Ciao amici, oggi siamo a Corinaldo, borgo "bandiera arancione" e tra i "borghi più belli d'Italia". Sorge arroccato su una collinetta protetto dalla lunga e possente cinta muraria medievale realizzata nel XIV secolo dall'architetto militare senese Francesco di Giorgio Martini. Valichiamo le mura dello scorticatore attraverso una delle tre antiche porte d'accesso, Porta di Santa Maria del Mercato. La fortezza, costruita per volere di papa Urbano V è attrezzata per sconfiggere gli attacchi dei nemici con elementi difensivi come i camminamenti di ronda, i baluardi poligonali, i torrioni e bastiani merlati. Oltrepassata la porta e saliamo gli oltre cento gradini di Via Piaggia abbellita dal leggendario Pozzo della Polenta, costruito dal tiranno di Corinaldo Antonello Accattabriga nella seconda metà del quattrocento. E' stato soprannominato così dopo un singolare avvenimento. La leggenda narra di un vecchietto stremato dalla salita e dal pesante sacco di farina di granoturco che portava con sé, il quale gli scivolò nel pozzo. Tutti i compaesani accorsero ad aiutarlo esortandolo a non disperare per la disgrazia ma a preparare una buona polenta per festeggiare tutti assieme. Arrivati in cima ci troviamo davanti all'ex Convento dei Padri Eremitani dell'ordine di Sant'Agostino e il settecentesco Palazzo del Municipio, con l'elegante loggiato. Proseguiamo su Via del Corso tra stretti vicoli, alti campanili, corridoi coperti (i landroni), signorili dimore del quattrocento, fino ad arrivare all'ottocentesco Teatro Goldoni, adiacente ad una delle porte di accesso dell'antico borgo. La merlata Porta Nova è affiancata da un torrione circolare. Usciamo dalle mura per ammirare il panorama e la facciata della porta. Rientrano nel borgo e una viuzza ci conduce in Piazza San Pietro con il maestoso cedro dell'Himalaya, alto 43 metri e con la chioma di 45 metri, piantato al posto della pericolante Chiesa di San Pietro. Continuiamo fino in piazza del cassero per ammirare la Chiesa dell'Addolorata e la Chiesa del Suffragio. La Chiesa della Madonna dell'Addolorata è in stile barocco, fu eretta a ridosso delle mura castellane sopra un'antica chiesa seicentesca, con annesso il convento delle suore benedettine. L'esterno ci appare elegante e armonioso, all'interno veniamo accolti in una sola navata con cupola a lanterna il tutto abbellito da stucchi bianchi e decorazioni rococò. La chiesa di Santa Maria del Suffragio costruita al posto di una torre difensiva, risale al 1640. Scendiamo lungo le mura per osservare da vicino la singolare Torre dello Sperone, alta circa 18 metri, a pianta pentagonale. La Porta di San Giovanni, dotata di una piccola porta detta a bianchetta e le classiche merlature ghibelline. Dalla sua terrazza si gode un bellissimo panorama marchigiano. Poco distante un altro edificio religioso cattura il nostro sguardo, è la duecentesca Collegiata di San Francesco. Rimaneggiata più volte nei secoli fino all'odierna struttura disegnata nella metà del settecento dall'architetto Arcangelo Vici di Arcevia. La facciata, sobria in mattoni, contrasta con la ricca e decorata sala interna a croce latina con 8 cappelle. Ritorniamo nel cuore del borgo accompagnati dalla luna per visitare il Santuario di Santa Maria Goretti. Edificato nel settecento dall'architetto corinaldese Giuseppe Carbonari Geminiani in onore alla piccola fanciulla uccisa per aver difeso la sua verginità, la quale, prima di aspirare, perdonò il suo aggressore. L'architettura tardo barocca del santuario e il complesso monastico settecentesco degli agostiniani hanno accorpato l'antica chiesa medievale di San Nicolò. Attualmente l'elegante facciata in laterizio è affiancata da un possente campanile con cuspide che spicca su tutta Corinaldo. La nostra visita al borgo di Corinaldo si conclude tornando verso la scalinata del pozzo della polenta. Entriamo nella Pinacoteca Comunale dedicata a Claudio Ridolfi. La raccolta si articola tra opere pittoriche di Claudio Ridolfi, oggetti religiosi e numerose opere. Interessante l'allestimento "Il tesoro ritrovato" e "La tomba del principe di Corinaldo" dove sono esposti materiali e oggetti trovati dopo gli scavi del 2018 nella località Nevola. Cosa non perdere a Corinaldo? La casa natale di Santa Maria Goretti in località Pregiagna. In questa piccola abitazione del 1890 nacque Marietta Maria Goretti diventata Santa a 11 anni dopo aver perdonato il suo assassino poco prima di morire. L'umile casa in mattoni ospitò la bambina fine sei anni quando con la famiglia si trasferì a Frosinone. All'interno, oltre la stanza da pranzo, le camere, le foto della numerosa e sfortunata famiglia Goretti, è stata allestita una piccola cappella in onore della fanciulla. Sempre fuori dal borgo consigliamo una visita alla Chiesa della Madonna del Piano o Importuno, un edificio molto antico datato tra il VI e il VII secolo avanti Cristo. Ne parleremo in un prossimo video. La sala del costume e delle tradizioni popolari si trova all'interno del palazzo comunale, sono custoditi i costumi d epoca medievale fedelmente ricostruiti dalle sartorie rionali della zona per l'annuale rievocazione storica contesa del pozzo della polenta. Attualmente è in manutenzione ma con il biglietto della pinacoteca è possibile visitare questo piccolo museo ed il Teatro Goldoni: torneremo per una visita. Per gli amanti della natura sono stati individuati cinque percorsi ciclo pedonali sia fuori che dentro l'area urbana di Corinaldo da percorrere a qualsiasi età, a piedi, in bike o a cavallo. Troverete maggiori informazioni nella pagina di Corinaldo sua Amarche.it Corinaldo vanta numerosi encomi: borghi più belli d'Italia, bandiera arancione, destinazione turistica d'eccellenza europea, comune ciclabile fiab, comune amico del turismo itinerante, bandiera gialla di a ct italia. Se ti è piaciuto questo video, lascia un mi piace. Seguici per scoprire le bellezze delle Marche. Attiva la campanellina per essere aggiornato sui nuovi video. Amarche.it
sono argentina e desidero visitare Corinaldo, ma ho qualche difficoltà a salire le pendenze. Vorrei per favore sapere se a Corinaldo esiste un ascensore pubblico per salire alla parte alta della città e, in tal caso, conoscere la sua esatta ubicazione. Grazie mille.
Ciao Maria, benvenuta nel canale! Che io sappia, non ci sono scale mobili o ascensori. Forse c'è un bus urbano... ti consiglio ci contattare l'Ufficio IAT • Informazione Accoglienza Turistica: iat1@corinaldo.it
Ci vado tutti gli anni mia mamma era nativa di questo bellissimo borgo 💕
❣️❣️❣️
MERAVIGLIOSO !!!! GRAZIE MILLE!!😍😍😍😍😍😍😍
Ciao!!! Grazie!!!!
Bellissimo video 👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍
Grazie!
Prego 👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍
Incantevole!
Grazie!
Interesante!! Grazie!!
Grazie 😁😁😁😁😁👍👍👍👍
Corinaldo è tra i miei borghi preferiti delle Marche!
👍👍👍😁😁😁
Bella Corinaldo! Bello il video!👍
Si, proprio bella! Per arrivare in bici c'è un po' di salita!
@@Amarche Eh, sì, lo so! Ci andai in bici qualche anno fa. Però merita una visita!🙂
Come sempre bel video...😉👍
Grazie anche alle tue riprese aeree!!!!
Ciao amici, oggi siamo a Corinaldo, borgo "bandiera arancione" e tra i "borghi più belli d'Italia". Sorge arroccato su una collinetta protetto dalla lunga e possente cinta muraria medievale realizzata nel XIV secolo dall'architetto militare senese Francesco di Giorgio Martini.
Valichiamo le mura dello scorticatore attraverso una delle tre antiche porte d'accesso, Porta di Santa Maria del Mercato. La fortezza, costruita per volere di papa Urbano V è attrezzata per sconfiggere gli attacchi dei nemici con elementi difensivi come i camminamenti di ronda, i baluardi poligonali, i torrioni e bastiani merlati.
Oltrepassata la porta e saliamo gli oltre cento gradini di Via Piaggia abbellita dal leggendario Pozzo della Polenta, costruito dal tiranno di Corinaldo Antonello Accattabriga nella seconda metà del quattrocento. E' stato soprannominato così dopo un singolare avvenimento. La leggenda narra di un vecchietto stremato dalla salita e dal pesante sacco di farina di granoturco che portava con sé, il quale gli scivolò nel pozzo. Tutti i compaesani accorsero ad aiutarlo esortandolo a non disperare per la disgrazia ma a preparare una buona polenta per festeggiare tutti assieme.
Arrivati in cima ci troviamo davanti all'ex Convento dei Padri Eremitani dell'ordine di Sant'Agostino e il settecentesco Palazzo del Municipio, con l'elegante loggiato.
Proseguiamo su Via del Corso tra stretti vicoli,
alti campanili,
corridoi coperti (i landroni),
signorili dimore del quattrocento,
fino ad arrivare all'ottocentesco Teatro Goldoni, adiacente ad una delle porte di accesso dell'antico borgo. La merlata Porta Nova è affiancata da un torrione circolare. Usciamo dalle mura per ammirare il panorama e la facciata della porta.
Rientrano nel borgo e una viuzza ci conduce in Piazza San Pietro con il maestoso cedro dell'Himalaya, alto 43 metri e con la chioma di 45 metri, piantato al posto della pericolante Chiesa di San Pietro.
Continuiamo fino in piazza del cassero per ammirare la Chiesa dell'Addolorata e la Chiesa del Suffragio.
La Chiesa della Madonna dell'Addolorata è in stile barocco, fu eretta a ridosso delle mura castellane sopra un'antica chiesa seicentesca, con annesso il convento delle suore benedettine. L'esterno ci appare elegante e armonioso, all'interno veniamo accolti in una sola navata con cupola a lanterna il tutto abbellito da stucchi bianchi e decorazioni rococò.
La chiesa di Santa Maria del Suffragio costruita al posto di una torre difensiva, risale al 1640.
Scendiamo lungo le mura per osservare da vicino la singolare Torre dello Sperone, alta circa 18 metri, a pianta pentagonale.
La Porta di San Giovanni, dotata di una piccola porta detta a bianchetta e le classiche merlature ghibelline. Dalla sua terrazza si gode un bellissimo panorama marchigiano.
Poco distante un altro edificio religioso cattura il nostro sguardo, è la duecentesca Collegiata di San Francesco. Rimaneggiata più volte nei secoli fino all'odierna struttura disegnata nella metà del settecento dall'architetto Arcangelo Vici di Arcevia. La facciata, sobria in mattoni, contrasta con la ricca e decorata sala interna a croce latina con 8 cappelle.
Ritorniamo nel cuore del borgo accompagnati dalla luna per visitare il Santuario di Santa Maria Goretti.
Edificato nel settecento dall'architetto corinaldese Giuseppe Carbonari Geminiani in onore alla piccola fanciulla uccisa per aver difeso la sua verginità, la quale, prima di aspirare, perdonò il suo aggressore. L'architettura tardo barocca del santuario e il complesso monastico settecentesco degli agostiniani hanno accorpato l'antica chiesa medievale di San Nicolò. Attualmente l'elegante facciata in laterizio è affiancata da un possente campanile con cuspide che spicca su tutta Corinaldo.
La nostra visita al borgo di Corinaldo si conclude tornando verso la scalinata del pozzo della polenta. Entriamo nella Pinacoteca Comunale dedicata a Claudio Ridolfi. La raccolta si articola tra opere pittoriche di Claudio Ridolfi, oggetti religiosi e numerose opere.
Interessante l'allestimento "Il tesoro ritrovato" e "La tomba del principe di Corinaldo" dove sono esposti materiali e oggetti trovati dopo gli scavi del 2018 nella località Nevola.
Cosa non perdere a Corinaldo?
La casa natale di Santa Maria Goretti in località Pregiagna. In questa piccola abitazione del 1890 nacque Marietta Maria Goretti diventata Santa a 11 anni dopo aver perdonato il suo assassino poco prima di morire. L'umile casa in mattoni ospitò la bambina fine sei anni quando con la famiglia si trasferì a Frosinone.
All'interno, oltre la stanza da pranzo, le camere, le foto della numerosa e sfortunata famiglia Goretti, è stata allestita una piccola cappella in onore della fanciulla.
Sempre fuori dal borgo consigliamo una visita alla Chiesa della Madonna del Piano o Importuno, un edificio molto antico datato tra il VI e il VII secolo avanti Cristo. Ne parleremo in un prossimo video.
La sala del costume e delle tradizioni popolari si trova all'interno del palazzo comunale, sono custoditi i costumi d epoca medievale fedelmente ricostruiti dalle sartorie rionali della zona per l'annuale rievocazione storica contesa del pozzo della polenta. Attualmente è in manutenzione ma con il biglietto della pinacoteca è possibile visitare questo piccolo museo ed il Teatro Goldoni: torneremo per una visita.
Per gli amanti della natura sono stati individuati cinque percorsi ciclo pedonali sia fuori che dentro l'area urbana di Corinaldo da percorrere a qualsiasi età, a piedi, in bike o a cavallo. Troverete maggiori informazioni nella pagina di Corinaldo sua Amarche.it
Corinaldo vanta numerosi encomi: borghi più belli d'Italia, bandiera arancione, destinazione turistica d'eccellenza europea, comune ciclabile fiab, comune amico del turismo itinerante, bandiera gialla di a ct italia.
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🤩Grazie per il commento! A presto!
sono argentina e desidero visitare Corinaldo, ma ho qualche difficoltà a salire le pendenze. Vorrei per favore sapere se a Corinaldo esiste un ascensore pubblico per salire alla parte alta della città e, in tal caso, conoscere la sua esatta ubicazione. Grazie mille.
Ciao Maria, benvenuta nel canale! Che io sappia, non ci sono scale mobili o ascensori. Forse c'è un bus urbano... ti consiglio ci contattare l'Ufficio IAT • Informazione Accoglienza Turistica: iat1@corinaldo.it
Ci sono nato❤❤
ciao Claudio, grazie per il commento! Abbiamo un Corinaldese doc nel canale!
i❤ marche
@@francescamoretti3639 ❣️❣️❣️
Le marche secondo me e' la regione più bella d'Italia.
😁🎉🎊 Non sappiamo se sia la più bella in assoluto, ma ha alcune bellezze, ed alcune caratteristiche uniche! Grazie per il commento!
Agure
😊
Da togliere il fiato, il paese del mio avo.
sì, Corinaldo è uno dei nostri borghi preferiti!