Esperienza unica e finalmente con un discreto grado di sicurezza, grazie al paracadutino... avessi 50 anni di meno lo proverei!!! i primi 20-30 sec di planata con la tuta alare devono essere sconvolgenti...
È da una parte uno dei miei sogni volare con la tuta alare, da un’altra un mio incubo… magari qualcosa va storto, come con il paracadute, e lì devi ricordarti tutte quelle cose che ti avevano detto di fare in caso fosse successo, e scoprire se funzionano.
Nostro Signore ci ha fatto il sacro dono della vita , e , a mio avviso, non sta bene metterla a repentaglio così clamorosamente. Tutto questo, ovviamente, nel massimo rispetto per chi la pensa diversamente da me e molti altri come me , eh !
È interessante questo argomento. Alcuni di noi possiedono un certo tipo di spirito evidentemente. Ricordiamo che non è che uno si sveglia al mattino e dal nulla va a fare un lancio dal Pordoi, questi chissà quanta esperienza hanno, saranno partiti dai lanci in coppia con l'istruttore e saranno arrivati a questo punto col tempo. Credo che tra i requisiti occorra molta tecnica e professionalità e molta ma molta sicurezza in se stessi. Oltre che evidentemente un po' di follia e un qualche nascosto e oscuro istinto. Mettendola su questo piano si può dire che il lancio è come un rito, in cui chi lo effettua sfida e sconfigge (se gli va bene!) oltre che gli elementi, anche le proprie paure ed insicurezze ("ce la farò?" "andrà bene?") ed infine si rigenera. È una lettura estremamente "filosofica" questa, ma io ci vedo un po' di questi caratteri.
@@unomeacaso A mio avviso "molta tecnica e professionalità" corrisponde ad avere un paio di ali attaccate alla schiena dalla nascita. Il "ce la farò?" già risponde da solo al grado di preparazione. La sfida "con le proprie paure e insicurezze" la si può superare in mille altri modi meno egoistici, modi che non lascino vedove, orfani, genitori senza figli e, non ultimi, soccorritori che mettono in pericolo la loro vita per salvare uno (confesso che al posto di "uno" stavo per usare termini moolto meno nobili) che crede di "rigenerarsi". Queste persone non vogliono capire che "non si vive solo per se stessi", giusto per mettere in campo l'opinione di "uno" che a tempo perso è anche Creatore e Datore di vita. Siamo tutti liberi, questo è vero, di celebrare ognuno il suo "rito", di sicuro io non parteciperò al "rito" del funerale di persone che hanno disprezzato il valore della VITA.
@@remomilan7130 Cosa dire, forse ha pienamente ragione, forse queste persone disprezzano la propria vita e basta, cosa possiamo farci noi? Per quanto ci indigni scoprirlo e saperlo, dobbiamo ammettere che quelli distruttivi e auto-distruttivi sono tratti tipici dell'uomo, e giacciono in molte delle nostre azioni abituali. Aggiungo e divago: alcuni riti, da quelli perfettamente codificati delle principali religioni, a singoli atti di singoli individui servono anche per incanalare e addomesticare queste tendenze. Questi hanno scelto questa via, magari sono proprio degli egoisti estremi oltre che degli sportivi estremi, è così anche qui non ci possiamo fare nulla. Non esistono "altri modi" per alcuni, l'unico modo è visitare il più pericoloso dei confini. Ne è costellata la storia di individui che hanno agito così.
Per questi uomini celebrare la vita è questo, inoltre il bellissimo pericolo genera in essi una tale scarica adrenalinica che non si possono più fermare (...finché dura...!).
Io dal sass Pordoi sono sceso con gli sci dalla forcella, dalla val lasties, dal Joel e dal canale holzer, gli ultimi due sicuramente non da ruzzolarli , vi scappa il morto ogni tanto dall'holzer però così è ancora più spettacolare !!!!
Ogni tanto qualcuno ci lascia le penne. Perché ogni piccolissimo errore si paga con la vita. Ci sono altre attività che danno soddisfazione, senza rischiare di morire.
...Il coraggio e la preparazione DEVONO essere direttamente proporzionali!
Complimenti.
è il Sogno di Leonardo da Vinci.
l'uomo che vola.
certo che ci vuole un pelo sullo stomaco impressionante ...
Da brivido però una volta che hai il coraggio di saltare deve essere bellissimo, per questa vita io però passo ci penserò per la prossima 😜
Fai bene, ogni poco se ne schianta uno.
Questo si che è volare, altro che aereo.
Che roba!!! Spettacolare 😍
Esperienza unica e finalmente con un discreto grado di sicurezza, grazie al paracadutino... avessi 50 anni di meno lo proverei!!! i primi 20-30 sec di planata con la tuta alare devono essere sconvolgenti...
Mi raccomando la mascherina che col covid è pericoloso🤣🤣🤣👍
La partita a scacchi con la morte.
Da "Il settimo sigillo"
Io manco morta.... :-) :-)
Nemmeno io , Signora
Mamma Mia che bello voglio anch'io farlo
Ma il fotografo sul ciglio del dirupo?
Oh mamma
Nonostante sia pericoloso, è altrettanto meraviglioso....
Solo a guardarli mi vengono le vertigini...grandi..ma anche un po' folli
È da una parte uno dei miei sogni volare con la tuta alare, da un’altra un mio incubo… magari qualcosa va storto, come con il paracadute, e lì devi ricordarti tutte quelle cose che ti avevano detto di fare in caso fosse successo, e scoprire se funzionano.
vabbè tanto devi morire lo stesso , non è una brutta morte dopotutto ... sono una manciata di secondi
che coraggio..
Meraviglioso però 😀😀😀😀
Ragazzi voi siete folli, non lo farei mai....ammiro il coraggio o la pazzia vedete voi😲
Serve qualche brevetto?
Nostro Signore ci ha fatto il sacro dono della vita , e , a mio avviso, non sta bene metterla a repentaglio così clamorosamente. Tutto questo, ovviamente, nel massimo rispetto per chi la pensa diversamente da me e molti altri come me , eh !
Sono perfettamente d'accordo.
È interessante questo argomento. Alcuni di noi possiedono un certo tipo di spirito evidentemente. Ricordiamo che non è che uno si sveglia al mattino e dal nulla va a fare un lancio dal Pordoi, questi chissà quanta esperienza hanno, saranno partiti dai lanci in coppia con l'istruttore e saranno arrivati a questo punto col tempo. Credo che tra i requisiti occorra molta tecnica e professionalità e molta ma molta sicurezza in se stessi. Oltre che evidentemente un po' di follia e un qualche nascosto e oscuro istinto. Mettendola su questo piano si può dire che il lancio è come un rito, in cui chi lo effettua sfida e sconfigge (se gli va bene!) oltre che gli elementi, anche le proprie paure ed insicurezze ("ce la farò?" "andrà bene?") ed infine si rigenera. È una lettura estremamente "filosofica" questa, ma io ci vedo un po' di questi caratteri.
@@unomeacaso A mio avviso "molta tecnica e professionalità" corrisponde ad avere un paio di ali attaccate alla schiena dalla nascita. Il "ce la farò?" già risponde da solo al grado di preparazione.
La sfida "con le proprie paure e insicurezze" la si può superare in mille altri modi meno egoistici, modi che non lascino vedove, orfani, genitori senza figli e, non ultimi, soccorritori che mettono in pericolo la loro vita per salvare uno (confesso che al posto di "uno" stavo per usare termini moolto meno nobili) che crede di "rigenerarsi". Queste persone non vogliono capire che "non si vive solo per se stessi", giusto per mettere in campo l'opinione di "uno" che a tempo perso è anche Creatore e Datore di vita.
Siamo tutti liberi, questo è vero, di celebrare ognuno il suo "rito", di sicuro io non parteciperò al "rito" del funerale di persone che hanno disprezzato il valore della VITA.
@@remomilan7130 Cosa dire, forse ha pienamente ragione, forse queste persone disprezzano la propria vita e basta, cosa possiamo farci noi? Per quanto ci indigni scoprirlo e saperlo, dobbiamo ammettere che quelli distruttivi e auto-distruttivi sono tratti tipici dell'uomo, e giacciono in molte delle nostre azioni abituali. Aggiungo e divago: alcuni riti, da quelli perfettamente codificati delle principali religioni, a singoli atti di singoli individui servono anche per incanalare e addomesticare queste tendenze.
Questi hanno scelto questa via, magari sono proprio degli egoisti estremi oltre che degli sportivi estremi, è così anche qui non ci possiamo fare nulla. Non esistono "altri modi" per alcuni, l'unico modo è visitare il più pericoloso dei confini. Ne è costellata la storia di individui che hanno agito così.
Per questi uomini celebrare la vita è questo, inoltre il bellissimo pericolo genera in essi una tale scarica adrenalinica che non si possono più fermare (...finché dura...!).
Formidabile 👏👏👏
i want to do it where should i go?
Italy
E, carne😅, sono italiano
Sass Pordoi 2950m
Sem amor pela vida !!!🇧🇷
Già, purtroppo
Folli !!! Ma.bellooo
Matti!!!!
Senti che botto.
Follia pura
Bravo kadmon
👍
Che idioti, poi ogni tanto se ne raccoglie uno con il cucchiaino, e tutti a dire poverino ...ma se uno se la cerca non è poverino è idiota
Che coraggio!
53❤
Gli è andata bene
Alexander polli
Da togliere il respiro 👍👍👍
esibizionisti...fatelo senza telecamere attaccate al casco.
Pazzesco
SÉ GLI AVREBBERO MESSI A FARLO 🤔....NON L' AVREBBERO FATTO !!! 🙄
Ogni tanto se ne spiaccica qualcuno...
Io dal sass Pordoi sono sceso con gli sci dalla forcella, dalla val lasties, dal Joel e dal canale holzer, gli ultimi due sicuramente non da ruzzolarli , vi scappa il morto ogni tanto dall'holzer però così è ancora più spettacolare !!!!
togooo!
Beatiiiii
...sono pazzi questi romani...😂😂Diceva Obelix
Galli*
Ogni tanto qualcuno ci lascia le penne. Perché ogni piccolissimo errore si paga con la vita. Ci sono altre attività che danno soddisfazione, senza rischiare di morire.
vivendo rischi di morire
@@Francesco-cj3oi è lapalissiano che si muoia, ma se te la vai a cercare è sicuro che accadrà prima del previsto.😱
Grandi 💪🏻😎
....pirla
Il mio pappagallo Potter dice che è vero
Padrona
Ghe vol fegato.
great i must do one day not magic
Piu che la tuta alare qui ci vogliono le palle 😉