🎹 Vuoi imparare il piano con me? Abbonati al canale per soli € 7,99 al mese e accedi a contenuti esclusivi e lezioni progressive! Tutte le info qui: ua-cam.com/users/patricktrentinijoin
Caro Patrick, piena solidarietà per l’accaduto. Ciò mi conferma che il mondo della musica, come quello del cinema, quello del teatro, quello della moda e quello di chissà quanti altri mondi siano dei tritacarne che si occupano solo dei loro stretti interessi dimenticando di aver a che fare con esseri umani. Basterebbe invece così poco per fare esattamente il contrario e far stare bene la gente… Visto che i “grandi” non sempre ce la fanno, teniamo noi la rotta e diamo l’esempio al mondo che è possibile fare diversamente. Buone ferie e avanti tutta nella convinzione che siamo comunque dei privilegiati a fare i musicisti (nonostante gli inevitabili momenti bui che la gente non può nemmeno sospettare che noi si abbia). Un abbraccio, Franco
Ciao Franco, hai proprio ragione. L'aspetto umano talvolta risente di pochissima considerazione. Per fortuna non è così per tutti, a me è capitato di incontrare persone che non pensano di avere a che fare con degli "individui" ma anche altri musicisti di spicco che conservano un'umanità rara e piacevole. Diciamo che è un po' lo specchio del mondo, enfatizzato - se possibile - dalla competizione molto accesa. Un abbraccio a te!
Ciao Patrick! Premesso che non faccio il pianista per lavoro (suono per mio piacere), e premesso altresì che anche se non sono diplomato in pianoforte, mi diverto un botto a suonare, che mi vanto di essere un pianista classico e che tutta la musica moderna (storica e non) mi mette in fortissimo disagio, anch'io ho vissuto un'esperienza simile. La presidentessa del circolo culturale Amici della musica 'Girolamo Frescobaldi' di Ferrara (la città dove vivo), nell'estate post-lockdown mi telefona e mi propone di suonare in un trio di musica da camera (flauto, violino e violoncello); e ci mettiamo d'accordo pure sul brano da eseguire: il Trio op. 63 di Carl Maria von Weber (un brano che per quanto mi riguarda non è tutto sto granché, ma fa niente 😢). Io, preso dall'entusiasmo, compro lo spartito (sempre in edizione rigorosamente Henle 😍) e mi metto al lavoro. Inizio a studiarmelo, quando, ad un certo punto, quella flautista mi richiama e mi dice che non se ne faceva niente perché si era dimenticata di dirmi che aveva già preso un impegno con altre due persone per suonare il Trio op. 63 di Weber e che avevo fatto andare in bestia un suo fantomatico amico pianista. Io 'incasso' e penso: 'adesso i brani da studiare [e, eventualmente, da suonare, li scelgo io]. Anni dopo, mi richiama e mi propone di studiare le Tre Romanze per oboe e pianoforte op. 94 di Schumann. Anche lì ho pensato: 'qui c'è qualcosa che non quadra', anche perché mi sono detto: 'non mi risulta che Schumann abbia previsto uno strumento alternativo all'oboe' (poi, in realtà, ho scoperto che volendo le si può anche suonare al violino). Per quanto concerne i cantanti e/o le bands, posso darti un consiglio Patrick? Quando devi conoscere un cantante/una band nuova, non iniziare acquistando l'album, perché potresti scoprire che non apprezzi quel genere musicale; se posso, il mio consiglio è iniziare con una delle loro Greatest Hits (ovvero con una raccolta antologica).
Ciao Luca! Eh lo so, purtroppo è una guerra e il "bilancio" tra le promesse e le cose che vanno davvero in porto è spesso impietoso in questo ambiente (ma immagino che ciò valga anche per tanti altri ambiti)... Riguardo al "conoscere" un cantante nuovo è un ottimo consiglio, diciamo che nel caso specifico era necessario per me anche comprare l'ultimo album (oltre al "greatest hits" che ho comprato) perché avevo intuito che parte dell'audizione si sarebbe incentrata sull'ultimo lavoro (come effettivamente poi è stato). Fortuna ha voluto che si trattasse di un disco davvero ottimo, quindi quantomeno ho preso due album molto belli, nulla da dire al riguardo! Un saluto!!
Ah, non è tutt'oro quel che luce nemmeno nel mondo dei bassisti...grazie tantissimo per aver condiviso questa esperienza. Una perla di storia. P.S. ovvio, che mi sono iscritto!!!! Grazie Patrick!!!
Stai certo che meritavi e sicuramente quel posto sarebbe stato tuo, purtroppo hanno loro cambiato idea x motivi loro. Potrebbero in futuro tenerti presente o consigliarti ad altri 😊, tu sei molto bravo e meriti
Grazie mille per questa condivisione ....anche io avrei tante storie da raccontare e devo ringraziare anche quello che mi è successo di nagativo, perchè mi hanno fatto fare la "gavetta" e le ossa.... ora difficilmente vado ad illudermi su certe proposte e occasioni!
Hai ragione. Purtroppo in questo ambito bisogna prendere tutto con le pinze, il musicista è un collezionista di promesse ricevute e non mantenute. Diciamo che in questo specifico contesto, vista la serietà della produzione e visto quanto vicino ci ero arrivato, credevo che l'approccio sarebbe stato diverso. Non è stato così, ma sarà assolutamente per la prossima 💪 Un caro saluto!
caro Patrick, il tuo video penso sia veramente apprezzabile. Ora scrivo due numeri, che prevedono un certo margine di incertezza (il sommerso e' difficilmente quantificabile) ma spiegano un po' di cose, poi torno sul tuo video. In Italia il numero dei musicisti (coloro che vivono di musica) a seconda delle fonti, ISTAT, INPS, ENPALS, altri istituti, e' stimato da 20 mila a 150 mila circa. I conservatori, complessivamente hanno 30 mila studenti (dato del 2023). Aggiungici tutti gli studenti di scuole di musica private, oppure musicisti (a volte di enorme talento) autodidatti: piu' o meno, vado a spanne, si dovrebbe salire a 50 mila aspiranti nuovi musicisti. Secondo altre fonti circa il 10% dei nostri giovani fanno musica, non so bene quanto il dato sia attendibile, se vuoi prendi pure il 3%, oppure dimentica questo dato, non e' essenziale. Sto dicendo questo: incrociando tutti i dati, quindi musicisti professionisti piu' numero di studenti di musica piu' praticanti ambiziosi (che si lanciano sul mercato) da una parte, e poi fondazioni liriche, distribuzioni dei fondi del FUS, numero di orchestre in Italia, programmazioni musicali sul territorio da parte di Comuni / associazioni / istituzioni musicali, etc etc, aggiungi inoltre i costi dell'indotto musicale....quello che emerge e' che nella migliore delle ipotesi un buon 80% degli aspiranti musicisti e' destinato, prima o poi, a gettare la spugna, perche' collettivamente le risorse per sostenere questo gigantesco serbatoio di produzione artistica sono inevitabilmente insufficienti, e in piu' gestite, anche qua direi inevitabilmente, con piu' attenzione verso la risposta dell'audience rispetto a qualita' e originalita' artistica. Molti dei musicisti che resistono devono accettare compromessi al ribasso, molti che non accettano compromessi ripiegano su un secondo lavoro. Tutto questo e' noto nel "backstage", ma come hai sottolineato tu, ciascuno - giustamente - deve dare di se stesso una immagine "vincente", per cui ufficialmente il mondo musicale appare un'isola felice. Ora torno al tuo video: "A volte arrivano delle colossali tranvate". Esatto, ed e' molto giusto ricordarlo. E apprezzo molto il taglio che hai dato, che non e' del tipo "ragazzi, non avete speranza, lasciate perdere", ma piuttosto "ragazzi, nel mondo musicale le tranvate arrivano, tenete duro e credete in voi stessi". Ciao Patrick!
Grazie davvero per il tuo messaggio, realistico ma non demotivante: è un'analisi impeccabile, che condivido appieno, e mi fa inoltre molto piacere che si sia "colto" il senso di ciò che volevo dire. Mai demordere, è ovvio - ma fa bene ribadirlo - però vanno messe in preventivo le delusioni, che a volte ti fiaccano anche se non sei un novellino alle prime armi. Ma se non cadi non ti rialzi, quindi magari in fondo fanno anche bene e aiutano a crescere. Un caro saluto e grazie ancora 🙏
un minuto fa mi sono iscritto al tuo canale x sostenerti. è tanti anni che uso la rete è questa è la seconda iscrizione che faccio dopo quella con la super mitica Lola Astanova, siete in 2 tu e la Lola. 👍😎🙋♂ saluti.
Grazie Giuseppe, ne sono onorato! Scusa il ritardo nella risposta ma ero effettivamente in vacanza 😛 Ho visto anche l'altro messaggio, mi prenderò il tempo di guardare le due versioni del brano indicato e scriverò con piacere una risposta anche a quel commento! Per ora un caro saluto e grazie ancora.
Beh, tanto per cominciare amo la barba lunga 😬 Questo contenuto sottolinea lo spessore di un uomo. Ci vuole tantissima forza ad accettare e poi anche rendere pubblico qualcosa che ci ha fatto male e abbiamo vissuto come un fallimento. Tanto rispetto per te! Grazie!
Per non parlare poi del mondo AFAM, dei conservatori e dei sistemi selettivi che soggiocano ai loro ambienti chiusi o meglio aperti ai prediletti. Il più bravo semplicemente è una persona che con sicura probabilità è il desiderato, questo poi quando accade nel mondo delle graduatorie e delle selezioni AFAM è ancor più grave, e allor si non si può rimanere inermi.
Ciao Francesco! In effetti se ne sentono davvero tante: io non sono mai stato "testimone" di nefandezze al riguardo e quindi non posso riportare - per fortuna - esperienze personali, ma il "vociare" è intenso e fa rumore... Un caro saluto!
Caro Maestro ti seguo e quello che hai detto oggi e' comunque parte di una scorrettezza che esula dalle scelte musicali. 10 gg diventano due mesi nel silienzio? Che gente povera no? Ma noi non molliamo. Avanti tutta, ciao!
Caro Mauro, in effetti non è stata un'attesa piacevole, d'altronde noi possiamo comportarci come riteniamo giusto ma non abbiamo ancora il potere di far comportare gli altri come vorremmo 😉 Un caro saluto e grazie per il commento!
in qualsiasi esperienza nulla va perso. Non era il momento per quel tipo di percorso sicuramente avrai avuto occasioni diverse che ti avranno comunque gratificato.
Sì Vittorio, hai perfettamente ragione. La vita ci dà ciò che ci spetta in quel momento, possiamo affannarci in qualsiasi maniera ma le cose prendono sempre la piega che vogliono loro. Dobbiamo essere pronti ad accettare - o fare nostre - le occasioni quando arrivano, evidentemente in quel caso non era destino! Un caro saluto!
salve patrick, volevo chiedere un info . (sicuramente avrà sentito l'arrangiamento della pianista LoLa Astanova del brano CHILDREN , questo arrangiamento di 2 anni fa è considerato ancora il migliore.. . mesi fa il pianista Patrick pietschamann ha rilasciato la sua versione abbastanza originale xche lui ricrea l'effetto echo e x questo motivo mi son preso anche lo spartito di P. Pietschamann. Cosa ne pensa "tecnicamente, didatticamente della versione della L.Astanova ? C.Saluti . e buon lavoro
Salve Giuseppe, come promesso le rispondo anche a questo messaggio. Ho ascoltato entrambe le versioni, diciamo che secondo la mia opinione funzionano entrambe ma presentano alcune differenze. Nello specifico, quella della Astanova è molto più semplice tecnicamente (la pianista stessa nella descrizione scrive che la sua trascrizione è pensata non solo per chi ha voglia di ascoltarla ma anche per chi desidera suonarla, e quindi il target di difficoltà è un po' orientato verso il basso). L'esecuzione è buona, in alcuni tratti c'è un po' di disuguaglianza nella mano sinistra ma penso che la Astanova semplicemente non abbia passato troppo tempo a studiarla, e inoltre forse è un po' lunga (nel senso che sono 5 minuti abbondanti un pochino uguali, magari avrebbe potuto accorciarla un pochino) ma in ogni caso, come detto, è una buona versione (anche in virtù di quanto scrivo sopra sul target). Quella di Pietschmann ha un suono iper riverberato (ovviamente è una scelta, sebbene a me piaccia molto di più un timbro di pianoforte più pulito) ma come tipo di trascrizione mi ha convinto ancora di più, ci sono molte idee e i 4 minuti scorrono rapidi. Ovviamente dal punto di vista tecnico è molto, molto più complessa quindi per "portarla a casa" è necessario armarsi di pazienza e studiarla per bene! Spero di aver risposto al suo quesito, un caro saluto!
@@patricktrentini Salve Patrick. grazie molto per aver trovato il tempo di supervisionare l'argomento e spero che i brani gli siano piaciuti e concordo con te sull'analisi. Ancora 1000grazie . un caro saluto anche a lei e buon lavoro.
Succede in tutte le professioni. Stephen King ha passato tipo 12 anni essendo sistematicamente scaricato dagli editori. Essere artisti e' si una questione di talento ma soprattutto di resilienza.
Massi io sono un operaio , io vi vedo sempre come dei artisti , penso che soddisfazione piu grande per te sia insegnare ... Poi c'è chi di insegnare non e' capace invece sa martellare sui pianoforti di tutto il mondo come Matthew Lee .. importante e' portare a casa il pane e divertirsi..
CIao Moreno! Sì, l'importante è vivere di musica, poi io ho la fortuna di "campare" bene anche con le produzioni musicali e quindi l'insegnamento è solo una fetta del mio lavoro (altrimenti penso non mi sentirei "realizzato" come pianista). Un caro saluto!
Fammi capire, non se la sono sentita sotto l'aspetto "umano" di allontanare il pianista ma ti hanno molto umanamente fatto attendere due mesi una risposta oltretutto "sfanculandoti" senza il minimo rispetto. Secondo me non hai perso questa grande occasione e forse ti sei risparmiato una delusione ancor più importante....
Ciao Enrico! Sì, riassumendo è proprio così 😛 Con me "se la sono sentita" di comportarsi così: forse è dipeso dal fatto che mi avevano visto una volta sola, mentre con l'altro pianista lavoravano da anni. Probabilmente c'era solo uno slot libero per il trattamento "educato" e l'hanno riservato a lui 😂 Comunque mi sa che hai ragione, se il buongiorno si vede dal mattino probabilmente avrei respirato aria viziata per tutto il tour! Un caro saluto!
Grazie Andrea! Sì, hai ragione, non farei una vita da turnista (ho fatto altre scelte) ma quell'esperienza l'avrei fatta volentieri, non posso negarlo! Un caro saluto 😊
Devo farti i COMPLIMENTI per la grande onestà e sincerità. E’ molto difficile parlare così oggettivamente e serenamente di una delusione professionale. !!!!
Mi sono sempre chiesto quanto, mediamente, possa prendere un tastierista, in un tour di, che so...Vasco Rossi. È una curiosità che mai nessuno è riuscito a togliermi...
Molto, molto variabile. Ci sono tanti fattori in ballo, in ogni caso - per le persone che conosco io - si parla di alcune centinaia di euro per concerto, ma poi magari entrano in ballo rimborsi viaggio, albergo, autovettura "assegnata" per spostarsi o simili in modo tale da far sì che il cachet risulti veramente netto. In ogni caso non sono i miseri soldi di un orchestrale a Sanremo (che prende davvero poco) ma nemmeno migliaia di euro per data, direi una via di mezzo 👍
@@patricktrentini era quello che immaginavo. Comunque, ti dirò, ho avuto sempre una concezione, magari sbagliata, della faccenda ma ho sempre ritenuto questo tipo di prestazione ... non so come definirla, insomma una prestazione che non prevede particolari abilità. Mi spiego. Se devo suonare in una band jazz, allora davvero è diverso se suona tizio o Caio, ma se devo suonare quattro note in croce, con un piano, o peggio ancora un pad...uno vale l'altro ( non prendere proprio alla lettera questo). Insomma, per chi è abituato alle difficoltà pianistiche (quelle vere) non capisco proprio cosa possa cambiare se in tappeto o un accompagnamento a "vita spericolata" (per dire...) lo faccia io, tu o anche..."velocizzatore di coda" (😁). Non so se sono riuscito a esprimere bene il concetto...
Ti dirò, io non sono un jazzista ma faccio - e insegno - il pop: in realtà anche in tale ambito c'è un linguaggio che è molto più complicato di quanto si immagini, dal tipo dei suoni, alla scelta dei vocing, ai fraseggi, ai fill e quant'altro. La componente improvvisativa è decisamente presente, e per ogni sequenza armonica le soluzioni sono tantissime. Poi ovviamente dipende dall'artista con il quale si lavora: per dire, se una persona suona con - faccio un esempio di un cantautore che adoro, e che NON era quello della mancata collaborazione - Fabio Concato, allora lì il pianista ha veramente molto da fare. Al contrario, se fai il tour con Sfera Ebbasta, allora la rilevanza di chi sta al pianoforte è decisamente ridotta 😛 e quindi, a "condizione" di conoscere il linguaggio, un pianista vale l'altro. Però ti confesso che mi è capitato di essere in commissione d'esame, valutando candidati che aspiravano a essere inseriti in graduatoria per l'insegnamento di pianoforte pop - rock: mio malgrado ne bocciai diversi (tutti provenienti dal classico e senza un'idea "strutturata" del pianoforte pop) mettendogli davanti una sequenza di non più di otto accordi (ricordo che una volta presi un brano di Nek) e chiedendo loro di realizzare le sigle come se stessero accompagnando una ballad. Ho sentito delle vere tragedie... 😉
Eh magari 😛 No no, una cosa molto più "nostrana", con vastissima risonanza a livello italiano ma numeri ben diversi. Palazzetti, non stadi 👍 e non in tutto il mondo, assolutamente!
Beh...con il mio carattere,lo avrei mandato a quel paese,sarà anche un cantante di nome,ma se il suo "organizzatore" mi dice...ti so dire qualcosa entro quindici giorni,e dopo DUE MESI se non lo chiamavi non si faceva manco sentire,è un emerito stro...
Caro Franco, in effetti la reazione "normale" sarebbe quella di cui parli tu, mentre io fui talmente stupito da quella notizia che me ne rimasi buono e risposi pacatamente con un "Capisco, grazie lo stesso..." di Fantozziana memoria 😛 Poco male, tutto passa e a tutto va dato il giusto peso: con le cose gravi che capitano al mondo, questa in fondo fu solo una delusione lavorativa! Un caro saluto!
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Grazie che sei tornato questo anno e dei tuoi tanti video sul tuo canale. Ti aspettiamo Patrick
Grazie a te Lisa 🤗
Caro Patrick, piena solidarietà per l’accaduto. Ciò mi conferma che il mondo della musica, come quello del cinema, quello del teatro, quello della moda e quello di chissà quanti altri mondi siano dei tritacarne che si occupano solo dei loro stretti interessi dimenticando di aver a che fare con esseri umani. Basterebbe invece così poco per fare esattamente il contrario e far stare bene la gente…
Visto che i “grandi” non sempre ce la fanno, teniamo noi la rotta e diamo l’esempio al mondo che è possibile fare diversamente.
Buone ferie e avanti tutta nella convinzione che siamo comunque dei privilegiati a fare i musicisti (nonostante gli inevitabili momenti bui che la gente non può nemmeno sospettare che noi si abbia).
Un abbraccio, Franco
Ciao Franco, hai proprio ragione. L'aspetto umano talvolta risente di pochissima considerazione. Per fortuna non è così per tutti, a me è capitato di incontrare persone che non pensano di avere a che fare con degli "individui" ma anche altri musicisti di spicco che conservano un'umanità rara e piacevole. Diciamo che è un po' lo specchio del mondo, enfatizzato - se possibile - dalla competizione molto accesa. Un abbraccio a te!
Bellissima cosa hai detto: siamo dei privilegiati a fare parte del meraviglioso mondo della Musica!
Che bello il tuo saluto!
Ho proprio letto l'altro ieri questo sul tuo libro. Stupendo sentirlo raccontare direttamente.
Ti ringrazio davvero 🙏
Ciao Patrick! Premesso che non faccio il pianista per lavoro (suono per mio piacere), e premesso altresì che anche se non sono diplomato in pianoforte, mi diverto un botto a suonare, che mi vanto di essere un pianista classico e che tutta la musica moderna (storica e non) mi mette in fortissimo disagio, anch'io ho vissuto un'esperienza simile. La presidentessa del circolo culturale Amici della musica 'Girolamo Frescobaldi' di Ferrara (la città dove vivo), nell'estate post-lockdown mi telefona e mi propone di suonare in un trio di musica da camera (flauto, violino e violoncello); e ci mettiamo d'accordo pure sul brano da eseguire: il Trio op. 63 di Carl Maria von Weber (un brano che per quanto mi riguarda non è tutto sto granché, ma fa niente 😢). Io, preso dall'entusiasmo, compro lo spartito (sempre in edizione rigorosamente Henle 😍) e mi metto al lavoro. Inizio a studiarmelo, quando, ad un certo punto, quella flautista mi richiama e mi dice che non se ne faceva niente perché si era dimenticata di dirmi che aveva già preso un impegno con altre due persone per suonare il Trio op. 63 di Weber e che avevo fatto andare in bestia un suo fantomatico amico pianista. Io 'incasso' e penso: 'adesso i brani da studiare [e, eventualmente, da suonare, li scelgo io]. Anni dopo, mi richiama e mi propone di studiare le Tre Romanze per oboe e pianoforte op. 94 di Schumann. Anche lì ho pensato: 'qui c'è qualcosa che non quadra', anche perché mi sono detto: 'non mi risulta che Schumann abbia previsto uno strumento alternativo all'oboe' (poi, in realtà, ho scoperto che volendo le si può anche suonare al violino). Per quanto concerne i cantanti e/o le bands, posso darti un consiglio Patrick? Quando devi conoscere un cantante/una band nuova, non iniziare acquistando l'album, perché potresti scoprire che non apprezzi quel genere musicale; se posso, il mio consiglio è iniziare con una delle loro Greatest Hits (ovvero con una raccolta antologica).
Ciao Luca! Eh lo so, purtroppo è una guerra e il "bilancio" tra le promesse e le cose che vanno davvero in porto è spesso impietoso in questo ambiente (ma immagino che ciò valga anche per tanti altri ambiti)... Riguardo al "conoscere" un cantante nuovo è un ottimo consiglio, diciamo che nel caso specifico era necessario per me anche comprare l'ultimo album (oltre al "greatest hits" che ho comprato) perché avevo intuito che parte dell'audizione si sarebbe incentrata sull'ultimo lavoro (come effettivamente poi è stato). Fortuna ha voluto che si trattasse di un disco davvero ottimo, quindi quantomeno ho preso due album molto belli, nulla da dire al riguardo! Un saluto!!
Ah, non è tutt'oro quel che luce nemmeno nel mondo dei bassisti...grazie tantissimo per aver condiviso questa esperienza. Una perla di storia. P.S. ovvio, che mi sono iscritto!!!! Grazie Patrick!!!
Grazie a te per il tuo commento e per il supporto, davvero! Un caro saluto 🙏
Stai certo che meritavi e sicuramente quel posto sarebbe stato tuo, purtroppo hanno loro cambiato idea x motivi loro. Potrebbero in futuro tenerti presente o consigliarti ad altri 😊, tu sei molto bravo e meriti
È un bellissimo augurio, sono certo che porterà i suoi frutti! Grazie 🙏
Un grande in bocca al lupo..😊
Grazie di cuore, lo accolgo con piacere e sono certo funzionerà! 💪
Grazie mille per questa condivisione ....anche io avrei tante storie da raccontare e devo ringraziare anche quello che mi è successo di nagativo, perchè mi hanno fatto fare la "gavetta" e le ossa.... ora difficilmente vado ad illudermi su certe proposte e occasioni!
Hai ragione. Purtroppo in questo ambito bisogna prendere tutto con le pinze, il musicista è un collezionista di promesse ricevute e non mantenute. Diciamo che in questo specifico contesto, vista la serietà della produzione e visto quanto vicino ci ero arrivato, credevo che l'approccio sarebbe stato diverso. Non è stato così, ma sarà assolutamente per la prossima 💪 Un caro saluto!
caro Patrick, il tuo video penso sia veramente apprezzabile. Ora scrivo due numeri, che prevedono un certo margine di incertezza (il sommerso e' difficilmente quantificabile) ma spiegano un po' di cose, poi torno sul tuo video. In Italia il numero dei musicisti (coloro che vivono di musica) a seconda delle fonti, ISTAT, INPS, ENPALS, altri istituti, e' stimato da 20 mila a 150 mila circa. I conservatori, complessivamente hanno 30 mila studenti (dato del 2023). Aggiungici tutti gli studenti di scuole di musica private, oppure musicisti (a volte di enorme talento) autodidatti: piu' o meno, vado a spanne, si dovrebbe salire a 50 mila aspiranti nuovi musicisti. Secondo altre fonti circa il 10% dei nostri giovani fanno musica, non so bene quanto il dato sia attendibile, se vuoi prendi pure il 3%, oppure dimentica questo dato, non e' essenziale. Sto dicendo questo: incrociando tutti i dati, quindi musicisti professionisti piu' numero di studenti di musica piu' praticanti ambiziosi (che si lanciano sul mercato) da una parte, e poi fondazioni liriche, distribuzioni dei fondi del FUS, numero di orchestre in Italia, programmazioni musicali sul territorio da parte di Comuni / associazioni / istituzioni musicali, etc etc, aggiungi inoltre i costi dell'indotto musicale....quello che emerge e' che nella migliore delle ipotesi un buon 80% degli aspiranti musicisti e' destinato, prima o poi, a gettare la spugna, perche' collettivamente le risorse per sostenere questo gigantesco serbatoio di produzione artistica sono inevitabilmente insufficienti, e in piu' gestite, anche qua direi inevitabilmente, con piu' attenzione verso la risposta dell'audience rispetto a qualita' e originalita' artistica. Molti dei musicisti che resistono devono accettare compromessi al ribasso, molti che non accettano compromessi ripiegano su un secondo lavoro. Tutto questo e' noto nel "backstage", ma come hai sottolineato tu, ciascuno - giustamente - deve dare di se stesso una immagine "vincente", per cui ufficialmente il mondo musicale appare un'isola felice. Ora torno al tuo video: "A volte arrivano delle colossali tranvate". Esatto, ed e' molto giusto ricordarlo. E apprezzo molto il taglio che hai dato, che non e' del tipo "ragazzi, non avete speranza, lasciate perdere", ma piuttosto "ragazzi, nel mondo musicale le tranvate arrivano, tenete duro e credete in voi stessi". Ciao Patrick!
Grazie davvero per il tuo messaggio, realistico ma non demotivante: è un'analisi impeccabile, che condivido appieno, e mi fa inoltre molto piacere che si sia "colto" il senso di ciò che volevo dire. Mai demordere, è ovvio - ma fa bene ribadirlo - però vanno messe in preventivo le delusioni, che a volte ti fiaccano anche se non sei un novellino alle prime armi. Ma se non cadi non ti rialzi, quindi magari in fondo fanno anche bene e aiutano a crescere. Un caro saluto e grazie ancora 🙏
Buone vacanze🤗
Grazie di cuore!
Mi dispiace tanto Patrick, ti abbraccio forte ❤
Grazie, ricambio di cuore l'abbraccio! 🤗 Per fortuna storia passata, preceduta e seguita da tante belle cose 💪
un minuto fa mi sono iscritto al tuo canale x sostenerti. è tanti anni che uso la rete è questa è la seconda iscrizione che faccio dopo quella con la super mitica Lola Astanova, siete in 2 tu e la Lola. 👍😎🙋♂ saluti.
Grazie Giuseppe, ne sono onorato! Scusa il ritardo nella risposta ma ero effettivamente in vacanza 😛 Ho visto anche l'altro messaggio, mi prenderò il tempo di guardare le due versioni del brano indicato e scriverò con piacere una risposta anche a quel commento! Per ora un caro saluto e grazie ancora.
@@patricktrentini // saluti a te e Grazie !
Beh, tanto per cominciare amo la barba lunga 😬
Questo contenuto sottolinea lo spessore di un uomo. Ci vuole tantissima forza ad accettare e poi anche rendere pubblico qualcosa che ci ha fatto male e abbiamo vissuto come un fallimento.
Tanto rispetto per te!
Grazie!
Grazie a te per il commento, davvero! Un caro saluto 🙏
Per non parlare poi del mondo AFAM, dei conservatori e dei sistemi selettivi che soggiocano ai loro ambienti chiusi o meglio aperti ai prediletti. Il più bravo semplicemente è una persona che con sicura probabilità è il desiderato, questo poi quando accade nel mondo delle graduatorie e delle selezioni AFAM è ancor più grave, e allor si non si può rimanere inermi.
Ciao Francesco! In effetti se ne sentono davvero tante: io non sono mai stato "testimone" di nefandezze al riguardo e quindi non posso riportare - per fortuna - esperienze personali, ma il "vociare" è intenso e fa rumore... Un caro saluto!
Verranno occasioni migliori. A volte capita che dopo una porta chiusa si apre un portone più grande.
E io te lo auguro di vero cuore.👋
Bellissimo augurio che accolgo con enorme piacere, sono certo accadrà! Grazie davvero 🙏
Caro Maestro ti seguo e quello che hai detto oggi e' comunque parte di una scorrettezza che esula dalle scelte musicali. 10 gg diventano due mesi nel silienzio? Che gente povera no? Ma noi non molliamo. Avanti tutta, ciao!
Caro Mauro, in effetti non è stata un'attesa piacevole, d'altronde noi possiamo comportarci come riteniamo giusto ma non abbiamo ancora il potere di far comportare gli altri come vorremmo 😉 Un caro saluto e grazie per il commento!
in qualsiasi esperienza nulla va perso. Non era il momento per quel tipo di percorso sicuramente avrai avuto occasioni diverse che ti avranno comunque gratificato.
Sì Vittorio, hai perfettamente ragione. La vita ci dà ciò che ci spetta in quel momento, possiamo affannarci in qualsiasi maniera ma le cose prendono sempre la piega che vogliono loro. Dobbiamo essere pronti ad accettare - o fare nostre - le occasioni quando arrivano, evidentemente in quel caso non era destino! Un caro saluto!
La cosa sbagliata è che non ti hanno telefonato per ragguagliarti sul cambiamento di idea.
Già, bastava dirlo 😊 Poco male, sono cose che succedono!
salve patrick, volevo chiedere un info . (sicuramente avrà sentito l'arrangiamento della pianista LoLa Astanova del brano CHILDREN , questo arrangiamento di 2 anni fa è considerato ancora il migliore.. . mesi fa il pianista Patrick pietschamann ha rilasciato la sua versione abbastanza originale xche lui ricrea l'effetto echo e x questo motivo mi son preso anche lo spartito di P. Pietschamann. Cosa ne pensa "tecnicamente, didatticamente della versione della L.Astanova ? C.Saluti . e buon lavoro
Salve Giuseppe, come promesso le rispondo anche a questo messaggio. Ho ascoltato entrambe le versioni, diciamo che secondo la mia opinione funzionano entrambe ma presentano alcune differenze. Nello specifico, quella della Astanova è molto più semplice tecnicamente (la pianista stessa nella descrizione scrive che la sua trascrizione è pensata non solo per chi ha voglia di ascoltarla ma anche per chi desidera suonarla, e quindi il target di difficoltà è un po' orientato verso il basso). L'esecuzione è buona, in alcuni tratti c'è un po' di disuguaglianza nella mano sinistra ma penso che la Astanova semplicemente non abbia passato troppo tempo a studiarla, e inoltre forse è un po' lunga (nel senso che sono 5 minuti abbondanti un pochino uguali, magari avrebbe potuto accorciarla un pochino) ma in ogni caso, come detto, è una buona versione (anche in virtù di quanto scrivo sopra sul target).
Quella di Pietschmann ha un suono iper riverberato (ovviamente è una scelta, sebbene a me piaccia molto di più un timbro di pianoforte più pulito) ma come tipo di trascrizione mi ha convinto ancora di più, ci sono molte idee e i 4 minuti scorrono rapidi. Ovviamente dal punto di vista tecnico è molto, molto più complessa quindi per "portarla a casa" è necessario armarsi di pazienza e studiarla per bene!
Spero di aver risposto al suo quesito, un caro saluto!
@@patricktrentini Salve Patrick. grazie molto per aver trovato il tempo di supervisionare l'argomento e spero che i brani gli siano piaciuti e concordo con te sull'analisi. Ancora 1000grazie . un caro saluto anche a lei e buon lavoro.
Succede in tutte le professioni. Stephen King ha passato tipo 12 anni essendo sistematicamente scaricato dagli editori. Essere artisti e' si una questione di talento ma soprattutto di resilienza.
Già, è quella pazienza degli ostinati che alla fine porta i risultati! Un caro saluto!
Massi io sono un operaio , io vi vedo sempre come dei artisti , penso che soddisfazione piu grande per te sia insegnare ... Poi c'è chi di insegnare non e' capace invece sa martellare sui pianoforti di tutto il mondo come Matthew Lee .. importante e' portare a casa il pane e divertirsi..
CIao Moreno! Sì, l'importante è vivere di musica, poi io ho la fortuna di "campare" bene anche con le produzioni musicali e quindi l'insegnamento è solo una fetta del mio lavoro (altrimenti penso non mi sentirei "realizzato" come pianista). Un caro saluto!
Fammi capire, non se la sono sentita sotto l'aspetto "umano" di allontanare il pianista ma ti hanno molto umanamente fatto attendere due mesi una risposta oltretutto "sfanculandoti" senza il minimo rispetto. Secondo me non hai perso questa grande occasione e forse ti sei risparmiato una delusione ancor più importante....
Ciao Enrico! Sì, riassumendo è proprio così 😛 Con me "se la sono sentita" di comportarsi così: forse è dipeso dal fatto che mi avevano visto una volta sola, mentre con l'altro pianista lavoravano da anni. Probabilmente c'era solo uno slot libero per il trattamento "educato" e l'hanno riservato a lui 😂 Comunque mi sa che hai ragione, se il buongiorno si vede dal mattino probabilmente avrei respirato aria viziata per tutto il tour! Un caro saluto!
Mi dispiace tanto, ma meglio così... dev'essere una vitaccia fare i tour
Grazie Andrea! Sì, hai ragione, non farei una vita da turnista (ho fatto altre scelte) ma quell'esperienza l'avrei fatta volentieri, non posso negarlo! Un caro saluto 😊
Devo farti i COMPLIMENTI per la grande onestà e sincerità. E’ molto difficile parlare così oggettivamente e serenamente di una delusione professionale. !!!!
Grazie, questo tuo messaggio mi fa davvero piacere 🙏 Un caro saluto, grazie ancora!
Mi sono sempre chiesto quanto, mediamente, possa prendere un tastierista, in un tour di, che so...Vasco Rossi. È una curiosità che mai nessuno è riuscito a togliermi...
Molto, molto variabile. Ci sono tanti fattori in ballo, in ogni caso - per le persone che conosco io - si parla di alcune centinaia di euro per concerto, ma poi magari entrano in ballo rimborsi viaggio, albergo, autovettura "assegnata" per spostarsi o simili in modo tale da far sì che il cachet risulti veramente netto. In ogni caso non sono i miseri soldi di un orchestrale a Sanremo (che prende davvero poco) ma nemmeno migliaia di euro per data, direi una via di mezzo 👍
@@patricktrentini era quello che immaginavo. Comunque, ti dirò, ho avuto sempre una concezione, magari sbagliata, della faccenda ma ho sempre ritenuto questo tipo di prestazione ... non so come definirla, insomma una prestazione che non prevede particolari abilità. Mi spiego.
Se devo suonare in una band jazz, allora davvero è diverso se suona tizio o Caio, ma se devo suonare quattro note in croce, con un piano, o peggio ancora un pad...uno vale l'altro ( non prendere proprio alla lettera questo).
Insomma, per chi è abituato alle difficoltà pianistiche (quelle vere) non capisco proprio cosa possa cambiare se in tappeto o un accompagnamento a "vita spericolata" (per dire...) lo faccia io, tu o anche..."velocizzatore di coda" (😁).
Non so se sono riuscito a esprimere bene il concetto...
Ti dirò, io non sono un jazzista ma faccio - e insegno - il pop: in realtà anche in tale ambito c'è un linguaggio che è molto più complicato di quanto si immagini, dal tipo dei suoni, alla scelta dei vocing, ai fraseggi, ai fill e quant'altro.
La componente improvvisativa è decisamente presente, e per ogni sequenza armonica le soluzioni sono tantissime. Poi ovviamente dipende dall'artista con il quale si lavora: per dire, se una persona suona con - faccio un esempio di un cantautore che adoro, e che NON era quello della mancata collaborazione - Fabio Concato, allora lì il pianista ha veramente molto da fare. Al contrario, se fai il tour con Sfera Ebbasta, allora la rilevanza di chi sta al pianoforte è decisamente ridotta 😛 e quindi, a "condizione" di conoscere il linguaggio, un pianista vale l'altro.
Però ti confesso che mi è capitato di essere in commissione d'esame, valutando candidati che aspiravano a essere inseriti in graduatoria per l'insegnamento di pianoforte pop - rock: mio malgrado ne bocciai diversi (tutti provenienti dal classico e senza un'idea "strutturata" del pianoforte pop) mettendogli davanti una sequenza di non più di otto accordi (ricordo che una volta presi un brano di Nek) e chiedendo loro di realizzare le sigle come se stessero accompagnando una ballad. Ho sentito delle vere tragedie... 😉
Taylor Swift?
Eh magari 😛 No no, una cosa molto più "nostrana", con vastissima risonanza a livello italiano ma numeri ben diversi. Palazzetti, non stadi 👍 e non in tutto il mondo, assolutamente!
Scorretti a non fare almeno una telefonata…
Più che altro non costava nulla e io mi sarei risparmiato due mesi di "illusione" 😊 Un caro saluto e grazie per il commento!
Beh...con il mio carattere,lo avrei mandato a quel paese,sarà anche un cantante di nome,ma se il suo "organizzatore" mi dice...ti so dire qualcosa entro quindici giorni,e dopo DUE MESI se non lo chiamavi non si faceva manco sentire,è un emerito stro...
Caro Franco, in effetti la reazione "normale" sarebbe quella di cui parli tu, mentre io fui talmente stupito da quella notizia che me ne rimasi buono e risposi pacatamente con un "Capisco, grazie lo stesso..." di Fantozziana memoria 😛 Poco male, tutto passa e a tutto va dato il giusto peso: con le cose gravi che capitano al mondo, questa in fondo fu solo una delusione lavorativa! Un caro saluto!
@@patricktrentini Difatti mancava solo che gli dicevi..."come è buono lei"😅.Un caro saluto anche a te.
Esattamente 😂