Recensione di "Il mio nome è Nessuno" e due parole su Bilbo

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"Nessuno mi ha accecato!" gridava Polifemo con l'orbita grondante sangue e brace. "Evviva!" pensavo nella mia testolina quando Odisseo fuggiva. "Che ciclope idiota." era il pensiero successivo. Abbiamo visto cartoni, documentari, fiction televisive luuunghe come la guerra di Troia. Sono aneddoti ormai entrati a far parte del nostro dna. Ma chi ha letto i Poemi Omerici? Il professore di italiano/greco/latino. E a volte neanche lui. Magari ha cercato il riassunto su internet, un riassunto fatto in epoca romana da un tal Tazio Rubiuculus, il primo e ultimo studente ad aver davvero letto e riassunto l'Iliade e l'Odissea. Per duemila anni ci siamo affidati al gentile Tazio, il secchione della classe. Lo prendevano tutti in giro, era gobbo e aveva l'acne, ma il suo nome sarà ricordato in eterno. Un'occasione per rispolverare le radici della nostra cultura, per ricordare che la nostra umanità è frutto della loro.
E poi, tanto amore per lo Hobbit. Tanto, tanto amore. Credere in Bilbo è difficile. Io credo in Bilbo, e voi?