anno fa, ormai ultracinquantenne, ed ho trovato il romanzo uno delle letture più belle che abbia mai fatto.
Sono abbastanza convinta che, quando Manzoni scrive che Renzo ha voluto far studiare tutti i suoi figli, sta semplicemente completando il percorso di maturazione di questo personaggio che ha provato sulla propria pelle le conseguenze dell'essere in balìa di chi ha studiato di più
Bellissimo commento …A questo proposito ,..voglio ricordare …Gianni Rodari “Vorrei ..che tutti imparassero a leggere e scrivere …non perché diventino letterati ..,ma perché nessun uomo sia schiavo …di un altro uomo !!!Grazie …Rodari …delle tue belle parole !!!!!!
Classe 1956, posso dire che proprio a 15 anni, studiando i Promessi Sposi al liceo, ho imparato a scrivere. Ne ho "afferrato" il ritmo, la costruzione, la musicalità. Un capolavoro, una vera scuola su come un pensiero diventa letteratura.
Io ho letto i promessi sposi a circa 60 anni. Io comunque un libro lo leggo sempre 2-3 volte. La prima per la trama, la seconda volta per conoscere i personaggi e la terza volta per particolari che sfuggono spesso e volentieri in prima battuta. Né sentivo sempre parlare, ma a scuola leggevo altri libri essendo in un collegio di suore. Poi con la vecchiaia e difficoltà a leggere causa la vista, sono andata a cercare audiolibri gratis su youtube e mi sono imbattuta nei Promessi Sposi di Ménéstrandise. Garantisco che anziché leggerlo a scuola lo avessero fatto leggere a questo lettore, sarebbe diventato un libro di successo anche per i 17enni. Io lo adoro.
Per quanto anche a quindici anni non fossi religioso, io a scuola lo ho adorato, e dopo quasi cinquant'anni lo adoro ancora. Quanto a "Renzo volle" non è solo il fatto che indubbiamente certe espressioni sono legate a un immagine di "capofamiglia cui spettano le decisioni finali" rispondeva al diritto e al linguaggio comune, ma anche il fatto che nelle vicende del romanzo è Renzo, più che Lucia, a vivere nella propria esperienza concreta il ruolo dell'ignoranza come strumento di oppressione sociale. Nelle vicende di Lucia i "poverelli" sono oppressi soprattutto perché i potenti hanno la forza, in quelle di Renzo soprattutto perché non sanno.
Sono pienamente d'accordo. Quando l'ho studiato qualche anno fa ho odiato principalmente l'imposizione della lettura (questo capitolo entro questo giorno, interrogazione...) perché la scuola Italiana notoriamente fa schifo e ti fa odiare le materie. Il Romano, al contrario, l'ho trovato davvero Superbo. Consiglio a tutti di leggerlo individualmente e di recuperare altre opere di Manzoni
Riflessione davvero interessante, grazie per averla condivisa. Io pur avendo studiato negli anni 70 non ho mai detestato I promessi sposi, anzi, però capisco di averlo letto in modo convenzionale, ora desidero approfondire.
Rileggo i Promessi Sposi quasi tutti gli anni, e’ un romanzo straordinario!! A ogni rilettura mi casca l’occhio e mi si ferma l’attenzione su qualche pagina che prima si era letta di fretta, e ogni volta si scopre un fiore nuovo, o per meglio dire lo si osserva con più riguardo.
Lo lessi in V Ginnasio. E seppur collegato ad interrogazioni della mia Professoressa, interrogazioni sempre buone, amai questo grande Romanzo Storico. Mi andai a cercare in libreria Walter Scott per leggere romanzi storici. Il genere mi affascinava. È sempre sul comodino. Ed 1 o 2 volte al mese ne rileggo un brano. Ho sempre amato il Manzoni e il suo Romanzo storico. Cosa perde chi non lo legge con amore!
Ho letto il romanzo a 13/14 anni prima che fossi costretto a leggerlo al ginnasio. Manzoni è stato un compagno prezioso per tutta la vita da studente e da insegnante.
Aggiungo che, se lei facesse una puntata dei suoi video dedicata ai Promessi sposi, dal punto di vista non solo storico ma anche letterario, molti sedicenni si appassionerebbero. Mio figlio ha 16anni e segue i suoi video di storia con grande interesse. La materia certo lo appassiona ma è il modo con cui lei propone gli avvenimenti e i fatti che lo cattura. Aspettiamo un suo video sui Promessi sposi dunque!!!😃
Ogni volta che leggo "Manzoni" provo sia amore che disappunto. Ho letto il romanzo la prima volta alle medie, edizione ridotta, e poi in versione integrale alle superiori. Il disappunto è sempre nato dalla conversione del Manzoni che non mi ha mai convinto. Mi ha sempre dato l'impressione di essere poco sincera. Sia chiaro, parlo di sensazioni di un ragazzo che si è sempre dichiarato ateo e nulla più. Ma la voglia di averlo davanti a me per chiedergli se davvero si fosse convertito è sempre stata enorme. Al tempo stesso ho sempre amato il romanzo e ancora quando piove e mi trovo senza ombrello rimango volentieri sotto l'acqua vedendola come la pioggia purificatrice della Provvidenza. Amo questa contraddizione che mi scaturisce e lo devo al Manzoni. Questo video mi ha fatto venire voglia di leggere il libro di Bizzocchi e di rileggere "I Promessi Sposi"
Per i ragazzi la lettura dei Promessi sposi può risultare noiosa ma a volte dipende anche dai professori. Sono stato un cattivo studente ma ho avuto la fortuna di aver avuto dei professori veramente preparati. Parlo dei primi anni '60. Una generazione di insegnanti bravi e liberi che sono riusciti a farmi apprezzare persino i Promessi sposi.
Dall' Australia, mille grazie a Voi tutti. Interessante la parte grammaticale, la frase che resta ancora oggi con me e' "La disgraziata rispose" con riferimento alla Monaca di Monza. Trovo che il filo conduttore del romanzo letterario non e' stato commentato: "La Provvidenza Divina" e' centrale nel lavoro del Manzoni. Quando vado a Forlì' vado in Piazza Saffi, li' all'angolo c'e' una farmacia. La proprietaria era la mia Prof d'Italiano. Indimenticabile! Come il Prof Barbero ha detto I Promessi Sposi e' divertentissimo. Devi avere l' insegnante giusta, con un grande senso d'umore, capace descrivere i personaggi con tale chiarezza che veramente questi saltano fuori dalle pagine. La Prof ci faceva morire dal ridere, ricordo ancora l'incontro di don Abbondio con i bravi strategicamente piazzati vicino a/seduti su un muretto per bloccare il suo cammino. Pensieri tumultuosi si accavallano nella mente di Don Abbondio l'incontro e' inevitabile e la sua paura diventava tangibile, presente in classe. Meravigliosa, meravigliosa Prof. Grazie. Si', ho ancora il libro (1960).
Molto interessante questo confronto. Mi piacevano molto i " Promessi sposi" anche se ero molto giovane e all'epoca, nella mia scuola, non abbiamo saltato una virgola. L'insegnante li fece leggere completamente anche in classe e poi compito scritto per commentare. Li ho riletti altre 2 volte da adulta. Mi piaceva anche perché Manzoni mi sembrava un tipetto dal carattere forte. Non l'ho mai considerato un moderato. Grazie per gli ulteriori spunti 🙏👍👏👏👏👏❤️
È stato ed è il mio romanzo preferito, anche da giovane. Portai all'esame di maturità una "ricerca" così si chiamavano le tesine, sull'ironia del personaggio di don Abbondio. Romanzo grandioso!
E’ un romanzo superato …per i tempi attuali …quando …i nostri ragazzi …hanno fretta di crescere in tutti i sensi…L amore …fatto di aspettative …batticuore …attesa …carezze e incontri furtivi …e ‘ superato …ma lo stile di Manzoni ..,le sue pagine …sono una goduria …per chi ama la lettura …oltre a pagine …immortali …quali “Addio Monti “e la creazione di personaggi …unici ..quali Don Abbondio …il card Borromeo ..L innominato !!!
Anche io ho 53 anni, ma stranamente in Seconda Liceo Scientifico ho letteralmente amato praticamente da subito i Promessi Sposi. Me ne sono sempre chiesto il perché, e forse grazie a questa bellissima intervista riesco a darmi dopo tanti anni qualche risposta. Grazie davvero, un caro saluto e tanti auguri, Professor Barbero
Io questo romanzo l'ho studiato alle medie, per me è stato bellissimo immedesimarmi nel racconto, rimasi colpita dallo svolgimento delle situazioni, dove anche chi era in apparenza cattivo, poteva in realtà essere molto umano... Consiglio di farlo studiare ai ragazzi 😁
Manzoni, non è semplice, ma resta un pilastro della letteratura italiana. Questo INTERESSANTE dibattito, fa venire voglia di leggere il libro relativo 👏👏👏👏👏👏👏
La maestra ci faceva leggere "I promessi sposi" in quinta: non mi è mai sembrato noioso , ho apprezzato anche altre opere del Manzoni ,un autore che ha contribuito a formarmi . Sono tanti i brani che ricordo e fra questi "L'addio ai monti " da parte di Lucia ,l'episodio di Cecilia,a dir poco struggente, l'incontro fra Renzo e Azzeccagarbugli, l'assalto al forno e tanti altri che rimangono indelebili nella mia memoria.
Credo che si debba fare i conti anche con la censura . Pensiamo a " Marzo 1821 e alla data nella quale Manzoni lo scrive ", ma non lo pubblica: poteva Manzoni dire apertamente quello che pensava , come succedeva al povero Verdi, le cui opere diventavano altro. In più c'è in Manzoni il problema del male che genera il male anche nelle persone buone: Renzo è buono, ma il male (Don Rodrigo, i bravi, l'Innominato, e anche il pavido Don Abbondio ) lo fanno incattivire e ne sono responsabili, come ha ben sottolineato Salvatore Natoli . Ritengo che i Promessi Sposi ( ma anche la Storia della colonna infame) , letti accanto al voluminoso testo del Ripamonti e al testo "La famiglia Manzoni" di Natalia Ginzburg, sia un grande romanzo che può stare alla pari di Victor Hugo sicuramente , ma anche degli scrittori russi e francesi. Purtroppo abbiamo altri romanzi importanti , come i Viceré di De Roberto ,che non solo non sono letti ma neppure nominati
Nei miei ricordi scolastici il Manzoni e I Promessi sposi ci veniva propinato nella scuola media, quindi a 11-12 anni d'età. Comunque lo ritengo un ottimo romanzo che per i tempi in cui è stato scritto, era molto avanti.
La mia povera professoressa di Italiano del ginnasio me li ha fatti amare. Li recitava letteralmente ogni giorno per noi che in classe partecipavano rapiti alle vicende di questi due giovani in balia di un mondo difficile e di un potente malvagio...
Io l’ho letto a 14 anni, in primo superiore e grazie alla grande prof. Angelini è stata una lettura fondamentale, bellissima e con tanti stimoli di discussione.
io tra i più fortunati......feci il Manzoni nell'89-90, l'anno che uscì la parodia del trio Solenghi-Marchesini-Lopez. Veniva voglia di studiarlo per capire meglio gli episodi in tv a venire 😄 Indimenticabili i tumulti di Milano dopo la peste finiti con i bandieroni rossoneri 🤣..... da ricordare che erano gli anni del Milan sacchiano
Barbero e Bizzocchi parlano di Renzo e Lucia come " due contadini " . E no , non sono " contadini " . Manzoni che conosceva troppo bene la sua Lecco ne fa due operai . Anzi : Lucia è un' operaia di filanda e Renzo un tessitore di seta. Un artigiano insomma . Poi, nella Bergamasca farà carriera e alla fine del romanzo diventa addirittura un piccolo imprenditore . Il Lecchese , infatti, era una zona dove esisteva un'economia , del ferro e della seta , protoindustriale e sia all'epoca di Manzoni che prima l'agricoltura aveva un ruolo marginale. Del resto pure di antenati di Manzoni erano stati dei ricchi industriali del ferro , poi nobilitati . Anche in questo sta la grande modernità e la profonda conoscenza della storia dello scrittore.
L'ho letto la prima volta che avevo 12 o13 anni, poi naturalmente al liceo. successivamente l'ho riletto almeno altre 3 o 4 volte sempre con estremo piacere.
Verso i quattro anni, per merito della zia Elda, maestra d asilo, sorella della mamma, provai le magiche, indimenticabili ore, quando un bimbo, per la prima volta, si rende conto che puo leggere le parole stampate. Non avevo molte distrazioni, ero figlio unico e avevo a disposizione una libreria. Fu cosi che conobbi i promessi sposi e mi parvero un libro di avventure...
Anch'io appartengo al novero di persone che hanno trovato noiosissimo I promessi sposi al liceo, trattato a spezzoni. Per mia fortuna l'ho riletto per intero all'università e ho capito che è un romanzo straordinario!
Io sono sempre stata una controcorrente......seconda e prima superiore (ragioneria) fine anni 70 inizio 80 orario delle lezioni di sabato due ore filate lettura promessi sposi.....lo adorai e lo adoro tutti"oggi Grazie Manzoni P.s stupore nel sapere come si compotassero effettivamente icontadini dell'800.......
Io sono rimasta molto colpita da il confronto tra l'innominato e LuciaMondella, ossia il personaggio più fragile debole vulnerabile contro quello più spaventoso e potente, come lui si sgretoli di fronte a lei . Poi i confronti tra Perpetua e don Abbondio sono arte pura. Come lei lo affronta dopo la questione dei bravi e la scena più esilarante è il loro rientro a casa dopo l'assalto dei lanzichenecchi e il battibecco alla scoperta del tesoro nascosto scovato e rubato.
Bravo Prof. Barbero! condivido, eravamo già entrati nel '68, che sofferenza ... il valore storico però non si discute, senz'altro non lo si può negare o sottopesare. A me è piaciuto tanto l'ironico - in senso pirandelliano - Tomasi di Lampedusa. Se l'uno e l'Alfa, l'altro potrebbe essere l'Omega.
Penso sia interessante raccontare questo: ho avuto un bel disegno originale firmato da Roberto D'Azeglio datato 1837, che raffigurava Don Abbondio e Perpetua in abiti di fine settecento o inizi 800, in uno stile chiaramente satirico. Ricordo che Manzoni fu suocero di Massimo D'Azeglio, fratello di Roberto, e di quest'ultimo fu amico.
Per un francese ( di origine italiana) è quasi incredibile che un tale romanzo sia al centro de " italianità" , Victor Hugo, grande scrittore francese non a la stessa statura. P.s. lo sto leggendo attualmente (Manzoni)
E' un concentrato di tradizione e tradizionalismo cattolico, che comunque è parte dell'italia, inoltre essendo costretti a leggerlo e a sorbirselo a scuola per ore e ore di lezioni con ulteriori noiose spiegazioni e interpretazioni filocattoliche, alla fine, anche se quasi tutti lo odiano, ti rimane in testa, e sicuramente resta come l'impressione che sia una specie di scritto fondamentale. Poi secondo me, più che essere al centro, ce lo hanno messo al centro, a forza di legge dello stato.
Ottimi spunti di riflessione ed analisi dell'opera del Manzoni 😎😁 Personalmente sono stato "preparato" a leggere l'intero romanzo al secondo liceo scientifico... 😅🤣 Poiché in seconda e terza media avevo insegnanti che ci raccontavano con trasporto passionale qst romanzo e leggendo qualche capitolo così ogni tanto e, soprattutto, riassumendo il romanzo in quelle occasioni.... sono arrivato al secondo liceo scientifico con il vento in poppa... 🤣😂 Cioè lo leggevo così tranquillamente che quasi mi piaceva più di altri libri e/o romanzi letti. Naturalmente oggi, rileggendo qualche volta, ho una comprensione e un contesto molto più completo e consapevole del messaggio del Manzoni 😎😁 Credo però che qst risulta normale.... in quanto Professor Barbero, non so se è concorde con me, ogni opera letta in una fascia d'età giovane e poi riletta, magari, dopo 20 anni dà una sensazione nuova o più completa xké nel frattempo noi lettori siamo cresciuti e abbiamo ampliato le nostre conoscenze e, di conseguenza, siamo più obiettivi e critici nel modo più maturo possibile 😁😁
Sono d'accordo con Bizzocchi il romanzo contiene anche una critica severa alle classi dirigenti, e pone al centro del romanzo gli ultimi o comunque quelli che non contano nulla.
A 11 anni alle medie ce lo fecero studiare ma solo alcuni capitoli. Io invece me ne appassionai tamente tanto da portarmelo con me ovunque per leggerlo e sapere come sarebbe finita la storia. Potevo immaginare i personaggi e i paesaggi tanto l'autore fu bravo a descriverli.
Più che moderato Manzoni era un conservatore. Ho giudicato la sua opera strettamente legata per la narrazione e per il linguaggio ai tempi in cui è stata realizzata. Manca di valore universale
Secondo me, barbero è abbastanza cosciente del fatto che del Manzoni nelle scuole se ne è abusato al punto tale da travisare completamente il significato didaddico storico, laico e letterale dell' opera, per sottolineare al livello quasi della banalità solo la visione religiosa e politica dell' autore, questo accanimento ha permesso ad alcuni insegnanti dell' evitare di approfondire altri autori ben più spinosi e le cui opere trattano temi ben più profondi dal punto di vista storico, r sociale dell' umanità del passato
Nel lontano 1972, in quinta ginnasio, il grande prof. Giuseppe Tramarollo, ci lesse, a volte addirittura recitò, in classe tutti i Promessi Sposi. Li commentò, davanti a una trentina di quindicenni a bocca aperta, inquadrando storicamente e sociologicamente un libro che non ho mai, mai considerato, grazie a lui, pomposo e noioso. Addirittura ricordo momenti ilari, quando recitava la poavidità di Don Abbondio, o il ruolo (per altro attualissimo ancora) di Azzeccagarbugli. Certo, sono stata parecchio fortunata.
io "diversamente giovane" ricordo la noia mortale del Manzoni... specialmente la presenza di un dio onnipresente tanto da fare il tifo per l'innominato, don Rodrigo...ecc. era lontanissimo dal mondo di un giovane (giovane di 50 anni fa... figuriamoci dal mondo di un giovane di oggi...)
La superiorità della donna è ovviamente è non per i motivi qui detti, ma perché l'unica che capisce veramente il senso della vita è Lucia. Renzo crede di aver imparato molte cose dalla vita e dagli errori, Lucia comprende che non il senso non è questo, la Provvidenza consiste nel seguire sempre la propria coscienza senza sconti o deroghe.
Io so solo che di tutte le porcate che ho dovuto sorbirmi a scuola , i Promessi Sposi (che ho letto per intero due volte ) reputo sia un capolavoro ed uno dei più grandi romanzi mai scritti. Raggiunge delle vette di lirismo che solo Leopardi mi ha trasmesso. Solo il capitolo dell’Innominato (personaggio ripreso persino dalla fiction italiana) sia una delle pagine più alte della letteratura mondiale . 🤷♂️ Ps: si, sono lombardo, Milanese, ma non c’entra nulla. Non l’ho mai considerato in chiave politica , ma poetica ….
A 14 15 lo trovai mortalmente noioso. Eppure quando arrivó il covid mi venne in mente il corpicino di Cecilia consegnato dalla madre ai monatti. Riletto a 48 anni, l'ho trovato magnifico, scritto in una lingua che non sembra di 200 anni fa.
Guarda caso sto leggendo proprio i Promessi sposi e posso confermare essere anche divertente in tanti episodi.Ho il libro della De Agostini con note a pie' pagina di Genio Pampaloni con e gli episodi sono raffigurati con le stampe proprio del ptttore Gonin.
Avete parlato dell'idea di donna e dell'idea(le) di lingua del Manzoni e avete fatto solo un cenno ironico "alla governante". Emilia Liuti è stato un personaggio storico che meritava più riguardo secondo me, in ispecie se si parla del Manzoni, e in particolare se si parla del Manzoni proprio dalle suddette prospettivei che voi avete indicato. Bella discussione comunque.
caro Bizzocchi, quello che cercava a dire Barbero se poso permettermi e, che popolo che leggeva Promessi sposi nel 900 per ordine di certo Gentile, leggeva testo di storia senza saperne nula di stessa storia....oggi giovani che ano fame di sapere seguendo quello che piccolo-grande Steve Jobs beneficava quello che a detto "stay angrie stay foolish" e io steso mi voglio ritenere giovane nella mente, leggono libro e commentano che cosa sta dicendo questo?piu o meno penso umilmente che qualcosa di simile voleva dire prof.Barbero
Ho letto I Promessi Sposi al liceo scientifico alla fine degli anni '70. Non mi ricordo molto ma potrei dire che mi sembravano "una gran palla" come tante cose imposte, poco scorrevole e complicata la scrittura. Gli sto rileggendo quest'anno 2023, sono all'ultimo capitolo, e li ho rivalutati. A parte la prosa non attuale e qualche termine vetusto, ho apprezzato l'insieme del libro come fosse un romanzo d'avventura.
L'elite francese era soprattutto aristocratica. La libertà sessuale in quella classe era molto più ampia che nella borghesia. E credo di essere nel giusto nel dire che una certa libertà sessuale era anche nel popolo più basso. Fu la borghesia che mise la moralità sessuale al primo posto nel corso dell'800.
Ma come la mettiamo con Gramsci? (Letteratura e vita nazionale pag 72 Einaudi vecchia vecchia). Lui dice che gli umili sono visti da Manzoni con un occhio paternalistico. E su questo ha ragione. Dunque il radicalismo politico dei Promessi Sposi lo vedo un po' sfumato
La professoressa in quinta gennasio diede il tema Chi vorresti essere tra i personaggi dei Promessi sposi scelsi la monaca di Monza per la pietà in quanto costretta a prendere il velo da parte dei genitori per ragioni ereditarie tutto doveva essere per il figlio maschio
come mai il profilo sessuale dei vari personaggi non viene mai considerato . la mancanza di una coppia che funziona avrà condizionato la cultura bigotta e sessuofobica dell'Italia così diversa dalla Francia dove altri Romanzi con personaggi con maggiori passioni e coppie che vivevano l'erotismo hanno segnato l'800. che ne pensa Barbero e l'autore del libro ?
Veramente viene considerato, le opposizioni ad esempio fra la castità di Lucia e la carnalità e passionalità della monaca di monza, basti vedere come vengono rispettivamente descritte. Inoltre va approfondito perché molti personaggi sono realmente esistiti, non sono personaggi totale inventati.
📚 "Romanzo popolare. Come i Promessi sposi hanno fatto l'Italia": amzn.to/3UnWtuR
🟢 Versione Podcast: sptfy.com/MCxg
Attenzione che il termine SENSEI 先生 non lo si può usare su stessi, perché è un termine onorifico: si usa, per rispetto, solamente verso gli altri.
Su se stessi sarebbe un po' come darsi del dottore. E' strano per gli italiani, figuriamoci per i giapponesi.
Uno dei migliori romanzi mai letti. Sempre amati
I ricordi dei Promessi Sposi letti in età adolescenziale sono pessimi. Ho avuto il coraggio si rileggerli qualche anno fa, ormai ultracinquantenne, ed ho trovato il romanzo uno delle letture più belle che abbia mai fatto.
pazzia?
Condivido. A scuola lo detestai, più che altro x la sua visione bigotta. Riletto in età adulta, mi è stato fonte d riflessioni e l'ho apprezzato.
Perché a scuola diventa un obbligo e non più un piacere... Per fortuna io lo lessi l'anno prima di studiarlo al liceo e me ne innamorai ❤❤
E gli audiolibri lo rendono anche più accattivante
Concordo pienamente: anche a me è successo lo stesso.
Sono abbastanza convinta che, quando Manzoni scrive che Renzo ha voluto far studiare tutti i suoi figli, sta semplicemente completando il percorso di maturazione di questo personaggio che ha provato sulla propria pelle le conseguenze dell'essere in balìa di chi ha studiato di più
Bellissima riflessione
Bellissimo commento …A questo proposito ,..voglio ricordare …Gianni Rodari “Vorrei ..che tutti imparassero a leggere e scrivere …non perché diventino letterati ..,ma perché nessun uomo sia schiavo …di un altro uomo !!!Grazie …Rodari …delle tue belle parole !!!!!!
Classe 1956, posso dire che proprio a 15 anni, studiando i Promessi Sposi al liceo, ho imparato a scrivere. Ne ho "afferrato" il ritmo, la costruzione, la musicalità. Un capolavoro, una vera scuola su come un pensiero diventa letteratura.
Io ho letto i promessi sposi a circa 60 anni. Io comunque un libro lo leggo sempre 2-3 volte. La prima per la trama, la seconda volta per conoscere i personaggi e la terza volta per particolari che sfuggono spesso e volentieri in prima battuta. Né sentivo sempre parlare, ma a scuola leggevo altri libri essendo in un collegio di suore.
Poi con la vecchiaia e difficoltà a leggere causa la vista, sono andata a cercare audiolibri gratis su youtube e mi sono imbattuta nei Promessi Sposi di Ménéstrandise. Garantisco che anziché leggerlo a scuola lo avessero fatto leggere a questo lettore, sarebbe diventato
un libro di successo anche per i 17enni.
Io lo adoro.
Quanta bellezza in discussioni del genere ! Grazie ! Siete il meglio di questa nazione ❤
Per quanto anche a quindici anni non fossi religioso, io a scuola lo ho adorato, e dopo quasi cinquant'anni lo adoro ancora. Quanto a "Renzo volle" non è solo il fatto che indubbiamente certe espressioni sono legate a un immagine di "capofamiglia cui spettano le decisioni finali" rispondeva al diritto e al linguaggio comune, ma anche il fatto che nelle vicende del romanzo è Renzo, più che Lucia, a vivere nella propria esperienza concreta il ruolo dell'ignoranza come strumento di oppressione sociale. Nelle vicende di Lucia i "poverelli" sono oppressi soprattutto perché i potenti hanno la forza, in quelle di Renzo soprattutto perché non sanno.
Sono pienamente d'accordo. Quando l'ho studiato qualche anno fa ho odiato principalmente l'imposizione della lettura (questo capitolo entro questo giorno, interrogazione...) perché la scuola Italiana notoriamente fa schifo e ti fa odiare le materie. Il Romano, al contrario, l'ho trovato davvero Superbo.
Consiglio a tutti di leggerlo individualmente e di recuperare altre opere di Manzoni
Riflessione davvero interessante, grazie per averla condivisa. Io pur avendo studiato negli anni 70 non ho mai detestato I promessi sposi, anzi, però capisco di averlo letto in modo convenzionale, ora desidero approfondire.
Ho sempre amato "I promessi sposi"❤
Rileggo i Promessi Sposi quasi tutti gli anni, e’ un romanzo straordinario!! A ogni rilettura mi casca l’occhio e mi si ferma l’attenzione su qualche pagina che prima si era letta di fretta, e ogni volta si scopre un fiore nuovo, o per meglio dire lo si osserva con più riguardo.
Lo lessi in V Ginnasio. E seppur collegato ad interrogazioni della mia Professoressa, interrogazioni sempre buone, amai questo grande Romanzo Storico. Mi andai a cercare in libreria Walter Scott per leggere romanzi storici. Il genere mi affascinava. È sempre sul comodino. Ed 1 o 2 volte al mese ne rileggo un brano. Ho sempre amato il Manzoni e il suo Romanzo storico. Cosa perde chi non lo legge con amore!
Barbero sempre coinvolgente.
👏👏👏
Barbero sei in gamba! Marco da Udine
Ho letto il romanzo a 13/14 anni prima che fossi costretto a leggerlo al ginnasio. Manzoni è stato un compagno prezioso per tutta la vita da studente e da insegnante.
Aggiungo che, se lei facesse una puntata dei suoi video dedicata ai Promessi sposi, dal punto di vista non solo storico ma anche letterario, molti sedicenni si appassionerebbero.
Mio figlio ha 16anni e segue i suoi video di storia con grande interesse. La materia certo lo appassiona ma è il modo con cui lei propone gli avvenimenti e i fatti che lo cattura.
Aspettiamo un suo video sui Promessi sposi dunque!!!😃
Ogni volta che leggo "Manzoni" provo sia amore che disappunto.
Ho letto il romanzo la prima volta alle medie, edizione ridotta, e poi in versione integrale alle superiori.
Il disappunto è sempre nato dalla conversione del Manzoni che non mi ha mai convinto. Mi ha sempre dato l'impressione di essere poco sincera. Sia chiaro, parlo di sensazioni di un ragazzo che si è sempre dichiarato ateo e nulla più. Ma la voglia di averlo davanti a me per chiedergli se davvero si fosse convertito è sempre stata enorme.
Al tempo stesso ho sempre amato il romanzo e ancora quando piove e mi trovo senza ombrello rimango volentieri sotto l'acqua vedendola come la pioggia purificatrice della Provvidenza. Amo questa contraddizione che mi scaturisce e lo devo al Manzoni.
Questo video mi ha fatto venire voglia di leggere il libro di Bizzocchi e di rileggere "I Promessi Sposi"
Grandi Roberto Bizzocchi e Alessandro Barbero. Molto interessante tutto!
Per i ragazzi la lettura dei Promessi sposi può risultare noiosa ma a volte dipende anche dai professori. Sono stato un cattivo studente ma ho avuto la fortuna di aver avuto dei professori veramente preparati. Parlo dei primi anni '60. Una generazione di insegnanti bravi e liberi che sono riusciti a farmi apprezzare persino i Promessi sposi.
Dall' Australia, mille grazie a Voi tutti. Interessante la parte grammaticale, la frase che resta ancora oggi con me e' "La disgraziata rispose" con riferimento alla Monaca di Monza. Trovo che il filo conduttore del romanzo letterario non e' stato commentato: "La Provvidenza Divina" e' centrale nel lavoro del Manzoni. Quando vado a Forlì' vado in Piazza Saffi, li' all'angolo c'e'
una farmacia. La proprietaria era la mia Prof d'Italiano. Indimenticabile! Come il Prof Barbero ha detto I Promessi Sposi e' divertentissimo. Devi avere l' insegnante giusta, con un grande senso d'umore, capace descrivere i personaggi con tale chiarezza che veramente questi saltano fuori dalle pagine. La Prof ci faceva morire dal ridere, ricordo ancora l'incontro di don Abbondio con i bravi strategicamente piazzati vicino a/seduti su un muretto per bloccare il suo cammino. Pensieri tumultuosi si accavallano nella mente di Don Abbondio l'incontro e' inevitabile e la sua paura diventava tangibile, presente in classe. Meravigliosa, meravigliosa Prof. Grazie. Si', ho ancora il libro (1960).
Ho 61 anni e a scuola l'ho studiato e amato grazie al mio grande prof d'italiano e storia grande Rocco Mario Morano!
Questo incontro è straordinario
Molto interessante questo confronto. Mi piacevano molto i " Promessi sposi" anche se ero molto giovane e all'epoca, nella mia scuola, non abbiamo saltato una virgola. L'insegnante li fece leggere completamente anche in classe e poi compito scritto per commentare. Li ho riletti altre 2 volte da adulta. Mi piaceva anche perché Manzoni mi sembrava un tipetto dal carattere forte. Non l'ho mai considerato un moderato. Grazie per gli ulteriori spunti 🙏👍👏👏👏👏❤️
È stato ed è il mio romanzo preferito, anche da giovane. Portai all'esame di maturità una "ricerca" così si chiamavano le tesine, sull'ironia del personaggio di don Abbondio. Romanzo grandioso!
E’ un romanzo superato …per i tempi attuali …quando …i nostri ragazzi …hanno fretta di crescere in tutti i sensi…L amore …fatto di aspettative …batticuore …attesa …carezze e incontri furtivi …e ‘ superato …ma lo stile di Manzoni ..,le sue pagine …sono una goduria …per chi ama la lettura …oltre a pagine …immortali …quali “Addio Monti “e la creazione di personaggi …unici ..quali Don Abbondio …il card Borromeo ..L innominato !!!
Anche io ho 53 anni, ma stranamente in Seconda Liceo Scientifico ho letteralmente amato praticamente da subito i Promessi Sposi. Me ne sono sempre chiesto il perché, e forse grazie a questa bellissima intervista riesco a darmi dopo tanti anni qualche risposta.
Grazie davvero, un caro saluto e tanti auguri, Professor Barbero
Io questo romanzo l'ho studiato alle medie, per me è stato bellissimo immedesimarmi nel racconto, rimasi colpita dallo svolgimento delle situazioni, dove anche chi era in apparenza cattivo, poteva in realtà essere molto umano... Consiglio di farlo studiare ai ragazzi 😁
l'episodio della Cecilia è il più bello da rileggere secondo me: è il paragrafo più bello del romanzo❤
Manzoni, non è semplice, ma resta un pilastro della letteratura italiana. Questo INTERESSANTE dibattito, fa venire voglia di leggere il libro relativo 👏👏👏👏👏👏👏
La maestra ci faceva leggere "I promessi sposi" in quinta: non mi è mai sembrato noioso , ho apprezzato anche altre opere del Manzoni ,un autore che ha contribuito a formarmi . Sono tanti i brani che ricordo e fra questi "L'addio ai monti " da parte di Lucia ,l'episodio di Cecilia,a dir poco struggente, l'incontro fra Renzo e Azzeccagarbugli, l'assalto al forno e tanti altri che rimangono indelebili nella mia memoria.
Credo che si debba fare i conti anche con la censura . Pensiamo a " Marzo 1821 e alla data nella quale Manzoni lo scrive ", ma non lo pubblica: poteva Manzoni dire apertamente quello che pensava , come succedeva al povero Verdi, le cui opere diventavano altro. In più c'è in Manzoni il problema del male che genera il male anche nelle persone buone: Renzo è buono, ma il male (Don Rodrigo, i bravi, l'Innominato, e anche il pavido Don Abbondio ) lo fanno incattivire e ne sono responsabili, come ha ben sottolineato Salvatore Natoli . Ritengo che i Promessi Sposi ( ma anche la Storia della colonna infame) , letti accanto al voluminoso testo del Ripamonti e al testo "La famiglia Manzoni" di Natalia Ginzburg, sia un grande romanzo che può stare alla pari di Victor Hugo sicuramente , ma anche degli scrittori russi e francesi. Purtroppo abbiamo altri romanzi importanti , come i Viceré di De Roberto ,che non solo non sono letti ma neppure nominati
Nei miei ricordi scolastici il Manzoni e I Promessi sposi ci veniva propinato nella scuola media, quindi a 11-12 anni d'età. Comunque lo ritengo un ottimo romanzo che per i tempi in cui è stato scritto, era molto avanti.
Sempre sul pezzo
La mia povera professoressa di Italiano del ginnasio me li ha fatti amare. Li recitava letteralmente ogni giorno per noi che in classe partecipavano rapiti alle vicende di questi due giovani in balia di un mondo difficile e di un potente malvagio...
Io l’ho letto a 14 anni, in primo superiore e grazie alla grande prof. Angelini è stata una lettura fondamentale, bellissima e con tanti stimoli di discussione.
Quandi penso ai Promessi Sposi ricordo l'ironia e sorrido. Grande Manzoni!
I duetti Perpetua-don Abbondio😂
Grazie professor Barbero, anche sé la parodia di Benito Jacovitti..i Prosposi Messi di Alemanzo Sandroni e innarivabile ❤️😃🥂👍
A me era piaciuto moltissimo a scuola, così come la divina commedia.
L'ho riletto anche da adulta.
io tra i più fortunati......feci il Manzoni nell'89-90, l'anno che uscì la parodia del trio Solenghi-Marchesini-Lopez.
Veniva voglia di studiarlo per capire meglio gli episodi in tv a venire 😄
Indimenticabili i tumulti di Milano dopo la peste finiti con i bandieroni rossoneri 🤣..... da ricordare che erano gli anni del Milan sacchiano
Barbero e Bizzocchi parlano di Renzo e Lucia come " due contadini " . E no , non sono " contadini " . Manzoni che conosceva troppo bene la sua Lecco ne fa due operai . Anzi : Lucia è un' operaia di filanda e Renzo un tessitore di seta. Un artigiano insomma . Poi, nella Bergamasca farà carriera e alla fine del romanzo diventa addirittura un piccolo imprenditore . Il Lecchese , infatti, era una zona dove esisteva un'economia , del ferro e della seta , protoindustriale e sia all'epoca di Manzoni che prima l'agricoltura aveva un ruolo marginale. Del resto pure di antenati di Manzoni erano stati dei ricchi industriali del ferro , poi nobilitati . Anche in questo sta la grande modernità e la profonda conoscenza della storia dello scrittore.
L'ho letto la prima volta che avevo 12 o13 anni, poi naturalmente al liceo. successivamente l'ho riletto almeno altre 3 o 4 volte sempre con estremo piacere.
Verso i quattro anni, per merito della zia Elda, maestra d asilo, sorella della mamma, provai le magiche, indimenticabili ore, quando un bimbo, per la prima volta, si rende conto che puo leggere le parole stampate. Non avevo molte distrazioni, ero figlio unico e avevo a disposizione una libreria. Fu cosi che conobbi i promessi sposi e mi parvero un libro di avventure...
Io sto ascoltando in audiolibro con molto piacere la storia della Monaca di Monza ed anche il matrimonio a sorpresa …divertentissimo 👏
Anch'io appartengo al novero di persone che hanno trovato noiosissimo I promessi sposi al liceo, trattato a spezzoni. Per mia fortuna l'ho riletto per intero all'università e ho capito che è un romanzo straordinario!
Io sono sempre stata una controcorrente......seconda e prima superiore (ragioneria) fine anni 70 inizio 80 orario delle lezioni di sabato due ore filate lettura promessi sposi.....lo adorai e lo adoro tutti"oggi
Grazie Manzoni
P.s stupore nel sapere come si compotassero effettivamente icontadini dell'800.......
Io sono rimasta molto colpita da il confronto tra l'innominato e LuciaMondella, ossia il personaggio più fragile debole vulnerabile contro quello più spaventoso e potente, come lui si sgretoli di fronte a lei . Poi i confronti tra Perpetua e don Abbondio sono arte pura. Come lei lo affronta dopo la questione dei bravi e la scena più esilarante è il loro rientro a casa dopo l'assalto dei lanzichenecchi e il battibecco alla scoperta del tesoro nascosto scovato e rubato.
Bravo Prof. Barbero! condivido, eravamo già entrati nel '68, che sofferenza ... il valore storico però non si discute, senz'altro non lo si può negare o sottopesare. A me è piaciuto tanto l'ironico - in senso pirandelliano - Tomasi di Lampedusa. Se l'uno e l'Alfa, l'altro potrebbe essere l'Omega.
Penso sia interessante raccontare questo: ho avuto un bel disegno originale firmato da Roberto D'Azeglio datato 1837, che raffigurava Don Abbondio e Perpetua in abiti di fine settecento o inizi 800, in uno stile chiaramente satirico. Ricordo che Manzoni fu suocero di Massimo D'Azeglio, fratello di Roberto, e di quest'ultimo fu amico.
Hai citato i Promessi Paperi...hai vinto!
Scritti anche per me se uno sa intendere e sentite con l'amore per l'umanità tutta ricchi e umili
Per un francese ( di origine italiana) è quasi incredibile che un tale romanzo sia al centro de " italianità" , Victor Hugo, grande scrittore francese non a la stessa statura. P.s. lo sto leggendo attualmente (Manzoni)
E' un concentrato di tradizione e tradizionalismo cattolico, che comunque è parte dell'italia, inoltre essendo costretti a leggerlo e a sorbirselo a scuola per ore e ore di lezioni con ulteriori noiose spiegazioni e interpretazioni filocattoliche, alla fine, anche se quasi tutti lo odiano, ti rimane in testa, e sicuramente resta come l'impressione che sia una specie di scritto fondamentale. Poi secondo me, più che essere al centro, ce lo hanno messo al centro, a forza di legge dello stato.
"Comincio a mettere le cose nel forno o andiamo? " 😍😍😍
Riletto da adulta, uno dei libri più belli in assoluto.
Ottimi spunti di riflessione ed analisi dell'opera del Manzoni 😎😁
Personalmente sono stato "preparato" a leggere l'intero romanzo al secondo liceo scientifico... 😅🤣 Poiché in seconda e terza media avevo insegnanti che ci raccontavano con trasporto passionale qst romanzo e leggendo qualche capitolo così ogni tanto e, soprattutto, riassumendo il romanzo in quelle occasioni.... sono arrivato al secondo liceo scientifico con il vento in poppa... 🤣😂 Cioè lo leggevo così tranquillamente che quasi mi piaceva più di altri libri e/o romanzi letti.
Naturalmente oggi, rileggendo qualche volta, ho una comprensione e un contesto molto più completo e consapevole del messaggio del Manzoni 😎😁 Credo però che qst risulta normale.... in quanto Professor Barbero, non so se è concorde con me, ogni opera letta in una fascia d'età giovane e poi riletta, magari, dopo 20 anni dà una sensazione nuova o più completa xké nel frattempo noi lettori siamo cresciuti e abbiamo ampliato le nostre conoscenze e, di conseguenza, siamo più obiettivi e critici nel modo più maturo possibile 😁😁
L'ho trovato pallosissimo, specialmente sulla religiosità estrema.
I miserabili di Hugo è un trattato di filosofia, sociale, personale e esistenziale.
Evvai la ma nuova conferenza del prof barbero stasera me la sento 😂
i 17 anni non sono il momento migliore per fare niente, ma se non lo fai a 17 non lo fai certo a 37.
Sono d'accordo con Bizzocchi il romanzo contiene anche una critica severa alle classi dirigenti, e pone al centro del romanzo gli ultimi o comunque quelli che non contano nulla.
È bello I Promessi Sposi io lo trovo anche comico .
Se lo ascoltate posso consigliare la lettura di Paolo Poli è veramente spassosa.
Contiene anche il registro comico-patetico, indubbiamente.
A 11 anni alle medie ce lo fecero studiare ma solo alcuni capitoli. Io invece me ne appassionai tamente tanto da portarmelo con me ovunque per leggerlo e sapere come sarebbe finita la storia. Potevo immaginare i personaggi e i paesaggi tanto l'autore fu bravo a descriverli.
Più che moderato Manzoni era un conservatore. Ho giudicato la sua opera strettamente legata per la narrazione e per il linguaggio ai tempi in cui è stata realizzata. Manca di valore universale
I conservatori a quel tempo erano schierati con l'Austria
Andiamo di lingua allora, dai!
Cit Barbero 😂😂😂
15:14 quali autori ha citato barbero?
Secondo me, barbero è abbastanza cosciente del fatto che del Manzoni nelle scuole se ne è abusato al punto tale da travisare completamente il significato didaddico storico, laico e letterale dell' opera, per sottolineare al livello quasi della banalità solo la visione religiosa e politica dell' autore, questo accanimento ha permesso ad alcuni insegnanti dell' evitare di approfondire altri autori ben più spinosi e le cui opere trattano temi ben più profondi dal punto di vista storico, r sociale dell' umanità del passato
Avete ragione entrambi
Nel lontano 1972, in quinta ginnasio, il grande prof. Giuseppe Tramarollo, ci lesse, a volte addirittura recitò, in classe tutti i Promessi Sposi. Li commentò, davanti a una trentina di quindicenni a bocca aperta, inquadrando storicamente e sociologicamente un libro che non ho mai, mai considerato, grazie a lui, pomposo e noioso. Addirittura ricordo momenti ilari, quando recitava la poavidità di Don Abbondio, o il ruolo (per altro attualissimo ancora) di Azzeccagarbugli. Certo, sono stata parecchio fortunata.
Hai avuto un professore davvero meraviglioso e sei stata molto fortunata. Sono contento per te
Perché il video ha dei tagli? Esiste una versione intera?
Versione podcast in descrizione
Le pagine sulla peste: quando descrive la morte della bambina come un "abbandono più profondo del sonno" mi sono commossa
io "diversamente giovane" ricordo la noia mortale del Manzoni... specialmente la presenza di un dio onnipresente tanto da fare il tifo per l'innominato, don Rodrigo...ecc.
era lontanissimo dal mondo di un giovane (giovane di 50 anni fa... figuriamoci dal mondo di un giovane di oggi...)
La superiorità della donna è ovviamente è non per i motivi qui detti, ma perché l'unica che capisce veramente il senso della vita è Lucia. Renzo crede di aver imparato molte cose dalla vita e dagli errori, Lucia comprende che non il senso non è questo, la Provvidenza consiste nel seguire sempre la propria coscienza senza sconti o deroghe.
Lo studiai in seconda liceo e mi piacque subito. " Lorenzo o come dicevan tutti Renzo" 😅
Io so solo che di tutte le porcate che ho dovuto sorbirmi a scuola , i Promessi Sposi (che ho letto per intero due volte ) reputo sia un capolavoro ed uno dei più grandi romanzi mai scritti. Raggiunge delle vette di lirismo che solo Leopardi mi ha trasmesso. Solo il capitolo dell’Innominato (personaggio ripreso persino dalla fiction italiana) sia una delle pagine più alte della letteratura mondiale .
🤷♂️
Ps: si, sono lombardo, Milanese, ma non c’entra nulla. Non l’ho mai considerato in chiave politica , ma poetica ….
A 14 15 lo trovai mortalmente noioso. Eppure quando arrivó il covid mi venne in mente il corpicino di Cecilia consegnato dalla madre ai monatti. Riletto a 48 anni, l'ho trovato magnifico, scritto in una lingua che non sembra di 200 anni fa.
Io l'ho amato sempre dell'infanzia in poi quando me lo lesse la maestra
Tagliato al 15,30' , il motivo?
Ho sempre adorato il Conte zio! Entra in azione nel capitolo 19 se non erro
Guarda caso sto leggendo proprio i Promessi sposi e posso confermare essere anche divertente in tanti episodi.Ho il libro della De Agostini con note a pie' pagina di Genio Pampaloni con e gli episodi sono raffigurati con le stampe proprio del ptttore Gonin.
PS se il Manzoni viene raccontato con passione, non è , ovviamente, noioso, sempre che chi ascolta metta un po' di interesse
Avete parlato dell'idea di donna e dell'idea(le) di lingua del Manzoni e avete fatto solo un cenno ironico "alla governante".
Emilia Liuti è stato un personaggio storico che meritava più riguardo secondo me, in ispecie se si parla del Manzoni, e in particolare se si parla del Manzoni proprio dalle suddette prospettivei che voi avete indicato.
Bella discussione comunque.
Capolavoro intramontabile perché è incardinato su verità di fede...
Professore un giorno ci racconti la battaglia di oswiec 1915
Se sei triste e malinconico allora ci vuole Giacomo Leopardi così grazie al suo pessimismo resterai per sempre depresso 😂😂😂😂😂😂😂😂
Secondo anno di superiore:tema" un personaggio dei promessi sposi".Scelsi la folla. Il prof mi diede 10.
caro Bizzocchi, quello che cercava a dire Barbero se poso permettermi e, che popolo che leggeva Promessi sposi nel 900 per ordine di certo Gentile, leggeva testo di storia senza saperne nula di stessa storia....oggi giovani che ano fame di sapere seguendo quello che piccolo-grande Steve Jobs beneficava quello che a detto "stay angrie stay foolish" e io steso mi voglio ritenere giovane nella mente, leggono libro e commentano che cosa sta dicendo questo?piu o meno penso umilmente che qualcosa di simile voleva dire prof.Barbero
Io faccio leggere la Pentecoste e i cori di Adelchi😊
Come mai tutti questi tagli?
Ho letto I Promessi Sposi al liceo scientifico alla fine degli anni '70. Non mi ricordo molto ma potrei dire che mi sembravano "una gran palla" come tante cose imposte, poco scorrevole e complicata la scrittura. Gli sto rileggendo quest'anno 2023, sono all'ultimo capitolo, e li ho rivalutati. A parte la prosa non attuale e qualche termine vetusto, ho apprezzato l'insieme del libro come fosse un romanzo d'avventura.
L'elite francese era soprattutto aristocratica. La libertà sessuale in quella classe era molto più ampia che nella borghesia. E credo di essere nel giusto nel dire che una certa libertà sessuale era anche nel popolo più basso. Fu la borghesia che mise la moralità sessuale al primo posto nel corso dell'800.
Manzoni, in particolare nei Promessi Sposi....è una grandissima palla! ma eccezionale eh!!! un ex 15enne che hanno obbligato
Ho 82anni voglio rileggere i promessi sposi, Manzoni non mi è tanto simpatico per il modo in cui ha trattato la figlia.
Ma come la mettiamo con Gramsci? (Letteratura e vita nazionale pag 72 Einaudi vecchia vecchia). Lui dice che gli umili sono visti da Manzoni con un occhio paternalistico. E su questo ha ragione. Dunque il radicalismo politico dei Promessi Sposi lo vedo un po' sfumato
A me piace molto i malavoglia
Il sopracciglio alzato del Prof. Barbero quando sente una castroneria ❤
In che punto del video?
La professoressa in quinta gennasio diede il tema Chi vorresti essere tra i personaggi dei Promessi sposi scelsi la monaca di Monza per la pietà in quanto costretta a prendere il velo da parte dei genitori per ragioni ereditarie tutto doveva essere per il figlio maschio
Europeista senz'altro,lo considero moderno fino a 25 anni fa ,ai giovani di oggi di MAnzoni non importa,a mio avviso, proprio nulla
Didatticamente ora sono nulli (letterariamente la cosa sta in maniera diversa).
Manzoni o lo ami o lo ami io loamo gin da bambina
Peccato per il vecchio femminista sessantttino e le sue cazzate sui "maschi"
Gli altri sono saccenti e noiosi
.
Mpn si ja sensibilità ne lttteratia me umsnalegga la valanna fello xio yom che è meglio peper educatr la dus vscienza
come mai il profilo sessuale dei vari personaggi non viene mai considerato . la mancanza di una coppia che funziona avrà
condizionato la cultura bigotta e sessuofobica dell'Italia così diversa dalla Francia dove altri Romanzi con personaggi con maggiori passioni e coppie che vivevano l'erotismo hanno segnato l'800. che ne pensa Barbero e l'autore del libro ?
Veramente viene considerato, le opposizioni ad esempio fra la castità di Lucia e la carnalità e passionalità della monaca di monza, basti vedere come vengono rispettivamente descritte. Inoltre va approfondito perché molti personaggi sono realmente esistiti, non sono personaggi totale inventati.
Lucia è un personaggio propagandistico.
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