Elisir d'Amore terzetto
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- Опубліковано 18 січ 2025
- Qui ci sono i file .mid (midi) e .mscz (Musescore):
www.dropbox.co...
MIDI sta per Musical Instruments Digital Interface, Interfaccia Digitale per Strumenti Musicali.
Il MIDI, nato nel 1982, stabilisce una serie di regole che permettono a diversi strumenti di ” comunicare” fra loro, in un linguaggio universale. Per esempio è possibile suonare una tastiera ” pilotandola” da una chitarra. . .
I file midi non contengono musica digitalizzata nel senso classico del termine, contengono piuttosto “informazioni” sulle note da suonare: altezza, timbro, durata… Va da se che non subiscono un processo di campinamento come avviene per i file mp3 per esempio per cui basta applicare l’algoritmo di campionamento all’inverso e si riottiene il file musicale da inviare alle casse.
I file midi devono pilotare dei veri e propri strumenti musicali, una tastiera elettronica ad esempio, che li decodificano e suonano le note corrispondenti. Sintetizzatori si chiamano.
Una volta era così, adesso non piu’, le moderne schede audio di tutti i computer hanno un sintetizzatore interno che genera i suoni, adesso quindi i file midi possono essere ascoltati
su qualunque computer.
Mi sono procurato gli spartiti per canto e pianoforte di alcune opere e a mano, nota per nota, ho trasferito su sequencer i vari pentagrammi. Se ascoltate i files con un programma in grado di visualizzare le singole tracce, vedrete che partendo da uno sparito per canto e pianoforte ho usato due tracce rispettivamente per mano destra e mano sinistra. A volte ho usato tracce supplementari per i cantanti principali ma ho tenuto il volume di queste tracce molto basso, lo scopo per me era ascoltare l’accompagnamento eseguito al pianoforte. Ho usato un programma gratuito di pubblico dominio facilmente scaricabile: Musescore