Alberto Moravia a Match (Rai 1978)

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  • Опубліковано 19 лис 2020

КОМЕНТАРІ • 19

  • @ManuelBelli
    @ManuelBelli 3 роки тому +17

    Al di la delle opinioni, impressiona la qualità altissima di un dibattito culturale sulla tv pubblica italiana dell'epoca. Oggi siamo alla totale decadenza mediatica e sociale. Qui ciascuno parla, argomenta, ha tempo per rispondere, oggi sarebbe inframmezzato da 50 pubblicità ogni 5 minuti, nessuno si sovrappone, nessuno urla, tutti sono bene educati e rispettosi. Tirate voi le conclusioni sullo sfascio totale di oggi.

    • @soniagianatti7776
      @soniagianatti7776 3 роки тому +2

      Davvero. Altissimo livello di educazione e di cultura.

  • @carlobusi9660
    @carlobusi9660 3 роки тому +26

    Oggi, un dibattito così, sarebbe fantascienza. Anche perché chi sarebbero gli attori del dibattito ?

    • @lemsolaris67
      @lemsolaris67 3 роки тому +2

      Eh si.... dibattito da telemarte...

    • @culodamantova2721
      @culodamantova2721 3 роки тому +2

      Borgonovo e Sgarbi da Porro

    • @silvio2869
      @silvio2869 11 місяців тому

      ​@@culodamantova2721meglio loro di un brindisi o un bassetti, cmq

  • @italopellegrino6122
    @italopellegrino6122 3 роки тому

    Che trasmissione interessante ! Ma oggi solo su Rai cultura e nemmeno tanto ? Dove sono gli intellettuali ? Dove è l'impegno odierno ? Moravia sempre chiaro ed acuto, Sanguineti un po' oscuro ma intelligente, gli stivaletti della Alberta sono memorabili ...

  • @mistermatito5428
    @mistermatito5428 3 роки тому +1

    sanguineti e moravia .... oggi abbiamo fedez e saviano. ognuno dal proprio luxury loft, con una live su zoom. mammamia che tristezza

    • @mariop.9205
      @mariop.9205 Рік тому

      Cosa c’entra Saviano lo sai solo tu ed è innegabile che il lavoro di Roberto sia fondamentale in una democrazia.

    • @silvio2869
      @silvio2869 8 місяців тому

      Saviano? Ma chi, il mitomane?

    • @Wallace-oh6qy
      @Wallace-oh6qy 6 місяців тому

      ​@@mariop.9205chi, il plagiatore?

  • @robertorizzolio6137
    @robertorizzolio6137 3 роки тому +2

    Mah, leggere James Joyce in inglese col dizionario! Ah ah ah. Balla spaziale! E' impossibile, Joyce è difficilissimo anche per un inglese madre lingua. Difficilissimo.
    Il piu' grande scrittore italiano se la racconta e ce la racconta.
    Balle!

    • @A.G.130
      @A.G.130 3 роки тому +1

      Guarda che la "difficoltà" di Joyce è di tipo filologico, non letterario. Viene essenzialmente dall'intricatissimo dedalo di rimandi e citazioni e dal montaggio fluido e parossistico della sua cesellatura estremamente particolare. Ma a livello strettamente letterario il testo scorre "tranquillamente". Ovviamente ci sono delle parti, sopratutto nei primissimi capitoli, quando non si è ancora presa dimestichezza con lo stile, quando ancora si cerca di leggerlo come un libro convenzionalmente inteso, che risultano estremamente ostiche e in generale leggerlo senza tenere conto del lavoro appunto, filologico, che ne è costituente essenziale, toglierebbe sicuramente molto gusto all'esperienza. Ma a parte questo, una volta entrati nel "mood" l'Ulisse non è così tanto complesso e questa è una delle ragioni principali della sua straordinaria bellezza. Se parlassimo poi di Finnegan's Wake ti darei anche ragione, ma penso che in quel senso anche porsi con l'approccio di voler "capire qualcosa" in senso convenzionale sarebbe piuttosto sviante. Poi, naturalmente, si potrebbe anche discutere sul significato che possiamo attribuire alla frase: "capire esaustivamente un libro" e se questo obiettivo ipotetico sia raggiungibile o meno.

    • @robertorizzolio6137
      @robertorizzolio6137 3 роки тому +1

      @@A.G.130 sono d'accordissimo, infatti ho sottolineato che è impossibile leggere Joyce con il dizionario. Proprio per le difficolta' di tipo filologico.
      Ti diro' che le mie sono opinioni di seconda mano, orecchiate da mia moglie, londinese, linguista e dalle sue sorelle. ( nonchè dall'ironia di Umberto Eco che piu' volte si è espresso su J.J. ).

    • @A.G.130
      @A.G.130 3 роки тому

      @@robertorizzolio6137 si, ovviamente concordo ma la cosa che penso però, paradossalmente, ė che un approccio "da dizionario" per quanto potenzialmente mutilante dell'inesauribile ricchezza ermeneutica del testo consenta senza dubbio un approccio più immediato alla materia narrativa del lavoro, che per quanto destrutturata ed estremamente fine al microscopio mantiene una sua coerenza abbastanza precisa se presa di per sé. In realtà il tuo commento mi ha fatto riflettere proprio perché, da grande amante di J. J. Mi domando se a volte non si tenda prendere l'Ulisse più come una specie di caccia al tesoro che come un libro. Un libro per altro molto bello e molto "semplice" che in qualche modo riesce a emergere da quel lavorio monumentale esattamente come, tema dell'Ulisse stesso, la semplice giornata di Bloom nasconde in sé l'epopea mitica dell'umanità. Ovviamente non ho alcun potere di dirti quanto sia vero ciò che dice Moravia, in fondo non credo nemmeno sia così importante, però, per quella che é la mia esperienza, a volte un po' di naivité nell'approccio all'avanguardia può essere vantaggioso per una prima lettura, proprio perché esplicita o implicita che sia, la ricchezza del testo ė sempre operante nella sua fruizione!

    • @matteocapogna9694
      @matteocapogna9694 3 роки тому

      @@A.G.130 Si, ma il problema qui è lo scarso significato di una frase come 'leggere Joyce eccetera...'
      Quale Joyce? I Dubliners? Ulisse? Finnegan's Wake?
      Ulisse è un libro meraviglioso che ho letto tutto d'un fiato quando avevo vent'anni, e da allora non ho più smesso. Non è affatto 'difficile', soltanto, utilizza il linguaggio della poesia. Per chi è avvezzo a tale linguaggio - che è lo stesso di Eliot, di Rilke, di Yeats ecc - risulta luminosissimo ed entusiasmante: un'epifania continua di stupore e bellezza; per chi a tale linguaggio non è avvezzo risulta assolutamente incomprensibile. Punto. Tutto il lavoro di ricerca e 'caccia al tesoro' che può derivarne non ha senso se non si è compresa la natura essenzialmente poetica del libro - che infatti non è un romanzo ma, come dice Lei, una sorta di epopea o simile.
      Finnegan's Wake è tutta un'altra cosa; io non ci ho mai capito nulla e credo che ciò sia dovuto appunto ai motivi lessicali e ai rimandi astrusi di cui parlavate... mi piacciono solo alcune versioni di Rodolfo Wilcock, ma penso che siano piuttosto delle riscritture, e pure un meraviglioso lied di John Cage, ma quella è appunto una 'riscrittura'... non posso aggiungere altro.
      I libri giovanili di Joyce - 'semplici' e belli - li fanno leggere alle scuole elementari con gran gioia degli incolti infanti.
      Per chiudere: Joyce ha scritto molto; non fatevi traviare da ciò che se ne dice: Leggete, leggete, leggete!