Відео

Ti ringrazio moltissimo. Lieto di averti aiutato!

Benisismo. Hai trovato un po’ delle risposte che ti servivano?

@@francescofantiphoto Si Francesco e ti ringrazio. In effetti ne sai più tu di chi propone il concorso fotografico, visto che richiedono "300 dpi" per una foto digitale..sono perplessa.. Dovrei mandar loro il tuo video!

lasciamo stare va là 😁

Grazie Cosimo

Grazie Davide, Non ho parlato di tante altre cose oltre allo specchio per le reflex. La ragione principale è che le reflex sono sulla strada del pensionamento, volente o nolente :-)

Ciao Elisabetta, ti ringrazio moltissimo! Intanto puoi iniziare a trovare una prima parte delle risposte qui ua-cam.com/video/3_LPh3tYB6s/v-deo.html in cui parlo di risoluzione e stampa

@@francescofantiphoto Grazie per la tua risposta Francesco, mi guardo il video!

Grazie. Uso felicemente una fuji x-t2 ed una x-h2 al momento

Ciao, In linea di principio è corretto il ragionamento. In questo caso specifico dei fuochi d’artificio non è un tragedia spostare l’inquadratura, a patto di saper poi aggiustare la posizione e allineamento delle foto in post produzione.

Eccomi Fernando, Il problema che hai enunciato trova le sue risposte e applicazioni pratiche una volta che avrai padroneggiato il concetto di profondità di campo (ti lascio il link al video dove puoi iniziare ad approfondire ua-cam.com/video/xXKWBErbEi4/v-deo.html). Purtroppo non posso darti io una risposta secca della serie "si fa così con questi parametri" perchè dipende da moltissimi fattori che solo tu sei in grado di verificare e gestire. L'idea che devi coltivare per riuscire ad avere tutto a fuoco è quella di avere una profondità di campo molto ampia e quindi lavorare con i parametri descritti nel video per riuscire ad ottenere il risultato che desideri.

@@francescofantiphoto grazie Francesco, devo rivederlo più di una volta per memorizzare la tua preziosa lezione, intanto ti faccio i complimenti per la professionalità con cui hai spiegato l'argomento.

Ciao Laura, Direi che nel tuo enunciare la domanda hai già identificato i punti critici e tutte le limitazioni del caso. Questa casistica è talmente particolare che una sua realizzazione in camera richiede un lavoro estremo per cui non ne varrà mai la pena a mio avviso (al di là del poter catturare solo un fuoco molto parziale dovuto ai tempi brevi, hai una gran quantità di problemi dovuti alla gestione dell'esposizione da dover aggiustare). La mia primissima scelta senza ombra di dubbio sarebbe quella di ricreare l'immagine che hai in mente in post produzione successivamente. In questa maniera hai la gestione più comoda della luce sui soggetti e poi dovrai fondere e rendere omogenea e credibile l'aggiunta dei fuochi d'artificio come sfondo.

@@francescofantiphoto grazie della risposta. Finora ho fatto cosi ma chiedevo se poteva esserci una tecnica migliore e a me sconosciuta ☺️ grazie

penso proprio che farlo in camera la fatica superi di gran lunga il gusto ed il risultato :-)

@@francescofantiphoto ☺

Ciao Fernando, attualmente sono in viaggio con poca copertura internet, ti rispondo per bene al mio ritorno!

Ciao, io solitamente con 20mah me la cavo sia per la fascia riscaldante sia per la fotocamera per tutta una notte estiva. Bisognerebbe guardare le specifiche del singolo manicotto per vedere quanto assorbe, ma in generale non moltissimo.

Parlando di numeri così esigui non vale la pena fare niente. quei punti li noti solo nelle condizioni estreme come quella in cui hai provato.

Non sono altrettanto fortunato con la peak design purtroppo. Ho provato alcuni prodotti in passato e sono stati più i no dei si, peró gli zaini non ho mai avuto modo di provarli!

Qui dentro forse ci entra pure babbo natale 🤣 Per delle escursioni in giornata è davvero sovradimensionato, peró se inizi a fare qualche giorno via e aggiungi attrezzatura come tenda e sacco a pelo ecco che allora torna davvero utile

Grazie per la risposta, diciamo che mi sposto con attrezzatura molto minimale, ad esempio come calzature giro con le vibram Fivefingers. Qui nel triveneto non mancano bivacchi e ricoveri, se ben ti organizzi non è indispensabile una tenda 😊

Ciao, Se varia l’apertura del diaframma le foto avranno una diversa profondità di campo, ma la lunghezza focale non cambia. Tipicamente nei bracketing si va a cambiare il tempo di scatto proprio per evitare questa discrepanza di profondità di campo.

Quindi per la maggiore si va cambiando i tempi. Capito, grazie della risposta 💪🏻

grazie mille Stefano

@@francescofantiphoto ho iniziato da poco con la fotografia .... mi piace fotografare anche gli animali selvatici , hai dei consigli fa darmi in merito , grazieeee

Ci sarebbe da parlarne per ore ed ore, non solo in due righe qui sotto :) Armati di santa pazienza con gli animali.

Nicolò buongiorno, Purtroppo la disinformazione dilaga oggigiorno e si trovano decine e decine di articoli non corretti copiati gli uni dagli altri senza mai citare delle fonti autorevoli. ChatGPT per l'appunto non è una di queste fonti autorevoli. Essa prende in pasto tutto quello che capita e lo rielabora secondo degli algoritmi a noi non noti, quello che è certo è che ha a disposizione il mare magnum gratuito del web ma non necessariamente articoli/libri coperti da copyright più stringenti. Con questo non dico che dica solo falsità ma solo che vada opportunamente verificato come lei stessa cità nella frase sotto la barra di digitazione "ChatGPT può commettere errori. Considera di verificare le informazioni importanti." Venendo all'argomento specifico in questione, confermo che gli ISO NON AUMENTANO la sensibiltà del sensore, bensì amplificano (guadagno elettronico) del segnale luminoso (qui chatgpt mischia le due cose contraddicendo la prima frase con la seconda). Un sensore ha una propria sensibilità immutabile che è dovuta a come è stato costruito e dalla capacità di catturare luce dei suoi fotodiodi. Non c'è alcun modo per modificare questo parametro che tra l'altro è intriseco di ciascuna singola fotocamera e non viene reso noto. Quello che il fotografo può fare è catturare luce per più tempo (tempi di scatto) oppure aumentando la dimensione del foro attraverso il quale la luce passa per arrivare al sensore (diaframma). Questi sono gli unici mezzi che abbiamo a disposizione per catturare più luce nella fotocamera. Fine. Una volta catturata la luce, il sensore digitale mette in piedi un processo di traduzione del segnale luminoso fino ad arrivare ad una immagine digitale a noi comprensibile. In questo processo interviene l'amplificazione del segnale (gain o ISO) che permette di prendere il dato in ingresso (luce catturata) e di amplificarlo in uscita (immagine digitale). Amplificarlo non significa aumentare il dato in input perchè esso è un dato fissato. Per fare un esempio è come allungare una spremuta di 2 arance con dell'acqua. Il succo di arancia è fisso, dato dalla spremitura di due arance, mentre quello che beviamo alla fine sarà di più perchè è allungato con un po' di acqua. In maniera del tutto analoga questo succede nella nostra fotocamera ed infatti il risultato finale amplificato, comporta necessariamente una perdita di qualità dovuta all'intero processo (rumore digitale, minor gamma dinamica, minori rappresentazioni delle sfumature luminose e cromatiche etc). Parlando di fonti, può trovare riscontro di quanto sopra in numerosi testi universitari che trattano di elettronica, nello specifico del funzionamento di un sensore CMOS. (vanno bene tutti). Nel frattempo ricercando rapidamente online sono riuscito a trovare questa tesi dell'università di padova che inizia a dare un'infarinatura sul funzionamento del sensore e si riferisce agli iso come amplificazione del segnale thesis.unipd.it/retrieve/16e318fd-aace-43e7-89fb-decbceb6fc07/Sensori_d%27immagine_CCD_e_CMOS.pdf Purtroppo non sono letture particolarmente gradevoli, però una volta compreso il funzionamento del sensore risulta poi lampante il ruolo degli ISO, di cosa fanno e cosa NON fanno. Non lo elenco tra le fonti tra cui andare a verificare, ma quando si convincerà della cosa se vuole può dare un'occhiata alle schede didattiche sul mio sito web che trattano proprio il funzionamento del sensore CMOS (schede di teoria avanzata).

Ciao Francesca, non ho un luogo specifico da consigliarti in quella zona, però le raccomandazioni sono sempre le stesse. Cerca di allontanarti dalle città, specialmente non tenendole verso sud dove sarà visibile l’arco di via lattea. Inoltre sarebbe più interessante trovare un bel primo piano da includere nella fotografia oltre alle semplici stelle

Ciao Federico, Hai sollevato un punto che è tutto fuochè banale! La corrispondenza monitor stampa è un cruccio che tutti abbiamo e dobbiamo curare con attenzione e dipende da tantissimi fattori Alcune domande preliminari per te 1) hai il monitor calibrato? 2) usi una stampante fotografica? 3) con quale software hai lanciato la stampa?

@@francescofantiphoto Ciao Francesco, grazie di avermi risposto, si il monitor è calibrato, uso LrC e le foto le mando in stampa,di solito le mando a Sal Digital che lo reputo buono ma sicuramente sarà colpa mia sbaglierò qualcosa,non capisco cosa

Ottimo su tutto. allora il passaggio sarebbe quello di procurarsi i profili di stampa di saaldigital per le varie carte che utilizzi.(www.saal-digital.it/servizio/area-professionisti-upload-per-le-pagine-complete/softproof-e-profilo-icc/) Questo permette a software come photoshop (non sono sicuro si possa fare anche con lightroom) di "vedere" i colori come appariranno sulla stampa. Con questa anteprima davanti agli occhi sarai in grandi di fare ulteriori aggiustamenti all'editing fino a che il risultato simulato non ti soddisfa.

Ciao Mike, Per quanto la x-t1 sia un'ottima fotocamera, essa ha comunque 10 anni sul groppone. Per un uso amatoriale è sicuramente in grado di soddisfare i bisogni di un fotografo, però l'usato fotografico si svaluta molto poco ed ancora oggi la trovo abbastanza cara sul mercato dell'usato. Valuterei bene bene se con la stessa cifra si riesca a portare a casa qualcosa di più recente o migliore in termini di specifiche (non è mica detto).

@@francescofantiphoto, grazie mille

Ciao, Non conosco questa funzionalità nella macchina specifica, ma solitamente su altri marchi una funzionalità simile si limita a fare un ritaglio e basta. In ogni caso seguendo la logica non credo sia niente di diverso anche qui perchè i 40 megapixel ci sono tutti e non è possibile far finta che non ci siano. Sulla fisica non si scappa più di tanto e se non crei dei fotodiodi diversi (come nei sensori stacked) allora è verosimile che pixel più piccoli abbiano più difficoltà nel raccogliere il segnale luminoso in situazioni di luce scarsa.

Meglio tardi che mai 😁

è sempre un piacere leggere i suoi libri. Sono interessanti e formativi e danno sempre spunti molto interessanti da tenere a mente.

Ciao, La formula più conveniente è l'abbonamento del pacchetto fotografia che include lightroom e photoshop per meno di 15 euro al mese con la comodità di poterlo interrompere nel caso non volessi più proseguire.. Sovente il pacchetto va in sconto anche su amazon (amzn.to/3WRCPfj) e si riesce ad arrivare a spendere anche sotto i 10 euro mensili.

Grazie Francesco, sempre molto esaustivo

Ciao Alessandro, Non possiedo quella macchina specifica, però la mia fuji mi permette di modificare i vari parametri di scatto ad intervalli intermedi di stop per avere un maggior controllo. Non ho mai avuto bisogno di impostare il passo di uno stop intero perchè mi risulterebbe poco utile sul campo. In merito agli iso purtroppo sulla mia macchina ho una ghiera dedicata che la xs20 non ha e quindi non saprei aiutarti.

Ciao e grazie, Penso sia davvero impossibile fare un confronto di questo genere tra analogico e digitale perchè l'entità "pixel" non ha alcun alter ego nel mondo analogico e quindi non è possibile fare un raffronto che possa avere un senso pratico.

@@francescofantiphoto in effetti dopo aver fatto la domanda ho cercato qualcosa in rete e mi sono reso conto della ampiezza dell'argomento, già trattato da tanti ma senza un risultato definitivo.