3 motivi per cui NON sono buddhista (e 3 per i quali potrei esserlo)

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  • Опубліковано 11 вер 2023
  • Il buddhismo è una filosofia per alcuni versi molto vicina, ma per altri molto lontana da quel che penso del mondo. Oggi vi spiego perché non sono buddhista.
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    A cura di Stefano Maggiore.

КОМЕНТАРІ • 191

  • @multivac85
    @multivac85 9 місяців тому +83

    Molte riflessioni interessanti in questo video. Bisogna comunque dire che, almeno in buona parte delle interpretazioni del messaggio originale del Buddha, il buddhismo è pensato come un insegnamento che dice solo "io all'inizio trovavo nella mia vita questi problemi, ho fatto questo percorso pratico e poi li ho risolti, se anche tu sei in questa situazione iniziale allora puoi fare lo stesso percorso" ma 1) il Buddha non riteneva che questo percorso fosse l'unico possibile che risolve questi problemi e 2) il suo insegnamento è da pensare come un metodo per arrivare a questo risultato e non come una visione infallibile di come è davvero il mondo. Il Buddha fa l'esempio di un uomo che ha come obiettivo attraversare un fiume e usa una zattera. Una volta arrivato dall'altra del fiume la zattera (cioè l'insegnamento) si può, anzi si deve gettare in quanto non è utile anzi è dannoso se la si vuole usare per altri scopi. Dunque il buddhismo può non essere inteso come metafisica ma solo come metodo per scopi limitati. Noto poi che Rick cita il Vedanta e l'identità Atman Brahman ma a me risulta che sia una scuola non buddhista ma induista. Poi la tesi "nichilista" che dice che il buddhismo afferma l' "insesistenza del sé" in realtà è un'interpretazione discutibile se non errata, il Buddha in realtà sembra parlare di una "non esistenza di un sé come entità assoluta indipendente da altre" e dunque il sé ha una "esistenza relativa". Anche la tesi "per il buddhismo beni e ricchezze sono solo male" non è l'unica interpretazione del messaggio del Buddha, il problema non sono i beni in sé ma attaccarsi ad essi che porta sofferenza quando li perdiamo...

    • @lorenzodesantis7548
      @lorenzodesantis7548 9 місяців тому +7

      Confermo, qualsiasi teoria che veda l'Assoluto e dunque l'Illuminazione come Sé, e quindi Atman, è di derivazione hindu. Per Buddha il sé è ego, e dunque ha esistenza relativa e condizionata, non vede lo stato del Buddha e dell'Assoluto come Sé, come Atman, ma come anatman. Di fondo parliamo di qualcosa di talmente altro, che per Sakyamuni è meglio tacere. Non è né sé né non sé, se lo è non lo è come l'identità del mondo condizionato. È bene trattarlo come "mu" (""nulla"") e non parlarne semplicemente. Buddha è un teologo negativo ahahaha (battuta)

    • @stefanocaldiron308
      @stefanocaldiron308 9 місяців тому

      molto interessante. Mi sembra però sorprendente che il buddismo attuale non abbia coscienza / conoscenza del Sé @@lorenzodesantis7548

    • @roadstar2504
      @roadstar2504 9 місяців тому +3

      Quando si parla di buddhismo, bisogna sempre tener conto che si tratta di una dottrina che nel corso dei secoli ha abbracciato il continente più esteso e popoloso del globo e che ha visto nascere migliaia di scuole al suo interno, che spesso si fondevano con la cultura preesistente in un luogo.
      Dunque anche il concetto di shunyata (vacuità ), comunque sempre presente nei vari insegnamenti, è soggetto a varie interpretazioni che vanno dalla vacuità assoluta delle cose, delle sensazioni, dei pensieri, in cui tutto "non" è ed il mondo è un'illusione delle nostre menti intrappolate, fino alla vacuità per così dire relativa, dove questa viene intesa come l'hai descritta tu.
      Quando i pensatori occidentali entrarono in contatto con alcune delle interpretazioni di cui sopra, venne naturale per loro associare la shunyata con il nichilismo, poi sbagliando ad etichettare tout cour tutte le correnti buddhiste come nichiliste.

    • @andrea_beni
      @andrea_beni 8 місяців тому +3

      hai detto tutte cose giuste, peccato che rick non le leggerà mai e continuerà a sparare stronzate come al solito.

    • @multivac85
      @multivac85 8 місяців тому +4

      @@andrea_beni in realtà Rick ha risposto alle mie osservazioni in un contenuto riservato agli abbonati. Ad esempio ha detto che, da quanto ha letto, il Buddha riteneva non solo di aver trovato una soluzione a problemi pratici ma di "aver trovato la verità". Però appunto, il problema è che possono esserci concezioni "pragmatiche" della verità e la concezione del "conoscere al solo fine di conoscere" è molto meno diffusa in oriente rispetto all'occidente. Più in generale parlare di un generico "buddhismo" vuol dire parlare di tanti pensieri e pratiche molto diversi in millenni di tempo e in migliaia di chilometri di spazio. Come ho detto io non farei un video "cosa condivido e cosa no del platonismo" dato che questo termine include un numero enorme di pensatori come Platone, Plotino, Agostino, Marsilio Ficino, Frege e così via...

  • @paolozavalloni
    @paolozavalloni 9 місяців тому +77

    Credo ci sia una misconception rispetto al concetto di "restare nel presente" versus pensare al futuro o passato e/o al concetto di progresso o evoluzione. Infatti il buddismo (o la Gnosi) dicono qualcosa di diverso dal "non pensare al futuro o al passato ma rimani sul presente", bensì dicono che assolutamente devi utilizzare il passato come strumento di conoscenza e pianificare il futuro in termine di evoluzione (tanté che il concetto di evoluzione viene spronata come il cercare di uscire dai comportamenti che causano circolarità degli eventi e cercare di minimizzare gli attaccamenti per evitare la sofferenza) ma il "rimanere nel presente" va interpretato come "aumento della tua presenza conscia a te stesso" ed uscita dall'automatismo comportamentale. Infatti se davanti ad una sollecitazione esterna non utilizziamo il nostro sunto del passato e ci manteniamo pienamente nel presente (o in presenza cosciente) rischiamo di "reagire di pancia" (semplifico) invece che in maniera conscia e quindi ricadere nella circolarità degli eventi. Forse chi ha meglio distillato questi concetti dal buddismo e dallo Gnosticismo antico é stato Gurdjeff

    • @marianimau
      @marianimau 9 місяців тому

      Esattamente. Non esistendo l' io e di conseguenza il libero arbitrio rimanendo con la mente ancorati al presente lasciamo che l'albero della nostra vita cresca senza sforzo anche negli aspetti professionali.

    • @paolozavalloni
      @paolozavalloni 9 місяців тому +5

      @@marianimau non sono d'accordo, nel momento in cui c'e' una effettiva presenza cosciente la possibilità del libero arbitrio c'e' eccome, e il fatto che si parli dell' io non esistente in termini assoluti non vuole dire che nella nostra esperienza soggettiva non esista. Negli insegnamenti esoterici non bisogna confondere il piano simbolico ideale col piano fattuale delle nostre esperienze soggettive. Almeno questo nella visione sincretica che mi sono fatto io.

    • @MauryExplorer_
      @MauryExplorer_ 9 місяців тому +5

      ​​@@marianimaunon complichiamo le cose mescolando le cose. Più che libero arbitrio (che è una capacità, una possibilità) io userei termini come anima, ego, essenza. Se io vivo il presente, vivo la mia energia presente, il sentire di adesso. Il libero arbitrio è la possibilità di scelta.

    • @marianimau
      @marianimau 9 місяців тому

      @@MauryExplorer_ Il buddismo insegna che l'io è illusorio ed il libero arbitrio non esiste perché non c'è nessun io che possa o non possa decidere. Detto en passant le neuroscienze hanno confermato l' inesistenza del libero arbitrio.

  • @gabrielestrazzella8306
    @gabrielestrazzella8306 9 місяців тому +7

    Penso ci sia un fraintendimento su cosa sia l' illuminazione e la cessazione della sofferenza, non è il far aderire la propria mente al mondo ma oltrepassare la mente, cosa impossibile da argomentare filosoficamente

  • @asktomysis
    @asktomysis 9 місяців тому +19

    Ciao Rick dovresti specificare che stai parlando di theravada perché purtroppo in Italia si fa parecchia confusione quando si parla di buddismo. La maggior parte pensano alla sokagakkai che naturalmente col buddismo non c’entra un tubo

    • @valerioroggero1511
      @valerioroggero1511 6 місяців тому

      perchè il sokagakkai non c'entra nulla col buddismo? domanda sincera e non provocatoria

    • @christianlanzavecchia2888
      @christianlanzavecchia2888 Місяць тому

      La Soka Gakkai segue e preserva gli insegnamenti del Sutra Del Loto. Tale insegnamento fu rifondato e trasformato in una pratica da Nichiren Daishonin nel tredicesimo secolo. Il Buddismo nacque in un contesto storico in cui il Bramanesimo e l’ Ascetismo erano religione ed elemento filosofico portante. Sicchè Siddarta Gautama, detto Shakiamuni, resosi conto delle quattro invariabili e grandi sofferenze di nascita, invecchiamento, malattia e morte,che accomunano ogni essere vivente da un pianeta ad un insetto, ricercò “la via”, cioè in termini moderni si può dire che si domandò come si potesse essere felici in un percorso (la vita) al fine del quale c’era invariabilmente il decadimento e la distruzione della vita stessa. Partí perciò alla ricerca di questa risposta partendo da ciò che aveva più vicino: conobbe il Bramanesimo e si dedicò all’Ascetismo. Rivelò una prima illuminazione sotto l’albero di Bodhi (così vuole la tradizione) nel boschetto di Sahal. Comprese che gli insegnamenti del suo tempo erano incompleti e ne fondò uno suo, il Buddismo appunto. Sì domandò come rendere accessibile tale insegnamento alle persone del suo tempo, sicchè predicò vari Sutra, partendo da Sutra di più semplice comprensione (poiché più vicini pensiero comune del tempo), fino a predicare il Sutra Del Loto, e successivamente una sua convalidazione: il Sutra Del Nirvana. Nel Sutra Del Loto “cadono” preconcetti comuni a quel tempo: egli dichiarò infatti (mal Sutra Del Loto) che era possibile realizzare la perfetta illuminazione in una sola vita, che anche le donne potevano illuminarsi, e che sia chi era stato malvagio, sia gli ascoltatori della voce e i risvegliati all’origine dipendente(concetti complicati da spiegare qui, chiedo scusa) potevano ottenere l’illuminazione praticando il Sutra Del Loto. Questo perché nonostante la profondità karmica di tali colpe, venne anche rilevato la concatenazione vita dopo vita. Aggiunse anche che “questo sutra contiene la verità, ed è il più perfetto tra quelli che ho predicato, che ora predico e che predicherò.”Sostanzialmente nel Sutra Del Loto viene detto che ogni essere possiede il potenziale di illuminazione. Nichiren Daishonin ebbe l’intuizione che tale “legge mistica” contenuta nel Sutra del Loto si concretizza nel suo titolo, Myo Ho Renghe Kiò, e che tale potenziale si manifesta recitandolo.
      Questo è il messaggio del Sutra Del Loto in breve, una religione umanocentrica che ha come obbiettivo la manifestazione della propria Buddità innata. Il Budda(per chi è Buddista) è l’essenza ultima di un percorso umano, un vessillo di consapevolezza all’interno di un a vita ricolma di sofferenza. Ecco perché è rispettato. Va da se che credere ad un insegnamento nel quale si asserisce che ogni essere vivente è potenzialmente un Budda, porta invariabilmente ad un profondo rispetto basato sulla vita stessa. Questo è ciò in cui crediamo noi aderenti alla Soka Gakkai. Ed io, personalmente, ne sono felice.

  • @MauryExplorer_
    @MauryExplorer_ 9 місяців тому +8

    Sono contento che finalmente affronti questo argomento. In passato dicesti che il buddismo non ti interessava del tutto. Io che molto spesso soffrivo di ansia (per non dire che vivevo in un malessere continuo) dopo aver letto libri di Alan Watts, Krishnamurti, Eckhart Tolle, Andrea Panatta, Osho (ci sono tanti autori che hanno affrontato il discorso da diversi punti di vista anche quello sportivo come Dan Millman - La via del guerriero di pace), posso dire che questa cultura sulla meditazione e sul buddismo hanno migliorato la mia vita e oggi per me avere ansia non è un problema e ho raggiunto una serenità che difficilmente posso perdere e anche se la perdessi ho gli strumenti per recuperarla.
    La differenza fra le scuole e irrilevante. Conosco il valore di quelle tradizioni e le traduco per vivere meglio. Stop.

  • @valeriog8780
    @valeriog8780 7 місяців тому +7

    Da buddhista theravada apprezzo molto questo tuo video. Ci sono a mio avviso alcune imprecisioni da parte tua, come ad esempio quando citi il Vedanta, che però è una filosofia induista che anzi si oppone al buddhismo (pur condividendone molti punti) proprio sul concetto di Atman, per l'advaita vedanta l'atman è immutabile, è una monade legata al Brahman, il Buddha al contrario propone il concetto di Anatman: anche l'anima, se esiste, è un aggregato impermanente e pertanto priva di esistenza intrinseca. Inoltre l'insistenza del Buddhismo sul presente è principalmente da vedere in senso pratico e non metafisico: per comprendere il mondo è necessaria presenza mentale, vivere il qui e ora, di conseguenza esso è un mezzo abile legato alla fatidica praticità del buddhismo, concetto che apprezzi come affermi nel video ma che non prendi in considerazione nel tuo punto di critica. P. S. Il Buddha visse circa 2500 anni fa, non 5000 😉. Condivido invece il tuo non apprezzare alcuni atteggiamenti dei buddhisti occidentali e la loro facilità nel triggerarsi: molti abbracciano il buddhismo solo per esotismo e ne diventano dei propugnatori dogmatici, l'esatto opposto di quello che affermava Siddharta. Complimenti ancora per il video, traspare il tuo interesse per il Buddha Dharma e la tua onestà intellettuale.

  • @barbaramissaglia7328
    @barbaramissaglia7328 9 місяців тому +5

    Grazie Rick! In meno di mezz’ora hai chiarito pensieri che mi galleggiavano disordinatamente in testa da anni a cui non riuscivo a dare una base concreta. Il linguaggio filosofico mi è sempre stato ostico, ma tu sei riuscito già altre volte a farmelo digerire e comprendere. Dunque ancora grazie

  • @lucapagano7088
    @lucapagano7088 9 місяців тому +30

    Trovo interessanti diverse riflessioni del video. Da appassionato di filosofia indiana rilevo però alcune imprecisioni: identificare il buddhismo con una visione idealista non è del tutto corretto. Alcune scuole buddhiste come quella Yogacara erano sicuramente assimilabili a un idealismo, tuttavia esistevano diverse altre scuole, alcune realiste come i Sarvastivadin, altre "fenomeniste" come i Sautrantika. L'epistemologia del buddhismo è molto complessa e varia a seconda delle tradizioni. Quanto al Buddha stesso, non mi sembra che nei discorsi (sutta) a lui riconducibili sia presente una componente idealista, si tratta piuttosto di un'interpretazione posteriore divenuta poi diffusa. Inoltre citare il Vedanta in relazione al buddhismo (il passo letto in cui si dice che tutto è Brahman) non è corretto, il Vedanta è una scuola induista e quindi sotto molti aspetti il buddhismo, che non riconosce un assoluto declinabile in termini positivi ma solo per via negativa (Nirvana = spegnimento), se ne discosta.

    • @mariorossi3973
      @mariorossi3973 2 місяці тому

      La non dualità non c'è anche nel Buddhismo? Tutto è Uno.

    • @ildebrandon6553
      @ildebrandon6553 Місяць тому

      ​@@mariorossi3973è un non dualismo diverso, non esiste nemmeno una singola entità, non esiste aseità. Tutto è vacuo. Leggi pagina di vasubandhu su stanford philosophy enciclopedia online

  • @Bore241
    @Bore241 9 місяців тому +10

    Bel video, grazie. Potrebbe essere un'idea proporre questo formato anche per le altre grandi religioni.

  • @danielalecu3131
    @danielalecu3131 9 місяців тому +1

    Salve! Puntata molto interessante,sei un grande. Ai sempre logica e razionalità in tutto quello che fai.

  • @lakyluu
    @lakyluu 7 годин тому

    Ho apprezzato tanto questo contenuto. Grazie!

  • @AndreaMulasGp
    @AndreaMulasGp 9 місяців тому +7

    Il desiderio o per meglio dire la brama “smodata” è ritenuta l’origine della sofferenza ,ma questo non passa necessariamente dal concetto del desiderio del possesso e al conseguente attaccamento . Anche desiderare di essere costantemente altrove mentre si sta facendo altro o pensare incessantemente a quello che non si ha piuttosto che a quello che si ha porterebbe alla sofferenza allontanandoci dal qui e ora.

  • @marvin7055
    @marvin7055 9 місяців тому +4

    Buongiorno, ho apprezzato molto le tue idee ed i tuoi dubbi, di quello che hai detto condivido tutto, tutti i pro e i contro, ho 70 anni e sono Buddista da 55... le tue obiezioni sono parte delle mie, ma nella cura dell'anima e nella vita sociale non ho trovato di meglio. Io credo nelle tesi del Buddismo che non è una religione ma UNA FILOSOFIA DI VITA. ❤

  • @antoniomorelli3331
    @antoniomorelli3331 9 місяців тому

    Ciao Rick, complimenti per il video e soprattutto per la pubblicità allo sponsor, mi hai fatto morire dal ridere 😂🤙🏻

  • @user-nd7bj7sz6y
    @user-nd7bj7sz6y 9 місяців тому

    Grandissimo cazzo! Volevo proprio consigliarti questo argomento!

  • @andreaginko
    @andreaginko День тому

    Vivere nel presente non significa vivere alla giornata evitando di considerare passato e futuro. La presenza mentale é uno stato naturale della mente, raggiungibile con un po' di allenamento (meditazione) attraverso il quale puoi anche analizzare i tuoi ricordi senza però cadere nell'illusione che stiano accadendo adesso. In sintesi non vivo nel passato ma mi rendo conto che qualsiasi ricordo lo sto generando io con la mia mente adesso. Per il resto video molto interessante.

  • @pierreminto8424
    @pierreminto8424 9 місяців тому +4

    Rick io penso che il discorso non riguardi tanto l' "eliminare" la sofferenza: la sofferenza è ineliminabile, in quanto costitutiva dell'essere umano, così come il male è costitutivo della realtà. Il discorso del buddismo, ma ancor di più del cristianesimo sotto certi aspetti è che la sofferenza può essere TRASFORMATA in qualcosa di ulteriore e positivo. Siamo chiamati ad accettare la sofferenza ma anche a trasformarla in qualcosa d'altro

  • @AlessioGItaly
    @AlessioGItaly 9 місяців тому +5

    Credo che il Buddismo sia un percorso personale soggettivo dove l'individuo tende a perfezionarsi, aspira alla perfezione che é irraggiungibile. Qui di anche il tuo terzo perché no, andrebbe interpretato soggettivamente, il buddhismo invita alla rinuncia del possesso a chi aspira al livello più alto della perfezione; quindi i monaci si liberano dal possesso.... Una persona abbiente può beneficiare degli insegnamenti buddhisti pur sempre mantenendo i suoi averi e comunque aspirando ad incrementare ulteriormente; il punto non é tanto quanto si possiede,ma il legame che si ha col possesso.... é un argomento molto profondo e non affrontabile in un semplice commento....

  • @user-nd7bj7sz6y
    @user-nd7bj7sz6y 9 місяців тому +2

    Ciao Rick! Grazie del video, vorrei dirti che il problema non è possedere poco o molto, ma l'attaccamento che si ha, è l'attaccamento che va abbandonato non gli oggetti

  • @unagocciainfondoalmare2089
    @unagocciainfondoalmare2089 8 місяців тому +1

    SECONDA PARTE RISPSOTA:
    Perchè pensi che il dolore sia lo scarto non eliminabile? E' un preconcetto il tuo lo noti? Non spieghi nulla per dire ciò che ritieni .La sofferenza non ti aiuta a crescere o migliorare o meglio si ma solo se sai andare oltre. Nel Buddhismo ti si insegna questo a non essere schiavo di ogni sensazione ed emozione pur provandola. Non ti viene chiesto di non provare sofferenza ma di imparare ad osservarla per imparare da ciò e quindi non lasciarti travolgere da qualcosa di positivo o negativo in quanto è impermanente e quindi insoddisfacente. Viverti l'emozione ma rimanere coscienti e consapevoli del fatto che questa è transitoria. E comunque anche qual ora tu arrivassi nella situazione di non provare dolore alle cose negative della vita avresti semplicemente un senso di crescita perchè hai compreso che la sofferenza è parte di vita tanto quanto la felicità e quindi sei diventato saggio. Se nasci muori. L'illuminazione e l'illuminato è colui che comprende e vive in base a ciò che ha compreso e ne è consapevole e quindi non più condizionabile da pensieri soggettivi e tentazioni di ira e odio e gelosia dettati appunto dall'ignoranza. Tornando alla rinascita rinasce quindi un prodotto di me che arriva da me ha qualcosa di me ma non è me perchè non esiste anima. Un esempio che usano spesso i monaci è la campana e il suono di essa .Il miracolo per far si che la tua mente comprenda la dottrina o meglio filosofia Buddhista e aprirti ad essa senza condizionamenti mentali soggettivi in quanto ripeto nel Buddhismo non c'è spazio per il soggettivismo ma c'è spazio solo per l'oggettivismo delle cose così come sono. Tu sei parte del tutto. Nel buddhismo non c'è anima non c'è individualismo, e comunque sei parte anche del tutto perchè vivi dentro esso e con esso in ogni tuo istante, attimo azione e luogo. Ti differenzi dal tutto per una crescita spirituale ma sei parte del tutto. Più ti basi invece su preconcetti e concetti di realtà creata e più sei lontano dalla realtà delle cose così come sono. L'anima nel buddhismo non esiste e non va curata. Va compreso invece la sua inesistenza o il suo individualismo. Gli spiriti stessi sono solo una semplice manifestazione data da una rinascita disagiata rispetto al rinascere come essere umano. Perchè l'essere umano è l'unico essere nel pianeta terra in grado di poter meditare e quindi poter illuminarsi e rinascere o comunque progredire con la meditazione a livello spirituale . Cosa che un gatto o un cane e via dicendo altri animali non possono fare. Il passato viene visto negativo perchè condiziona il futuro negativamente . Nella vita mondana l'auto miglioramento viene fatto come processo di crescita mediante stratagemmi per sconfiggere certi fantasmi del passato ma in qualche modo il nostro carattere ne viene influenzato. Invece se si apprende che il passato è passato e non ci pensi perchè appunto è passato , e il futuro non ci pensi perchè è futuro comprendi che questo alimentare appunto il pensare al prima o al dopo non ti fa vivere il presente . Puoi pensare poi nella quotidianità a un esame per fra 1 mese ma vivere giorno per giorno e non pensare a chissà quante cose potrò realizzare nella mia vita e quante no ed essere schiacciato da questi pensieri facendo quindi diventare opprimente e controproducente ciò. Questo significa essere schiacciato dal passato e dal futuro ed ecco perchè è importante il presente e il Buddha ti insegna a viverlo perchè esso ti aiuta ad affrontare meglio anche passato e futuro. Il passato è passato tu non sei più quella persona e se permetti che quella persona condiziona il tuo Io attuale sarà sempre un io condizionato da qualcosa. Condizionato da un te inesistente. Non più esistente o non ancora esistito nel caso del futuro. La direzione della tua vita puoi darla comunque per ogni frangente e per ogni cosa . Non siamo monaci. Anche, se anche loro danno una direzione alla loro vita quotidianamente seguendo il Dhamma. Che è per loro la unica direzione della loro vita. Ma come un Cristiano non si comporta come un prete e ha un suo percorso e regole di buona condotta da seguace laico vale lo stesso per un seguace del Buddhismo. Senza dimenticare che Buddha non ha fondato il Buddhismo ma che questo nome nasce da seguaci moderni del Buddha per elogiarlo. Come dici tu non ci sono preghiere poi nel Buddhismo ecco anche perchè la versione Buddhista della corrente Theravada è quella più conforme e simile agli insegnamenti del Buddha. Senza fronzoli o contaminazioni da cultura Giappionese, Cinese, Tibetana e via dicendo... come cerimonia del Thè o altri pensieri della cultura vedica o induista o altro. Tu stesso ora ti stai facendo influenzare dalla tua cultura occidentale che non ti permette di ascoltare con oggettività il messaggio che Siddharta Gautama ti da senza soggettività. L'equanimità è ciò che si impara meditando. Una delle cose più importanti. Le 3 Nobili Verità sono alla base del Buddhismo e di questa quindi verità. Perchè non è solo una filosofia ma un realtà e verità delle cose così come sono. Il Buddhismo inoltre non invita a disfarmi dei bei ma non essere schiavo da essi. Insegna che l'oro altro non è che un metallo. Scompone ogni cosa che sia oggetto o persona e la analizza e ti fa capire che nulla appare come è ma che tutto è un aggregato e che quindi facendo questa analisi comprendi che il fascino di quell'oggetto altro non è che una illusione dettata dal marketing o da un nostro modo errato di vederla . Perchè quando la vediamo non pensiamo al materiale da cui è composta ma la identifichiamo soltanto per l'oggetto finito che esso rappresenta. E ciò permette che nasca il desiderio di quell'oggetto e quindi l'avanzamento del materialismo. Possiamo usare e avere una cosa senza esserne schiavi o generare dipendenze dal desiderio di avere o usare quell'oggetto. E per essere consapevoli di ciò bisogna meditare. Ma cosa vorrà mai dire meditare? E' una palestra per la mente , per mantenere allenato il fisico si va in palestra per tenere allenata la mente si medita mediante esercizi pratici che permettono alla mente di essere più aperta e stabile equilibrata e affine al pensiero buddhista. Equanime e stabile ed equilibrata. Cambiando in base allesigenza l'oggetto di meditazione. . Ad ogni modo questo come diceva anche il Buddha non è l'unico percorso per illuminarsi ma diciamo che chi si illumina qualsaisi percorso ha usato è affine a ciò, i quanto come detto prima ci sono cose molto oggettive nel buddhismo e qualsiasi filosofia o qualsiais cosa sviluppa queste cose ti apre una porta verso l'illuminazione che essa altro non è che la conoscenza ultima, la saggezza. Si vede che sei ancora all'inizio di questo percorso e che le tue conoscenze sono ancora molto condizionate dalla tua cultura e dal tuo Io. Vedrai che man mano che andrai avanti capirai quanto eri indietro quando hai girato questo video. e che il tuo io non se la prenderà leggendo questa risposta al tuo video. Ma capirà, apprenderà e riderà con spensieratezza di come eri ieri e come invece sei oggi. che purtroppo non è ancora il tuo oggi, questo di ora. Ti ricordo che la meditazione è scientificamente provata. Il monaco non può possedere ma il laico si quindi il buddhismo da laici è affine alla filosofia del tuo filosofo preferito. Da laico puoi possedere, ti si chiede solo di non essere dipendente dai tuoi possedimenti o non farti mangiare dall'avidità o di non sopravvalutare essi troppo e di ricordare cosa realmente essi sono. P.S. Non è una dottrina. Dicendo fatevi sempre la vostra idea inciti le persone non a pensare ma a far prevalere la soggettività di un pensiero personale alla veridicità di una cosa oggettiva. Non essere schiavo delle tue idee di preconcetti. Sono solo tue idee quindi soggettive non verità assoluta. L'esserne schiavo ti porterà solo alla discussione e al malessere interiore pompando il tuo ego e il tuo io sempre più saccente e sempre più distante dall'illuminazione.
    Tutti i fenomeni sorgono e cessano ricorda.
    Ogni bene.

  • @dan_no80
    @dan_no80 9 місяців тому

    Complimenti un bel video. Sarebbe interessante avere altri video di approfondimento su queste è ulteriore tematiche cardine del buddismo.

  • @arifoffa1653
    @arifoffa1653 9 місяців тому +7

    Ciao Rick!! Grazie per questo video, mi ha intrigato molto il punto "perché no" legato all'inesistenza del futuro e del passato.
    Praticando praticando e praticando ho compreso che ogni scelta presente va ad influenzare il nostro futuro e ogni scelta passata influenza il presente. E solo nel momento presente progettiamo il futuro, solo nel presente riflettiamo sul passato. Il momento presente è la vita, è in questo momento che noi stiamo vivendo.
    È nel presente che stai leggendo questo commento. Si può pensare "bhe anche prima stavo facendo questo" sì, ed ORA stai pensando a quello che hai fatto prima. Il presente è vivo. Il presente è l'unica dimensione esistente in cui puoi vivere, compiere scelte, riflettere, sentire.
    Grata di aver scritto questo commento, magari sarà incomprensibile e sicuramente commentabile di conseguenza. Però mi ha fatto piacere condividere questo flusso, tanto tanto. Grazie dell'occasione,
    grazie di ❤️

    • @pierreminto8424
      @pierreminto8424 9 місяців тому

      Ciao! Posso chiederti maggiori informazioni da qualche parte su questa cosa?

    • @pierreminto8424
      @pierreminto8424 9 місяців тому +1

      Condivido quello che hai detto e amo la spiritualità. Mi piacerebbe cominciare a meditare ma non so a chi riferirmi

  • @valeriocappabianca
    @valeriocappabianca 8 місяців тому +2

    Ci sono molti fraintendimenti: uno dei più elementari è che dimorando nel momento presente si esclude l’automiglioramento. Forse visto che si vuol partire dalla pratica sarebbe utile provare a Meditare (che no non è una pratica religiosa) e permetterebbe forse di diradare parte dell’ annebbiamento che un eccessivo intellettualismo sembra qui creare.

  • @carlonapoleone9286
    @carlonapoleone9286 9 місяців тому +3

    A proposito della distanza dal materialismo e lo spogliarsi dei beni materiali, correggetemi se sbaglio, non tutte le correnti del buddismo credo siano così intransigenti. Se non erro lo stesso Siddharta dopo una vita di agi nel suo “castello” scopre il mondo e la sua povertà, capendo però dopo l’importanza della “via di mezzo” ovvero la via equilibrata, “retta” che non eccede né nel troppo, né nel troppo poco, è una delle dottrine fondamentali del buddismo.E’ da poco che mi sto interessando al Buddismo e potrei forse aver travisato

  • @enricoesse2584
    @enricoesse2584 9 місяців тому

    Ho apprezzato in particolare la serenità che i ragionamenti di questo video mi hanno trasmesso. Bello davvero.

  • @michelepuggioni466
    @michelepuggioni466 7 місяців тому +1

    Ti ho conosciuto grazie all’intervista al Grandissimo Faggin, che seguo da molto è che ha dato conferme e corpo ad esperienze e pensieri .
    Incuriosito allora ho ascoltato questo tuo video sul Buddhismo. Volevo nel mio piccolo contribuire alla discussione evidenziando un punto fondamentale imprescindibile. Il Buddhismo non può essere capito dalla mente ma deve essere compreso attraverso la pratica della meditazione.
    La pratica della piena presenza, ovvero portare l’attenzione al momento presente è da considerarsi come azione meditativa per poter aumentare lo spazio esistente fra l’insorgere di due pensieri. Le risposte che trovò il Buddha e che invita tutti noi a trovare stanno lì. Lì è la liberazione dal dolore, lì è là scoperta della verità. Senza l’ esperienza della pratica, non solo meditativa, ma nella sua gran parte si, non esiste Buddhismo. Proprio come spiegava il Faggin, il sé è quantistico e non comunicabile, se non attraverso l’improprio e riduttivo mezzo del linguaggio, per cui ti invito a provare a riconsiderare il buddhismo non solo alla luce delle letture che hai effettuato, ma dopo aver esperito la pratica da questo richiesta. Il dolore è dato dall’ignoranza della credenza della separazione che la nostra struttura mentale ci induce a pensare e percepire come reale, la malattia è una diretta espressione di questo stato di ignoranza perché induce in comportamenti spesso dannosi per il corpo. Per farla breve è a mio modo doveroso non separare l’insegnamento del Buddha dalla pratica annessa. L’illuminazione non è uno stato di genialità o di superspeculazione mentale, ma l’ assenza completa delle Vritti, dell’ attività mentale, cosicché come un lago completamente placido rispecchia il cielo su di esso, una mente totalmente placida rispecchia l’unità di cui è parte . Bisogna farne però esperienza ed è ovvio che ci sono diversi gradi di esperieza possibili prima dell’illuminazione.
    Complimenti per il tuo canale ti seguirò con interesse e ti ringrazio.

  • @MonicaBuscema
    @MonicaBuscema 9 місяців тому

    Bellissima puntata. C’è molto su cui riflettere. Capisco i tuoi sì ma anche i tuoi no che, secondo me, derivano dalla nostra storia di pensiero occidentale e credo che sia stato importante che tu li abbia confutati. Mi sono sempre sentita attratta dal buddismo ma tesa fra due forze opposte e oggi mi hai dato una lettura su cui partire per orientarmi. Belli anche gli spunti bibliografici. Grazie 🙏

  • @giuliadestefano2997
    @giuliadestefano2997 9 місяців тому +3

    Sono d'accordo! Hai espresso qualcosa che ho sempre pensato anche io ma non riuscivo a far emergere completamente!
    Aggiungerei anche che per me la sofferenza non è solo uno scarto, ma è necessaria. Sembra una frase fatta, ma se non si soffrisse non si potrebbe neanche essere felici. Personalmente vedo la mia vita come un pendolo che oscilla a destra e a sinistra. Più è ampio il range di movimento e più sto vivendo tutto lo spettro delle mie emozioni. Di conseguenza, se voglio soffrire poco (facciamo finta che il pendolo sia solo leggermente verso sinistra) allora dovrò accettare anche il fatto che sarò felice poco (quindi solo leggermente verso destra). Ma una vita in cui questo pendolo immaginario si discosta solo leggermente dal centro, per me, non è una vita desiderabile.
    Ogni volta che ho sofferto molto c'era sempre un motivo legato all'amore o in generale a una passione. Per esempio la perdita di una persona o il fallimento di un obiettivo. Se non avessi tenuto a quella persona o quell'obiettivo non avrei sofferto così tanto. Quindi, nel mio modo di vedere le mie emozioni, se non voglio soffrire non devo tenere a niente. E aggiungo che è proprio la componente della perdita, del fallimento (e tutto il resto che non vogliamo, perché neanche io lo voglio, non è che sono felice quando succede) a rendere desiderabili persone, relazioni, obiettivi, scopi, ecc..
    Se prendessi l'iniziativa per fare qualunque cosa mi vada, avendo la certezza che tanto andrà bene, non sarebbe più sfidante, e alla fine perderemmo interesse per qualunque cosa.
    Per fare un esempio stupido, quando proponiamo un progetto non sappiamo se verrà approvato e non sappiamo se riusciremo a realizzarlo. Oppure quando iniziamo una frequentazione, non sappiamo se alla fine nascerà un sentimento più importante, non sappiamo se ci sarà un'eventuale relazione, non sappiamo se e quanto durerà. Il desiderio ci spinge verso una serie di scelte che potrebbero far andare le cose come vogliamo, ma non ne abbiamo la certezza. A prescindere dalla nostra volontà ci sono talmente tanti imprevisti nella vita. Ma se non fosse per questi imprevisti penso che perderemmo interesse per tutto e tutti. Persino una cosa naturale e inevitabile come la morte, secondo me, è necessaria per essere felice. E non vuol dire essere felice quando a morire siamo noi o qualcuno che amiamo. Ma il fatto che nulla dura per sempre da valore a quello che fai e a quello che provi.
    Comunque secondo me parlare di felicità è riduttivo. Secondo me non è quello a cui si dovrebbe aspirare, o almeno non è quello a cui voglio aspirare io. Ovviamente mi piace essere felice, ma più di questo mi piace avere un motivo per vivere tutte le emozioni, anche quelle dolorose. Perché se il punto fosse essere felice allora forse non avrei fatto nulla nella vita, non avrei tenuto a niente e a nessuno, perché appunto non ho la certezza che alla fine sarò felice. Il punto è: questo scopo vale la pena non solo di raggiungerlo, ma anche di soffrirlo?

    • @cicofn6641
      @cicofn6641 7 місяців тому +1

      bellissima riflessione, grazie per averla condivisa

  • @MetamorphoseostouXR
    @MetamorphoseostouXR 9 місяців тому +12

    09:19 Il Buddha però è del IV secolo avanti Cristo, non di 5000 anni fa.

    • @AngusAkavis
      @AngusAkavis 9 місяців тому +6

      Quello scivolone mi ha lasciato basito 🤣

    • @PaoloVolpeFireFox
      @PaoloVolpeFireFox 9 місяців тому

      Và bè anno più anno meno, per il vero Dio un giorno mille anni e mille anni... un giorno☀
      😂🤣😂dai secondo più...secondo meno 😳😳😳con tutti sti guru👳🔮 del passato *ci si perde!!*

    • @lishmahlishmah
      @lishmahlishmah 9 місяців тому +1

      Si è sbagliato con l'induismo, credo. Nel senso che , facendo i conti, l'induismo nasce circa 4500 anni fa (secondo quelli che lo datano più anticamente)

    • @emilianobrajato8216
      @emilianobrajato8216 9 місяців тому +4

      la percentuale di pressapochismi quando si vule fare tuttologia cresce

  • @marcoscortelazzo
    @marcoscortelazzo 19 днів тому

    Fantastico intervento grazie

  • @mattiapasquali4529
    @mattiapasquali4529 9 місяців тому +8

    Video molto interessante!
    Se mi è permesso vorrei solo fare una piccola correzione, si pensa/stima che Gautama si nato intorno 560 a.C e non, come viene detto al minuto 9:21, 5000 anni fa

  • @alacandersivorytower
    @alacandersivorytower 9 місяців тому +1

    Hai ragione sia tu riguardo il fatto che il dolore è rappresentato dallo scarto tra il pensiero, la mente individuale soggettiva e una differente realtà "oggettiva" sensibile di cui l'uomo deve fare esperienza, quella del mondo, ineliminabile da questo punto di vista, per ovvi motivi intrinseci; ma anche il fatto che il dolore può essere eliminato (insieme però al piacere con tutti gli attaccamenti materiali etc, cioè il nirvana bhuddista [bisogna vedere quanto sia auspicabile l'annichilimento di ogni propria individualità perché ci sono anche altre vie che portano oltre l'eterno ciclo finanche oltre l'eterno ritorno e l'oltreuomo stesso ma senza annichilire l'individuo, né bloccarlo esaltante nell'eterno ritorno stesso, ma anzi mediante un'apoteosi]) è vero e questo è possibile perché tu parli dal punto di vista dell'uomo nel mondo, dalla prospettiva microcosmica, nella ylè, dove l'ouroboros avvolge ogni cosa, dove vige la dialettica e non può esistere ignoranza senza sapienza o dolore senza piacere perché è un percorso esperienziale dove sempre panta rei, e maya o i tre veli cabalistici a separarlo dall'iperuranio, dal mondo delle cause prime archetipiche che è l'originale di cui questo materiale non è che un ennesimo riflesso.
    Quindi funzionano entrambe perché sono prospettive differenti, anzi si trovano proprio a due lati antitetici.
    E tutto è mente. La mente, Hermes, il mercurio, è il mediatore plastico perfetto, il daimon per antonomasia che unisce cielo (coelum coelatum - nascosto) e terra; denso e sottile, mondo degli uomini e mondo degli dèi/di ciò che non si vede a occhio nudo, celato, come l'amore non può essere visto eppure è la cosa più reale. La mente è un etere che come un velo si stende su entrambi i mondi e ciò comprende anche maya, ma è anche un portale, per quanto chiuso e precluso ai più.
    Sarebbe molto interessante per me sapere cosa intendi di preciso per concetto di illuminazione e il perché lo rifiuti.
    Anche sul passato e sul tempo se ne potrebbe parlare, il Buddha parla in quei termini intendendo che l'universo è non locale come oggi è anche dimostrato dalla quantistica, da Bohm, e dal dualismo onda-particella per cui di fatto passato e futuro sono entrambi co-presenti al presente, in un unico istante, qui e ora, solo che l'uomo è una macchina biologica incapace di vederlo almeno senza aver concluso alcun percorso iniziatico, ma da diversi studi neurologici come quelli di Restak si comprende come esso deve sminuzzare in miliardi di fotogrammi un unico istante di eventi (sia passato che futuro) luoghi inclusi ovviamente o meglio la distanza tra di essi, anche perché il mondo materiale non potrebbe esistere senza i vettori (seppur confutati e di fatto inesistenti dalla prospettiva dell'universo olomotore di Bohm così come dall'iperuranio platonico, l'ain soph cabalistico e così via) di spazio-tempo-energia. Stessa storia, le due prospettive di microcosmo e macrocosmo. O mondo visibile e invisibile, ma la trama nascosta è sempre più forte di quella visibile e soprattutto ne è l'oggetto reale, originale, di cui la visibile non è che l'ombra proiettata, o meglio come un riflesso distorto nell'acqua increspata da 9 onde. Di uomo e "Uomo-Dio" o individuo assoluto per Evola, uomo numero 7 per Gurdjieff, homo noeticus, filosofo divino per le correnti ellenistiche gnostiche ed ermetiche, Sonnenmensch e molti altri nomi con cui viene chiamato.

  • @Ergaize
    @Ergaize 9 місяців тому

    Bel video, pieno di spunti per approfondire una religione/filosofia che troppo spesso viene fraintesa e semplificata, se non presa come una moda da tutti i fanboy delle cose asiatiche.
    C'è anche da dire che è impossibile ricostruire un'insegnamento buddhista unico e originale. Nella sua storia millenaria si sono originate centinaia di scuole e sette minori un po' in tutto il mondo (Asia in primis ovviamente), che propongono percorsi e insegnamenti diversi a seconda delle epoche e dei luoghi e quindi delle specifiche necessità spirituali e culturali dei popoli in cui si sono originate.
    Personalmente, ho la fortuna di studiare il Giappone e la sua cultura in università, e già solo constatare la miriade di sette diverse presenti in un singolo Paese è piuttosto inondante. A tratti, alcune sette hanno preso direzioni più salvifiche (come l'amidismo) e in generale le proposte sono davvero varie, anche se il punto d'origine e d'arrivo sono idealmente gli stessi.
    L'importante è conoscere ed eventualmente seguire questi insegnamenti con cognizione di causa, perché alcuni aspetti a mio parere più nocivi non differiscono molto dalle altre "grandi religioni". Ma questa è una mia opinione.
    Ad ogni modo ottimo lavoro 🤟🏻

  • @stefanoandreoli3735
    @stefanoandreoli3735 9 місяців тому +2

    Per curiosità, in base a quale prova scientifica, sulle quali tu dici sempre di basarti,, deduci che alcuni esseri umani fanno il male in quanto vogliono fare il male e non a causa del loro passato? E nel caso non dipenda dal loro passato, da cosa dipende, secondo te? O meglio, secondo le prove scientifiche su cui tu dici sempre di basarti?

  • @PAUL-fo4py
    @PAUL-fo4py 6 місяців тому +1

    Ciao Rick, sono finito su questo video un po per caso in realtà, comunque trovo interessante il tuo punto di vista. Io non mi reputo buddhista, quello che so è quello appreso da libri , video e esperienza diretta fatta con la meditazione. La mia interpretazione sullo stare nel presente è un po diversa dalla tua, per me rimanere nel presente significa non farmi trascinare via dai pensieri disturbanti del passato o del futuro o rimpiangere cio che è stato e creare troppe aspettative sul futuro, ma impegnarmi nel presente.
    Spero di essermi spiegato.

  • @marcopel307
    @marcopel307 17 днів тому

    La filosofia buddhista è molto ampia e quando si va a toccare questioni filosofiche e pratiche meditative dove c'è una mescolanza di sensazioni, intuito e pensieri è molto difficile capire i concetti profondi con la razionalità.
    La sofferenza, non quella fisica data da malattie o dolori patologici, ma soprattutto quella emotiva e psicologica che coinvolge più comunemente tutti, è eliminabile se lo si vuole con il tempo e la pratica meditativa.
    Sono i pensieri egati alle emozioni che ci fanno sentire tristi o felici, arrabbiati o calmi, quindi dai pensieri si ha manifesto nel reale.
    se si riesce ad agire alla fonte del problema, trasformando i pensieri si diventa maggiormente padroni del modo di reagire agli eventi senza che siano gli eventi i soli a guidarci.
    Se mi muore un figlio ne sarei distrutto, se morisse un figlio di un parente sarei tristissimo ma non come nel primo caso, se morisse il figlio di un estraneo potrei provare pena ma non come i casi precedenti. Cosa è cambiato in questi 3 esempi? L'attaccamento e con questo la sofferenza nell'avere perso ciò a cui mi aggrappavo e pensavo di non perdere mai.
    Ecco allora che il discorso mente-sofferenza è palesemente chiaro: sono gli attaccamenti che facciamo a manipolare le nostre emozioni e pensieri.
    Certo se mi casca una bomba in testa proverò enorme sofferenza ma penso che si sia capito che la sofferenza che colpisce tutti non è quella estrema ma quella ordinaria fatta da continue maree emotive.
    Allora se sono i miei pensieri a definire le mie emozioni posso cambiarli e fare in modo di essere più consapevole e impedire che siano loro a guidare sempre le redini della propria vita

  • @giuseppeiannitto5109
    @giuseppeiannitto5109 9 місяців тому

    Ciao, Rick. Ringraziandoti, approfitto per chiederti se tu abbia mai letto Yoga di Emmanuel Carrère, o in genere i suoi libri. In questo testo in particolare, lo scrittore assume nei confronti di quella pratica e del buddhismo in genere un atteggiamento abbastanza vicino al tuo per diversi aspetti.
    Poichè lo sfondo del libro è proprio la tensione alla liberazione dell'anima assediata dal mondo che la nostra mente non riesce a ricalcare, beh... Credo potrebbe essere un'ottima cogitata da affiancare a questa. 🙂
    Grazie ancora.

  • @unagocciainfondoalmare2089
    @unagocciainfondoalmare2089 8 місяців тому +1

    PRIMA PARTE RISPOSTA:
    Buongiorno. Ho ascoltato attentamente il tuo video e noto che come facilmente capita vengono fraintese certe cose o confuse e inoltre quando si prende atto di queste conoscenze buddhiste una parte di noi vuole negare l'evidenza attaccandosi a preconcetti insiti dentro mpoi noi , dalla nostra educazione occidentale ricevuta che ha qualcosa di sbagliato e ignorante e che ignora quindi che certe filosofie orientali parlano non di pensieri ma di realtà oggettive come dire che il fuoco brucia le mani, ovvero analizza semplicemente delle cose, che sono così come sono. Faccio subito esempio di cosa sto parlando. Nel Buddhismo non si parla di Reincarnazione ma si parla di Rinascita. La reincarnazione e il concetto di anima sono dell'induismo versione moderna del Bramanesimo. In quanto nel Buddhismo non c'è un Io e un Se individuale e permanente e non esiste il concetto di anima. Ma veniamo visti come un aggregato psicofisico e che ogni parte del nostro corpo svolge un azione come conseguenza alla sua esistenza, per esempio la gamba l'osso della gamba si muove perchè la fa muovere il muscolo e il pensiero esiste perchè prodotto del cervello. Ognuno diverso. Emisfero destro, sinistro, cultura, parte irrazionale etc tutto nasce dal cervello e dal suo funzionamento. Ogni cervello funziona in modo diverso, pensieri diversi dati da ciò, da ignoranza da cultura etc.etc.etc... Detto ciò...se uno annienta quindi l'ignoranza non può esistere il dolore. Se uno comprende che ogni essere vivente soffre e soffre di ignoranza non può provare odio verso esso ma solo compassione, e capirebbe perchè quella persona genera del male per invidia gelosia o perchè ha subito problemi famigliari da piccolo. Fù fatto uh esperimento molti anni fa in una prigione indiana dove venne inserita la meditazione Buddhista vipassana fra i detenuti secondo il metodo Goenka (La meditazione vipassana altro non è che l'attuale mindfullnes usata da psicologi creata da Brian Weiss negli ultimi decenni). Ti invito a cercare quel video delle prigioni indiane e guardarlo e noterai che il tuo ragionamento non sta tanto in piedi. Se una persona è triste e gli dispiace che sta per morire è stato fino a quel momento ignorante che la morte è una conseguenza della vita, ovvero se si nasce si muore... e si è attaccato a quest'ultima ignorando che prima o poi sarebbe morto. Ha generato un attaccamento per ignoranza e quindi ha sofferto. Pur sapendolo ma non essendone consapevole di ciò ha sofferto. Ecco un altro esempio di sofferenza dettata dall'ignoranza. Il classico esempio udire non è uguale ad ascoltare rende l'idea. Perciò caro Rick quando tu parli di secondo me non è così non ti stai basando sull'oggettività del pensiero della sofferenza ma su un tuo parere strettamente personale quindi ancora schiavo di preconcetti e cultura personale/pensiero personale quindi non oggettivo ma soggettivo e quindi non oggettivamente reale. Il Buddhismo non nasce con questo nome o con liturgia religiosa ma solo come filosofia di vita e nasce per studiare l'oggettività della realtà delle cose così come sono. Non per filosofeggiare sulla veridicità di cose oggettivamente vere. Sarebbe sciocco. Inoltre il Buddha parla e si relaziona con certe frasi e parabole in quanto la cultura da dove arrivava seguiva come detto prima il Bramanesimo e quindi se fai caso dove andava si rivolgeva con la cultura di quel popolo per fare apprendere gli esempi e il messaggio che doveva rilasciare più facilmente. Libri Mayhana molti falsi se noti comunque si esprimono diversamente da quelli Theravada ovvero quelli più antichi e veritieri. Ma non per questo fattore ma pe4r il semplice fatto che libri del canone Pali sono stati scritti in un posto del mondo e relazionandosi con persone di cultura diversa rispetto a quelli Mayhana che regnano di più in Cina e Giappone. Ogni divinazione esposta dal Buddha viene sempre parafrasata e riportata a qualcosa di terreno e mai celestiale. Questo la differenzia molto dal cristianesimo dove la parabola viene invece mutata in miracolo. Il popolo ai tempi del Buddha seguendo il Bramanesimo, la cultura del popolo dell'India ai tempi era appunto concentrata nel credere in molte divinità e quindi per fare apprendere il messaggio e per allinearsi alla cultura e all'esposizione prima verbale poi scritta dell'india di quei tempi ha dovuto esporsi in quei modi. Infatti i libri scritti da monaci occidentali si rivolgono in modo diverso da quelle antiche scritture per essere più conformi ai modi di scrivere odierni e occidentali quindi ancora una volta avvicinandosi a spiegare un concetto buddhista questa volta secondo una scrittura più affine al nostro modo di pensare occidentale e di poter apprendere quindi più facilmente il messaggio insito in quei versi senza perdersi in fronzoli fuorvianti per lettori principianti alle prime armi col Buddhismo.

  • @silviaboccabella5568
    @silviaboccabella5568 7 місяців тому

    Buongiorno Rick. Rispetto ed apprezzo le tue riflessioni. Per mia esperienza evolutiva di coscienza e di pensiero posso dirti di essere molto vicina alla concezione di Neville Goddard, per cui a prescindere e trascendendo da impostazioni idealistiche quello scollamento tra uomo e mondo che causa sofferenza non lo percepisco perché sono CONSAPEVOLE DELLE POTENZIALITÀ ESPRESSIVE DI MANIFESTAZIONI ADERENTI ED ALLINEATE AI PROPRI PENSIERI. Lungo il percorso possono anche esserci stalli più faticosi o dolorosi ma quello che conta è il risultato per cui se per godermi un risultato devo attraversare anche degli ostacoli li affronto e me li vivo per evolvere. Quelle coscienze che soffrono la frustrazione è perché non individuano ancora il potenziale di manifestazione o non accettano che possa non essere simultaneo o coerente con le logiche preconcette prefiguratesi ma in realtà risulta molto frequente il fatto che i fenomeni seguano strade proprie, più “formative” e funzionali per la crescita personale di ciascuno. Ogni persona, come in un “video-game stratificato di livelli ed acquisizioni”, ha il proprio piano dimensionale da cui può crescere ed evolvere. Se una coscienza soffre è perché intuisce che energeticamente può esserci ben altro per sé ma non ha ancora trovato la strada per attuarlo. Esempio pratico: vado in pizzeria ed ordino una pizza al formaggio ma me ne arriva una ai funghi: dal momento che la accolgo senza resistenze e positivamente magari il ristoratore mi sorprenderà dicendo che per chi torna nello stesso locale anche la sera successiva è previsto un omaggio promozionale di due pizze al formaggio… Tutto questo per far capire che magari quel passaggio meno allineato di imprevisto era funzionale e di preparazione all’ abbondanza che sarebbe sopraggiunta il giorno dopo.
    Non giudico chi ancora soffre perché ognuno ha il suo percorso. Posso solo testimoniare che chi non soffre più per frangenti di disallineamento ( o che percepisce tali solo per via di aspettative preconcette) ed anzi li sa ben gestire è per effetto della padronanza tipica di una coscienza illuminata.

  • @annaimelaino6409
    @annaimelaino6409 8 місяців тому +1

    Anch’io ho tre ragioni per cui tu mi piaci e tre per cui no🙌 sono combattuta, ti seguo con interesse perché sui temi che non condivido il tuo pensiero , mi permetti di mettermi in discussione e farmi altre domande, considerando che ho 60 anni e ancora me ne faccio, credo sia positivo, quindi ti ringrazio, inoltre e ed testo è uno dei tuoi video che preferisco 🙏

  • @alexio98COD
    @alexio98COD 9 місяців тому +3

    Personalmente mi ritrovo parzialmente nel pensiero buddhista, ho notato che praticando la meditazione e approfondendo questa filosofia la mia visione del mondo é mutata in qualcosa che mi aiuta a vivere meglio. Cio che mi attrae di questa "religione" é il fatto che tu non debba accettare nessuna dottrina, piuttosto con la pratica della meditazione tu possa arrivare alla comprensione delle parole del Buddha. Gautama stesso non voleva che un dottrina si creasse dal suo insegnamento. Come te Rick anche io credo che la cessazione definitiva della sofferenza, illuminazione, sia probabilmente impossibile.
    Purtroppo per la brevità del video ho visto che sei andato veloce su concetti difficili, spero che in futuro approfondirai con ulteriori cogitate. Sarebbe interessante un confronto con Genmaro Romagnoli sul tema. Oppure un confronto direttamente con una persona buddista!

  • @neverhoodit1417
    @neverhoodit1417 9 місяців тому +8

    Video interessante: però il buddismo non andrebbe "studiato", ma "sperimentato" e "vissuto" (tipo iniziando, che ne so, da una esperienza vipassana): è questo che lo rende diverso da tutto il resto ;)

    • @DaddyDubvise
      @DaddyDubvise 9 місяців тому

      Ti meriti un anno di applausi.Hai dato un ottimo esempio di "consapevolezza".

  • @ciaoVecio17
    @ciaoVecio17 9 місяців тому

    Grazie come sempre per i contenuti interessanti. Tra i miei personali "perché no" annovero la concezione del ciclo continuo di morte e rinascita e nel raggiungimento della liberazione da questo ciclo indesiderabile nel Nirvana: li giudico distanti dalla visione biologica e fisica della vita e dell'esistenza.

    • @lorenzodesantis7548
      @lorenzodesantis7548 9 місяців тому +1

      È l'ego a reincarnarsi, mentre lo stato del Buddha è eternamente liberato. mi sembra tu stia parlando di posizioni hindu piuttosto. Per il Buddha lo stesso samsara è illusione.

  • @lucazanovello8949
    @lucazanovello8949 8 місяців тому

    Video molto apprezzabile, sperando di aver colto almeno una parte dei contenuti, riconosco il valore dell'idea secondo la quale l'illuminazione, se considerata come aggiustamento della mende nei confronti della vera forma del mondo, sia un capolinea
    dell' evoluzione umana perché una volta capito tutto non ci sarebbe più niente da capire....

  • @PfizerBioNTech5G
    @PfizerBioNTech5G 7 місяців тому

    Parlare di buddhismo è molto complicato, perche molte sono le correnti di pensiero coinvolte.
    Da buddhista (del sutra del loto), aprezzo il tuo intento di spiegare e dare la tua visione e capisco anche chi non voglia esserlo. Parliamo sempre di una filosofia orientale, che tratta temi che per noi occidentali può essere difficile da comprendere (come il vincolo, maestro-discepolo), perciò bisogna capire bene di cosa trattano le diverse scuole attive oggigiorno e scegliere quella in cui ci si trova più a suo agio, nel caso vogliate iniziare a vivere seguendo questo stile di vita.
    La cosa più vicina al buddismo, dalle parti nostre comunque, potrebbe essere lo stoicismo.

  • @christiandalenz15
    @christiandalenz15 9 місяців тому +1

    Vedo un grande problema nell'esposizione di Rick del buddismo, come anche nel buddismo stesso.
    Come si fa a dire che il buddismo non sia metafisico quando parla di reincarnazione e addirittura immagina una sede dove venga scelta la vita seguente? Inoltre, basta leggere un Sutra (io conosco quello del Loto) per notare molti riferimenti assolutamente sovrannaturali in questa dottrina.
    E dunque, ecco qui il problema del buddismo che vedo io: oltre a indicare precetti etici (la maggior parte dei quali molto nobili a mio avviso, intendiamoci) specula di sovrannaturale e aldilà senza concepirsi come religione, quando tutto questo non può che fare necessariamente parte di un mistero di fede e dunque di un corpo di dogmi e credenze religiosi.

  • @brandoperri9804
    @brandoperri9804 9 місяців тому +16

    Sono un ragazzo buddista, posso confermare che siamo un po' cagacazzo. Mi trovo molto d'accordo con quello che hai detto, infatti la corrente buddista di cui faccio parte, vede determinate cose in maniera più vicina al tuo pensiero nei punti che, del buddismo che hai approfondito non ti sei trovato d'accordo, tipo nella mia corrente non crediamo nella fine della sofferenza, non solo presente è importante, anche il concetto di illuminato/budda o buddità è differente. Scusate se ho scritto male ma, sono dislessico. Spero farai altri video in cui parla di buddismo e, cercherò di farli vedere ai miei compagni di fede.

    • @mattiapasquali4529
      @mattiapasquali4529 9 місяців тому +1

      Sperando di non risultare inopportuno e sgarbato, potrei chiederti che tradizione del Buddhismo segui?

    • @brandoperri9804
      @brandoperri9804 9 місяців тому +3

      @@mattiapasquali4529 buddismo di Nichiren Soka Gakkai.

    • @pierreminto8424
      @pierreminto8424 9 місяців тому +10

      ​@@brandoperri9804soka gakkai. Ah benon

    • @associatosecolare
      @associatosecolare 9 місяців тому

      Buddhismo senza H. Soka Gakkai, una delle peggiori realtà settarie con una dottrina basata sul pensiero magico che nulla ha a che fare col buddhismo

    • @blackbox5582
      @blackbox5582 9 місяців тому +4

      Soka Gakkai non è buddhismo.

  • @alessioamico
    @alessioamico 9 місяців тому

    Raga ma che figata è la sigla? Bellissima

  • @cicofn6641
    @cicofn6641 7 місяців тому

    Video molto MOLTO interessante. Sarei curioso di capire la questione morte del se. O come dicono alcuni, morte dell’ego. Come si fa? illuminazione? come dici tu secondo me è impossibile.

  • @alessandrosciangula4732
    @alessandrosciangula4732 9 місяців тому

    Potresti fare un video su cosa penso del buddismo

  • @flavioantonacci6587
    @flavioantonacci6587 Місяць тому

    Sbagli già dall'inizio dicendo il "desiderio della conoscenza di se" quando proprio la brama ti porta a soffrire. Tu vuoi e soffri. Quando hai non ne sei felice perché immaginavo altro, nutrendo aspdttative sbagliate

  • @bluemax1171
    @bluemax1171 5 місяців тому

    Sbagli quando dici che il buddismo afferma che "la sofferenza puo' essere eliminata". Il buddismo dice invece (nobili verità) che LE CAUSE che portano alla sofferenza (che poi significa piu' che altro insoddisfazione) possono essere eliminate. La cosa è enormemente differente... Non si parla poi di reincarnazione, ma di rinascita. Ench'essa estremamente differente. Se poi leggi il LO RIG capisci come la mente "reagisce" quando entra in contatto con un fenomeno (del mondo). Insomma... apprezzo molto il tuo tentativo ma hai fatto un gran casino... saluti ;)

  • @centrostudidelloltre
    @centrostudidelloltre 9 місяців тому +4

    Da non buddhista, non cattolico, non nulla… definirsi o meno qualcosa è la cosa meno buddista che possa esistere. Studiare la realtà, sia essa buddismo o altro, non significa averla compresa. Anzi, spesso allontana dalla vera comprensione. Ti consiglio di meditare e di evitare di definirti in qualsiasi modo, nè per affermazione nè per negazione.

    • @PaoloVolpeFireFox
      @PaoloVolpeFireFox 9 місяців тому

      Ecco perché 👍nacque la Legione Straniera 👏👏👏👏👏

  • @abzaz0023
    @abzaz0023 9 місяців тому

    Iu goodem rait.
    Va be’, semplicemente geniale 😂

  • @yos8752
    @yos8752 8 місяців тому

    Aspetta... Io formulo un'equazione matematica astratta, ed anni dopo viene fuori che descrive molto, molto bene la struttura e il comportamento di una categoria di oggetti astronomici mai osservati prima. Io cambio profondamente il mio modo di pensare e di pensarmi, magari tramite analisi psicologiche o altre modalità, e "magicamente" le persone intorno a me, anche se non sanno niente di tale mia analisi, cambiano il loro modo di rapportarsi a me. Io studio la materia credendo che essa sia un oggetto ben separato e definito, per poi scoprire che i suoi costituenti si determinano solo attraverso la mia interazione. Però secondo l'autore di questo video l'idealismo, inteso come isoformismo (come minimo) tra mente e materia o tra soggetto ed oggetto, o inteso come correlazione profonda (o persino in qualche modo come identità) tra queste suddette due dualità, sarebbe praticamente sbagliato? A me sembra che invece al massimo manchi giusto soltanto la prova dell'esistenza del Karma, inteso come inevitabile accumulo di tutti i possibili effetti in conseguenza di tutte le cause mosse (sia fisicamente che mentalmente). Ma siamo comunque già molto più vicini al dover prendere per buono almeno una parte consistente dell'idealismo, non capisco come possa dire il contrario proprio lui che la scienza e la filosofia in senso lato le bazzica già da un po'.

  • @jeanvaljean__
    @jeanvaljean__ 9 місяців тому +2

    Rick hai mai provato ad affrontare testi tipo il Mahabharata o il Bhagavad-Gita in chiave letteraria? Secondo me sono molto interessanti e purtroppo poco considerati qui da noi, tanti concetti filosofici e topos narrativi che consideriamo occidentali sembrano un derivato di quelle tradizioni.

    • @simonabagatin
      @simonabagatin 9 місяців тому

      Io pratico il buddismo di Nichiren Daishonin.. è una religione.

    • @jeanvaljean__
      @jeanvaljean__ 9 місяців тому +1

      @@simonabagatinanche la teogonia di esiodo era parte integrante della religione dei greci, ciò non vuol dire che non si possa leggere come un testo letterario. esattamente come la bibbia. certo, appartengono a un genere particolare, ma sempre letteratura è.

  • @emirbambino8528
    @emirbambino8528 9 місяців тому +1

    Sarebbe stato interessante un approfondimento sulla parte anche più effettivamente religiosa del buddismo tipo il paradiso di Amida oppure i naraka che sono molto simili al purgatorio dantesco

    • @paolozavalloni
      @paolozavalloni 9 місяців тому

      Il purgatorio dantesco è simile ad alcuni aspetti del Bardo dei Buddisti o ad altre rappresentazioni dell' esperienza nell' aldilà di altre spiritualità anche perché Dante faceva parte dei "fedeli d'amore" che era una setta iniziatica che probabilmente aveva insegnamenti simili ai templari quindi aveva conoscenze diverse dalle dottrine della Chiesa Cattolica del tempo

  • @testadicavoduroepuro
    @testadicavoduroepuro 9 місяців тому

    ma se vivo nel presente e la morte a un certo punto giunge, e io continuo a essere nel presente, conscio della mia mente, dei miei pensieri, e delle mie emozioni. Sono conscio della morte, ma quindi sono veramente "io" che sta morendo?
    Molto interessante come filosofia! Grazie Rick!

  • @robbytatanka2619
    @robbytatanka2619 3 дні тому

    Il tuo pensiero è limitato mentalmente....sembri al centro del mondo

  • @andreasapienza3231
    @andreasapienza3231 9 місяців тому

    daGhe che andiamo per 200k

  • @annagiugliano5028
    @annagiugliano5028 9 місяців тому +1

    Rick, te la dico come viene... Quando una cogitata con Federico buffa?

  • @mirkocasella1717
    @mirkocasella1717 9 місяців тому

    Sono d'accordo sull'analisi teoretica fatta. Probabilmente, come anche Rick dice, la complessità della pratica buddista è così vasta che ci sarebbe da discorrere per ore. Forse è proprio lì il suo punto di forza, mette l'accento sulla pratica meditativa, un pò il corrispettivo della preghiera cristiana, con la differenza che il buddista praticante, generalmente, non tende a chiedere l'esaudimento dei desideri personali al divino con l'atteggiamento del praticante medio cristiano. La pratica si concentra sulla meditazione volta alla conoscenza più profonda sel sé e del mondo. Inoltre, scientificamente è stato provato che possono verificarsi cambiamenti nelle onde cerebrali che riflettono stati mentali specifici, i quali forniscono benefici sia psicologici che in termine di salute cardiaca. Non so quanto possa spingermi oltre parlando di esperienze extracorporee, ma spesso i praticanti riferiscono di stati particolarmente intensi durante le fasi meditative che possono apportare grossi miglioramenti nella vita di tutti i giorni.

  • @lucafausu
    @lucafausu 9 місяців тому +2

    lo dico senza giudizio, ma penso che quello che spieghi sia completamente schiavo del pensiero occidentale, intendo dire neuroscientificamente, per comprendere il pensiero conscio, come aveva ben compreso Jung e come praticavano i filosofi pre socratici, ha a che fare non con i meccanismi mentali ma con la conoscenza attraverso la meditazione, quello che dichiari è spesso completamente sbagliato su un punto di vista scientifico, la mente non è il pensiero ma la connessione fra cosmo (nano e macro), pensiero (e qui di filosofia, raziocinio etc), corpo individuale, corpo sociale, mondo e mondano (che non ha un giudizio) e quello che i caftolici chiamano anima, tutto questo è uno, ecco il problema è che la filosofia occidentale non esce dal dualismo neanche quando ammette che sia un problema, la scienza invece no, in buona sostanza la fisica o la neuroscienza occidentale può dialogare con il buddismo (come fa, basterebbe studiare il pensiero di Hawking, Einstein, o quello di un filosofo che è diventato un anti filosofo Byung-chul Han o incredibili esperienze come quella dei creatori di Mind and Life.. insomma dai puoi farcela anche tu piano piano ad uscire dal dualismo senza creare però un nuovo dualismo, perché anche fra dualismo e unismo c’è il rischio del dualismo .. e non è il pensiero a risolvere la questione ma la mente come strumento non pensante

  • @DarkFulvio82
    @DarkFulvio82 7 днів тому

    Manca la spiegazione fra Buddismo exoterico ed esoterico. Inoltre la comprensione arriva solo con la pratica, non lo si impara sui libri di carta.

  • @toxodonte1
    @toxodonte1 9 місяців тому +3

    La filosofia dovrebbe servire ad incontrare la veritá, ma da come ne parla Rick pare essere una "visione di convenienza", ovvero uno stile di vita come un altro a cui ci si sottomette per convenienza e preferenza di costumi e regole

    • @filippogambino9961
      @filippogambino9961 9 місяців тому +1

      Sarebbe ottuso abbracciare una dottrina filosofica senza valutarne le conseguenze etiche. Così come parlare di ricerca della verità senza valutare la mia verità interiore e la corrispondenza tra una dottrina e ciò che suscita in noi a livello emotivo

    • @toxodonte1
      @toxodonte1 9 місяців тому +1

      @@filippogambino9961 comprendo e condivido il tuo commento ma se siamo coscenti di aver incontrato una veritá superiore (per coerenza e risultati) non dovremmo temerne le conseguenze, se non amiamo la veritá non siamo filo-sofi, ma siamo solo coloro che Nietzche definisce i ricercatori di scuse, coloro che usano la retorica per giustificare il modo meschino con cui affrontano la vita. Conoscere la veritá non é sufficiente, bisogna anche amarla per poter abbracciare uno stile di vita che migliori il nostro rapporto con le cose. Non possiamo scegliere coscientemente se credere o meno in qualcosa, il potere di persuasione di una affermazione puo essere sottoposto alla nostra volontá solo se lo stiamo usando in modo strumentale, cioé retorico

    • @marcopepe6318
      @marcopepe6318 9 місяців тому +1

      @toxodonte1 tutto molto bello. Ma credere che la filosofia ci faccia conoscere la verità è una visione molto ingenua della filosofia, così come la scienza. Nessun sistema di pensiero, filosofico o scientifico, potrà mai abbracciare la totalità delle cose, mai sarà possibile. Lo stesso teorema di Godel lo dimostra. Qualunque sistema logico è per definizione incompleto.
      Quindi qualunque sistema sarà al limite un punto di vista, una rappresentazione della realtà, con determinati ambiti di applicazione e di validità. Quindi sì, è esattamente così, è necessario accettare che la verità non potrai mai abbracciarla, ma sono avvicinarti un pezzo alla volta. E le conseguenze etiche di un sistema di pensiero sono, a mio modo di vedere, tra le più importanti da valutare.

    • @toxodonte1
      @toxodonte1 9 місяців тому +1

      @@marcopepe6318 Sono d'accordo, una veritá filosofica, cosi come una teoria scientifica puo solo avvicinarci alla veritá senza mai aderirvi completamente. Ma la sua veridicitá puo essere misurata dalla sua capacitá di previsione, ovvero dalla sua efficacia, che ci persuade della sua validitá rispetto alle precedenti teorie. Percui é impossibile forzarsi a credere o non credere a qualcosa secondo i gusti o secondo le convenienze

    • @marcopepe6318
      @marcopepe6318 9 місяців тому

      @@toxodonte1 capisco quello che vuoi dire, e sono pure d'accordo. Non lo vedo però in contrasto con quanto affermo. La capacità di previsione può essere prettamente scientifica, oppure, se parliamo di filosofia, soprattutto etica. Intendendo etica nel senso più ampio possibile. Devo chiedermi, quando aderisco a un sistema di pensiero, quali sono le sue conseguenze, le sue previsioni.
      Ciò che trovo pericoloso nel buddhismo, così come della scienza applicata ciecamente, è credere che possano essere gli unici punti di vista sulla realtà.
      Esempio: affermare l'assenza del sé, invece di denotarne l'esistenza come entità relativa, relazionale, porta a conseguenza etiche di dubbia utilità.
      Conosci l'ideale del Bodhisattva? Io personalmente lo trovo aberrante....

  • @GabrieleAvantaggiato
    @GabrieleAvantaggiato 2 місяці тому

    Dal mio punto di vista il Buddhismo, in particolare lo zen, non è una filosofia idealista come ha sostenuto Rick. Anzi aiuta a disfarsi dell'attaccamento anche alle proprie idee ovvero dalle illusioni e aiuta a non fondersi con esse, prendendone distanza riusciamo ad avere una visione più ampia.

  • @SerotoninStark
    @SerotoninStark 9 місяців тому +1

    In realtà l'idea che si compia il male per compiere il male è attualmente completamente infondata

  • @OsteoPana
    @OsteoPana 9 місяців тому

    Sui beni non è demonizzato il possesso materiale, ma il desiderio e la sofferenza connessa a questo, è più verso Seneca quondi

  • @carlocislaghi6427
    @carlocislaghi6427 9 місяців тому

    dipende anche da quale buddhismo si parla sulla sofferenza. La sofferenza c'è per crescere anche.

  • @paolozavalloni
    @paolozavalloni 9 місяців тому +3

    Ciao, bella puntata, i "punti di forza" che sottolinei nel buddismo molto probabilmente li troveresti anche nella Gnosi Cristiana o non Cristiana che in maniera equiparabile basa l'approccio alla filosofia di vita e alla spiritualità su un concetto di "conoscenza" e sperimentazione personale e non di fede in dogmi. Chiaramente il buddismo é più "accessibile" in quanto gli scrittori gnostici (o anche gli insegnamenti Gnostici nei vangeli di Nag Hammadi o nella pistis Sophia) abbisognano di essere compresi nei loro più livelli di lettura alla luce delle metodologie Ermetiche. Purtroppo il motivo del dovere rendere la disciplina "criptata" in questa maniera é dovuta alla sempre presente Ortodossia schiacciante e violenta in tutta la tradizione occidentale. Questo fa si che se ascolti per esempio Lama Micheal Rimpoche quando parla la cosa sia accessibile a molti, se devi leggere i vangeli gnostici o la pistis sophia la cosa si fa decisamente molto più complessa. Comunque ci sono fior di testi che raccontano di come il cristianesimo sia sostanzialmente un prodotto dell'impero romano più che rispecchiare i reali insegnamenti originali (Es: Cristianesimi Originari di Luigi Schiavo)

  • @fabiopomponi7740
    @fabiopomponi7740 9 місяців тому +1

    Rick DuFer non mettere le live solo per gli abbonati o per gli iscritti libera la rete a tutti.

  • @pietrosereno6432
    @pietrosereno6432 9 місяців тому +3

    e invece cosa ne pensi del taoismo?

  • @maurovenier8754
    @maurovenier8754 8 місяців тому

    Il Siddharta di Hermann Hesse visto ora, da adulto, ha più a che fare con la New Age (che ai tempi ovviamente come definizione non esisteva ancora) che col Buddhismo.

  • @enricofortin1092
    @enricofortin1092 5 місяців тому

    Secondo me, il secondo motivo del perché no scricchiola un po'. L'insegnamento del Budda di vivere nel presente non preclude una progettualità della vita e neanche una revisione del proprio passato per migliorare il futuro. Il Budda dice di VIVERE nel presente, quindi di non mettere la propria realtà in un futuro/passato che non esiste perché non attualmente reale. Ma questo non mi impedisce che, nel mio presente, penso al mio futuro o al mio passato. L'insegnamento è quello di, mentre compio un' azione, avere la testa su quell'azione e non essere turbato dalle sue conseguenze future o da qualche evento pregresso che mi fa tentennare. Se l'azione in questione è progettare il futuro allora semplicemente, vivere nel presente, significa progettare il futuro senza essere traviato dalle mie insicurezze su un possibile futuro (che non esiste) che deriva dalla mia progettazione attuale del futuro. È arzigogolato non poco, ma secondo me fila

  • @lucagentilini4933
    @lucagentilini4933 9 місяців тому +2

    Ma se non pratichi il buddismo come fai a dire che non funziona? Per avere X devi fare Y. Puoi speculare sul fatto che questa operazione dia questo risultato oppure no, ma senza pratica non comprendi

    • @rickdufer
      @rickdufer  9 місяців тому +2

      Ma chi ha detto che non funziona?

  • @toxodonte1
    @toxodonte1 9 місяців тому

    Nel buddismo cosi come nel taoismo si raggiunge l'illuminazione quando si smette di provocare la propria sofferenza con comportamenti che forzano la natura della cose.. E non é un obiettivo impossibile.. Molto banalmente si sceglie di vivere immersi nella natura e nei suoi ritmi piuttosto che rimanere nel vizio e nell'affanno di avanzare nella carriera.. Rifiutare questa possibilitá é come pensare che un dottore possa solo alliviare la nostra sofferenza senza poterci mai liberare dalla malattia.. é un modo di ragionare di noi moderni che nati in una societá malata crediamo sia impossibile guarirne perché ormai la consideriamo parte della nostra essenza, nonostante esistano ancora esempi viventi di stili di vita alternativi

  • @RubenLaino
    @RubenLaino 9 місяців тому +3

    È vero che il mistero è fulcro di varie religioni tra cui cristiane ..ma non è quello che insegnavano né Gesù né i suoi apostoli, i quali incitavano alla conoscenza.
    Cmq più che il buddismo, sono i pensieri di Buddha che sono interessanti e anche pratici.

  • @tuotubotubo
    @tuotubotubo 9 місяців тому

    Sono ignorante in materia ma credo che ci possa essere un forte scollamento tra ciò che è il buddismo nei testi e ciò che è il buddismo nella realtà e nella realtà storica, così come c'è un fortissimo scollamento tra la religione cattolica della dottrina e quella della realtà. A studiare il cristianesimo dai testi si avrebbe una descrizione di quello che è il cristianesimo del tutto opposto a quello che è veramente, credo possa essere così anche per il buddismo e ciò è un problema poiché la vera pratica non è quella descritta ma quella praticata.

  • @sofiarody8992
    @sofiarody8992 7 місяців тому

    A prescindere dal buddhismo, si può vedere una stessa cosa in due modi diversi. Essa esiste, rimane e non cambia seppur la si interpreti in svariati modi in base a una diversa visione conseguente a una differente esperienza di vita. L'interpretazione che ne deriva verrà compresa o non accettata poichè non compresa. Un esempio fra tanti citati è il concetto del Presente: un'interpretazione razionale, per quanto sia chiara e inconfutabile, non può paragonarsi ad un'interpretazione arrivata tramite meditazione e canali non mentali, più alti e sottili. Io non so cosa voglia dire vedere la realtà per quel che è, cioè utilizzando la mente senza identificarci con essa, ma questo è. Le cose stanno così che le vediamo o meno , non è idealizzazione, è che qualcuno è arrivato a vederle, le ha sperimentate e poi magari ha ben pensato di farle sperimentare agli altri tramite diverse forme comunicative. L'apertura a tali questioni non è facile, arriva piano piano o mai. Anni fa facevo molta fatica ad accettare la maggior parte delle questioni qui considerate, eppure intuivo qualcosa che mi ha fatto mantenere una finestra aperta, ascoltando ciò che avevano da dire persone selezionate come Piergiorgio Caselli, un esempio. Lui non è un guru, ma una persona seria, semplice e assai acculturata che fornisce click interiori proprio partendo dalla cultura e dalla mente per andare oltre. Li fornisce perchè lui li ha avuti e si vede. Non è questione di credere o meno, ma di sperimentare con i propri mezzi e i propri tempi, mantenendo quel dubbio che ci porta ad indagare poco o tanto.

  • @Frankie-uz1he
    @Frankie-uz1he 2 місяці тому

    Il fatto che il buddismo ti dice che non ti devi attaccare alle cose non che tu non possa avere le cose che ti possano rendere la vita migliore e la via di mezzo e la strada giusta da intraprendere per in vero buddista🤦‍♂️

  • @DanieleZanini
    @DanieleZanini 9 місяців тому

    Uno degli aspetti più significativi del Buddhismo è rappresentato dai 3 Veleni: attaccamento, avversione ed ignoranza. Quando parli del terzo No, l'aspetto che ci sia un invito a disfarsi di tutto ciò che è materiale è una visione erronea di ciò che è contenuto nella filosofia che ricordo essere chiamata anche "via di mezzo" (Madhyamaka). Per i laici si suggerisce di non avere attaccamento verso gli oggetti materiali, ma ciò non significa affatto disfarsene. Significa non soffrire se questi oggetti, situazioni o persone vengono a mancare e questo va a unirsi al nostro ego: per questo che nel Buddhismo si vuole sradicare l'ego e considerarlo come fonte della nostra sofferenza: pensiamo di un Io indipendente che esista senza condizioni, ma in virtù di ciò poi ci attacchiamo a tutto ciò che interpretiamo come bello e piacevole. Questo è l'attaccamento, l'esagerazione delle qualità positive di un oggetto, persona, situazione o fenomeno in generale. La perdita, la scomparsa, la distruzione di tale oggetto del desiderio, porta all'avversione e noi per la visione erronea derivante dall'ignoranza continuiamo a stare in questa giostra (per citare in parte Bill Hicks) a soffrire e credere che tutto ciò sia intrinsecamente reale, quando spesso è l'illusione da fare da padrona e a distorcere completamente il modo in cui guardiamo la realtà.
    Quindi anche quando parli del vuoto, in realtà il Buddhismo non è ne nichilista, ne determinista, sempre per stare nella via di mezzo. Ovvero considera che tutti i fenomeni sono privi di esistenza intrinseca, cioè che quindi noi esistiamo come sì manifestazioni, ma tutte strettamente interconnesse in un mondo convenzionale dove tutto ha un nome e una forma. Per fare un esempio banale, il nord non potrebbe sussistere senza la copresenza di sud, est ed ovest. Infatti l'errore che spesso si fa nel Buddhismo è di considerarla come una religione/filosofia pessimista... ma in realtà è orientata ad essere il più realista possibile.

  • @emilianobrajato8216
    @emilianobrajato8216 9 місяців тому

    QR/QR, quanto regge questa rappresentazione? sottolineo alcuni punti su cui sono in disaccordo. a) quali fonti prendi in considerazione? Quali parrti del Canone ritieni rilevanti ? b) non esiste il buddhismo, semmai i buddhismi, anzi semmai è più corretto parlare di buddhadharma , questione fondamentale prima di affrontare altri discorsi. Senza chiarire che "ismi" sono riletture anglofone delle tradizioni, si ibncorre in una serie di aspetti che non mi pare stiano in piedi: ) , anche nelle tradizione dei buddhismi è presente il ramo simil testimoni di Geova. Poi più che il "controllo di sè" è il lasciare andare il sè. Inoltre la questione del dolore come dhukka andrebbero messi in rilievo, insomma quali sono gli aspetti salienti ?

    • @multivac85
      @multivac85 9 місяців тому

      Ma infatti, parlare per solo mezz'ora di una corrente filosofico-religiosa che esiste da 2500 anni e che ha numerosissime interpretazioni e applicazioni sia nel passato che oggi è inevitabilmente insufficiente. Sarebbe come parlare per solo mezz'ora del pensiero di Platone, volendo includere in esso anche i medioplatonici, neoplatonici antichi, i platonici cristiani quelli rinascimentali, quelli moderni e così via. E aggiungiamo che di Siddhartha Gautama non abbiamo nessun testo scritto....

  • @alefrulli9660
    @alefrulli9660 8 місяців тому

    Ragazzi il buddismo non era una religiine, ma era una filosofia ok? Non so chi lo ha traaformato in una religione /setta (talvolta, dipende da chi gestisce le '' 'strutture, buddiste x il mondo) dove c'è l uomo al centro della filosofia rispetto a tutto il mondo che c circonda (natura, interessi, necessità , sopravvivenza), tutto è più vicino a noi rispetto il forma mentis religioso cattolico, dove lachiave è la riflessiine (meditaziine) isolamento... Meno bisogni hai, e più rendi il mondo più pisitivo emeglio stai, infatti loro meditano, si accontentano, traggino benefici soprattutto dalla natuura, si concentrano su una spiritualità, ma anche alla capacita6 d saxsi difendere una spiritualita'terrena e non così ultraterrena che chi non conosce penzi..! Dio era in alto, Buddah uomo no, Gesù era al d sopra d tutyi, mentre Buddah era un po' x analogie a San Francesco diciamo, e la chiave è se gli uomini stanno troppo vicini generano cibflitto, se gli uomini si isolano meditano e si staccano dalle esigenze consumistiche stanno meglii accontentarsi e stare sereni questo è il trucco della serenuta6 e dell armonia col corpo e la natura e la vita

  • @lorenzolavezzi3970
    @lorenzolavezzi3970 9 місяців тому +1

    Sbaglio o ha mischiato citazioni legate all'induismo e quelle legate al buddismo?

    • @robertameniconi3982
      @robertameniconi3982 7 місяців тому +1

      Mi è parso anche a me. La lettura dalle Upanishad, per esempio.

  • @bsileuotto
    @bsileuotto 4 місяці тому

    Secondo me riveli di essere anche tu un idealista. Quando sintetizzi giustamente che per te la vita è un progetto, si realizza nel progetto, abbracci una prospettiva molto cristiana, testamentaria, rivelata etc. (in senso filosofico ovviamente) aristotelica anche, ma poi ci vorrebbe tempo e spazio che qui è scarso.. In realtà anche il Buddhismo è un grande progetto di vita, che si rivela però poco a poco nella germinazione delle sue diverse scuole e forme. In altri termini, nella sua storia, perché il Buddhismo, a differenza dell'Induismo ha una storia, e proprio differenziandosi da esso e dalla Induità, geneticamente a-storica, ne è possibile seguire il progresso.. In ogni caso, parlando di progetto di vita del Buddhismo, io credo che ci sia eccome, e che il suo bello sia anche la sua unicità per tutte le manifestazioni del 'Brahaman', solo che per fare ciò, allo stesso tempo, deve compiere il 'peccato' di mostrarti fin dall'inizio una strada che, dietro il momentaneo scorcio del velo, è una strada non del tutto a misura d'uomo, apparentemente deumanizzante. Ciò può spaventare, naturalmente, ed essere doloroso da accettare, ma come potrebbe altrimenti se il Buddha si è rivolto a tutte le creature?

  • @Matteo_Marini666
    @Matteo_Marini666 9 місяців тому

    * Faccio partire il video senza guardare la durata *
    * Il video finisce *
    "Ma come, ha appena cominciato"
    * Guardo la durata del video, mi accorgo che è passata almeno mezz' ora, visto che ogni tanto mettevo in pausa per riflettere sui concetti appena espressi *
    "Ah"
    Non so cosa me lo fa dire ma credo che il video sia interessante e con buoni spunti di riflessione😁😁😁

  • @sokolhekurani3839
    @sokolhekurani3839 5 місяців тому

    Leggendo qualche libro qua e la vieni a raccontarci il Buddhismo!? Ti consiglio un po di moderazione e se vuoi conoscere veramente il buddhismo ci vogliono anni e anni di studio e pratica. Ti saluto

  • @FM-iw9cp
    @FM-iw9cp Місяць тому

    La sofferenza è causata anche dall'attaccamento......

  • @stefanoandreoli3735
    @stefanoandreoli3735 9 місяців тому

    Ti ho scritto il messaggio precedente perché vorrei davvero capirti

  • @Dariotorresi
    @Dariotorresi 9 місяців тому

    Confondi Sofferenza e Dolore. Buddha, insegnando di praticare il non attaccamento, non intendeva liberare dal dolore, ma dalla sofferenza. L'attaccamento è ciò che causa la sofferenza, ovvio che il dolore non può essere eliminato.

  • @corinaionelabartsch9464
    @corinaionelabartsch9464 6 місяців тому

    La mente di Budda ti porta sentire la vita. Ma quando parli "opiniono" non puoi capire. ❤

  • @doktoralw4ys
    @doktoralw4ys 5 місяців тому

    Più guardo i tuoi video più mi convinco invece di quanto tu ci capisca poco su tutto quello di cui parli

  • @8Ishan4
    @8Ishan4 9 місяців тому

    Un libro "entry level" potrebbe essere "Come diventare un Buddha in 5 settimane" di Giacobbe a taglio assai pratico

  • @OsteoPana
    @OsteoPana 9 місяців тому

    Unico errore è confondere la mindfulness in una mancanza di automiglioramento, è un errore banale, un buddista ha progetti e cresce, l'unica cosa che però possiamo fare per inseguire la nostra direzione non è nel futuro ma nel presente, se io voglio diventare un bravo violinista l'unica cosa che posso fare è suonare con il programma migliore possibile ora

  • @andrea_beni
    @andrea_beni 8 місяців тому +1

    normie tecno-razionalista prova a spiegare perché non è buddhista dopo aver letto una decina di testi senza averci capito una sega:

  • @MauryExplorer_
    @MauryExplorer_ 9 місяців тому

    11:12 il mondo cambia sempre ed è impossibile da gestire. L'unica cosa intelligente è lavorare interiormente. 17:15 in queste frasi c'è tutta la chiusura verso determinati insegnamenti. L'illuminazione è non identificarsi nel corpo e nella mente. È un percorso difficile ma esiste, è possibile. Non sto qui a spiegare come e perche ma chiudere la porta a priori vuol dire avere un pregiudizio .
    Non si può mescolare il buddismo con l'induismo . Il brahman non appartiene al Buddha. Le frasi sul passato e sul futuro appartengono più al taoismo di Laotzu. 19:53 questo io di cui parli è ego.
    Puntata interessante ma è un dibattito iniziale

  • @andreabhob3506
    @andreabhob3506 9 місяців тому

    Sono felice di essere nato nella stessa epoca di quest'uomo
    Quando sarò un vecchio lamentoso
    Dirò a mio nipote:
    " ai miei tempi c'era la qualità dei cogitos studios e ora invece è tutta una melda"

  • @cajflod
    @cajflod 9 місяців тому

    Interessante, però onestamente senza offesa ci trovo molte falle e imprecisioni, magari mi sbaglio però parlare del Brahman si parla di induismo e non di Buddhismo. Inoltre perché dire che sono insegnamenti di 5000 anni se il Buddha é nato circa 2500 anni fa. Poi credo ci sia una mal comprensione del dell’idea dello stare nel presente. Credo si intenda più essere presente, cosciente del momento di quello che stiamo vivendo e facendo nell’ora. Mi pare inoltre che si parli in particolar modo del Buddhismo del sud est asiatico che nonostante sia forse il più antico é anche quello più semplicistico a differenza di quello tibetano che ha più profondità e complessità. Meriterebbe forse fare un video a parte su di esso. Tra l’altro ha qualcosa di simile ad il concetto di miracolo e alla ricerca di rivelazioni nascoste. Comunque anche se non condivido tutto, complimenti. Ce ne fossero di più di video così , anche solo per far partire un bel dibattito.

  • @carlocislaghi6427
    @carlocislaghi6427 9 місяців тому

    nel presente si può migliorare ogni giorno. non bisogna generalizzare. ci sono diversi tipi di buddhismo.

  • @francescogiacovelli8468
    @francescogiacovelli8468 9 місяців тому

    Riassunto
    Motivi perché sì:
    - sofferenza=ignoranza
    - no miracoli/no autorità
    - importanza dell'adattamento
    Motivi perché no:
    - sofferenza brutta (frutto di idealismo mente/mondo)
    - presente senza futuro e passato
    - rifiuto della materialità
    Comunque Rick devo farti davvero i miei complimenti: video molto interessante, su un argomento di cui conosco poco e mi piacerebbe approfondire ogni tanto, anche se non mi trovo d'accordo con alcune posizioni tue e buddhiste.
    Detto ciò, piccola precisazione storica: per gli islamici non c'è davvero l'evangelizzazione, bensì questo è un concetto molto più cristiano. I musulmani ti facevano la guerra santa perché eri un infedele del cazzo, ergo dovevi abbassare la testa sotto il dominio di Allah (quindi il loro ovviamente), ma poi se ti volevi convertire o meno erano cazzi tuoi. Semplicemente i non convertiti venivano enarginati, ma non c'era l'intento di conversione come nel cristianesimo.