Alberto Arbasino - Porta a porta 24/03/2020
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- Опубліковано 24 бер 2020
- Nino Alberto Arbasino (Voghera, 22 gennaio 1930 - Voghera, 22 marzo 2020) è stato uno scrittore, giornalista, poeta, critico teatrale e politico italiano.Tra i protagonisti del Gruppo 63, la sua produzione letteraria ha spaziato dal romanzo (Fratelli d'Italia del 1963, riscritto nel 1976 e nel 1993) alla saggistica (ad esempio Un paese senza, 1980). Si considerava uno scrittore espressionista, e considerava Super Eliogabalo il suo libro più surrealista e anche quello più espressionista: soprattutto per le descrizioni dei luoghi, che sono sempre onirici e deliranti
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Straordinario
Un grandissimo!
Altro grande , impossibile da leggere . Peggio di Proust! Anche questo corre dietro alle zie , ai cugini , alle nipoti che non te la danno.Ho preso in mano più di una volta quello che è considerato il suo miglior romanzo.Non c'è stato niente da fare: dopo le prime due tre pagine mi è sempre caduto sotto le palle. Di Arbasino ricordo un articolo scritto sul Corriere, in cui da dava una lettura della città di Mestre , credo negli anni ottanta o novanta
Una simpatica lettura di una città , che sento come la mia perché ci ho vissuto per quasi sessant'anni. Anche allora una città sempre in fieri. tentacolare s suo modo , ricca di angoli eternamente incompiuti , che Arbasino riteneva proprio per questo westeriana ,😅 americana. Sempre sul Corriere ho letto anche altre cose di Arbasino , che mi sono piaciute.
A proposito di Proust, il quale è certamente uno scrittore che ha parecchie contiguità con Arbasino. , mi è capitato di leggere proprio in questi giorni, che la sua lettura era sconsigliata da Breton e Aragon , i fondatori del movimento surrealista francese, in compagnia di una trentina di altri scrittori, tra cui non ultimo D' Annunzio . Non un fatto nuovo comunque per me : solo una notizia dimenticata.
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ciao
rai rai rai raglia se segue le tv com.del sig. B.
A leggere, oltre alle 'novelle' destinate al pubblico femminile del suo ambiente culturale (penso alla roberta e all'adriana de 'La bella di Lodi') la saggistica giornalistica di Arbasino, é lecito e legittimo domandarsi se mai abbia veramente e realmente valicato i confini della sua provincia. A parte il fatto che una mia conoscente si definisce una 'casalinga di Voghera' e quindi una vittima della piccineria culturale di Arbasino (io mi considero invece una vittima delle tante cipolline di Rodari, e cioé un perfetto idiota), il suo Mekong é un evidente esercizio di stile vecchio dadaismo di roggia pavese.
Pessimo e illeggibile
@@wNestorSensini a chi piace leggere si legge di tutto, anche il pessimo e quindi persino il giornalistico che se non e' 'pessimo e da pescivendoli' non e' il vero del giornalismo.