Galimberti, Scardovelli e Andreoli, e a seguire anche Morelli e Nardone, sono delle persone di una profondità e cultura inaudita, sempre un piacere sentirli!
Usate il proprio cervello è la vostra testa. Uomo conosci te stesso diceva un filosofo. Non c'è nulla al di fuori di noi. Noi siamo i maestri di noi stessi
@@matteosall1424 non sono sicuro di aver ben compreso il tuo pensiero. In questo caso chiedo venia anticipata. Se noi siamo i maestri di noi stessi, allora andiamo poco lontano, pochissimo. Come se la matematica non mi fosse insegnata ma lasciata alle mie scoperte. Arriverei alle somme e sottrazioni, non più in là. Io mi accorgo di essere pochissimo me stesso e moltissimo l'appreso ( in particolare la famiglia ). Non conosco me stesso? Ciao.
Buongiorno Umberto. Oggi è un bel giorno per me, ho scoperto questi bellissimi video che ha fatto. Sono un'accanita ammiratrice da tanti tanti anni. Ritagliavo i due fogli del giornale dei sui articoli. Facevo collezione e li custodivo come perle di vita. Grazie grazie tantissimo di quella persona bella che e'. Le auguro tanta buona vita. Con affetto buon Natale
"Non risparmiate ai bambini il male! Non risparmiategli il lutto! Fategli vedere il cadavere! Non illudetelo che il mondo vada sempre bene perché non lo rendete idoneo alla vita"! Sante parole! Peccato che sempre di più noi genitori tendiamo a nascondergli il male e sostituirci a loro purché non soffrano, creandogli (inconsapevolmente) un danno enorme.
Un documento fantastico, ipnotico. Proprio ieri parlavo con un amico di come secondo me alcune persone siano prive di sentimenti, che di per se sembrava un concetto assurdo. Un discorso che poi abbiamo sviluppato tra un morso di focaccia e l'altro ma che qui vede la sua luce. Grazie, e spero che arrivi preso l'intervista integrale.
È vero che i sentimenti si apprendono ma è pur vero che abbiamo un terreno interno dove farli crescere. Si nasce anche più predisposti di altri,basta osservare i bambini per capirlo. Il problema è l'alimentazione. Anche nutrire il corpo non è una cosa annessa alla nascita, ma sicuramente è indispensabile, altrimenti si avrebbero malnutriti o addirittura denutriti. I sentimenti sono alimento per la parte più alta che abbiamo. Fornire di questo cibo è essenziale non solo a livello individuale, ma societario.
I sentimenti non si imparano. Sono vibrazioni spontanee della vitalità, dell'essere vivi. Si può e deve imparare a riconoscerli e a gestirli, questo sì.
se fossi il presidente del consiglio italiano la prima cosa che farei è una legge per contrastare l'invidia. Questo presuppone che si debba avversare il sistema economico totalizzante neoliberale. Cambiare radicalmente il sistema educativo, a iniziare dalla materna. dalla pianta di mele si raccoglieranno le mele non le pere. Claudio Naranjo, Enrique dussel , Antonio Gramsci, sono alcuni degli strumenti per costruire in nuovo edificio. La nostra attitudine di analisi è eurocentrica, si necessita ampliarla al mondo e liberarla per usare il pensiero di Dussel
Nel sentire, e senza comprendere 'cosa' si sente e 'perchè', può dipendere dalla mancanza di educazione. Ma ci sono persone, che a monte di tutto, 'non sentono'....e questo è anche un campo di studio. Persone che non sentono e sempre di più oggi ci sono, frastornati da mille cose non si sono mai 'sentiti' veramente. Mi ha colpito una ricerca scientifica su psicopatia che dice che il 22% della popolazione ne è affetta, tra quelli 4% dalla nascita e quelli del 18% dopo la nascita (secondo esami di risonanza magnetica sul cervello).
Piccole note sui sottotitoli: lo studioso citato è Ernesto De Martino (non Del Martino), e quando c'è l'elenco degli dei, quello legato all'aggressività è Ares (Marte).
"Io credo che il mito trasmetta dei codici di comportamento cui adeguarsi per corrispondere al gruppo sociale. " E' un appunto che ho preso prima di Natale in una scuola di buddhismo tibetano, a parlare era un lama italiano. Però interessante quella cosa di De Martino e lo specchio ... in quale dei suoi studi si trova?
Non condivido affatto quanto afferma Galimberti, I sentimenti non si imparano, i sentimenti sono proprietà e disposizione innata della mente, cosi come le emozioni nella fisiologia umana. La letteratura le educa, le porta a consapevolezza, le struttura, amplia la richezza delle parole e quindi dei pensieri, ne fa catarsi, permette di ampliare ed estendere significati etcetc, ma devi già pre-possederle come precondizione. Un sentimento per essere sentito o appreso deve avere la possibilità stessa dell'essere sentimentalmente strutturato, si impara a fare un esercizio di ginnastica solo se si ha un corpo e delle articolazioni per eseguirlo..si educa alla musica ma si deve avere un apparato uditivo funzionante. Quindi emozioni e sentimenti sono gia nella persona, ma elaborarli e conoscerli fa tutta la differenza del mondo, acquisire schemi mentali interpretativi è fondamentale, certamente, ma dire che i sentimenti non esistono naturalmente nell uomo e si impianatano come dei file in un pc tramire la letteratura direi che è una stravaganza per non dire altro.
Buona sera,mia nonna raccontava a me e a mia sorella i tempi della Seconda Guerra Mondiale, anche della Prima;accontava di Vittorio Emanuele ,del Barone Rosso e del fatto che mangiavano polenta e latte...e mentre raccontava faceva i calzini di lana coi quattro ferri,e ci diceva che il suo cognome era quello perché un suo trisnonno veniva dall' Albania,e considero l' Albania un qualcosa di "familiare";mia Nonna mi ha insegnato che la Guerra è brutta , non si può usare il sopruso per tenere unita la gente...in questo senso la spazzatura ci salverà:ci dovremo ingegnare per non esaurire le risorse del Pianeta e non rimanere seppelliti dal nostro pattume... come dire:ci siamo messi nel letame e ora questo letame lo trasformiamo in risorsa, credo nelle possibilità delle persone che si coltivano.
Non so... ci sono adulti che fanno assorbire tanto male oltre il lutto. Forse bisogna creare adulti idonei a essere genitori ed educatori, piuttosto che egoisti capaci di rapporti malsani
Si riferiva al fatto che la scuola sta andando SOLO in quella direzione, la lavagna digitale può essere più utile e funzionale, è una cosa positiva, ma il problema dell’educazione non si risolve certo in quel modo...
Alessio C. Certo, sono d’accordo. Questo commento era solo una seconda parte di un altro commento scritto subito prima 😊 Se ti va leggi anche l’altro commento così ci possiamo confrontare avendo il quadro completo ;)
@@Andreavisconti Ciao Andrea,la verità è una sola: amiamo troppo i nostri figli ed avendo,noi adulti, già capito che il male,il dolore esistono...non vorremmo mai che sfiorasse chi abbiamo messo al mondo...
Rosangela Mallei hai ragione, lo capisco bene. Dovremmo fare lo sforzo di distinguere il nostro desiderio (che non è sempre positivo) e il loro bene. Da genitore ho le stesse paure. Le ho messe su questa fiaba (ua-cam.com/video/RmfKvKucOq0/v-deo.html) se ti va guardala. Sul finale c’è una lettera dove provo a raccontare questo timori. Se ti va fammi sapere cosa ne pensi e scusa Luca se condivido qui un mio video, non vorrei sembrasse spam ma spero possa essere utile alla discussione 😊
Mi sembra che si contraddica? Prima dice che la letteratura insegna il sentimento e poi dice che le scuole non possono insegnare il sentimento?? Forse ho capito male
Fa riferimento alla scuola di oggi ultra nozionistica, che non insegna a vivere, ma insegna cose che per il 90% ho sempre ritenuto inutili. Infatti la sua opinione si sposa perfettamente con la mia. Sono anni che dico che c’è bisogno di una scuola più umana, più profonda, più creativa, e meno nozionistica. Unica cosa su cui non sono perfettamente d’accordo, è la letteratura, sicuramente insegna molto, ma non è l’unica né la più efficace, penso che la cosa più efficace in assoluto sia l’esperienza personale. Riusciresti a comprendere di più la guerra se la vivi, se la vedi... oppure se la leggi in un romanzo? Idem per tutti gli altri temi, vedere, anche in modo truce, la realtà, e confrontarsi, combatterla, parlarne, è il miglior modo per crescere. Poi sicuramente è ultimissima anche la letteratura, ma non solo quella.
Galimberti dice semplicemente che le classi troppo numerose, come lo sono quelle odierne, sono troppo dispersive ed è impossibile seguire i ragazzi come si dovrebbe. Il concetto che la letteratura educa ai sentimenti lo condivido totalmente è la scuola come i genitori hanno i mezzi per insegnarli.
superbo Galimberti, grazie dottore di questo prezioso canale 🙏
Galimberti usa ogni parola caricata da un eros che ti fa rimanere spontaneamente in presenza. Grazie
Galimberti, Scardovelli e Andreoli, e a seguire anche Morelli e Nardone, sono delle persone di una profondità e cultura inaudita, sempre un piacere sentirli!
Concordo... Le consiglio Marco Guzzi, poeta, filosofo e scrittore che sicuramente gradirai molto.
Ps. : ha anche una conferenza assieme a Galimberti.
omar hijazin Grazie!!
Usate il proprio cervello è la vostra testa. Uomo conosci te stesso diceva un filosofo. Non c'è nulla al di fuori di noi. Noi siamo i maestri di noi stessi
@@matteosall1424 non sono sicuro di aver ben compreso il tuo pensiero. In questo caso chiedo venia anticipata. Se noi siamo i maestri di noi stessi, allora andiamo poco lontano, pochissimo. Come se la matematica non mi fosse insegnata ma lasciata alle mie scoperte. Arriverei alle somme e sottrazioni, non più in là.
Io mi accorgo di essere pochissimo me stesso e moltissimo l'appreso ( in particolare la famiglia ). Non conosco me stesso? Ciao.
Aggiungo Piergiorgio Caselli
Buongiorno Umberto. Oggi è un bel giorno per me, ho scoperto questi bellissimi video che ha fatto. Sono un'accanita ammiratrice da tanti tanti anni. Ritagliavo i due fogli del giornale dei sui articoli. Facevo collezione e li custodivo come perle di vita. Grazie grazie tantissimo di quella persona bella che e'. Le auguro tanta buona vita. Con affetto buon Natale
"Non risparmiate ai bambini il male! Non risparmiategli il lutto! Fategli vedere il cadavere! Non illudetelo che il mondo vada sempre bene perché non lo rendete idoneo alla vita"!
Sante parole!
Peccato che sempre di più noi genitori tendiamo a nascondergli il male e sostituirci a loro purché non soffrano, creandogli (inconsapevolmente) un danno enorme.
Ascoltate questo brano: ua-cam.com/video/D9tQ0wJxDS8/v-deo.html - Quando i sentimenti sono sinceri
@@juanamrielafernandezguerra8064 Yuri bI
Non ho parole per descrivere la sua eccellenza RARA
Vero. Verissimo!
Ascoltare il professore è sempre un piacere un pozzo di sapere spiega tutto in modo semplice e dettagliato
Impressionante. Meraviglioso, perfetto discorso. Condivido
Bellissimo video, condiviso, grazie Luca.
Grandissimo
Hamedi on top
Un documento fantastico, ipnotico. Proprio ieri parlavo con un amico di come secondo me alcune persone siano prive di sentimenti, che di per se sembrava un concetto assurdo. Un discorso che poi abbiamo sviluppato tra un morso di focaccia e l'altro ma che qui vede la sua luce.
Grazie, e spero che arrivi preso l'intervista integrale.
Ho bisogno di amici come voi
Grazie Luca ❤️
È vero che i sentimenti si apprendono ma è pur vero che abbiamo un terreno interno dove farli crescere.
Si nasce anche più predisposti di altri,basta osservare i bambini per capirlo.
Il problema è l'alimentazione.
Anche nutrire il corpo non è una cosa annessa alla nascita, ma sicuramente è indispensabile, altrimenti si avrebbero malnutriti o addirittura denutriti.
I sentimenti sono alimento per la parte più alta che abbiamo.
Fornire di questo cibo è essenziale non solo a livello individuale, ma societario.
Da Professore, anzi Maestra condivido ogni parola. Lo auspico da anni un test psicoattitudinale per fare il Docente!
'Boh'...già...dare un nome al proprio dolore è la via per iniziare il percorso di guarigione...
👏👏👏
I sentimenti non si imparano. Sono vibrazioni spontanee della vitalità, dell'essere vivi. Si può e deve imparare a riconoscerli e a gestirli, questo sì.
Fonti: trust me bro
Grazie
la vita ospita anche il male..
eso es lo que somos los descendientes de Italianos no hemos visto nuestra alma reflejada en el espejo de nuestras raíces culturales
Dove ?
se fossi il presidente del consiglio italiano la prima cosa che farei è una legge per contrastare l'invidia. Questo presuppone che si debba avversare il sistema economico totalizzante neoliberale. Cambiare radicalmente il sistema educativo, a iniziare dalla materna. dalla pianta di mele si raccoglieranno le mele non le pere. Claudio Naranjo, Enrique dussel , Antonio Gramsci, sono alcuni degli strumenti per costruire in nuovo edificio. La nostra attitudine di analisi è eurocentrica, si necessita ampliarla al mondo e liberarla per usare il pensiero di Dussel
Sono in linea con il professor GALIMBERTI.........
Nel sentire, e senza comprendere 'cosa' si sente e 'perchè', può dipendere dalla mancanza di educazione. Ma ci sono persone, che a monte di tutto, 'non sentono'....e questo è anche un campo di studio. Persone che non sentono e sempre di più oggi ci sono, frastornati da mille cose non si sono mai 'sentiti' veramente. Mi ha colpito una ricerca scientifica su psicopatia che dice che il 22% della popolazione ne è affetta, tra quelli 4% dalla nascita e quelli del 18% dopo la nascita (secondo esami di risonanza magnetica sul cervello).
Miguel Benasayag, Eschilo, Werther, nei sottotitoli questi nomi mancano!
Grazie Enrico, li abbiamo aggiornati :-)
Da piccola non mi hanno fatto partecipare al funerale di mio nonno,ho sofferto molto me lo hanno detto dopo tanto tempo
Infatti.non ho ancora capito il male il bene .ho imparato solo il bene alla vita e alle persone
Wow.
Più che il male...il dolore.
Il dolore fa male.
Certo che, la TV dovrebbe raccontare anche storie normali, liete veramente e gioiose e non al 90 percento solo drammatiche vicende...
Quell'intervista di Montemagno c'è un bel video filosofico di Rick du Fer
filosofi altri fenomeni.....
Piccole note sui sottotitoli: lo studioso citato è Ernesto De Martino (non Del Martino), e quando c'è l'elenco degli dei, quello legato all'aggressività è Ares (Marte).
Grazie! Abbiamo corretto :-)
"Io credo che il mito trasmetta dei codici di comportamento cui adeguarsi per corrispondere al gruppo sociale. " E' un appunto che ho preso prima di Natale in una scuola di buddhismo tibetano, a parlare era un lama italiano. Però interessante quella cosa di De Martino e lo specchio ... in quale dei suoi studi si trova?
quindi cosa incominciare a leggere per imparare i sentimenti?
“Narciso e Boccadoro” ad esempio
i sentimenti si assimilano frequentando le persone ...non i libri....secondo me.....
Non condivido affatto quanto afferma Galimberti, I sentimenti non si imparano, i sentimenti sono proprietà e disposizione innata della mente, cosi come le emozioni nella fisiologia umana.
La letteratura le educa, le porta a consapevolezza, le struttura, amplia la richezza delle parole e quindi dei pensieri, ne fa catarsi, permette di ampliare ed estendere significati etcetc, ma devi già pre-possederle come precondizione.
Un sentimento per essere sentito o appreso deve avere la possibilità stessa dell'essere sentimentalmente strutturato, si impara a fare un esercizio di ginnastica solo se si ha un corpo e delle articolazioni per eseguirlo..si educa alla musica ma si deve avere un apparato uditivo funzionante. Quindi emozioni e sentimenti sono gia nella persona, ma elaborarli e conoscerli fa tutta la differenza del mondo, acquisire schemi mentali interpretativi è fondamentale, certamente, ma dire che i sentimenti non esistono naturalmente nell uomo e si impianatano come dei file in un pc tramire la letteratura direi che è una stravaganza per non dire altro.
Buona sera,mia nonna raccontava a me e a mia sorella i tempi della Seconda Guerra Mondiale, anche della Prima;accontava di Vittorio Emanuele ,del Barone Rosso e del fatto che mangiavano polenta e latte...e mentre raccontava faceva i calzini di lana coi quattro ferri,e ci diceva che il suo cognome era quello perché un suo trisnonno veniva dall' Albania,e considero l' Albania un qualcosa di "familiare";mia Nonna mi ha insegnato che la Guerra è brutta , non si può usare il sopruso per tenere unita la gente...in questo senso la spazzatura ci salverà:ci dovremo ingegnare per non esaurire le risorse del Pianeta e non rimanere seppelliti dal nostro pattume... come dire:ci siamo messi nel letame e ora questo letame lo trasformiamo in risorsa, credo nelle possibilità delle persone che si coltivano.
scusate...la scuola mi fa pena..poveri figli...
Non so... ci sono adulti che fanno assorbire tanto male oltre il lutto. Forse bisogna creare adulti idonei a essere genitori ed educatori, piuttosto che egoisti capaci di rapporti malsani
Un pò fuorviante il titolo del video. Non ha affrontato a pieno il tema se non nei minuti finali. Bho
e se a 30anni non avete imparato i sentimenti siete persi ! altro che soldi
Comunque vietandogli l'uso della tecnologia come se fosse il male si corre lo stesso errore.. :)
Si riferiva al fatto che la scuola sta andando SOLO in quella direzione, la lavagna digitale può essere più utile e funzionale, è una cosa positiva, ma il problema dell’educazione non si risolve certo in quel modo...
Alessio C. Certo, sono d’accordo. Questo commento era solo una seconda parte di un altro commento scritto subito prima 😊
Se ti va leggi anche l’altro commento così ci possiamo confrontare avendo il quadro completo ;)
@@Andreavisconti Ciao Andrea,la verità è una sola: amiamo troppo i nostri figli ed avendo,noi adulti, già capito che il male,il dolore esistono...non vorremmo mai che sfiorasse chi abbiamo messo al mondo...
Rosangela Mallei hai ragione, lo capisco bene. Dovremmo fare lo sforzo di distinguere il nostro desiderio (che non è sempre positivo) e il loro bene. Da genitore ho le stesse paure. Le ho messe su questa fiaba (ua-cam.com/video/RmfKvKucOq0/v-deo.html) se ti va guardala. Sul finale c’è una lettera dove provo a raccontare questo timori. Se ti va fammi sapere cosa ne pensi e scusa Luca se condivido qui un mio video, non vorrei sembrasse spam ma spero possa essere utile alla discussione 😊
@@Andreavisconti sarai certamente un buon padre.Grazie di aver risposto gentilmente.Buona fortuna e buona serata.
Mi sembra che si contraddica? Prima dice che la letteratura insegna il sentimento e poi dice che le scuole non possono insegnare il sentimento?? Forse ho capito male
Fa riferimento alla scuola di oggi ultra nozionistica, che non insegna a vivere, ma insegna cose che per il 90% ho sempre ritenuto inutili.
Infatti la sua opinione si sposa perfettamente con la mia.
Sono anni che dico che c’è bisogno di una scuola più umana, più profonda, più creativa, e meno nozionistica.
Unica cosa su cui non sono perfettamente d’accordo, è la letteratura, sicuramente insegna molto, ma non è l’unica né la più efficace, penso che la cosa più efficace in assoluto sia l’esperienza personale.
Riusciresti a comprendere di più la guerra se la vivi, se la vedi... oppure se la leggi in un romanzo?
Idem per tutti gli altri temi, vedere, anche in modo truce, la realtà, e confrontarsi, combatterla, parlarne, è il miglior modo per crescere.
Poi sicuramente è ultimissima anche la letteratura, ma non solo quella.
scusa, sei tu che non sei riuscito a connettere... pensaci... ciao
Perché a scuola non si insegna letteratura attraverso il significato del testo scritto
Galimberti dice semplicemente che le classi troppo numerose, come lo sono quelle odierne, sono troppo dispersive ed è impossibile seguire i ragazzi come si dovrebbe. Il concetto che la letteratura educa ai sentimenti lo condivido totalmente è la scuola come i genitori hanno i mezzi per insegnarli.
per me è un BAMBA.... i neonati e bambini assimilano Amore e sentimenti dai genitori...senza andare da quel SUKONE...
...ma dai...dove s imparano i sentimenti!!!
Cosa vuol dire? È una domanda o un'affermazione?
Nella sofferenza
sui libri? e con quel besugo di Prof.......???
Purtroppo, se te lo chiedi, se ce lo chiedi, sei un pezzo... indietro, ahimè
Grazie