Libri sul tema: Storia di un artigliere. Dai giorni di Caporetto alla riscossa di Vittorio Veneto: amzn.to/3iTBTC9 Vittorio Veneto. Luci e ombre di una vittoria: amzn.to/3NHmClN I vinti di Vittorio Veneto: amzn.to/3qXdwb2
Ormai ho sentito così tante volte il prof parlare della prima guerra mondiale che alcuni passaggi li ricordo a memoria... Però non mi stanca mai, troppo coinvolgente.
Uno stile coinvolgente, anche se chiudi gli occhi ed ascolti, e' come essere sul campo, sei in scena come protagonista. Molto , molto coinvolgente. Il modo migliore per imparare i fatti che hanno fatto la storia.
Professor Barbero la ringrazio della spiegazione della battaglia di Vittorio veneto , quando ero militare ho visitato Vittorio Veneto ma non sapevo come si è svolta la battaglia ora sono più orgoglioso di essere ITALIANO
Quando ero soldato ero diciamo un pò orgoglioso. Oggi dire che sono italiano é essere offeso. L'ultimo sbarcato ieri dall'Africa é italiano, gli albanesi, i marocchini, gli zingari , dono italiani. Ok . Non sono io un italiano. Rinuncio. E poi l'Italia cos'è ?! Un agglomerato di gente di ogni genere. Giá dalla sua nascita. Non c'è una patria.
@@francoroberto2388 Tutte le nazioni europee attuali sono agglomerati di persone di ogni genere. Non siamo nemmeno la nazione europea che ospita più emigranti sul proprio territorio. Le politiche discutibili dei governi che si sono susseguiti in questi anni non cancelleranno mai l'amore che nutro verso la mia Patria. Sono e sarò fiero di essere italiano fino alla morte!!
@@luigiferraresi8133 la "nazione " Italia l'hanno costruita Cavour Mazzini e Garibaldi per interesse di qualcuno. È nata nel 1861. Prima era altro. Hanno fatto delle guerre dal 1848 e prima ; per fare cosa?! Un agglomerato di popoli senza un'identità. I piemontesi non hanno niente in comune coi pugliesi, così come i veneti non ne hanno con i calabresi come i lombardi coi sardi ecc. Hanno ceduto la Savoia per altro. Qui dove sono io in piazza al mercato senti parlare rumeno arabo e albanese e africano . La cultura qui millenaria sta finendo per altre che non sono di qui. Come in America. Poi tu puoi essere quello orgoglioso di quello che vuoi ma l'Italia non è mai esistita e men che meno d'ora in avanti. E io non sono italiano. Se devo andare a combattere vado per la verità, la giustizia, la vita. Non certo per questa italia.!
Tens of thousands of Italian soldiers died attacking on the Grappa as a distraction while the rest of the Italians tried to break on the Piave. The imperials did not retreat on the grappa until the Piave lines cracked . Nobody highlights enough the sacrifices of the Grappa groups in the theater of Vittorio Veneto battle. Honors to all
Eroico sarebbe stato contrattaccare a giugno, subito dopo il fallimento dell'offensiva austriaca sul Piave. C'è poco di eroico ad attaccare un esercito di un Impero svanito nel nulla, ridotto alla fame e pronto ad arrendersi. Eroici sono i soldati, quelli che avanzano e muoiono, non i loro comandanti né i politici. E la storia ha mostrato chi aveva ragione, perché l'Italia che dopo Vittorio Veneto ha alzato la testa è stata la peggiore possibile, quella finita appesa per i piedi nel '45 e trasformata subito dopo in una finta democrazia controllata dagli yankee. Mi domando se si sarebbe potuto evitare un epilogo così infausto, che perdura tutt'oggi.
Good comment to be read by people who go on writing that Italians cannot make war: in this case Germans, Austrians and allies of their Empires were defeated by our mountain troops, the Alpini!!
Il discorso sulla pre Jugoslavia è molto interessante: gli Asburgo giocarono a domino con le varie etnie, in primis per cancellare l'eredità veneziana, in secundis per frenare l'accentramento serbo nel panslavismo meridionale. Risultato: la secolare presenza veneziana (con parecchi cognomi di origine slava) venne ridotta ai minimi termini. E pure quella serba, che contava diversi agganci sull'Adriatico, sparì.
Professore Barbero,grandissima esposizione come al solito importante per logica e entusiasmo magari si potesse dire altrettanto di tanti in altri settori della società.
Sono di Vittorio Veneto, ed ho ricordo, quando ero ragazzetto quasi quarant'anni fa, di un vecchio che raccontava del suo ricordo del colore di cui si era tinto il Piave, all'altezza di Ponte della Priula. All'epoca mi pareva una cosa astratta e curiosa, come i dinosauri... ma dai mi dicevo, quanti trucidati ci volevano per colorare un fiume di rosso??!
Anche mio nonno (ragazzo del '99) mi raccontò qualcosa del genere, retorica che girava nel ventennio seguente, mentre lui che attraversò il fiume veramente, ricordava solo le facce sgomente, e smunte, dei soldati che si ritiravano e soprattutto di quelli che fatti prigionieri venivano inviati nelle retrovie...
Il mio bisnonno racconto’a mio padre che dopo gli assalti ammucchiavano i morti in cataste e lui era uno di quelli che con secchio e cazzuola gli girava intorno per buttargli la calce per rallentare la decomposizione!
è accaduto davvero, e lo raccontava anche il mio bisnonno che ha fatto la prima e la seconda guerra mondiale , entrambe IN PRIMA LINEA. A mio padre raccontava che il fiume era veramente rosso...quelle rare volte in cui ne ha parlato.....e non immaginava quante persone ha dovuto "scavalcare" ...cussù dice fregnacce che manco si rende conto, gli farei vedere una foto del mio bisnonno... e tanto basterebbe......
Una conferenza spettacolare, coinvolgente....mi sento assolutamente commosa! Grazie tante porfessore e soprattutto grazie del suo entusiasmo pieno di emozione! Bravo!!
Se tutti i ragazzi avessero un professore di storia come lui le cose sarebbero veramente molto diverse. Oggi che ho 31 anni ed ascolto il professore mi rendo conto che a scuola ho creduto di studiare la storia, ma in realtà non l' ho studiata, o meglio l' ho studiata in maniera completamente distorta.
Grande Barbero. ........immenso.........unico........😅😅😅😅😅RICORDIAMO SEMPRE NELLE NOSTRE CITTÀ DI PORTARE O DONARE DEI FIORI O DEI LUMINI AI NOSTRI MONUMENTI DEDICATI A QUEI POVERI UOMINI😢😢😢😢😢😢
Buon pomeriggio Nicola, concordo con lei per il silenzio giornalistico che è calato per Antonella e al riguardo ho lasciato un messaggio alla trasmissione Ore 14 evidenziando tale silenzio. Vedremo e speriamo che il messaggio venga preso in considerazione
Tutto molto corretto e ben raccontato come sempre però cè da far notare che le divisioni alleate inviate in sostegno al fronte italiano erano rispetto all esercito italiano schierato una grande minoranza erano li per far vedere che potevamo contare su loro ma come apporto bellico era veramente esiguo era una rappresentanza hanno contribuito ma non deciso la vittoria. Vedete pure marco cimmino che racconta molto bene quello che sto dicendo
Sulla questione della Slovenia "austriaca" sarebbe utile un approfondimento sul concetto di nazione slovena (che è molto recente) e sul fatto che l'Irredentismo si poggiò molto sull'elemento slavo. Quindi la questione delle Terre Irredente è più complessa di ciò che si vuol fare credere.
Simone hai ragione. Anche a me quel passaggio sulla "Slovenia Austriaca" è sembrato molto superficiale ma purtroppo il Professor Barbero, ritengo (e mi spiace dirlo) per motivi ideologici, è sempre un po' "approssimativo" quando si parla dell'Irredentismo e dell'innegabile italianità di quelle terre.
Sei il numero uno contro la cancel culture e lo sciocco politically correct. Entra nelle scuole di ogni ordine e grado, soprattutto in quelle meno dotate di anima e senso critico
ricordiamo la prigionia degli austroungarici nell'isola dell'Asinara dove ci furono, a seguito di epidemie, migliaia di morti.. un altra pagina triste della storia italiana
Sei il massimo, ma mi piacerebbe che si parlasse di particolari come, i fratelli Bandiera, i Balilla e così via, ti prego parlane, oggi nessuno conosce queste storie è un peccato, ti prego fallo, grazie😘💕
Spiace dovervi deludere ma non ci fu nessuna Battaglia di Vittorio Veneto, fu lo sfondamento sul Piave del 28 ottobre 1918 a darci la vittoria: 27 ottobre 1918: grazie al sacrificio dei nostri pontieri, di notte sotto un diluvio di bombe e a prezzo di altissime perdite si riuscirono a gettare sul Fiume Sacro alla Patria ben otto ponti e 11 passerelle. Purtroppo all'alba erano rimasti in piedi ben pochi di questi manufatti continuamente bersagliati dall' artiglieria austriaca. Comunque sul solo ponte e sulla sola passerella risultati transitabili, riuscirono a passare il 107° fanteria francese ed i battaglioni alpini Bassano e Verona, oltre a due compagnie di mitragliatrici. Essi andarono a costituire una forte testa di ponte a Valdobbiadene. Un altro attraversamento, ci fu a Moriago, grazie ai barconi messi in opera dal 5° reggimento pontieri. Fidando nelle tenebre, e su di una fitta pioggia, i reparti d'assalto, comandati dal ten. Giudici balzano sull' altra sponda del Piave e verso l'alba travolgono la divisione di cavalleria ungherese che si dà ad una veloce fuga grazie ai ...cavalli. Gli arditi, esaltati da questo subitaneo successo, cercano di approfittarne, sino ad arrivare alla linea: Pieve di Soligo, Collalto e Falzè.....Le teste di ponte sull' altra sponda tennero fino a quando arrivarono di rinforzo le Brigate Pisa, Marche con altri reparti di arditi......Poi fu il numero e l'entusiasmo a prevalere, contro le forze nemiche ridotte alla fame e che scontavano le defezioni in massa dei popoli sottomessi dall' impero (ungheresi, Cecoslovacchi...). Da quel momento in poi, ci furono solo deboli e sporadici scontri tra le nostre punte avanzanti ed elementi di retroguardia austro-ungarici Fonte: Gianni Pieropan: " La Grande Guerra sul Fronte Italiano" (Ed. Mursia)
@@alfredobuglione5192Vero, il decreto che istituì il corpo degli Alpini fu firmato a Napoli in Castel dell'Ovo. Quindi gli Alpini sono di nascita e di origine Napoletana!
Questi aneddoti sul generale Diaz che chiede la "questua" a Pershing non la conoscevo, ed il tiraemolla tra vertici miltari e politici per attaccare l'Austria danno da pensare all'attuale situazione in Italia 🤔🤔🤔
Ottima lezione di storia, però devo fare un appunto :Alberto Mario era uno stretto collaboratore di Garibaldi. Nel suo paese natio, Lendinara (RO), c'è la sua divisa di garibaldino in una bacheca in municipio
Non è stato grazie ai francesi o inglesi ben equipaggiati ma ai soldati della brigata Sassari che si vinse la guerra lottando corpo a corpo con le baionette e i pugnali addentati in bocca strisciando x nn farsi vedere dal nemico,ricordo bene mio nonno mentre raccontava con le lacrime agli con i suoi compagni reduci quando si riunivano in casa ricordando i loro compagni morti e gli orrori che avevan visto
Il miglior storico militare del sistema solare...riuscerebbe a intrecciare questa narrazzione con ruggero d Altavilla che e sepolto vicino casa mia tra l altro
Beh, gli austriaci ebbero posizioni favorevoli per tutta la guerra, oltre ad avere il vantaggio di stare sulla difensiva (circostanza che, con le nuove armi impiegate in quella guerra, era decisiva)...era tutta questione di fortuna quindi? Non pensavo che la chiave di lettura fosse così semplice.
@@FrancescoCirella-dr2ct data l'incapacità degli alti comandi italiani questa serie vantaggi strategici sicuramente hanno pesato notevolmente. Il semplice eroismo italiano se vogliamo tirarlo in ballo non permetteva altrimenti risultati significativi. Quello che viene romanzata bel film uomini contro, non ritengo sia semplice fantasia cinematografica. Consideriamo infine che l'esercito austriaco era fortemente indebolito dalla fame.
@@galvatronprimus8985 I Generali italiano erano dei somari. Ma non certo dissimili da quelli Inglesi, francesi, russi ed Austriaci. Gli unici che seppero davvero padroneggiare e sfruttare i nuovi armamenti e le nuove tattiche furono quelli tedeschi. Noi pagammo lo scotto di dover fare una guerra d'attacco, contro posizioni formidabili... era un'impresa impossibile. Gli austriaci riuscirono a sfondare solo perchè arrivarono, in massa, le divisioni tedesche... per farla breve, eravamo comandati da incapaci con concezioni di guerra ottocentesca, ma anche gli austriaci lo erano. A pagarne il prezzo furono i poveri disgraziati mandati al macello. Onore a loro.
@@FrancescoCirella-dr2ct saranno stati incapaci pure i generali austriaci ma guarda caso loro avevano tutele posizioni più favorevoli, e a differenza degli italluani non lanciavano inutili attacchi per acquisire poche centinaia di metri.
Professore, io apprezzo il suo lavoro ma... perché deve sempre mettere in negativo ciò che hanno fatto gli Italiani? Sto pensando al racconto, decisamente ingeneroso, che ha fatto della battaglia di Vittorio Veneto. Sembra quasi che, più che vincere gli Italiani, siano stati gli altri a smettere di combattere e noi sembriamo sempre dei "dilettanti allo sbaraglio". Non è che sia stato proprio sempre così! È spesso una questione di interpretazione e la sua, abbia pazienza, più ci si avvicina alla Jugoslavia più diventa caricaturale. So che non le piace il fatto che Istria, Fiume e la Dalmazia (buona parte) erano terre Italiane sotto il dominio austriaco ma quella, numeri alla mano, era la realtà. Gli Slavi volevano quelle terre, dove vivevano ben mischiati e in minoranza (le piaccia o no, e ricordi le preferenze degli Asburgo per gli Slavi, visto che consideravano, giustamente, gli Italiani "meno docili") e non fosse stato per Wilson (mai che gli Americani si facciano i fatti loro!) le cose, sarebbero andate diversamente. E forse non ci sarebbe stato, anni dopo, l'eccidio delle Foibe, di cui lei ha parlato, in altra occasione, in modo non degno della fama che lei giustamente ha. Le auguro buona giornata e buon lavoro.
La premessa è che l'Italia è entrata in ritardo in una guerra di attacco senza averne le forze e la povera gente ne ha pagate le conseguenze.Tutto quello che è accaduto prima di Vittorio Veneto non può essere sottaciuto.
scusi professore: ma non erano 2 divisioni francesi e 3 inglesi oltre a un reggimento americano impiegato in sanità?e poi so che gli inglesi combatterono sulle grave di Papadopoli insieme a reparti della fanteria italiana i francesi furono dispiegati sull'Adige per timore che gli austro-tedeschi sfondassero sulla linea Grappa-Piave,certo che gli alleati ci hanno aiutato ma in termini di armamenti e economico,caro professore secondo me con il suo discorso ha voluto in malafede sminuire il ruolo italiano nella vittoria finale e poi anche l'Italia ha aiutato la Francia con invio di 2 divisioni comandate dal gen.Alberico Albricci e oltre a svariate migliaia di manodopera italiane impiegate nelle retrovie nell'industria e agricoltura,caro professore mi smentisca per favore, non credo che 5 divisioni alleate risolvessero le sorti della vittoria senza le 53 divisioni italiane
Mi risulterebbe che siano state la 23a e la 7a divisioni britanniche a sfondare per prime il fronte partendo da Salettuol e passando per l'isola di Papadopoli (questo grazie ai valorosi pontieri italiani) tanto che poi, arrivati sulla sponda sinistra, hanno dovuto aspettare le div. Italiane che erano state ritardate sia dal Piave in piena che dal fuoco nemico di sbarramento. È "strano" che in gran parte della letteratura italiana (tranne qualche onorevole caso degno di nota) sulla grande guerra non venga mai adeguatamente descritto quanto e come e chi, dal 1917, gli alleati britannici e francesi abbiano fondamentalmente contribuito alle battaglie sull'Altipiano di Asiago, sul Piave e V.Veneto ,benché quest'ultima più agevole.
Sono nipote di un caporalmaggiore della brigata sassari e mio nonno sentendolo raccontare la guerra come fosse una fiaba direbbe: bisogna viverla x capire cosa si è passato in trincea,,,,,mio nonno era alla battaglia di vittorio veneto ( cavaliere di vittorio veneto) aggiornatevi
Non so se mi è sfuggito (non credo ma potrebbe), manca però il riferimento tattico alla totale incapacità dei vertici militari italiani di condurre un attacco anche in condizioni assolutamente vantaggiose. Senza la testa di ponte creata dai britannici (Cavan) si sarebbe restati bloccati sul Piave. Barbero, come sempre, non lesina tirate d'orecchie a chi è stato elevato a figura storica di spicco da una propaganda di bassa lega pur di garantire una ricostruzione oggettiva. Sulla Grande Guerra ci hanno sempre raccontato una marea di fesserie, credetemi. Fu indiscutibile il valore dei singoli in combattimento, la determinazione e il coraggio non mancarono quasi mai, ma i vertici militari e la classe dirigente tutta, senza il sostegno degli Alleati, sono quanto di peggio abbia prodotto questo Paese e non sarebbero mai riusciti a vincere quella guerra, neppure contro un nemico (l'Austria-Ungheria, realtà scricchiolante e ormai antistorica, che aveva ricevuto sonore batoste dalla scalcinata Russia sul fronte orientale). Se la seconda metà dell'Ottocento fu il periodo della speranza per l'Italia neonata (e ci furono uomini validi tra la classe dirigente), il Novecento è andato a peggiorare la situazione progressivamente, da questo punto di vista. Gli unici a salvarsi sono sempre stati coloro che pur ricoprendo ruoli di primo piano e ben visibili non sono mai stati coinvolti nella gestione del potere effettivo (un nome su tutti, Gramsci, a prescindere dai colori politici), che sembra corrompere chiunque in questo Paese o attrarre soltanto incapaci o arrivisti. Il punto d'arrivo lo vediamo oggi. Ma al peggio non c'è mai limite , ahimé.
Quello che dici è piuttosto vero: senza Cavan e gli inglesi alla Grave di Papadopoli probabilmente non si sarebbe sfondato il fronte così rapidamente, con l'Esercito ancora in mano a generali legati ad un vecchio modo di combattere. E' anche vero che la propaganda ha esaltato la battaglia di Vittorio Veneto oltre ogni limite, attribuendogli un valore strategico molto superiore all'effettivo (e difatti a Versailles gli italiani hanno avuto il peso...che meritavano), ma c'è anche da dire che l'Italia ne aveva bisogno per giustificare l'immane massacro che è stata per noi quella guerra, e anche per riscattare l'enorme sconfitta di un anno prima. Questa azione di propaganda è stata poi ulteriormente enfatizzata dal fascismo, che vedeva in Vittorio Veneto uno dei miti fondatori dell'Italia bellicosa che il Duce sognava di costruire. Sono proprio questi aspetti che Barbero cerca di smontare, ossia di far vedere che alla fine non eravamo granché, e che tutto sommato non dobbiamo contarcela più di tanto (e credo abbia ragione). Devo però anche dire che l'estrazione politica di Barbero lo porta "naturalmente" a colpire tutti quei miti che erano alla base del nazionalismo italiano, cavalcati poi dal fascismo e da certa destra (le guerre d'indipendenza e la prima GM appunto, sui cui il prof ha fatto infatti molte serie): oltre alla critica sostanziale e oggettiva di quegli eventi, si può percepire anche il suo bias ideologico, che di tanto in tanto traspare ma che comunque è ben coperto dall'inattaccabilità del giudizio oggettivo😉
Professor Barbero, ma come vi è saltato in mente di fare dei commenti sulle origini Ebraiche, dicendo che hanno trovato tracce di focolari di nomadi di 10.000 anni fa, e non aver studiato che alcune tracce ' ebraiche, addirittura risalgono a 13 mila anni fa. Penso che abbia preso una grossa cantonata.😅
Romantica quanto irrilevante la consegna della flotta la nuovo stato dei Croati, Sloveni e Serbi. Nessuno a parte gli attori della sceneggiata hanno preso sul serio la consegna della flotta la sera del 31 Ottobre, o la dichiarazione di neutralità inviata agli alleati, prova ne è che Francesi e Britannici si sono spartiti tutte le navi "jugoslave" come preferivano, perchè mesi e anni dopo la fine delle ostilità le consideravano semplicemente navi del nemico sconfitto. Rossetti e Paolucci non ne sapevano nulla, e se anche l'avessero saputo, sarebbero andati avanti con la missione per cui si addestravano da mesi. Ma ditemi, voi, dopo aver passato 3 anni a cercare di ammazzare qualcuno, cercando di non essere ammazzati, e quel qualcuno un bel giorno avesse dichiarato "non sono più un Croato suddito dell'imperatore, sono un Croato!" avreste abbassato le armi e gli avreste fatto le congratulazioni?
Punti di vista; l'Italia non ha invaso l'Austria Ungheria. Quest'ultima invece occupava senza diritto Trieste e Trentino italiani. La canzone del Piave non mistifica proprio niente.
Io amo Barbero, ma il titolo del video e della sua conferenza è fasullo: questo monologo NON parla della Battaglia di Vittorio Veneto, bensì dell'anno che va da Caporetto fino a quella battaglia. Uno si aspetta di aprire il video e sentire lui che parla della BATTAGLIA, non del prima. Nessun accenno alla strategia della battaglia, della tattica, delle forze in campo, delle manovre, dell'uso dell'artiglieria e della cavalleria. Parla di "essere travolti", "essere preparati". Della battaglia si parla circa 1/2 minuti. Barbero è un gran divulgatore di storia, ma pessimo di quella militare perché non la tratta o se lo fa lo fa molto genericamente. Anche nei libri ha la stessa tendenza fastidiosa: in Lepanto 4/5 del libro è sul prima, nel libro sul Federico il Grande le sue tattiche oblique a Leuthen e Rossbach appena accennate. Se come me amate le spiegazioni MILITARI leggete i libri di Liddell Hart, Keegan, Ferling, Rochat, Hanson, Beevor.
Ma invece di chiedere di rimangiarsi una ricerca storica che ha effettuato , i neoborbonici, con le fonti, dovrebbero semplicemente confutarla. Ma con le fonti non con i discorsi.
Germania, Austria, Ungheria.....Non nomina la Russia, un errore incredibilmente madornale da parte di uno dei migliori storici italiani. Perché non ha nominato la Russia? È un peccato pensare che possa essere di sinistra e non lo abbia detto di proposito. Davvero deludente.
Hai letto il titolo ? Quando c è stata Caporetto la Russia aveva già firmato l’armistizio Con la Germania e l’austria Cosa c’entra la Russia con la guerra in Italia? Le divisioni austriache e tedesche liberate dal fronte orientale sono state trasferite totalmente in Francia Prima di commentare sarebbe meglio pensare
no in un altro video indica chiaramente la Russia in campo come wlleata della Serbia! E quindi coinvolta nel conflitto fin dall'inizio! il Prof. Barbero e' sempre inappuntabile!
Militarmente parlando, la Russia nella prima guerra mondiale è stata poco più di una seccatura. Insomma si parla pur sempre di un paese grande e grosso che dal 1895 col Giappone in poi, non ha vinto una guerra che fosse una. Ah si ..la seconda...se non era per la legge Affitti e Prestiti di Roosevelt sarebbe sparita anche un pezzo prima di Stalingrado. E tutto sommato probabilmente sarebbe stato pure meglio!
Beh si, si faceva largo uso di aerei e dirigibili per ricognizione e bombardamento, non servivano le piste di oggi ma bastava una pianura con l'erba corta quindi i velivoli seguivano l'esercito, il problema era portarsi dietro tutto il necessario per la manutenzione di mezzi e uomini.
È certo un ottimo affabulatore, ma spara anche non poche sciocchezze (forse per tenere desto l'uditorio). E siamo onesti: al terzo video i suoi modi di dire e fare infastidiscono. È ottimo per un pubblico che ignora la storia, ma la storia e la storiografia sono un'altra cosa. L'espressione la VERITÀ VERA poi è addirittura fantastica in bocca ad uno storico
Libri sul tema:
Storia di un artigliere. Dai giorni di Caporetto alla riscossa di Vittorio Veneto: amzn.to/3iTBTC9
Vittorio Veneto. Luci e ombre di una vittoria: amzn.to/3NHmClN
I vinti di Vittorio Veneto: amzn.to/3qXdwb2
Ormai ho sentito così tante volte il prof parlare della prima guerra mondiale che alcuni passaggi li ricordo a memoria... Però non mi stanca mai, troppo coinvolgente.
Che senso ha pubblicare un video ripetuto?
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Sono nella tua stessa situazione 😂❤️❤️
Davvero.
Si anche nelle lezioni sui comuni ho notato che ripeteva dei concetti... è un essere umano... repetita iuvant ;)
Miracolo, qualcuno che parla del mio fiume e delle mie terre
Uno stile coinvolgente, anche se chiudi gli occhi ed ascolti, e' come essere sul campo, sei in scena come protagonista. Molto , molto coinvolgente. Il modo migliore per imparare i fatti che hanno fatto la storia.
Se avessi avuto un professore come Barbero non avrei i mai voluto aspettare il suono della campanella
Barbero uber alles. Sempre un piacere, una ricreazione dello spirito ascoltare le sue lezioni di storia.
Professor Barbero
la ringrazio della spiegazione della battaglia di Vittorio veneto , quando ero militare ho visitato Vittorio Veneto ma non sapevo come si è svolta la battaglia ora sono più orgoglioso di essere ITALIANO
Quando ero soldato ero diciamo un pò orgoglioso. Oggi dire che sono italiano é essere offeso. L'ultimo sbarcato ieri dall'Africa é italiano, gli albanesi, i marocchini, gli zingari , dono italiani. Ok . Non sono io un italiano. Rinuncio. E poi l'Italia cos'è ?! Un agglomerato di gente di ogni genere. Giá dalla sua nascita. Non c'è una patria.
@@francoroberto2388 Tutte le nazioni europee attuali sono agglomerati di persone di ogni genere. Non siamo nemmeno la nazione europea che ospita più emigranti sul proprio territorio. Le politiche discutibili dei governi che si sono susseguiti in questi anni non cancelleranno mai l'amore che nutro verso la mia Patria. Sono e sarò fiero di essere italiano fino alla morte!!
@@luigiferraresi8133 la "nazione " Italia l'hanno costruita Cavour Mazzini e Garibaldi per interesse di qualcuno. È nata nel 1861. Prima era altro. Hanno fatto delle guerre dal 1848 e prima ; per fare cosa?! Un agglomerato di popoli senza un'identità. I piemontesi non hanno niente in comune coi pugliesi, così come i veneti non ne hanno con i calabresi come i lombardi coi sardi ecc. Hanno ceduto la Savoia per altro. Qui dove sono io in piazza al mercato senti parlare rumeno arabo e albanese e africano . La cultura qui millenaria sta finendo per altre che non sono di qui. Come in America. Poi tu puoi essere quello orgoglioso di quello che vuoi ma l'Italia non è mai esistita e men che meno d'ora in avanti. E io non sono italiano.
Se devo andare a combattere vado per la verità, la giustizia, la vita. Non certo per questa italia.!
Il finale umano, drammatico e di riflessione … grande Maestro !!!
Condivido personalmente e pienamente il video raffigurante la Battaglia della cittadina Vittoriese della Marca Trevigiana
Troppo forte Alessandro! Il modo di coinvolgere il pubblico è spettacolare! Mai resa così interessante la prima guerra mondiale!!
Barbero e' cosi' bravo !! non ho parole!
vederla in questo modo cosi dettagliato, fa capire quante cose non ci insegnano, grazie prof
Se vuoi vederla da un punto di vista ancora più dettagliato guarda i video di cimmino
Grazie infinite Professore ❤
Tens of thousands of Italian soldiers died attacking on the Grappa as a distraction while the rest of the Italians tried to break on the Piave. The imperials did not retreat on the grappa until the Piave lines cracked . Nobody highlights enough the sacrifices of the Grappa groups in the theater of Vittorio Veneto battle. Honors to all
Eroico sarebbe stato contrattaccare a giugno, subito dopo il fallimento dell'offensiva austriaca sul Piave. C'è poco di eroico ad attaccare un esercito di un Impero svanito nel nulla, ridotto alla fame e pronto ad arrendersi. Eroici sono i soldati, quelli che avanzano e muoiono, non i loro comandanti né i politici. E la storia ha mostrato chi aveva ragione, perché l'Italia che dopo Vittorio Veneto ha alzato la testa è stata la peggiore possibile, quella finita appesa per i piedi nel '45 e trasformata subito dopo in una finta democrazia controllata dagli yankee. Mi domando se si sarebbe potuto evitare un epilogo così infausto, che perdura tutt'oggi.
Good comment to be read by people who go on writing that Italians cannot
make war: in this case Germans, Austrians and allies of their Empires were defeated by our
mountain troops, the
Alpini!!
Grazie prof., sempre un piacere. 👍🏼👍🏼
Scenario che ho letteralmente vissuto personalmente e pienamente
Sempre grande Barbero 😊😊
Iniziare la giornata nel migliore dei modi ascoltando gli eventi storici dalla voce del professor Barbero.
Il discorso sulla pre Jugoslavia è molto interessante: gli Asburgo giocarono a domino con le varie etnie, in primis per cancellare l'eredità veneziana, in secundis per frenare l'accentramento serbo nel panslavismo meridionale.
Risultato: la secolare presenza veneziana (con parecchi cognomi di origine slava) venne ridotta ai minimi termini. E pure quella serba, che contava diversi agganci sull'Adriatico, sparì.
Professore Barbero,grandissima esposizione come al solito importante per logica e entusiasmo magari si potesse dire altrettanto di tanti in altri settori della società.
Sono di Vittorio Veneto, ed ho ricordo, quando ero ragazzetto quasi quarant'anni fa, di un vecchio che raccontava del suo ricordo del colore di cui si era tinto il Piave, all'altezza di Ponte della Priula. All'epoca mi pareva una cosa astratta e curiosa, come i dinosauri... ma dai mi dicevo, quanti trucidati ci volevano per colorare un fiume di rosso??!
Anche mio nonno (ragazzo del '99) mi raccontò qualcosa del genere, retorica che girava nel ventennio seguente, mentre lui che attraversò il fiume veramente, ricordava solo le facce sgomente, e smunte, dei soldati che si ritiravano e soprattutto di quelli che fatti prigionieri venivano inviati nelle retrovie...
Di sicuro ci sono voluti più austro-ungarici che italiani, perché la loro offensiva si è arrestata lì e poi sono stati respinti
Il mio bisnonno racconto’a mio padre che dopo gli assalti ammucchiavano i morti in cataste e lui era uno di quelli che con secchio e cazzuola gli girava intorno per buttargli la calce per rallentare la decomposizione!
è accaduto davvero, e lo raccontava anche il mio bisnonno che ha fatto la prima e la seconda guerra mondiale , entrambe IN PRIMA LINEA. A mio padre raccontava che il fiume era veramente rosso...quelle rare volte in cui ne ha parlato.....e non immaginava quante persone ha dovuto "scavalcare" ...cussù dice fregnacce che manco si rende conto, gli farei vedere una foto del mio bisnonno... e tanto basterebbe......
Una conferenza spettacolare, coinvolgente....mi sento assolutamente commosa! Grazie tante porfessore e soprattutto grazie del suo entusiasmo pieno di emozione! Bravo!!
Il Professor Barbero affascina con le sue lezioni di storia. Ah, se lo avessi avuto come insegnante alle superiori!
Se tutti i ragazzi avessero un professore di storia come lui le cose sarebbero veramente molto diverse. Oggi che ho 31 anni ed ascolto il professore mi rendo conto che a scuola ho creduto di studiare la storia, ma in realtà non l' ho studiata, o meglio l' ho studiata in maniera completamente distorta.
Incredibile la capacità di Barbero di raccontare la storia in modo avvincente ma mai superficiale. Non mi stanco di ascoltarlo.
Molto bello Grazie
Dunque sjyjsk
Grazie di esistere Professore!
Grande Barbero. ........immenso.........unico........😅😅😅😅😅RICORDIAMO SEMPRE NELLE NOSTRE CITTÀ DI PORTARE O DONARE DEI FIORI O DEI LUMINI AI NOSTRI MONUMENTI DEDICATI A QUEI POVERI UOMINI😢😢😢😢😢😢
la maestria di Barbero è magnifica
Se rinasco voglio fare lo storico, questo Amore per la storia mi è stato trasmesso dal professor Barbero.
Non è mai troppo tardi anche senza aspettare la rinascita ;)
@@PASQUALEDITA 😂🤣😂🤣😂
Mi sono emozionato, grazie!
Buongiorno 😘
Badoglio......non ho parole... NO COMMENT....
Grazie
È bravissimo
Buon pomeriggio Nicola, concordo con lei per il silenzio giornalistico che è calato per Antonella e al riguardo ho lasciato un messaggio alla trasmissione Ore 14 evidenziando tale silenzio. Vedremo e speriamo che il messaggio venga preso in considerazione
E' un grande!
Tutto molto corretto e ben raccontato come sempre però cè da far notare che le divisioni alleate inviate in sostegno al fronte italiano erano rispetto all esercito italiano schierato una grande minoranza erano li per far vedere che potevamo contare su loro ma come apporto bellico era veramente esiguo era una rappresentanza hanno contribuito ma non deciso la vittoria. Vedete pure marco cimmino che racconta molto bene quello che sto dicendo
BARBERO, MONTE GRAPPA... INSOMMA, SI CIMPA E COSÌ SIA. SALUTE!
Forse è la centesima volta che l'ascolto e ogni volta è come la prima
Sempre eccezionale.
Complimenti prof Barbero la spiegazione storica
Sulla questione della Slovenia "austriaca" sarebbe utile un approfondimento sul concetto di nazione slovena (che è molto recente) e sul fatto che l'Irredentismo si poggiò molto sull'elemento slavo.
Quindi la questione delle Terre Irredente è più complessa di ciò che si vuol fare credere.
Simone hai ragione. Anche a me quel passaggio sulla "Slovenia Austriaca" è sembrato molto superficiale ma purtroppo il Professor Barbero, ritengo (e mi spiace dirlo) per motivi ideologici, è sempre un po' "approssimativo" quando si parla dell'Irredentismo e dell'innegabile italianità di quelle terre.
Miglior maniera per iniziare la giornata
E' un grande
Bella lezione
Sei il numero uno contro la cancel culture e lo sciocco politically correct. Entra nelle scuole di ogni ordine e grado, soprattutto in quelle meno dotate di anima e senso critico
Fantastico Diaz!😢😮😂😂😂😂
Barbero, la droga piu buona del mondo!
ricordiamo la prigionia degli austroungarici nell'isola dell'Asinara dove ci furono, a seguito di epidemie, migliaia di morti.. un altra pagina triste della storia italiana
Video visto 300 volte🥰🥰😂😂
Se avessi Prof Barbero a scuola prendevo 3 lauree un mito! il piu' bravo!!!!
Sei il massimo, ma mi piacerebbe che si parlasse di particolari come, i fratelli Bandiera, i Balilla e così via, ti prego parlane, oggi nessuno conosce queste storie è un peccato, ti prego fallo, grazie😘💕
I Balilla di epoca fascista?
E Pietro Micca che non ne ho mai più sentito parlare
Spiace dovervi deludere ma non ci fu nessuna Battaglia di Vittorio Veneto, fu lo sfondamento sul Piave del 28 ottobre 1918 a darci la vittoria:
27 ottobre 1918: grazie al sacrificio dei nostri pontieri, di notte sotto un diluvio di bombe e a prezzo di altissime perdite si riuscirono a gettare sul Fiume Sacro alla Patria ben otto ponti e 11 passerelle. Purtroppo all'alba erano rimasti in piedi ben pochi di questi manufatti continuamente bersagliati dall' artiglieria austriaca. Comunque sul solo ponte e sulla sola passerella risultati transitabili, riuscirono a passare il 107° fanteria francese ed i battaglioni alpini Bassano e Verona, oltre a due compagnie di mitragliatrici. Essi andarono a costituire una forte testa di ponte a Valdobbiadene. Un altro attraversamento, ci fu a Moriago, grazie ai barconi messi in opera dal 5° reggimento pontieri. Fidando nelle tenebre, e su di una fitta pioggia, i reparti d'assalto, comandati dal ten. Giudici balzano sull' altra sponda del Piave e verso l'alba travolgono la divisione di cavalleria ungherese che si dà ad una veloce fuga grazie ai ...cavalli. Gli arditi, esaltati da questo subitaneo successo, cercano di approfittarne, sino ad arrivare alla linea: Pieve di Soligo, Collalto e Falzè.....Le teste di ponte sull' altra sponda tennero fino a quando arrivarono di rinforzo le Brigate Pisa, Marche con altri reparti di arditi......Poi fu il numero e l'entusiasmo a prevalere, contro le forze nemiche ridotte alla fame e che scontavano le defezioni in massa dei popoli sottomessi dall' impero (ungheresi, Cecoslovacchi...). Da quel momento in poi, ci furono solo deboli e sporadici scontri tra le nostre punte avanzanti ed elementi di retroguardia austro-ungarici
Fonte: Gianni Pieropan: " La Grande Guerra sul Fronte Italiano" (Ed. Mursia)
Lo sfondamento sul Piave è la battaglia di V.Veneto
7:53 ai piedi del monte Tomba, vicino Pederobba infatti c'è l'ossario dei Francesi caduti nella prima guerra mondiale.
Da notare che la canzone del Piave è scritta da un napoletano e la cantano generalmente gli alpini
Certo,gli Alpini sono nati ed istituiti a Napoli,non lo sai?
@@alfredobuglione5192Vero, il decreto che istituì il corpo degli Alpini fu firmato a Napoli in Castel dell'Ovo.
Quindi gli Alpini sono di nascita e di origine Napoletana!
Questi aneddoti sul generale Diaz che chiede la "questua" a Pershing non la conoscevo, ed il tiraemolla tra vertici miltari e politici per attaccare l'Austria danno da pensare all'attuale situazione in Italia 🤔🤔🤔
Ottima lezione di storia, però devo fare un appunto :Alberto Mario era uno stretto collaboratore di Garibaldi. Nel suo paese natio, Lendinara (RO), c'è la sua divisa di garibaldino in una bacheca in municipio
C'erano i miei nonni ❤❤
Sempre Onore e Gloria
ai Nostri Nonni Valorosi Soldati..❤
Italiano, el idioma de mis antepasados.
Non a caso il 15 giugno (Battaglia del Solstizio) é la festa dell'Arma di Artiglieria (con il 4 dicembre, Santa Barbara).
Non è stato grazie ai francesi o inglesi ben equipaggiati ma ai soldati della brigata Sassari che si vinse la guerra lottando corpo a corpo con le baionette e i pugnali addentati in bocca strisciando x nn farsi vedere dal nemico,ricordo bene mio nonno mentre raccontava con le lacrime agli con i suoi compagni reduci quando si riunivano in casa ricordando i loro compagni morti e gli orrori che avevan visto
Ora riscrivilo senza piangere
vorrei fare una nota al Professore, l'aiuto alleato è stato del tutto ininfluente la I GM è stata vinta dal fante italiano
LA STORIA DOVRESTI RACCONTARLA COME È.
DI BALLE NE ABBIAMO SENTITE ABBASTANZA.
Stavo pensando....e se la storia, nelle nostre scuole fosse insegnata così ? Rick
😂😂😂😂 proprio la beffa di Pola!
Il miglior storico militare del sistema solare...riuscerebbe a intrecciare questa narrazzione con ruggero d Altavilla che e sepolto vicino casa mia tra l altro
Mio bisnonno è sopravvissuto a quella guerra noi abbiamo ancora qualche suo cimelio della prima guerra mondiale...
I soldati sono morti e combattuto per il Regno di Italia
Trilussa ha scritto una analisi ,di chi ha scatenato guerra e distruzione,che io condivido.ninna nanna ninna nanna
Gli italiani ebbero la fortuna di avere sul Montello delle posizioni avvantaggiate oltre all'aiuto del fiume stesso!
Beh, gli austriaci ebbero posizioni favorevoli per tutta la guerra, oltre ad avere il vantaggio di stare sulla difensiva (circostanza che, con le nuove armi impiegate in quella guerra, era decisiva)...era tutta questione di fortuna quindi? Non pensavo che la chiave di lettura fosse così semplice.
@@FrancescoCirella-dr2ct data l'incapacità degli alti comandi italiani questa serie vantaggi strategici sicuramente hanno pesato notevolmente. Il semplice eroismo italiano se vogliamo tirarlo in ballo non permetteva altrimenti risultati significativi. Quello che viene romanzata bel film uomini contro, non ritengo sia semplice fantasia cinematografica. Consideriamo infine che l'esercito austriaco era fortemente indebolito dalla fame.
@@galvatronprimus8985 I
Generali italiano erano dei somari. Ma non certo dissimili da quelli Inglesi, francesi, russi ed Austriaci. Gli unici che seppero davvero padroneggiare e sfruttare i nuovi armamenti e le nuove tattiche furono quelli tedeschi. Noi pagammo lo scotto di dover fare una guerra d'attacco, contro posizioni formidabili... era un'impresa impossibile. Gli austriaci riuscirono a sfondare solo perchè arrivarono, in massa, le divisioni tedesche... per farla breve, eravamo comandati da incapaci con concezioni di guerra ottocentesca, ma anche gli austriaci lo erano. A pagarne il prezzo furono i poveri disgraziati mandati al macello. Onore a loro.
@@FrancescoCirella-dr2ct saranno stati incapaci pure i generali austriaci ma guarda caso loro avevano tutele posizioni più favorevoli, e a differenza degli italluani non lanciavano inutili attacchi per acquisire poche centinaia di metri.
Mi saluti pls🥺👉🏻👈🏻
Sono però troppo pochi i bravi insegnanti
Professore, io apprezzo il suo lavoro ma... perché deve sempre mettere in negativo ciò che hanno fatto gli Italiani? Sto pensando al racconto, decisamente ingeneroso, che ha fatto della battaglia di Vittorio Veneto. Sembra quasi che, più che vincere gli Italiani, siano stati gli altri a smettere di combattere e noi sembriamo sempre dei "dilettanti allo sbaraglio". Non è che sia stato proprio sempre così! È spesso una questione di interpretazione e la sua, abbia pazienza, più ci si avvicina alla Jugoslavia più diventa caricaturale. So che non le piace il fatto che Istria, Fiume e la Dalmazia (buona parte) erano terre Italiane sotto il dominio austriaco ma quella, numeri alla mano, era la realtà. Gli Slavi volevano quelle terre, dove vivevano ben mischiati e in minoranza (le piaccia o no, e ricordi le preferenze degli Asburgo per gli Slavi, visto che consideravano, giustamente, gli Italiani "meno docili") e non fosse stato per Wilson (mai che gli Americani si facciano i fatti loro!) le cose, sarebbero andate diversamente. E forse non ci sarebbe stato, anni dopo, l'eccidio delle Foibe, di cui lei ha parlato, in altra occasione, in modo non degno della fama che lei giustamente ha. Le auguro buona giornata e buon lavoro.
La premessa è che l'Italia è entrata in ritardo in una guerra di attacco senza averne le forze e la povera gente ne ha pagate le conseguenze.Tutto quello che è accaduto prima di Vittorio Veneto non può essere sottaciuto.
scusi professore: ma non erano 2 divisioni francesi e 3 inglesi oltre a un reggimento americano impiegato in sanità?e poi so che gli inglesi combatterono sulle grave di Papadopoli insieme a reparti della fanteria italiana i francesi furono dispiegati sull'Adige per timore che gli austro-tedeschi sfondassero sulla linea Grappa-Piave,certo che gli alleati ci hanno aiutato ma in termini di armamenti e economico,caro professore secondo me con il suo discorso ha voluto in malafede sminuire il ruolo italiano nella vittoria finale e poi anche l'Italia ha aiutato la Francia con invio di 2 divisioni comandate dal gen.Alberico Albricci e oltre a svariate migliaia di manodopera italiane impiegate nelle retrovie nell'industria e agricoltura,caro professore mi smentisca per favore, non credo che 5 divisioni alleate risolvessero le sorti della vittoria senza le 53 divisioni italiane
esatto ... era 5 le divisioni alleate .. più 53 italiane
@@giovanniGio76 l'Italia allesti anche una divisione cecoslovacca composta da soldati disertori dell'esercito asburgico in divisa da fanti italiani
Mi risulterebbe che siano state la 23a e la 7a divisioni britanniche a sfondare per prime il fronte partendo da Salettuol e passando per l'isola di Papadopoli (questo grazie ai valorosi pontieri italiani) tanto che poi, arrivati sulla sponda sinistra, hanno dovuto aspettare le div. Italiane che erano state ritardate sia dal Piave in piena che dal fuoco nemico di sbarramento. È "strano" che in gran parte della letteratura italiana (tranne qualche onorevole caso degno di nota) sulla grande guerra non venga mai adeguatamente descritto quanto e come e chi, dal 1917, gli alleati britannici e francesi abbiano fondamentalmente contribuito alle battaglie sull'Altipiano di Asiago, sul Piave e V.Veneto ,benché quest'ultima più agevole.
pensare a quante piazze e monumenti ci sono per quell'asino di Cadorna fa venire il nervoso.
A me il voltastomaco.Un vero macellaio
Diaz era napoletano, brillante, mentre le ciofeche, Cadorna e Badoglio erano di Torino. Dir.di satira.
Ho scoperto quello che molti libri non mi insegnarono
Sono nipote di un caporalmaggiore della brigata sassari e mio nonno sentendolo raccontare la guerra come fosse una fiaba direbbe: bisogna viverla x capire cosa si è passato in trincea,,,,,mio nonno era alla battaglia di vittorio veneto ( cavaliere di vittorio veneto) aggiornatevi
Non so se mi è sfuggito (non credo ma potrebbe), manca però il riferimento tattico alla totale incapacità dei vertici militari italiani di condurre un attacco anche in condizioni assolutamente vantaggiose. Senza la testa di ponte creata dai britannici (Cavan) si sarebbe restati bloccati sul Piave. Barbero, come sempre, non lesina tirate d'orecchie a chi è stato elevato a figura storica di spicco da una propaganda di bassa lega pur di garantire una ricostruzione oggettiva. Sulla Grande Guerra ci hanno sempre raccontato una marea di fesserie, credetemi. Fu indiscutibile il valore dei singoli in combattimento, la determinazione e il coraggio non mancarono quasi mai, ma i vertici militari e la classe dirigente tutta, senza il sostegno degli Alleati, sono quanto di peggio abbia prodotto questo Paese e non sarebbero mai riusciti a vincere quella guerra, neppure contro un nemico (l'Austria-Ungheria, realtà scricchiolante e ormai antistorica, che aveva ricevuto sonore batoste dalla scalcinata Russia sul fronte orientale). Se la seconda metà dell'Ottocento fu il periodo della speranza per l'Italia neonata (e ci furono uomini validi tra la classe dirigente), il Novecento è andato a peggiorare la situazione progressivamente, da questo punto di vista. Gli unici a salvarsi sono sempre stati coloro che pur ricoprendo ruoli di primo piano e ben visibili non sono mai stati coinvolti nella gestione del potere effettivo (un nome su tutti, Gramsci, a prescindere dai colori politici), che sembra corrompere chiunque in questo Paese o attrarre soltanto incapaci o arrivisti. Il punto d'arrivo lo vediamo oggi. Ma al peggio non c'è mai limite , ahimé.
Pietro.. Scrivi piano.. Ti leggono.....
Rilettura molto di parte e alquanto discutibile...
@@massimogioggia2067 la sua qual è?
Quello che dici è piuttosto vero: senza Cavan e gli inglesi alla Grave di Papadopoli probabilmente non si sarebbe sfondato il fronte così rapidamente, con l'Esercito ancora in mano a generali legati ad un vecchio modo di combattere. E' anche vero che la propaganda ha esaltato la battaglia di Vittorio Veneto oltre ogni limite, attribuendogli un valore strategico molto superiore all'effettivo (e difatti a Versailles gli italiani hanno avuto il peso...che meritavano), ma c'è anche da dire che l'Italia ne aveva bisogno per giustificare l'immane massacro che è stata per noi quella guerra, e anche per riscattare l'enorme sconfitta di un anno prima. Questa azione di propaganda è stata poi ulteriormente enfatizzata dal fascismo, che vedeva in Vittorio Veneto uno dei miti fondatori dell'Italia bellicosa che il Duce sognava di costruire. Sono proprio questi aspetti che Barbero cerca di smontare, ossia di far vedere che alla fine non eravamo granché, e che tutto sommato non dobbiamo contarcela più di tanto (e credo abbia ragione). Devo però anche dire che l'estrazione politica di Barbero lo porta "naturalmente" a colpire tutti quei miti che erano alla base del nazionalismo italiano, cavalcati poi dal fascismo e da certa destra (le guerre d'indipendenza e la prima GM appunto, sui cui il prof ha fatto infatti molte serie): oltre alla critica sostanziale e oggettiva di quegli eventi, si può percepire anche il suo bias ideologico, che di tanto in tanto traspare ma che comunque è ben coperto dall'inattaccabilità del giudizio oggettivo😉
@@paulpaul6710 perfettamente d'accordo
🌈🌈❤😎
Professor Barbero, ma come vi è saltato in mente di fare dei commenti sulle origini Ebraiche, dicendo che hanno trovato tracce di focolari di nomadi di 10.000 anni fa, e non aver studiato che alcune tracce ' ebraiche, addirittura risalgono a 13 mila anni fa. Penso che abbia preso una grossa cantonata.😅
Il confine nel 15 era sul fiume Judrio e Carlo I è’ solo beato
A nord il confine era sul torrente Pontebba, c'è ancora il cippo.
Non era Italia, era nazione Veneta
La nazione veneta non esisteva più dal 1797
Mattarella che ne pensava ? Era molto giovane, appena entrato in parlamento.
Nel 1918? Dubito.
I Savoia, a parte il Duca d'Aosta, ..meglio che non commento...
Romantica quanto irrilevante la consegna della flotta la nuovo stato dei Croati, Sloveni e Serbi.
Nessuno a parte gli attori della sceneggiata hanno preso sul serio la consegna della flotta la sera del 31 Ottobre, o la dichiarazione di neutralità inviata agli alleati, prova ne è che Francesi e Britannici si sono spartiti tutte le navi "jugoslave" come preferivano, perchè mesi e anni dopo la fine delle ostilità le consideravano semplicemente navi del nemico sconfitto.
Rossetti e Paolucci non ne sapevano nulla, e se anche l'avessero saputo, sarebbero andati avanti con la missione per cui si addestravano da mesi.
Ma ditemi, voi, dopo aver passato 3 anni a cercare di ammazzare qualcuno, cercando di non essere ammazzati, e quel qualcuno un bel giorno avesse dichiarato "non sono più un Croato suddito dell'imperatore, sono un Croato!" avreste abbassato le armi e gli avreste fatto le congratulazioni?
Punti di vista; l'Italia non ha invaso l'Austria Ungheria. Quest'ultima invece occupava senza diritto Trieste e Trentino italiani. La canzone del Piave non mistifica proprio niente.
Anche gli egiziani hano occupato l'impero romano...
insomma ha vinto il Piave ! Non avevo dubbi.
Io amo Barbero, ma il titolo del video e della sua conferenza è fasullo: questo monologo NON parla della Battaglia di Vittorio Veneto, bensì dell'anno che va da Caporetto fino a quella battaglia. Uno si aspetta di aprire il video e sentire lui che parla della BATTAGLIA, non del prima. Nessun accenno alla strategia della battaglia, della tattica, delle forze in campo, delle manovre, dell'uso dell'artiglieria e della cavalleria. Parla di "essere travolti", "essere preparati". Della battaglia si parla circa 1/2 minuti.
Barbero è un gran divulgatore di storia, ma pessimo di quella militare perché non la tratta o se lo fa lo fa molto genericamente.
Anche nei libri ha la stessa tendenza fastidiosa: in Lepanto 4/5 del libro è sul prima, nel libro sul Federico il Grande le sue tattiche oblique a Leuthen e Rossbach appena accennate.
Se come me amate le spiegazioni MILITARI leggete i libri di Liddell Hart, Keegan, Ferling, Rochat, Hanson, Beevor.
Mi sa che è tutto un po' romanzato.
Portaci i saggi, le fonti e le pubblicazioni a comprova di ciò che dici. Così le analizziamo.
@@lukeofboredom3534 cercateli!
Barbero,se non ti rimangi ciò che hai scritto di finestrelle,non sarai mai credibile per tantissimi italiani.
Ma invece di chiedere di rimangiarsi una ricerca storica che ha effettuato , i neoborbonici, con le fonti, dovrebbero semplicemente confutarla. Ma con le fonti non con i discorsi.
@@andreanegri6861
@@andreanegri6861 peccato che i neoborbonici per definizione sono antistorici e anti razionalità
compresa tua suocera, diglielo! :-)
Germania, Austria, Ungheria.....Non nomina la Russia, un errore incredibilmente madornale da parte di uno dei migliori storici italiani. Perché non ha nominato la Russia? È un peccato pensare che possa essere di sinistra e non lo abbia detto di proposito.
Davvero deludente.
Hai letto il titolo ?
Quando c è stata Caporetto la Russia aveva già firmato l’armistizio
Con la Germania e l’austria
Cosa c’entra la Russia con la guerra in Italia? Le divisioni austriache e tedesche liberate dal fronte orientale sono state trasferite totalmente in Francia
Prima di commentare sarebbe meglio pensare
no in un altro video indica chiaramente la Russia in campo come wlleata della Serbia! E quindi coinvolta nel conflitto fin dall'inizio! il Prof. Barbero e' sempre inappuntabile!
…beata ignoranza di chi, oltre a non sapere, corregge gli altri imputando omissioni ad appartenenze politiche !!! Rob de mat
Cosa c'entra la Russia con la battaglia di Vittorio Veneto? Inoltre l'ha nominata, dicendo che era uscita dalla guerra e aveva firmato l'armistizio.
Militarmente parlando, la Russia nella prima guerra mondiale è stata poco più di una seccatura. Insomma si parla pur sempre di un paese grande e grosso che dal 1895 col Giappone in poi, non ha vinto una guerra che fosse una. Ah si ..la seconda...se non era per la legge Affitti e Prestiti di Roosevelt sarebbe sparita anche un pezzo prima di Stalingrado. E tutto sommato probabilmente sarebbe stato pure meglio!
3:12 gli aeroporti ??? 😂
Beh si, si faceva largo uso di aerei e dirigibili per ricognizione e bombardamento, non servivano le piste di oggi ma bastava una pianura con l'erba corta quindi i velivoli seguivano l'esercito, il problema era portarsi dietro tutto il necessario per la manutenzione di mezzi e uomini.
È certo un ottimo affabulatore, ma spara anche non poche sciocchezze (forse per tenere desto l'uditorio). E siamo onesti: al terzo video i suoi modi di dire e fare infastidiscono. È ottimo per un pubblico che ignora la storia, ma la storia e la storiografia sono un'altra cosa. L'espressione la VERITÀ VERA poi è addirittura fantastica in bocca ad uno storico