@@francescofantiphoto Si Francesco e ti ringrazio. In effetti ne sai più tu di chi propone il concorso fotografico, visto che richiedono "300 dpi" per una foto digitale..sono perplessa.. Dovrei mandar loro il tuo video!
Grazie, sei sempre molto chiaro ed esaustivo. Ho già avuto modo di dirtelo, ma lo ripeto, sei un ottimo fotografo divulgatore e la cosa la confermo sia per i tuoi video, che guardo sempre, sia per le schede didattiche che ho apprezzato tantissimo. Sto facendo un pensierino su PhotoPills e sul tuo corso. Un caro saluto e grazie.
Grazie infinite per le tue belle parole. Sono contento che ti stai trovando bene sia con le schede sia con i vari video che pubblicò qui su youtube :-)
Ben spiegato! Grazie. Alcune volte ricevo files con una risoluzione di Pixel per Pollice di 1 (e naturalmente un valore molto elevato di altezza e larghezza). Qual'è lo scopo di questa impostazione?
Ciao Alberto, non saprei proprio dirti il perchè di un file a 1 ppi. Che sia solo una mala conversione che fa il software che usi per l'apertura e che traduce autonomamente la risoluzione in base a 1 ppi ?
Ciao Angelo, Questa domanda esula completamente dall'argomento specifico del video e non si può rispondere così in due righe senza sapere altro nello specifico. In linea di massima ci si deve regolare come per una qualsiasi altra stampa e quindi valutando il file disponibile.
Ciao Francesco mi hanno chiesto il jpeg ad alta risoluzione (300dpi) per stampa su una rivista. Ma se gli mando il file che esporto dal mio programma che è sempre alla massima risoluzione di un raw da 33mpx va bene? Cioè secondo me è anche più alta
Ciao, come raccontato anche nel video i dpi sono un qualcosa che non ti tange minimamente, semmai i ppi sono qualcosa che puoi controllare. Nel video spiego come fare a calcolare il numero di pixel e la risoluzione delle immagini a partire dai megapixel così poi puoi fare tutti i calcoli nel tuo caso specifico e per le dimensioni che ti hanno richiesto.
Grazie Francesco! Già ne sapevo un po’ ma mi hai chiarito l’argomento. Una domanda: utilizzare la funzione miglioramento di Camera Raw serve per la stampa?
Ciao Giancarlo, Non so aiutarti purtroppo. Non ho mai usato più di tanto quella funziona e non avendo notato benefici sorprendenti non mi sono mai soffermato in test dettagliati. In generale è una funzione di miglioramento dell'immagine e come tale dovrebbe beneficiare la sua esistenza nel complesso, dal digitale alla stampa. In generale non sono personalmente un fan sfegatato di tutto ciò che è completamente automatico e senza controllo da parte del fotografo.
Topaz Gigapixel sicuramente lavora meglio del ricampionamento basico di Photoshop. Non ho avuto modo di confrontarlo con software più specifici che usano i laboratori di stampa e quindi non so dirti se faccia un lavoro egregio in assoluto oppure no.
Al solito video molto interessante e completo. Un ulteriore dubbio che riguarda la stampa è spesso quello del miglior formato di file: va bene un jpeg o è meglio un tiff….
Ciao! Su questo punto ci sarebbe molto da parlare :-). In generale un jpeg di altissima qualità va benissimo per la maggior parte delle esigenze ed è il formato accettato dalla maggior parte dei laboratori di stampa industriali. Se invece hai un rapporto più umano con un laboratorio di stampa piccolino allora può valere la pena usare un tiff che permette di fare comodamente ulteriori aggiustamenti dell'ultimo minuto se lo stampatore li suggerisce. Stiamo parlando di piccolezze difficilmente notabili sulla carta, specialmente per occhi non allenati. Se stampi in casa allora puoi iniziare direttamente dal tiff.
Hai detto, fermo restando la risoluzione della fotocamera, che una buona risoluzione di stampa è 300ppi. Perché cnon 350 o 250? Come esce secondo te quel valore? Ma sei certo che non vi sia correlazione tra ppi (acquisizione) e dpi (stampa) ?
Ciao Maurizio, Quel valore non me lo sono certo inventato io di sana pianta ma è un valore che è diventato standard di riferimento per la stampa. Non è importante il numero esatto di per se, semplicemente è un valore di densità di pixel per pollice è più che sufficiente a descrivere il soggetto in maniera precisa e puntuale, senza rendere visibile ad occhio nudo il più piccolo dettaglio a distanze adeguate. Una densità minore potrebbe portare ad approssimazioni o rendere visibile i pixel, una densità maggiore non ha di fatto alcun svantaggio ma non porta nemmeno vantaggi evidenti. Fintanto che stai in un intorno di quel valore puoi essere sereno che sarai nel range ottimale (ecco, non stamperei una foto 30 x 45 a 150ppi ad esempio). Non vi è correlazione. La stampante userà i DPI per la quale è settata per descrivere appunto un pollice di stampa. In questo pollice noi possiamo metterci 300 pixel, 50, 1 che a lei non fa alcuna differenza (ovviamente cambia notevolmente il risultato se stampiamo una foto a 1 PPI)
@@francescofantiphoto forse dovrei farti qualche ripassino... Quando le fotocamere digitali non esistevano (e neppure gli scanner piani che avrai usato). Il valore di 300 dpi (o ppi visto che è sovrapponibile) uscì fuori dagli scanner a tamburo e fotomoltiplicatori (che non avevano pixel) basandosi sulla lineatura (non risoluzione) di stampa che per l'offset ovvero stampa litografica a fogli piani era di 150lpi (60linee per cm) e moltiplicando per 2 ottenevi i fatidici 300dpi. In italia dovevi fare 60x2,54x2=304,8 che arritondavi a 300. Poi quando sulla patinata alzarono a 70 o 80 linee quel valore di 300 non reggeva più e si andò sui 350dpi/ppi. Questo è valido per una visione fino 50cm poi i valori, le lineature e le risoluzioni possono calare. Per il tono continuo la musica cambia... Con stampanti laser la risoluzione è di 600dpi mentre per l'inkjet (parliamo di stampe fine art) le risoluzioni possono arrivare a 2400-2540dpi. In questo caso non essendoci retino non si può parlare di retinatura (nel caso di stocastico) e la risoluzione di uscita dei files può fermarsi a 240-250ppi (senza retino ha poco senso parlare di dpi anche se i valori sono identici). Un saluto da chi è stato fotolitista e ha contribuito a scrivere le norme TAGA per le prove colore digitali in Italia. PS: anche se per convensione si fissa la risoluzione a 300ppi, questo valore si deve intendere per una riproduzione in stampa 1:1 ovvero al 100% perché se si impagina (o stampa) a percentuali differenti il valore cambia; diminuisce oltre il 100% e aumenta se con percentuali inferiori. Quindi bisogna duplicare il file pronto stampa alle dimensioni in cm desiderate facendo attenzione alla risoluzione risultante.
Caro Maurizio, grazie per il percorso storico sull'origine di quel numero 300. Come detto anche nel video quel valore di risoluzione è da intendersi per stampe di medie dimensioni viste in contesti adeguati.Questo non è un trattato sulla dimensione di stampa e distanza ottimale da cui vederla, cosa di cui ho accennato in altri video sul circolo di confusione qui sul canale. Il discorso che hai aggiunto nel post scriptum riguarda appunto la dimensione che consideri 1:1 che dipende dal sensore della tua fotocamera. Aumentando il rapporto hai meno pixel per descrivere ogni pollice e al contempo anche un minor bisogno di dettaglio fine nella stampa che verrà vista molto più da lontano, mentre diminuendone il rapporto hai molti più pixel a disposizione e questo ti permette di aumentare la risoluzione ben oltre i 300 ppi senza averne un gran beneficio se non in stampe e situazioni estremamente particolari che possiamo considerare di nicchia. I vari valori che elenchi sono appunto i DPI delle varie stampanti e ovviamente più sono qualitativamente elevate più riescono a gestire distribuzioni di inchiostri eccellenti come le stampanti fine art che agilmente arrivano ad oltre 2000 punti per pollice, ma continuo a ribadire come questo valore non centri nulla con i PPI della risoluzione del tuo file digitale. è mera elettronica e comunicazione di informazioni tra un computer ed una stampante (quindi è più corretto dire che una correlazione c'è ma dipende dalle stampanti e non è un parametro noto e men che meno sul quale si ha controllo.) Forse dovrei farti qualche ripassino di elettronica... Un caro saluto
@@francescofantiphoto potrei fartene a bizzeffe, essendo da 35 anni tecnico certificato Apple, evangelista Adobe (e prima micromedia e prima Aldus). Il problema è che ti incarti con la fotografia digitale, i sensori e i megapixel, quando il mondo della stampa è ben altro. Se ti diverti con i megapixel raffrontati con i monitor normali (72-75 ppi) o retina (260 o più ppi).
Complimenti per il video e grazie della spiegazione. Avrei un paio di curiosità: 1 - andando quindi a confrontare due sensori di differenti dimensioni, ad es un fframe ed un apsc, ma con la medesima risoluzione, ad es 20 mpx, e prendendo come riferimento il capitolo del tuo video “Risoluzione su Photoshop”, i due file avrebbero le medesime dimensioni in termini di pixel ma, a parità di ppi, il file della fframe avrebbe delle dimensioni in termini di cm maggiori rispetto al file apsc; è corretto? 2 - mi viene difficile immaginare che non ci sia correlazione alcuna tra ppi e dpi. O meglio, capisco che se una stampante stampa a 600 dpi, un’immagine a 250 o 300 ppi non fa differenza. Ma nel momento in cui vado a stampare un file da 800 ppi su un supporto che stampa a 600 dpi, non otterrei una perdita di dettaglio rispetto a quanto immaginato? Grazie mille!
Ciao Edoardo, rispondendo alle due domande: 1) entrambi i file avranno la medesima dimensione finale. è vero che la fotocamera con sensore più grande a parità di risoluzione possiede dei pixel più grandi. Questo la aiuta molto nella gestione dell'esposizione e rumore della fotografia. Da quello che so che però la "dimensione" di ogni pixel, ovvero come la considerano software come photoshop è identica. 10 pixel scattati da una grande formato o 10 pixel scattati dal peggior cellulare direi che siano considerati alla stessa stregua da photoshop. Su questo punto posso vedere di approfondire un po' perchè non ho mai fatto l'esperimento in prima persona. 2) La stampante rapprensenta un pollice con i suoi spruzzi di inchiostro (dpi). Se in questo pollice vi è stivata l'informazione di 1, 10 o 1000 pixel a lei fa veramente poca differenza. Comunque è verosimile che il software che gestisce la stampa dovrà cercare di fare una traduzione del dettaglio affinchè esso possa essere stampato ma è un qualcosa su cui noi non abbiamo la minima visibilità e controllo. Ciao
Sorprendentemente sono solo il 50% guardando i dati che mi mette a disposizione youtube! per questa ragione infatti continuo a produrre contenuti in 4k che sarebbero irrilevanti per gli smartphone.
Secondo me fai confusione tra ppi e dpi. I primi non riguardano la stampa ma il monitor e indicano una dimensione ipotetica su un supporto dinamico come uno schermo
Ciao Oscar, I ppi sono sia una risoluzione di fatto di supporti dinamici sia la risoluzione della nostra immagine digitale, vista come densità di informazioni per pollice (i pixel sono l'informazione a disposizione). Questo è il parametro che deve importarci mentre il dpi non ha alcuna valenza per chi produce il file digitale in quanto riguarda unicamente la stampante e la sua gestione dell'inchiostro.
@@francescofantiphoto Ciao Francesco. È per il fatto che i ppi si riferiscono all’immagine sullo schermo che ai fini della stampa non è rilevante se esporti a 300 o a qualsiasi altra risoluzione. Perché alla fine l’immagine su carta ha le sue dimensioni fisiche che non sono influenzate da quanto sarebbe grande sullo schermo
Ciao Oscar eccomi, ne parlo proprio nel video di come i ppi indichino due cose differenti. una è la risoluzione di uno schermo e quindi totalmente indipendente dalla stampa (che è quello di cui stai parlando tu), ma l'altra invece è la quantità di informazione catturata dal sensore (pixel) che deve descrivere un pollice di immagine (che sarà il medesimo pollice che poi verrà stampato).
@@francescofantiphoto no scusa, credo di essermi spiegato male. Quando dico immagine sullo schermo intendo dire immagine digitale, diversa da immagine in stampa. Per fare un discorso più concreto, io intendo dire che se tu mandi in stampa una foto da 6000x4000 pixel chiedendo che venga stampata in formato per esempio 30x20 cm la qualità della foto stampata non cambia se l’hai esportata a 1 ppi o a 300 ppi. Non ho capito dal video se tu ritieni che il dato dei ppi a parità di pixel dell’immagine e di dimensioni di stampa determini una diversa qualità di stampa, oppure se il dato di 300ppi sia da intendere come fattore di conversione per determinare le dimensioni “ideali” di una stampa partendo da un’immagine avente i lati di un certo numero di pixel. Purtroppo capisco che il commento in calce a un video non sia il massimo per la comprensibilità dei concetti espressi, ma questo abbiamo a disposizione…
Ciao Oscar, Scusa se ti rispondo solo ora ma il commento era finito in revisione su youtube e non l'avevo visto. Direi che parliamo della stessa cosa. Dimensione di immagine, quindi quantità di pixel, e risoluzione in PPI sono correlati, uno funzione dell'altro in assenza di ricampionamento e quindi la qualità non cambia. Il discorso di questo video riguarda la dimensione ipotetica di stampa ottenibile con una certa risoluzione per poter rispondere alla domanda molto comune "fino a quanto posso stampare le mie foto ad una buona qualità"? Saluti
Non so di cosa stai parlando, ma ti posso dire che ho inviato al cliente delle foto 1800x1200 72 DPI e il cliente ne ha fatto dei poster da vetrina negozio da 4mt x 2 di altezza e senza sgranare
Le premesse del tuo commento non sono certo delle migliori ma cerchiamo di essere costruttivi. Puoi stampare anche il cartellone da mettere sul pirellone con un file del genere, poi che venga bene è tutto da vedersi. Conti alla mano dato il file di partenza da te consegnato e le dimensioni finali ne seguirebbe una stampa descritta da 11 pixel per pollice che sarebbe sgranata (anche se non alla follia) per quelle dimensioni grandi ma non grandissime. Da quello che hai scritto mi par di capire che tu non abbia seguito il processo di stampa del tuo cliente e quindi non possiamo dire le opere di salvataggio effettuate dalla tipografia in questione (che ci saranno state sicuramente dato che dalla fisica non si scappa). Il fatto che qualcuno riesca a risolvere ad una nostra inadeguatezza, per giunta a discapito della qualità (anche se il cliente magari non è in grado in prima persona di apprezzarlo appieno) trovo che sia poco professionale secondo i miei standard di lavoro, quale che sia il lavoro svolto. Poi ad ognuno le proprie scelte per carità.
Bravo Francesco, la tua ottima capacità espositiva riesce a rendere comprensibili i concetti trattati in maniera molto chiara e semplice.
finalmente! Quando si spiega con semplicità significa che si è padroni della materia !
Bravo Francesco, un argomento che non è spiegato così bene da altri.
È la prima volta che sento spiegati così bene e così chiaramente tutti questi concetti.
Chiaro e semplice.
Complementi davvero 👍
Ti ringrazio Alessandro
Complimenti per la chiarezza e la competenza. Video utilissimo!
Molto Bravo. Spiegato in modo chiaro e semplice. Davvero complimenti
Molto molto bravo...... complimenti
Eccellente spiegazione! Grazie Francesco!
Benisismo. Hai trovato un po’ delle risposte che ti servivano?
@@francescofantiphoto Si Francesco e ti ringrazio. In effetti ne sai più tu di chi propone il concorso fotografico, visto che richiedono "300 dpi" per una foto digitale..sono perplessa.. Dovrei mandar loro il tuo video!
lasciamo stare va là 😁
Grazie, sei sempre molto chiaro ed esaustivo.
Ho già avuto modo di dirtelo, ma lo ripeto, sei un ottimo fotografo divulgatore e la cosa la confermo sia per i tuoi video, che guardo sempre, sia per le schede didattiche che ho apprezzato tantissimo.
Sto facendo un pensierino su PhotoPills e sul tuo corso.
Un caro saluto e grazie.
Grazie infinite per le tue belle parole. Sono contento che ti stai trovando bene sia con le schede sia con i vari video che pubblicò qui su youtube :-)
Complimenti, video molto ben fatti, spiegazioni chiare ed esaustive. Bravo!
Grazie mille!
Veramente ben fatto .Informazioni chiare ed esaustive.
Grazie mille
Tutto chiaro, ottimo contenuto, grazie.
A.
Ben spiegato! Grazie. Alcune volte ricevo files con una risoluzione di Pixel per Pollice di 1 (e naturalmente un valore molto elevato di altezza e larghezza). Qual'è lo scopo di questa impostazione?
Ciao Alberto, non saprei proprio dirti il perchè di un file a 1 ppi. Che sia solo una mala conversione che fa il software che usi per l'apertura e che traduce autonomamente la risoluzione in base a 1 ppi ?
Buona sera la stampante Epson 2810 stampa a 720 dpi, come posso regolarmi pre una stampa su carta glossy? Grazie
Ciao Angelo,
Questa domanda esula completamente dall'argomento specifico del video e non si può rispondere così in due righe senza sapere altro nello specifico.
In linea di massima ci si deve regolare come per una qualsiasi altra stampa e quindi valutando il file disponibile.
Complimenti per il video
Grazie mille
Ciao Francesco mi hanno chiesto il jpeg ad alta risoluzione (300dpi) per stampa su una rivista. Ma se gli mando il file che esporto dal mio programma che è sempre alla massima risoluzione di un raw da 33mpx va bene? Cioè secondo me è anche più alta
Ciao,
come raccontato anche nel video i dpi sono un qualcosa che non ti tange minimamente, semmai i ppi sono qualcosa che puoi controllare. Nel video spiego come fare a calcolare il numero di pixel e la risoluzione delle immagini a partire dai megapixel così poi puoi fare tutti i calcoli nel tuo caso specifico e per le dimensioni che ti hanno richiesto.
Grazie Francesco! Già ne sapevo un po’ ma mi hai chiarito l’argomento. Una domanda: utilizzare la funzione miglioramento di Camera Raw serve per la stampa?
Ciao Giancarlo,
Non so aiutarti purtroppo. Non ho mai usato più di tanto quella funziona e non avendo notato benefici sorprendenti non mi sono mai soffermato in test dettagliati.
In generale è una funzione di miglioramento dell'immagine e come tale dovrebbe beneficiare la sua esistenza nel complesso, dal digitale alla stampa. In generale non sono personalmente un fan sfegatato di tutto ciò che è completamente automatico e senza controllo da parte del fotografo.
Va bene il Topaz Gigapixel AI per ricampionare? Grazie1
Topaz Gigapixel sicuramente lavora meglio del ricampionamento basico di Photoshop. Non ho avuto modo di confrontarlo con software più specifici che usano i laboratori di stampa e quindi non so dirti se faccia un lavoro egregio in assoluto oppure no.
Al solito video molto interessante e completo. Un ulteriore dubbio che riguarda la stampa è spesso quello del miglior formato di file: va bene un jpeg o è meglio un tiff….
Ciao! Su questo punto ci sarebbe molto da parlare :-).
In generale un jpeg di altissima qualità va benissimo per la maggior parte delle esigenze ed è il formato accettato dalla maggior parte dei laboratori di stampa industriali. Se invece hai un rapporto più umano con un laboratorio di stampa piccolino allora può valere la pena usare un tiff che permette di fare comodamente ulteriori aggiustamenti dell'ultimo minuto se lo stampatore li suggerisce. Stiamo parlando di piccolezze difficilmente notabili sulla carta, specialmente per occhi non allenati.
Se stampi in casa allora puoi iniziare direttamente dal tiff.
Hai detto, fermo restando la risoluzione della fotocamera, che una buona risoluzione di stampa è 300ppi. Perché cnon 350 o 250? Come esce secondo te quel valore? Ma sei certo che non vi sia correlazione tra ppi (acquisizione) e dpi (stampa) ?
Ciao Maurizio,
Quel valore non me lo sono certo inventato io di sana pianta ma è un valore che è diventato standard di riferimento per la stampa. Non è importante il numero esatto di per se, semplicemente è un valore di densità di pixel per pollice è più che sufficiente a descrivere il soggetto in maniera precisa e puntuale, senza rendere visibile ad occhio nudo il più piccolo dettaglio a distanze adeguate. Una densità minore potrebbe portare ad approssimazioni o rendere visibile i pixel, una densità maggiore non ha di fatto alcun svantaggio ma non porta nemmeno vantaggi evidenti. Fintanto che stai in un intorno di quel valore puoi essere sereno che sarai nel range ottimale (ecco, non stamperei una foto 30 x 45 a 150ppi ad esempio).
Non vi è correlazione. La stampante userà i DPI per la quale è settata per descrivere appunto un pollice di stampa. In questo pollice noi possiamo metterci 300 pixel, 50, 1 che a lei non fa alcuna differenza (ovviamente cambia notevolmente il risultato se stampiamo una foto a 1 PPI)
@@francescofantiphoto forse dovrei farti qualche ripassino... Quando le fotocamere digitali non esistevano (e neppure gli scanner piani che avrai usato). Il valore di 300 dpi (o ppi visto che è sovrapponibile) uscì fuori dagli scanner a tamburo e fotomoltiplicatori (che non avevano pixel) basandosi sulla lineatura (non risoluzione) di stampa che per l'offset ovvero stampa litografica a fogli piani era di 150lpi (60linee per cm) e moltiplicando per 2 ottenevi i fatidici 300dpi. In italia dovevi fare 60x2,54x2=304,8 che arritondavi a 300.
Poi quando sulla patinata alzarono a 70 o 80 linee quel valore di 300 non reggeva più e si andò sui 350dpi/ppi.
Questo è valido per una visione fino 50cm poi i valori, le lineature e le risoluzioni possono calare.
Per il tono continuo la musica cambia... Con stampanti laser la risoluzione è di 600dpi mentre per l'inkjet (parliamo di stampe fine art) le risoluzioni possono arrivare a 2400-2540dpi. In questo caso non essendoci retino non si può parlare di retinatura (nel caso di stocastico) e la risoluzione di uscita dei files può fermarsi a 240-250ppi (senza retino ha poco senso parlare di dpi anche se i valori sono identici).
Un saluto da chi è stato fotolitista e ha contribuito a scrivere le norme TAGA per le prove colore digitali in Italia.
PS: anche se per convensione si fissa la risoluzione a 300ppi, questo valore si deve intendere per una riproduzione in stampa 1:1 ovvero al 100% perché se si impagina (o stampa) a percentuali differenti il valore cambia; diminuisce oltre il 100% e aumenta se con percentuali inferiori. Quindi bisogna duplicare il file pronto stampa alle dimensioni in cm desiderate facendo attenzione alla risoluzione risultante.
Caro Maurizio, grazie per il percorso storico sull'origine di quel numero 300.
Come detto anche nel video quel valore di risoluzione è da intendersi per stampe di medie dimensioni viste in contesti adeguati.Questo non è un trattato sulla dimensione di stampa e distanza ottimale da cui vederla, cosa di cui ho accennato in altri video sul circolo di confusione qui sul canale. Il discorso che hai aggiunto nel post scriptum riguarda appunto la dimensione che consideri 1:1 che dipende dal sensore della tua fotocamera. Aumentando il rapporto hai meno pixel per descrivere ogni pollice e al contempo anche un minor bisogno di dettaglio fine nella stampa che verrà vista molto più da lontano, mentre diminuendone il rapporto hai molti più pixel a disposizione e questo ti permette di aumentare la risoluzione ben oltre i 300 ppi senza averne un gran beneficio se non in stampe e situazioni estremamente particolari che possiamo considerare di nicchia.
I vari valori che elenchi sono appunto i DPI delle varie stampanti e ovviamente più sono qualitativamente elevate più riescono a gestire distribuzioni di inchiostri eccellenti come le stampanti fine art che agilmente arrivano ad oltre 2000 punti per pollice, ma continuo a ribadire come questo valore non centri nulla con i PPI della risoluzione del tuo file digitale.
è mera elettronica e comunicazione di informazioni tra un computer ed una stampante (quindi è più corretto dire che una correlazione c'è ma dipende dalle stampanti e non è un parametro noto e men che meno sul quale si ha controllo.)
Forse dovrei farti qualche ripassino di elettronica...
Un caro saluto
@@francescofantiphoto potrei fartene a bizzeffe, essendo da 35 anni tecnico certificato Apple, evangelista Adobe (e prima micromedia e prima Aldus).
Il problema è che ti incarti con la fotografia digitale, i sensori e i megapixel, quando il mondo della stampa è ben altro. Se ti diverti con i megapixel raffrontati con i monitor normali (72-75 ppi) o retina (260 o più ppi).
Bravissimo
Grazie
Complimenti per il video e grazie della spiegazione. Avrei un paio di curiosità:
1 - andando quindi a confrontare due sensori di differenti dimensioni, ad es un fframe ed un apsc, ma con la medesima risoluzione, ad es 20 mpx, e prendendo come riferimento il capitolo del tuo video “Risoluzione su Photoshop”, i due file avrebbero le medesime dimensioni in termini di pixel ma, a parità di ppi, il file della fframe avrebbe delle dimensioni in termini di cm maggiori rispetto al file apsc; è corretto?
2 - mi viene difficile immaginare che non ci sia correlazione alcuna tra ppi e dpi. O meglio, capisco che se una stampante stampa a 600 dpi, un’immagine a 250 o 300 ppi non fa differenza. Ma nel momento in cui vado a stampare un file da 800 ppi su un supporto che stampa a 600 dpi, non otterrei una perdita di dettaglio rispetto a quanto immaginato?
Grazie mille!
Ciao Edoardo,
rispondendo alle due domande:
1) entrambi i file avranno la medesima dimensione finale. è vero che la fotocamera con sensore più grande a parità di risoluzione possiede dei pixel più grandi. Questo la aiuta molto nella gestione dell'esposizione e rumore della fotografia. Da quello che so che però la "dimensione" di ogni pixel, ovvero come la considerano software come photoshop è identica. 10 pixel scattati da una grande formato o 10 pixel scattati dal peggior cellulare direi che siano considerati alla stessa stregua da photoshop. Su questo punto posso vedere di approfondire un po' perchè non ho mai fatto l'esperimento in prima persona.
2) La stampante rapprensenta un pollice con i suoi spruzzi di inchiostro (dpi). Se in questo pollice vi è stivata l'informazione di 1, 10 o 1000 pixel a lei fa veramente poca differenza. Comunque è verosimile che il software che gestisce la stampa dovrà cercare di fare una traduzione del dettaglio affinchè esso possa essere stampato ma è un qualcosa su cui noi non abbiamo la minima visibilità e controllo.
Ciao
@@francescofantiphoto grazie per la risposta! Ciao!
Molto interessante!!! Ingrandisci però le immagini dei settaggi di ps perché non si vedono spunte e valori impostati…
grazie Ettore lo terrò a mente in futuro per chi guarda i video in piccolo sul telefono.
@@francescofantiphoto cioè quasi tutti ;-))) poi basta ingrandire ma non tutti hanno dimestichezza…
Sorprendentemente sono solo il 50% guardando i dati che mi mette a disposizione youtube! per questa ragione infatti continuo a produrre contenuti in 4k che sarebbero irrilevanti per gli smartphone.
Secondo me fai confusione tra ppi e dpi. I primi non riguardano la stampa ma il monitor e indicano una dimensione ipotetica su un supporto dinamico come uno schermo
Ciao Oscar,
I ppi sono sia una risoluzione di fatto di supporti dinamici sia la risoluzione della nostra immagine digitale, vista come densità di informazioni per pollice (i pixel sono l'informazione a disposizione). Questo è il parametro che deve importarci mentre il dpi non ha alcuna valenza per chi produce il file digitale in quanto riguarda unicamente la stampante e la sua gestione dell'inchiostro.
@@francescofantiphoto Ciao Francesco. È per il fatto che i ppi si riferiscono all’immagine sullo schermo che ai fini della stampa non è rilevante se esporti a 300 o a qualsiasi altra risoluzione. Perché alla fine l’immagine su carta ha le sue dimensioni fisiche che non sono influenzate da quanto sarebbe grande sullo schermo
Ciao Oscar eccomi,
ne parlo proprio nel video di come i ppi indichino due cose differenti. una è la risoluzione di uno schermo e quindi totalmente indipendente dalla stampa (che è quello di cui stai parlando tu), ma l'altra invece è la quantità di informazione catturata dal sensore (pixel) che deve descrivere un pollice di immagine (che sarà il medesimo pollice che poi verrà stampato).
@@francescofantiphoto no scusa, credo di essermi spiegato male. Quando dico immagine sullo schermo intendo dire immagine digitale, diversa da immagine in stampa. Per fare un discorso più concreto, io intendo dire che se tu mandi in stampa una foto da 6000x4000 pixel chiedendo che venga stampata in formato per esempio 30x20 cm la qualità della foto stampata non cambia se l’hai esportata a 1 ppi o a 300 ppi. Non ho capito dal video se tu ritieni che il dato dei ppi a parità di pixel dell’immagine e di dimensioni di stampa determini una diversa qualità di stampa, oppure se il dato di 300ppi sia da intendere come fattore di conversione per determinare le dimensioni “ideali” di una stampa partendo da un’immagine avente i lati di un certo numero di pixel.
Purtroppo capisco che il commento in calce a un video non sia il massimo per la comprensibilità dei concetti espressi, ma questo abbiamo a disposizione…
Ciao Oscar,
Scusa se ti rispondo solo ora ma il commento era finito in revisione su youtube e non l'avevo visto.
Direi che parliamo della stessa cosa. Dimensione di immagine, quindi quantità di pixel, e risoluzione in PPI sono correlati, uno funzione dell'altro in assenza di ricampionamento e quindi la qualità non cambia. Il discorso di questo video riguarda la dimensione ipotetica di stampa ottenibile con una certa risoluzione per poter rispondere alla domanda molto comune "fino a quanto posso stampare le mie foto ad una buona qualità"?
Saluti
Non so di cosa stai parlando, ma ti posso dire che ho inviato al cliente delle foto 1800x1200 72 DPI e il cliente ne ha fatto dei poster da vetrina negozio da 4mt x 2 di altezza e senza sgranare
Le premesse del tuo commento non sono certo delle migliori ma cerchiamo di essere costruttivi.
Puoi stampare anche il cartellone da mettere sul pirellone con un file del genere, poi che venga bene è tutto da vedersi. Conti alla mano dato il file di partenza da te consegnato e le dimensioni finali ne seguirebbe una stampa descritta da 11 pixel per pollice che sarebbe sgranata (anche se non alla follia) per quelle dimensioni grandi ma non grandissime.
Da quello che hai scritto mi par di capire che tu non abbia seguito il processo di stampa del tuo cliente e quindi non possiamo dire le opere di salvataggio effettuate dalla tipografia in questione (che ci saranno state sicuramente dato che dalla fisica non si scappa).
Il fatto che qualcuno riesca a risolvere ad una nostra inadeguatezza, per giunta a discapito della qualità (anche se il cliente magari non è in grado in prima persona di apprezzarlo appieno) trovo che sia poco professionale secondo i miei standard di lavoro, quale che sia il lavoro svolto. Poi ad ognuno le proprie scelte per carità.