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Nel 1970 - in occasione della visita ufficiale di Tito in Italia - erano state presentate delle interpellanze parlamentari da parte del deputato democristiano Giacomo Bologna e di altri deputati missini, alle quali era stato risposto che in tale occasione non si sarebbe parlato di questioni confinarie. Di fronte alle voci secondo le quali Italia e Jugoslavia stavano intrattenendo delle trattative sui confini, analoghe interpellanze furono presentate nel febbraio del 1975 dai deputati democristiani - nonché esuli istriani - Paolo Barbi e Giacomo Bologna. Il governo non ammise né smentì i negoziati, ma ricordò che dopo il 1954 gli Alleati non avrebbero dato appoggio a rivendicazioni «su territori posti sotto amministrazione o sovranità dell'altro paese».
La storia, non parte dalla presunta innocenza degli italioti ma dalla pretesa degli stessi di sentirsi superiori. Le foibe, sono state nel contesto del conflitto, una carezza. Tutta meritata.
Se sei un credulone riguardo la superiorità italiota sullo slavo, ti ricordo che gli slavi hanno fatto un culto tanto persino ai tedeschi...figuriamoci quelle macchinette italiote che scimmiottavano il teutonico padrone...
Provengo da una "famiglia"di istriani pseudo esuli e vi assicuro che l'ipocrisia e il negazionismo pretestuoso sono un dogma. Che rispondessero loro della pulizia etnica applicata agli slavi...inoltre, nel contesto dell'epoca, le foibe sono una cazzatina, e l'esodo una normalissima evacuazione forzata. Niente che dovrebbe meravigliate, anche perché non ci fu nessuna pulizia etnica, Tito aveva brigate intere di italiani e mentre "infoibava" pochi italiani e collaborazionisti slavi, sterminava 250000 ustascia e domobranci slavi che volevano fuggire....la narrativa italiana è vittimista e parziale.
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Grazie ragazzi!
Grazie a te Dario!
Nel 1970 - in occasione della visita ufficiale di Tito in Italia - erano state presentate delle interpellanze parlamentari da parte del deputato democristiano Giacomo Bologna e di altri deputati missini, alle quali era stato risposto che in tale occasione non si sarebbe parlato di questioni confinarie. Di fronte alle voci secondo le quali Italia e Jugoslavia stavano intrattenendo delle trattative sui confini, analoghe interpellanze furono presentate nel febbraio del 1975 dai deputati democristiani - nonché esuli istriani - Paolo Barbi e Giacomo Bologna. Il governo non ammise né smentì i negoziati, ma ricordò che dopo il 1954 gli Alleati non avrebbero dato appoggio a rivendicazioni «su territori posti sotto amministrazione o sovranità dell'altro paese».
Un riassunto della live precedente pubblicata?
Si 😊
La storia, non parte dalla presunta innocenza degli italioti ma dalla pretesa degli stessi di sentirsi superiori. Le foibe, sono state nel contesto del conflitto, una carezza. Tutta meritata.
Come sempre una analisi super partes che serve a stabilire le cause di quei luttuosi avvenimenti.👍
Grazie!
Grazie Angelo
Se sei un credulone riguardo la superiorità italiota sullo slavo, ti ricordo che gli slavi hanno fatto un culto tanto persino ai tedeschi...figuriamoci quelle macchinette italiote che scimmiottavano il teutonico padrone...
Provengo da una "famiglia"di istriani pseudo esuli e vi assicuro che l'ipocrisia e il negazionismo pretestuoso sono un dogma. Che rispondessero loro della pulizia etnica applicata agli slavi...inoltre, nel contesto dell'epoca, le foibe sono una cazzatina, e l'esodo una normalissima evacuazione forzata. Niente che dovrebbe meravigliate, anche perché non ci fu nessuna pulizia etnica, Tito aveva brigate intere di italiani e mentre "infoibava" pochi italiani e collaborazionisti slavi, sterminava 250000 ustascia e domobranci slavi che volevano fuggire....la narrativa italiana è vittimista e parziale.