Ho ascoltato con piacere e attenzione questa ennesima conferenza sulla questione dell'Italia e dell'italianità riguardante la storia dell'unità, in questo video ho trovato la conferma che, a mio modesto parere, l'unità d'Italia è stato un evento forzoso e forzato perché ancora non eravamo pronti ad essere uniti sia come popolo che come unità territoriale. Forse con lo scoppio della prima guerra mondiale o molto probabilmente dopo la fine si poteva ragionare sul da farsi!
Andrea Panebianco io sono di quelli che dicono che noi eravamo sostanzialmente almeno tre popoli distinti messi insieme ... L'italiano era parlato da un'élite , ogni 20km cambiava il dialetto da nord a sud ... E al contrario di ciò che dice benigni non nacque nemmeno prima la cultura: Dante fu scoperto dai tedeschi nel 1800, Federico II era ormai preistoria e la cultura classica cominciò a (ri)circolare a '700 inoltrato ... Non ci conoscevamo: tra Milano e Palermo c'era la stessa distanza geografica e culturale di quanta ce ne poteva essere con Madrid o Bucarest ...popolo? No, non lo siamo mai stati, nemmeno sotto l'impero Romano. Solo Goti e longobardi provarono a creare uno stato unitario e proprio allora iniziò il concetto di Italia e italianità , subito distrutto dal Vaticano con i compiacenti franchi . Lì iniziò la vera divisione , il muro che non fu mai totalmente distrutto e di cui ancora oggi vediamo le macerie .
Se allo scoppio della 1' guerra mondiale fossimo stati ancora frammentati in staterelli, probabilmente non vi avremmo partecipato (magari sarebbe andata molto meglio così, eh!?)
Si in effetti a volte, con tutto il sommo rispetto, prendeva delle cantonate incredibili. Mi ricordo un suo intervento in cui basava metà del ragionamento fondamentale che portava avanti sulla paura dell'anno Mille. Ma non si può essere infallibili
Caro professore ogni sua lezione ha il potere di cambiarci la vita grazie lei è assolutamente insostenibile
"credo che l'effetto più positivo dell'unità d'Italia sia stata la trasformazione del Barolo da vino dolce in vino secco" TOP
Daverio era veramene un grande uomo, intellettiale ed italiano ... e lo dice un torinese...
Fantastico... al 2:04 "come si chiama quel piccoletto lì... si quello che ...ah si Di Maio" ...
Interessante video, ricco di spunti storici. La nostra storia.
Ho ascoltato con piacere e attenzione questa ennesima conferenza sulla questione dell'Italia e dell'italianità riguardante la storia dell'unità, in questo video ho trovato la conferma che, a mio modesto parere, l'unità d'Italia è stato un evento forzoso e forzato perché ancora non eravamo pronti ad essere uniti sia come popolo che come unità territoriale. Forse con lo scoppio della prima guerra mondiale o molto probabilmente dopo la fine si poteva ragionare sul da farsi!
Andrea Panebianco io sono di quelli che dicono che noi eravamo sostanzialmente almeno tre popoli distinti messi insieme ... L'italiano era parlato da un'élite , ogni 20km cambiava il dialetto da nord a sud ... E al contrario di ciò che dice benigni non nacque nemmeno prima la cultura: Dante fu scoperto dai tedeschi nel 1800, Federico II era ormai preistoria e la cultura classica cominciò a (ri)circolare a '700 inoltrato ... Non ci conoscevamo: tra Milano e Palermo c'era la stessa distanza geografica e culturale di quanta ce ne poteva essere con Madrid o Bucarest ...popolo? No, non lo siamo mai stati, nemmeno sotto l'impero Romano. Solo Goti e longobardi provarono a creare uno stato unitario e proprio allora iniziò il concetto di Italia e italianità , subito distrutto dal Vaticano con i compiacenti franchi . Lì iniziò la vera divisione , il muro che non fu mai totalmente distrutto e di cui ancora oggi vediamo le macerie .
Se allo scoppio della 1' guerra mondiale fossimo stati ancora frammentati in staterelli, probabilmente non vi avremmo partecipato (magari sarebbe andata molto meglio così, eh!?)
l' ho seguito tutto di un fiato; mi e' piaciuto.
In Gin Tonic Veritas
"Fatta l'Italia bisogna fare gli Italiani" non è una frase attribuita a D'Azeglio?
L'avevo imparata così anch'io
Esatto Silvano.....Ma la Storia ( con la S maiuscola) non è il punto si forza del Daverio...
Si in effetti a volte, con tutto il sommo rispetto, prendeva delle cantonate incredibili. Mi ricordo un suo intervento in cui basava metà del ragionamento fondamentale che portava avanti sulla paura dell'anno Mille. Ma non si può essere infallibili
Che tavolino con pezzi d antiquariato le han preparato!
Viva l'europa! Uniti nella diversità, Diversi nell'unità.Viva l'europa delle Regioni!
Viva l'Europa ma non viva gli UE. UE e' un dittatore che non rispetta la diversità e le regioni
"Io non mi occupo di politica"