Buongiorno dottore, grazie e complimenti per questo video. Faccio alcune domande sperando di poter essere utile anche ad altri. Da circa un anno faccio integrazione di magnesio e potassio credo con moderazione. Mi sono documentato ecc. Ero leggermente iperteso. Da anni evito il sale. Integro con 2 capsule di potassio pari ad un 10/15 % della RDA. Con il potassio mi pare di aver ridotto un po' i valori di pressione, assieme ad altro. E mi pare mi desse un po' più di brio la mattina facendo un lavoro fisico. Da qualche settimana, invece, ai primi caldi (25 gradi) riscontro una stasi venosa periferica dopo alcune ore di lavoro in piedi e in generale una eccessiva stanchezza sui polpacci e altri muscoli delle gambe. Mi devo fermare, sdraio e alzo le gambe per 4 min. Stanchezza non motivata rispetto al lavoro o mie condizioni fisiche. Più accentuata se la giornata presente una escursione termica di oltre 13 gradi. Questo mi é successo in passato ma nei soli giorni più caldi (35 gradi) e se lavoravo molto. In attesa di vedere il mio MMG et fare esami sangue ho smesso con integrazione di potassio pensando potesse favorire queste cose, in realtà mi sento ancora più stancabile, anche in camminata. Sono una persona emotiva e con tendenza con ansia di base. In queste fasi sento aritmie cardiache ad essa riconducibili. Da valutazioni di un medico. Chiedo se l'integrazione di potassio può influire negativamente su Stasi venosa periferica e quali parametri mi converrebbe richiedere in un esame del sangue o se fare uno specifica valutazione. Mi scuso della lunghezza. Ancora grazie.
Buongiorno, Il potassio dubito possa essere la causa del quadro clinico che descrive, anzi il potassio è estremamente utile in caso di insufficienza venosa cronica. In linea generale in questi casi è utile partire dall’ecocolordoppler venoso degli arti inferiori e da una visita cardiologica completa (ecocardio, elettrocardiogramma, visita cardiologica), ma è consigliato controllare anche la coagulazione del sangue, il profilo lipidico, la glicemia e gli indici infiammatori (es. ves, pcr, ecc.). Cordiali saluti Dott. Michele Moggio
Grazie dott. Moggio della sua risposta chiara, efficace e solerte. Grazie del servizio utile che fate con questa opera di informazione e divulgazione fatta con professionalità e disponibilità. Cordialità.
Buongiorno, I range normali del potassio nel sangue variano da 3.4 a 5.2 mmol/L, ma occorre considerare i valori presenti sui suoi referti in relazione al laboratorio che ha eseguito l'analisi. In caso di potassio leggermente alto occorre ridurre il consumo dei cibi ricchi di potassio ed aumentare l'idratazione assumendo acqua (preferibilmente minimamente mineralizzata). Se il potassio dovesse aumentare ulteriormente, occorre confrontarsi con il proprio medico di medicina generale e procedere con esami più approfonditi. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio
Dottor Moggio dai risultati dei miei esami ematici,il sottoscritto ha troppo potassio nel sangue:5.3 e secondo il mio medico la mia posizione è’ al limite e devo evitare alcuni cibi.Purtroppo il potassio sta un po’ dappertutto ed io cerco di fare del mio meglio,ma non voglio ricorrere ai farmaci che considero l’ultima spiaggia,cosa mi suggerisce?
Buongiorno, Purtroppo in questi casi è molto difficile controllare l'aumento dei livelli del potassio con strategie non farmacologiche. Occorre comunque analizzare attentamente il quadro clinico e valutare la funzionalità renale nel tempo; eliminare tutti gli alimenti ricchi di potassio e mantenere un controllo della dieta è fondamentale, ma nella maggior parte dei casi non risulta sufficiente. In alcuni studi clinici si tende ad utilizzare il bicarbonato di sodio per ridurre le concentrazioni di potassio nel sangue, ma non ci sono sufficienti dati disponibili ed è comunque essenziale essere seguiti dallo specialista, poiché si possono verificare aumenti della concentrazione plasmatica del sodio. Mi spiace non poterle dare ulteriori informazioni, oltre alle strategie farmacologiche (es. Patiromer, insulina, emodialisi, inibitori renina-angiotensina-aldosterone). Cordiali saluti Dott. Michele Moggio
Dottore mi puo spiegare perche',dopo essermi sentita male con sintomi tipo sensazione di debolezza e di svenimento ,difficolta' respiratoria,nausea ,palpitazioni,sete...mi sono ripresa subito bevendo un bicchiere di acqua e bicarbonato di SODIO e non di potassio. Eppure mi sembrano sintomi di una ipokaliemia P.s mi e' successo dopo un giorno di digiuno che pure ho fatto molte volte ma con nessuna conseguenza spiacevole,anzi !
Buonasera, Il sodio ha aumentato la pressione arteriosa (che quasi sicuramente era bassa). Per questo motivo c'è stato un recupero veloce. Il bicarbonato ha poi un effetto di tampone gastrico e quindi ha ridotto il senso di nausea e di acidità. Le consiglio di monitorare la pressione arteriosa per valutare se è presente una ipotensione che può peggiorare con il digiuno. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio
MAI VISTO UNA BRAVURA E PROFESSIONALITÀ COSÌ 🙏🏼🙏🏼👏🏼👏🏼👏🏼😌 COMPLIMENTI DOTTORE.
La ringrazio di cuore
Cordiali saluti
Michele Moggio
@@VoxalCorporation di nulla si figuri dottore è la pura verità 🙏🏼😊👏🏼👏🏼👏🏼
😊😊😊
Buongiorno dottore, grazie e complimenti per questo video.
Faccio alcune domande sperando di poter essere utile anche ad altri.
Da circa un anno faccio integrazione di magnesio e potassio credo con moderazione. Mi sono documentato ecc. Ero leggermente iperteso. Da anni evito il sale. Integro con 2 capsule di potassio pari ad un 10/15 % della RDA.
Con il potassio mi pare di aver ridotto un po' i valori di pressione, assieme ad altro. E mi pare mi desse un po' più di brio la mattina facendo un lavoro fisico.
Da qualche settimana, invece, ai primi caldi (25 gradi) riscontro una stasi venosa periferica dopo alcune ore di lavoro in piedi e in generale una eccessiva stanchezza sui polpacci e altri muscoli delle gambe. Mi devo fermare, sdraio e alzo le gambe per 4 min.
Stanchezza non motivata rispetto al lavoro o mie condizioni fisiche. Più accentuata se la giornata presente una escursione termica di oltre 13 gradi.
Questo mi é successo in passato ma nei soli giorni più caldi (35 gradi) e se lavoravo molto.
In attesa di vedere il mio MMG et fare esami sangue ho smesso con integrazione di potassio pensando potesse favorire queste cose, in realtà mi sento ancora più stancabile, anche in camminata. Sono una persona emotiva e con tendenza con ansia di base. In queste fasi sento aritmie cardiache ad essa riconducibili. Da valutazioni di un medico.
Chiedo se l'integrazione di potassio può influire negativamente su Stasi venosa periferica e quali parametri mi converrebbe richiedere in un esame del sangue o se fare uno specifica valutazione.
Mi scuso della lunghezza.
Ancora grazie.
Buongiorno,
Il potassio dubito possa essere la causa del quadro clinico che descrive, anzi il potassio è estremamente utile in caso di insufficienza venosa cronica. In linea generale in questi casi è utile partire dall’ecocolordoppler venoso degli arti inferiori e da una visita cardiologica completa (ecocardio, elettrocardiogramma, visita cardiologica), ma è consigliato controllare anche la coagulazione del sangue, il profilo lipidico, la glicemia e gli indici infiammatori (es. ves, pcr, ecc.).
Cordiali saluti
Dott. Michele Moggio
Grazie dott. Moggio della sua risposta chiara, efficace e solerte.
Grazie del servizio utile che fate con questa opera di informazione e divulgazione fatta con professionalità e disponibilità.
Cordialità.
Buongiorno dottore . Ho riscontrato un valore di potassio pari a 5.1 . Il valore è preoccupante o rientra nei limiti. ? La ringrazio
Buongiorno,
I range normali del potassio nel sangue variano da 3.4 a 5.2 mmol/L, ma occorre considerare i valori presenti sui suoi referti in relazione al laboratorio che ha eseguito l'analisi.
In caso di potassio leggermente alto occorre ridurre il consumo dei cibi ricchi di potassio ed aumentare l'idratazione assumendo acqua (preferibilmente minimamente mineralizzata). Se il potassio dovesse aumentare ulteriormente, occorre confrontarsi con il proprio medico di medicina generale e procedere con esami più approfonditi.
Cordiali saluti
Dott. Michele Moggio
Dottor Moggio dai risultati dei miei esami ematici,il sottoscritto ha troppo potassio nel sangue:5.3 e secondo il mio medico la mia posizione è’ al limite e devo evitare alcuni cibi.Purtroppo il potassio sta un po’ dappertutto ed io cerco di fare del mio meglio,ma non voglio ricorrere ai farmaci che considero l’ultima spiaggia,cosa mi suggerisce?
Buongiorno,
Purtroppo in questi casi è molto difficile controllare l'aumento dei livelli del potassio con strategie non farmacologiche. Occorre comunque analizzare attentamente il quadro clinico e valutare la funzionalità renale nel tempo; eliminare tutti gli alimenti ricchi di potassio e mantenere un controllo della dieta è fondamentale, ma nella maggior parte dei casi non risulta sufficiente. In alcuni studi clinici si tende ad utilizzare il bicarbonato di sodio per ridurre le concentrazioni di potassio nel sangue, ma non ci sono sufficienti dati disponibili ed è comunque essenziale essere seguiti dallo specialista, poiché si possono verificare aumenti della concentrazione plasmatica del sodio. Mi spiace non poterle dare ulteriori informazioni, oltre alle strategie farmacologiche (es. Patiromer, insulina, emodialisi, inibitori renina-angiotensina-aldosterone).
Cordiali saluti
Dott. Michele Moggio
Dottore mi puo spiegare perche',dopo essermi sentita male con sintomi tipo sensazione di debolezza e di svenimento ,difficolta' respiratoria,nausea ,palpitazioni,sete...mi sono ripresa subito bevendo un bicchiere di acqua e bicarbonato di SODIO e non di potassio.
Eppure mi sembrano sintomi di una ipokaliemia
P.s mi e' successo dopo un giorno di digiuno che pure ho fatto molte volte ma con nessuna conseguenza spiacevole,anzi !
Buonasera,
Il sodio ha aumentato la pressione arteriosa (che quasi sicuramente era bassa). Per questo motivo c'è stato un recupero veloce. Il bicarbonato ha poi un effetto di tampone gastrico e quindi ha ridotto il senso di nausea e di acidità. Le consiglio di monitorare la pressione arteriosa per valutare se è presente una ipotensione che può peggiorare con il digiuno.
Cordiali saluti
Dott. Michele Moggio