Trovi qui tutto quello che ti serve: Catalogo di Antichità Belsito: www.antichitabelsito.it/ Gesso di Bologna: www.antichitabelsito.it/gesso_bologna.htm Pigmenti in polvere: www.antichitabelsito.it/pigmenti.htm Gommalacca: www.antichitabelsito.it/gommalacca_scaglie.ht
Salve ,mi sono iscritto da poco,non sono un restauratore non me ne intendo di queste cose ,se non quelle più usate.Mi sono iscritto perchè sono curioso e che ho trovato una persona che spiega le cose per bene anche per chi non è del mestiere come me .Ti ringrazio ,inoltre mi piace come parli in modo molto semplice e assicurante.Sto vedendo altri tuoi video (passati) specialmente sulle colle e antitarlo.Complimenti.Grazie ancora
Grazie Maurizio! Va benissimo così: io mi rivolgo propio ai meno esperti, perché chi già conosce il mestiere non ha certo bisogno di me! Spero che i miei video ti siano utili 😄
Complimenti Gianni per la preparazione e la competenza Sto seguendo il canale da un po' di tempo Anche perché in futuro mi dovrò cimentare con un mobile antico che ha parecchi tarli
Buonasera Sig.Gianni, la seguo spesso ma evidentemente non sono stata attenta e oggi mi è capitata una cosa strana...avevo un portoncino con dei graffi causati dalle zampate di un cane solo su un lato, quindi ho portato totalmente a legno la parte da cima a fondo dove vi erano i segni con le varie carte abrasive e ho stuccato con uno stucco colorato per legno già pronto e qua ho commesso il primo errore in quanto la porta di legno chiaro (aveva una patina scura data prima dal mordente mogano misto a noce e poi dalla gommalacca) ma il mio stucco era decisamente troppo scuro rispetto al colore reale del legno e sin qua nessun problema domani carteggerò a fondo e lo darò in tinta perché essendo già più scuro con le varie mani di mordente si scurirebbe anche lui sempre più e vi sarebbe uno stacco progressivo e costante. Ecco la stranezza è data dal fatto che lo stucco comunque, a prescindere dal colore rimaneva opaco mentre il legno trattato nuovamente alla stessa maniera del precedente hobbista aveva una bella lucentezza. Come posso fare affinché lo stucco necessario per colmare i profondi graffi e buchi scompaia sotto i trattamenti diventando lucido a sua volta? Grazie molte per il suo eventuale aiuto.
Si, la cosa è molto strana, perché in genere accade il contrario... La soluziome c'è ma ci vuole molta pazienza... Con un piccolo pennellino, ritoccare le parti opache con una o più, mani di gommalacca senza tinta, come faccio in questo video, solo che qui la gommalacca è scurita perché ritocco macchie chiare: ua-cam.com/video/ShbIptOPnjQ/v-deo.html Forse il video "restauro estremo di un tavolo 2" è anche più interessante da questo punto di vista... Buona serata
Grande Maestro, ho utilizzato lo stucco gommalacca e cera (la cui preparazione e applicazione sono comunque più laboriosi), ma questo che ci hai magnificamente insegnato, penso sia sconosciuto ai più e molto comodo in tante occasioni. Non mancherò di utilizzarlo. Grazie
Molto interessante, lo proverò senz'altro, per la prima volta ho visto ben illustrato questo tipo di stucco. Io ho un doblo' diesel che ha 327000 km... Finché va lo tengo, è un grande mezzo. Grazie per il tuo lavoro👍
Si, infatti mi è dispiaciuto buttarlo, ma oramai o ci spendevo migliaia di euro o lo buttavo... Quello nuovo, per carità, più moderno e silenzioso... ma ha tanti accessori completamente inutili che 1: non servono a nulla 2: rompono solo le scatole. ad es non serve a nulla che quando lo chiudo, la luce resta accesa un paio di minuti, scaricando la batteria senza ragione. E rompe solo le scatole, un cicalino che parte quando apro lo sportello senza aver spento le luci. Sarebbe sufficiente che le luci si spegnessero nel momento che viene staccata la chiavetta, come è sempre stato. Per cui, fai benissimo: finchè il tuo Doblò và, lascialo andare!
Gianni è un po’ che ti seguo perché i tuoi video sono interessantissimi non solo per la tua bravura ma in quanto si impara di volta in volta a capire come siano stati fatti i Mobili nelle varie epoche, sei veramente preparatissimo grazie
Questo va fatto valutare da un liutaio. Ma nel restauro di in violino non credo ci sia molto spazio per gli stucchi, specie se facciamo un restsuro in patina
Buona sera Gianni , innanzitutto mi complimento con lei per la chiarezza con cui spiega le tecniche di restauro. Premetto che la mia domanda esula dal suo filmato . Ho un vecchio armadio dell'Ottocento in abete ed è colorato , verde scuro e verde oliva, con una vernice , mi è stato detto da un vecchio falegname, fatta con terre e gomma lacca , potrebbe darmi qualche consiglio sulla preparazione e di come utilizzarla ? Mi permetto di chiederle inoltre se può spiegarmi che tipo di vernice utilizzavano nel periodo fine otto primi nove,per colorare gli armadi da cucina , le porte, etc.... ? La ringrazio molto e mi scuso per il disturbo. Roberto
Grazie Roberto. Innanzitutto dobbiamo capire se questa laccatura è d'epoca o postuma. Quasi mai è d'epoca. Poi per capire se è davvero a base di gommalacca la tecnica è molto semplice: si prende un batuffolo di cotone idrofilo, va benissimo un coton fiock ma anche del pannocarta e lo si bagna di alcool. Sfregando in una parte poco visibile se la vernice viene via è gommalacca. Altrimenti è altro. Di ricette ce ne sono state tante: dalla colla forte molro diluita alla caseina del latte fino a oli e varie resine. Però ripeto: in genere è una verniciatura postuma e viene rimossa con lo sverniciatore.
Ciao, Gianni! Effettivamente in giro si trova più niente che poco su questo tipo di stucco, per cui hai fatto un gran bel lavoro! Quando si parla di restauro dobbiamo uscire dalla mentalità della falegnameria attuale e confrontarci con materiali e tecniche assolutamente particolari. Il tuo contributo è molto prezioso. Alla prossima.
Grazie Giuseppe. Si, tanti confondono il mestiere del restauratore con quello del falegname, ma in realtà sono diversissimi: oggetto del lavoro fel falegname è il legno, l'oggetto fel lavoro del restauratore è la patina, che il falegname neanche da cos'è...
L'olio paglierino, l'olio di lino cotto il Bodenol e tutti i prodotti a olio che ho usato non fanno problemi, per cui suppongo sia lo stesso per il Tru-Oil, che non ho mai usato
L'ideale sarebbe rimettere tessere di legno. Ma se non è possibile, visto che non è antico, lo stucco di poliestere, come il Sinto Legno è decisamente da preferire per la resistenza. Buon lavoro!
Salve, saprebbe indicarmi fonti bibliografiche che potrei citare ai miei prof in istituto in merito allo stucco a gomma lacca? Grazie mille dell'attenzione
Buonasera Alessandro. Che io ricordi fra i miei libri si parla di questo stucco solo nel "Corso di restauro e antiquariato" della De Agistini, edito circa 28/30 anni fa in 8 grossi volumi. All'epoca questa casa editrice era fenomenale e gli comprai molte opere enciclopediche. Anche l'inglese, non l'ho imparato a scuola ma con un corso (durissimo) della De Agistini. Ora vende automobiline da montare un pezzo a settimana... Suppongo che di questo stucco ne parli anche Ombretta (non ricordo il cognome) nel suo libro edito da pochi giorni e che presto avrò: "Il ricettario dell'arte". Ha un costo molto contenuto, quindi te lo consiglio!
Ciao Gianni, altro video interessante e ben spiegato, complimenti; ma vorrei capire bene quando è possibile usare questo stucco e quando no; mi spiego meglio: usato come in questo caso , dando solo olio, tutto ok, ma se lo usassi prima di sverniciare con alcool o prima di dare la gommalacca penso che si squaglierebbe. È così? Grazie ancora per condividere la tua esperienza.
Grazie Fabrizio! Se svernici con alcool si ammorbidisce in superficie, ma in breve tempo torna a solidificarsi. Se ci passi sopra la gommalacca, non avviene nulla di diverso da quello che avviene quando dai la seconda mano di gommalacca ad un mobile al quale hai già dato la prima... Anzi: questa potrebbe penetrare per qualche decimo di mm rendendo più resistente la superficie dello stucco
Complimenti per i suoi video che grazie alla sua grande conoscenza abbinata a sua capacità di spiegare molto bene mi stanno attirando in questo mondo a me quasi sconosciuto, uno dei miei problemi con lo stucco è che non usandolo molto spesso ne butto via più di quel che ne uso, sarebbe così gentile di indicarmi esattamente i nomi dei coloranti che usa in questo video? E il gesso di Bologna può essere sostituito con gesso alabastrino? Causa la mia inconpetenza la colla di coniglio la trovo già pronta alle varie percentuali o si trova in polvere e va miscelata con qualche additivo speciale? Mi perdoni se sono stato troppo pedante ma io mi sto reinventando un hobby dopo che sono stato costretto su una sedia a rotelle. La ringrazio anticipatamente sia per le risposte che mi vorrà dare, e per aver scelto di condividere l'immenso sapere dando così modo di imparare questa meravigliosa arte del restauro.👍👍👍👍
Per lo stucco che butta via, se è stucco ad acqua (come il Modostuk) è possibile farlo rinvenire aggiungendo un po' di acqua e impastando vigorisamente fino ad ottenere la densità giusta. Per lo stucco poliuretanico bicomponente, si può aggiungere diluente poliuretanico o diluente universale o acetone. Questo stucco consiglio di toglierlo dal barattolo con cui lo vendono e di metterlo in un barattolo a chiusura ermetica, come quelli con cui vendono marmellate, miele ecc. Così durerà molto più a lungo. I coloranti in polvere che uso sono terre d'ombra o, più facili da trovare, ossidi minerali. Il gesso di bologna è un prodotto completamente diverso da quello alabastrino: impastato con sola acqua, una volta asciutto torna ad essere polvere, per questo, è necessario un legante, in questo caso gommalacca, in altri colla di coniglio, che si trova in commercio in forma di granuli da sciogliere in acqua calda (sto semplificando) e poi aggiunta al gesso in concentrazione più o meno alta a seconda della resistenza desiderata. Sono felice che un periodo così difficile della sua vita sia alle spalle e di rendere in qualche modo più lieto il suo presente!
ciao Gianni, ho visto alcuni tuoi video e li ritengo interessanti. Io in passato ho restaurato mobili (per hobby) e ho fatto "bottega" con un mio carissimo amico restauratore professionista. Peccato che dalle mie parti il mondo dell'antiquariato non è più come qualche anno fa. All'epoca io comperavo mobili in Italia e Francia li restauravo e li vendevo abbastanza facilmente, ora moltissima gente preferisce arredare la casa con mobilio dell'Ikea. Complimenti per tutto. Se mi fai avere un tuo contatto in privato, potrei passare a trovarti e conoscere di persona e ci facciamo una birra.
Condivido il tuo pensiero e il tuo rammarico per il fatto che ora la gente preferisce il truciolato di Svezia al noce nazionale d'epoca. Anche nella mia zona è la stessa cosa. Io vivo in provincia di Macerata
Buona sera Gianni, per un restauro in patina, dopo aver stuccato con lo stucco in gommalacca i buchi di tarlo posso pulire l'eccesso con un panno inumidito con cosa?
"in patina" quindi senza sverniciare l'oggetto? Non sarà facile, perchè il modo più semplice è usare la carta vetrata o meglio, la lana di acciaio. Per i restauri in patina in genere si usa la cera in stick o in maniera meno consona, lo stucco acrilico, che si può togliere l'eccesso con un panno bagnato e ben strizzato, con acqua
Buongiorno Gianni, anche se non riguarda propriamente il video vorrei chiederle se ha mai avuto problemi ,con le aniline, di stabilità alla luce. Anni fa avevo usato delle aniline e nel corso del tempo avevano cambiato colore. Ricordo che un blu era diventato un marrone grigiastro e un colore noce ai grassi sciolto nella cera d'api da usare come stucco aveva creato un alone rosso intorno ai buchi dei tarli. Visto che lei colora la gommalacca con questi coloranti ha notato qualche variazione di colore? Aspettando una sua cortese risposta le auguro buon 1 Maggio. Diego
So bene che le aniline sono meno stabili rispetto ad es. Al mordente e che con il tempo e la luce possono schiarire un po'. Ma che addirittura cambiano colore non l'avevo mai sentito! Forse non erano aniline di qualità, non so...
@@Restaura_con_Gianni Grazie per la risposta. Alcune aniline sono della stessa marca che lei usa in altri video. Non avendo avuto un'esperienza positiva fino ad ora non le ho più usate e ho sempre preferito colorare la gommalacca con pigmenti in sospensione o resine tipo il sangue di drago. Guardando uno dei suoi video dove usa le aniline e gommalacca mi ha convinto a riprovare su dei campioni di legno che ho esposto alla luce diretta del sole e altri no. Vedremo se fra un po' di tempo noterò dei cambiamenti. Buone cose Diego
una colla fatta facendo bollire le pelli dei conigli, finchè non si disfano completamente. Si usa come legante per fare le gessature prima delle dorature a foglia, o per fare gli stucchi
Parecchio tempo fa, circa un anno, ho fatto un video in cui mi occupavo degli interni di un comodino, foderandolo con carta di Varese, ma senza sporcare di colla il mobile. La credenza che sto restaurando e pubblicando i primi video, subirà un trattamento molto diverso ma quello sarà uno degli ultimi video e sarà pibblico fra più di un anno...
Si, forse potevo essere più preciso, comunque, nel caso degli stucchi, la maggior diffrrenza è che la terra d'ombra è un colorante più potente e ne basta una quantità minore. Ma al di là di questo, il risultato finale è pressoché indistinguibile.
Grazie! Quando l'interesse per l'antiquariato sfiorava la mania, di centri in cui rifornirsi ce n'erano in ogni città. Oramai Antichità Belsito è un'eccellenza a livello nazionale e in po' tutti ci riforniamo lì...
Trovi qui tutto quello che ti serve:
Catalogo di Antichità Belsito: www.antichitabelsito.it/
Gesso di Bologna: www.antichitabelsito.it/gesso_bologna.htm
Pigmenti in polvere: www.antichitabelsito.it/pigmenti.htm
Gommalacca: www.antichitabelsito.it/gommalacca_scaglie.ht
grazie signor Gianni spiegato molto bene.
Salve ,mi sono iscritto da poco,non sono un restauratore non me ne intendo di queste cose ,se non quelle più usate.Mi sono iscritto perchè sono curioso e che ho trovato una persona che spiega le cose per bene anche per chi non è del mestiere come me .Ti ringrazio ,inoltre mi piace come parli in modo molto semplice e assicurante.Sto vedendo altri tuoi video (passati) specialmente sulle colle e antitarlo.Complimenti.Grazie ancora
Grazie Maurizio!
Va benissimo così: io mi rivolgo propio ai meno esperti, perché chi già conosce il mestiere non ha certo bisogno di me!
Spero che i miei video ti siano utili 😄
@@Restaura_con_Gianni v
Sempre complimenti, tanti spunti utilissimi anche se non sono un restauratore.
Grazie Angelo!
Grazie per questo video Gianni, Buon Weekend anche a te! 👍🏻😊
Grazie Joe!
Buon primo maggio :)
@@Restaura_con_Gianni dimenticavo, scusa: Buon Primo Maggio! 👍🏻😊
Complimenti Gianni per la preparazione e la competenza
Sto seguendo il canale da un po' di tempo Anche perché in futuro mi dovrò cimentare con un mobile antico che ha parecchi tarli
Ottimo test grazie per la condivisione
Buonasera Sig.Gianni, la seguo spesso ma evidentemente non sono stata attenta e oggi mi è capitata una cosa strana...avevo un portoncino con dei graffi causati dalle zampate di un cane solo su un lato, quindi ho portato totalmente a legno la parte da cima a fondo dove vi erano i segni con le varie carte abrasive e ho stuccato con uno stucco colorato per legno già pronto e qua ho commesso il primo errore in quanto la porta di legno chiaro (aveva una patina scura data prima dal mordente mogano misto a noce e poi dalla gommalacca) ma il mio stucco era decisamente troppo scuro rispetto al colore reale del legno e sin qua nessun problema domani carteggerò a fondo e lo darò in tinta perché essendo già più scuro con le varie mani di mordente si scurirebbe anche lui sempre più e vi sarebbe uno stacco progressivo e costante. Ecco la stranezza è data dal fatto che lo stucco comunque, a prescindere dal colore rimaneva opaco mentre il legno trattato nuovamente alla stessa maniera del precedente hobbista aveva una bella lucentezza.
Come posso fare affinché lo stucco necessario per colmare i profondi graffi e buchi scompaia sotto i trattamenti diventando lucido a sua volta?
Grazie molte per il suo eventuale aiuto.
Si, la cosa è molto strana, perché in genere accade il contrario...
La soluziome c'è ma ci vuole molta pazienza...
Con un piccolo pennellino, ritoccare le parti opache con una o più, mani di gommalacca senza tinta, come faccio in questo video, solo che qui la gommalacca è scurita perché ritocco macchie chiare:
ua-cam.com/video/ShbIptOPnjQ/v-deo.html
Forse il video "restauro estremo di un tavolo 2" è anche più interessante da questo punto di vista...
Buona serata
Complimenti per il video ☘️👍👌☘️
Grazie! 😄
Grazie mille sei chiaro pratico e seguire le tue lezioni è veramente utile.
Grande Maestro, ho utilizzato lo stucco gommalacca e cera (la cui preparazione e applicazione sono comunque più laboriosi), ma questo che ci hai magnificamente insegnato, penso sia sconosciuto ai più e molto comodo in tante occasioni. Non mancherò di utilizzarlo. Grazie
Grazie Felice!
Si, quello è più difficile da usare e non credo che ci farò video nel breve termine...
Molto interessante, lo proverò senz'altro, per la prima volta ho visto ben illustrato questo tipo di stucco. Io ho un doblo' diesel che ha 327000 km... Finché va lo tengo, è un grande mezzo. Grazie per il tuo lavoro👍
Si, infatti mi è dispiaciuto buttarlo, ma oramai o ci spendevo migliaia di euro o lo buttavo...
Quello nuovo, per carità, più moderno e silenzioso... ma ha tanti accessori completamente inutili che 1: non servono a nulla 2: rompono solo le scatole.
ad es non serve a nulla che quando lo chiudo, la luce resta accesa un paio di minuti, scaricando la batteria senza ragione.
E rompe solo le scatole, un cicalino che parte quando apro lo sportello senza aver spento le luci.
Sarebbe sufficiente che le luci si spegnessero nel momento che viene staccata la chiavetta, come è sempre stato.
Per cui, fai benissimo: finchè il tuo Doblò và, lascialo andare!
Gianni è un po’ che ti seguo perché i tuoi video sono interessantissimi non solo per la tua bravura ma in quanto si impara di volta in volta a capire come siano stati fatti i Mobili nelle varie epoche, sei veramente preparatissimo grazie
Grazie a te Gianluca!
Buon giorno Gianni. È possibile restaurare un violino con lo stucco?
Questo va fatto valutare da un liutaio. Ma nel restauro di in violino non credo ci sia molto spazio per gli stucchi, specie se facciamo un restsuro in patina
Buona sera Gianni ,
innanzitutto mi complimento con lei per la chiarezza con cui spiega le tecniche di restauro. Premetto che
la mia domanda esula dal suo filmato . Ho un vecchio armadio dell'Ottocento in abete ed è colorato , verde scuro e verde oliva, con una vernice , mi è stato detto da un vecchio falegname, fatta con terre e gomma lacca , potrebbe darmi qualche consiglio sulla preparazione e di come utilizzarla ?
Mi permetto di chiederle inoltre se può spiegarmi che tipo di vernice utilizzavano nel periodo fine otto primi nove,per colorare gli armadi da cucina , le porte, etc.... ?
La ringrazio molto e mi scuso per il disturbo.
Roberto
Grazie Roberto.
Innanzitutto dobbiamo capire se questa laccatura è d'epoca o postuma. Quasi mai è d'epoca. Poi per capire se è davvero a base di gommalacca la tecnica è molto semplice: si prende un batuffolo di cotone idrofilo, va benissimo un coton fiock ma anche del pannocarta e lo si bagna di alcool. Sfregando in una parte poco visibile se la vernice viene via è gommalacca. Altrimenti è altro.
Di ricette ce ne sono state tante: dalla colla forte molro diluita alla caseina del latte fino a oli e varie resine.
Però ripeto: in genere è una verniciatura postuma e viene rimossa con lo sverniciatore.
Ciao, Gianni! Effettivamente in giro si trova più niente che poco su questo tipo di stucco, per cui hai fatto un gran bel lavoro! Quando si parla di restauro dobbiamo uscire dalla mentalità della falegnameria attuale e confrontarci con materiali e tecniche assolutamente particolari. Il tuo contributo è molto prezioso. Alla prossima.
Grazie Giuseppe.
Si, tanti confondono il mestiere del restauratore con quello del falegname, ma in realtà sono diversissimi: oggetto del lavoro fel falegname è il legno, l'oggetto fel lavoro del restauratore è la patina, che il falegname neanche da cos'è...
Salve. Come si comporta il Tru-Oil sullo stucco ? Aggrappa senza aloni o scivola da repulsione ?
L'olio paglierino, l'olio di lino cotto il Bodenol e tutti i prodotti a olio che ho usato non fanno problemi, per cui suppongo sia lo stesso per il Tru-Oil, che non ho mai usato
Questo tipo di stucco si potrebbe utilizzare anche per sistituire i pezzi di intarsio che mancano a un tavolino ? È un tavolino degli anni 60.
Grazie.
L'ideale sarebbe rimettere tessere di legno.
Ma se non è possibile, visto che non è antico, lo stucco di poliestere, come il Sinto Legno è decisamente da preferire per la resistenza.
Buon lavoro!
@@Restaura_con_Gianni Grazie
Salve, saprebbe indicarmi fonti bibliografiche che potrei citare ai miei prof in istituto in merito allo stucco a gomma lacca? Grazie mille dell'attenzione
Buonasera Alessandro.
Che io ricordi fra i miei libri si parla di questo stucco solo nel "Corso di restauro e antiquariato" della De Agistini, edito circa 28/30 anni fa in 8 grossi volumi. All'epoca questa casa editrice era fenomenale e gli comprai molte opere enciclopediche. Anche l'inglese, non l'ho imparato a scuola ma con un corso (durissimo) della De Agistini. Ora vende automobiline da montare un pezzo a settimana...
Suppongo che di questo stucco ne parli anche Ombretta (non ricordo il cognome) nel suo libro edito da pochi giorni e che presto avrò: "Il ricettario dell'arte".
Ha un costo molto contenuto, quindi te lo consiglio!
Ciao Gianni, altro video interessante e ben spiegato, complimenti; ma vorrei capire bene quando è possibile usare questo stucco e quando no; mi spiego meglio: usato come in questo caso , dando solo olio, tutto ok, ma se lo usassi prima di sverniciare con alcool o prima di dare la gommalacca penso che si squaglierebbe. È così?
Grazie ancora per condividere la tua esperienza.
Grazie Fabrizio!
Se svernici con alcool si ammorbidisce in superficie, ma in breve tempo torna a solidificarsi.
Se ci passi sopra la gommalacca, non avviene nulla di diverso da quello che avviene quando dai la seconda mano di gommalacca ad un mobile al quale hai già dato la prima... Anzi: questa potrebbe penetrare per qualche decimo di mm rendendo più resistente la superficie dello stucco
Complimenti per i suoi video che grazie alla sua grande conoscenza abbinata a sua capacità di spiegare molto bene mi stanno attirando in questo mondo a me quasi sconosciuto, uno dei miei problemi con lo stucco è che non usandolo molto spesso ne butto via più di quel che ne uso, sarebbe così gentile di indicarmi esattamente i nomi dei coloranti che usa in questo video? E il gesso di Bologna può essere sostituito con gesso alabastrino?
Causa la mia inconpetenza la colla di coniglio la trovo già pronta alle varie percentuali o si trova in polvere e va miscelata con qualche additivo speciale?
Mi perdoni se sono stato troppo pedante ma io mi sto reinventando un hobby dopo che sono stato costretto su una sedia a rotelle.
La ringrazio anticipatamente sia per le risposte che mi vorrà dare, e per aver scelto di condividere l'immenso sapere dando così modo di imparare questa meravigliosa arte del restauro.👍👍👍👍
Per lo stucco che butta via, se è stucco ad acqua (come il Modostuk) è possibile farlo rinvenire aggiungendo un po' di acqua e impastando vigorisamente fino ad ottenere la densità giusta.
Per lo stucco poliuretanico bicomponente, si può aggiungere diluente poliuretanico o diluente universale o acetone. Questo stucco consiglio di toglierlo dal barattolo con cui lo vendono e di metterlo in un barattolo a chiusura ermetica, come quelli con cui vendono marmellate, miele ecc. Così durerà molto più a lungo.
I coloranti in polvere che uso sono terre d'ombra o, più facili da trovare, ossidi minerali.
Il gesso di bologna è un prodotto completamente diverso da quello alabastrino: impastato con sola acqua, una volta asciutto torna ad essere polvere, per questo, è necessario un legante, in questo caso gommalacca, in altri colla di coniglio, che si trova in commercio in forma di granuli da sciogliere in acqua calda (sto semplificando) e poi aggiunta al gesso in concentrazione più o meno alta a seconda della resistenza desiderata.
Sono felice che un periodo così difficile della sua vita sia alle spalle e di rendere in qualche modo più lieto il suo presente!
@@Restaura_con_Gianni Grazie di cuore per la sua disponibilità.
ciao Gianni, ho visto alcuni tuoi video e li ritengo interessanti. Io in passato ho restaurato mobili (per hobby) e ho fatto "bottega" con un mio carissimo amico restauratore professionista. Peccato che dalle mie parti il mondo dell'antiquariato non è più come qualche anno fa. All'epoca io comperavo mobili in Italia e Francia li restauravo e li vendevo abbastanza facilmente, ora moltissima gente preferisce arredare la casa con mobilio dell'Ikea. Complimenti per tutto. Se mi fai avere un tuo contatto in privato, potrei passare a trovarti e conoscere di persona e ci facciamo una birra.
Condivido il tuo pensiero e il tuo rammarico per il fatto che ora la gente preferisce il truciolato di Svezia al noce nazionale d'epoca.
Anche nella mia zona è la stessa cosa.
Io vivo in provincia di Macerata
Come ti posso contattare? Non ti trovo su fb per mandarti messaggi in privato
@@Restaura_con_Gianni ti ho scritto una mail quindi salvato l'indirizzo grazie
Sempre super professionale. Onore al tuo Doblo, chissà quante ne ha viste?
E si... In 16 anni ne sono successe tante!
Buona sera Gianni, per un restauro in patina, dopo aver stuccato con lo stucco in gommalacca i buchi di tarlo posso pulire l'eccesso con un panno inumidito con cosa?
"in patina" quindi senza sverniciare l'oggetto?
Non sarà facile, perchè il modo più semplice è usare la carta vetrata o meglio, la lana di acciaio.
Per i restauri in patina in genere si usa la cera in stick o in maniera meno consona, lo stucco acrilico, che si può togliere l'eccesso con un panno bagnato e ben strizzato, con acqua
Buongiorno Gianni, anche se non riguarda propriamente il video vorrei chiederle se ha mai avuto problemi ,con le aniline, di stabilità alla luce. Anni fa avevo usato delle aniline e nel corso del tempo avevano cambiato colore. Ricordo che un blu era diventato un marrone grigiastro e un colore noce ai grassi sciolto nella cera d'api da usare come stucco aveva creato un alone rosso intorno ai buchi dei tarli. Visto che lei colora la gommalacca con questi coloranti ha notato qualche variazione di colore?
Aspettando una sua cortese risposta le auguro buon 1 Maggio.
Diego
So bene che le aniline sono meno stabili rispetto ad es. Al mordente e che con il tempo e la luce possono schiarire un po'.
Ma che addirittura cambiano colore non l'avevo mai sentito!
Forse non erano aniline di qualità, non so...
@@Restaura_con_Gianni
Grazie per la risposta.
Alcune aniline sono della stessa marca che lei usa in altri video.
Non avendo avuto un'esperienza positiva fino ad ora non le ho più usate e ho sempre preferito colorare la gommalacca con pigmenti in sospensione o resine tipo il sangue di drago. Guardando uno dei suoi video dove usa le aniline e gommalacca mi ha convinto a riprovare su dei campioni di legno che ho esposto alla luce diretta del sole e altri no.
Vedremo se fra un po' di tempo noterò dei cambiamenti.
Buone cose
Diego
Domanda cos'è la colla di coniglio?
una colla fatta facendo bollire le pelli dei conigli, finchè non si disfano completamente.
Si usa come legante per fare le gessature prima delle dorature a foglia, o per fare gli stucchi
@@Restaura_con_Gianni grazie mille 💪😉
Gianni non ho mai trovato un video dove parli di come trattare un interno di una credenza in legno vivo (la mia è di alberaccio) te ne sarei grato..
Parecchio tempo fa, circa un anno, ho fatto un video in cui mi occupavo degli interni di un comodino, foderandolo con carta di Varese, ma senza sporcare di colla il mobile.
La credenza che sto restaurando e pubblicando i primi video, subirà un trattamento molto diverso ma quello sarà uno degli ultimi video e sarà pibblico fra più di un anno...
Ciao ti seguo spesso ma quella delle lampade e lo stucco fluorescente non la conosco . A quando un video ?😊
si, dovrei farlo e lo farò!
Per ora c'è solo qualcuno che "gioca" con queste lampade:
ua-cam.com/video/x3NRHy444As/v-deo.html
Buongiorno, lei dice che ossidi è terre sono la stessa cosa. Non è corretto. Gli ossidi si sciolgono e restano trasparenti. Le terre no.
Si, forse potevo essere più preciso, comunque, nel caso degli stucchi, la maggior diffrrenza è che la terra d'ombra è un colorante più potente e ne basta una quantità minore. Ma al di là di questo, il risultato finale è pressoché indistinguibile.
Lo stucco perfetto colla di coniglio gesso di bologna e terre x colorarlo si carteggia bene e con il tempo si indurisce ancor di più
Si, va benissimo anche quello e infatti in tempi non troppo lunghi ci farò su un video. Ma questo è più facile da fare e più comodo da conservare...
Altro video interessante, vedo che ci riforniamo dallo stesso sito tra l'altro ;)
Grazie!
Quando l'interesse per l'antiquariato sfiorava la mania, di centri in cui rifornirsi ce n'erano in ogni città.
Oramai Antichità Belsito è un'eccellenza a livello nazionale e in po' tutti ci riforniamo lì...
Maestro da quando ha fatto questo video uso solo il suo stucco segreto. Mai più colla animale.
Ma nn si ritira?
si, ma non molto
grazie sono a metà video . buon 1 maggio
Buon primo maggio a te Antonio! 😄