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ho sempre pensato che il pescatore in realtà era " l'assassino" da vecchio che si ritrova da solo a pescare e quel solco lungo il viso ( forse una ruga) che rappresenta il la vecchiaia , di quel vecchio che in fondo era solo un ragazzino , il chiedere il vino e il pane era quello che lui veramente ha fatto, rubava dicendo che era un assassino per farsi consegnare prima la merce (quale assassino sventaglia ai 4 venti che ha appena ucciso) , ha rubato per dar da mangiare e da bere a un vecchio. Forse è una mia interpretazione data dal tono allegro della canzone ma non saprei , l'ho sempre vista un po cosi come un qualcosa che dati i toni della canzone non fosse un testo di cronaca nera ma di una sorta di robin hood , o comunque un ragazzo che rubava per necessità e ingiustamente ricercato e inseguito
Per me ha avuto una valenza particolare "Il testamento di Tito". Decisamente meno nazionalpopolare ma moooolto interessante. Spero in una tua analisi, presto o tardi, Wesa ;)
Una terza interpretazione può essere che il pescatore, vecchio, stesse già morendo naturalmente (ultimo sole già all'inizio) e ha deciso di andarsene con quest'ultimo gesto di ribellione, di perdono. Perciò all'arrivo dei gendarmi il pescatore è morto di morte naturale, sorridente per l'ultima buona azione della sua vita
Questa è un'interpretazione molto coerente con la poetica di De André. Infatti spesso è come la morte viene raggiunta a dare la lettura di una sua canzone: il tizio che muore per amore ne "La Ballata dell'Amore", Marinella (la cui morte prematura le permette di sbocciare e appassire come una rosa, metafora della bellezza più pura), in contrasto con Piero (che muore da solo e al freddo perché ucciso dalla guerra). Quindi ha parecchio senso, però a me piace comunque di più quella per cui il pescatore sorride sornione ai gendarmi.
condivido questa interpretazione: è una narrazione simbolica e quindi "l'ultimo sole" è proprio l'ultimo del pescatore. Il Pescatore non giudica (non giudicate e non sarete giudicati)ma soddisfa il bisogno primario dell'assassino (che ha occhi grandi da bambino e occhi pieni di paura...una descrizione che vuole rendercelo un assassino "buono"...). Se il pescatore tace secondo me è perchè ha chiuso gli occhi al giudizio terreno.Si è assopito(o morto nel gesto cristiano che redime nel giorno della resurrezione e quindi addormentato) ma forse no...è solo un fiancheggiatore anarchico un pescatore e basta
Il ragazzo non si identifica quando dice d'essere un assassino, e non è una minaccia. É una confessione. La confessione che viene prima del pane e del vino, prima della comunione. E gli occhi grandi da bambino che non riuscivo ad associarli all'assassino... Ho capito dopo averci pensato una notte... È l'incoscienza, la non consapevolezza. Per questo può essere perdonato. É per quegli occhi. Il ragazzo è rimasto a quell'aprile, non è cresciuto, non ha avuto modo di diventare adulto. E non sono d'accordo sul fatto che il pescatore sia centrato sulla sua condotta, il senso del messaggio cristiano, del rito della comunione, il senso stesso della croce, è l'altro, l'amore per l'altro. Fu il calore di un momento e si spera che l'aver sperimentato forse per la prima volta amore vero possa cambiare la strada del ragazzo. Se il ragazzo si è confessato, si è aperto e ha ricevuto il calore dell'accoglienza del pescatore, é conseguente che il pescatore non parli. Non è un giudice ma un confessore e il confessore non parla.
Sono d'accordo sull'anima più Cristiana che politica del testo, anche se la genialità di De Andrè lascia spazio anche ad altre interpretazioni. Immenso Fabrizio.
Il discorso della canzone nazional-popolare in contrasto con il contenuto molto particolare e complicato, è facilmente applicabile anche a "bocca di rosa", sempre di De Andrè. Spesso fa quasi ridere sentir cantare a grande voce "bocca di rosa" da coloro che nella canzone sono proprio ferocemente criticati. Evidentemente la musicalità così leggera e divertita a volte lascia in secondo piano il testo, ed è un grosso errore. Grazie mille per questo video, come sempre.
Sono d' accordo, e in questo senso anche Caparezza ha questo "problema". Canzoni come "vieni a ballare in Puglia" utilizzate per ballare e divertirsi, cosí come "fuori dal tunnel", quando il significato è esattamente l' opposto.
A me vengono in mente SAMARCANDA o alcune tra le canzoni popolari siciliane che sono, a mio parere, delle ballate dai temi decisi ma estremamente amari... È compito del lettore comprenderne bene il testo!
Sarebbe interessante capire se è solo questione di musicalità o se proprio il testo non viene compreso, ma letto solo come una sequenzialità incoerente di parole. Perché ormai non so bene quando distinguere il testo che viene messo in secondo piano per la bellezza della musica e quando semplicemente non viene capito il significato
Per citare una nota pagina Facebook: C'E' CHI LE BANCHE LE SALVA PER NOIA, CHI PERCHE' FIGLIA DEL DIRETTORE. GIGGINO DI MAIO NE' L'UNO NE' L'ALTRO LUI LO FACEVA PER PASSIONE.
Questa canzone è stata una delle prime canzoni di De Andrè che ho ascoltato da piccolo. Ero un bambino, Il pescatore faceva parte di una raccolta di brani di De Andrè che mio padre teneva in macchina e che ascoltavamo spesso quando eravamo in viaggio. Fin da quando son riuscito un po' a comrenderne il significato ho ritenuto come unica l'analisi del pescatore che comprende e offre aiuto all'assassino, e che non si schiera dalla parte della legge e del potere ipocrita e repressivo. Adesso ho quasi 40 anni..ne è passata di acqua sotto i ponti, e senza dubbio ho molti più strumenti cognitivi e intellettuali per poter dare a questa meravigliosa canzone altri significati, altre interpretazioni. Ma, nonostante il tempo, l'istruzione, le esperienze della vita, il significato che so dare a queste parole è ancora quello di allora. E probabilmente è quello che sempre avrà, per me. Grazie per questo video.
L'assassino ha "due occhi grandi da bambino, due occhi enormi di paura". Da l'idea di qualcuno che ha commesso un delitto per disperazione, sembra già pentito per quello che ha fatto. Faccio fatica ad immaginarmelo come un efferato assassino.
Innanzitutto complimenti per il video, rilassante ma allo stesso tempo stimolante. Proprio per questa ultima caratteristica volevo esporre una mia interpretazione legata al verso "è giá il rimpianto di un Aprile giocato all'ombra di un cortile" che si distacca leggermente da quella che hai espresso: io ritengo che l'assassino non rimpianga di aver vissuto una vita da "bambino" che l'ha condotto all'esclusione dalla società, ma che lui rimpianga proprio quell'Aprile, quel momento della sua vita in cui bambino e spensierato giocava all'ombra del cortile, in contrapposizione al suo presente in cui è costretto alla fuga dopo un assassinio, alla vita complessa e adulta portata agli estremi dall'aver commesso il crimine. Detto questo rinnovo i complimenti e attendo un prossimo video.
Non riesco a fare mia la versione del pescatore assassinato. Fosse così la canzone non avrebbe avuto la stessa frase ad aprirla e concluderla . Riesco più a vedere il pescatore ,che torna al suo stato iniziale (e si fa i fatti suoi) dopo che l'assassino ha incrociato per qualche istante il suo cammino e gli ha dato modo di espletare la carità cristiana insita in lui. Carità che abbiamo perso un po' tutti, e che di sicuro non appartiene a quello scellerato del ministro ,che continua a percularci e sviare la nostra attenzione dallo scempio che sta compiendo. Grazie per questo video, grazie per il tuo canale tutto ,grazie d'esistere perché rendi meno noioso questo mondo ignorante e non pensante.
Bella interpretazione, bravo! Sono d'accordo su tutto tranne su un paio di cose: A) il voler per forza dare un taglio politico all'omicidio commesso dall'assassino. L'assassino potrebbe aver avuto un pentimento in merito al suo delitto innescato dal comportamento "cristiano" del pescatore e supportato dal ricordo di fanciullezza che richiama la serenità e l'assenza di senso di colpa che hanno i bambini nell'età in cui si gioca tranquilli in cortile. Un rivoluzionario che ha commesso un omicidio politico difficilmente a mio parere prova pentimento per il fatto compiuto B) il fatto che l'assassino possa aver ucciso il pescatore: cozza con il fatto che i gendarmi si fermino a chiedergli delle informazioni. C) il sorriso può essere una ruga o una cicatrice che gli danno questa espressione. Il pescatore non sta sorridendo. " Ultimo sole" comunque richiama sia l'età del pescatore che l'orario in cui avviene il fatto quindi il solco a mio avviso è una ruga. Se invece, come è comunque possibile fare anche se io non sono d'accordo, vogliamo dare un taglio politico alla canzone la cicatrice diventa verosimile in quanto il pescatore in gioventù potrebbe essere a sua volta stato un rivoluzionario ed essersi procurato la ferita in uno scontro. Bravo comunque. Amo questa canzone del Poeta (come praticamente tutte le sue canzoni). Lo ascolto da più di 30 anni (anche se ne ho "solo" 35😁).
“E chiesero al vecchio se li vicino fosse passato un assassino” . L’ interpretazione per la quale il vecchio giaccia morto, davanti a queste parole crolla fragorosamente. Che fanno i gendarmi parlano con un morto? Beh certo nelle barzellette sui carabinieri sarebbe un cliché tipico. A mio avviso il pescatore in pieno giorno incontra l’assassino, e sul far del tramonto i gendarmi. Il suo sorriso sornione scaturisce, non solo dall’ aver gabbato i gendarmi, ma anche nell’ aver concesso al fuggitivo un bel vantaggio temporale.
Bellissimo video, sempre bello sentir parlare e analizzare i testi De André. Sono d'accordo con te sul fatto che il pescatore non venga ucciso ma faccia lo gnorri, io l'ho letta sempre così, ma effettivamente potrebbe starci anche la seconda lettura! Io per esempio l'assassino de "Il Pescatore" l'ho sempre visto e vissuto un po' come "l'amico" di Geordie. Tutti e due sono giovani, esclusi dalla società. Geordie ruba per fame, ma è un ragazzo tranquillo ("Geordie non rubò mai neppure per me, un frutto un fiore raro") ha infranto la legge per necessità e anche se nell'assassino de "Il Pescatore" non venga descritto il movente del delitto ho sempre immaginato che sia stato per un motivo analogo. Il vecchio intuisce il suo animo buono e lo protegge.
Salvini: "mo condivido la canzone di De André" Consigliere: "ma ministro... La canzone di De André... Non andiamo in contraddizione?" Salvini: "chissene tanto so tutti analfabeti il testo non lo capisce nessuno" Consigliere:"AHAHAHAHAHA" Salvini: "AHAHAHAHAHAHAHAHA"
Lo so che non fai quasi niente se te lo chiedono, ma tu non ti decidi a farlo ahahah quindi io ci provo...mi piacerebbe tantissimo sentire una tua analisi del testo del brano "un chimico" di de andré, io già amo le parole di quella canzone e sono convinta che con un tuo commento le amerei anche di più! Complimenti per tutto, un bacione!
Personalmente penso che De Andrè abbia volutamente lasciato ambiguo il significato. È stato spesso oggetto di censure (es. Città vecchia o bocca di rosa) e questo secondo me era il suo modo di esprimere i suoi pensieri in musica e poesia. Anche il ritmo quasi allegro e gioioso é in antitesi con l'immagine forte che rimanda il testo, quasi a coprirne il significato. In ogni caso, in uno dei libri che ho letto su de Andrè, sotto il testo de "il pescatore" dice questo: "Genova è anche gli amici vivi che da lontano ti vedono crescere e invecchiare,per esempio i "pescuèi" che, proprio come ne Il pescatore, hanno la faccia solcata da rughe che sembrano sorrisi, e qualsiasi cosa tu gli confidi, l'hanno già saputa dal mare" ;) Ciao, grazie per questa analisi.
Il fatto che noi non sappiamo se il Pescatore sia morto o meno, é lo stesso dubbio che ci assale quando facciamo del bene, in qualche modo la caritá é una scommessa. Ma il pescatore pur conoscendo la minaccia che l'assassino rappresenta, sceglie di rischiarsela poiché evidentemente commoso dalla passione del ragazzo e agendo secondo un ideale di caritá. Il pescatore ragiona in termini di singolaritá: fa parte degli assassini ma potrebbe pentirsi, potrebbe essere stato spinto a farlo, la sua vita vale di piú di quanto non credano i gendarmi. Al contrario il Ministro Salvini, se vogliamo, sceglie di ragionare in termini generali: a causa di qualcuno porti aperti per nessuno.
Bella osservazione. Anche secondo me l'ambiguità sottolinea le possibilità che la scelta del pescatore gli offre: noi non sappiamo cosa sia successo e in un certo senso non serve neanche dirlo, la scelta del pescatore di aiutare un criminale e il rischio che corre bastano di per sé, e già il fatto di essere in quella posizione, che il pescatore abbia fatto quella scelta, sottolinea il fatto che il pescatore corre il rischio di venire ucciso, ma sceglie di fidarsi... È molto più bello se poi non si capisce se il pescatore abbia fatto bene a fidarsi o se sia stato ucciso dall'assassino, questo rende il testo più interessante
Sono tutte belle parole, ma siamo sinceri, voi lo accogliereste un assassino in casa? Io personalmente no. Io non accoglierei nemmeno un estraneo qualunque in casa, figuriamoci un assassino. Al massimo gli lancerei il pane dalla finestra. In più se passano i "gendarmi" (o i poliziotti), io gli dico "si, è andato di là", perché in caso contrario commetterei un intralcio alla giustizia. Sono d'accordo con la carità, ma dev'essere mirata. Onestamente io non aiuterei qualcuno che rappresenta un pericolo per la società e per altre persone.
@@Letteralmente_Io qui non parliamo della nostra opinione ma del messaggio della canzone. Io non so cosa avrei fatto se fossi stato nel pescatore (probabilmente non avrei agito come lui), ma non è questo il punto. L'ha scritta De Andrè la canzone non l'ho mica scritta io oh, e comunque è solo una storia, il protagonista è il pescatore, non de Andrè. Anche se l'idea di fondo è quella della visione del mondo dell'autore non so se lo stesso De Andrè avrebbe agito in quel modo messo in quella determinata situazione... Ma il messaggio (anche non letterale) della canzone rimane e la canzone a livello di scrittura e di temi affrontati rimane validissima a mio modesto parere
@@Letteralmente_Io non è in una casa ma su una spiaggia, cosa importante perché pubblica. La differenza è che ti sembra normale che un poliziotto (se rendiamo attiale) vada da un vecchio pescatore a chiedere se fosse passato un assassino...quindi in base a quale logica una persona puoi dichiarare un'assassino se non puoi avere nessuna prova? E se fosse morto invece sarebbe stato ancora più grave perché potrebbe essere anche tipo un'ennesima barzelletta...conoscendo il cantautore (attraverso le sue canzoni) non sembra avere un buon rapporto con i Gendarmi...ma anche questa è ancora un altra interpretazione (scritta al momento) e il De André forse proprio questo voleva esprimere un po' come le varie interpretazioni dei testi sacri...
secondo me tutti possono sentire de André tramite il minimalismo delle strumentali e dello stile di faber, ma in pochissimo possono apprezzarlo veramente
Anche secondo me il pescatore fa lo gnorri. Bellissimo video, mi piace questa opposizione di classe Wesa, grazie. Comico il fatto che Salvini l'uniforme la indossi spesso come strumento politico...per fortuna ancora non imbraccia le armi, penso preferisca i pennacchi!
L’immagine del pescatore col solco lungo il viso mi ha sempre dato l ‘idea di un uomo scavato dal tempo e dalla vita, che mantiene la serenità di una esistenza semplice. ( gli occhi dischiusi il vecchio al giorno non si guardò neppure intorno ma versò il vino spezzo’ il pane per chi diceva, ho sete, ho fame). Grazie Wesa per la bella analisi del testo
Anch’io ho sempre pensato che il pescatore facesse lo gnorri e il solco lungo il viso l’ho immaginato come una ruga profonda, di quelle che hanno le persone con la pelle bruciata dal sole e dalla salsedine. Questi video sull’analisi del testo di canzoni di De Andrè sono meravigliosi... su quello de “La guerra di Piero” mi sono commossa e questo non è da meno
UA-cam mi carica il video di Wesa in automatico. Non ho tempo per ascoltarlo, sto uscendo, devo fare cose...parte la voce di Wesa e...niente, il mondo può aspettare!
Vedo questo video solo ora, purtroppo. Davvero una bellissima analisi. Ci si sofferma sempre troppo sulla musica, a volte leggera e scanzonata, e troppo poco sulle parole. Questo testo è pura poesia e, per quanto non ami i vari riferimenti cristologici, so che fanno parte della persona dell'autore e mi vanno bene; rendono il tutto ancora più vero. Sulla parte politica non possiamo essere certi al 100% che lui si riferisse a quelle determinate persone ma sicuramente il suo lato anarchico prevalicava (e prevalica tuttora) qualsiasi fraintendimento di sorta sull'intero testo. Per quanto riguarda Salvini, beh, tutto ciò è ironico e straniante. Non so se fa (sor)ridere o piangere; sta di fatto che l'ha fatto. Chissà se consapevolmente o meno. Mah...Viviamo nel mondo all'incontrario dopotutto. Ora mi aspetto qualsiasi cosa
Sono sempre stata del tuo stesso avviso riguardo il finale della canzone, ma mi hai fatto venire in mente una nuova interpretazione. Se si guarda l'assassino come una figura cristologica, si potrebbe forse pensare che a ucciderlo siano state appunto le guardie armate perché il pescatore non ha voluto collaborare con loro. D'altronde il riferimento alle armi significa dire chiaramente che anche le forze dell'ordine sono composte da assassini. Vorrei inoltre dire che gli occhi pieni di paura secondo me non indicano solo la paura di scappare, ma sono anche la "motivazione" dell'assassino. Così come è la paura che spinge un soldato a uccidere Piero.
bellissima si, ma comprensibile....mi intrigherebbe molto di più canzone della bambina portoghese che mi manda in pappa il cervello e non riesco a tirarne fuori il senso
a me ha sempre suscitato la sensazione opposta, ed è il fatto che solo alla fine si ripeta due volte il ritornello che me lo fa intuire, come se il pescatore di "sorrisi" ne avesse due; inoltre il cortile alla cui ombra l'assassino si è giocato l'aprile è probabilmente il cortile del carcere da cui fugge. Inoltre, perchè il momento di calore che aveva ricevuto sarebbe dovuto diventare una memoria dolorosa? io credo perchè ha a malincuore ucciso il vecchio preoccupato che possa indicare la strada ai gendarmi. Inoltre Il pescatore non credo che giudichi l'assassino, questo lo avrebbe in qualche modo messo in una posizione di superiorità, invece il pescatore condivide il pane e il vino, si mette al suo stesso livello, e non si schiera con lui, probabilmente avrebbe fatto lo stesso coi gendarmi se avessero avuto fame e sete.
Secondo me proprio no...a chi arriva con la sete e con la fame il pescatore non ci pensa due volte a dare vino e pane ma a chi arriva con le armi non ci pensa due volte(La ripetizione convinta della frase finale) a rimanere indifferente non fornendo alcuna informazione. Il calore di un momento è un attimo di gentilezza che scalda il cuore,il dolore della memoria è una sorta di pentimento degli atti compiuti nella sua vita. Il cortile è sicuro riferimento al carcere in cui era.
La memoria è dolore perché, come diceva anche Wesa, l'assassino ha dovuto rinunciare a qualcosa per "continuare a giocare", e l'umanità del pescatore gli ha ricordato precisamente cosa.
Complimenti davvero per l'analisi del testo di questa splendida canzone. Per tanto tempo ho interpretato la canzone come un esempio di carità, solidarietà e fratellanza universale, rivolta a chi ha commesso un crimine grave ma magari lo ha fatto perché costretto dalle difficoltà di una vita\sistema ingiusto oppure per ideali politici (l'anarchico). Poi un mio amico, qualche anno fa, mi disse che lui pensava che l'assassino avesse ucciso anche il pescatore, idea a cui la canzone non mi aveva mai portato. Affascinante anche questa. Ma continuo a credere semplicemente che il vecchio si sia riaddormentato al tramonto quando arrivano i gendarmi a chiedergli informazioni sull'assassinio.
Ti ho scoperto da poco, è un sollievo che in Italia ci siano ancora miei coeatani in grado di pensare e ragionare, in più sei pure molto bravo ad esprimerti. Complimenti.
Io ho sempre ritenuto che non solo il pescatore dell'ultima strofa, ma anche quello della prima, fosse morto. L' ombra dell'ultimo sole è un modo struggente per descrivere la morte (soprattutto se guardiamo ad altri testi come "Ave Maria" "il sogno di Maria" "le stagioni del tuo amore" "un Blasfemo" e in "Geordie",dove ancora più significativamente "cadrà l'inverno anche sopra il suo viso" è totalmente assente nel testo originale, nei quali le stagioni meteorologiche, e quindi il sole, sono metafore della vita umana). Questo pescatore, altro riferimento a Cristo e al pescatore di uomini, ormai morto, conserva una specie di sorriso legato alla sua vita felice. Quando arriva l'assassino, il pescatore ritorna per un attimo a compiere l'ultima buona azione: per dare da bere e da mangiare ad un affamato; fatto ciò può finalmente tornare al suo sonno, questa volta senza più svegliarsi (con quel sorriso che nel finale viene ripetuto due volte, come a voler aggiungere al sorriso della prima strofa anche quello che che gli nasce per aver aiutato l'assassino). Questo è la mia idea riguardo alla lettura ambigua del pescatore addormentato. Per il resto mi ha sempre colpito la come De André rendesse umano l' assassino descrivendone gli occhi (quasi come fossero specchio dell'anima di un assassino che ha paura anche quando si finge minaccioso) e riportandone le parole sotto forma di discorso diretto per farci sentire la sua viva voce (a differenza di quanto avviene con i gendarmi, sui quali non abbiamo alcun elemento che descriva la loro persona e la loro domanda è posta in maniera indiretta). Se poi consideriamo le stagioni ed il sole come metafora di eventi umani (come io ritengo) l'Aprile non è altro che la gioventù, una primavera incipiente, che fa il paio con gli occhi di bambino di chi ha vissuto la sua vita fino a quel momento "all'ombra di un cortile". Questo verso richiama da vicinissimo "l'ombra dell'ultimo sole": solitamente si sta all'ombra di qualcosa che ripari dal sole, ma né un cortile, né ovviamente il sole stesso, proiettano alcuna ombra. In entrambi i casi si tratta di una sorta di ossimoro che ha a come elemento centrale l'ombra: qual è la differenza? La differenza, opinione personale, è che il cortile è una sorta di prigione dorata; il cortile secondo la Treccani è "Porzione di area scoperta compresa tra i corpi di fabbrica di un edificio e destinata a dare aria e luce agli ambienti interni..." . Nel cortile, in sostanza, arriva la luce del sole, ma questa è imprigionata dai fabbricati che circondano il cortile. Se il sole è vita, l'assassino ha vissuto una vita in prigione limitato da quel cortile mentre il pescatore ha davanti a sé l'infinita libertà del mare. Ora che il ragazzo che giocava nel cortile si è trasformato in un assassino non può più vivere nella società del cortile, è costretto a fuggire con ancora una lunga vita da vivere "davanti agli occhi ancora il sole", ormai libero dalle costrizioni della società "via di nuovo verso il vento", verso quel vento che non si può sentire in un cortile. Il rimpianto dell'assassino è il rimpianto di chi quel cortile non voleva abbandonarlo di chi non esce dalla società per una sua scelta precisa, ma vi è portato dagli eventi, da quell'avventura che l'ha trascinato fino a compiere un omicidio.
Se mi si consente, de André, in una sua famosissima citazione, parla dei "pescuèi, che, proprio come nel pescatore, hanno la faccia solcata da rughe che sembrano sorrisi e, qualunque cosa tu gli confidi, l'hanno già saputa dal mare". Di conseguenza sarei più propenso alla prima interpretazione, che risulta anche più coerente con la poetica del cantautore e dove appare più forte la contrapposizione concettuale rispetto all'istituzione e alla legge. Inoltre, il pescatore non è che sia solo empatico, lui quella storia già l'ha sentita, come tante altre, storie raccontategli dal mare stesso. Quindi sì, il pescatore inquadra il fuggitivo e capisce che alle sue spalle la memoria è dolore.
Questa è la canzone della mia infanzia, da bambino la adoravo (e ovviamente la adoro tutt'ora). Io l'ho sempre letta in modo ancora più semplice: per me l'autore dice semplicemente che esistono comportamenti, sentimenti, desideri che non sono mediati dalla cultura, ma che ci appartengono in modo globale e quasi automatico in quanto esseri umani. La risposta del vecchio all'assassino è automatica, può anche non essere letta come un gesto "politico", ma semplicemente come qualcosa che appartiene all'umanità, una cosa come ad esempio il senso di ospitalità (universale, pur senza essere "dovuto"), o anche alla compassione (non nel senso cattolico, ma proprio nel senso di sentire quello che sente un altro essere umano). Tra l'altro ho sempre associato questa canzone ad un'altra sua ("se ti tagliassero a pezzetti"), anche se è diversissima e molto più esplicitamente politica, dove si dice che c'è una cosa (addirittura un'ideale politico, quindi qualcosa di articolato e propriamente culturale, non una semplice richiesta di aiuto cui istintivamente si può rispondere) che però di nuovo è una necessità umana. Anche se distruggono l'anarchia, anche se ce la fanno dimenticare, quella tornerà fuori perché è una nostra necessità umana. "Signora libertà, signorina anarchia", nella versione non edulcorata, è uno dei suoi versi più belli. Ma sto divagando... :p Grazie, bel video.
Bella Wesaaaah! Che tempismo, sono giusto ora arrivato a casa Edit: dunque, io ho sempre pensato che il pescatore sia stato ucciso a causa di quel "e la memoria è GIÀ dolore" come se avesse appena fatto qualcosa, che avrà pensato sul momento necessaria, di cui però subito si pente, e nella strofa successiva associa il gesto appena compiuto a quello che l'ha reso un assassino. Riguardo al secondo "solco lungo il viso" penso naturalmente anch'io che fosse semplicemente il vecchio che, sereno per aver fatto il suo dovere, può morire in pace. Poi si, la canzone è volutamente ambigua e ogni visione è buona :)
Salvini lo fa apposta per far parlare di sé, sa benissimo che faranno girare gli screenshot del suo post deridendolo, così come quando posta il pane con la Nutella dopo un terremoto. E funziona alla grande, è geniale, perché è davvero inevitabile che se ne parli. Per quanto riguarda l'interpretazione della canzone, prima di rifletterci su più attentamente avevo sempre dato per scontato che il pescatore fosse stato ucciso, è la prima immagine che ti salta alla mente quando ascolti il pezzo. Però quando poi c'ho riflettuto, ho cominciato a pensare che non fosse poi così scontato. E in effetti, quando ho visto il titolo ho subito pensato "chissà quale delle due interpretazioni prediligerà?!" E beh, l'analisi è impeccabile! Complimenti, davvero un bel video!
Carissimo, io il pescatore l'ho sempre immaginato morto, alla fine. Non nego però, dopo aver assistito ad un'analisi tanto sagace e coerente, di aver cambiato idea su questo fatto.
Quello che a me piace di De Andrè è il fatto che quasi tutti i suoi testi sono perfettamente capibili, non fa troppi giri di parole, le metafore sono spiegabili, non ha quasi nulla di ermetico, canzoni come; il pescatore, bocca di rosa,la ballata dell'amore ceco, la guerra di Piero e che so... la città vecchia sono comprensibili da chiunque, quindi anche da Salvini, un conto è apprezzare un testo un'altro è condividerne il contenuto, mi permetto di dire che nemmeno lo stesso De Andrè nella vita reale sarebbe stato così sicuro di dare da bere e da mangiare ad un assasino, ricordo una sua intervista in cui disse all'intervistatore e quindi rivolgendosi al suo pubblico " potete ascoltare le mie canzoni ai concerti ma fuori di qui buttate via tutto perché non è vero niente è tutto falso" rimasi molto colpito da questo suo essere così franco e schietto dandomi la conferma (anche se non ce ne sarebbe stato il bisogno) della sua grandezza...
bella analisi, una che avevo letto diceva che alla fine questa canzone era una metafora dell'eucarestia: sia per il pescatore sia per l'aprile e sia per il discorso di spezzare il pane e versare il vino...
Ciao Wesa, video bellissimo! Hai toccato un punto fantastico nel finale, ovvero la comunicazione politica che gioca sulla contraddizione, nel tentativo ultimo di inglobare tutto, di fagocitare qualsiasi riferimento culturale e popolare. Un Mostro orribile per me e per chi ha una mente rigorosa e logica che vede nella contraddizione UN PROBLEMA, anche aporetico. Invece NO, per questi personaggi la contraddizione è un gioioso pantagruelico fagocitamento del Tutto. Orrore.
Il solco lungo il viso come una specie di sorriso caratterizza la saggezza acquisita dal pescatore nella sua lunga vita in cui ha ascoltato le storie degli altri senza giudicarle ma accogliendole nella sua " larga" umanita'
quando sento te parlare delle tue idee capisco quanto sono stupido semplice ed ignorante... bellissimo video, mi ha commosso anche se lo ho dovuto guardare a 2x per il poco tempo a mia disposizione.
Io ho sempre pensato che l'assassino abbia ucciso il pescatore. Anche se dice che l'assassino ha due occhi da bambino, non è detto che sia in grado di avere un'anima. Ho sempre pensato che dopo aver preso il pane, sia scappato. E per far sì che il pescatore non fosse in grado di dare risposte ai gendarmi, lo abbia ucciso. Non sono mai riuscita a vederla diversamente. De André è fantastico perché non racconta fiabe, ma verità. Solo nelle fiabe, uno che ti dice sono un assassino, dammi da mangiare perché sto scappando poi ti lascerebbe in vita. Comunque sei bravissimo!!
Facciamo un po’ di chiarezza: A mio modo di vedere sebbene i testi Messi in musica da de andrè non sono mai banali, a volte si tenta di dare necessariamente un significato più profondo ad un testo semplice. Ciò che accade con questa canzone secondo me, che narra di un pescatore che al tramonto (all’ombra dell’ultimo sole) si trovava in spiaggia ed incontra una persona che gli chiede da mangiare, gli chiede di far presto perché è in fuga e non può perdere tempo. Il pescatore, non si interrroga sul perché e gli da pane e vino, leggendo (dall’alto della sua saggezza) negli occhi del ragazzo non un animo cattivo., ma una persona che merita un altra opportunità. Nota è l’attenzione di Faber verso gli ultimi, verso i bisognosi. Tant’è che rimane impassibile agli occhi dei gendarmi che gli chiedevano informazioni sul fuggitivo. In qualche concerto , secondo me forzando un po’, il figlio Cristiano ha accostato la figura del pescatore a Gesù. Il senso più profondo di questa canzone potrebbe essere che non bisogna ergersi a giudici ma avere un atteggiamento diverso, guardare gli altri con maggiore empatia.
Onestamente non avevo mai pensato all'interpretazione anarchica. Molto interessante, grazie! Io ho sempre visto l'omicidio, con la prima e l'ultima strofa identiche, ma con significati diametralmente diversi. ...anche se ho sempre fatto fatica a figurarmi il taglio, ma è la figura poetica che conta. Questo perché i personaggi di de andré sono profondamente umani, emotivi, agiscono d'impulso e irrazionalmente, ma sono sempre molto netti nel loro ruolo: il soldato sparerà, il giudice sentenzierà, il bombarolo farà esplodere robe, il ladro ruberà, la prostituta si prostituirà, il cliente che cerca amore si innamorerà, l'assassino ucciderà, il pescatore sereno resta sereno anche nella morte. Anche se l'azione è illogica, l'emotività della situazione lo porterà a seguire la sua natura, e le azioni sono guidate più dall'emozione del momento che dalla logica: un soldato esita er l'emotività mentre l'altro spara perché spaventato, la ninfomane andrà a letto anche coi sposati anche se questo implica il linciaggio, il giudice sarà severo perché la vuol far pagare a tutto il mondo che lo derideva, ecc.
La differenza, ovviamente secondo me, è che il pescatore non può sapere chi ha davanti fino a che l'interlocutore si dichiara apertamente un assassino. Effettivamente è una canzone volutamente scritta in modo "profetico/criptico " ossia che vale per qualsiasi interpretazione e tutte vanno bene addirittura se per assurdo i due si scambiano i ruoli...(un ulteriore ipotesi mentre scrivo questo commento) Un particolare che può sembrare di poco ma, l'assassino si dichiara apertamente al pescatore (in particolare quando chiede il vino forse per in riferimento oltre a quello cristiano, non possiamo fare a meno di pensare "in vino veritas" ) invece i gendarmi quando giungono al pescatore con le armi (stavolta senza i pennacchi e in coppia) e non si fanno problemi a chiedere ad un uomo qualsiasi, che stando alla descrizione se ne stava per i fatti suoi, se fosse passato un assassino. Apparentemente può sembrare normale questa domanda da parte di in agente , ma di normale non ha nulla, in particolare quando chiede ad uno sconosciuto se fosse passato, no una persona magari descrivendolo ma subito parte con il giudizio. Che se pur vero, non puoi tu gendarme chiederlo al primo che passa, diventa una sorta di giustizia arbitraria, sommaria e quindi, alla luce di questa domanda il vecchio pescatore (il solco è, anzi la vedo anche io come una ruga del tempo dove ormai fa capire che è al tramonto) fa appunto come da video "lo gnorri". Un ulteriore particolare è che nella prima strofa è: "all'ombra dell'ultimo sole" e no all'ombra di UN ULTIMO Sole e poi UN pescatore. Nell'ultima strofa invece "MA all'ombra dell'ultimo sole" e poi da UN diventa IL Pescatore... Resta comunque ermeticamente geniale!
Una canzone che rappresenta tantissimo la mia infanzia, mia madre me la cantava sempre. Bellissima analisi, condivido il desiderio di altri di sentirti parlare di altre canzoni di DeAndré.
"uomini e donne di tribunale, se fossi stato al vostro posto ma al vostro posto non ci so stare" E' una tematica che torna spesso in De Andrè il non voler/dover giudicare i "figli, vittime di questo mondo".
Io l'ho sempre letta come la morte del povero pescatore che era stato tanto aperto e generoso. Questo perchè ognuno adatta il pensiero altrui (quando interpretabile come nel caso dei testi di de Andrè) a quello che pensa sia il modo "giusto" di vivere. Probabilmente viste le tendenze politiche di de Andrè hai più ragione tu. Io però ho sempre creduto nella disciplina, anche imposta coercitivamente dall'alto, come la base del buon vivere e mi piace interpretare il testo come la "punizione" di chi ha rivolto la sua generosità verso chi ha sbagliato e non se la merita.
Ciao Wesa, ci ho sperato due giorni nell'uscita di questo video ed è arrivato! :) Bell' analisi, come ogni volta vorrei poter fare un sacco di considerazioni, mi limito alla più significativa! Ho sempre sentito dentro questa poesia il tema del libero arbitrio. Infatti credo che nell'interpretazione secondo la quale il sorriso è la gola tagliata dall'assassino, ci sia un tentativo di ricordarci che non possiamo sottrarci a noi stessi. Perché come il pescatore non può fare a meno di obbedire al suo istinto, che per natura lo porta alla solidarietà (nonostante si trovi davanti ad un omicida), come i gendarmi non possono fare a meno d'inseguire il criminale, come l'assassino non può fare a meno di uccidere il suo benefattore, così anche noi non possiamo far altro che quello per cui siamo nati, anche se questo ci costerà la vita (come il pescatore), anche se questo ci costringerà a fuggire da quel che abbiamo amato (come l'assassino), anche se questo vorrà dire essere uno sbirro ("come Salvini")! :') Ottimo lavoro!! Grazie per questi video!
Era il 2003, terza elementare. Ricordo come fosse oggi la lezione di italiano in cui la maestra ci fece l'analisi del testo di questa canzone. Avevamo poi avuto qualche giorno per studiarla, e tutti insieme la cantammo a scuola. Probabilmente la prima canzone non sigla di qualche cartone animato che ho conosciuto a memoria. Feelings
Io ho sempre pensato alla seconda interpretazione del finale. Complimenti per la profonda e intelligente analisi. Lascerei fuori la politica di oggi. De André è morto da troppo. Chi lo sa cosa penserebbe del mondo di oggi. Magari ci sarebbero grosse sorprese. Solo i cre..ni non cambiano mai idea.
Grazie Wesa per i tuoi contenuti e per avermi fatto riascoltare questa canzone cercando di trarne davvero un significato profondo.Io la penso come te cioè il vecchio assopito secondo me non è morto ma sentendo l'arrivo dei poliziotti finge il sonno con un sorriso perché sa già cosa chiederanno ed essendo una persona buona e sincera evita dormendo le domande dei poliziotti,ma perché fa questo? perché vede in quel ragazzino/assassino gli occhi di un bambino !!! Questa è una mia interpretazione.
Conoscendo la poetica e le idee di De Andrè mi risulta difficile credere che l'assassino abbia ucciso il pescatore, perchè allora la summa della vicenda sarebbe "ecco, se provi pietà per una canaglia alla fine ne paghi le conseguenze" e questo decisamente non è nelle corde di De Andrè. Per qualche tempo ho pensato che da buon anarchico Faber intendesse suggerire che furono i gendarmi ad uccidere il pescatore reo di aver negato un aiuto, il che porterebbe il testo alla morale seguente: un assassino risparmia un povero pescatore mentre le forze dell'ordine lo ammazzano quasi senza motivo. Sono convinto però che quel furbacchione del vecchio pescatore si sia svegliato per aiutare chi ne aveva bisogno e invece abbia finto di dormire con i gendarmi. Chissà...
La memoria è già dolore e già il rimpianto di un Aprile giocato all ombra di un cortile. Secondo me in questa strofa L'assassino ripensa al fatto che si è giocato del tempo in un carcere, io ho sempre pensato che si riferisse all obra di un cortile di un carcere e che è scappato dal carcere inseguito dalle guardie. Il pescatore alla richiesta dell assassino di essere affamato nn si guardò nemmeno intorno ovvero nn ci penso' due volte ma subito gli diede da mangiare ma nn per paura ma per aiutarlo. Poi quando arrivano i gentarmi lui fa lo gnorri ma nn per prenderli in giro ma per aiutare l assassino e qui l immagine iniziale del suo solco lungo il viso come una specie di sorriso acquista un nuovo significato. Mentre quando questo verso viene indicato all inizio della canzone da l immagine della serenità di un pescatore assopito rugoso ma che la sa lunga (saggio) alla fine lo stesso verso sembra indicare un pescatore contento quasi compiaciuto di aver aiutato l assassino e di fare lo gnorri con i gentarmi.
La canzone è apparsa in un epoca nella quale De André era molto influenzato da Brassens e apparve infatti in un 45 giri che conteneva nell'altra faccia, Marcia Nuziale, sempre di Brassens. Il tema del "Pescatore" è tipicamente brassensiano. Il cantautore francese aveva simpatie anarchiche e in molte sue canzoni si schierava contro l'ordine costituito e a favore dei "malviventi". Poi "il solco lungo il viso" è la descrizione del vecchio prima che incontri l'assassino. Non avrei dubbi. Il vecchio disseta e sfama chi ne ha bisogno, senza emettere giudizi. E non aiuta i gendarmi. Semplicemente perché non ha simpatie per questi ultimi.
L'aprile all'ombra del cortile io lo vedo come il rimpianto di una gioventù non "sfruttata", avrebbe potuto giocare al sole, nei campi(o in strada), e gli occhi da bambino sono rimasti per il rimpianto a questo, e per cercare in qualche modo di rimediare
Analisi come sempre tanto sobria nei modi quanto efficace nella sostanza. L’approccio che hai mi ricorda per certi versi la Psicosintesi e il transpersonale di Assagioli... trattasi di nota per positiva, imho 😉 grazie Wesa!
Secondo me le canzoni di Faber, prese singolarmente possono essere facilmente interpretabili in qualsiasi modo. Ma nel momento in cui si conosce tutto il suo repertorio sappiamo forse qual'è il significato. Quindi sono dell'idea che il pescatore abbia coperto l'assino. Tra l'altro mister felpa, l'anno scorso aveva posto una foto di un campo con la scritta: Libertà l’ho vista dormire nei campi coltivati, a cielo e denaro, a cielo ed amore, protetta da un filo spinato..." strofa de "Il suonatore Jones" che penso sia in netto contrasto con tutta la sua politica. Quindi sono del parere che il suo staff condivide apposta queste citazioni per creare polemica.
Onestamente credo che il testo sia volutamente ambiguo. Tipico dei grandi artisti è la capacità di sintetizzare più livelli semantici in un singolo tratto di penna (o altri strumenti). Come hai detto giustamente tu, non sappiamo se l'assassino sia un giovane pieno di ideali - costretto alla sua condizione da una società coercitiva - o un efferato omicida che fa della violenza la sua espressione primaria. Io credo che la canzone non rappresenti un personaggio specifico (come Marinella o Bocca di rosa), anzi rappresenta l'idea figurativa dei personaggi, come una sorta di maschera popolare. A mio modo di vedere anche il vecchio pescatore non è un personaggio specifico, ma ha una doppia valenza: da una parte può rappresentare un saggio che perdona l'assassino, dall'altra un vecchio troppo stanco per reagire. Che polpettone che ho scritto! Ciao.
Ottima analisi, manca però un accenno all'ambiguità anche della frase "e fu il calore di un momento", che rafforza il duplice significato della canzone. Il calore può fare riferimento al gesto pieno di amore o al calore causato dalla ferita appena inferta.
Personalmente l’ho sempre interpretata come uccisione del pescatore, ‘il calore di un momento’ potrebbe rappresentare i pochi secondi che servono per ucciderlo, ‘la memoria è già dolore’ è l’assassino che quasi si pente immediatamente dopo averlo ucciso, ‘il solco’ l’hai già spiegato tu.. I gendarmi chiedono informazioni ma non ricevono risposta. Tutto quello che dici secondo me è valido sia nel caso che sia vivo sia nel caso sia morto. L’assassino è già tale prima di incontrare il pescatore, il quale mantiene il ruolo che tu hai descritto nel video, sia da vivo che da morto. Forse la sua morte rafforza la metafora cristologica, ma comunque è bello che non sia questo a cambiare il messaggio della canzone. Per quanto riguarda l’uso fatto da Salvini, purtroppo è assolutamente in linea con l’abuso che si fa oggi dei grandi classici (v.Generale rifatta da Anastasio e tanti altri). La musica non è considerata sullo stesso piano della Letteratura e dell’arte pittorica, ad esempio, anche perché se così fosse si insegnerebbe storia della musica nelle scuole. Una canzone rimane una canzone e non viene in mente a nessuno che concentrare in pochi minuti così tanti significati e immagini evocative sia anch’essa una forma d’arte. Da qui a prendere Il pescatore come una ‘canzonetta’ il passo è breve.
Ciao Wesa, capisco bene il discorso generale che fai sul cerchiobottismo della propaganda social di Salvini, che è un po' come quando Caparezza si lamentava che suonassero "Vieni a ballare in Puglia" ai matrimoni perché il testo e il messaggio vuole essere tutt'altro che scherzoso, però qui mi sembra più una caduta di "stile" (che stile..) piuttosto che qualcosa che accresce il suo bacino. Dubito che qualcuno che apprezzi i testi di De Andrè potrebbe apprezzare una figura come Salvini, ma tuttavia posso capire come un elettore di Salvini possa "lasciar correre" nel momento in cui viene proposta questa canzone in pasto ai suoi seguaci.
Non credo leggerà questo commento (latita da questo social) ma in fondo basta dire al propria e va bene lo stesso;): questa poesia resa leggendaria in musica (sopra tutto le versione live con la pfm) ha da quel che ricordo avuto varie interpretazioni. Personalmente propendo per quella Cristiana, del Perdono cristiano. L'assassino confessa il proprio delitto e chiede senza pretendere, pane e vino, simboli eucaristici. Davanti alla confessione e alla "troppa fame", la giustizia divina sotto le spoglie del pescatore mostra la sua clemenza e non giudica né condanna l'assassino ma si limita a dargli quel che chiede perchè confessare un proprio delitto, se non è solo una parola, è un percorso che porta alla redenzione.
Il pescatore è una delle più belle canzoni di Fabrizio De André.Testo in un certo qual senso ermetico.Le due figure, l'assassino che confessa il delitto ed è in fuga,il pescatore,persona anziana che ha vissuto la vita ed è toccato dalla figura dell'assassino (presumibilmente giovane)che ha bisogno di cibo.E il vecchio pescatore spezza il pane e versa il vino all'assassinio in fuga.Dopo la breve sosta l'assassino riprende la sua fuga,mentre due gendarmi in divisa e armati alla ricerca dell'assassino chiedono al vecchio pescatore se da quelle parti è passato un assassino.Ma il pescatore - e qui la strofa finale coincide perché riprende quella iniziale - s'era "assopito",quindi non risponde, lasciando intendere ai gendarmi di non aver visto nulla.Un esempio classico, perfetto direi,di omertà,che,a mio avviso (varie possono essere le interpretazioni) e' la "metafora"della canzone,che essendo stata scritta da Faber che si dichiarava "anarchico",la chiave di lettura potrebbe essere quella dell'assassino anarchico, contro il potere costituito,i gendarmi,e di mezzi,figura dominante,il pescatore, cioè l'omertà (la copertura per l'assassino),ovvero il silenzio tombale che pone al riparo da contatti con lo Stato (i gendarmi) il vecchio pescatore.
Il vecchio non è furbo e non è morto. A me piace pensare che non fa differenza tra un assassino e una guardia, vede degli uomini a pari dignità naturale e senza diseguaglianze. Il vecchio rappresenta l'anarchia di De Andrè: non gli interessa che marchio sociale hai, quanta fame hai, quanto tempo hai... sei un uomo. L'anarchia di De Andrè, rappresentata dall'anziano, è così humana e influenzatrice che con uno sguardo tra i due (occhi dischiusi del vecchio e gli occhi enormi dell'assassino) fa ricredere l'assassino del viaggio che sta compiendo ricordandosi della bontà bambina e infantile che c'è ancora dentro di lui; compiuta questa riflessione il fuggiasco va verso dove il sole nasce (rinascita) e dove il vento soffia (cambiamento).
Io da bambino ero convinto che il pescatore fosse stato ammazzato dai gendarmi che si erano accorti della copertura. Il vecchio ha "una specie di sorriso" perché è contento di aver aiutato un bisognoso. Però sta anche morendo, quindi è un sorriso ambiguo e spezzato dal dolore fisico
il pescatore ha perdonato l'assassino, quindi per lui il ragazzo ora é solo un ragazzo non piú un assassino quando arrivano i gendarmi e chiedono dove sia l'assassino il vecchio non risponde perché non c'é piú nessun assassino per lui.
Nella poetica di De Andrè spesso i mesi dell' anno rappresentano simbolicamente le fasi della vita ( ad esempio identifica nel maggio francese dei moti del 68 l'adolescenza che si ribella al sistema), io credo che con l'Aprile identifica il momento fra infanzia ed adolescenza. (La Pasqua penso non centri nulla). nella mia interpretazione penso che rimpianga il suo aprile di giochi spensierati, la sua pre adolescenza, perchè poi col passare del tempo la vita l'ha portato ad uccidere e ad interrompere quella spensieratezza. Bel video, complimenti
Premessa: sono ateo. Ora: Vangelo Lc 5,1-11 "il pescatore di anime" Parla di Simone "il pescatore". Eucarestia: " prese il pane e lo spezzo, prendere e mangiatene tutti.."etc. Ora che De André non sia stato un credente è un dato di fatto. Ma che non si interessasse alla religione non è un dato di fatto ("Preghiera in Gennaio" oppure "La buona Novella" un intero disco ispirato ai Vangeli Apocrifi o "Spiritual"). Ma molte altre canzoni di De Andrè parlano o raccontano di religione anche in senso non strettamente di "pensiero religioso" ma di concetti. La carità, il non giudizio, il perdono, la salvezza di quella parte di noi ch'è memoria (per alcuni) o anima (per altri). Niente misteri su "il pescatore" o "un pescatore", De Andrè cambiava spesso le parole delle canzoni (esempio: "La guerra di Piero": "mille papaveri rOssi, diventarono mille papaveri rUssi in paio di live... Vuoi dimenticanza vuoi volontà ma la canzone cambia di senso per una vocale, contestualizzando Piero in Russia, e via discorrendo. Dopo questo pippone mega galattico, torno da Salvini che per marketing condividerebbe anche Jannacci, ma "Vengo anch'io, no tu no" è molto nazionale popolare maaaa parlando di esclusione sociale dei più deboli.... Naaaa penso che chi gli fa la playlist, sia parecchio sveglio.
Non so, secondo me il gesto di umanità del pescatore non può passare inosservato soprattutto agli occhi di qualcuno che non riceve un gesto gentile da chissà quanto, che si trova suo malgrado, o meno, a vivere da fuggitivo, magari ad aggiungere colpe su colpe in un'escalation di crimini, perché si sa che talvolta basta che vada una cosa storta che poi tutto precipita. Io non riesco a credere che questa persona non riesca a provare almeno un minimo di riconoscenza nei confronti di chi gli ha tolto sete e fame tanto da arrivare a tagliargli la gola! Un uomo non è solo i suoi errori, io voglio credere che si possa cambiare nella vita
Facendo pescatore di mestiere io vedo un vecchio pes atore che è assopito e sta meditando della sua dura vita in mare, considerandosi come un assassino che fa ritorno dal mare, assaggiando per poco tempo il calore della famiglia e riparte sempre ricordando i suoi pochi momenti belli della vita. Durante la sua meditazione il vecchio dischiuse gli occhi per un momento e ritorna a meditare. Per i gendarmi, per lo stato un pescatore è come un "assassino" uno quasi sconosciuto, difficile che si incontrano. E in fine continua a meditare, come una specie di sorriso. È valsa la pena cazzo. Parola di pescatore.
Io ho ascoltato sempre la canzone non avendo mai dubbi sull'uccisione finale del pescatore. La prima interpretazione è però anch'essa in effetti molto valida, ci dovrò pensare, grazie per lo spunto
Prima di tutti complimenti per l'interpretazione e per l'impegno ,ma semplicemente il pescatore citato nella canzone del grande poeta De Andrè è nostro Signore Gesù Cristo (pescatore appunto, e pescatore di anime ) e il suo sorriso è la consapevolezza della sua redenzione ,ci sono tutti I passaggi dell'eucarestia ... PER FARLA BREVE E NON ENTRARE TROPPO NELLO SPECIFICO.. ecco quanto; La confessione : io sono un assassino Eucarestia: Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno non si guardò neppure intorno (perchè agli occhi di Cristo e di Dio siamo tutti uguali e tutti meritiamo il suo perdone se c'è il pentimento) Ma versò il vino e spezzò il pane per chi diceva ho sete e ho fame ( voglio essere perdonato,mi pento, ho fame di Te, Cristo) ( su questo non ci sono molte cose da aggiungere sappiamo benissimo chi è e perchè si versa e si spezza il pane .... Prese il pane ,rese grazia lo spezzò lo diede ai suoi discepoli ( pescatori di anime proprio come Lui) e disse: Prendete, questo è il mio Corpo OFFERTO in sacrificio per voi. Allo stesso modo prese il calice del vino ,e rese grazie,lo diede ai suoi discepoli e disse: Prendete, questo è il mio Sangue per la nuova ed eterna alleanza versato per voi in remissione dei peccati ( l'assassinio appunto) Redenzione: E fu il calore di un momento ( il sentirsi trattato come un uomo qualunque uguale agli altri ma consapevole che gli uomini che al confronto di Dio non possono giudicare ma lo fanno comunque, deve scappare) Pentimento:Dietro le spalle un pescatore e la memoria è già dolore (pentimento per gli atti da lui commessi prima d' incontrare Gesù, ) è gia il rimpianto di un Aprile ( mese scelto non per fare rima ma perchè Aprile è il mese della Pasqua del perdono verso tutti ,della Resurrezione di Cristo che è stato ucciso per la nostra salvezza ,e non dimentichiamo e il suo sorriso davanti ai gendarmi sta a dire : io ho perdonato I miei assisini ,voi uomini .... sulla Croce : Padre ,perdonali perchè non sanno quello che fanno!! ) Questo testo è l'espressione di grandezza di Dio e di piccolezza che invece è l'uomo sulla terra . Spero che molti di voi concordino con questa analisi del testo . Buona vita a tutti;)
Concordo su tutto. Sicuramente sono molteplici i registri interpretativi. Tuttavia, a mio modesto parere, il Pescatore non è un normale pescatore di pesci, bensì un pescatore di anime. Il solco lungo il viso non è altro che un ghigno satanico. Per questo il Pescatore non si scompone davanti all'assassino, e non ha timori neppure dinanzi ai gendarmi armati. Finiranno tutti tra le fiamme dell'Inferno. Inquietante assai è il fatto che questa canzone sia così piacevole e accattivante, subdola e mefistofelica.
Bel video Wesa! Da bambina credevo che l'assassino avesse ucciso il pescatore, ora invece la penso come te. Il bello dei testi di De Andrè è che hanno diversi livelli di lettura, un po' come "Il piccolo principe"
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ho sempre pensato che il pescatore in realtà era " l'assassino" da vecchio che si ritrova da solo a pescare e quel solco lungo il viso ( forse una ruga) che rappresenta il la vecchiaia , di quel vecchio che in fondo era solo un ragazzino , il chiedere il vino e il pane era quello che lui veramente ha fatto, rubava dicendo che era un assassino per farsi consegnare prima la merce (quale assassino sventaglia ai 4 venti che ha appena ucciso) , ha rubato per dar da mangiare e da bere a un vecchio. Forse è una mia interpretazione data dal tono allegro della canzone ma non saprei , l'ho sempre vista un po cosi come un qualcosa che dati i toni della canzone non fosse un testo di cronaca nera ma di una sorta di robin hood , o comunque un ragazzo che rubava per necessità e ingiustamente ricercato e inseguito
Parli troppo in modo veloce. Per il resto, bravissimo.
Per me ha avuto una valenza particolare "Il testamento di Tito". Decisamente meno nazionalpopolare ma moooolto interessante. Spero in una tua analisi, presto o tardi, Wesa ;)
Una terza interpretazione può essere che il pescatore, vecchio, stesse già morendo naturalmente (ultimo sole già all'inizio) e ha deciso di andarsene con quest'ultimo gesto di ribellione, di perdono. Perciò all'arrivo dei gendarmi il pescatore è morto di morte naturale, sorridente per l'ultima buona azione della sua vita
Bella interpretazione, per me è la migliore!
E da quando perdonare un assassino sarebbe una buona azione?? Beh ovviamente per l'etica di un'istituzione di pedofili fa abbastanza comodo.
Questa è un'interpretazione molto coerente con la poetica di De André. Infatti spesso è come la morte viene raggiunta a dare la lettura di una sua canzone: il tizio che muore per amore ne "La Ballata dell'Amore", Marinella (la cui morte prematura le permette di sbocciare e appassire come una rosa, metafora della bellezza più pura), in contrasto con Piero (che muore da solo e al freddo perché ucciso dalla guerra). Quindi ha parecchio senso, però a me piace comunque di più quella per cui il pescatore sorride sornione ai gendarmi.
condivido questa interpretazione: è una narrazione simbolica e quindi "l'ultimo sole" è proprio l'ultimo del pescatore. Il Pescatore non giudica (non giudicate e non sarete giudicati)ma soddisfa il bisogno primario dell'assassino (che ha occhi grandi da bambino e occhi pieni di paura...una descrizione che vuole rendercelo un assassino "buono"...). Se il pescatore tace secondo me è perchè ha chiuso gli occhi al giudizio terreno.Si è assopito(o morto nel gesto cristiano che redime nel giorno della resurrezione e quindi addormentato) ma forse no...è solo un fiancheggiatore anarchico un pescatore e basta
Ti prego continua con queste analisi su De Andrè, le adoro Wesa!
Io adoro lp: Non al denaro non all'amore né al cielo
Analizza storia di un impiegato ti prego
Voi non potete fermare il vento gli fate solo perdere tempo
Il ragazzo non si identifica quando dice d'essere un assassino, e non è una minaccia. É una confessione. La confessione che viene prima del pane e del vino, prima della comunione. E gli occhi grandi da bambino che non riuscivo ad associarli all'assassino... Ho capito dopo averci pensato una notte... È l'incoscienza, la non consapevolezza. Per questo può essere perdonato. É per quegli occhi. Il ragazzo è rimasto a quell'aprile, non è cresciuto, non ha avuto modo di diventare adulto. E non sono d'accordo sul fatto che il pescatore sia centrato sulla sua condotta, il senso del messaggio cristiano, del rito della comunione, il senso stesso della croce, è l'altro, l'amore per l'altro. Fu il calore di un momento e si spera che l'aver sperimentato forse per la prima volta amore vero possa cambiare la strada del ragazzo. Se il ragazzo si è confessato, si è aperto e ha ricevuto il calore dell'accoglienza del pescatore, é conseguente che il pescatore non parli. Non è un giudice ma un confessore e il confessore non parla.
Complimenti, analisi veramente brillante e interessante!
sono daccordo è l'analisi piu sensata
Concordo, anche perché i pensieri del Faber sul cristianesimo e sul ruolo dei giudici sono ben chiari, non ne é un estimatore...
Esatto!👍👍
Sono d'accordo sull'anima più Cristiana che politica del testo, anche se la genialità di De Andrè lascia spazio anche ad altre interpretazioni.
Immenso Fabrizio.
Il discorso della canzone nazional-popolare in contrasto con il contenuto molto particolare e complicato, è facilmente applicabile anche a "bocca di rosa", sempre di De Andrè. Spesso fa quasi ridere sentir cantare a grande voce "bocca di rosa" da coloro che nella canzone sono proprio ferocemente criticati. Evidentemente la musicalità così leggera e divertita a volte lascia in secondo piano il testo, ed è un grosso errore. Grazie mille per questo video, come sempre.
ua-cam.com/video/sebfWWdGCVQ/v-deo.html
Sono d' accordo, e in questo senso anche Caparezza ha questo "problema". Canzoni come "vieni a ballare in Puglia" utilizzate per ballare e divertirsi, cosí come "fuori dal tunnel", quando il significato è esattamente l' opposto.
Mi viene in mente Imagine, di John Lennon, canzone che lui stesso a definito "Amarissima, ma che tutti amano perché ricoperta di zucchero"
A me vengono in mente SAMARCANDA o alcune tra le canzoni popolari siciliane che sono, a mio parere, delle ballate dai temi decisi ma estremamente amari... È compito del lettore comprenderne bene il testo!
Sarebbe interessante capire se è solo questione di musicalità o se proprio il testo non viene compreso, ma letto solo come una sequenzialità incoerente di parole.
Perché ormai non so bene quando distinguere il testo che viene messo in secondo piano per la bellezza della musica e quando semplicemente non viene capito il significato
Per citare una nota pagina Facebook:
C'E' CHI LE BANCHE LE SALVA PER NOIA,
CHI PERCHE' FIGLIA DEL DIRETTORE.
GIGGINO DI MAIO NE' L'UNO NE' L'ALTRO
LUI LO FACEVA PER PASSIONE.
VEDERE CITATO PHAZYO QUI MI STORDISCE
@@dvcecat9475 EFFETTO BILL COSBY
#phazyovive
Stai alzando DRASTICAMENTE il livello del tubo italiano!
Queste tue analisi mi fanno impazzire, ti prego falle più spesso con magari canzoni meno conosciute di De André
Questa canzone è stata una delle prime canzoni di De Andrè che ho ascoltato da piccolo. Ero un bambino, Il pescatore faceva parte di una raccolta di brani di De Andrè che mio padre teneva in macchina e che ascoltavamo spesso quando eravamo in viaggio.
Fin da quando son riuscito un po' a comrenderne il significato ho ritenuto come unica l'analisi del pescatore che comprende e offre aiuto all'assassino, e che non si schiera dalla parte della legge e del potere ipocrita e repressivo.
Adesso ho quasi 40 anni..ne è passata di acqua sotto i ponti, e senza dubbio ho molti più strumenti cognitivi e intellettuali per poter dare a questa meravigliosa canzone altri significati, altre interpretazioni. Ma, nonostante il tempo, l'istruzione, le esperienze della vita, il significato che so dare a queste parole è ancora quello di allora. E probabilmente è quello che sempre avrà, per me.
Grazie per questo video.
L'assassino ha "due occhi grandi da bambino, due occhi enormi di paura". Da l'idea di qualcuno che ha commesso un delitto per disperazione, sembra già pentito per quello che ha fatto. Faccio fatica ad immaginarmelo come un efferato assassino.
Innanzitutto complimenti per il video, rilassante ma allo stesso tempo stimolante. Proprio per questa ultima caratteristica volevo esporre una mia interpretazione legata al verso "è giá il rimpianto di un Aprile giocato all'ombra di un cortile" che si distacca leggermente da quella che hai espresso: io ritengo che l'assassino non rimpianga di aver vissuto una vita da "bambino" che l'ha condotto all'esclusione dalla società, ma che lui rimpianga proprio quell'Aprile, quel momento della sua vita in cui bambino e spensierato giocava all'ombra del cortile, in contrapposizione al suo presente in cui è costretto alla fuga dopo un assassinio, alla vita complessa e adulta portata agli estremi dall'aver commesso il crimine. Detto questo rinnovo i complimenti e attendo un prossimo video.
Non riesco a fare mia la versione del pescatore assassinato. Fosse così la canzone non avrebbe avuto la stessa frase ad aprirla e concluderla . Riesco più a vedere il pescatore ,che torna al suo stato iniziale (e si fa i fatti suoi) dopo che l'assassino ha incrociato per qualche istante il suo cammino e gli ha dato modo di espletare la carità cristiana insita in lui. Carità che abbiamo perso un po' tutti, e che di sicuro non appartiene a quello scellerato del ministro ,che continua a percularci e sviare la nostra attenzione dallo scempio che sta compiendo. Grazie per questo video, grazie per il tuo canale tutto ,grazie d'esistere perché rendi meno noioso questo mondo ignorante e non pensante.
Questo tipo di video é fantastico
Bella interpretazione, bravo! Sono d'accordo su tutto tranne su un paio di cose:
A) il voler per forza dare un taglio politico all'omicidio commesso dall'assassino. L'assassino potrebbe aver avuto un pentimento in merito al suo delitto innescato dal comportamento "cristiano" del pescatore e supportato dal ricordo di fanciullezza che richiama la serenità e l'assenza di senso di colpa che hanno i bambini nell'età in cui si gioca tranquilli in cortile. Un rivoluzionario che ha commesso un omicidio politico difficilmente a mio parere prova pentimento per il fatto compiuto
B) il fatto che l'assassino possa aver ucciso il pescatore: cozza con il fatto che i gendarmi si fermino a chiedergli delle informazioni.
C) il sorriso può essere una ruga o una cicatrice che gli danno questa espressione. Il pescatore non sta sorridendo. " Ultimo sole" comunque richiama sia l'età del pescatore che l'orario in cui avviene il fatto quindi il solco a mio avviso è una ruga. Se invece, come è comunque possibile fare anche se io non sono d'accordo, vogliamo dare un taglio politico alla canzone la cicatrice diventa verosimile in quanto il pescatore in gioventù potrebbe essere a sua volta stato un rivoluzionario ed essersi procurato la ferita in uno scontro.
Bravo comunque. Amo questa canzone del Poeta (come praticamente tutte le sue canzoni). Lo ascolto da più di 30 anni (anche se ne ho "solo" 35😁).
“E chiesero al vecchio se li vicino fosse passato un assassino” . L’ interpretazione per la quale il vecchio giaccia morto, davanti a queste parole crolla fragorosamente.
Che fanno i gendarmi parlano con un morto?
Beh certo nelle barzellette sui carabinieri sarebbe un cliché tipico.
A mio avviso il pescatore in pieno giorno incontra l’assassino, e sul far del tramonto i gendarmi. Il suo sorriso sornione scaturisce, non solo dall’ aver gabbato i gendarmi, ma anche nell’ aver concesso al fuggitivo un bel vantaggio temporale.
Grazie per un video in italiano vero, senza bisogno di disturbanti tagli per creare un discorso consequenziale.
Bellissimo video, sempre bello sentir parlare e analizzare i testi De André. Sono d'accordo con te sul fatto che il pescatore non venga ucciso ma faccia lo gnorri, io l'ho letta sempre così, ma effettivamente potrebbe starci anche la seconda lettura! Io per esempio l'assassino de "Il Pescatore" l'ho sempre visto e vissuto un po' come "l'amico" di Geordie. Tutti e due sono giovani, esclusi dalla società. Geordie ruba per fame, ma è un ragazzo tranquillo ("Geordie non rubò mai neppure per me, un frutto un fiore raro") ha infranto la legge per necessità e anche se nell'assassino de "Il Pescatore" non venga descritto il movente del delitto ho sempre immaginato che sia stato per un motivo analogo. Il vecchio intuisce il suo animo buono e lo protegge.
Salvini: "mo condivido la canzone di De André"
Consigliere: "ma ministro... La canzone di De André... Non andiamo in contraddizione?"
Salvini: "chissene tanto so tutti analfabeti il testo non lo capisce nessuno"
Consigliere:"AHAHAHAHAHA"
Salvini: "AHAHAHAHAHAHAHAHA"
Apparterei una modifica alla battuta del ministro al posto di sono tutti analfabeti =>siamo tutti analfabeti 😂
Lo so che non fai quasi niente se te lo chiedono, ma tu non ti decidi a farlo ahahah quindi io ci provo...mi piacerebbe tantissimo sentire una tua analisi del testo del brano "un chimico" di de andré, io già amo le parole di quella canzone e sono convinta che con un tuo commento le amerei anche di più! Complimenti per tutto, un bacione!
Personalmente penso che De Andrè abbia volutamente lasciato ambiguo il significato. È stato spesso oggetto di censure (es. Città vecchia o bocca di rosa) e questo secondo me era il suo modo di esprimere i suoi pensieri in musica e poesia. Anche il ritmo quasi allegro e gioioso é in antitesi con l'immagine forte che rimanda il testo, quasi a coprirne il significato. In ogni caso, in uno dei libri che ho letto su de Andrè, sotto il testo de "il pescatore" dice questo: "Genova è anche gli amici vivi che da lontano ti vedono crescere e invecchiare,per esempio i "pescuèi" che, proprio come ne Il pescatore, hanno la faccia solcata da rughe che sembrano sorrisi, e qualsiasi cosa tu gli confidi, l'hanno già saputa dal mare" ;)
Ciao, grazie per questa analisi.
Il fatto che noi non sappiamo se il Pescatore sia morto o meno, é lo stesso dubbio che ci assale quando facciamo del bene, in qualche modo la caritá é una scommessa. Ma il pescatore pur conoscendo la minaccia che l'assassino rappresenta, sceglie di rischiarsela poiché evidentemente commoso dalla passione del ragazzo e agendo secondo un ideale di caritá. Il pescatore ragiona in termini di singolaritá: fa parte degli assassini ma potrebbe pentirsi, potrebbe essere stato spinto a farlo, la sua vita vale di piú di quanto non credano i gendarmi. Al contrario il Ministro Salvini, se vogliamo, sceglie di ragionare in termini generali: a causa di qualcuno porti aperti per nessuno.
Bella osservazione. Anche secondo me l'ambiguità sottolinea le possibilità che la scelta del pescatore gli offre: noi non sappiamo cosa sia successo e in un certo senso non serve neanche dirlo, la scelta del pescatore di aiutare un criminale e il rischio che corre bastano di per sé, e già il fatto di essere in quella posizione, che il pescatore abbia fatto quella scelta, sottolinea il fatto che il pescatore corre il rischio di venire ucciso, ma sceglie di fidarsi... È molto più bello se poi non si capisce se il pescatore abbia fatto bene a fidarsi o se sia stato ucciso dall'assassino, questo rende il testo più interessante
Sono tutte belle parole, ma siamo sinceri, voi lo accogliereste un assassino in casa? Io personalmente no. Io non accoglierei nemmeno un estraneo qualunque in casa, figuriamoci un assassino. Al massimo gli lancerei il pane dalla finestra. In più se passano i "gendarmi" (o i poliziotti), io gli dico "si, è andato di là", perché in caso contrario commetterei un intralcio alla giustizia. Sono d'accordo con la carità, ma dev'essere mirata. Onestamente io non aiuterei qualcuno che rappresenta un pericolo per la società e per altre persone.
@@Letteralmente_Io qui non parliamo della nostra opinione ma del messaggio della canzone. Io non so cosa avrei fatto se fossi stato nel pescatore (probabilmente non avrei agito come lui), ma non è questo il punto. L'ha scritta De Andrè la canzone non l'ho mica scritta io oh, e comunque è solo una storia, il protagonista è il pescatore, non de Andrè. Anche se l'idea di fondo è quella della visione del mondo dell'autore non so se lo stesso De Andrè avrebbe agito in quel modo messo in quella determinata situazione... Ma il messaggio (anche non letterale) della canzone rimane e la canzone a livello di scrittura e di temi affrontati rimane validissima a mio modesto parere
@@Letteralmente_Io non è in una casa ma su una spiaggia, cosa importante perché pubblica. La differenza è che ti sembra normale che un poliziotto (se rendiamo attiale) vada da un vecchio pescatore a chiedere se fosse passato un assassino...quindi in base a quale logica una persona puoi dichiarare un'assassino se non puoi avere nessuna prova?
E se fosse morto invece sarebbe stato ancora più grave perché potrebbe essere anche tipo un'ennesima barzelletta...conoscendo il cantautore (attraverso le sue canzoni) non sembra avere un buon
rapporto con i Gendarmi...ma anche questa è ancora un altra interpretazione (scritta al momento) e il De André forse proprio questo voleva esprimere un po' come le varie interpretazioni dei testi sacri...
Guarda hai dato parola alle mie sensazioni, e questo e tanto! Grazie, continua 💪🏻
secondo me tutti possono sentire de André tramite il minimalismo delle strumentali e dello stile di faber, ma in pochissimo possono apprezzarlo veramente
Anche secondo me il pescatore fa lo gnorri. Bellissimo video, mi piace questa opposizione di classe Wesa, grazie.
Comico il fatto che Salvini l'uniforme la indossi spesso come strumento politico...per fortuna ancora non imbraccia le armi, penso preferisca i pennacchi!
Stupendo questo format! Continua così.. e non ho ancora finito di vedere il video!
L’immagine del pescatore col solco lungo il viso mi ha sempre dato l ‘idea di un uomo scavato dal tempo e dalla vita, che mantiene la serenità di una esistenza semplice. ( gli occhi dischiusi il vecchio al giorno non si guardò neppure intorno ma versò il vino spezzo’ il pane per chi diceva, ho sete, ho fame). Grazie Wesa per la bella analisi del testo
Anch’io ho sempre pensato che il pescatore facesse lo gnorri e il solco lungo il viso l’ho immaginato come una ruga profonda, di quelle che hanno le persone con la pelle bruciata dal sole e dalla salsedine.
Questi video sull’analisi del testo di canzoni di De Andrè sono meravigliosi... su quello de “La guerra di Piero” mi sono commossa e questo non è da meno
UA-cam mi carica il video di Wesa in automatico. Non ho tempo per ascoltarlo, sto uscendo, devo fare cose...parte la voce di Wesa e...niente, il mondo può aspettare!
Vedo questo video solo ora, purtroppo. Davvero una bellissima analisi. Ci si sofferma sempre troppo sulla musica, a volte leggera e scanzonata, e troppo poco sulle parole. Questo testo è pura poesia e, per quanto non ami i vari riferimenti cristologici, so che fanno parte della persona dell'autore e mi vanno bene; rendono il tutto ancora più vero. Sulla parte politica non possiamo essere certi al 100% che lui si riferisse a quelle determinate persone ma sicuramente il suo lato anarchico prevalicava (e prevalica tuttora) qualsiasi fraintendimento di sorta sull'intero testo. Per quanto riguarda Salvini, beh, tutto ciò è ironico e straniante. Non so se fa (sor)ridere o piangere; sta di fatto che l'ha fatto. Chissà se consapevolmente o meno. Mah...Viviamo nel mondo all'incontrario dopotutto. Ora mi aspetto qualsiasi cosa
Sono sempre stata del tuo stesso avviso riguardo il finale della canzone, ma mi hai fatto venire in mente una nuova interpretazione. Se si guarda l'assassino come una figura cristologica, si potrebbe forse pensare che a ucciderlo siano state appunto le guardie armate perché il pescatore non ha voluto collaborare con loro. D'altronde il riferimento alle armi significa dire chiaramente che anche le forze dell'ordine sono composte da assassini.
Vorrei inoltre dire che gli occhi pieni di paura secondo me non indicano solo la paura di scappare, ma sono anche la "motivazione" dell'assassino. Così come è la paura che spinge un soldato a uccidere Piero.
Sei straordinario! Grazie davvero per condividere queste analisi
Anche l'analisi della Canzone di notte n 2 di Guccini sarebbe fantastica
Sarebbe il video più bello del millennio
Quoto
Ho un pezzo di questa canzone in una gamba...
Pura poesia...
bellissima si, ma comprensibile....mi intrigherebbe molto di più canzone della bambina portoghese che mi manda in pappa il cervello e non riesco a tirarne fuori il senso
a me ha sempre suscitato la sensazione opposta, ed è il fatto che solo alla fine si ripeta due volte il ritornello che me lo fa intuire, come se il pescatore di "sorrisi" ne avesse due; inoltre il cortile alla cui ombra l'assassino si è giocato l'aprile è probabilmente il cortile del carcere da cui fugge. Inoltre, perchè il momento di calore che aveva ricevuto sarebbe dovuto diventare una memoria dolorosa? io credo perchè ha a malincuore ucciso il vecchio preoccupato che possa indicare la strada ai gendarmi. Inoltre Il pescatore non credo che giudichi l'assassino, questo lo avrebbe in qualche modo messo in una posizione di superiorità, invece il pescatore condivide il pane e il vino, si mette al suo stesso livello, e non si schiera con lui, probabilmente avrebbe fatto lo stesso coi gendarmi se avessero avuto fame e sete.
Secondo me proprio no...a chi arriva con la sete e con la fame il pescatore non ci pensa due volte a dare vino e pane ma a chi arriva con le armi non ci pensa due volte(La ripetizione convinta della frase finale) a rimanere indifferente non fornendo alcuna informazione.
Il calore di un momento è un attimo di gentilezza che scalda il cuore,il dolore della memoria è una sorta di pentimento degli atti compiuti nella sua vita. Il cortile è sicuro riferimento al carcere in cui era.
La memoria è dolore perché, come diceva anche Wesa, l'assassino ha dovuto rinunciare a qualcosa per "continuare a giocare", e l'umanità del pescatore gli ha ricordato precisamente cosa.
Complimenti davvero per l'analisi del testo di questa splendida canzone. Per tanto tempo ho interpretato la canzone come un esempio di carità, solidarietà e fratellanza universale, rivolta a chi ha commesso un crimine grave ma magari lo ha fatto perché costretto dalle difficoltà di una vita\sistema ingiusto oppure per ideali politici (l'anarchico). Poi un mio amico, qualche anno fa, mi disse che lui pensava che l'assassino avesse ucciso anche il pescatore, idea a cui la canzone non mi aveva mai portato. Affascinante anche questa. Ma continuo a credere semplicemente che il vecchio si sia riaddormentato al tramonto quando arrivano i gendarmi a chiedergli informazioni sull'assassinio.
Grazie per la tua bella lettura! Fanne tante ancora!
Ti ho scoperto da poco, è un sollievo che in Italia ci siano ancora miei coeatani in grado di pensare e ragionare, in più sei pure molto bravo ad esprimerti. Complimenti.
Io ho sempre ritenuto che non solo il pescatore dell'ultima strofa, ma anche quello della prima, fosse morto.
L' ombra dell'ultimo sole è un modo struggente per descrivere la morte (soprattutto se guardiamo ad altri testi come "Ave Maria" "il sogno di Maria" "le stagioni del tuo amore" "un Blasfemo" e in "Geordie",dove ancora più significativamente "cadrà l'inverno anche sopra il suo viso" è totalmente assente nel testo originale, nei quali le stagioni meteorologiche, e quindi il sole, sono metafore della vita umana). Questo pescatore, altro riferimento a Cristo e al pescatore di uomini, ormai morto, conserva una specie di sorriso legato alla sua vita felice. Quando arriva l'assassino, il pescatore ritorna per un attimo a compiere l'ultima buona azione: per dare da bere e da mangiare ad un affamato; fatto ciò può finalmente tornare al suo sonno, questa volta senza più svegliarsi (con quel sorriso che nel finale viene ripetuto due volte, come a voler aggiungere al sorriso della prima strofa anche quello che che gli nasce per aver aiutato l'assassino).
Questo è la mia idea riguardo alla lettura ambigua del pescatore addormentato.
Per il resto mi ha sempre colpito la come De André rendesse umano l' assassino descrivendone gli occhi (quasi come fossero specchio dell'anima di un assassino che ha paura anche quando si finge minaccioso) e riportandone le parole sotto forma di discorso diretto per farci sentire la sua viva voce (a differenza di quanto avviene con i gendarmi, sui quali non abbiamo alcun elemento che descriva la loro persona e la loro domanda è posta in maniera indiretta).
Se poi consideriamo le stagioni ed il sole come metafora di eventi umani (come io ritengo) l'Aprile non è altro che la gioventù, una primavera incipiente, che fa il paio con gli occhi di bambino di chi ha vissuto la sua vita fino a quel momento "all'ombra di un cortile". Questo verso richiama da vicinissimo "l'ombra dell'ultimo sole": solitamente si sta all'ombra di qualcosa che ripari dal sole, ma né un cortile, né ovviamente il sole stesso, proiettano alcuna ombra. In entrambi i casi si tratta di una sorta di ossimoro che ha a come elemento centrale l'ombra: qual è la differenza? La differenza, opinione personale, è che il cortile è una sorta di prigione dorata; il cortile secondo la Treccani è "Porzione di area scoperta compresa tra i corpi di fabbrica di un edificio e destinata a dare aria e luce agli ambienti interni..." . Nel cortile, in sostanza, arriva la luce del sole, ma questa è imprigionata dai fabbricati che circondano il cortile. Se il sole è vita, l'assassino ha vissuto una vita in prigione limitato da quel cortile mentre il pescatore ha davanti a sé l'infinita libertà del mare. Ora che il ragazzo che giocava nel cortile si è trasformato in un assassino non può più vivere nella società del cortile, è costretto a fuggire con ancora una lunga vita da vivere "davanti agli occhi ancora il sole", ormai libero dalle costrizioni della società "via di nuovo verso il vento", verso quel vento che non si può sentire in un cortile.
Il rimpianto dell'assassino è il rimpianto di chi quel cortile non voleva abbandonarlo di chi non esce dalla società per una sua scelta precisa, ma vi è portato dagli eventi, da quell'avventura che l'ha trascinato fino a compiere un omicidio.
Se mi si consente, de André, in una sua famosissima citazione, parla dei "pescuèi, che, proprio come nel pescatore, hanno la faccia solcata da rughe che sembrano sorrisi e, qualunque cosa tu gli confidi, l'hanno già saputa dal mare". Di conseguenza sarei più propenso alla prima interpretazione, che risulta anche più coerente con la poetica del cantautore e dove appare più forte la contrapposizione concettuale rispetto all'istituzione e alla legge. Inoltre, il pescatore non è che sia solo empatico, lui quella storia già l'ha sentita, come tante altre, storie raccontategli dal mare stesso. Quindi sì, il pescatore inquadra il fuggitivo e capisce che alle sue spalle la memoria è dolore.
Questa è la canzone della mia infanzia, da bambino la adoravo (e ovviamente la adoro tutt'ora).
Io l'ho sempre letta in modo ancora più semplice: per me l'autore dice semplicemente che esistono comportamenti, sentimenti, desideri che non sono mediati dalla cultura, ma che ci appartengono in modo globale e quasi automatico in quanto esseri umani.
La risposta del vecchio all'assassino è automatica, può anche non essere letta come un gesto "politico", ma semplicemente come qualcosa che appartiene all'umanità, una cosa come ad esempio il senso di ospitalità (universale, pur senza essere "dovuto"), o anche alla compassione (non nel senso cattolico, ma proprio nel senso di sentire quello che sente un altro essere umano).
Tra l'altro ho sempre associato questa canzone ad un'altra sua ("se ti tagliassero a pezzetti"), anche se è diversissima e molto più esplicitamente politica, dove si dice che c'è una cosa (addirittura un'ideale politico, quindi qualcosa di articolato e propriamente culturale, non una semplice richiesta di aiuto cui istintivamente si può rispondere) che però di nuovo è una necessità umana. Anche se distruggono l'anarchia, anche se ce la fanno dimenticare, quella tornerà fuori perché è una nostra necessità umana. "Signora libertà, signorina anarchia", nella versione non edulcorata, è uno dei suoi versi più belli.
Ma sto divagando... :p
Grazie, bel video.
Bella Wesaaaah! Che tempismo, sono giusto ora arrivato a casa
Edit: dunque, io ho sempre pensato che il pescatore sia stato ucciso a causa di quel "e la memoria è GIÀ dolore" come se avesse appena fatto qualcosa, che avrà pensato sul momento necessaria, di cui però subito si pente, e nella strofa successiva associa il gesto appena compiuto a quello che l'ha reso un assassino.
Riguardo al secondo "solco lungo il viso" penso naturalmente anch'io che fosse semplicemente il vecchio che, sereno per aver fatto il suo dovere, può morire in pace.
Poi si, la canzone è volutamente ambigua e ogni visione è buona :)
Canzone e analisi stupende. Complimenti davvero
Salvini lo fa apposta per far parlare di sé, sa benissimo che faranno girare gli screenshot del suo post deridendolo, così come quando posta il pane con la Nutella dopo un terremoto. E funziona alla grande, è geniale, perché è davvero inevitabile che se ne parli.
Per quanto riguarda l'interpretazione della canzone, prima di rifletterci su più attentamente avevo sempre dato per scontato che il pescatore fosse stato ucciso, è la prima immagine che ti salta alla mente quando ascolti il pezzo. Però quando poi c'ho riflettuto, ho cominciato a pensare che non fosse poi così scontato. E in effetti, quando ho visto il titolo ho subito pensato "chissà quale delle due interpretazioni prediligerà?!" E beh, l'analisi è impeccabile! Complimenti, davvero un bel video!
Carissimo, io il pescatore l'ho sempre immaginato morto, alla fine. Non nego però, dopo aver assistito ad un'analisi tanto sagace e coerente, di aver cambiato idea su questo fatto.
Quello che a me piace di De Andrè è il fatto che quasi tutti i suoi testi sono perfettamente capibili, non fa troppi giri di parole, le metafore sono spiegabili, non ha quasi nulla di ermetico, canzoni come; il pescatore, bocca di rosa,la ballata dell'amore ceco, la guerra di Piero e che so... la città vecchia sono comprensibili da chiunque, quindi anche da Salvini, un conto è apprezzare un testo un'altro è condividerne il contenuto, mi permetto di dire che nemmeno lo stesso De Andrè nella vita reale sarebbe stato così sicuro di dare da bere e da mangiare ad un assasino, ricordo una sua intervista in cui disse all'intervistatore e quindi rivolgendosi al suo pubblico " potete ascoltare le mie canzoni ai concerti ma fuori di qui buttate via tutto perché non è vero niente è tutto falso" rimasi molto colpito da questo suo essere così franco e schietto dandomi la conferma (anche se non ce ne sarebbe stato il bisogno) della sua grandezza...
bella analisi, una che avevo letto diceva che alla fine questa canzone era una metafora dell'eucarestia: sia per il pescatore sia per l'aprile e sia per il discorso di spezzare il pane e versare il vino...
Ciao Wesa, video bellissimo! Hai toccato un punto fantastico nel finale, ovvero la comunicazione politica che gioca sulla contraddizione, nel tentativo ultimo di inglobare tutto, di fagocitare qualsiasi riferimento culturale e popolare. Un Mostro orribile per me e per chi ha una mente rigorosa e logica che vede nella contraddizione UN PROBLEMA, anche aporetico. Invece NO, per questi personaggi la contraddizione è un gioioso pantagruelico fagocitamento del Tutto. Orrore.
Sappi, Wesa, che in qualche punto mi hai proprii fatto venire i brividi! (In senso buono eh!)
Il solco lungo il viso come una specie di sorriso caratterizza la saggezza acquisita dal pescatore nella sua lunga vita in cui ha ascoltato le storie degli altri senza giudicarle ma accogliendole nella sua " larga" umanita'
quando sento te parlare delle tue idee capisco quanto sono stupido semplice ed ignorante... bellissimo video, mi ha commosso anche se lo ho dovuto guardare a 2x per il poco tempo a mia disposizione.
Io ho sempre pensato che l'assassino abbia ucciso il pescatore. Anche se dice che l'assassino ha due occhi da bambino, non è detto che sia in grado di avere un'anima. Ho sempre pensato che dopo aver preso il pane, sia scappato. E per far sì che il pescatore non fosse in grado di dare risposte ai gendarmi, lo abbia ucciso. Non sono mai riuscita a vederla diversamente. De André è fantastico perché non racconta fiabe, ma verità. Solo nelle fiabe, uno che ti dice sono un assassino, dammi da mangiare perché sto scappando poi ti lascerebbe in vita. Comunque sei bravissimo!!
Cinzia Gabin Potrei dirti allora che solo nelle fiabe uno reagirebbe come il pescatore in una situazione del venere
Facciamo un po’ di chiarezza:
A mio modo di vedere sebbene i testi Messi in musica da de andrè non sono mai banali, a volte si tenta di dare necessariamente un significato più profondo ad un testo semplice.
Ciò che accade con questa canzone secondo me, che narra di un pescatore che al tramonto (all’ombra dell’ultimo sole) si trovava in spiaggia ed incontra una persona che gli chiede da mangiare, gli chiede di far presto perché è in fuga e non può perdere tempo. Il pescatore, non si interrroga sul perché e gli da pane e vino, leggendo (dall’alto della sua saggezza) negli occhi del ragazzo non un animo cattivo., ma una persona che merita un altra opportunità. Nota è l’attenzione di Faber verso gli ultimi, verso i bisognosi.
Tant’è che rimane impassibile agli occhi dei gendarmi che gli chiedevano informazioni sul fuggitivo.
In qualche concerto , secondo me forzando un po’, il figlio Cristiano ha accostato la figura del pescatore a Gesù.
Il senso più profondo di questa canzone potrebbe essere che non bisogna ergersi a giudici ma avere un atteggiamento diverso, guardare gli altri con maggiore empatia.
Onestamente non avevo mai pensato all'interpretazione anarchica. Molto interessante, grazie!
Io ho sempre visto l'omicidio, con la prima e l'ultima strofa identiche, ma con significati diametralmente diversi. ...anche se ho sempre fatto fatica a figurarmi il taglio, ma è la figura poetica che conta. Questo perché i personaggi di de andré sono profondamente umani, emotivi, agiscono d'impulso e irrazionalmente, ma sono sempre molto netti nel loro ruolo: il soldato sparerà, il giudice sentenzierà, il bombarolo farà esplodere robe, il ladro ruberà, la prostituta si prostituirà, il cliente che cerca amore si innamorerà, l'assassino ucciderà, il pescatore sereno resta sereno anche nella morte. Anche se l'azione è illogica, l'emotività della situazione lo porterà a seguire la sua natura, e le azioni sono guidate più dall'emozione del momento che dalla logica: un soldato esita er l'emotività mentre l'altro spara perché spaventato, la ninfomane andrà a letto anche coi sposati anche se questo implica il linciaggio, il giudice sarà severo perché la vuol far pagare a tutto il mondo che lo derideva, ecc.
complimenti Wesa!!!!!
La differenza, ovviamente secondo me, è che il pescatore non può sapere chi ha davanti fino a che l'interlocutore si dichiara apertamente un assassino.
Effettivamente è una canzone volutamente scritta in modo "profetico/criptico " ossia che vale per qualsiasi interpretazione e tutte vanno bene addirittura se per assurdo i due si scambiano i ruoli...(un ulteriore ipotesi mentre scrivo questo commento)
Un particolare che può sembrare di poco ma, l'assassino si dichiara apertamente al pescatore (in particolare quando chiede il vino forse per in riferimento oltre a quello cristiano, non possiamo fare a meno di pensare "in vino veritas" ) invece i gendarmi quando giungono al pescatore con le armi (stavolta senza i pennacchi e in coppia) e non si fanno problemi a chiedere ad un uomo qualsiasi, che stando alla descrizione se ne stava per i fatti suoi, se fosse passato un assassino. Apparentemente può sembrare normale questa domanda da parte di in agente , ma di normale non ha nulla, in particolare quando chiede ad uno sconosciuto se fosse passato, no una persona magari descrivendolo ma subito parte con il giudizio. Che se pur vero, non puoi tu gendarme chiederlo al primo che passa, diventa una sorta di giustizia arbitraria, sommaria e quindi, alla luce di questa domanda il vecchio pescatore (il solco è, anzi la vedo anche io come una ruga del tempo dove ormai fa capire che è al tramonto) fa appunto come da video "lo gnorri".
Un ulteriore particolare è che nella prima strofa è: "all'ombra dell'ultimo sole" e no all'ombra di UN ULTIMO Sole e poi UN pescatore.
Nell'ultima strofa invece "MA all'ombra dell'ultimo sole" e poi da UN diventa IL Pescatore...
Resta comunque ermeticamente geniale!
Credo che ogni orecchio ascolti ciò che maggiormente lo aggrada sentire... ed é giusto così
che belli questi video!!! Continua, ti prego :)
Mi hai quasi commosso riccardo
Una canzone che rappresenta tantissimo la mia infanzia, mia madre me la cantava sempre. Bellissima analisi, condivido il desiderio di altri di sentirti parlare di altre canzoni di DeAndré.
"uomini e donne di tribunale, se fossi stato al vostro posto ma al vostro posto non ci so stare"
E' una tematica che torna spesso in De Andrè il non voler/dover giudicare i "figli, vittime di questo mondo".
Io l'ho sempre letta come la morte del povero pescatore che era stato tanto aperto e generoso. Questo perchè ognuno adatta il pensiero altrui (quando interpretabile come nel caso dei testi di de Andrè) a quello che pensa sia il modo "giusto" di vivere. Probabilmente viste le tendenze politiche di de Andrè hai più ragione tu. Io però ho sempre creduto nella disciplina, anche imposta coercitivamente dall'alto, come la base del buon vivere e mi piace interpretare il testo come la "punizione" di chi ha rivolto la sua generosità verso chi ha sbagliato e non se la merita.
Ciao Wesa, ci ho sperato due giorni nell'uscita di questo video ed è arrivato! :)
Bell' analisi, come ogni volta vorrei poter fare un sacco di considerazioni, mi limito alla più significativa!
Ho sempre sentito dentro questa poesia il tema del libero arbitrio.
Infatti credo che nell'interpretazione secondo la quale il sorriso è la gola tagliata dall'assassino, ci sia un tentativo di ricordarci che non possiamo sottrarci a noi stessi.
Perché come il pescatore non può fare a meno di obbedire al suo istinto, che per natura lo porta alla solidarietà (nonostante si trovi davanti ad un omicida), come i gendarmi non possono fare a meno d'inseguire il criminale, come l'assassino non può fare a meno di uccidere il suo benefattore, così anche noi non possiamo far altro che quello per cui siamo nati, anche se questo ci costerà la vita (come il pescatore), anche se questo ci costringerà a fuggire da quel che abbiamo amato (come l'assassino), anche se questo vorrà dire essere uno sbirro ("come Salvini")! :')
Ottimo lavoro!! Grazie per questi video!
Ma non è meglio affermare che questa canzone è l’esaltazione dell’omertà,della corruzione,dell’essere complici di un malfattore.
Era il 2003, terza elementare.
Ricordo come fosse oggi la lezione di italiano in cui la maestra ci fece l'analisi del testo di questa canzone. Avevamo poi avuto qualche giorno per studiarla, e tutti insieme la cantammo a scuola. Probabilmente la prima canzone non sigla di qualche cartone animato che ho conosciuto a memoria. Feelings
Io ho sempre pensato alla seconda interpretazione del finale. Complimenti per la profonda e intelligente analisi. Lascerei fuori la politica di oggi. De André è morto da troppo. Chi lo sa cosa penserebbe del mondo di oggi. Magari ci sarebbero grosse sorprese. Solo i cre..ni non cambiano mai idea.
"Non dire falsa testimonianza e aiutali a uccidere un uomo - lo sanno a memoria il diritto divino e scordano sempre il perdono"
Grazie Wesa per i tuoi contenuti e per avermi fatto riascoltare questa canzone cercando di trarne davvero un significato profondo.Io la penso come te cioè il vecchio assopito secondo me non è morto ma sentendo l'arrivo dei poliziotti finge il sonno con un sorriso perché sa già cosa chiederanno ed essendo una persona buona e sincera evita dormendo le domande dei poliziotti,ma perché fa questo? perché vede in quel ragazzino/assassino gli occhi di un bambino !!! Questa è una mia interpretazione.
Conoscendo la poetica e le idee di De Andrè mi risulta difficile credere che l'assassino abbia ucciso il pescatore, perchè allora la summa della vicenda sarebbe "ecco, se provi pietà per una canaglia alla fine ne paghi le conseguenze" e questo decisamente non è nelle corde di De Andrè.
Per qualche tempo ho pensato che da buon anarchico Faber intendesse suggerire che furono i gendarmi ad uccidere il pescatore reo di aver negato un aiuto, il che porterebbe il testo alla morale seguente: un assassino risparmia un povero pescatore mentre le forze dell'ordine lo ammazzano quasi senza motivo.
Sono convinto però che quel furbacchione del vecchio pescatore si sia svegliato per aiutare chi ne aveva bisogno e invece abbia finto di dormire con i gendarmi. Chissà...
Ti prego Wesa, dacci più analisi su De Andrè ❤
Complimenti davvero, bel video.
La memoria è già dolore e già il rimpianto di un Aprile giocato all ombra di un cortile. Secondo me in questa strofa L'assassino ripensa al fatto che si è giocato del tempo in un carcere, io ho sempre pensato che si riferisse all obra di un cortile di un carcere e che è scappato dal carcere inseguito dalle guardie. Il pescatore alla richiesta dell assassino di essere affamato nn si guardò nemmeno intorno ovvero nn ci penso' due volte ma subito gli diede da mangiare ma nn per paura ma per aiutarlo. Poi quando arrivano i gentarmi lui fa lo gnorri ma nn per prenderli in giro ma per aiutare l assassino e qui l immagine iniziale del suo solco lungo il viso come una specie di sorriso acquista un nuovo significato. Mentre quando questo verso viene indicato all inizio della canzone da l immagine della serenità di un pescatore assopito rugoso ma che la sa lunga (saggio) alla fine lo stesso verso sembra indicare un pescatore contento quasi compiaciuto di aver aiutato l assassino e di fare lo gnorri con i gentarmi.
La canzone è apparsa in un epoca nella quale De André era molto influenzato da Brassens e apparve infatti in un 45 giri che conteneva nell'altra faccia, Marcia Nuziale, sempre di Brassens. Il tema del "Pescatore" è tipicamente brassensiano. Il cantautore francese aveva simpatie anarchiche e in molte sue canzoni si schierava contro l'ordine costituito e a favore dei "malviventi". Poi "il solco lungo il viso" è la descrizione del vecchio prima che incontri l'assassino. Non avrei dubbi. Il vecchio disseta e sfama chi ne ha bisogno, senza emettere giudizi. E non aiuta i gendarmi. Semplicemente perché non ha simpatie per questi ultimi.
L'aprile all'ombra del cortile io lo vedo come il rimpianto di una gioventù non "sfruttata", avrebbe potuto giocare al sole, nei campi(o in strada), e gli occhi da bambino sono rimasti per il rimpianto a questo, e per cercare in qualche modo di rimediare
Analisi come sempre tanto sobria nei modi quanto efficace nella sostanza. L’approccio che hai mi ricorda per certi versi la Psicosintesi e il transpersonale di Assagioli... trattasi di nota per positiva, imho 😉 grazie Wesa!
Secondo me le canzoni di Faber, prese singolarmente possono essere facilmente interpretabili in qualsiasi modo. Ma nel momento in cui si conosce tutto il suo repertorio sappiamo forse qual'è il significato. Quindi sono dell'idea che il pescatore abbia coperto l'assino. Tra l'altro mister felpa, l'anno scorso aveva posto una foto di un campo con la scritta: Libertà l’ho vista dormire nei campi coltivati, a cielo e denaro, a cielo ed amore, protetta da un filo spinato..." strofa de "Il suonatore Jones" che penso sia in netto contrasto con tutta la sua politica. Quindi sono del parere che il suo staff condivide apposta queste citazioni per creare polemica.
Wesa>Genius
Ahahaha me sento male
Ho apprezzato molto.
Grazie del bel video.
Onestamente credo che il testo sia volutamente ambiguo.
Tipico dei grandi artisti è la capacità di sintetizzare più livelli semantici in un singolo tratto di penna (o altri strumenti).
Come hai detto giustamente tu, non sappiamo se l'assassino sia un giovane pieno di ideali - costretto alla sua condizione da una società coercitiva - o un efferato omicida che fa della violenza la sua espressione primaria. Io credo che la canzone non rappresenti un personaggio specifico (come Marinella o Bocca di rosa), anzi rappresenta l'idea figurativa dei personaggi, come una sorta di
maschera popolare.
A mio modo di vedere anche il vecchio pescatore non è un personaggio specifico, ma ha una doppia valenza: da una parte può rappresentare un saggio che perdona l'assassino, dall'altra un vecchio troppo stanco per reagire.
Che polpettone che ho scritto!
Ciao.
Ottima analisi, manca però un accenno all'ambiguità anche della frase "e fu il calore di un momento", che rafforza il duplice significato della canzone. Il calore può fare riferimento al gesto pieno di amore o al calore causato dalla ferita appena inferta.
Personalmente l’ho sempre interpretata come uccisione del pescatore, ‘il calore di un momento’ potrebbe rappresentare i pochi secondi che servono per ucciderlo, ‘la memoria è già dolore’ è l’assassino che quasi si pente immediatamente dopo averlo ucciso, ‘il solco’ l’hai già spiegato tu..
I gendarmi chiedono informazioni ma non ricevono risposta.
Tutto quello che dici secondo me è valido sia nel caso che sia vivo sia nel caso sia morto. L’assassino è già tale prima di incontrare il pescatore, il quale mantiene il ruolo che tu hai descritto nel video, sia da vivo che da morto. Forse la sua morte rafforza la metafora cristologica, ma comunque è bello che non sia questo a cambiare il messaggio della canzone.
Per quanto riguarda l’uso fatto da Salvini, purtroppo è assolutamente in linea con l’abuso che si fa oggi dei grandi classici (v.Generale rifatta da Anastasio e tanti altri). La musica non è considerata sullo stesso piano della Letteratura e dell’arte pittorica, ad esempio, anche perché se così fosse si insegnerebbe storia della musica nelle scuole. Una canzone rimane una canzone e non viene in mente a nessuno che concentrare in pochi minuti così tanti significati e immagini evocative sia anch’essa una forma d’arte. Da qui a prendere Il pescatore come una ‘canzonetta’ il passo è breve.
Ciao Wesa, capisco bene il discorso generale che fai sul cerchiobottismo della propaganda social di Salvini, che è un po' come quando Caparezza si lamentava che suonassero "Vieni a ballare in Puglia" ai matrimoni perché il testo e il messaggio vuole essere tutt'altro che scherzoso, però qui mi sembra più una caduta di "stile" (che stile..) piuttosto che qualcosa che accresce il suo bacino.
Dubito che qualcuno che apprezzi i testi di De Andrè potrebbe apprezzare una figura come Salvini, ma tuttavia posso capire come un elettore di Salvini possa "lasciar correre" nel momento in cui viene proposta questa canzone in pasto ai suoi seguaci.
Grazie di avermi aperto la seconda (e, direi, volutamente ambigua) interpretazione della strofa finale!
Non credo leggerà questo commento (latita da questo social) ma in fondo basta dire al propria e va bene lo stesso;): questa poesia resa leggendaria in musica (sopra tutto le versione live con la pfm) ha da quel che ricordo avuto varie interpretazioni. Personalmente propendo per quella Cristiana, del Perdono cristiano. L'assassino confessa il proprio delitto e chiede senza pretendere, pane e vino, simboli eucaristici. Davanti alla confessione e alla "troppa fame", la giustizia divina sotto le spoglie del pescatore mostra la sua clemenza e non giudica né condanna l'assassino ma si limita a dargli quel che chiede perchè confessare un proprio delitto, se non è solo una parola, è un percorso che porta alla redenzione.
Il pescatore è una delle più belle canzoni di Fabrizio De André.Testo in un certo qual senso ermetico.Le due figure, l'assassino che confessa il delitto ed è in fuga,il pescatore,persona anziana che ha vissuto la vita ed è toccato dalla figura dell'assassino (presumibilmente giovane)che ha bisogno di cibo.E il vecchio pescatore spezza il pane e versa il vino all'assassinio in fuga.Dopo la breve sosta l'assassino riprende la sua fuga,mentre due gendarmi in divisa e armati alla ricerca dell'assassino chiedono al vecchio pescatore se da quelle parti è passato un assassino.Ma il pescatore - e qui la strofa finale coincide perché riprende quella iniziale - s'era "assopito",quindi non risponde, lasciando intendere ai gendarmi di non aver visto nulla.Un esempio classico, perfetto direi,di omertà,che,a mio avviso (varie possono essere le interpretazioni) e' la "metafora"della canzone,che essendo stata scritta da Faber che si dichiarava "anarchico",la chiave di lettura potrebbe essere quella dell'assassino anarchico, contro il potere costituito,i gendarmi,e di mezzi,figura dominante,il pescatore, cioè l'omertà (la copertura per l'assassino),ovvero il silenzio tombale che pone al riparo da contatti con lo Stato (i gendarmi) il vecchio pescatore.
Il vecchio non è furbo e non è morto. A me piace pensare che non fa differenza tra un assassino e una guardia, vede degli uomini a pari dignità naturale e senza diseguaglianze. Il vecchio rappresenta l'anarchia di De Andrè: non gli interessa che marchio sociale hai, quanta fame hai, quanto tempo hai... sei un uomo. L'anarchia di De Andrè, rappresentata dall'anziano, è così humana e influenzatrice che con uno sguardo tra i due (occhi dischiusi del vecchio e gli occhi enormi dell'assassino) fa ricredere l'assassino del viaggio che sta compiendo ricordandosi della bontà bambina e infantile che c'è ancora dentro di lui; compiuta questa riflessione il fuggiasco va verso dove il sole nasce (rinascita) e dove il vento soffia (cambiamento).
Io da bambino ero convinto che il pescatore fosse stato ammazzato dai gendarmi che si erano accorti della copertura. Il vecchio ha "una specie di sorriso" perché è contento di aver aiutato un bisognoso. Però sta anche morendo, quindi è un sorriso ambiguo e spezzato dal dolore fisico
il pescatore ha perdonato l'assassino, quindi per lui il ragazzo ora é solo un ragazzo non piú un assassino
quando arrivano i gendarmi e chiedono dove sia l'assassino il vecchio non risponde perché non c'é piú nessun assassino per lui.
Ti prego wesa portaci altri pezzi di de André!!!! Anche le meno note..
sarà che l'ho sentita da piccolo questa canzone, ma l'opzione del pescatore sgozzato non me la sarei MAI ma proprio mai immaginata
Aspetto l'analisi del Sand Creek
Nella poetica di De Andrè spesso i mesi dell' anno rappresentano simbolicamente le fasi della vita ( ad esempio identifica nel maggio francese dei moti del 68 l'adolescenza che si ribella al sistema), io credo che con l'Aprile identifica il momento fra infanzia ed adolescenza. (La Pasqua penso non centri nulla). nella mia interpretazione penso che rimpianga il suo aprile di giochi spensierati, la sua pre adolescenza, perchè poi col passare del tempo la vita l'ha portato ad uccidere e ad interrompere quella spensieratezza. Bel video, complimenti
Premessa: sono ateo.
Ora: Vangelo Lc 5,1-11 "il pescatore di anime" Parla di Simone "il pescatore". Eucarestia: " prese il pane e lo spezzo, prendere e mangiatene tutti.."etc.
Ora che De André non sia stato un credente è un dato di fatto. Ma che non si interessasse alla religione non è un dato di fatto ("Preghiera in Gennaio" oppure "La buona Novella" un intero disco ispirato ai Vangeli Apocrifi o "Spiritual"). Ma molte altre canzoni di De Andrè parlano o raccontano di religione anche in senso non strettamente di "pensiero religioso" ma di concetti. La carità, il non giudizio, il perdono, la salvezza di quella parte di noi ch'è memoria (per alcuni) o anima (per altri). Niente misteri su "il pescatore" o "un pescatore", De Andrè cambiava spesso le parole delle canzoni (esempio: "La guerra di Piero": "mille papaveri rOssi, diventarono mille papaveri rUssi in paio di live... Vuoi dimenticanza vuoi volontà ma la canzone cambia di senso per una vocale, contestualizzando Piero in Russia, e via discorrendo.
Dopo questo pippone mega galattico, torno da Salvini che per marketing condividerebbe anche Jannacci, ma "Vengo anch'io, no tu no" è molto nazionale popolare maaaa parlando di esclusione sociale dei più deboli.... Naaaa penso che chi gli fa la playlist, sia parecchio sveglio.
Non so, secondo me il gesto di umanità del pescatore non può passare inosservato soprattutto agli occhi di qualcuno che non riceve un gesto gentile da chissà quanto, che si trova suo malgrado, o meno, a vivere da fuggitivo, magari ad aggiungere colpe su colpe in un'escalation di crimini, perché si sa che talvolta basta che vada una cosa storta che poi tutto precipita. Io non riesco a credere che questa persona non riesca a provare almeno un minimo di riconoscenza nei confronti di chi gli ha tolto sete e fame tanto da arrivare a tagliargli la gola! Un uomo non è solo i suoi errori, io voglio credere che si possa cambiare nella vita
Facendo pescatore di mestiere io vedo un vecchio pes atore che è assopito e sta meditando della sua dura vita in mare, considerandosi come un assassino che fa ritorno dal mare, assaggiando per poco tempo il calore della famiglia e riparte sempre ricordando i suoi pochi momenti belli della vita.
Durante la sua meditazione il vecchio dischiuse gli occhi per un momento e ritorna a meditare.
Per i gendarmi, per lo stato un pescatore è come un "assassino" uno quasi sconosciuto, difficile che si incontrano.
E in fine continua a meditare, come una specie di sorriso. È valsa la pena cazzo.
Parola di pescatore.
Io fin da piccolo ho sempre visto il solco lungo il visto come uno sguardo triste in direzione dell'assassino
Io ho ascoltato sempre la canzone non avendo mai dubbi sull'uccisione finale del pescatore. La prima interpretazione è però anch'essa in effetti molto valida, ci dovrò pensare, grazie per lo spunto
Prima di tutti complimenti per l'interpretazione e per l'impegno ,ma semplicemente il pescatore citato nella canzone del grande poeta De Andrè è nostro Signore Gesù Cristo (pescatore appunto, e pescatore di anime ) e il suo sorriso è la consapevolezza della sua redenzione ,ci sono tutti I passaggi dell'eucarestia ...
PER FARLA BREVE E NON ENTRARE TROPPO NELLO SPECIFICO.. ecco quanto;
La confessione : io sono un assassino
Eucarestia: Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno non si guardò neppure intorno (perchè agli occhi di Cristo e di Dio siamo tutti uguali e tutti meritiamo il suo perdone se c'è il pentimento) Ma versò il vino e spezzò il pane per chi diceva ho sete e ho fame ( voglio essere perdonato,mi pento, ho fame di Te, Cristo)
( su questo non ci sono molte cose da aggiungere sappiamo benissimo chi è e perchè si versa e si spezza il pane ....
Prese il pane ,rese grazia lo spezzò lo diede ai suoi discepoli ( pescatori di anime proprio come Lui) e disse: Prendete, questo è il mio Corpo OFFERTO in sacrificio per voi.
Allo stesso modo prese il calice del vino ,e rese grazie,lo diede ai suoi discepoli e disse: Prendete, questo è il mio Sangue per la nuova ed eterna alleanza versato per voi in remissione dei peccati ( l'assassinio appunto)
Redenzione: E fu il calore di un momento ( il sentirsi trattato come un uomo qualunque uguale agli altri ma consapevole che gli uomini che al confronto di Dio non possono giudicare ma lo fanno comunque, deve scappare)
Pentimento:Dietro le spalle un pescatore e la memoria è già dolore (pentimento per gli atti da lui commessi prima d' incontrare Gesù, ) è gia il rimpianto di un Aprile ( mese scelto non per fare rima ma perchè Aprile è il mese della Pasqua del perdono verso tutti ,della Resurrezione di Cristo che è stato ucciso per la nostra salvezza ,e non dimentichiamo e il suo sorriso davanti ai gendarmi sta a dire : io ho perdonato I miei assisini ,voi uomini .... sulla Croce : Padre ,perdonali perchè non sanno quello che fanno!! )
Questo testo è l'espressione di grandezza di Dio e di piccolezza che invece è l'uomo sulla terra .
Spero che molti di voi concordino con questa analisi del testo .
Buona vita a tutti;)
Ho sempre interpretato il solco come un modo per indicare le rughe di un vecchio che ha lavorato tutta la vita esposto al sole e al sale :)
Concordo su tutto. Sicuramente sono molteplici i registri interpretativi.
Tuttavia, a mio modesto parere, il Pescatore non è un normale pescatore di pesci, bensì un pescatore di anime. Il solco lungo il viso non è altro che un ghigno satanico. Per questo il Pescatore non si scompone davanti all'assassino, e non ha timori neppure dinanzi ai gendarmi armati. Finiranno tutti tra le fiamme dell'Inferno. Inquietante assai è il fatto che questa canzone sia così piacevole e accattivante, subdola e mefistofelica.
Bel video Wesa! Da bambina credevo che l'assassino avesse ucciso il pescatore, ora invece la penso come te. Il bello dei testi di De Andrè è che hanno diversi livelli di lettura, un po' come "Il piccolo principe"
Sarebbe bello facessi l'analisi de " il Testamento di Tito" e tante altre di De Andrè
Gliela chiesero anni fa, lui rispose che è una bellissima canzone ma non può trattare solo De André... Magari un giorno
secondo me l'omicidio è troppo scusato, in questa canzone. Si tratta pur sempre di un omicida.