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Heidegger nel pensiero di Severino - intervento di Emanuele Severino

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  • Опубліковано 25 сер 2019
  • HEIDEGGER NEL PENSIERO DI SEVERINO
    Metafisica, Religione, Politica, Economia, Arte, Tecnica
    Congresso Internazionale - Brescia 13-15 giugno 2019
    «Che ci siano delle ‘verità eterne’ potrà essere concesso come dimostrato solo se sarà stata fornita la prova che l’Esserci [Dasein] era, è e sarà per tutta l’eternità. Fin che questa prova non sarà stata fornita, continueremo a muoverci nel campo delle fantasticherie» (Heidegger, Essere e tempo, § 44, c, trad. it. di Pietro Chiodi). E per Heidegger questa prova manca, anche per tutti gli enti del mondo diversi dall’Esserci.
    Ciò che nei miei scritti è chiamato “la struttura originaria del destino” implica con necessità l’eternità dell’ente in quanto ente, ossia di ogni ente (dove l’eternità è l’impossibilità che un qualsiasi ente che è sia stato nulla e torni a esser nulla).
    L’“essere” di Heidegger è “nulla dell’ente”, ossia non è nihil absolutum. Ma per lui nemmeno l’ente, quando è, è nihil absolutum. Ciò significa che l’“essere” e l’ente hanno in comune il non essere un nihil absolutum e che quindi l’“essere” non può essere il “nulla dell’ente”. Questa dimensione comune include entrambi i termini della “differenza ontologica” (“essere”, ente) e non viene esplorata da Heidegger. È la dimensione dell’essente in quanto essente - che non è nemmeno la dimensione dell’ente in quanto ente aristotelico, ossia dell’ente che è quando è. La struttura originaria del destino è l’apparire dell’esser sé dell’essente, ossia di ciò la cui negazione è autonegazione.
    L’“essere” di Heidegger è svelamento e insieme velamento, nascondimento. Che lo svelamento sia nascondimento non può significare per Heidegger che ciò che rimane nascosto sia nulla, ma che, pur nascosto, esiste. Ma questa esistenza non può essere un contenuto fenomenologico - e nei testi di Heidegger è assente la prova che ciò che è nascosto esiste: essi presuppongono soltanto la tesi che se qualcosa si manifesta deve esistere tutto ciò che non appartiene al contenuto manifesto.
    Si presenti come la libertà dell’Esserci affermata in Essere e tempo, o come libertà dell’“essere”, affermata dopo la “svolta”, nemmeno la libertà - va osservato - può essere un contenuto fenomenologico. In base a che cosa è affermata da Heidegger? Nell’intervista allo Spiegel, parlando del Dio che ci può salvare e aggiungendo che ciò può anche non avvenire, sembra che alluda alla libertà dell’“essere”.
    Ciò da cui solo un Dio ci può salvare è l’annientamento o la tecnica? È tutti e due. Comunque la salvezza viene dalla dimensione ontica, sia pure diversa da quella metafisicamente intesa; e in questo senso resta confermato il progetto iniziale di Essere e tempo che sospende il giudizio sulla configurazione della dimensione ontica (esistenza di Dio, immortalità dell’anima, ecc.).
    Per Heidegger la “filosofia” finisce nella tecnica, vi ha compimento e non può più modificare il mondo e dare salvezza o perdizione: ormai è la tecnica a padroneggiare tutte le cose. Sennonché la tecnica domina perché le forze che si illudono di servirsene rinunciano ai loro valori; e la rinuncia è effettiva quando ciò che nei miei scritti è chiamato “il sottosuolo filosofico del nostro tempo” mostra che quei valori non sono verità assolute, perché la verità assoluta è morta. La “filosofia” (che è l’essenza dell’Occidente) modifica il mondo a tal punto da determinare la dominazione “di diritto” della tecnica.

КОМЕНТАРІ • 25

  • @francescodamele5226
    @francescodamele5226 3 роки тому +4

    Eccezionale Emanuele Severino

  • @papaolografico2837
    @papaolografico2837 3 роки тому +9

    L'uomo, l'eterno apparire della verità.

    • @romanalejandro749
      @romanalejandro749 2 роки тому

      Sorry to be off topic but does anyone know a method to log back into an Instagram account??
      I stupidly lost my account password. I love any assistance you can give me

    • @mekhifinn8888
      @mekhifinn8888 2 роки тому

      @Roman Alejandro Instablaster =)

  • @PatrikPappalardo
    @PatrikPappalardo 10 місяців тому +1

    Ritornare a Parmenide e la parola di Anassimandro Capolavori assoluti

  • @claudioorlandi73
    @claudioorlandi73 Рік тому

    La gentilezza nel parlare vale già tanto. Grazie Prof. Severino

  • @giuseppeboesso1235
    @giuseppeboesso1235 4 роки тому

    Omar Khayyam.
    Un discepolo" Maestro qual'è la via?"
    .......fai due passi e ci sei:
    " Sbatti in faccia questo basso mondo a chi ci tiene e, lascia l'aldila a chi se ne preoccupa."
    ......non risolverà il problema della verità ma fa vivere meglio il mistero dell'essere e il non essere.

  • @alessiobacchetto7441
    @alessiobacchetto7441 Рік тому

    Ma secondo voi cosa può intendere il professor Severino quando dice che forse il Dio che può salvare è la Tecnica col suo "retten"(ordinare)?
    Se l'ultimo Dio della Kehre può essere inteso come ciò che lascia spazio aperto alla radura di manifestazione dell'Essere, come può essere la Techne a essere il Dio, se la Techne Heidegger la intende come qualcosa che può sì manifestare e svelare, ma come qualcosa che deve tornare a essere uno strumento nelle mani dell'uomo e non più una macchina in corsa impazzita e dannosa?
    L'ultimo Dio che torna a lasciare la Possibilità aperta dell'Essere mi sembra che possa al massimo impugnare la Techne, non identificarsi con essa.

  • @sdachannel7331
    @sdachannel7331 4 роки тому +2

    ascolta anche… LECTURES 2020: Caro Professor Severino... "Si figuri" (Armando Torno)

  • @primulerossa409
    @primulerossa409 4 роки тому +6

    Mi permetto di dissentire dalle considerazioni che il Maestro Severino "venerando e terribile" svolge a proposito del cercante e del cercato a cui Heidegger si riferisce nel paragrafo 2 dell'introduzione ad Essere e Tempo.
    Il cercato è Il Senso dell'essere , non la verità, inoltre il professore tedesco dice chiaramente che " il senso dell'essere deve quindi già esserci già disponibile in qualche modo" pag.17, Longanesi trad.Franco Volpi.

    • @flaviocenci1019
      @flaviocenci1019 4 роки тому +1

      Si. Esatto, il senso dell essere lo dobbiamo trovare noi, durante la vita, è più uno scoprirsi, ed uno scoprire il mondo, e poi, uno spogliarsi di tutti i limiti imposti dalla cultura e
      Dall autocensura, per essere nudi ( nel senso di spogli) e noi stessi ,oltre il dolore della vita, che sempre ci cingera'!!!! ( cercherà di limitarci !!!)

    • @Zarathustra86
      @Zarathustra86 4 роки тому

      Tra l’altro penso che quando Severino aggiunge che anche il più umile degli uomini, senza nozioni, abbia davanti a sé la verità “ma certamente velata da nubi” quasi sfiora, credo, la contraddizione. Se sono dietro al velo di nubi torno a essere “al di qua” dalla verità che sta oltre le nubi, e quindi tra il cercare di Heidegger e il voler far diradare quelle nubi non c’è alcuna differenza, cambia solamente la metafora utilizzata. Vabbè comunque si sa quanto Heidegger gli stesse antipatico...! :)

    • @mauropagan
      @mauropagan 3 роки тому +1

      Tutto tranne che terribile

  • @davidarmaroli558
    @davidarmaroli558 2 роки тому

    Chi è che parla sotto di continuo??

  • @giovannidinapoli4704
    @giovannidinapoli4704 2 роки тому +1

    E' affascinante, ma ... con tanti punti interrogativi.

  • @revelator3665
    @revelator3665 2 роки тому +1

    Ah mangiare aria fritta e sentirsi sazi....

  • @LuigiSimoncini
    @LuigiSimoncini 3 роки тому +2

    Aaaaah... Quanto tempo perduto, quante frasi vuote...

    • @francobertossa6612
      @francobertossa6612 3 роки тому +11

      L’unica frase vuota è la tua.
      Ma non tutto è per tutti..

    • @luigiventurini4821
      @luigiventurini4821 3 роки тому +2

      Vai a zappare

    • @rv706
      @rv706 3 роки тому +2

      Sì, a quanto pare c'è una parte della cultura accademica (in Italia e altrove) che è ancorata ad un modo di intendere la filosofia che poteva andare bene ai tempi di Hegel, ma che al giorno d'oggi è polveroso e vuoto. Per fortuna si tratta di una parte ormai minoritaria.

    • @riccardop.8004
      @riccardop.8004 5 місяців тому

      e quante stronzate anche....

  • @alessandromaffi4498
    @alessandromaffi4498 4 роки тому +1

    Emanuele Severino
    Adamo sarebbe stato vittorioso sul peccato proprio e soltanto se non avesse mangiato i frutti proibiti. (Mela, Fico, Banana)