proprio vero, " FERMATI E RAGIONA", miglior consiglio che abbia mai sentito in vita mia per quanto riguarda la fotografia ma penso che vada bene per tutto!!!!Grazie ora la seguo con piacere in tutti i suoi video!
Video da salvare assolutamente sul Desktop. La fotografia mi ha sempre affascinato anche se consapevolmente resterò un dilettante costretto a servirmi degli automatismi della mia CAMERA ,essendo purtroppo DALTONICO. Grazie ancora Maestro Vacchiano per tutto ciò che ci regala.Buona serata.📸
Ciao, credo che ci siano un sacco di situazioni in cui il daltonismo non sia quasi per nulla limitante in fotografia, pensa per esempio ad una foto in bianco e nero, di architettura di un edificio con delle geometrie interessanti o anche di paesaggio in cui i soggetti sono un albero spoglio e la trama dei suoi rami... Devi solo imparare a guardare diversamente.
@@valeriogalantini Grazie Valerio per le bellissime parole .Però non poter apprezzare le sfumature dei colori è un tantinello triste.Buona serata e grazie ancora 👍👍
Ancora una lezione utile e chiarificatrice. Ho scoperto che alcuni dei suoi suggerimenti, li applicavo di già ma senza cognizione di causa. Ora riesco a spiegarmi molte cose. Grazie per l’aiuto ed il tempo che gratuitamente dedica a chi la segue e grazie per non essere mai banale. Buona vita
10 comandamenti dell'argomento. Certo che il nono fa pensare: se il risultato del trattamento è quello che il fotografo ha visto, devo dedurre che una pletora di "scattisti" ( molti dei quali osannati su certi social come idoli della fotografia) deve fotografare sotto l'effetto di smodate abbuffate di funghetti allucinogeni.Che sia il caso di istituire l'antidoping prima della pubblicazione di certe immagini, in modo da salvaguardare il buon gusto e la vista dei poveretti che accidentalmente si imbattono in certi orrori, altrimenti detti "effetto wow"?
Quante volte ho dovuto fare i conti con la verità assoluta del fatto che l'immagine va pensata eliminando mentalmente i fattori ambientali... emotivi, che non saranno trasmessi al osservatore; con somma delusione peraltro, perché per me ogni click equivale alla nascita di un figlio, voluto, pensato, amato prima che venga alla vita (ok, esagero un po'). Ma quanta frustrazione avrei evitato tenendo in considerazione prima questo suo eccellente appunto, Michele. Grazie di cuore anche per questo godibilissimo decalogo. Come molti attendo impaziente ogni suo nuovo video
Michele, l'ho incontrata per caso in rete e subito ho capito di trovarmi davanti ad un maestro. I maestri non illudono, non vendono ma studiano e condividono. Sono quasi ottantenne! a 24 anni la passione mi portò addirittura ad aprire un negozio di fotografo! Ebbi anche qualche soddisfazione ma poi la vita mi portò altrove così come le mie Hasselblad, Zenza bronica, Mamya Press e mille altre diavolerie. Non ho più fotografato. Da qualche mese si è riaccesa la lampadina e con la scoperta del digitale ho aperto la finestra su un nuovo e incredibile mondo. Naturalmente condivido tutto quello che ha detto nel video soprattutto il consiglio di "studiare e ristudiare". Grazie per il suo impegno con il canale! Saluti.
Video interessantissimo come sempre!! 10 consigli che andrebbero scolpiti nella roccia. Soprattutto quello di investire su se stessi e sulla propria cultura! Mi capita molto spesso, durante i miei viaggi di piacere, di vedere persone che sfoderano attrezzature da urlo, per poi scoprire miseramente che la rotella delle modalità è fissata sul quadratino verde. Ogni volta il pensiero è sempre lo stesso: anche questa volta non potrò tentare di sbirciare qualche tecnica o particolare nuovo...è proprio un istinto quello di cercare di conoscere e capire sempre di più... La cosa più eclatante è però la post produzione: come ho letto in altri commenti, previsualizzare certe schifezze che si vedono sul web (per altro idolatrate come foto magnifiche) è praticamente impossibile, se non sotto effetto di stupefacenti. Ergo chi le ha prodotte probabilmente ha avuto un attacco di epilessia semi controllata e con il mouse ha sparato cursori a pallettone come se non ci fosse un domani. Purtroppo è un problema che affligge diverse "arti", non solo visive: troppa facilità di accesso a strumenti che possono realmente distruggere un contenuto (immagine o altro) e nessuna conoscenza per utilizzarli con il cervello acceso. Dopo 30 anni che scatto fotografie solo per diletto e tutte le ore passate a studiare, ancora oggi, quando trovo qualche corso interessante, soprattutto di post produzione, me lo divoro come se fossi un bambino: non importa se metà delle cose le so già, ci sarà sempre la sfumatura che sfugge e che può arricchire la conoscenza e la consapevolezza nell'uso dei mezzi. Usare il cervello non è faticoso, è allenante. Complimenti ancora per l'utilissimo video!
Video ben curato e credo in linea con l'opinione dominante tra gli esperti, e certamente fondato in solida pratica e conoscenza. Tuttavia, forse, un po' apodittico, come se esistesse un solo approccio corretto. Forse se ne potrebbe discutere. Ad esempio, che si debba scegliere la focale in base allo "studio del soggetto" presuppone che ci sia una idea un po' rigida di esattamente cosa e quale sia il soggetto. Un approccio alternativo, ad esempio, è quello di cogliere in modo sintetico, in base a luce, contesto e focale a disposizione, quale sia un "taglio" di realtà che possa produrre un'immagine con gli ingredienti comunicativi desiderati (incluso il "soggetto", le geometrie e il loro bilanciando, etc), un po' seguendo quanto peraltro accade in certi tipi di arte (cfr. Lo spirituale nell'arte di Kandinsky...). È un po' la differenza tra andare in montagna per raggiungere una vetta, da un lato, e camminare, perdendosi, nel bosco, un po' come in una deriva sensoriale, dall'altro. Ecco, non una critica, ma una proposta alternativa, o quantomeno complementare.
Buoni consigli. Sono fotografo professionista di Slovenia (adesso sto studiando l'italiano). Per mio hobby ho cominciato scattare con camere analogice. E mi hanno dato questo effetto, che devo pensare più è ho visto questo effetto anche nella mia fotografia digitale.
Eccellente, come sempre. Una domanda Maestro, se posso, quale macchina digitale mi consiglia a me che vengo dalla analogica? Ovviamente senza spendere un botto. Grazie
Argh, domanda da un milione di dollari! Per rispondere dovrei conoscere il suo stile, le sue esigenze di ripresa, i suoi temi preferiti... Ma si può fare: mi mandi una mail e combiniamo un incontro online.
Grazie mille dei consigli per cho come me vuole iniziare a fotografare 😍 Una domanda forse banale, io vorrei fotografare persone e nello specifico ritratti in ambiente naturare, quindi come si gestisce al meglio la luce, e avendo una macchina di basso costo appunto per principianti, che tipo di obiettivo usare per i ritratti ambietntati ? Alcuni blog consigliano il 35 mm alcuni una focale maggiore 50 mm ? Sarebbe utile un suo consiglio. Grazie mille
Nel formato APS-C un obiettivo da 50mm è già da considerarsi più che adeguato per il ritratto. Per la gestione della luce, sarebbe necessario imparare a padroneggiare le tecniche avanzate di uso del flash, soprattutto come fill-in in luce disponibile. Buone foto.
Permette una domanda? A me piace molto la fotografia di strada, studiare e prevedere cosa faranno le persone e "bloccarle" con un clic. Ovviamente è una cosa mia personale dal momento che queste foto rimangono nel mio "cassetto" sia per motivi di riservatezza, ma soprattutto perchè non sono Cartier-Bresson o Doisneau. La domanda è questa: se mi "attira" un edificio posso anche ripassare verso sera per avere la condizione di luce migliore o avvicinarmi al soggetto per eliminare lo sfondo (tanto per fare esempi), ma se voglio cogliere al volo una situazione particolare posso scattare al volo? In altre parole: il cosiddetto "attimo fuggente" mi perdona eventuali errori di esposizione, inquadratura, sfondo e chi più ne ha più ne metta? Grazie.
Salve, Michele. I consigli prodigati riguardano principalmente la fotografia di paesaggio e fotografia affine. Il principiante come il professionista che fotografa lo sport non puo' permettersi di aspettare la (buona) luce ; non puo' scegliere lo sfondo, ecc. L'azione è veloce e il fotografo è prigioniero dello stadio o del ginnasio, della palla che deve seguire e non perdere d'occhio, del tempo di otturazione necessariamente veloce ; e se non c'è luce, il valore iso sarà elevato... Impossibile previsualizzare la scena. Spesso, nello sport, la foto riuscita risulta da un « miracolo » che il fotografo ha saputo afferrare e restituire dopo. Contrariamente alla foto di paesaggio, cio' che è perduto non torna mai, è perduto per sempre. Una chiesa, una pianura, un edificio, anzi la luce, li ritroviamo. Per farla breve, la fotografia di paesaggio non ha granché da vedere con la fotografia di sport nel momento di scatto. (E sarebbero benvenuti i suoi consigli sulla foto d'azione 😊. Grazie.)
La foto sportiva , secondo la mia esperienza, è previsione ed anticipazione. Prima cosa conoscere le regole del gioco, scegliere il compromesso tecnico migliore, trovare l'ottica, tempo , apertura ed esposizione adatta ad avere a fuoco una determinata area del campo di gioco, a sto punto concentrarsi solo sull'azione di gioco per riuscire a scattare un millesimo prima che si avveri l'azione attesa, che può essere un gesto sportivo, un espressione, una situazione di confronto tra antagonisti... cioè l'espressione dello sport che sto fotografando. E come ha detto bene in questo video, documentarsi su cosa sta richiedendo attualmente il mercato per non essere "troppo creativi" il che potrebbe portare ad essere incompresi!
@@axper4 Salve. Condivido quanto hai detto, tranne l'inizio (almeno in parte) : « La foto sportiva (...) è previsione ed anticipazione ». Troppo bello, troppo facile. È vero per alcuni sport : gare atletiche (corsa, salto in alto, ginnastica...), nuoto... cioè per quelle discipline che qualificherei di «lineari». Però, per il rugby, calcio, pallamano (handball), basket, football americano, ecc., è un altro paio di maniche. Prevedere è impossibile... a meno che il fotografo non sia un indovino. Si puo' soltanto supporre (avere un buon «feeling») ; in nessun caso, si puo' sapere (= prevedere) e, quindi, anticipare con certezza. Percio' ho parlato di miracolo : momento giusto di scatto e azione che ne vale la pena.
@@emiliedixneuf8228 Io direi che avete entrambi ragione e per questo aggiungerei "anche" previsione ed anticipazione. Lo dico non per esperienza diretta di fotografo, ma per avere affiancato più volte dei professionisti, che ogni volta portano a casa buone foto e che hanno imparato a conoscere i calciatori, le azioni, lo sviluppo delle azioni meglio degli allenatori ed in questo modo possono prevedere ed anticipare il momento. È chiaro, a volte non riescono, ma spesso si.
@@marinor688 Salve marinor. A questo punto giochiamo sul senso della parola «prevedere». Per me, significa sapere in anticipo con certezza (insisto sulla parola certezza = senza il minimo dubbio). Ebbene, rigorosamente, non si può, nonostante tutta la conoscenza che si ha dei giocatori, della disciplina, ecc. Si può soltanto avvicinarsi a quell'azione istantanea che si ha nella testa. Quando c'è coincidenza perfetta (?) tra quello che succede sul campo e ciò che si immaginava (= «prevedeva»), è fatta. Aggiungo che, talvolta, il caso ci offre un fotogramma inatteso, che sorpassa tutte le foto «anticipate».
proprio vero, " FERMATI E RAGIONA", miglior consiglio che abbia mai sentito in vita mia per quanto riguarda la fotografia ma penso che vada bene per tutto!!!!Grazie ora la seguo con piacere in tutti i suoi video!
E' sempre un piacere ascoltarti. Grazie!
Video da salvare assolutamente sul Desktop. La fotografia mi ha sempre affascinato anche se consapevolmente resterò un dilettante costretto a servirmi degli automatismi della mia CAMERA ,essendo purtroppo DALTONICO. Grazie ancora Maestro Vacchiano per tutto ciò che ci regala.Buona serata.📸
Ciao, credo che ci siano un sacco di situazioni in cui il daltonismo non sia quasi per nulla limitante in fotografia, pensa per esempio ad una foto in bianco e nero, di architettura di un edificio con delle geometrie interessanti o anche di paesaggio in cui i soggetti sono un albero spoglio e la trama dei suoi rami...
Devi solo imparare a guardare diversamente.
@@valeriogalantini Grazie Valerio per le bellissime parole .Però non poter apprezzare le sfumature dei colori è un tantinello triste.Buona serata e grazie ancora
👍👍
Ancora una lezione utile e chiarificatrice. Ho scoperto che alcuni dei suoi suggerimenti, li applicavo di già ma senza cognizione di causa. Ora riesco a spiegarmi molte cose.
Grazie per l’aiuto ed il tempo che gratuitamente dedica a chi la segue e grazie per non essere mai banale.
Buona vita
Grazie mille dei preziosi consigli
Grande video! In pochi minuti la sintesi di una enciclopedia fotografica.
Consigli quasi scontati e ormai ripetuti all'infinito, ma non è mai abbastanza risentirli e ... sempre tanta umiltà! Ottimo video! :-)
10 comandamenti dell'argomento. Certo che il nono fa pensare: se il risultato del trattamento è quello che il fotografo ha visto, devo dedurre che una pletora di "scattisti" ( molti dei quali osannati su certi social come idoli della fotografia) deve fotografare sotto l'effetto di smodate abbuffate di funghetti allucinogeni.Che sia il caso di istituire l'antidoping prima della pubblicazione di certe immagini, in modo da salvaguardare il buon gusto e la vista dei poveretti che accidentalmente si imbattono in certi orrori, altrimenti detti "effetto wow"?
Quante volte ho dovuto fare i conti con la verità assoluta del fatto che l'immagine va pensata eliminando mentalmente i fattori ambientali... emotivi, che non saranno trasmessi al osservatore; con somma delusione peraltro, perché per me ogni click equivale alla nascita di un figlio, voluto, pensato, amato prima che venga alla vita (ok, esagero un po').
Ma quanta frustrazione avrei evitato tenendo in considerazione prima questo suo eccellente appunto, Michele.
Grazie di cuore anche per questo godibilissimo decalogo.
Come molti attendo impaziente ogni suo nuovo video
Punto 1 mi ha fatto ragionare.
Grazie
Michele, l'ho incontrata per caso in rete e subito ho capito di trovarmi davanti ad un maestro.
I maestri non illudono, non vendono ma studiano e condividono. Sono quasi ottantenne! a 24 anni la passione mi portò addirittura ad aprire un negozio di fotografo! Ebbi anche qualche soddisfazione ma poi la vita mi portò altrove così come le mie Hasselblad, Zenza bronica, Mamya Press e mille altre diavolerie. Non ho più fotografato.
Da qualche mese si è riaccesa la lampadina e con la scoperta del digitale ho aperto la finestra su un nuovo e incredibile mondo. Naturalmente condivido tutto quello che ha detto nel video soprattutto il consiglio di "studiare e ristudiare". Grazie per il suo impegno con il canale!
Saluti.
Grazie a lei per l'apprezzamento e buone foto!
Sempre un piacere ascoltarla
Ottimi suggerimenti, come sempre d'altronde...
Grazie per le sempre validissime lezioni.
Video interessantissimo come sempre!! 10 consigli che andrebbero scolpiti nella roccia. Soprattutto quello di investire su se stessi e sulla propria cultura! Mi capita molto spesso, durante i miei viaggi di piacere, di vedere persone che sfoderano attrezzature da urlo, per poi scoprire miseramente che la rotella delle modalità è fissata sul quadratino verde. Ogni volta il pensiero è sempre lo stesso: anche questa volta non potrò tentare di sbirciare qualche tecnica o particolare nuovo...è proprio un istinto quello di cercare di conoscere e capire sempre di più...
La cosa più eclatante è però la post produzione: come ho letto in altri commenti, previsualizzare certe schifezze che si vedono sul web (per altro idolatrate come foto magnifiche) è praticamente impossibile, se non sotto effetto di stupefacenti. Ergo chi le ha prodotte probabilmente ha avuto un attacco di epilessia semi controllata e con il mouse ha sparato cursori a pallettone come se non ci fosse un domani. Purtroppo è un problema che affligge diverse "arti", non solo visive: troppa facilità di accesso a strumenti che possono realmente distruggere un contenuto (immagine o altro) e nessuna conoscenza per utilizzarli con il cervello acceso. Dopo 30 anni che scatto fotografie solo per diletto e tutte le ore passate a studiare, ancora oggi, quando trovo qualche corso interessante, soprattutto di post produzione, me lo divoro come se fossi un bambino: non importa se metà delle cose le so già, ci sarà sempre la sfumatura che sfugge e che può arricchire la conoscenza e la consapevolezza nell'uso dei mezzi. Usare il cervello non è faticoso, è allenante. Complimenti ancora per l'utilissimo video!
Video ben curato e credo in linea con l'opinione dominante tra gli esperti, e certamente fondato in solida pratica e conoscenza. Tuttavia, forse, un po' apodittico, come se esistesse un solo approccio corretto. Forse se ne potrebbe discutere. Ad esempio, che si debba scegliere la focale in base allo "studio del soggetto" presuppone che ci sia una idea un po' rigida di esattamente cosa e quale sia il soggetto. Un approccio alternativo, ad esempio, è quello di cogliere in modo sintetico, in base a luce, contesto e focale a disposizione, quale sia un "taglio" di realtà che possa produrre un'immagine con gli ingredienti comunicativi desiderati (incluso il "soggetto", le geometrie e il loro bilanciando, etc), un po' seguendo quanto peraltro accade in certi tipi di arte (cfr. Lo spirituale nell'arte di Kandinsky...). È un po' la differenza tra andare in montagna per raggiungere una vetta, da un lato, e camminare, perdendosi, nel bosco, un po' come in una deriva sensoriale, dall'altro. Ecco, non una critica, ma una proposta alternativa, o quantomeno complementare.
Grazie per l'interessante contributo.
Grazie
grazie per il video , sempre sintetico, preciso e ..... utile.
Grazie Maestro, contenuti sempre molto utili e ineccepibili 🙏
Grazie maestro!
che dire, grazie Maestro...perfetto come sempre!
Ottimo video come sempre, Michele.
Grazie della lezione.
Ottimi consigli
Buoni consigli. Sono fotografo professionista di Slovenia (adesso sto studiando l'italiano). Per mio hobby ho cominciato scattare con camere analogice. E mi hanno dato questo effetto, che devo pensare più è ho visto questo effetto anche nella mia fotografia digitale.
Grazie per l'apprezzamento e buon lavoro!
Eccellente, come sempre.
Una domanda Maestro, se posso, quale macchina digitale mi consiglia a me che vengo dalla analogica? Ovviamente senza spendere un botto. Grazie
Argh, domanda da un milione di dollari! Per rispondere dovrei conoscere il suo stile, le sue esigenze di ripresa, i suoi temi preferiti... Ma si può fare: mi mandi una mail e combiniamo un incontro online.
@@mvculturalphotography ok, grazie
Grazie mille dei consigli per cho come me vuole iniziare a fotografare 😍
Una domanda forse banale, io vorrei fotografare persone e nello specifico ritratti in ambiente naturare, quindi come si gestisce al meglio la luce, e avendo una macchina di basso costo appunto per principianti, che tipo di obiettivo usare per i ritratti ambietntati ? Alcuni blog consigliano il 35 mm alcuni una focale maggiore 50 mm ?
Sarebbe utile un suo consiglio. Grazie mille
Nel formato APS-C un obiettivo da 50mm è già da considerarsi più che adeguato per il ritratto. Per la gestione della luce, sarebbe necessario imparare a padroneggiare le tecniche avanzate di uso del flash, soprattutto come fill-in in luce disponibile. Buone foto.
@@mvculturalphotography grazie mille dei preziosi suggerimenti 🙏🏻🤩
Permette una domanda? A me piace molto la fotografia di strada, studiare e prevedere cosa faranno le persone e "bloccarle" con un clic. Ovviamente è una cosa mia personale dal momento che queste foto rimangono nel mio "cassetto" sia per motivi di riservatezza, ma soprattutto perchè non sono Cartier-Bresson o Doisneau. La domanda è questa: se mi "attira" un edificio posso anche ripassare verso sera per avere la condizione di luce migliore o avvicinarmi al soggetto per eliminare lo sfondo (tanto per fare esempi), ma se voglio cogliere al volo una situazione particolare posso scattare al volo? In altre parole: il cosiddetto "attimo fuggente" mi perdona eventuali errori di esposizione, inquadratura, sfondo e chi più ne ha più ne metta? Grazie.
Mi permetto di segnalarle questo articolo: www.michelevacchiano.com/tip/tip_giugno_2021.shtml
@@mvculturalphotography Grazie. Gentilissimo come sempre.
Salve, Michele. I consigli prodigati riguardano principalmente la fotografia di paesaggio e fotografia affine. Il principiante come il professionista che fotografa lo sport non puo' permettersi di aspettare la (buona) luce ; non puo' scegliere lo sfondo, ecc. L'azione è veloce e il fotografo è prigioniero dello stadio o del ginnasio, della palla che deve seguire e non perdere d'occhio, del tempo di otturazione necessariamente veloce ; e se non c'è luce, il valore iso sarà elevato... Impossibile previsualizzare la scena. Spesso, nello sport, la foto riuscita risulta da un « miracolo » che il fotografo ha saputo afferrare e restituire dopo. Contrariamente alla foto di paesaggio, cio' che è perduto non torna mai, è perduto per sempre. Una chiesa, una pianura, un edificio, anzi la luce, li ritroviamo. Per farla breve, la fotografia di paesaggio non ha granché da vedere con la fotografia di sport nel momento di scatto. (E sarebbero benvenuti i suoi consigli sulla foto d'azione 😊. Grazie.)
La foto sportiva , secondo la mia esperienza, è previsione ed anticipazione. Prima cosa conoscere le regole del gioco, scegliere il compromesso tecnico migliore, trovare l'ottica, tempo , apertura ed esposizione adatta ad avere a fuoco una determinata area del campo di gioco, a sto punto concentrarsi solo sull'azione di gioco per riuscire a scattare un millesimo prima che si avveri l'azione attesa, che può essere un gesto sportivo, un espressione, una situazione di confronto tra antagonisti... cioè l'espressione dello sport che sto fotografando. E come ha detto bene in questo video, documentarsi su cosa sta richiedendo attualmente il mercato per non essere "troppo creativi" il che potrebbe portare ad essere incompresi!
@@axper4 Salve. Condivido quanto hai detto, tranne l'inizio (almeno in parte) : « La foto sportiva (...) è previsione ed anticipazione ». Troppo bello, troppo facile. È vero per alcuni sport : gare atletiche (corsa, salto in alto, ginnastica...), nuoto... cioè per quelle discipline che qualificherei di «lineari». Però, per il rugby, calcio, pallamano (handball), basket, football americano, ecc., è un altro paio di maniche.
Prevedere è impossibile... a meno che il fotografo non sia un indovino. Si puo' soltanto supporre (avere un buon «feeling») ; in nessun caso, si puo' sapere (= prevedere) e, quindi, anticipare con certezza. Percio' ho parlato di miracolo : momento giusto di scatto e azione che ne vale la pena.
@@emiliedixneuf8228 Bisogna seguire gli stili.
@@emiliedixneuf8228 Io direi che avete entrambi ragione e per questo aggiungerei "anche" previsione ed anticipazione. Lo dico non per esperienza diretta di fotografo, ma per avere affiancato più volte dei professionisti, che ogni volta portano a casa buone foto e che hanno imparato a conoscere i calciatori, le azioni, lo sviluppo delle azioni meglio degli allenatori ed in questo modo possono prevedere ed anticipare il momento. È chiaro, a volte non riescono, ma spesso si.
@@marinor688 Salve marinor. A questo punto giochiamo sul senso della parola «prevedere». Per me, significa sapere in anticipo con certezza (insisto sulla parola certezza = senza il minimo dubbio). Ebbene, rigorosamente, non si può, nonostante tutta la conoscenza che si ha dei giocatori, della disciplina, ecc. Si può soltanto avvicinarsi a quell'azione istantanea che si ha nella testa. Quando c'è coincidenza perfetta (?) tra quello che succede sul campo e ciò che si immaginava (= «prevedeva»), è fatta. Aggiungo che, talvolta, il caso ci offre un fotogramma inatteso, che sorpassa tutte le foto «anticipate».
G-R-A-Z-I-E!!!👋👋
Nell'audio c'è una sorta di voce che anticipa le cose dette, niente di grave solo divertente per i timpani più fini😉
Lo so, purtroppo è un difetto che non sono riuscito a eliminare. Ma ho individuato la causa e la prossima volta non si ripeterà.
L'avevo notato anch'io 😅
Il tuo motto è studio , pratica e umiltà …. Alla mia veneranda età Michele, nn posso che condividere …Ciao , alla prossima…scordavo, grazie