Piero Boitani, Introduzione alla tragedia

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  • Опубліковано 2 гру 2024

КОМЕНТАРІ • 8

  • @giovannibuffa7858
    @giovannibuffa7858 2 роки тому +3

    Un maestro e un oratore d'eccezione. Bravo

  • @paoloanderlini8740
    @paoloanderlini8740 3 роки тому +7

    Dopo 5' di ascolto, sono già incantato. Bravissimo!

  • @gcrdnc
    @gcrdnc Рік тому +1

    Dotto e sublime

  • @sesqui1rosso
    @sesqui1rosso Рік тому

    Grazie.

  • @eugeniabrutto561
    @eugeniabrutto561 Рік тому +7

    Amante del mondo greco...amante della tragedia greca ....in ingua...inviterei tutti a leggere il passo di Lucrezio sul sacrificio di Ifigenia...per chi conosce il latino è un capolavoro

  • @massimocapacciola3523
    @massimocapacciola3523 9 місяців тому +1

    Tuttuo questo andra perduto per cecità e ignavia dei politici e sociologi che preferiscono una scuola del disimpegno e del divertimento!

  • @pisnell
    @pisnell Рік тому +3

    AMLETO, IV, 1
    A quali usi ignobili possiamo servire, Orazio! E non potremmo forse seguire con
    la fantasia la nobile polvere di Alessandro, fino a vederla usata per tappare un
    barile?
    ORAZIO
    Sarebbe troppa fantasia, monsignore.
    AMLETO
    No, perché? Anzi, sarebbe accompagnarlo fin lì con moderazione, e guidati dalla
    verosimiglianza. Alessandro morì, Alessandro fu seppellito, Alessandro tornò
    polvere, la polvere è terra, con la terra si fa la calcina, e perché con quella
    calcina in cui lui si mutò non potrebbero aver tappato un barile di birra?
    L’onnipotente Cesare, defunto e convertito
    in calce, tappa un buco per tener fuori il vento.
    Ahi, la terra che il mondo universo ha atterrito
    rattoppa un muro ed argina gli sbuffi del maltempo.
    Ma zitti, zitti adesso! Arriva il re,
    la regina, la corte!

  • @federicomorolli8356
    @federicomorolli8356 Рік тому +1

    Sì, però la conoscenza biblica non mi sembra un gran chè:
    Genesi, nel peccato di Adamo ed Eva, non parla di mela ma di frutto. Casomai è il Cantico dei cantici che usa dei nomi di frutti.
    La conoscenza del bene e del male è fare se stessi decisori di cosa è bene e cosa è male.
    Non è che Adamo nel paradiso terrestre non sapesse far niente. È che non aveva bisogno di lavorare: poteva mangiare senza bisogno di lavorare.