Riconosciuto il martirio di don Elia Comini, religioso salesiano
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- Опубліковано 18 гру 2024
- 12PORTE - 19 dicembre 2024. Papa Francesco ha autorizzato il Dicastero per le Cause dei Santi a promulgare il Decreto che riconosce il martirio del Servo di Dio don Elia Comini, religioso salesiano. Lo ha reso noto il Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede dove si riconosce il suo martirio: nato a Calvenzano di Vergato il 7 maggio 1910 e ucciso in "odium fidei", il 1° ottobre 1944 a Pioppe di Salvaro.
Diventa, così, certa la Beatificazione del sacerdote bolognese e si resta in attesa di conoscere la data e il luogo della cerimonia. Il 29 settembre 1944 don Elia accorre con il dehoniano padre Martino Capelli verso la “Creda”, un abitato dove le SS avevano appena perpetrato un eccidio: stola, oli santi e teca con alcune particole eucaristiche lo identificano chiaramente come sacerdote. Catturato viene portato a Pioppe di Salvaro dove vive due intensi giorni persuaso sin dall’inizio di essere destinato a morire e nondimeno vicino ai prigionieri. Alla sera del 1° ottobre 1944 viene ucciso.
L’Arcidiocesi di Bologna si unisce alla gioia della Famiglia Salesiana e «invita tutti ad unirsi nel ringraziamento al Signore che attraverso la Chiesa indica una luminosa ed esemplare testimonianza di amore verso i fratelli fino al dono della vita. In attesa di venerare con culto pubblico il prossimo Beato, lo possiamo già invocare personalmente come nostro intercessore e amico presso Dio».
«Ringrazio Papa Francesco - afferma l’Arcivescovo Card. Matteo Zuppi - per questo nuovo dono alla Chiesa di Bologna e ringrazio quanti hanno lavorato in questi anni per mettere in luce la storia esemplare di don Elia Comini e dei martiri di Monte Sole, di cui quest’anno ricordiamo l’ottantesimo anniversario. La sua e la loro memoria ci aiuterà a testimoniare nelle prove di oggi la forza dell’amore di Dio e la vicinanza alla gente».
«Questa notizia, nell’imminenza del Natale e dell’Anno Santo - afferma don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore della Società di San Francesco di Sales - è motivo di grande speranza. In un mondo immerso nella tragedia di guerre e lotte fratricide, immemore dei drammi del passato, la testimonianza di don Elia Comini rifulge come quella di un operatore di pace e di riconciliazione. Inoltre, la notizia giunge nel giorno in cui ricordiamo la nascita della Congregazione, il 18 dicembre 1859, e il riconoscimento del martirio di don Elia Comini è un’eccezionale conferma del carisma di don Bosco che trova nella carità pastorale il suo centro di irradiazione apostolica ed educativa».