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Приєднався 30 сер 2014
INDOVINA CHI VIENE A PRANZO DON SALVATORE SABIA VICE PARROCO BUCALETTO PZ
Se Don Matteo e Padre Brown utilizzano la bicicletta, Don Salvatore Sabia si sposta in groppa a una Ducati fiammante; il che contribuisce a portare quella “ventata” di aria nuova, anche nella pastorale, che il trentacinquenne vice-parroco (assieme a don Luigi Sarli, parroco della chiesa di Santa Maria della Speranza) si propone di portare nella vita di uno dei rioni più problematici della Città di Potenza: Bucaletto.
d - Lei ha trentacinque anni, si è approcciato tardi alla vita ecclesiastica, o il suo è stato un iter normale?
Nel periodo odierno direi che i tempi sono nella media. Moltissimi ragazzi entrano in seminario dopo aver concluso almeno un ciclo di studi, una laurea triennale insomma. Io mi sono dapprima laureato qui a Potenza in Economia aziendale e poi ho deciso di intraprendere il Seminario iniziando l’anno propedeutico, il cosiddetto anno zero. Il percorso prevede sei anni, più un anno di preparazione in cui si fanno tre giorni in seminario e tre fuori per capire se quella può essere davvero la tua vita. Sono diventato diacono nel 2021 e, nel giorno del mio trentaduesimo compleanno, sono stato assegnato a Bucaletto.
d - Qual è stato il momento in cui ha capito che avrebbe fatto il sacerdote?
Frequentavo la parrocchia di San Giovanni Bosco come un’agenzia, facevo le mie preghiere, frequentavo i ragazzi e le ragazze dell’oratorio come un qualsiasi giovane della mia età, ma poi andavo via.
d - Lei è un giovane, spigliato e alla mano, un sacerdote che gira in Ducati. È un nuovo approccio che vuole infondere al sacerdozio?
Non possiamo essere diversi da ciò che siamo, altrimenti la gente fiuta subito l’ipocrisia. C’è poi, di contro, un’altra necessità che attiene a una certa freschezza negli approcci da parte della chiesa. L’esperienza che sto facendo a Bucaletto mi dimostra quotidianamente che i ragazzi non ripugnano la parrocchia come istituzione, tutt’altro. Come dice il Papa, bisogna uscire dalle sacrestie, poi spetta a ciascuno di noi incarnare questo ruolo per come è.
d - Lei ha ricevuto in questi giorni l’annoso compito di Direttore della pastorale giovanile diocesana. Come fare, dunque, per consentire ai giovani di avvicinarsi nuovamente alla chiesa?
Sicuramente con un approccio sereno e progressivo. Magari coinvolgendoli con la squadra di calcio, che quest’anno è partita anche a Bucaletto, o con il centro estivo. Bisogna consentire ai più giovani di assaporare le cose, un po’ come il metodo preventivo di Don Bosco. Io non sono diventato Salesiano, ma certamente Don Bosco è stato il mio maestro.
d - C’è un sacerdote locale al quale si ispira, o che più semplicemente è stato il suo maestro?
Tanti salesiani, ma se dovessi fare un solo nome le segnalerei quello di Don Bruno Bertolazzi, il sacerdote di centodue anni morto l’anno scorso di Covid, che è stato tra l’altro anche il primo a spingermi ad approfondire la mia vocazione. Un uomo di grande cultura.
d - Bucaletto è un quartiere problematico, a volte visto addirittura come una sorta di “parente scomodo”, che Potenza fino ad ora non è riuscita ad accudire come merita.
Le difficoltà sono state molteplici. Io sono il vice-parroco insieme a Don Luigi che, invece, è il parroco titolare e con il quale ho un ottimo rapporto, siamo come dei fratelli. Ebbene lui gestisce i compiti ordinari della parrocchia, mentre io mi occupo di interviste o di tutto ciò che attiene alla promozione della parrocchia tramite i social o nei rapporti con le istituzioni. Le difficoltà sono state molto attenuate dal fatto di essere in due.
d - Insomma la vecchia storia, Bucaletto come patria delle promesse pre-elettorali.
La colpa è sempre a 50 e 50. La politica ha accatastato dei prefabbricati come case popolari. Negli anni, un terreno che era della chiesa è stato dato dapprima in comodato d’uso al comune, che poi lo ha “confiscato” dando a sua volta alla medesima chiesa una miseria, al punto che questa ha dovuto ricomprarselo per l’edificazione della parrocchia. Insomma le istituzioni su Bucaletto hanno fatto carne da macello. L’altro 50% delle colpe lo attribuisco alle persone che si sono lamentate poco. I poveri non sono solo poveri nella tasca, ma a volte anche nella testa, per la totale rassegnazione.
d - Tra poco è Natale, che regalo si aspetta dai cittadini di Bucaletto?
Già l’ho ricevuto, perché cittadini vivono la comunità e non si sentono più isolati. Abbiamo costituito la prima comunità energetica e solidale tramite un finanziamento di Legambiente e grazie ad una donazione di Edison energia. Ci sono stati donati dei pannelli fotovoltaici che distribuiranno 55Kw di energia. I preti possono fare tutto, ma mai da soli.
d - Una canzone che la rappresenta?
“Un giorno così” degli 883.
d - E quella che rappresenta Bucaletto?
Una sola canzone non potrebbe rappresentare le tante anime di Bucaletto.
L’intervista si conclude con la benedizione del pranzo, da parte di Don Salvatore, che recita (testuale): «Gesù, thank you!»
d - Lei ha trentacinque anni, si è approcciato tardi alla vita ecclesiastica, o il suo è stato un iter normale?
Nel periodo odierno direi che i tempi sono nella media. Moltissimi ragazzi entrano in seminario dopo aver concluso almeno un ciclo di studi, una laurea triennale insomma. Io mi sono dapprima laureato qui a Potenza in Economia aziendale e poi ho deciso di intraprendere il Seminario iniziando l’anno propedeutico, il cosiddetto anno zero. Il percorso prevede sei anni, più un anno di preparazione in cui si fanno tre giorni in seminario e tre fuori per capire se quella può essere davvero la tua vita. Sono diventato diacono nel 2021 e, nel giorno del mio trentaduesimo compleanno, sono stato assegnato a Bucaletto.
d - Qual è stato il momento in cui ha capito che avrebbe fatto il sacerdote?
Frequentavo la parrocchia di San Giovanni Bosco come un’agenzia, facevo le mie preghiere, frequentavo i ragazzi e le ragazze dell’oratorio come un qualsiasi giovane della mia età, ma poi andavo via.
d - Lei è un giovane, spigliato e alla mano, un sacerdote che gira in Ducati. È un nuovo approccio che vuole infondere al sacerdozio?
Non possiamo essere diversi da ciò che siamo, altrimenti la gente fiuta subito l’ipocrisia. C’è poi, di contro, un’altra necessità che attiene a una certa freschezza negli approcci da parte della chiesa. L’esperienza che sto facendo a Bucaletto mi dimostra quotidianamente che i ragazzi non ripugnano la parrocchia come istituzione, tutt’altro. Come dice il Papa, bisogna uscire dalle sacrestie, poi spetta a ciascuno di noi incarnare questo ruolo per come è.
d - Lei ha ricevuto in questi giorni l’annoso compito di Direttore della pastorale giovanile diocesana. Come fare, dunque, per consentire ai giovani di avvicinarsi nuovamente alla chiesa?
Sicuramente con un approccio sereno e progressivo. Magari coinvolgendoli con la squadra di calcio, che quest’anno è partita anche a Bucaletto, o con il centro estivo. Bisogna consentire ai più giovani di assaporare le cose, un po’ come il metodo preventivo di Don Bosco. Io non sono diventato Salesiano, ma certamente Don Bosco è stato il mio maestro.
d - C’è un sacerdote locale al quale si ispira, o che più semplicemente è stato il suo maestro?
Tanti salesiani, ma se dovessi fare un solo nome le segnalerei quello di Don Bruno Bertolazzi, il sacerdote di centodue anni morto l’anno scorso di Covid, che è stato tra l’altro anche il primo a spingermi ad approfondire la mia vocazione. Un uomo di grande cultura.
d - Bucaletto è un quartiere problematico, a volte visto addirittura come una sorta di “parente scomodo”, che Potenza fino ad ora non è riuscita ad accudire come merita.
Le difficoltà sono state molteplici. Io sono il vice-parroco insieme a Don Luigi che, invece, è il parroco titolare e con il quale ho un ottimo rapporto, siamo come dei fratelli. Ebbene lui gestisce i compiti ordinari della parrocchia, mentre io mi occupo di interviste o di tutto ciò che attiene alla promozione della parrocchia tramite i social o nei rapporti con le istituzioni. Le difficoltà sono state molto attenuate dal fatto di essere in due.
d - Insomma la vecchia storia, Bucaletto come patria delle promesse pre-elettorali.
La colpa è sempre a 50 e 50. La politica ha accatastato dei prefabbricati come case popolari. Negli anni, un terreno che era della chiesa è stato dato dapprima in comodato d’uso al comune, che poi lo ha “confiscato” dando a sua volta alla medesima chiesa una miseria, al punto che questa ha dovuto ricomprarselo per l’edificazione della parrocchia. Insomma le istituzioni su Bucaletto hanno fatto carne da macello. L’altro 50% delle colpe lo attribuisco alle persone che si sono lamentate poco. I poveri non sono solo poveri nella tasca, ma a volte anche nella testa, per la totale rassegnazione.
d - Tra poco è Natale, che regalo si aspetta dai cittadini di Bucaletto?
Già l’ho ricevuto, perché cittadini vivono la comunità e non si sentono più isolati. Abbiamo costituito la prima comunità energetica e solidale tramite un finanziamento di Legambiente e grazie ad una donazione di Edison energia. Ci sono stati donati dei pannelli fotovoltaici che distribuiranno 55Kw di energia. I preti possono fare tutto, ma mai da soli.
d - Una canzone che la rappresenta?
“Un giorno così” degli 883.
d - E quella che rappresenta Bucaletto?
Una sola canzone non potrebbe rappresentare le tante anime di Bucaletto.
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Che nostalgia di caiata
Ti amooooo Lorenzo Ruva Leone ❤
Ciao io ho vissuto dentro il castello dal 65 al 76 fin quando mi sono sposata sono la figlia del custode ho tonti ricordi 😂
Sono orgogliosa del professor De Bonis lucano come me. Uomo d i alto spessore morale e professionale ❤
Un Grande allenatore,bravo Mister 💪💪
Come lotta la minoranza
Che e successo?
35 anni? Mi chiedo se 'sto/sti balordi responsabili del fatto delittuoso siano ancora in vita......beh aldilà di questo accertare la verità a prescindere dalla punibilità o meno dei responsabili.... è sempre un dovere per la società e soprattutto un diritto per i cari della vittima....buon lavoro!
Dopo tantissimi anni
Grande Tonino👍
Comito via Mazzini libera e pensante. Mia intervista.cosidente
Ho visto ed ascoltato con gioia e commozione. Grazie per aver permesso il tutto. Che il Signore preservi il più a lungo possibile l'ottimo don Nicola
Persona e medico eccezionale... felicissima di averlo conosciuto e consapevole di non incontrare mai nessuno come lui... grazie Professore
Un grande medico ❤❤❤
Grandi Ragazzi, complimenti! Bell'intervista! W la musica e i musicisti lucani!
Non fidatevi delle associazioni dovete decidere voi non chi vi e contro lo stato siamo noi noi lavoriamo tutta la politica. Ci sta distruggendo non dobbiamo più votare difendiamoci adesso facciamo ancora in tempo tanto loro mangiano come i poveri e i ricchi gratis
Bravissimo NOI agricoltori conosciamo i problemi .
Vai a casa vecchio parla per conto tuo
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Complimenti. Bravo De Stradis. Finalmente riapre il parco della Grancia. 😃
GRAZIE VITO BACIONI """ UN CARO SALUTO !!!!!!! AGOSTINO
Bravo e preparato il nostro Rocco Stella🤗👏
E PRECISO
Follia non ha fatto una legge non era mai al ministero ha usato i numeri di minniti E per quel che riguarda la droga il tuo braccio destro ne faceva uso con due ragazzi in un festino di sesso e droga
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Due giorni dopo..... Lucani vendono gas al resto dell'Italia.. Stonks
Bella Intervista,veritiera, ha riportato alla mente Il nostro mondo il vicinato quando Bambini giocavamo insieme,con le ginocchia spellate,Ciao Antonio un Caro saluto
BELLISSIMA
Mura e potenza aleee
😁
Bernardo su scuole
El pueblo de mis nonos
dove stai(unde stai!)
@@donatocolangelo8793Estoy en Buenos Aires,ellos no tuvieron mejor idea que emigrar a Argentinas,ahora yo quiero volver a la tierra de mis orígenes.
Quando tutto si compra
Gemellaggio eterno🔵🔴⚪️🔴
Hai preso più espulsioni di Balotelli dai
Questa intervista mi fa capire ancora di più quanto poco credibile sia questa persona,si vanta di un perbenismo che non gli appartiene,screditando tutto e tutti con un fare vittimistico indecente.
Bravo Kosovan sei il migliore
perché la parte dove parla Calvino è tagliata?
Complimenti per il Picerno x questo campionato troppo sottovalutata all'inizio da un cerignolano
DOVE SONO LE TESTE MATTE ?
A infami de picernoooooo....lo avete trovato poi lo striscione tramite le denunce che avete fatto ai vostri amici poliziotti? 😂😂😂
Tanto lo vince il Taranto il campionato
Falliti un cazzo vincete voi drogati di MERDA!
@@m.m.4705 no parl chiù stuedc rimbabbit
Picerno di merda croci che manco sulla cartina geografica state merde schifose forza Taranto
"Tanto lo vince il Taranto il campionato" cit.
@@mattiacappellano5625 dai cazzo parli a fare statti zitto
Cerignola merdaaaa
Picerno piazza ormai pronta per il vero salto di qualità....portiamo la basilicata in alto
Quando verrete ve la daremo noi la parrocchia.. sempre forza Picerno
questa struttura non è uno zoo .. forza Picerno
P.s: Mio pade ci ha lavorato, amministrando il cantiere dal 50 al 59.
TI RINGRAZIO seme li mandi aggiorno il video con queste foto. grazie lucania.tv@gmail.com
Ho 21 fotografie (circa 14x23) originali, scattate da Fotografi professionisti per documentare la costruzione della Diga dal 1951 fino al 1954 (non so che fine abbiano fatte le foto degli anni successive). Se interessa potrei inviare delle scansioni.
Sempre e comunque forza POTENZAAAA!!!!⚽🔴🔵🔴🔵❤💙❤💙
Solo POTENZA
Archita che tifi?mo meľhaia di waglio
Archita abbiamo avuto arbitraggi contro per 18 partite su 19,e una volta che ci danno un rigore....