Belle queste serie scientifiche! Una piccola precisazione per chi non è avvezzo alla biologia: l'innesto è una metodologia di propagazione di una cultivar, non dà origine ad una nuova varietà in quanto per ottenerla serve che sia avvenuta una rimescolanza genetica. Per dirla in maniera più diretta, l'innesto è un metodo di clonazione della parte aerea, quella che cioè darà i frutti, in modo da essere assolutamente certi che saranno uguali a quelli della pianta da cui è stata prelevata la marza (il ramo). Non avviene nessuna ibridazione in questo modo e non nasce una nuova varietà, ma viene solo propagata la varietà d'interesse. Affinchè nasca una nuova varietà è invece necessario che l'individuo nasca da seme, cioè deve essere avvenuta la fecondazione che ha portato ad una mescolanza genetica fra i due gameti: logicamente è come giocare alla lotteria, non sai mai se quella pianta potrà dare dei frutti più apprezzabili o meno per l'uomo e ci metterà un po' di anni per poterlo capire (una perenne ci può impiegare anche 5 anni per dare i primi frutti), motivo per il quale ai fini commerciali si opta direttamente per l'innesto che dà la garanzia che il frutto sia uguale identico a quello che dà la pianta da cui la marza è stata prelevata. Una nuova varietà nasce per selezione naturale o artificiale, in quest'ultimo caso l'uomo si mette a scegliere quali individui gli aggradano di più e fa in modo che incrociandoli dopo numerose generazioni possa finalmente nascere una nuova varietà. Ce ne sarebbe anche altro da dire per approfondire e rendere più chiaro l'argomento, ma mi son dilungato anche troppo 😅
@mattiafrongia1717 , grazie per il tuo commento che ha rafforzato le mie poche conoscenze in botanica, ti confesso che nel vedere il video, sentendo che si creano nuove varietà con gli innesti, pensavo di non aver capito nulla prima. Forse, prima di fare determinati video sarebbe meglio consultarsi con persone esperte in materia. Ti pongo una domanda Mattia, che percorso di studi hai fatto? Mi sai consigliare qualche lettura scientifica che approfondisca il discorso ibridazioni e come si creano nuove varietà in modo tale che abbiano determinate caratteristiche? Grazie mille!
@@fabiomissaglia2020 ciao, in genere questi argomenti si affrontano in corsi di laurea come scienze e tecnologie agrarie, anche se la frutticoltura tropicale non è trattata da tutte le università, (maggiormente le università del sud, per ovvie questioni geografiche). Diciamo che per dominare il mondo della ricerca varietale bisogna innanzitutto avere ottime conoscenze di botanica, genetica (miglioramento genetico) e frutticoltura, dall'insieme di queste 3 discipline si potrebbe arrivare ad ottenere risultati, servono comunque dedizione e molto tempo
@@fabiomissaglia2020 ciao Fabio! Sono laureando in Biologia; avendo già affrontato esami come Botanica e genetica ho capito che qualcosa non tornava nella narrazione della nascita di una nuova varietà. Il resto l'ho imparato perchè sono appassionato sui meccanismi dell'evoluzione, sulla nascita di nuove specie e varietà e prima con il COVID e ora con la crisi alimentare (destinata probabilmente a peggiorare vedendo come il clima sta rapidamente cambiando) mi sto cimentando ad acquisire il pollice verde (nel mio piccolo ahaha). Il discorso sugli innesti è alquanto spinoso: viene osannato decisamente troppo dagli agricoltori classici e genera per questo controversie, infatti se da una parte come ho detto hai la certezza di avere buoni frutti e si tratta quindi di un investimento che garantisce una rendita apparentemente sicura, dall'altra non è completamente vero perchè esponi la pianta a malattie nuove, la rendi sempre più debole, maggiormente dipendente dai trattamenti umani (quindi maggiori spese e inquinamento) perchè lo stesso individuo viene clonato conservando il patrimonio genetico e rimanendo così estraneo ai meccanismi di selezione naturale, più suscettibile all'attacco di microrganismi e insetti che continuano invece a evolversi (e a vista d'occhio, data l'enorme pressione evolutiva dovuta ad esempio ai pesticidi). Una lettura che posso consigliarti e che fa al caso tuo, trovata giusto qualche settimana fa mentre desideravo approfondire il discorso OGM (correlato ma non connesso con l'ibridazione) ma che tratta anche della storia della nascita della selezione artificiale e quindi di nuove varietà, si intitola "Dai Geni ai Semi" di Simona Baima e Giorgio Morelli, lo trovi digitandolo su Google. Buona lettura!😉
@@fro1717 esatto. Pensa che nel mio commento dove l'ho fatto notare anche io un tizio mi dice che ha ragione lui e di informarmi prima di commentare 🤣🤦 beata ignoranza 🤷🏻
Bel video, però un paio di note: - l'innesto non crea mescolanza genetica, le due parti utilizzate rimangono geneticamente separate quindi eventuali semi saranno unicamente discendenti della parte fruttifera. In genere si usa questa tecnica proprio per sfruttare varietà con un'apparato radicale forte e adattabile assieme ad atre più deboli ma con una fruttificazione più desiderabile senza dover passare la lunga e incerta procedura per creare nuove varietà coltivabili; - pare che l'estinzione di buona parte della megafauna sia stata causata proprio dall'uomo, quindi senza di noi l'avocado avrebbe probabilmente semplicemente continuato a vivere come determinato dalla sua evoluzione naturale.
Io sono domicano e nel cortile di casa ho la vicina che ha l’albero d’avocado alto 15 metri ed un altro di mango alto più o meno uguale, ogni volta che torno a Santo Domingo mi abbuffo. In Italia gli avocado che possiamo trovare sono insipidi e senza gusto. Secondo me limitarsi a mangiare cose tropicali quando si va in posti tropicali dovrebbe essere la regola…
Sono messicano, il paese produttore numero uno del mondo di aguacate (avocado). In Italia non sempre si trova il Haas, ma la varietà che ha lui, quella verde che fa schifo. I Paesi Basi possono importare al'UE perche hanno Trattai favorevoli che non hanno gli altri paesi dell'unione e poi lo inseriscono nel mercato europeo. Mentre Francia blocca i Trattati Internazionali dell'Unione, i Paesi Bassi trattano da soli, approfittandosi. Sulla ricerca di questo canale noto che usa solo fonti in inglese e nulla in spagnolo. Per quel motivo è solo una visione distorta e di parte. Servirebbe approfondire con ricerca in spagnolo. Comunque, è un bravo comunicatore.
@@6beto mi hai tolto le parole di bocca... Ma, sai com'è, qui in Italia siamo disgustosamente sudditi degli USA 😢 È una battaglia persa. Io comunque insisto a chiamarlo aguacate
Interessante ma anche impreciso. In più commenti ( per fortuna sembra che qui ci sia un pubblico un po’ più informato e preparato della media ) e’stato fatto notare che l’innesto NON produce nuove varietà ma le RI-PRODUCE, cioè ne fa una copia, un clone: è la pianta risultante dall’innesto ad essere un ibrido, perché ha “la testa, il corpo e le braccia” di una varietà e “le gambe” di un altra varietà. Tralascio altre spiegazioni che di commenti ben fatti ce ne stanno già a iosa. Mi piacerebbe sottolineare invece come le caratteristiche ricercate nelle nuove varietà di piante provengono sempre dai coltivatori che incrociano le piante. Esempio facile facile. Posso incrociare diverse varietà/specie di rose fino ad ottenere una varietà quasi immune ( o perlomeno fortemente resistente ) alle malattie. Posso fare lo stesso per ricercare il profumo e quindi darò vita ad una varietà molto profumata. Le cose però sono un pelo più complicate di così. Magari La Rosa super resistente non profumerà affatto, mentre quella molto profumata sarà un lazzaretto di malattie. Il mestiere dell’ibridatore non è facile, è molto complesso. Magari mi basta incrociare le due varietà ( quella molto resistente e quella molto profumata ) per ottenere una varietà abbastanza resistente e abbastanza profumata ( con un bilanciamento quindi di queste due qualità)? Oppure devo attingere ad altre varietà esistenti per ottenere queste sue caratteristiche che io ricerco? Tutto questo per dire che, entro certi limiti, NON è colpa di una determinata varietà di pianta se è molto esigente di acqua, se il frutto ha poco sapore, se è facilmente attaccabile dai parassiti e via dicendo. Quasi sempre la colpa: 1 e’ dell’ibridatore che esalta le caratteristiche di produttività o rifiorenza ( e successiva fruttificazione ) a discapito magari di qualità nutrizionali od organolettiche ( il sapore, il profumo ) migliori o a discapito di resistenza ai patogeni migliori o minori esigenze di acqua; gli ibridatori fanno quello che le multinazionali o il committente dicono loro di fare 2 e’ dei coltivatori che fanno piantagioni di monocultura intensiva su superfici molto estese, amplificando la resistenza dei germi patogeni o il moltiplicarsi delle malattie virali/batteriche/fungine e degli attacchi degli insetti nocivi; per evitare le quali si usano quantità spropositate di agenti chimici. Anche una pianta naturalmente molto resistente alle malattie e magari ibridata per crearne una varietà ancora più resistente prima o poi farà una brutta fine se coltivata in mocoltura in maniera intensiva su un area estesa……. Ricordatevi che ancora ci sono ibridatori che creano rose molto profumate ( e resistenti ), che ci sono nuove varietà di gardenie che tollerano benissimo gradi sotto lo zero, che ci sono ( pochi ) ibridatori che creano piante da frutto che rendono poco ma che fanno frutti magari piccoli ma molto saporiti e profumati. Date importanza alla qualità nella vita! Un bacione😘
Bellissimo video, come sempre. Tuttavia, ho notato un errore quando avete menzionato che l'innesto di due varietà porta alla creazione di un ibrido. Credo che volessi dire che l'impollinazione di due varietà diverse porta alla formazione di una nuova varietà. In un video storico come questo, sarebbe opportuno approfondire ulteriormente il concetto di ibridazione. Comunque, apprezzo il vostro lavoro di divulgazione.
Video molto interessante, peccato però che non viene citata una caratteristica peculiare dell'Avocado ovvero la sua "dicogamia sincrona" che obbliga chi vuole farlo fruttificare a piantare due piante in un rapporto con predominanza femminile appartenenti a due famiglie differenti quella (A- la varietà Hass) in cui il fiore al mattino è femminile e maschili alla sera e quella (B - la varietà Fuerte) in cui il fiore al mattino è maschile ovvero perdono polline e femminili, quindi ricettivi alla sera.
Grazie per aver sottolineato questo aspetto della dicogamia sincrona e della necessità di avere varietà diverse per la fruttificazione. Da appassionato coltivatore e studioso dei meccanismi botanici, penso che la tecnica dell'innesto, sebbene non generi innovazione genetica ma essenzialmente clonazione (come la talea), in questo caso fu funzionale all'ibridazione e alla nascita di nuove genetiche di avocado. Attraverso l'importazione di "marze" di varietà locali messicane e il loro l'innesto su piantagioni già avviate si accelera la mescolanza varietale della piantagione, piuttosto che attendere la nascita da seme di varietà valide. Dai semi dei frutti generati da questa mescolanza deriveranno i cosiddetti IBRIDI. Cioè piante ottenute da seme risultato dell'incrocio di due varietà differenti, ottenute tramite innesto su portainnesti già esistenti.
Attenzione, un innesto non cambia il codice genetico delle piante coinvolte . Questo video confonde ibridazione ed innesto a piú riprese. Per il resto, ottimi contenuti, bravissimi!
Io sapevo qualcosa sull'avocado ma non ne conoscevo la storia in maniera così dettagliata, perciò grazie per questo interessante approfondimento. Devo dire che la serie riguardante la storia degli alimenti è davvero molto interessante. Per questo mi permetto di chiedere, se può essere di interesse, se puoi fare anche un episodio in cui approfondire la storia di quello che, a mio modesto parere e secondo i miei gusti personali, è il mio preferito nella categoria dei frutti tropicali, ovvero, la Passiflora edulis, meglio noto come frutto della passione o, in alternativa, granadiglia o maracuja. Ti ringrazio. E grazie per il tuo ottimo lavoro di divulgazione.
Aggiungerei che nel 1925 i coniugi Eva Mameli ( prima donna italiana ad ottenere nel 1915 la libera docenza in Botanica ) e Mario Calvino, genitori dello scrittore Italo Calvino, rientrati dal Sud America fanno di Villa Meridiana a Sanremo la sede della Stazione Sperimentale di floricoltura. Qui importano dal sud America diverse piante tra cui l'Avocado e l'Actinidia conosciuta poi come Kiwi. cit. Laura Guglielmi Calvino A-Z
Comprate avocado siciliano, in particolare dell’ Etna. È piccolo, gustosissimo e lo vendono alla giusta maturazione perché non deve fare il giro del mondo per arrivare in Italia.
c'è un'azienda in Sicilia (Sicilia Avocado) che produce frutti tropicali solo stagionali e bio, tra i quali anche gli avocado. Li inviano direttamente a domicilio e spesso si trovano anche al Lidl.
Non solo Sicilia Avocado, ci sono altre aziende agricole in Sicilia che fanno avocado, e la stagione è proprio questa, da NaturaSì ora si trovano quasi solo quelli siciliani
Anch’io compro gli avocado bio siciliani insieme ad altri frutti tropicali, come la banana, il mango, la papaya, il frutto della passione e il tutto dallo stesso agricoltore in provincia di Palermo.
10:12 non sono molto d'accordo su questa affermazione. Si dimentica della storia poco conosciuta di Mario Calvino, (padre di Italo Calvino) che negli anni 20 del '900 importò dal Messico diverse linee varietali del cosiddetto "criollo", acclimatandole perfettamente al clima ligure
Interessante questo focus sui frutti tropicali. In Italia abbiamo molti problemi ambientali legati alla coltivazione dell'uva (esempio l'area del Prosecco). Potresti fare un video su questo argomento che in qualche modo riguarda un po' tutti
Se vi informate, praticamente tutta la frutta e la vedura che compriamo non esisterebbe allo stesso modo in natura. Si tratta di addomesticazione, selezione, ibridamento. Praticamente quasi nulla di quello che ci mangiamo è rimasto allo stato originale. (per fortuna aggiungerei).
Caro Simone ne vedo sempre meno di cervelli accesi in giro...meno male che ci siete tu la tua squadra e pochi altri a cercare di tenerne di accesi o provare per lo meno ad accendere qualcuno ❤
Complimenti Simone bel video, quante cose si nascondono dietro un semplice frutto, che a me personalmente non piace molto ma di cui la mia compagna e molto ghiotta, grazie a questa serie di video quando andiamo a fare la spesa siamo moto più consapevoli e stiamo molto più attenti all'origine delle cose che compriamo.
Molto interessante, come sempre. perché non ci fai un video sul clima e relative opinioni diverse degli studiosi in merito sulla causa dei cambiamenti in corso?
siete bravissimi,vi seguo ormai da quasi un anno. Video di nuuova generazione con storie di vera INFORMAZIONE. Questi video dovrebbero esseri fatti vedere alle classi medie-superioriairagazzi per fargli acculturare di più e far capire loro come vanno e sono andate le cose alla radice. Appena ho un attimo di stabilità finanziaria farò una bella donazione perchè ve lo meritate, o un abbonamento patreon. Ho già fatta una micro-donazione. Finalmente qualcuno di veroin questo mondo a volte troppo annebbiato.
Puoi fare un video sugli ulivi? La loro enorme produzione che c'è in Italia e in Spagna credo abbia seguito ritmi simili con innesti, brevetti, scoperte di nuove olive di successo... Che poi hanno reso la pianta vulnerabile ai parassiti, tipo la xylella
Complimenti per il video ma botanicamente ci sono diversi errori, in particolare l’innesto non crea ibridi tra le due parti innestate ma clona la parte superiore (detto molto semplicemente), quindi la varietà rimane identica.
Bellissimo video come sempre...un'altra curiosità è la coltivazione da parte del padre di italo calvino, che era un botanico, in liguria di alcune varietà di avocado
Stasera ho mangiato noodles di riso con un panetto da 180gr di tofu Posso sapere perché ho mangiato il "demonio" ? Ci tengo all'argomento "salute". Se mi è sfuggita qualche info la ricevo volentieri
La soia di per se non è un problema. Abbinata alla ingordigia umana lo diventa! Tra le cause più alte della deforestazione (soprattutto amazzonica) c’è la necessità dei campi di soia! Consuma molto suolo per una resa medio bassa.
Allora il problema non è la soia ma gli allevamenti degli animali, perché è li che la maggior parte della soia viene destinata ! Felice di non mangiare carne @@mauriziopaolella4396
@@mauriziopaolella4396peccato che 93% percento della soia è per il mangime. Il quale(le mucche i polli ect.) di conseguenza porta solo 20% di calorie al mondo. In altre parole è piu efficiente mangiare la soia direttamente che gli animali.
Vivendo in Cile ho visto in prima persona il problema che questo frutto, ahimè, crea... Che si trovi in Sudamerica non aiuta affatto, il Cile non ha un clima favorevole alla sua coltivazione, come il Perù, Messico o Brasile, eppure si trova tra i principali paesi esportatori. È semplicemente una questione di soldi, non importa la quantità (eccessiva) d'acqua che necessita, l'importante è vendere😅
In Colombia, precisamente a Bogota, dove ho vissuto, passano i contadini con i carretti a vendeli e la varietá è Il Pappelillo. Costa poco e veramente era dalla pianta alla tavola, nel giro di poche ore. Tuttavia, a me non fa impazzire, però, un paio di volte l’ho preso. Tornato, ne ho acquistato uno al supermercato e per poco non mi sento male (inteso che era cattivo rispetto a quello più “biologico”)
Video fantastico, solo una piccola osservazione: nessuna varietà si crea dall'innesto di due varietà. E questo è un dato di fatto. Leggendo brevemente su Wikipedia sembrerebbe che l'azienda che ha venduto il seme da cui è spuntata la Hass raccogliesse semi da un po' ovunque, a quanto parebbe anche scarti dei ristoranti. Inoltre analisi genetiche su Hass dimostrano una ibridazione di varietà dal Guatemala con varietà Messicane. Ibridazione avvenuta per incrocio perché, ripeto, nessuna nuova varietà si genera per innesto. 😊👍🏼
Proprio oggi ho pranzato con gnocchetti all'Avocado. Schiacciati con un po' d'aglio tritato, un po' d'olio e parmigiano. Il tutto mescolati nella pentola ancora calda, dopo aver tolto l'acqua in eccesso. Ottimi da provare, ho aggiunto qualche noce spezzettata. Erano proprio il tipo Hass morbidi come il burro. Bravo Simone, una vera Lectio Magistris sull'Avocado!
Forse ti confondi con l'avvocato, non credo che all'epoca di Dante si conoscesse l'avocado, visto che l'America era ancora da scoprire!@@cicciograziani6697
comunque tutta la frutta viene conservata nei frigoriferi anche le banane dal brasile etc... non solo gli avocadi. Se si vogliono mangiare frutti tropicali è così, altrimenti consumi solo frutti dell'habitat dove vivi. E poi anche in italia i coltivatori diretti vengono pagati pochissimo per la frutta che producono, chi guadagna è chi si occupa di commercializzarli o trasformare questa frutta in altri prodotti (ad esempio le cantine o le catene di supermercati col vino). E' una cosa che avviene dappertutto. La materia prima non ti rende ricco, sono i servizi che ti fanno diventare ricco.
Portare un singolo Avocado dalla Nuova Zelanda produce 1500kg di CO2, cioè 560 litri di gasolio o nafta. Lasciando da parte considerazioni di tipo etico-ambientale, col prezzo del petrolio che abbiamo, quell'avocado avrebbe un costo di oltre 100 euro, del tutto fuori mercato quindi. E' un calcolo abbastanza inutile poiché nessuno comprerebbe avocadi neozelandesi a 100 euro l'uno, e non penso proprio che la Nuova Zelanda abbia il clima adatto.
Bellissimo video. Mi ha fatto molto pensare alla palma da olio per quanto riguarda l'impatto ambientale e il suo uso . Se posso permettermi vorrei suggerire questo argomento.
Consiglierei a completamento delle vostre approfondite ricerche un approfondimento sull’innesto , non è una tecnica di propagazione se la pianta è della medesima specie e non è una tecnica di ibridazione ma un vantaggio colturale di vario genere
Bellissimo video come sempre, come prossimo video potresti farne uno nel quale esponi come l'Europa potrebbe cambiare in maniera irreversibile per via del cambiamento climatico
quando lavoravo in ristorante non avete idea di quanti prawn avocado ho fatto. un giorno mi è arrivata una comanda con 12, mannaggia a loro, 12 prawn avocado e subito dopo una con 6! non sapevo piu dove metterli, ho finito tutti i gamberetti preparati la mattina in 2 ore, un casino a trovare 18 avocado belli e non ammaccati, se non bestemmio... meno male ho cambiato lavoro hahaha!
Video molto interessante,.possiamo trasferire le stesse informazioni anche su molte altre colture soprattutto arboree/ legnose Che necessitano di anni prima entrare in produzione e si importa sempre da altre parti del mondo quando non è stagione di un determinato prodotto
Purtroppo solo pochi hanno la sensibilità di badare all'origine dei prodotti quando comprano. Andrebbero mostrate le tonnellate di CO2 emesse per il trasporto accanto al prezzo così magari si evita di acquistare kiwi dalla nuova Zelanda, avocado dal Messico e agrumi dal Sudafrica. È una follia. Grazie per il video! Andrebbero sensibilizzate più persone su questo tema
L'avocado venduto nei mercati europei non mi piace per niente. Quello che avevo nel mio cortile all'interno dello Stato di San Paolo in Brasile o nell'mercati generale era 1000x meglio. Infatti, anche a Brasile lo "Avocado" é una roba diversa e lo "Acabate" è quello che sto parlando. L'abacate ha un po' più di carboidrati e meno grassi, è 2 volte più grande dell'Hass in generale, con una buccia verde e liscia, ed è meno denso e, per me, più dolce un può e più gustoso. Anche con il frutto della passione (parlando del Brasile) accade qualcosa di curioso, si sa che il frutto della passione dalla buccia viola è originario del sud-est del paese fino dove ne so, ed è questo che va all'estero, e nel sud-est del paese si consuma il frutto della passione gialla che proviene più dall'Amazzonia per quanto ne so, cioè a San Paolo si mangia un frutto della passione più "esotico" della prima origine viola che normalmente è considerato "esotico" fuori dal Brasile, pero forse non è tanto simplice cosi, la origine della Frutta della Passione gialla molte volte viene considerato incerto, ma alcuni dicono che provenga dalle regioni amazzoniche.
Concordo. Gli avocados che mangiavo a Panama, Costa-Rica e Peru'..... (Purtroppo non sono mai stato in Brasile) quelli grandi verdi e con buccia liscia sono superiori a mio gusto. Hanno un sapore che mi ricorda i pinoli. Ne trovavo in montagna una varieta' molto grande con seme molto piccolo che non si battono in quanto a resa e marciscono piu' difficilmente. Ma niente innesti. sono varieta' locali semi-selvatiche di alberi enormi, abbastanza resistenti al freddo delle montagne equatoriali e che richiedono anche 70 anni per produrre i primi frutti. Tanto che in alcuni paesi del centro-sud america si dice: Nel senso che non vedrai mai il frutto del tuo lavoro. Tipica frase dei datori di lavoro...... :)
Grazie caro, ebbene... Dove vivevo, c'era un grande albero di avocado, l'albero normalmente entra in produzione 2 o 3 anni dopo la semina e la raccolta avviene durante tutto l'anno, con il picco di produzione generalmente da marzo ad aprile più o meno. Dove abitavo la frutta sembrava una grossa Pera jajaja, e il seme anche ovale, in un'altra città (22km da dove abitavo) mia nonna aveva un albero di avocado anche lui molto grande e queste erano rotonde, e anche i semi erano rotondo, non capisco onestamente lol. Tuttavia, oggi in Brasile, con l'avvento di Masterchef, le persone hanno dimenticato i propri gusti e stanno iniziando a comprare queste cose più dall'estero la, quando probabilmente possono avere la stessa cosa o anche meglio, per 4 volte in meno.@@siriomaccolini7084
Certo che potreste tutti trasferirvi a Panama 🙄 così siete sicuri di trovare la vostra varietà preferita sotto l'albero. Visto quello che scrivete Panama non sta in Groenlandia... Magari vi trasferire lì e criticare il sapore 😉
Madonna, santa ignoranza, ha già lasciato la conversazione negativa PER NIENTE. Stiamo solo scambiando esperienze. Roba pazzesca, questo è uno dei mali e modi peggiori di tanti italiani. @@giuliaromani6178
Banane dal Costa Rica Avocado messicani Kiwi neozelandesi Limoni e arance sudafricane Pere argentine Se avessimo solo una vaga idea della quantità di roba che gira nelle stive delle navi per niente 😂 Qui, tolte le banane, fra italia e spagna produciamo il 90% della frutta che solitamente consumiamo ma ormai sono sempre meno a sapere quali sono i frutti di stagione e il mercato chiede tutto e sempre quindi via con le navi e a lamentarsi che il 2024 farà caldino 😅
Sono latinoamericano chiamamo il avocado aguacate, lo mangiamo ma no sempre non è costoso, io ho albero di i avocado a casa anche mio fratello ha uno. Si trova ogni parti nel paese. Io preferisco il avocado criollo, così chiamano il avocado nostro che è naturale un albero più grande soltanto produce una volta per anno. Il guacamole è più una cosa mexicana anche alcune volte lo facciamo a casa, noi abbiamo avocado ma non è e così che lo mangiamo sempre. Il prezzo qui in Costa Rica è basso. Tre cuattro avocadi meno di due Euro. Il aguante nazionale è soprattutto più delzioso e naturale. Io non ricordo cuando é stata la última volta che ho mangiato avocado perché anche abbiamo il 🥑 non è cosa di mangiare sempre. Penso che la propaganda ha cambiato tutto il denaro ha fatto che la gente debba mangiare avocado sempre. Io ricordo che il 🥑 naturale se poteva trovare una volta all anno perché era il ciclo naturale adesso tutto ha cambiato ci sono nuove speci creati che possono produrre tutto il anno per questo habiammo tantissimi problemi con l' ambiente. Perdonatemi per il povero mio italiano ma volevo esprimere un po' il mio pensiero,.
Molto interessante come sempre in questo canale che sto scoprendo. Noto però a 4:07 un piccolo refuso nel sottotitolo: il manoscritto del Popol Wuj non è in lingua latina ma in Quiché (a sinistra) con traduzione in castigliano (a destra).
'Qualquadra non cosa' 😄 Lasciate stare l'Avocado ! Delle amabili persone a Santo Domingo me lo regalavano per aiutarmi ad affrontare la giornata e nessuno ha voluto che glielo pagassi quando ho potuto ❤
Ma dove? Io vivo in Rep. Dominicana da quasi 11 anni e qua ti fanno pagare pure l'aria che respiri, figurati se ti regalano avocadi in cambio di niente...
Io vivo in ecuador , e chiaramente qui e' la stessa cosa , o meglio , si consuma la varieta' originale , quella piu' grande e dalla buccia verde . Inoltre non si compra in generale nei supermercati , ove trovi la frutta destinata alla esportazione e quindi piena di anticrittogamici , ma dalle semplici "carrette" che lo vendono direttamente dal campo . Chiaramente e' un loro prodotto , legato alla loro cultura ... questo video serve a capire come certe mode lasciano il tempo che trovano...
Anche io acquisto avocado ma saltuariamente. Anni fa ne comprai uno Siciliano ma era (all'epoca) piccolo ed il sapore mi deluse. So che ora quasi tutti gli avocados siciliani vengono prenotati dai negozi organici francesi e lo apprezzano molto. Personalmente suggerisco di acquistare più spesso le nostre olive da tavola tipiche di agno areale, dissalarle per bene e farne degli ottimi patè o "burri" con olio evo ottimo. L'olio di oliva extravergine contiene MOLTE più sostanze benefiche dell'avocado. Peer esempio più composti fenolici e nella frazione nn saponificabile ci sono sostanze come l'oleocantale che sono nutraceutici naturali antiossidanti riconosciuti. Dosando sapientemente olive dissalate magari passate in friggitrice ad aria per asciugarle e poi ben mixate con un goccio di olio evo e poco succo di limone italiano ci facciamo del bene a noi e pure ai nostri coltivatori e ogni tanto certo compriamo avocado. Potremmo alternare avocado toast all'olive toast. Per stemeprare un poco amaro delle olive se a qualcuno dà fastidio magari aggiungere delle mandorle ppugliesi o italiane che sono dolci dolci o delle noci locali.
Ciao Simone! Perché non fare un video anche sul Prosecco, vino da due soldi che grazie al marketing è diventato il vino più venduto ed esportato? La sua monocultura sta sta monopolizzando intere aree di territorio del triveneto , i trattamenti stanno inquinando e danneggiando le acque, la fauna e la popolazione.. I produttori quasi sempre aziende agricole pagano due soldi di tasse... Ovviamente il tutto è stato premiato con il patrimonio dell'umanità UNESCO. Complimenti per il canale, buon lavoro.
Voglio gridare voglio urlare sono 100 passi. Ti auguro tutta la forza della luce e la protezione per portare a galla la merda per rendere meglio questo mondo. Grazie
Video veramente interessante e ben strutturato, complimenti!! P. S. La frase sull'inglese, in quanto docente, la farò ascoltare in loop ai miei studenti che sostengono in contrario😂❤
con tutti il rispetto però io aspettavo un bel video sul conflitto in medio oriente i possibili scenari, lo chiedo perché è del vostro riscontro ho bisogno ❤️
@@gabloting non saprei dire purtroppo 😅 ogni tanto andiamo e ce ne tiriamo una decina (sono di più ma gli altri sono troppo in alto per arrivare a prenderli anche con la scala). E dalle fronde che danno più sulla strada i passanti se li raccolgono anche
Nelle edizioni millelire si trovavano reportage che parlavano giusto giusto delle coltivazione di frutta in sud America e dello sfruttamento delle falde acquifere da colossi come cocacola. Sempre in sud America
Qui in Nuova Zelanda li puoi comprare a 1 o 2 dollari l' uno, circa 1 euro. Ma se sai dove guardare li puoi trovare anche gratis in zone urbane o semiurbane perche' gli alberi a volte sono enormi e non tutti raccolgono i frutti.
interessantissimo !!!! grazie 🙂 !! spero che farai la stessa cosa per quanto riguarda le mandorle, ne scopriremo delle belle ... Un bacio da un italiano che vive a Parigi 🙂
Belle queste serie scientifiche!
Una piccola precisazione per chi non è avvezzo alla biologia: l'innesto è una metodologia di propagazione di una cultivar, non dà origine ad una nuova varietà in quanto per ottenerla serve che sia avvenuta una rimescolanza genetica. Per dirla in maniera più diretta, l'innesto è un metodo di clonazione della parte aerea, quella che cioè darà i frutti, in modo da essere assolutamente certi che saranno uguali a quelli della pianta da cui è stata prelevata la marza (il ramo). Non avviene nessuna ibridazione in questo modo e non nasce una nuova varietà, ma viene solo propagata la varietà d'interesse.
Affinchè nasca una nuova varietà è invece necessario che l'individuo nasca da seme, cioè deve essere avvenuta la fecondazione che ha portato ad una mescolanza genetica fra i due gameti: logicamente è come giocare alla lotteria, non sai mai se quella pianta potrà dare dei frutti più apprezzabili o meno per l'uomo e ci metterà un po' di anni per poterlo capire (una perenne ci può impiegare anche 5 anni per dare i primi frutti), motivo per il quale ai fini commerciali si opta direttamente per l'innesto che dà la garanzia che il frutto sia uguale identico a quello che dà la pianta da cui la marza è stata prelevata.
Una nuova varietà nasce per selezione naturale o artificiale, in quest'ultimo caso l'uomo si mette a scegliere quali individui gli aggradano di più e fa in modo che incrociandoli dopo numerose generazioni possa finalmente nascere una nuova varietà.
Ce ne sarebbe anche altro da dire per approfondire e rendere più chiaro l'argomento, ma mi son dilungato anche troppo 😅
@mattiafrongia1717 , grazie per il tuo commento che ha rafforzato le mie poche conoscenze in botanica, ti confesso che nel vedere il video, sentendo che si creano nuove varietà con gli innesti, pensavo di non aver capito nulla prima. Forse, prima di fare determinati video sarebbe meglio consultarsi con persone esperte in materia. Ti pongo una domanda Mattia, che percorso di studi hai fatto? Mi sai consigliare qualche lettura scientifica che approfondisca il discorso ibridazioni e come si creano nuove varietà in modo tale che abbiano determinate caratteristiche? Grazie mille!
la precisazione non è affatto piccola:)
@@fabiomissaglia2020 ciao, in genere questi argomenti si affrontano in corsi di laurea come scienze e tecnologie agrarie, anche se la frutticoltura tropicale non è trattata da tutte le università, (maggiormente le università del sud, per ovvie questioni geografiche). Diciamo che per dominare il mondo della ricerca varietale bisogna innanzitutto avere ottime conoscenze di botanica, genetica (miglioramento genetico) e frutticoltura, dall'insieme di queste 3 discipline si potrebbe arrivare ad ottenere risultati, servono comunque dedizione e molto tempo
@@fabiomissaglia2020 ciao Fabio!
Sono laureando in Biologia; avendo già affrontato esami come Botanica e genetica ho capito che qualcosa non tornava nella narrazione della nascita di una nuova varietà. Il resto l'ho imparato perchè sono appassionato sui meccanismi dell'evoluzione, sulla nascita di nuove specie e varietà e prima con il COVID e ora con la crisi alimentare (destinata probabilmente a peggiorare vedendo come il clima sta rapidamente cambiando) mi sto cimentando ad acquisire il pollice verde (nel mio piccolo ahaha).
Il discorso sugli innesti è alquanto spinoso: viene osannato decisamente troppo dagli agricoltori classici e genera per questo controversie, infatti se da una parte come ho detto hai la certezza di avere buoni frutti e si tratta quindi di un investimento che garantisce una rendita apparentemente sicura, dall'altra non è completamente vero perchè esponi la pianta a malattie nuove, la rendi sempre più debole, maggiormente dipendente dai trattamenti umani (quindi maggiori spese e inquinamento) perchè lo stesso individuo viene clonato conservando il patrimonio genetico e rimanendo così estraneo ai meccanismi di selezione naturale, più suscettibile all'attacco di microrganismi e insetti che continuano invece a evolversi (e a vista d'occhio, data l'enorme pressione evolutiva dovuta ad esempio ai pesticidi).
Una lettura che posso consigliarti e che fa al caso tuo, trovata giusto qualche settimana fa mentre desideravo approfondire il discorso OGM (correlato ma non connesso con l'ibridazione) ma che tratta anche della storia della nascita della selezione artificiale e quindi di nuove varietà, si intitola "Dai Geni ai Semi" di Simona Baima e Giorgio Morelli, lo trovi digitandolo su Google.
Buona lettura!😉
@@fro1717 esatto. Pensa che nel mio commento dove l'ho fatto notare anche io un tizio mi dice che ha ragione lui e di informarmi prima di commentare 🤣🤦 beata ignoranza 🤷🏻
“Oddio, Avocado 🥑, non saprei”…
Mi hai ucciso
Dignitosamente brillo
Dovevi vincere, non stravincere!
La tensione sessuale tra me e la mia 9mm sta crescendo minuto dopo minuto
Biggioggy ahahah
La serie sul cibo è fantastica . Ora ogni volta che comprerò un bel avocado Hass penserò a quel povero postino 😢
Ed i messicani che vengono sfruttati e vivono sotto la soglia di povertà a causa dei trafficanti? 🤣
Bel video, però un paio di note:
- l'innesto non crea mescolanza genetica, le due parti utilizzate rimangono geneticamente separate quindi eventuali semi saranno unicamente discendenti della parte fruttifera. In genere si usa questa tecnica proprio per sfruttare varietà con un'apparato radicale forte e adattabile assieme ad atre più deboli ma con una fruttificazione più desiderabile senza dover passare la lunga e incerta procedura per creare nuove varietà coltivabili;
- pare che l'estinzione di buona parte della megafauna sia stata causata proprio dall'uomo, quindi senza di noi l'avocado avrebbe probabilmente semplicemente continuato a vivere come determinato dalla sua evoluzione naturale.
Io sono domicano e nel cortile di casa ho la vicina che ha l’albero d’avocado alto 15 metri ed un altro di mango alto più o meno uguale, ogni volta che torno a Santo Domingo mi abbuffo. In Italia gli avocado che possiamo trovare sono insipidi e senza gusto. Secondo me limitarsi a mangiare cose tropicali quando si va in posti tropicali dovrebbe essere la regola…
Infatti non capisco questa moda...quelli che si trovano qua non hanno sapore. 0 proprio
Magari, aver la possibilità di andarlo a mangiare lì di persona
@@LoLLo84ps bravo! Zero sapore! Quel formicolio unico che ti da l’avocado vero è unico! O come i manghi anche! Che peccato questa situazione
@@Dialogo12345 quanto mi piacerebbe farmi un viaggio con un gruppo di italiani la
@@jordijordijordijordi sarebbe bellissimo, è una vita che sogno di fare un viaggio del genere
Che bello ogni volta che esce un video di Nova Lectio grazie a Simone ed alla sua squadra.
Sono messicano, il paese produttore numero uno del mondo di aguacate (avocado). In Italia non sempre si trova il Haas, ma la varietà che ha lui, quella verde che fa schifo. I Paesi Basi possono importare al'UE perche hanno Trattai favorevoli che non hanno gli altri paesi dell'unione e poi lo inseriscono nel mercato europeo. Mentre Francia blocca i Trattati Internazionali dell'Unione, i Paesi Bassi trattano da soli, approfittandosi. Sulla ricerca di questo canale noto che usa solo fonti in inglese e nulla in spagnolo. Per quel motivo è solo una visione distorta e di parte. Servirebbe approfondire con ricerca in spagnolo. Comunque, è un bravo comunicatore.
Il migliore qual'è secondo te?
La migliore varietà è la Haas. In Cile questo frutto si chiama Palta e siamo esportatori anche
@@6beto mi hai tolto le parole di bocca...
Ma, sai com'è, qui in Italia siamo disgustosamente sudditi degli USA 😢
È una battaglia persa.
Io comunque insisto a chiamarlo aguacate
Interessante ma anche impreciso.
In più commenti ( per fortuna sembra che qui ci sia un pubblico un po’ più informato e preparato della media ) e’stato fatto notare che l’innesto NON produce nuove varietà ma le RI-PRODUCE, cioè ne fa una copia, un clone: è la pianta risultante dall’innesto ad essere un ibrido, perché ha “la testa, il corpo e le braccia” di una varietà e “le gambe” di un altra varietà.
Tralascio altre spiegazioni che di commenti ben fatti ce ne stanno già a iosa.
Mi piacerebbe sottolineare invece come le caratteristiche ricercate nelle nuove varietà di piante provengono sempre dai coltivatori che incrociano le piante.
Esempio facile facile.
Posso incrociare diverse varietà/specie di rose fino ad ottenere una varietà quasi immune ( o perlomeno fortemente resistente ) alle malattie.
Posso fare lo stesso per ricercare il profumo e quindi darò vita ad una varietà molto profumata.
Le cose però sono un pelo più complicate di così.
Magari La Rosa super resistente non profumerà affatto, mentre quella molto profumata sarà un lazzaretto di malattie.
Il mestiere dell’ibridatore non è facile, è molto complesso.
Magari mi basta incrociare le due varietà ( quella molto resistente e quella molto profumata ) per ottenere una varietà abbastanza resistente e abbastanza profumata ( con un bilanciamento quindi di queste due qualità)?
Oppure devo attingere ad altre varietà esistenti per ottenere queste sue caratteristiche che io ricerco?
Tutto questo per dire che, entro certi limiti, NON è colpa di una determinata varietà di pianta se è molto esigente di acqua, se il frutto ha poco sapore, se è facilmente attaccabile dai parassiti e via dicendo.
Quasi sempre la colpa:
1 e’ dell’ibridatore che esalta le caratteristiche di produttività o rifiorenza ( e successiva fruttificazione ) a discapito magari di qualità nutrizionali od organolettiche ( il sapore, il profumo ) migliori o a discapito di resistenza ai patogeni migliori o minori esigenze di acqua; gli ibridatori fanno quello che le multinazionali o il committente dicono loro di fare
2 e’ dei coltivatori che fanno piantagioni di monocultura intensiva su superfici molto estese, amplificando la resistenza dei germi patogeni o il moltiplicarsi delle malattie virali/batteriche/fungine e degli attacchi degli insetti nocivi; per evitare le quali si usano quantità spropositate di agenti chimici. Anche una pianta naturalmente molto resistente alle malattie e magari ibridata per crearne una varietà ancora più resistente prima o poi farà una brutta fine se coltivata in mocoltura in maniera intensiva su un area estesa…….
Ricordatevi che ancora ci sono ibridatori che creano rose molto profumate ( e resistenti ), che ci sono nuove varietà di gardenie che tollerano benissimo gradi sotto lo zero, che ci sono ( pochi ) ibridatori che creano piante da frutto che rendono poco ma che fanno frutti magari piccoli ma molto saporiti e profumati.
Date importanza alla qualità nella vita!
Un bacione😘
Bellissimo video, come sempre. Tuttavia, ho notato un errore quando avete menzionato che l'innesto di due varietà porta alla creazione di un ibrido. Credo che volessi dire che l'impollinazione di due varietà diverse porta alla formazione di una nuova varietà. In un video storico come questo, sarebbe opportuno approfondire ulteriormente il concetto di ibridazione. Comunque, apprezzo il vostro lavoro di divulgazione.
Video molto interessante, peccato però che non viene citata una caratteristica peculiare dell'Avocado ovvero la sua "dicogamia sincrona" che obbliga chi vuole farlo fruttificare a piantare due piante in un rapporto con predominanza femminile appartenenti a due famiglie differenti quella (A- la varietà Hass) in cui il fiore al mattino è femminile e maschili alla sera e quella (B - la varietà Fuerte) in cui il fiore al mattino è maschile ovvero perdono polline e femminili, quindi ricettivi alla sera.
Grazie per aver sottolineato questo aspetto della dicogamia sincrona e della necessità di avere varietà diverse per la fruttificazione. Da appassionato coltivatore e studioso dei meccanismi botanici, penso che la tecnica dell'innesto, sebbene non generi innovazione genetica ma essenzialmente clonazione (come la talea), in questo caso fu funzionale all'ibridazione e alla nascita di nuove genetiche di avocado. Attraverso l'importazione di "marze" di varietà locali messicane e il loro l'innesto su piantagioni già avviate si accelera la mescolanza varietale della piantagione, piuttosto che attendere la nascita da seme di varietà valide. Dai semi dei frutti generati da questa mescolanza deriveranno i cosiddetti IBRIDI. Cioè piante ottenute da seme risultato dell'incrocio di due varietà differenti, ottenute tramite innesto su portainnesti già esistenti.
Assolutamente interessanti i vostri commenti. 😳 Grazie 🙏
La canzone Guacamole diventerà la mia nuova suoneria della sveglia 😂😂😂😂
Da quando ho visto il video della tipa che dice avocados from Mexico, ogni volta che lo vedo al supermercato mi parte in loop nel cervello
Vale tutto il video😂
sarebbe bello un video sui mandarini da come sono nati con i semi fino a quelli senza ,che modifiche hanno avuto
Attenzione, un innesto non cambia il codice genetico delle piante coinvolte . Questo video confonde ibridazione ed innesto a piú riprese. Per il resto, ottimi contenuti, bravissimi!
Giusto
Giusto
Si infatti nn ho capito bene..
Io sapevo qualcosa sull'avocado ma non ne conoscevo la storia in maniera così dettagliata, perciò grazie per questo interessante approfondimento. Devo dire che la serie riguardante la storia degli alimenti è davvero molto interessante. Per questo mi permetto di chiedere, se può essere di interesse, se puoi fare anche un episodio in cui approfondire la storia di quello che, a mio modesto parere e secondo i miei gusti personali, è il mio preferito nella categoria dei frutti tropicali, ovvero, la Passiflora edulis, meglio noto come frutto della passione o, in alternativa, granadiglia o maracuja.
Ti ringrazio. E grazie per il tuo ottimo lavoro di divulgazione.
Complimenti per il milione di iscritti Simone! 🎉🎉🎉
Aggiungerei che nel 1925 i coniugi Eva Mameli ( prima donna italiana ad ottenere nel 1915 la libera docenza in Botanica ) e Mario Calvino, genitori dello scrittore Italo Calvino, rientrati dal Sud America fanno di Villa Meridiana a Sanremo la sede della Stazione Sperimentale di floricoltura. Qui importano dal sud America diverse piante tra cui l'Avocado e l'Actinidia conosciuta poi come Kiwi. cit. Laura Guglielmi Calvino A-Z
Comprate avocado siciliano, in particolare dell’ Etna. È piccolo, gustosissimo e lo vendono alla giusta maturazione perché non deve fare il giro del mondo per arrivare in Italia.
Mi piacerebbe ma non ho ancora trovato chi lo vende
Mangiato, molto buono.
Sempre affascinante questa serie.😊
Solo un appunto, il volume degli effetti speciali li trovo un tantino invasivi, in più punti coprono la voce.
c'è un'azienda in Sicilia (Sicilia Avocado) che produce frutti tropicali solo stagionali e bio, tra i quali anche gli avocado. Li inviano direttamente a domicilio e spesso si trovano anche al Lidl.
Non solo Sicilia Avocado, ci sono altre aziende agricole in Sicilia che fanno avocado, e la stagione è proprio questa, da NaturaSì ora si trovano quasi solo quelli siciliani
Io sono sua cliente 😊
Anch’io compro gli avocado bio siciliani insieme ad altri frutti tropicali, come la banana, il mango, la papaya, il frutto della passione e il tutto dallo stesso agricoltore in provincia di Palermo.
anche la mia ragazza li compra al mercato che c'è in centro a Bologna vicino Saragozza al sabato mattina. Sono piccolini ma buonissimi
10:12 non sono molto d'accordo su questa affermazione.
Si dimentica della storia poco conosciuta di Mario Calvino, (padre di Italo Calvino) che negli anni 20 del '900 importò dal Messico diverse linee varietali del cosiddetto "criollo", acclimatandole perfettamente al clima ligure
Interessante questo focus sui frutti tropicali. In Italia abbiamo molti problemi ambientali legati alla coltivazione dell'uva (esempio l'area del Prosecco). Potresti fare un video su questo argomento che in qualche modo riguarda un po' tutti
"Ahuàcatl" ricorda un po' anche "A uallera" ( sacco scrotale in napoletano). Ciao Simone🤟
😂😂😂
No, la uallera è l'ernia inguinale non il sacco scrotale.
Grazie mille per raccontare storie che altrimenti non verrebbero narrate da nessuno. Complimenti
@novalectio grazie per mostrarci sempre aspetti della quotidianità che non possiamo neanche immaginare
Se vi informate, praticamente tutta la frutta e la vedura che compriamo non esisterebbe allo stesso modo in natura.
Si tratta di addomesticazione, selezione, ibridamento. Praticamente quasi nulla di quello che ci mangiamo è rimasto allo stato originale. (per fortuna aggiungerei).
video sui surrogati della carne come il dado star o anche la simmenthal? sembra interessante affrontare la ripresa post ww2
Caro Simone ne vedo sempre meno di cervelli accesi in giro...meno male che ci siete tu la tua squadra e pochi altri a cercare di tenerne di accesi o provare per lo meno ad accendere qualcuno ❤
concordo....basta leggere alcuni commenti....
Complimenti Simone bel video, quante cose si nascondono dietro un semplice frutto, che a me personalmente non piace molto ma di cui la mia compagna e molto ghiotta, grazie a questa serie di video quando andiamo a fare la spesa siamo moto più consapevoli e stiamo molto più attenti all'origine delle cose che compriamo.
sempre di pregio i tuoi video.❤
trovo quasi sempre gli Haas, non li acquisto nei supermercati... le tue storie sull'origine del cibo sono il Top!
Io gli hass non li compro perché da anni boicotto ogni prodotto israeliano
Molto interessante, come sempre.
perché non ci fai un video sul clima e relative opinioni diverse degli studiosi in merito sulla causa dei cambiamenti in corso?
siete bravissimi,vi seguo ormai da quasi un anno.
Video di nuuova generazione con storie di vera INFORMAZIONE.
Questi video dovrebbero esseri fatti vedere alle classi medie-superioriairagazzi per fargli acculturare di più e far capire loro come vanno e sono andate le cose alla radice.
Appena ho un attimo di stabilità finanziaria farò una bella donazione perchè ve lo meritate, o un abbonamento patreon.
Ho già fatta una micro-donazione.
Finalmente qualcuno di veroin questo mondo a volte troppo annebbiato.
Puoi fare un video sugli ulivi? La loro enorme produzione che c'è in Italia e in Spagna credo abbia seguito ritmi simili con innesti, brevetti, scoperte di nuove olive di successo... Che poi hanno reso la pianta vulnerabile ai parassiti, tipo la xylella
Complimenti per il video ma botanicamente ci sono diversi errori, in particolare l’innesto non crea ibridi tra le due parti innestate ma clona la parte superiore (detto molto semplicemente), quindi la varietà rimane identica.
Bellissimo video come sempre...un'altra curiosità è la coltivazione da parte del padre di italo calvino, che era un botanico, in liguria di alcune varietà di avocado
Adesso ci vorrebbe un video sulla soia, il demonio in persona 😅
Stasera ho mangiato noodles di riso con un panetto da 180gr di tofu Posso sapere perché ho mangiato il "demonio" ? Ci tengo all'argomento "salute". Se mi è sfuggita qualche info la ricevo volentieri
La soia di per se non è un problema. Abbinata alla ingordigia umana lo diventa! Tra le cause più alte della deforestazione (soprattutto amazzonica) c’è la necessità dei campi di soia! Consuma molto suolo per una resa medio bassa.
Allora il problema non è la soia ma gli allevamenti degli animali, perché è li che la maggior parte della soia viene destinata ! Felice di non mangiare carne @@mauriziopaolella4396
Decisamente
@@mauriziopaolella4396peccato che 93% percento della soia è per il mangime. Il quale(le mucche i polli ect.) di conseguenza porta solo 20% di calorie al mondo. In altre parole è piu efficiente mangiare la soia direttamente che gli animali.
La musica di sottofondo aggiunge davvero valore al video, bravi ragazzi
Nova Lectio, tra gli avocado e Pasolini mi hai dato piu' servizio pubblico di quanto la RAI abbia mai fatto in una decade intera.
Vivendo in Cile ho visto in prima persona il problema che questo frutto, ahimè, crea...
Che si trovi in Sudamerica non aiuta affatto, il Cile non ha un clima favorevole alla sua coltivazione, come il Perù, Messico o Brasile, eppure si trova tra i principali paesi esportatori. È semplicemente una questione di soldi, non importa la quantità (eccessiva) d'acqua che necessita, l'importante è vendere😅
Sto per venire in Chile a fare il pizzaiolo, avocado bandito dalla mia cucina!
top video! Continua con sta serie che è fantastica
I video sulla storia del cibo sono fantastici, grazie!
Bravo video! Magari, nel futuro, un video sul caffè sarebbe interessante, se cerchi qualche idea.
"L'Avocado del diavolo" è stato già detto?
😅
In Colombia, precisamente a Bogota, dove ho vissuto, passano i contadini con i carretti a vendeli e la varietá è
Il Pappelillo.
Costa poco e veramente era dalla pianta alla tavola, nel giro di poche ore.
Tuttavia, a me non fa impazzire, però, un paio di volte l’ho preso.
Tornato, ne ho acquistato uno al supermercato e per poco non mi sento male (inteso che era cattivo rispetto a quello più “biologico”)
Anche a Medellin...AGUACATES AGUACATES...A MIL MIL!!! MIL PESOS...immagina, 35 cents. Di euro , e qui in Italia... 😢
Video fantastico, solo una piccola osservazione: nessuna varietà si crea dall'innesto di due varietà. E questo è un dato di fatto.
Leggendo brevemente su Wikipedia sembrerebbe che l'azienda che ha venduto il seme da cui è spuntata la Hass raccogliesse semi da un po' ovunque, a quanto parebbe anche scarti dei ristoranti. Inoltre analisi genetiche su Hass dimostrano una ibridazione di varietà dal Guatemala con varietà Messicane. Ibridazione avvenuta per incrocio perché, ripeto, nessuna nuova varietà si genera per innesto. 😊👍🏼
Proprio oggi ho pranzato con gnocchetti all'Avocado. Schiacciati con un po' d'aglio tritato, un po' d'olio e parmigiano. Il tutto mescolati nella pentola ancora calda, dopo aver tolto l'acqua in eccesso. Ottimi da provare, ho aggiunto qualche noce spezzettata. Erano proprio il tipo Hass morbidi come il burro. Bravo Simone, una vera Lectio Magistris sull'Avocado!
dante ha un girone dell inferno anche per gente che usa l'avocado nel cibo italiano
@@cicciograziani6697questione di gusti.. il mio palato lo rifiuta 🤗
Forse ti confondi con l'avvocato, non credo che all'epoca di Dante si conoscesse l'avocado, visto che l'America era ancora da scoprire!@@cicciograziani6697
bellissimo video molto interessante! il prossimo video potreste farlo sul perché gli hipster non dovrebbero esistere
comunque tutta la frutta viene conservata nei frigoriferi anche le banane dal brasile etc... non solo gli avocadi. Se si vogliono mangiare frutti tropicali è così, altrimenti consumi solo frutti dell'habitat dove vivi.
E poi anche in italia i coltivatori diretti vengono pagati pochissimo per la frutta che producono, chi guadagna è chi si occupa di commercializzarli o trasformare questa frutta in altri prodotti (ad esempio le cantine o le catene di supermercati col vino). E' una cosa che avviene dappertutto. La materia prima non ti rende ricco, sono i servizi che ti fanno diventare ricco.
Portare un singolo Avocado dalla Nuova Zelanda produce 1500kg di CO2, cioè 560 litri di gasolio o nafta. Lasciando da parte considerazioni di tipo etico-ambientale, col prezzo del petrolio che abbiamo, quell'avocado avrebbe un costo di oltre 100 euro, del tutto fuori mercato quindi. E' un calcolo abbastanza inutile poiché nessuno comprerebbe avocadi neozelandesi a 100 euro l'uno, e non penso proprio che la Nuova Zelanda abbia il clima adatto.
Ottimo video, veramente completo ed esaustivo specie citando nella parte finale la parte relativa ai cartelli messicani
Bellissimo video. Mi ha fatto molto pensare alla palma da olio per quanto riguarda l'impatto ambientale e il suo uso . Se posso permettermi vorrei suggerire questo argomento.
Consiglierei a completamento delle vostre approfondite ricerche un approfondimento sull’innesto , non è una tecnica di propagazione se la pianta è della medesima specie e non è una tecnica di ibridazione ma un vantaggio colturale di vario genere
Bellissimo video come sempre, come prossimo video potresti farne uno nel quale esponi come l'Europa potrebbe cambiare in maniera irreversibile per via del cambiamento climatico
Ad ogni video gli argomenti diventano sempre piu interessanti... e sempre piu bello tu
quando lavoravo in ristorante non avete idea di quanti prawn avocado ho fatto. un giorno mi è arrivata una comanda con 12, mannaggia a loro, 12 prawn avocado e subito dopo una con 6! non sapevo piu dove metterli, ho finito tutti i gamberetti preparati la mattina in 2 ore, un casino a trovare 18 avocado belli e non ammaccati, se non bestemmio... meno male ho cambiato lavoro hahaha!
Storie della tua vita 🤣🤣
Video molto interessante,.possiamo trasferire le stesse informazioni anche su molte altre colture soprattutto arboree/ legnose
Che necessitano di anni prima entrare in produzione e si importa sempre da altre parti del mondo quando non è stagione di un determinato prodotto
Purtroppo solo pochi hanno la sensibilità di badare all'origine dei prodotti quando comprano. Andrebbero mostrate le tonnellate di CO2 emesse per il trasporto accanto al prezzo così magari si evita di acquistare kiwi dalla nuova Zelanda, avocado dal Messico e agrumi dal Sudafrica. È una follia. Grazie per il video! Andrebbero sensibilizzate più persone su questo tema
Sempre molto educativi i vostri video, avanti così👍🏻
Mia sorella lo compera per il Gruppo di Acquisto Solidale, di cui siamo soci, da una cooperativa Siciliana.
Interessante la Fiat Punto come unità di misura
L'avocado venduto nei mercati europei non mi piace per niente. Quello che avevo nel mio cortile all'interno dello Stato di San Paolo in Brasile o nell'mercati generale era 1000x meglio. Infatti, anche a Brasile lo "Avocado" é una roba diversa e lo "Acabate" è quello che sto parlando. L'abacate ha un po' più di carboidrati e meno grassi, è 2 volte più grande dell'Hass in generale, con una buccia verde e liscia, ed è meno denso e, per me, più dolce un può e più gustoso.
Anche con il frutto della passione (parlando del Brasile) accade qualcosa di curioso, si sa che il frutto della passione dalla buccia viola è originario del sud-est del paese fino dove ne so, ed è questo che va all'estero, e nel sud-est del paese si consuma il frutto della passione gialla che proviene più dall'Amazzonia per quanto ne so, cioè a San Paolo si mangia un frutto della passione più "esotico" della prima origine viola che normalmente è considerato "esotico" fuori dal Brasile, pero forse non è tanto simplice cosi, la origine della Frutta della Passione gialla molte volte viene considerato incerto, ma alcuni dicono che provenga dalle regioni amazzoniche.
Concordo. Gli avocados che mangiavo a Panama, Costa-Rica e Peru'..... (Purtroppo non sono mai stato in Brasile) quelli grandi verdi e con buccia liscia sono superiori a mio gusto. Hanno un sapore che mi ricorda i pinoli. Ne trovavo in montagna una varieta' molto grande con seme molto piccolo che non si battono in quanto a resa e marciscono piu' difficilmente. Ma niente innesti. sono varieta' locali semi-selvatiche di alberi enormi, abbastanza resistenti al freddo delle montagne equatoriali e che richiedono anche 70 anni per produrre i primi frutti. Tanto che in alcuni paesi del centro-sud america si dice: Nel senso che non vedrai mai il frutto del tuo lavoro. Tipica frase dei datori di lavoro...... :)
Grazie caro, ebbene... Dove vivevo, c'era un grande albero di avocado, l'albero normalmente entra in produzione 2 o 3 anni dopo la semina e la raccolta avviene durante tutto l'anno, con il picco di produzione generalmente da marzo ad aprile più o meno.
Dove abitavo la frutta sembrava una grossa Pera jajaja, e il seme anche ovale, in un'altra città (22km da dove abitavo) mia nonna aveva un albero di avocado anche lui molto grande e queste erano rotonde, e anche i semi erano rotondo, non capisco onestamente lol.
Tuttavia, oggi in Brasile, con l'avvento di Masterchef, le persone hanno dimenticato i propri gusti e stanno iniziando a comprare queste cose più dall'estero la, quando probabilmente possono avere la stessa cosa o anche meglio, per 4 volte in meno.@@siriomaccolini7084
Certo che potreste tutti trasferirvi a Panama 🙄 così siete sicuri di trovare la vostra varietà preferita sotto l'albero.
Visto quello che scrivete Panama non sta in Groenlandia... Magari vi trasferire lì e criticare il sapore 😉
Madonna, santa ignoranza, ha già lasciato la conversazione negativa PER NIENTE. Stiamo solo scambiando esperienze. Roba pazzesca, questo è uno dei mali e modi peggiori di tanti italiani. @@giuliaromani6178
L'avocado mi sta sullo stomaco 🤢 ma i tuoi video sono sempre molto appetibili. Bravo Simone, come sempre!
Mi aspettavo questo video sull'avocado. Grandissimi!
Banane dal Costa Rica
Avocado messicani
Kiwi neozelandesi
Limoni e arance sudafricane
Pere argentine
Se avessimo solo una vaga idea della quantità di roba che gira nelle stive delle navi per niente 😂
Qui, tolte le banane, fra italia e spagna produciamo il 90% della frutta che solitamente consumiamo ma ormai sono sempre meno a sapere quali sono i frutti di stagione e il mercato chiede tutto e sempre quindi via con le navi e a lamentarsi che il 2024 farà caldino 😅
Già, anche un video sui kiwi sarebbe interessante
Il frutto è una drupa non una bacca, super video come sempre
Siete troppo bravi... Continuate così 👏
Cia sta...bella sta serie sul cibo!! A quando episodio sulla carne?
Belli i video sulla frutta, grazie
Sono latinoamericano chiamamo il avocado aguacate, lo mangiamo ma no sempre non è costoso, io ho albero di i avocado a casa anche mio fratello ha uno. Si trova ogni parti nel paese. Io preferisco il avocado criollo, così chiamano il avocado nostro che è naturale un albero più grande soltanto produce una volta per anno. Il guacamole è più una cosa mexicana anche alcune volte lo facciamo a casa, noi abbiamo avocado ma non è e così che lo mangiamo sempre. Il prezzo qui in Costa Rica è basso. Tre cuattro avocadi meno di due Euro. Il aguante nazionale è soprattutto più delzioso e naturale. Io non ricordo cuando é stata la última volta che ho mangiato avocado perché anche abbiamo il 🥑 non è cosa di mangiare sempre. Penso che la propaganda ha cambiato tutto il denaro ha fatto che la gente debba mangiare avocado sempre. Io ricordo che il 🥑 naturale se poteva trovare una volta all anno perché era il ciclo naturale adesso tutto ha cambiato ci sono nuove speci creati che possono produrre tutto il anno per questo habiammo tantissimi problemi con l' ambiente. Perdonatemi per il povero mio italiano ma volevo esprimere un po' il mio pensiero,.
Molto interessante come sempre in questo canale che sto scoprendo. Noto però a 4:07 un piccolo refuso nel sottotitolo: il manoscritto del Popol Wuj non è in lingua latina ma in Quiché (a sinistra) con traduzione in castigliano (a destra).
Video molto interessante Simone, aspetto quello sui melograni
'Qualquadra non cosa' 😄 Lasciate stare l'Avocado ! Delle amabili persone a Santo Domingo me lo regalavano per aiutarmi ad affrontare la giornata e nessuno ha voluto che glielo pagassi quando ho potuto ❤
Ma dove? Io vivo in Rep. Dominicana da quasi 11 anni e qua ti fanno pagare pure l'aria che respiri, figurati se ti regalano avocadi in cambio di niente...
Aguacate!!! Vivo in centro America e questo frutto declinato nelle sue varianti è di uso quotidiano senza implicazioni hipster 😊
Io vivo in ecuador , e chiaramente qui e' la stessa cosa , o meglio , si consuma la varieta' originale , quella piu' grande e dalla buccia verde . Inoltre non si compra in generale nei supermercati , ove trovi la frutta destinata alla esportazione e quindi piena di anticrittogamici , ma dalle semplici "carrette" che lo vendono direttamente dal campo . Chiaramente e' un loro prodotto , legato alla loro cultura ... questo video serve a capire come certe mode lasciano il tempo che trovano...
Siete bravissimi, informazioni interessanti.grazie
Sarebbe interessante fare un video sul mango
Anche io acquisto avocado ma saltuariamente. Anni fa ne comprai uno Siciliano ma era (all'epoca) piccolo ed il sapore mi deluse. So che ora quasi tutti gli avocados siciliani vengono prenotati dai negozi organici francesi e lo apprezzano molto. Personalmente suggerisco di acquistare più spesso le nostre olive da tavola tipiche di agno areale, dissalarle per bene e farne degli ottimi patè o "burri" con olio evo ottimo. L'olio di oliva extravergine contiene MOLTE più sostanze benefiche dell'avocado. Peer esempio più composti fenolici e nella frazione nn saponificabile ci sono sostanze come l'oleocantale che sono nutraceutici naturali antiossidanti riconosciuti. Dosando sapientemente olive dissalate magari passate in friggitrice ad aria per asciugarle e poi ben mixate con un goccio di olio evo e poco succo di limone italiano ci facciamo del bene a noi e pure ai nostri coltivatori e ogni tanto certo compriamo avocado. Potremmo alternare avocado toast all'olive toast. Per stemeprare un poco amaro delle olive se a qualcuno dà fastidio magari aggiungere delle mandorle ppugliesi o italiane che sono dolci dolci o delle noci locali.
Miglior intro di sempre
Super video, altra perla. Complimenti.
Ciao Simone!
Perché non fare un video anche sul Prosecco, vino da due soldi che grazie al marketing è diventato il vino più venduto ed esportato?
La sua monocultura sta sta monopolizzando intere aree di territorio del triveneto , i trattamenti stanno inquinando e danneggiando le acque, la fauna e la popolazione..
I produttori quasi sempre aziende agricole pagano due soldi di tasse...
Ovviamente il tutto è stato premiato con il patrimonio dell'umanità UNESCO.
Complimenti per il canale, buon lavoro.
Non ho assolutamente aperto il video, quindi ho il diritto di commentare: "Non dire all'avocado cosa può o non può fare!"
In alcune zone d'Italia cresce e produce bene...facile anche da seminare e innestare.
Ho mezza dozzina di piantine di 2 specie differenti,vedremo...😊
"prima o poi arriva sempre qualche anglofono a ficcanasare" 🤣🤣🤣🤣🤣🤣 straordinario
Voglio gridare voglio urlare sono 100 passi. Ti auguro tutta la forza della luce e la protezione per portare a galla la merda per rendere meglio questo mondo. Grazie
Cioè sono d'accordo per coltivare l'avocado però in permesso e equilibrio con la nostra casa madre terra.
Complimenti come sempre, ma io voglio molti piu video sulla geopolitica ahahah anyway bravi!
Video veramente interessante e ben strutturato, complimenti!! P. S. La frase sull'inglese, in quanto docente, la farò ascoltare in loop ai miei studenti che sostengono in contrario😂❤
11:58 stavo esattamente per scrivere di Sheldon cooper😂😂. Come conosci la tua community
con tutti il rispetto però io aspettavo un bel video sul conflitto in medio oriente i possibili scenari, lo chiedo perché è del vostro riscontro ho bisogno ❤️
I teen titans l'hanno spiegato molto bene il pericolo rappresentato dall'avocado
???
1:40 quello non è avocado "criollo" ma cacao, più precisamente Theobroma angustifolium, una specie selvatica di cacao.
Bravo, come sempre ⚘️
Finalmente el vídeo sobre la palta.
Interessante come sempre!
Abito a Catania, in campagna da mia nonna c'è sempre stato un albero di avocado😊
quante tonnellate di avocado ha fatto l'albero della nonna?
@@gabloting non saprei dire purtroppo 😅 ogni tanto andiamo e ce ne tiriamo una decina (sono di più ma gli altri sono troppo in alto per arrivare a prenderli anche con la scala). E dalle fronde che danno più sulla strada i passanti se li raccolgono anche
sono un bel problema i passanti, se non fosse per quello, potreste vivere grazie all'avocado (forse) tra parenti (almeno)
Nelle edizioni millelire si trovavano reportage che parlavano giusto giusto delle coltivazione di frutta in sud America e dello sfruttamento delle falde acquifere da colossi come cocacola. Sempre in sud America
Qui in Nuova Zelanda li puoi comprare a 1 o 2 dollari l' uno, circa 1 euro. Ma se sai dove guardare li puoi trovare anche gratis in zone urbane o semiurbane perche' gli alberi a volte sono enormi e non tutti raccolgono i frutti.
Qui in Australia ora 69 cent.... Circa 35 euro cent l'uno.
Quando è apparso Ronnie urlando go babyyyy son morto dal ridere😂😂😂non me lo aspettavo proprio ahah
la più esilarante e seriosa INTRO mai vista !!! :-D
Ho visto un lungo documentario sugli avocado su netflix. Vediamo se mi ricordo qualche cosa oltre al disastro ecologico🤣
interessantissimo !!!! grazie 🙂 !! spero che farai la stessa cosa per quanto riguarda le mandorle, ne scopriremo delle belle ...
Un bacio da un italiano che vive a Parigi 🙂
Confessa! Hai edulcorato il finale per paura che "" L' Avocado ti citasse in giudizio, con il sostegno di tutti gli Avocadi !! 🤣🤣🤣🤣🤣🤣👍👍✌✌👍👍💚💚💜💜🤗🤗
Il silenzio che scende sempre dopo:
"Gua Ca Mole, Gua Gua Ca Mole"